E’ nato prima l’uovo o la gallina?

Sono nati prima I giganteschi buchi neri che risiedono al centro delle galassie o invece queste ultime? Le recenti immagini di un “cannibale” solitario hanno forse risposto alla domanda. Questo dimostrerebbe anche perché nelle galassie con più stelle si trovano i buchi neri più grandi.

Come il famoso detto “è nato prima l’uovo o la gallina?”, anche nell’Universo si poteva dire: “È nato prima il buco nero o la sua galassia?”. Almeno fino ad oggi… Un recente studio che ha visto come primo autore l’astrofisico francese David Elbaz sembra aver dato una risposta univoca. Sarebbero proprio i buchi neri a innescare la formazione delle stelle e quindi a creare la casa cosmica in cui si rintanano. Oltretutto questo risultato concorderebbe con il fatto che tanto più loro sono grandi tanto più numerosi sono gli astri che compongono la galassia.

Tutto è nato dallo studio di una ventina di quasar che normalmente risplendono al centro di lontanissime galassie. Ricordiamo che i Quasar (il cui nome sta per Quasi Stellar Object), sono stati pensati a lungo come galassie in formazione. Oggi si sa che essi corrispondono più esattamente a buchi neri in piena attività che emettono un’impressionante quantità di energia visibile anche a distanze enormi. Questi Quasar occupano sempre il centro di una galassia. Lo stesso è stato osservato per quella ventina di candidati. O meglio, per tutti meno uno: il relativamente vicino Quasar HE0450-2958. Posto a una distanza di circa 5 miliardi di Anni Luce appariva isolato, privo di qualsiasi galassia attorno a lui. A lungo si è pensato che quest’ultima fosse oscurata da nubi di polvere, finché un gruppo di ricercatori internazionali non ha utilizzato il Very Large Telescope dell’ESO nella lunghezza d’onda del medio infrarosso, dove la nube di polvere doveva sicuramente mostrarsi. E invece non si è vista nessuna nube. Tuttavia, una galassia vicina al quasar, che sembrava non avere niente a che fare con lo straordinario oggetto, stava producendo stelle a un ritmo impressionante. Mentre non vi era traccia di stelle vicino al buco nero, la vicina di casa stava formando circa 350 Soli per anno, in sostanza cento volte di più di qualsiasi altra galassia conosciuta dell’universo.

L’oggetto HE0450-2958 osservato nel medio infrarosso

L’oggetto HE0450-2958 osservato nel medio infrarosso

La galassia compagna è risultata, in effetti, sotto il “tiro” continuo e micidiale del buco nero: il Quasar sta emettendo un getto di particelle altamente energetiche dirette verso di essa, accompagnato da un flusso di gas. L’immissione di materia ed energia nella galassia indica che è il buco nero stesso a scatenare la formazione di stelle: sta creando da solo la sua galassia ospite. I due oggetti sono, infatti, destinati a unirsi in futuro. Il buco nero si dirige verso la galassia in formazione, situata a una distanza di 22000 anni luce, alla modesta velocità di decine di migliaia di chilometri l’ora. Per adesso è ancora “nudo”, ma alla fine si vestirà con la sua compagna ricca di stelle. E diventerà come tutti gli altri Quasar.

In questa rappresentazione artistica, il Quasar HE0450-2958 sta investendo la vicina galassia con il suo getto ad alta energia

Rappresentazione artistica.

Il Quasar HE0450-2958 sta

investendo la vicina galassia con

il suo getto ad alta energia

La nascita di una galassia seguirebbe allora il seguente processo temporale: un enorme ammasso di gas collasserebbe in un mostruoso buco nero. L’energia e la materia scagliata da quest’ultimo sulle nuvole di gas e polvere a esso vicine innescherebbero la trasformazione in stelle. Alla fine il buco nero s’inserirebbe al centro della sua stessa creatura. Fantastico veramente!!

Concludo con un piccolo problemino per tutti. Come si diceva prima il nostro Quasar sta avvicinandosi alla sua futura casa a una velocità di qualche decina di migliaia di chilometri l’ora. Poniamo ad esempio che siano 20000 km/h. La galassia si trova a 22000 Anni Luce. Domanda: quanto tempo ci vorrà perché il nostro isolato “cannibale” raggiunga il suo posto di comando?

Chi risponderà per primo vincerà un viaggio (di sola andata….) al vicino Quasar. Cosa volete di più come regalo di Natale?!

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38 Commenti

  1. bravo Nix!! Preparati ad essere “sparato” verso HE0450-2958. Se vuoi puoi portare un’accompagnatrice/re. Il cibo però te lo porti tu…. 😛

  2. Se lo spariamo alla velocità giusta (ovviamente più veloce della luce) il nostro Nix riuscirà a godersi il “momento” dell’impatto…dato che da quelle parti è più o meno 4 miliardi di anni che il buco nero ha ormai raggiunto la galassia 😐
    Così, oltre al viaggio extragalattico, si godrebbe anche un bel viaggetto temporale, con tutti i suoi paradossi e le sue deformazioni 😆 😆 😆

    Quando sarai da quelle parti mandaci una cartolina, tanto non credo che nessuno di noi ha in progetto di cambiare casa per i prossimi 5 miliardi di anni, salvo imprevisti e se il sole reggerà ancora :mrgreen: :mrgreen:

    P.S.
    Ovviamente il momento dell’impatto sarà mooooooooolto lungo da osservae in scala umana 😕

  3. Tornando all’argomento; mi chiedo se davvero ci sia una relazione tra il getto di energia del buco nero e l’aabnorme nascita di stelle nella galassia accanto.
    Cioè, mi pare più che evidente che ci sia questa relazione, ma non capisco cosa succede alle nubi di gas addensate quando vengono investite da questa energia… è una sorta di catalizzatore che comprime più velocemente le nubi? aumenta la temperatura? oppure fa da “miccia” e innesca le fusioni nucleari che altrimenti si accenderebbero dopo un tempo molto più lungo?

  4. @Alessandro. Direi che fa propria da miccia, al pari delle esplosioni di supernove accanto a nubi di gas, altrimenti inerti per chissà quanto tempo. Si crea instabilità nella nuvola e cominciano ad addensarsi parti che poi collassano velocemente. Ed il gioco è fatto…

  5. chissà se tra un miliardo di anni qualcuno potrà confermare l’avvenuta fusione…
    e chissà se adesso nei paraggi della passata HE0450-2958 qualcuno non stia studiando come un quasar a 5 mld di anni luce da loro stia per interagire con le polveri e le stelle della passata via lettea…

  6. non ho ben capito…
    il quasar(il buco nero) costruisce la sua casa(la galassia)…quindi l’uovo è il quasar e la gallina la galassia?

  7. @giuseppe,
    direi di sì… dall’uovo si crea la galassia che poi cova il suo uovo all’interno. Comunque va bene lo stesso :mrgreen:

  8. per fare un paragone con la biologia i quasar costruiscono le galassie come gli enzimi costruiscono le cellule

  9. Secondo voi i buchi neri sono buchi veri e propri( cioè ingressi verso cunicoli spazio-temporali), oppure sono più semplicemente stelle così dense da non lasciar andare via la luce?Grazie

  10. beh è un campo dove ipotesi tante certezze nessuna. sarebbe fantastica la prima soluzione che hai detto

  11. @Roberto,
    sono vere e coincidono entrambe le tue definizioni. I buchi neri (stellari) sono proprio stelle che avendo avuto da giovani una massa sufficientemente alta danno luogo ad una supernova e collassanno verso oggetti talmente densi da non fare uscire nemmeno la luce. Quindi sono stelle evolute a tutti gli effetti. però sappiamo anche, dalla teoria della relatività, che ogni massa deforma il tessuto dello spazio tempo. E’ come se mettessi una “boccia” sopra un lenzuolo perfettamente teso. Essa crea un buco e questo sarà più o meno profondo quanto più è massiccio il corpo. I buchi neri creano un buco che diventa particolare, in quanto non ha fondo, causando il limite ultimo della teoria (velocità della luce, massa infinita, tempo che non scorre,…). Quindi, ecco perchè si considera anche come un imbuto spazio-temporale, che, secondo teorie ancora tutte da verificare, potrebbe connettere punti diversi dello spazio-tempo.

  12. evvai un bel viaggetto giusto per farmi una vacanza! sono sempre rimasto affascinato dai buchi neri, fin da piccolo subissavo i miei genitori di domande ottenendo poche risposte… e devo dire che ho trovato davvero geniale la teoria di Hawking sulla loro capacità di emettere radiazione. xò mi lascia un po perplesso la “teoria della perdita dei peli”… la domanda è: di cosa è fatto allora il buco nero? 😕

  13. ….l’ho visto solo ora…comunque sì, 1.215.000.000 di anni (anno più, anno meno…
    Spero di esserci per vederlo…oppure potrei andare lì, e troverei già tutto fatto da tre miliardi e ottocento milioni di anni!!! 🙂

  14. Chiedo scusa anticipatamente per il mio intervento un po’ stupido, ma volevo chiarire un dubbio che ho avuto leggendo il libro di Hawking “l’universo in un guscio di noce”: qui ho trovato la definizione di buco nero anche come “wormhole”…da quello che sono riuscito ad interpretare, volevo chiedere se,oltre alla possibilità che un ipotetico corpo se vi entrasse finirebbe agli antipodi dell’ universo, questa teoria implica anche quella degli universi paralleli o del viaggio nel tempo, futuro o passato che sia

  15. @Vincenzo
    non esistono interventi stupidi… 😉
    il wormhole o “buco di verme” è un’interpretazione delle caratteristiche ipotetiche di un buco nero. Esso, qualora esistesse, permetterebbe di uscire in un altro punto del nostro universo o, magari, in un altro universo. Ovviamente è solo teoria. Il buco nero rimane comunque ilo residuo di una stella molto più massiccia del Sole.
    Per quanto riguarda il tempo, non ci sarebbe bisogno di “uscire” dall’altra parte. Un buco nero deforma drasticamente lo spazio-tempo fino a che, ad esempio, il cono di luce di qualsiasi evento potrebbe “piegarsi” e ruotare il proprio asse sì da permettere che il futuro sia diretto verso il passato. Poi bisognerebbe poterne uscire…. Se vuoi saperne di più cerca su astronomia.com l’articolo che avevo scritto sui viaggi nel tempo e sul cono di luce 😉

  16. @enzo
    grazie tantissime per la sua risposta, mi ha chiarito completamente i dubbi che avevo sull’ argomento, bellissimo ma ahimè difficilissimo! Per quanto riguarda l’articolo da lei suggerito lo cerco subito, sono davvero curioso di saperne di più sull’argomento!
    Grazie ancora! 😛

  17. @enzo
    veramente bello ed interessante.. volendo mandare mia suocera in crociera, mi chiedo se l’ avvicinamento del buco nero sia a velocità costante verso la galassia… e quì nutro qualche dubbio, quali forze possono influire sulla velocità di masse così enormi ? per il momento mi viene solo quella gravitazionale, ed in questo un buco nero dovrebbe farla da padrone.. attendendo una tua illuminazione, ti mando un caro saluto.

  18. @mauro,
    i movimenti tra galassie è scandito dalla gravitazione e ovviamente dall’espansione dell’Universo. In questo caso possiamo escludere la seconda per motivi di vicinanza. Però non possiamo considerare solo i due oggetti in questione, ma anche il complesso di altre galassie che possono interagire gravitazionalmente. Tieni anche conto che, visto il ritmo di formazione stellare nella galassia che si sta creando, quest’ultima è probabilmente molto più massiccia del buco nero che ha dato il via alla danza… (350 Soli all’anno…). In ogni modo nello spazio ogni moto è relativo. Potremmo dire benissimo che SI STANNO AVVICINANDO…

  19. Il buco nero dovrebbe raggiungere la galassia fra 1 192 922 374 di anni. Lo so, sono arrivato per ultimo e non ho nemmeno diritto al viaggio (cui, comunque, avrei rinunciato 😆 ), però giuro che non avevo letto la risposta. Per me, che sono una capra in matematica, è comunque una piccolissima soddisfazione essere riuscito in questo calcoletto 😀

  20. Errata corrige: Beh, già si sono abbondantemente incontrati! Poco più di 3 miliardi e mezzo d’anni fa.

  21. La galassia e il buco nero si sarebbero incontrati dopo un miiardo, 192 milioni, 922mila, 374 mila anni. Non so precisamente il mese e il giorno e l’ora, per calcoli più precisi mi affido al matematico Alessandro 😉 😉 😉

  22. secondome è solo una modalità di formazione di una galassia…ma come al solito l’egocentrismo umano lo fa diventare come l’unica modalità che possa esistere…ecco come si sono formate le teorie che ci hanno vincolato per centinaia di anni e come continuano a formarsi
    come quella di waghener sulla deriva dei continenti: lui ha visto che il sud america e l’africa potevano incastrarsi tipo puzzle ed ha fatto la sua teoria della pangea…perchè al poveretto non gli bastava aver scoperto una cazzata come quella, doveva renderla totalitaria, per accrescere lasua fama….
    le teorie sono solo teorie e per quanto mi riguarda valgono meno di zero.
    questo è il vero pensiero scientifico. 😎

  23. cosa c’èdi così sbagliato, è quello che penso
    forse ho enfatizzato un po’
    ma la penso a questo modo
    non credo a nessuna delle teorie formulate in campo scientifico dall’inizio dei tempi fin adora
    e nessuno può repiclare a questi miei dubbi perchè nessun essere umano era li a vedere cosa sucedeva

  24. forse alberto intendeva che nessuna delle teorie che facciamo sono esatte. sono tutte approssimazioni che descrivono ciò che vediamo, sono mappe o cartine per orientarci nel mondo, ma nessuna cartina sarà mai giusta e non rappresenterà mai il mondo così com’è…
    la relatività galileiana funziona che è una meraviglia se non si superano i limiti di velocità, ma quella di eistein approssima meglio la realtà quindi si utilizza questa oltre quei limiti, ma sicuramente anche questa verrà sorpassata da una che unirà relatività generale e meccanica quantistica come d’altra parte alcune ci sono già come la teoria delle stringhe (correggetemi se sbaglio)
    vedendo questo universo possiamo solo fare supposizioni su come funzioni
    comunque sia per quanto queste supposizioni possano essere sbagliate, se approssimano la realtà non vedo perchè non seguirle!
    ciaociaoo

  25. Beh…non posso certo dirti che sia giusto credere ciecamente, però bisogna tener presente un paio di cose:
    1) Non c’eravamo, ma teorizziamo che sia andata così in base a regole fisiche che, nel “Nostro mondo”, funzionano…che è un po’ come dire che se quando hai sete, bevi acqua, la sete ti passa…salvo imprevisti (cioè, salvo nuove scoperte scientifiche e/o eventuali smentite).
    2) Per poter esprimere concetti e creare un filo logico o progredire, bisogna per forza di cose “seguire” delle regole (quelle della fisica), altrimenti si corre il rischio di non poter dire nulla, considereando ogni ipotesi come poco attendibile: teoria=ipotesi>tesi>dimostrazione e ripetibilità.

    Ma, comunque, sono solo mie considerazioni personali…

  26. Ritengo che la curiosità con un pizzico di sano dubbio sia il motore della scienza, non deve esserne il freno, siamo scenziati dobbiamo provare ciò che affermiamo. molte teorie su cui si basa il pensiero scientifico non sono delle storie inventate e messe li perchè “Qualche volta succede”, ne tanto meno per accrescere la propria fama, sono state dimostrate molto accuratamente da persone di grande intelletto frutto a volte, di un’ intera vita di lavoro. Una volta che ne hai dimostrato la validità in ogni caso possibile non puoi che accettarle come vere. 😀

  27. Ma per asserire che questo sia il meccanismo universale non servirebbe per lo meno un altro riscontro? E se questa fosse l’eccezione alla regola? Se solitamente fosse la gravità stessa delle polveri ad addensarsi e creare stelle e pianeti che pian piano si dirigono verso il centro della neonata galassia fino ad arrivare là dove son arrivate milioni di altre stelle che collassano in un buco nero?

  28. @Andrea,
    ovviamente… ma, per adesso, questo meccanismo sembra funzionare. Nuove osservazioni ci diranno se è la regola oppure no.

  29. …e non solo: ricordiamoci che i buchi neri sono tecnicamente molto più vecchi, poichè richiedono tempo per formarsi…e che quello che vediamo è già accaduto 3,8 miliardi di anni fa…

  30. si è importante fare teorie
    però prendiamo come esempio l’archeologia e nello specifico la paleoantropologia
    ogni volta che si trova uno scheletro, questo rivoluziona tutto il sapere precedente, solo perchè si fanno errori quando si rinviene un reperto, in quanto si totalizza il concetto!!!
    se trovo un fossile a laetoli ad esempio che ha certe caratteristiche, è eretto è datato 3 milioni di anni fa ecc.., subito dichiaro: in africa i primati eretti sono apparsi 3 milioni di anni fa…così facendo creo un errore e faccio in modo che la prossima scoperta demolisca questa precedente
    se trovo un fossile a laetoli di primate che è eretto ecc. devo semplicemente dire che in quel posto 3 milioni d’anni fa c’erano ominidi che avevano postura eretta e basta!!! solo in quel posto, non in Africa!!!
    non so se ho espresso il concetto, spero di si.

  31. @Nix
    si sono perfettamente daccordo con te, purchè le teorie siano un punto di inizio e non d’arrivo nel cammino della scienza.
    se la scienza vuole andare avanti le teorie devono essere sempre perfettibili e non macigni che ci bloccano il pensiero e l’azione.
    le teorie ci devono spronare ad incuriosirci di più a cercare di capire di più.

  32. …infatti, normalmente, anche in paleoantropologia, solitamente, non affermano: “in africa i primati eretti sono apparsi 3 milioni di anni fa”, se trovano le prove che 3 milioni di anni fa, esisteva un primate che camminava eretto. Ma affermano che: “per quello che ne sappiamo fin’ora, sicuramente i primati hanno iniziato a camminare eretti in quella zona almeno 3 milioni di anni fa.
    Come dice @Nix, normalmente le teorie stabiliscono non una meta, ma una boa di segnalazione e…fino a prova contraria.
    Ricordiamoci che se così non fosse, saremmo ancora fermi a pensare che la terra sia il centro dell’universo…
    Ovvio che ci sono casi in cui la scienza pecca di presunzione, ma non credo siano la maggioranza…
    Comunque stasera c’è un cielo fantastico!

  33. Articolo isenretsante P.Miguel… spero che prima o poi riusciremo a trovare il tempo per discutere a voce di questi argomenti:-)1abbraccio