La vittoria dell’ecologia

Io amo profondamente gli animali e spero che l’uomo sappia preservarne al meglio l’esistenza. Ma, forse, ci sono anche altre priorità. Ricordate comunque che questo è solo un racconto fantastico, giocoforza paradossale ed estremista, e non vuole sicuramente “insultare” nessuno …

La vittoria dell’ecologia

Dopo tanti anni di alti e bassi, finalmente gli animali in via di estinzione ebbero la giusta e doverosa attenzione. Non più soltanto sporadiche battaglie e proteste, ma vere e proprie campagne capillari che, guidate dalle istituzioni ecologiste riunitesi sotto un unico ente, costrinsero i governi di ogni parte del globo a passare all’azione. L’unificazione delle innumerevoli fondazioni ambientaliste fu la mossa vincente. Una cosa è infatti lavorare in gruppuscoli spesso in lite tra loro, ed un’altra è creare una struttura potente, veramente internazionale, sostenuta da fondamentali appoggi politici. E soprattutto con idee ben chiare, semplici e comprensibili da tutti.

I primi grandi successi si ebbero con i cetacei. Le poche centinaia di balenottere azzurre si moltiplicarono in fretta e nel giro di pochi decenni furono di nuovo viste “soffiare” in tutti i mari del mondo. Stessa fortunata sorte ebbero i capodogli, i narvali, i globicefali, le belughe, via via fino ai ben più conosciuti delfini. La caccia fu immediatamente sospesa introducendo sanzioni durissime verso i paesi che non si fossero adeguati. La Norvegia ne fece per prima le spese e la sua economia subì un terribile tracollo dopo il rifiuto a sospendere le campagne di massacro. Le ritorsioni di tutte le altre nazioni la costrinsero ad un duro lavoro di lenta ripresa che lasciò un segno ed un monito chiarissimo anche a chi era ancora indeciso.

Poi fu la volta dei cuccioli di foca ed il Canada non si fece pregare molto a sospendere le mattanze. In ogni abitazione di quell’enorme nazione c’era ormai in bella evidenza almeno una foto di quel tenerissimo batuffolo bianco che tanta tenerezza e compassione aveva sollevato per anni e anni. Ora finalmente si poteva vedere giocare libero e spensierato nei pressi della sua mamma.

Poco alla volta, ma inesorabilmente, l’umanità intera entrò in sintonia con questa visione etica e con questa encomiabile crociata ecologica. Ogni persona si impegnava ormai personalmente nella battaglia che sentiva profondamente sua, e ne traeva soddisfazioni fino ad allora impensabili. Il leone asiatico tornò a vivere libero e tranquillo nel delta del Gange. I panda ebbero nuovamente a disposizione enormi foreste di bambù ed i loro cuccioli si potevano veder giocare dappertutto, anche nei giardini di piccoli e sperduti villaggi. Nelle isole Mauritius, attraverso un attento e sofisticato recupero del DNA conservato in alcuni fossili, si fecero rivivere i Dodo, i grandi uccelli ormai scomparsi da secoli. Le stesse attenzioni furono riservate ai marsupiali australiani, ai rinoceronti indonesiani, ai tapiri del Brasile, alle antilopi dei deserti nordafricani. La televisione spendeva ore ed ore dei suoi palinsesti a descrivere le conquiste ottenute ed a presentare le caratteristiche e le abitudini dei più strani animali recuperati per la gioia di tutti. L’orso bruno e la lince scorazzavano ormai tranquillamente nei boschi delle Alpi, mentre i branchi di lupi riprendevano il predominio nelle campagne e nelle pianure. Sopra di loro volteggiavano liberamente le aquile e gli avvoltoi.

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39 Commenti

  1. Nonostante la premessa, colgo una vena polemica non trascurabile.
    Magari mi sbaglio. Secondo me a questo mondo ci sono abbastanza risorse intellettuali per potersi occupare di tutti i problemi che ci sono da risolvere. Una cosa non esclude l’altra.
    Poi, mi piacerebe sapere di preciso a cosa pensava, da dove ha tratto l’ispirazione l’autore per questo racconto. Prima di dire altro. Grazie prof. 😕

  2. He he, caro professore, non posso che essere d’accordo sulle priorità. Naturalmente però senza cadere in discorsi come:
    «anziché spendere tutti quei soldi per il telescopio spaziale Hubble, potevano salvare chissà quanti bambini che muoiono di fame!»
    Saprà senz’altro anche lei che le due cose non sono strettamente correlate e che una cosa non esclude l’altra. D’altra parte cosa si potrebbe dire allora delle spese militari che spendono infinitamente di più? E non dico nemmeno che l’esercito sia inutile o che la ricerca militare non abbia poi ricadute utili anche lei, anche se sarebbe bello un mondo ideale in cui non ci fossero guerre (specialmente quando gli interessi dietro non sono di stretta necessità, ma qui il discorso diventerebbe lungo e complesso). Allora che dire invece di persone che vengono pagate milioni di euro giusto per tirare una palla? Senza offesa per il mondo del calcio, ovviamente.

    Anche l’impegno ambientale di per sé non esclude l’impegno per gli esseri umani in difficoltà (che poi, diciamocelo, siamo una specie animale anche noi 😀 ). Anzi, indirettamente può perfino contribuire. Se infatti (un esempio) manteniamo equilibrata la fauna marina, senza devastare i fondali con le reti a strascico o arraffare tutto, ecco che le popolazioni di varie specie di pesce si mantengono e ne resta sempre in abbondanza per tutti (o, se vogliamo, ci sono pure gli allevamenti, ma anche lì dipende). Oppure se non disboschiamo la foresta per piantarci arachidi e dopo pochi anni trovarci solo un deserto… insomma: gestire le risorse, ma non solo, vedi l’inquinamento che avvelena anche noi. In fondo, un’attenzione all’ambiente conviene anche da un punto di vista antropocentrico: noi in questo ambiente ci viviamo. Per non parlare di quante cose abbiamo imparato studiando gli altri animali, ma anche i vegetali, gli interi ecosistemi… Tutto questo senza neanche aver toccato il fattore amore o sensibilità per gli animali o ammirazione per le meraviglie della natura (e io credo che chi è affascinato/a da quelle del cosmo, difficilmente rimarrà indifferente rispetto a quelle del proprio pianeta).

    Dico questo perché non vorrei che il suo racconto venisse interpretato male. Se capita una qualche situazione di “conflitto”, trovo giustissimo il racconto e secondo me mostra bene come l’estremismo e il fanatismo cieco possa guastare (e screditare) un’idea altrimenti valida e condivisibile (e questo non accade solo per l’ambientalismo). Posso infatti capire anche chi di uccidere una foca ne aveva reale necessità, se non aveva altro per mangiare, posso perfino capire quelli che si cibarono dei compagni morti nel disastro aereo delle Ande del ’72: si tratta di necessità vitale. Viceversa capisco molto meno chi invece lo fa per sfizio e la foca la uccide per farsi una pelliccia, anche se non ne ha realmente bisogno, non ha freddo e/o ha a disposizione altro materiale.

    Mi scuso per la lunghezza del commento, ma questi racconti sono sempre occasione di riflessioni e li leggo sempre volentieri. 🙂

  3. @Alex e n.b.,
    sapevo di sollevare un polverone… e di essere forse frainteso.
    No, caro Alex, non c’è vena polemica. Solo che a volte vedo trasmissioni ed articoli che si ripetono su particolari problemi del regno animale, ma ne vedo molti meno sui problemi dell’Africa e non solo. Vi ricordate quanto si era parlato della Somalia nei tempi che gli USA erano intervenuti, fecendo lo sbarco all’ora migliore per la LORO TV? Ebbene, adesso va tutto bene in Somalia? Sono tutti felici e contenti? Non credo proprio, ma non fa più notizia. Tutto lì. Anzi, sicuramente conviene a molti la situazione che si è creata. Ma si continua a morire ed i “cuccioli” sono abbandonati continuamente. Analogo discorso si può fare su Kenya, Sudan, Zaire, ecc., ecc.
    In conclusione io non ce l’ho con gli animali. Anche loro spesso si trovano in mezzo a campagne che servono solo a chi le pubblicizza. Io voglio proprio mettere il dito sugli estremismi e sulla facilità con cui la nostra società chiude gli occhi. Vi ricordate “Ebola”. Sembrava la fine del mondo fino a che si pensava che potesse infettare il mondo. Poi ci si è reso conto che era troppo “infettiva” e che la velocità della morte bloccava automaticamente il contagio. Non se ne è più parlato… Ma credete che non ci sia più? No, c’è, c’è e uccide a raffica, ma solo quei poveri disgraziati. Ecco in quei casi sentire parlare di Orsi Bianchi e di altri animali mi fa un po’ venire il nervoso…
    Ma non certo per colpa degli animali, poverini, che io amo profondamente.
    In conclusione sono d’accordo con voi quando dite: si possono fare entrambe le cose. Ma vorrei vederle fare e soprattutto quella verso gli essere umani…
    E poi tutti quei servizi sui VIP che trattano i cagnolini come dame di compagnia…. Grrrr, che nervi!!
    Comunque sono con voi, state tranquilli e poi è solo un racconto … 😉

  4. Be’ da quel lato possono far venire il nervoso anche quelli/e che si lamentano che, poverini, non riescono a dimagrire, quando li accosti a gente che muore di fame, insieme a certe pubblicità di alimenti. Vi posso garantire che se vi capitasse l’avventura di non poter mangiare per qualche giorno, tanto che vi mangareste anche le scarpe, vedere e sentire certe cose sa tanto di presa per…

    E riguardo a quel che dicono i giornali, certo, si parla tanto anche di certi conflitti armati e molto poco di altri o di altre crisi umanitarie. Medici Senza frontiere ha perfino creato un sito apposta: Crisidimenticate.it.
    Vogliamo parlare, a proposito delle cose di cui si parla e poi si dimentica, del fatto che ogni tanto i nostri cari giornali “scoprono” gli automobilisti ubriachi, gli incidentini aerei quotidiani (su milioni di voli però…) e così via, a periodi: ne hanno riempito le pagine per un po’ e poi? Credete che gli automobilisti che guidano in stato di ebbrezza si siano estinti? Gli aerei ora filano sempre tutti lisci? Che nessuna donna viene più violentata? Anzi da stranieri, quando la maggior parte delle violenze avviene in casa. E gli albanesi si sono improvvisamente trasformati e più nessuno è coinvolto in furti o altri crimini? E i romeni? E gli italiani? La mucca pazza? E così via… Non penso sia solo una questione di Ebola, ma del sensazionalismo di turno. Anche SARS o aviaria, allora, che non partivano dall’Africa, ma poi la paventata pandemia apocalittica non c’è stata. E l’LHC per i giornali è interessante non per la ricerca, ma perché “potrebbe creare un buco nero” (non so se ridere o piangere).

    Ma soprattutto: il problema è che si è parlato qualche giorno di orsi bianchi in pericolo (o qualsiasi altra cosa) o che non si parla di certi conflitti, che i giornalisti non hanno ancora “scoperto” (o riscoperto) la Somalia, il Congo, il Sudan, ecc?
    Non sarebbe più pertinente contrapporre il fatto che parlano niente del Sudan (ecc) mentre riempiono le pagine sull’Iraq? O che cianciano su fantomatiche possibili epidemie e non della malaria o dell’AIDS in Africa? Perché se questo è il discorso, allora mi sembra, con tutto il rispetto, che contrapporre alle stragi dimenticate e puntare il dito sull’attenzione (momentanea) di specie in pericolo (le solite, quando ce ne sono migliaia a rischio) (o di salvare l’Hubble dalla fine della sua “vita”), non sia proprio la prima priorità o quello che c’entri di più.

  5. Ecco, professò: ha centrato meglio il problema nel suo commento, e il problema è: l’informazione malata. E’ un problema politico, anzitutto, ma anche di maturità civile degli italiani (e le due cose sono strettamente correlate). Capisco che se si comincia a parlare di politica non si finisce più e si va nettamente fuori tema. Quindi stop.
    Piuttosto, un bel raccontino sull’ottusità di certi nostri “dipendenti” (come li chiama qualcuno) che tagliano le risorse per la scuola e la ricerca, che sono forse le due cose più importanti in assoluto per un popolo… che ne dice? 😉

  6. @n.b.,
    mi sembra che tu dica esattamente le cose che ho cercato di sollevare (prendendo ovviamente solo un esempio).
    @Alex,
    se vai a guardare negli altri racconti, spesso e volentieri mi sono anche scagliato contro questo tipo di società ipocrita e falsa.
    @entrambi,
    cari ragazzi, ogni volta cerco di scrivere un raccontino che abbia anche una morale, ma ovviamente non può coprire la vastità dei problemi. Abbiate pazienza … Cerco di mettere un mattoncino alla volta… E poi bisogna anche poter ridere qualche volta e cercare ironia e sarcasmo, anche toccanco temi tristi. Comunque, non abbiamo molto da discutere noi (direi), in fondo la pensiamo proprio nello stesso modo… 😉

  7. Di nuovo complimenti al Professore, che come al solito nei suoi racconti da una traccia dei fatti tanto paradossale quanto veritiera.
    Che la televisone è un’arma di lobotomizzazione di massa è ormai cosa accertata, ormai sappiamo tutti che ci fa vedere solo quello che vogliono coloro che traggono vantaggio da certe notizie “catastrofiche”…
    Da che mondo è mondo le estinzioni di specie di animali, di piante e di batteri è sempre esistita, è il comune evolversi delle cose sia per cause umane, vedi i bisonti o balenottere, sia per cause naturali (l’unico esempio che mi viene sono i dinosauri). Io credo che ogni specie abbia una sorta di orologio vitale, quando l’ora scocca è il momento di fare spazio ad un’altra specie! Certo, potremo usare un po’ di buonsenso e lasciare in pace alcune specie a rischio per provare una ripopolazione, ma nel mondo siamo diversi miliardi di persone ed è impossibile convincere tutti a fare la stessa cosa!!
    Lo so, è una visone un po’ distorta della realtà, ed in più non voglio assolvere assolutamente i vari massacri che ogni giorno si compiono sugli animali (ogni volta che vedo i servizi sullo sterminio delle foche mi viene quasi da piangere 😥 ), anche io adoro gli animali, e da un lato odio la razza umana!
    Abbiamo avuto un dono immenso, l’inteligenza, e che sia stato Dio, Buddah o il semplice evolversi della materia, non possiamo sprecarla così; è paradossale pensare che in questo momento si stà svolgendo la “guerra del petrolio” che tra trippole e trappole è costata cifre inpensabili, mentre nello stesso istante migliaia di persone muoiono di fame negli stati limitrofi o a causa di malattie ormai debellate nel mondo occindentale…
    E’ impossibile discutere di questo argomento senza spaziare nei più disparati campi, dalla politica all’inciviltà dell’uomo verso il mondo che lo circonda, ma credo che alla fine la risposta sia una sola: il tornaconto personale!!
    La terra non è malata come ci vogliono far credere, invece è la mente dell’uomo ad esserlo, il soldo da alla testa è innegabile!!
    Un’esempio pratico è il discorso dell’inquinamento atmosferico:
    SEMBRA che ormai non ci sia più speranza tra l’inquinamento atmosferico e il buco nell’ozono…però il petrolio è potere e chi lo ha impedisce di usare qualsiasi altra forma di combustibile!! D’altro canto il motore che va ad acqua fu inventato 40 o 50 anni fa, sfruttando indrogeno e ossigeno che la compongono…ma casualmente all’ufficio brevetti gli fu rifiutata l’autorizzazione 😯 😯 😯

    Il succo del discorso è che finchè c’è un tornaconto economico (per pochi s’intende) continueremo a fare cose paradossali come quelle descritte in questo racconto.

    Un saluto
    Alessandro

  8. HEllappepa che surriscaldamento “globale”!!!
    1) bel racconto che è andato diretto a chi doveva e quindi ben riuscito
    2)un racconto è un mix di fantasia & realtà con una personale visione dell’autore che và rispettata
    A prescindere dalle varie polemiche e risoluzioni del problema posto, “don’t worry” non preoccupatevi, la soluzione c’è e ce nè da lavorare x tutti noi. ogni giorno io, tu,noi, possiamo fare molto di più di quello che crediamo.nei pensieri positivi, nei gesti di altruismo, nel mettere in SECONDO piano il ns EGO e nel primo il bene-essere del ns prossimo umano o animale che sia. Noi non siamo uguali agli animali, Ci è stato dato molto di più, quindi siamo noi che dobbiamo prenderci le ns responsabilità e rispettarli x quello che sono
    Un saluto cosmico a tutti voi!

  9. @tutti,
    sono contento di avere sololevato un po’ di polverone… Come dice bene Ivonne, a volte basta anche solo smuovere le acque e conta poco il modo. L’importante è non perdere mai l’abitudine di riflettere, di pensare e di cercare di agire nel rispetto di noi stessi e degli altri. Un’utopia? Può darsi, ma finché non ci si prova … 😀

  10. se posso approfondire: importante è non cadere nella trappola della “lamentela” più o meno “intellettuale” e capire che la ns vita è nelle ns mani e che quindi la buona riuscita di qualsiasi cosa dipende solo da noi: da me da te e via moltiplicando.Facciamo circolare buoni pensieri, buone azioni buone parole, per liberare l’aria avvelenata che ci circonda e che avvelena più delle polveri sottili e di tutti i gas industriali.e quando ci rivolgiamo al ns collega/vicino di casa extra o intra più o meno simpatico, regaliamogli un sorriso; una buona parola guarisce + del dottore!!

    Con affetto

  11. Sì, Ivonne hai ragione che c’è anche quel tipo di veleno, purtroppo. In parte, anche lì, c’è il problema che manca l’equilibrio del senso della misura (pur non pretendendo la perfezione, che sarebbe un controsenso, essendo un altro estremo, né è facile dire quale sia con esattezza; ma spesso si è proprio lontani dalla misura, né ci si prova a cercarla). Ad esempio c’è chi fa della libertà di parola una libertà di offesa e mancanza di rispetto; si arriva ad agire come se i propri diritti fossero assoluti e non dovessero tener conto di quelli altrui (ad esempio uno/a potrebbe volere il diritto di fumare, mentre chi gli sta di financo vorrebbe avere il diritto di non essere obbligato/a a fumare o viceversa). Logicamente tale mentalità ha di conseguenza comportamenti anti-sociali. E poi sembra non essere importante cercare capire l’altro, il suo punto di vista (come se ce ne potesse essere solo uno, il proprio), ciò che cerca di dirti (capirsi sempre è utopia, ma almeno provarci) e così via. Però forse qua andiamo fuori tema.

    Parlando di “trappole”, una di quelle da evitare è secondo me quella dei due estremi: «se una cosa non è bianca, allora è nera». Quindi nel nostro caso: se i catastrofisti non hanno ragione, allora la faccenda dell’inquinamento la possiamo ignorare in toto, perché non è un pericolo. La fallacia è qui: se una cosa non è bianca, non è detto che allora sia nera: può essere grigia. E può essere un qualsiasi grigio nella scala di infiniti punti di grigio. E se spazi e allarghi ancora la visione, ti accorgi che oltre alla scala di grigi c’è pure un’infinita serie di scale di colori. 😀 Chi critica i ricercatori a volte dice: “tirano fuori delle teorie e poi dicono che sono sbagliate e poi ne tirano fuori altre ancora e ancora… quindi non hanno valore”, ma se Newton è stato superato da Einstein, non significa che le sue teorie fossero sbagliate; né, similmente, che se la teoria dell’evoluzione è perfettible, allora è giusta la teoria creazionista. Mi spiego? Se qualcuno esagera con l’ambiente, non significa che allora è vero il contratrio e dell’inquinamento e più in generale dell’ambiente o della biosfera non ce ne dobbiamo preoccupare o che non abbia pressoché importanza.

    Ma se per caso vuoi dire che pensando in maniera altruista, allora poi vien da sé anche pensare alla salute degli altri e quindi ANCHE preoccuparsi non fare respirare sostanze dannose alla salute del prossimo (o il meno possibile), non fargli mangiare porcherie che si accummulano nell’organismo (magari solo per biechi interessi economici), eccetera eccetera, concordo.

  12. Mi sono assentato qualche giorno ed ecco qui uno di quei bei racconti che non possono lasciare indifferenti…bravo Prof, mi piacciono gli argomenti che scottano!

    Per dire la mia…sono pienamente d’accordo con il Prof e evito di dilungarmi su alcune questioni perchè rischierei di riscrivere esattamente le stesse cose che ha scritto n.b., condivido pienamente. Purtroppo per quanto io stesso ami gli animali, e vi assicuro che li odoro tutti infinitamente allo stesso modo (anche quelli normalmente disprezzati perchè “brutti”), non sopporto il falso moralismo che spesso ne è associato e soprattutto, spero di non offendere nessuno, non sopporto l’estremo estremismo dei verdi…trattare con amore gli animali è un conto, divinizzarli è un altro! La natura stessa, come madre natura l’ha creata, è piena di “crudeltà” di ogni tipo! Ogni giorno migliaia di animali, insetti e esseri viventi di ogni tipo vengono squarciati, sgozzati e mangiati vivi da altri esseri che se ne cibano per la semplice legge del “muori te, vivo io”…è il semplice volere della natura.

    Noi siamo animali a tutti gli effetti e abbiamo il diritto di fare lo stesso. Chiaramente avendo la fortuna di essere gli unici animali dotati di un certo tipo di “cervello” dovremmo cercare di sfruttarli e usarli e allo stesso tempo amarli e rispettarli, evitando inutili crudeltà e stermini di massa dettati solo da egoismi e capricci umani, quelli non li tollero. Come allo stesso modo non tollero chi sputa addosso a un povero senzatetto che chiede elemosina mentre nutre il proprio gatto con caviale e salmone! O peggio ancora chi lascia il proprio patrimonio in eredità al proprio animale domestico…davvero triste, stupido, patetico e chi + ne ha + ne metta.
    Per concludere commento anche ciò che ha detto Ivonne e mi tocca dire che non sono molto d’accordo con quello che dice. Per quanto mi riguarda, ognuno di noi preso singolarmente può fare ben poco purtroppo, frasi del tipo “comincio a farlo io”, “il mio piccolo contributo è pur sempre un contributo”, “voglio essere d’esempio agli altri” son tutti idealismi che poco hanno a che fare con il mondo in cui viviamo. Serviranno sicuramente a vivere meglio con noi stessi, ma x cambiare un mondo in cui a pochi “eletti” è concesso di giocare a Risiko con carroarmati e persone vere…rimango dell’idea che a nulla servano. Ma ripeto: è solo un parere personale!

    Scusate il tono un pò polemico ma…sono argomenti delicati ed è comunque sempre un piacere discuterne pacificamente!

    Buona giornata a tutti!

  13. @Alex,
    a volte la regola del bianco e del nero nasce in modo automatico. Quando si forza troppo ad imporre il “bianco” è molto facile che la reazione sia prima o poi di volere il “nero”. Le mezze tinte, che sono anche per me la giusta via di mezzo, con tutte le loro possibili sfumature, sono patrimonio di chi ragiona con la propria testa. Purtroppo oggi ci viene imposto un colore o l’altro. Devi scegliere e basta. E’ la più facile e ovvia procedura dei mass media, dei politici (solo liti, solo errori dell’avversario, o giusto o sbagliato,ecc.), e quindi poi della gente comune. Come fare per cambiare il corso degli eventi? Certamente come dice Ivonne (ognuno cominci da se stesso, senza pretendere niente dagli altri). E poi non cercare di non avere paura a dire ciò che si pensa. Onestà intellettuale. Come vedi io spesso utilizzo lo strumento del paradosso, dell’estremismo, proprio per solleticare. Può darsi faccia bene oppure no. Io penso di si e me ne prendo la responsabilità (mi firmo e esco allo scoperto) e sono sempre pronto al dialogo, se onesto e leale. Per far ciò e se voglio scrivere fantascienza o fantasy o come preferisci chiamarla, devo prendere posizioni forti e sarcastiche (un po’ di qua e un po’ di là) se no scriverei saggi, commenti (come faccio qua), riflessioni soggettive, ecc., ecc. Ma non voglio far ciò, non voglio cadere nella predica (e chi sono poi per predicare?). Meglio irritare, stimolare, pungere… Riguardo agli animali, al clima, ecc. spesso salto da un lato all’altro. Questa volta posso essere sembrato anti-ecologista. Ma ti ricordi il racconto sul mondo degli animali? Un po’ più difficile mi riesce pensare anche per scherzo alla “Al Gore”. Sarebbe un po’ come scherzare contro l’eccidio degli ebrei o sparare contro i bambini… A tutto c’è un limite! soprattutto quando ci vogliono prendere in giro spudoratamente. Tuttavia condivido anche qui la tua idea. Ci sono molte cose da fare per vivere meglio e per far vivere meglio gli altri (uomini ed animali). Rispetto di noi e del pianeta in cui viviamo. Le giuste mezze tinte di nuovo… ma bisogna saper dosare il contrasto … 😉

  14. @n.b. e Alex,
    scusate ho scritto Alex, ma intendevo n.b. …
    comunque fa lo stesso…l’importante è discutere 😳 😆

  15. @Lampo
    per farti capire:un buon Maestro (es.padre madre Presidente amministratore ecc.ecc.) vale più di cento azioni dimostrative o 1000 parole al vento.il problema è che per essere un buon Maestro è necessaria la famosa COERENZA, ovvero far aderire il pensiero con la buona azione.detto questo bisogna trovare i buoni Maestri, ma chi cerca trova.
    dal Vangelo di Luca 6.43
    Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni.

  16. @Ivonne

    sulla COERENZA mi trovi + che d’accordo, ho scritto la stessa cosa pure io uno o due articoli fa…ma come ti ripeto non voglio essere pessimista, sono solo realista, e so che sono un singolo individuo su 6 miliardi che popolano questo mondo! Per cercare di avere la seppur minima influenza su questa terra dovrei dedicare l’intera mia vita ad un ideale, come ha fatto un Che Guevara per esempio.. Scelta rispettabile e stimabile sicuramente! Ma dato che per quanto ne so la vita potrebbe essere una sola…preferisco godere di tutte le meraviglie che questo mondo ci offre piuttosto che incavolarmi, prender rabbia e vivere male a causa di ciò che in questo mondo non va…motivo per il quale io e la politica: due mondi completamente separati!

    Ma come vi ripeto, tutte opinioni personali opinabili o condivisibili!

    E anche per oggi…via da questo ufficio!!! A domani, sciauuuuuu! 😀

  17. tra uccidere e morire c’è una terza possibilità: vivere.
    con rispetto per sè e per tutto ciò che è “altro da sè” e
    con dignità, con passione..e compassione (la latina pietas).

    poche piccole semplici regole, niente di più
    poi madreterra fa quello che deve fare
    sprrisodarwiniano
    daria

  18. @ enzo. mi ritengo irritata, stimolata, punta. e la cosa non mi dispiace, giacchè mi fa pensare e qualsiasi mezzo è buono se genera pensieri e non mostri
    il paradosso è il pane – e qualche volta la pena- di chi scrive 😯 ,ma devo dire che tu lo gestisci bene.
    sorrisoafricano
    daria

  19. @daria,
    stamane ne ho scritto un altro che è decisamente ancora più forte (e anche un po’ più vigliacco… come finale). Tuttavia, non so se è il caso di darci dentro subito…fose è meglio prima ridere un attimo e poi ricaricare la dose. che ne dici? Anzi che ne dite in generale ?

  20. @ enzo. dico che il mio gatto si è molto offeso per quello che hai scritto e ti ha tacciato di terrorismo :mrgreen: ho dovuto faticare per tranquillizzarlo!
    irritaci pure, enzo. forse non sono necessari “il bastone e la carota”.
    sorrisogoyano (nel senso di francisco)
    @ tutti. mi sono accorta, rileggendo ciò che ho inviato prima, di aver saltato una “e”.
    (“e la latina pietas”). il senso cambia senza $congiunzione$
    sorrisogrammaticale
    daria

  21. @daria,
    scusami con il tuo gatto…Giuro che sto preparando un racconto dedicato ad un mondo di soli … topi. E inviterò a visitarlo il tuo augusto “offeso” (sempre che gradisca…).
    mickey mouse

  22. MMM…sto racconto non mi è piaciuto.
    La contrapposizione qui portata all’eccesso, sebbene sia chiaramente una metafora, mi pare fuori luogo.
    Manca la terza via, quella indicata da Daria.
    In un mondo che riduce tutto al bianco e nero, alla contrapposizione che tutto appiattisce, io come lettore sento il bisogno di stimoli diversi.
    Il paradosso e l’iperbole mi possono anche star bene….ma che stupiscano e non siano banale ripetizione di ciò che vedo intorno a me nella barbarie quotidiana.

    Enzo: voto 4…puoi e sai fare di meglio… :mrgreen:

    Tanto avevi la media dell’8….non te la prendere… :mrgreen:

  23. @Andrea,
    la terza via l’avevo scelta ad esempio nel racconto precedente. Ma non si può sempre fare finta di niente e vivere nell’illusione. Si fa presto a dire: sono cose che sappiamo già… ma se non si dicono con l’arma dell’ironia e del sarcasmo…molti non lo sapranno mai. Tu si, ma io spero anche di colpire degli altri. In questo caso ho usato il sarcasmo: ossia dire proprio la verità. In altre preferisco l’ironia, ossia dire il contrario della verità (bianco-bianco o bianco-nero). Spesso uso il grigio e altri colori. Non penso siano ripetizioni per molti. Forse tu non ne hai bisogno. Forse nemmeno io, ma ogni tanto ne sento il bisogno comunque, come un urlo liberatorio. E poi, a volte lo dimenticate, sto scrivendo RACCONTI DI FANTASY NON SAGGI DI SOCIOLOGIA. Comunque ti comprendo, ma NON mi adeguo… :mrgreen:

  24. Mahhhh !! Vogliamo andare a guardare al di fuori da ipocrisie assortite in quali mani sono andati e continuano ad andare i soldi che gli diamo ? Vogliamo riconoscere che non è possibile continuare a tollerare che dittatorucoli da 3 soldi pretendano di essere “indipendenti” per quanto riguarda la loro “politica economica” (leggi godersela con i nostri soldi) e “poveri bisognosi di aiuto” quando si tratta di assistere i loro disgraziati sudditi ? Se le organizzazioni preposte trattassero questi ras per quello che sono ed imponessero e facessero rispettare davvero i termini dell’aiuto probabilmente adesso i popoli vessati sarebbero in condizioni migliori. Sempre pronti poi alla prima occasione a scatenare eserciti ben forniti !! Sulla questione di protezione dell’ambiente se NOI umani realizzassimo che siamo OSPITI come fauna, flora e minerali ossia con gli stessi DIRITTI e DOVERI non ci sarebbero problemi.

  25. @Maurizio,
    parole sante! Certo che la colpa dei massacri non è delle popolazioni che si massacrano, bensì di chi le istiga. E quindi i Ras, signori della guerra e via dicendo. Ma soprattutto di chi sfrutta questi ultimi per avere accesso gratis alle risorse dei paesi poveri e ricambiare con lauti guadagni i capi locali. Colpa loro, ma ancor di più di noi (Italia in testa) che gli vende le armi cercando sotto sotto di scatenare le necessarie guerre. Perchè la guerra in Iraq e la futura in Iran? Perchè il Pakistan ha l’atomica (con il benestare degli USA) e l’Iran no? Ce ne sarebbe da raccontare … E non parilamo delle miniere, del petrolio e altro ancora…Quanto torna alla gente comune? Nemmeno un po’ d’acqua! E poi magari si aiuta un dittatore tiranno e -forse- cannibale a costruirsi una chiesa grande come San Pietro … Ricordate?
    @Andrea
    molte cose purtroppo non sono ancora conosciute…Tu le troverai banali, ma quanti sanno le verità che stanno dietro allo sfruttamento del terzo e quarto mondo? Ti ricordi Bopal? E ce ne sono state e ce ne saranno ancora a centinaia. Le vere ipocrisie e banalità sono quelle di fingere umanità verso gli animali e poi schiacciare il vicino più debole. Salviamo il rinoceronte africano, magari passando sopra i cadaveri dell’ultimo genocidio. Lo sapevi che quando Sophia Loren era padrina dell’Unesco era andata in un ospedale della Somalia (o giù di lì), ma non riusciva ad essere inquadrata bene dalla telecamera. Allora è stata consigliata- ed ha eseguito prontamente- di salire sopra qualche cadavere che si trovava per terra. tanto ormai erano morti… E magari teneva in braciio un povero leoncino con la gamba rotta mia illazione ovviamente). No a queste considizioni non ci sto!!

    Infine, per sentirci ospiti, dovremmo prima di tutto rispettare noi ed i nostri simili. Lasciamo stare il biosistema (a quello ci pensa il nostro pianeta, anche a riparare ai nostri errori). Non riusciamo in questo e allora a che vale l’ipocrisia degli animalisti? O le lacrime televisive di Licia Colò per il bastardino senza pappa? Apriamo ghi occhi e finiamola con i soliti luoghi comuni. L’uomo è l’animale più intelligente, ma anche il più feroce e spietato. Non mi stancherò mai di denunciarlo, anche se non potrò mai dirlo in prima televisiva. 👿
    Scusate, non voglio certo passare per estremista o rivoluzionario, ma sono stufo di melodrammi alla Carrà o alla De Filippi… 🙁

  26. Pienamente d’accordo con Enzo.

    E mi auguro che la gente capisca a fondo che affermazioni de tipo “e lacrime televisive di Licia Colò per il bastardino senza pappa” non indichino affatto disprezzo o indifferenza nei confronti degli animali, tutt’altro! E’ solamente e semplicemente INSOPPORTABILE l’ipocrisia e i falsi moralismi di tutti coloro che fanno propaganda mediante l’uso di creature come suddetti animali in grado di commuovere, toccare e influenzare le masse. 😡

  27. Gentile prof. Zappalà, come fare per porle delle domande, sempre riguardanti l’astronomia, nel giusto contesto?
    Nel senso che vorrei porre delle questioni non inerenti ad esempio l’argomento che lei di volta in volta tratta sul sito.
    La ringrazio vivamente e la saluto cordialmente

  28. @Dario,
    carissimo, hai sollevato un problema molto interessante. Si potrebbe inserire uno spazio fatto apposta per questo … Non so bene in che forma. Ma lasciamo a Stefano la valutazione della proposta ed eventualmente la messa in opera. Noi abbiamo gettato il … sasso!
    Per il momento usa pure questa “casa”, anche se non è la più corretta. Al limite per un paio di domande , per adesso…. 😛

  29. Beh, allora approfitto!
    Ho letto da poco alcuni articoli che mi hanno messo non pochi dubbi su tutto ciò che ho sempre ritenuto consolidato. Mi riferisco all’espansione dell’universo e al big bang. Premetto che cerco sempre di non fermarmi alle sole “parole”, da buon galileiano convinto. Ma questo cosiddetto “astronomo eretico”, Alberto Bolognesi, mi ha messo più di una pulce nell’orecchio. Non prendo per oro colato nulla di quanto egli descrive a iosa nei suoi numerosi articoli, ma di fronte a certe “prove” resto perplesso: ad esempio, sulla questione del quintetto di Stephan, e dei redshift diversi, ci sono immagini dell’Hubble che lasciano esterefatti. Io non so se lei ha mai approfondito la questione, ma nel caso, la inviterei a farlo, per poter mettere in piedi una sana e fruttuosa discussione, basata ovviamente sul metodo scientifico.

  30. @Stefano,
    bravissimo. Sei sempre un passo avanti !! 😮
    @Dario,
    al momento non conosco il lavoro di Bolognesi. L’unica cosa che posso dirti è che non so che titoli accademici abbia, nè che tipo di studi abbia fatto. Ho solo trovato Centri Astronomici vaghi e non certo ufficiali. Tuttavia, non posso esprimere giudizi. posso solo dirti che qunado ero in Osservatorio, mi sono visto recapitare decine di libri scritti da astronomi “eretici”. Da quelli più banali della terra piatta a quelli più complessi e strutturati sull’Universo elettrico e via dicendo. Non ho però mai trovato un genio incompreso … Posso anche dirti che cosmologi non si diventa dall’oggi al domani. N 😕 e sanno qualcosa tanti miei colleghi. In ogni modo, non voglio andare al di là con i giiudizi, soprattutto perchè non ho letto i suoi scritti. Sicuramente dubito, ma può anche darsi che sia nato un nuovo Einstein… E ammetto anche che non vorrei sprecare il mio tempo in quelle letture, magari sbagliando clamorosamente …

  31. @Dario,
    ho letto qualcosetta su Bolognesi, ma soprattutto su Arp, che è il suo modello. Non posso certo farmi ancora un’idea risolutiva (ci mancherebbe), ma mi sembra che si giochi con fenomeni prospettici e su immagini apparentemente strane e collegate. magari non lo sono per niente. anche la sfinge di Marte sembrava reale: alcuni dissero che il caso non poteva creare tale perfezione. e invece … Sai, a volte, molti marciano sul sensazionalismo e sul boicottaggio (io avevo un collega che ne faceva una regola di vita, finchè ha smesso di fare l’astronomo. Ti assicuro che a sentirlo parlare sembrava sicuro e coinvolgente. ma poi bastava andare nei dettagli e …pufff, tutto si sgonfiava). Non vorrei che Arp sia diventato un negazionista ad oltranza. Poi io non credo assolutamente (anzi ne sono certo) che i cosmologi vogliano mettere tutto a tacere. E’ un po’ come quando con gli UFO, i credenti ci accusano di nascondere chissà che segreti. Comunque mi informerò meglio … 😉

  32. @dario,
    sono di nuovo qui…
    ti riporto un commento sul lavoro di Arp che concorda pienamente con la mia impressione. L’ha scritto Franco Pacini, sicuramente un grande astrofisico. Lo conosco abbastanza bene da sapere che non nasconde polvere sotto il tappeto…

    “L’astronomo americano Halton Arp ha in vari modi e circostanze evidenziato come in cielo esistano oggetti di tipo quasars che sembrano collegati visivamente con galassie “normali” (o quasi normali). Se l’associazione fosse reale, il fatto che le righe spettrali dellla galassia e della quasar siano diverse sarebbe un forte argomento contro le idee correnti e potrebbe far supporre non valido il metodo con cui la distanza viene collegato allo spostamento spettrale (legge di Hubble).

    In realtà, dopo attento esame di tante osservazioni e la riprova ottenua con metodi diversi, le idee di Arp appaiono infondate e le associazioni da lui sostenute frutto di un caso (un po’ come a volte le nubi in cielo possono assumere forme familiari, per esempio di una testa umana!). Per questo esse non sono state accettate dalla comunità scientifica internazionale, come sempre accade in casi in cui sia intervenuto un errore, senza che questo significhi discriminazione.”

    Penso che questo possa darti una risposta abbastanza definitiva. Anche se nella Scienza nulla è mai completamente assodato. Ma ci vogliono prove vere ed inconfutabili. Qui mi sembra che non ci siano… A questo punto penso che Bolognesi abbia cavalcato l’onda del sensazionalismo per farsi un po’ di pubblicità …

  33. Devo dire che dalle molte letture che ho fatto di questo Bolognesi, in realtà l’impressione che mi sono fatto, complessivamente, è di una eccessiva vena polemica e una tendenza a negare ogni tipo di teoria “istituzionalizzata”.
    E questo non gioca certo a suo favore.
    Andando però oltre la capacità dialettica “coinvolgente” di questo personaggio, qualche dubbio continua ad assillarmi.
    Mi permetto di portare l’esempio di ngc7603: pur non considerando i due quasars, supponendoli sullo sfondo e visibili nel filamento per effetto prospettico, come si fa a rendere conto del differente redshift delle due galassie A e B, di cui invece non riesco a dubitare, in tutta sincerità, del loro collegamento, almeno dalle immagini reperibili su internet?
    Fra l’altro, ritornando sui quasars, se sono sullo sfondo, non dovrebbero mostrare indizi di assorbimento spettrale, dovuto alla NGC7603 che quindi dovrebbe essere davanti e molto più vicina?

  34. @Dario: senza entrare nel merito della questione vorrei fare un’osservazione di carattere generale.
    Una volta esisteva una Conoscenza unica e dogmatica sottoposta al controllo di chi deteneva il potere religioso e/o temporale.
    Da Galileo in poi la scienza ha cercato di liberarsi da qualsiasi vincolo e da qualsiasi controllo.
    Nonostante questo è sempre esistito un mondo accademico con logiche di potere interne e ciò ha spesso rallentato o fuorviato le ricerche.
    Questo è vero anche oggi…e su questo assunto ancora oggi ci sono molte persone che sostengono teorie che negano quelle ufficiali.
    Però siamo nel 2008 e la libera circolazione di informazioni svolge un duplice compito: da una parte è difficile che un mondo accademico (non più unico e compatto come un tempo) possa sostenere teorie che sono state messe in discussione dai dati scientifici o da altre ricerche e dall’altra qualsiasi ciarlatano può sostenere anche la più strampalata teoria.
    La libera informazione non ci mette al sicuro e non ci rende più liberi.
    Sta a noi discernere fra vero e falso.
    Non fidarsi a priori e mettere in discussione tutto è sempre d’aiuto.
    Purtroppo però ognuno di noi non può avere l’omnia conoscenza dell’Uomo.
    Quindi come fare?
    Bisogna imparare a capire se la fonte che abbiamo di fronte è seria o meno.

    Nello specifico è utile chiedersi per esempio che motivo avrebbero la stragrande maggioranza degli astronomi del mondo a ritenere valida una teoria che questo signore pensa di poter smontare con tanta facilità.

    Altra cosa molto importante è la verifica delle fonti.
    Quando leggo un testo scientifico la prima cosa che faccio è controllare le fonti e i dati citati.
    Non sai quanti ciarlatani ho “smascherato” in questo modo.

  35. @Dario,
    sono d’accordo con Andrea. Le immagini che sembrano a prima vista “inconfutabili” possono nascondere legami casuali anche strani a prima vista. Pensa un po’ se non conoscessimo l’effetto lente … Cosa diremmo di galassie o stelle che hanno intorno a loro immagini strane, che sembrano strettamente collegate, e che invece stanno molto più lontane? Penso che tutte le immagini incriminate siano state analizzate attentamente ed i collegamenti, anche evidenti, possibili risultato del caso. Un po’ come certi fenomeni “ufologici” …
    E poi, giustamente, perchè ci dovrebbe essere questo accanimento contro nuove teorie? Quando si è dimostrato qualcosa di nuovo e reale, la scienza ufficiale ne ha preso atto e ha cambiato indirizzo.

  36. Complimenti per il racconto. Mi trovo daccordo con chi (mi sembra praticamente tutti) dice che una cosa non esclude l’altra, anzi non dovrebbe proprio escluderla mai perchè i problemi sono questi: guerre, conflitti, vari, povertà, carestie e malattie diffuse tra la povera gente, distruzione del nostro pianeta e di chi lo abita.
    L’informazione resta molto malata e molto manovrata, la pubblicità (cosiddetta anima del commercio, sob) ci presenta mondi rosei per fregarci e non farci rendere conto di cosa abbiamo intorno.
    Per fortuna ci sono momenti di discussione come questo che ci fanno rendere conto che c’è ancora del ragionamento a questo mondo e ci possiamo confrontare dando un piccolo contributo al cambiamento.

  37. ci credo che questo sia un racconto di fantasia 🙄 ma dico, lo vedete il mondo intorno a noi????? l’umanità fa schifo!!! e stata solo fonte di distruzione e rovina per la natura 😡 e dire che siamo gli unici con la capacità di pensiero………….come no!!!!

  38. @anonimo (chissà perchè…?)
    il racconto è ovviamente di fantasia, ma non lo è quando parla del menefreghismo dell’uomo verso il suo simile. La natura sa difendersi spesso da sola (la storia della Terra insegna), ma i bambini che muiono di fame no! Sarebbe bene, per me, pensare prima a loi che alla nostra tecnologia da TV…