Opera osserva il secondo neutrino Tau

Il 5 giugno è stato annunciato a Kyoto, nel corso di una conferenza sui neutrini, l’osservazione di un secondo neutrino “mutato” tau dopo quello osservato nel 2010.

L'apparato per l'osservazione dei neutrini tau
L'apparato per l'osservazione dei neutrini tau

Dal Giappone si apprende la notizia dell’osservazione di un secondo neutrino tau tramite OPERA.

Dal comunicato rilasciato vengono spiegati maggiori dettagli su “L’esperimento OPERA che è stato progettato appositamente per la ricerca di un fenomeno fisico molto raro e peculiare: l’oscillazione dei neutrini. La specifica oscillazione, studiata da OPERA, è quella dei neutrini muonici, che si trasformano lungo il loro percorso in un tipo diverso di neutrino, i cosiddetti neutrini tau. L’acceleratore al CERN di Ginevra produce un intenso fascio di neutrini muonici, che è inviato verso il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell’INFN. Grazie all’ estrema rarità delle loro interazioni con la materia, i neutrini arrivano indisturbati al Gran Sasso, dopo aver attraversato730 kmdi roccia. L’apparato dell’esperimento OPERA, situato nel laboratorio sotterraneo del Gran Sasso funziona come una macchina fotografica con una massa di 1250 tonnellate, in grado di registrare le interazioni dei neutrini tau prodotti e quindi di dimostrare in modo diretto l’esistenza del fenomeno delle oscillazioni. L’esperimento ha cominciato la presa dati nel 2008 e nel 2010 la collaborazione riportò l’osservazione di un primo neutrino tau. Da allora l’esperimento ha raccolto molti dati e analizzato diverse migliaia di interazioni di neutrini con un’accuratezza micrometrica. Il 5 giugno alla conferenza internazionale Neutrino2012 aKyoto, in Giappone, la Collaborazione ha annunciato l’osservazione di un secondo neutrino tau. Questo nuovo evento è naturalmente un passo decisivo verso il completamento dell’obiettivo finale dell’esperimento”.

La collaborazione OPERA è composta da 160 ricercatori provenienti da Università e istituti scientifici di: Belgio, Corea del Sud, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Israele, Italia, Russia, Tunisia, Svizzera e Turchia. In particolare in Italia i ricercatori coinvolti nel progetto afferiscono alle università e alle sezioni INFN di: Bari, Università e sezione di Bologna, Laboratori Nazionali di Frascati, Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Università de l’Aquila, Università Federico II e sezione di Napoli, Università e sezione di Padova, Università La Sapienza e sezione di Roma, Università di Salerno.

Informazioni su Gabriella Bernardi 75 Articoli
Laurea in Fisica e master in divulgazione scientifica, ha lavorato presso l’Alenia Spazio di Torino (missione Rosetta), passando poi a tempo pieno alla divulgazione scientifica, soprattutto nel campo astronomico. La sua attività principale è quella di giornalista freelance per riviste e periodici, anche on-line, che alterna con altre attività in campo divulgativo come la collaborazione alla realizzazione del Planetario e Museo dell’Astronomia e dello Spazio di Pino Torinese o l’attività di animatrice in piccoli planetari e mostre. Attualmente partecipa anche al programma di informatizzazione e digitalizzazione dell’archivio di lastre fotografiche dell’Osservatorio Astronomico di Torino. Recentemente le è stato assegnato il premio giornalistico per la divulgazione scientifica “Voltolino”.

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2 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Citazione Originariamente Scritto da Gabriella Bernardi Visualizza Messaggio
    Il 5 giugno è stato annunciato a Kyoto, nel corso di una conferenza sui neutrini, l?osservazione di un secondo neutrino "mutato" tau dopo quello osservato nel 2010....
    leggi tutto...
    Due in due anni? Mi sembra un po' pochino.... Anche se è vero che è il più massivo delle tre varietà in cui oscilla il neutrino...

  2. speriamo che non lo legga la Gelmini.... se no poveri noi. Fare un tunnel così lungo e dispendioso per un solo neutrino... Che spreco!!! E magari ha anche viaggiato in auto blu...