La danza di Nettuno e dei suoi satelliti vista dal telescopio spaziale Kepler

Il telescopio spaziale della NASA Kepler, conosciuto per la sua abilità nella ricerca di pianeti extrasolari, sta anche studiando oggetti del sistema solare. Nella nuova fase della missione, nota come K2, Nettuno e due delle sue lune, Tritone e Nereide, sono stati letteralmente ripresi. Il filmato mostra 70 giorni di osservazioni ininterrotte che costituiscono uno degli studi più lunghi e continui mai realizzato su di un oggetto del sistema solare esterno.

Il telescopio spaziale della NASA Kepler, conosciuto per la sua abilità nella ricerca di pianeti extrasolari, sta anche studiando oggetti del sistema solare. Nella nuova fase della missione, nota come K2, Nettuno e due delle sue lune, Tritone e Nereide, sono stati letteralmente ripresi. Il filmato mostra 70 giorni di osservazioni ininterrotte che costituiscono uno degli studi più lunghi e continui mai realizzato su di un oggetto del sistema solare esterno.

Il filmato, basato su 101,580 immagini ottenute da Novembre 2014 fino a Gennaio 2015 durante la terza ampagna osservativa di K2, mostra il sistema a orologio perpetuo del nostro sistema solare. L’intervallo di 70 giorni è stato compresso in 34 secondi con il numero di giorni segnato nell’angolo in alto a destra.

Nettuno appare il 15° giorno ma non viaggia da solo nel video. Il piccolo e debole oggetto che orbita vicino è la sua grande luna Tritone, che ruota attorno a Nettuno ogni 5.8 giorni. Apparendo dalla sinistra il 24° giorno, gli osservatori più acuti potranno anche notare la piccola luna Nereide nella sua lenta orbita di 360 giorni intorno al pianeta. Alcuni asteroidi in moto a velocità elevate fanno delle brevi apparizioni nel filmato, lasciando delle striature nel campo inquadrato da K2. I punti in rosso sono alcune delle stelle che K2 esamina nella sua ricerca di pianeti extrasolari.

L’atmosfera di Nettuno riflette la luce solare creando una apparenza luminosa. La luce riflessa, in grande quantità, inonda un certo numero di pixel nella grande camera di acquisizione del telescopio spaziale, producendo così dei picchi luminosi che si estendono sopra e sotto il pianeta. I corpi celesti nell’animazione proposta sono colorati in rosso per rappresentare la risposta in lunghezza d’onda della camera del telescopio. Nella realtà, Nettuno è di un colore blu intenso e le sue lune e gli asterodi in transito a velocità sono di un grigio chiaro, mentre le stelle sullo sfondo appaiono di colore bianco da distanza.

La velocità relativa orbitale spiega l’interessante moto di Nettuno e delle sue lune che è visibile nel filmato a partire dal 42° giorno. I pianeti interni come la Terra orbitano più velocemente di altri pianeti come Nettuno. Nel video, il moto apparente di Nettuno rispetto alle stelle fisse è principalmente dovuto all’orbita circolare di 372 giorni effettuata dal satellite Kepler intorno al Sole. Se guardate degli oggetti distanti e muovete la testa avanti e indietro, noterete che gli oggetti prossimi a voi sembreranno muoversi anch’essi avanti ed indietro, relativamente agli oggetti più distanti. Lo stesso concetto produce il moto apparente di Nettuno che osserviamo nel filmato.

Mentre il satellite Kepler della NASA è conosciuto per le sue scoperte di pianeti intorno ad altre stelle, un team internazionale di astronomi intende usare questi dati per tracciare la metereologia di Nettuno e ottenere informazioni sulla struttura interna del pianeta tramite lo studio di piccole variazioni nella sua luminosità che possono essere studiate con K2.

Quello che inoltre la NASA non dice direttamente è che K2, sulla stessa linea di quanto fatto nella missione nominale di Kepler già conclusasi lo scorso anno, studia le stelle per ricavarne informazioni sulla loro struttura interna tramite l’uso dell’asterosismologia, ovvero la scienza che studia le oscillazioni stellari visibili come piccolissime variazioni nella luminosità delle stelle.

L’animazione è visualizzabile QUI.

L’articolo originale è reperibile QUI.

Informazioni su Enrico Corsaro 88 Articoli
Nato a Catania nel 1986. Si laurea in Fisica nel 2009 e ottiene il titolo di dottore di ricerca in Fisica nel 2013, lavorando presso l'Università di Catania e di Sydney, in Australia. Dopo il conseguimento del dottorato ha lavorato come ricercatore astrofisico presso l'Università Cattolica di Leuven, in Belgio, e continua ad oggi la sua carriera nel Centro di Energia Atomica e delle energie alternative di Parigi. Appassionato del cosmo e delle stelle fin dall'età di 7 anni, il suo principale campo di competenze riguarda lo studio e l'analisi delle oscillazioni stellari ed i metodi numerici e le applicazioni della statistica di Bayes. Collabora attivamente con i maggiori esponenti mondiali del campo asterosismologico ed è membro del consorzio asterosismico del satellite NASA Kepler. Nonostante il suo campo di ricerca sia rivolto alla fisica stellare, conserva sempre una grande passione per la cosmologia, tematica a cui ha dedicato le tesi di laurea triennale e specialistica in Fisica e a cui rivolge spesso il suo tempo libero con la lettura e il dibattito di articoli sui nuovi sviluppi del settore.

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7 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Essendo coinvolto nella ricerca scientifica con il NASA Kepler ormai da più di 5 anni, se avete qualsiasi domanda in merito sarò felice di rispondervi quindi non esitate!

  2. Kepler vede danzare Nettuno
    All’interno della sua nuova missione K2, la sonda Kepler della NASA ha ripreso per 70 giorni consecutivi Nettuno, sorpreso in un valzer con la sua luna maggiore, Tritone
    di Stefano Parisini


    Allegato 11660
    Crediti: NASA Ames/SETI Institute/J. Rowe


    Pur “azzoppato” di due giroscopi, il telescopio spaziale Kepler della NASA, già noto per la sua abilità come cacciatore di pianeti attorno a stelle diverse dal Sole, si è ora distinto anche per lo studio di corpi del nostro sistema solare. All’interno della “reinventata” nuova missione K2, iniziata un anno fa, la sonda ha infatti ripreso Nettuno e due delle sue lune, Tritone e Nereide.


    La NASA ha diffuso un filmato che illustra 70 giorni di osservazione continua, un arco temporale che rende questo studio uno dei più prolungati in una singola osservazione riguardo a un oggetto del sistema solare “esterno”. Il filmato è basato su ben 101.580 immagini ricavate dal novembre 2014 al gennaio 2015 durante la campagna 3 della missione K2. Lo scorrere dei 70 giorni, qui compressi in 34 secondi, si può apprezzare nel contatore posto nell’angolo in alto a destra.


    Il debutto sulla scena di Nettuno avviene il giorno 15, assieme alla sua prima ballerina. Il piccolo e debole oggetto che gli piroetta attorno è la sua luna più grande, Tritone, che circumnaviga il pianeta ogni 5,8 giorni. Aguzzando la vista, si può anche scorgere sulla sinistra, a partire dal giorno 24, la piccola luna Nereide in un breve tratto della sua lenta orbita di 360 giorni.


    Alcuni asteroidi in rapido movimento interpretano un piccolo cameo nel film, filando come strisce luminose attraverso il campo di vista di Kepler. I punti rossi sono naturalmente alcune delle stelle che il telescopio spaziale esamina nella sua ricerca di pianeti di fuori del nostro sistema solare.





    L’atmosfera di Nettuno riflette la luce del Sole, saturando un certo numero di pixel del sensore della fotocamera di bordo, producendo gli artefatti che vediamo come barrette luminose sopra e sotto il pianeta. In questa sequenza d’immagini, i corpi celesti sono di colore rosso a causa della sensibilità a specifiche lunghezze d’onda della fotocamera di bordo. Ai nostri occhi, Nettuno apparirebbe invece di un profondo colore blu, mentre le sue lune e gli sfreccianti asteroidi sarebbero di colore grigio chiaro; le stelle di sfondo, ovviamente, le vedremmo bianche.


    Le velocità orbitali relative spiegano l’interessante movimento di Nettuno e delle sue lune che inizia al giorno 42. Prima di tutto, i pianeti più interni di un sistema planetario, come la Terra, orbitano più rapidamente rispetto ai pianeti esterni come Nettuno. Ma il moto apparente di Nettuno rispetto alle stelle fisse, visibile nel video, è in gran parte dovuto all’orbita circolare di 372 giorni della sonda Kepler intorno al Sole. Se una persona guarda a oggetti distanti muovendo la testa avanti e indietro, dicono dalla NASA per spiegare questo effetto, gli oggetti più vicini gli sembreranno muoversi avanti e indietro rispetto agli oggetti lontani. Un movimento simile, su scala più grande, sta alla base anche del moto apparente di Nettuno dal punto di vista di Kepler.


    Questa incursione della sonda spaziale Kepler verso un pianeta del sistema solare, piuttosto che alla ricerca di esopianeti, non è solo una curiosità. Gli scienziati hanno già in programma, infatti, di utilizzare tali dati per tenere d’occhio il clima di Nettuno e per sondare la struttura interna del pianeta, studiando le sottili fluttuazioni di luminosità che possono essere attualmente osservate solo con Kepler.


    Articolo originale QUI.

  3. Possiamo integrare il post con l'altra discussione in modo da fare meno confusione? Lo farei io stesso per sgravarti lavoro ma non ho i permessi .
    Grazie in anticipo Red!