Il cielo nel mese di Ottobre 2015

Lo sciame delle Orionidi caratterizza questo mese. E come sempre, una ricca panoramica sulle costellazioni, posizioni dei pianeti, congiunzioni, mappe stellari dettagliate ed effemeridi di Sole, Luna e pianeti. Tutti gli eventi astronomici del mese di Ottobre 2015!

Sole

Sole
Si trova nella costellazione della Vergine fino al giorno 31, quando entra in quella della Bilancia.

  • 1 ottobre: sorge alle 07:07, tramonta alle 18:53
  • 15 ottobre: sorge alle 07:22, tramonta alle 18:29
  • 31 ottobre: sorge alle 06:41, tramonta alle 17:06 (ora Solare)

la durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 20 minuti dall’inizio del mese. Nella notte tra il 24 e il 25 torna in vigore l’ora solare: pertanto, lancette dell’orologio spostate un’ora indietro!

Effemeridi complete

Luna

Luna
Il giorno 11 alle ore 13:30 la Luna raggiunge l’apogeo (406.389 Km di distanza), mentre il giorno 26 alle ore 13:02 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (358.461 km).

  • Ultimo Quarto il 4 (ore 22:08)
  • Luna Nuova il 13(ore 01:08)
  • Primo Quarto il 20 (ore 21:33)
  • Luna Piena il 27 (ore 13:07)

sorgere e tramontare:

  • 1 ottobre: tramonta alle 10:51 , sorge alle 21:26
  • 15 ottobre: sorge alle 09:28 , tramonta alle 20:04
  • 31 ottobre: tramonta alle 11:33  , sorge alle 21:47

Effemeridi complete

Come ruota la Luna?
di Vincenzo Zappalà

Posizione dei pianeti

Mercurio

Mercurio
Mercurio

Nel corso di questo mese sarà possibile tentare l’osservazione di Mercurio al mattino presto, a Est, tra le luci dell’alba. La migliore osservabilità si raggiunge il 16 ottobre, quando il pianeta si trova alla massima elongazione mattutina, ad oltre 18° dal Sole. Quel giorno Mercurio sorge 1 ora e 34 minuti prima del Sole e può essere facilmente individuato sull’orizzonte orientale.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]

Venere

Venere
Venere

Il pianeta più luminoso è protagonista di un periodo di eccezionale visibilità mattutina. L’intervallo di osservabilità cresce sensibilmente per tutto il mese, fino a raggiungere il massimo all’inizio del prossimo mese di novembre quando Venere sorgerà quasi 4 ore prima del Sole. Un tempo davvero lungo che ci permette di osservare il fulgore di Venere molto alto in cielo ad Est prima che la luce del Sole prenda il sopravvento. Nel corso del mese si verificheranno numerose spettacolari congiunzioni, tra le quali spicca quella con Giove. Venere, in questo mese di ottobre, attraversa quasi per intero la costellazione del Leone. [Per saperne di più]

Marte

Marte
Marte

L’osservabilità del pianeta rosso è simile a quella di Venere. Anch’esso si trova nella costellazione del Leone, ma un po’ più in basso sull’orizzonte orientale, dove lo si può osservare prima del sorgere del Sole. Marte si allontana dalla stella Regolo avvicinandosi a fine mese al limite con la costellazione della Vergine. Anche per Marte sono previste delle interessanti congiunzioni: di particolare rilievo quella con Giove. [Per saperne di più]

Giove

Giove
Giove

Il pianeta gigante completa il terzetto di pianeti visibili all’alba, sempre più vicini tra loro. Nell’ultima decade di ottobre il cielo all’alba sarà davvero spettacolare, con Venere, Giove e Marte concentrati nella costellazione del Leone. Ricordiamo nuovamente di consultare il paragrafo dedicato alle congiunzioni per verificare le date dei vari incontri ravvicinati. [Per saperne di più]

Saturno

Saturno
Saturno

Il lungo periodo di osservabilità serale è ormai al termine e a fine ottobre il pianeta sarà così basso sull’orizzonte occidentale da rendere difficile individuarlo nella luce del tramonto. Da segnalare l’attraversamento del limite tra due costellazioni il giorno 17: Saturno lascia la Bilancia e fa il suo ingresso nello Scorpione. [Per saperne di più]

Urano

Urano
Urano

Il 12 ottobre Urano si trova in opposizione al Sole, pertanto è osservabile per tutta la notte. Compare ad oriente al tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e scende ad occidente al termine della notte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è consigliabile l’uso di un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dai Pesci che lo ospita dal 2009. [Per saperne di più]

Nettuno

Nettuno
Nettuno

Lo si può osservare per quasi tutta la notte. Al calare dell’oscurità è già alto in cielo a Sud-Est e nel corso della prima arte della notte raggiunge la culminazione a Sud. Rimane indispensabile l’uso del telescopio per poter osservare Nettuno, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022. [Per saperne di più]

Plutone

Plutone
Plutone

Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

L’osservabilità di Plutone è limitata alle prime ore di oscurità: dopo il tramonto del Sole Plutone è già basso in cielo a Sud-Ovest. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario per ancora molti anni, fino al 2023.

Con la sua magnitudine 14 sono necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm). [Per saperne di più]

Congiunzioni

Luna – Venere

Congiunzione Luna - Venere, giorno 8 ore 5
Luna – Venere, giorno 8 ore 5

Inizia una lunga serie di interessanti congiunzioni mattutine con protagonisti i tre pianeti visibili prima del sorgere del Sole. Nelle prime ore dell’8 ottobre la falce di Luna calante, entrando nella costellazione del Leone, si avvicina a Venere e alla stella Regolo.

Luna – Venere – Marte – Giove

Congiunzione Luna - Venere - Marte - Giove, giorno 8 ore 5
Luna – Venere – Marte – Giove, giorno 8 ore 5

Il giorno seguente – il 9 ottobre – la Luna, ormai ridotta ad una sottile falce, prosegue il suo cammino nella costellazione del Leone, dove ha già “sorpassato” Venere per avvicinarsi a Marte e Giove.

Luna – Mercurio

Congiunzione Luna - Mercurio, giorno 11 ore 6:30
Luna – Mercurio, giorno 11 ore 6:30

L’11 ottobre la Luna, una falce sempre più sottile ormai prossima alla fase di Luna Nuova, avendo completato l’attraversamento della costellazione del Leone, superati Venere, Marte e Giove, si avvicina a Mercurio.

Luna – Saturno

Congiunzione Luna - Saturno, giorno 16 ore 19:30
Luna – Saturno, giorno 16 ore 19:30

Il 16 ottobre, la falce di Luna, adesso crescente, è visibile alla sera poco dopo il tramonto del Sole, nella costellazione dello Scorpione, in congiunzione con Saturno.

Marte – Giove

Congiunzione Marte - Giove,, giorno 17 ore 6
Marte – Giove,giorno 17 ore 6

La congiunzione molto stretta (meno di mezzo grado di distanza angolare) tra i pianeti Marte e Giove si verifica il 17 ottobre. Possiamo osservarla prima del sorgere del Sole nella costellazione del Leone. Poco più in alto brilla Venere

Venere – Giove

Congiunzione Venere - Giove, giorno 26 ore 5
Venere – Giove, giorno 26 ore 5

Prosegue la serie di congiunzioni nel cielo del mattino. Il 26 ottobre è il turno dell’incontro ravvicinato tra i due pianeti più luminosi: Venere e Giove si incontrano nella costellazione del Leone; poco più in basso si riconosce Marte

Venere – Marte – Giove

Congiunzione Venere - Giove - Marte, giorno 28 ore 5
Venere – Giove – Marte, giorno 28 ore 5

Prima dell’alba del 28 ottobre i tre pianeti appaiono sull’orizzonte orientale allineati, ancora nella costellazione del Leone, disposti in questo ordine: dall’alto in basso, Giove, Venere e Marte

Lo sciame meteorico delle Orionidi 2015

Lo sciame meteorico delle Orionidi 2015

il radiante dello sciame

Conosciute come lo sciame-fratello delle Eta Aquaridi di maggio, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa di Halley, la più conosciuta e studiata delle comete.

Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni allorchè l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri – che vaporizzano in atmosfera ad un’$altezza$ di circa 100 km – lasciata dal passaggio della cometa ed ha come radiante la zona di Orione che è ai confini con le stelle dei Gemelli.

L’assenza della Luna nei momenti di presenza del radiante permetterà ogni tipo di studio: nel visuale sulle frequenze orarie e sulla distribuzione delle luminosità, nel dominio fotografico e video sulla posizione dell’area radiante. Saranno ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord di Betelgeuse salirà più alto sull’orizzonte. Questa corrente non è omogenea, ma in realtà la Terra tra il 18 e il 23 ottobre incontra nel suo moto zone più o meno dense di meteoroidi, cosicchè si osservano variazioni della frequenza da un anno all’altro. I tassi comunque non dovrebbero essere superiori alle 25-30 meteore/hr.

Costellazioni

Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.

Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).

Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.

Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud – Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.

Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la stella polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, quest’ultima costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.

Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.

Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.

Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo”: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.

Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa galassia di Andromeda (M31), omonima della costellazione che la ospita.

Galassia di Andromeda - M31

Sopra: la galassia di Andromeda – ingrandisci

Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!

Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

Comete del Mese

a cura di Etruscastro

Comete del mese
Comete del mese

In questo OTTOBRE 2015 non ci saranno grosse novità rispetto al precedente mese di SETTEMBRE dato che non ci saranno comete visibili ad occhio nudo ad impreziosire il nostro cielo ma sicuramente ci sarà abbondanza di comete come mai soprattutto negli ultimi mesi.

Per cui ammireremo comete già note alla nostra rubrica insieme a delle new entry come la 22P/ KOPFF e la C/2014 S2 PANSTARRS, insieme alle 67p Churyumov-Garasimenko, la C/2014 Q2 LOVEJOY che pur in fase di abbassamento della luminosità sarà ancora visibile nella prima parte della notte e la C/2015 F4 JAQUES.

Andiamo a scoprirle insieme seguite dalle effemeridi, posizioni e curve di luce

Ecco il thread per il mese di Ottobre

DSJ – Giornalino astronomico di Ottobre

a cura di Etruscastro

NGC 969/970/971/974
NGC 969/970/971/974

Nel numero 66 del Deep Sky Journal di Astronomia.com, parleremo di grande, grandissimo deep sky, con un gruppo di oggetti non molto famosi ma molto interessanti dal punto di vista osservativo e perché no, anche per chi pratica astrofotografia.

I soggetti sono NGC 969/970/971/974

DSJ di Ottobre

Mappe del cielo

Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.

Informazioni su Stefano Simoni 625 Articoli
Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.

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1 Commento    |    Aggiungi un Commento

  1. Come sempre un vademecum utile e completo. Ad integrazione di quanto riportato segnalo la possibilità di una visibilità ottima per (4) Vesta, asteroide della fascia principale che è possibile individuare nella poco appariscente costellazione della Balena in prossimità della coda (circa 3°46' S-E di iota-Cet) con una magnitudine apparente 6.01. Buon divertimento!