Sì, confermo. Vale di vederlo perchè hai fatto, come sempre, un grande lavoro.
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Sì, confermo. Vale di vederlo perchè hai fatto, come sempre, un grande lavoro.
Grazie Tuc...;););)
Fabrizio se riesco faccio qualche fotina a Goni e te la posto;););)
@corrado973... Ma lo fai di mestiere? Perchè ti viene proprio bene...;)
Grazie Red. È solo passione: sono contento ti sia piaciuto [emoji4]
Corrado
Bellissimo, complimenti!
Grazie Gitt... non dimentico la tua passione per queste cose;););)
Ve lo ricordate?
Ebbene c'è una prima conferma;););)
Buona lettura
Antico calendario solare in Sicilia
A proposito di Archeoastronomia...
Pubblicato su MAA uno studio archeoastronomico che rivela il significato nascosto di un mito che ha interrogato gli studiosi per secoli: la sua origine è completamente scientifica.
Il mito di Issione, l’uomo condannato a essere eternamente legato ad una “ruota di fuoco”, è sempre stato considerato una delle punizioni esemplari del mito greco (come quelle di Tantalo, Sisifo, Teseo e Prometeo), ma ha suscitato la curiosità degli esperti a causa della sua trama complessa e ricca di elementi di difficile interpretazione. Fra questi la mitica “ruota di fuoco” sulla quale Issione fu legato per l’eternità e che è stata variamente interpretata dagli studiosi, con soluzioni che spesso avevano riferimenti al cielo (disco del sole, fulmine, rotazione polare degli astri, eccetera).
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L’altare preistorico di Monte d’Accoddi
Avrei voluto dotare questo mio intervento con foto dirette o con un video. Ma purtroppo per fare il video dovrò aspettare l'autorizzazione del sito e per fare foto devo fare 400 km. Siccome per le mie ferie estive andrò nelle zone nord della Sardegna probabilmente integrerò questo aggiornamento con documenti diretti, cioè fatti da me.
Di cosa sto parlando? Del complesso prenuragico di Monte d'Accoddi.
Monte d'Accoddi è situato nella Nurra, regione della Sardegna nord-occidentale, e più precisamente nel comune di Sassari.ll complesso prenuragico di Monte d’Accoddi è costituito da uno straordinario monumento, a tutt’oggi unico non solo in Europa ma nell’intero bacino Mediterraneo, che ricorda le “ziqqurath" mesopotamiche e da un villaggio
https://s22.postimg.org/fxdiyww7l/Da...1924311345.jpg
Come potete vedere la struttura è straordinaria come concezione e vi ripeto unica nel suo genere. L'altare ha una struttura tronco piramidale, preceduta da una rampa sulla quale si erge un vano rettangolare.
L’intera area archeologica, di svariate decine di chilometri quadrati, presenta architetture megalitiche più o meno coeve; il complesso di monte d’Accoddi è di età preistorica, risalente almeno al IV millennio a.C., prenuragico dunque, ed è formato da una serie di strutture di tipo cultuale ed abitativo di cui esistono tracce chiare nei dintorni del grande altare.
Per non appesantire troppo la lettura , la storia cronologica del sito la potete trovare facilmente on line. Quello che desta fascino del sito e che è attinente al 3d , sono le varie ipotesi sulla costruzione del sito.
Malgrado l’iniziale scetticismo degli studiosi tradizionali, un team di scienziati guidati dal ben conosciuto prof. Giulio Magli, fisico, matematico e archeoastronomo al Politecnico di Milano, ha indagato le misure e l’orientamento della piramide trovando affinità con le costruzioni egizie e Maya. I risultati di queste survey sono stati pubblicati nel prestigioso Mediterranean Archaeology & Archaeometry: traguardando dalla sommità della piramide il grande menhir verso sud est è possibile rintracciare i cosiddetti “punti d’arresto” di Luna, Sole e Venere, ovvero i punti in cui all’orizzonte si arrestano questi tre astri che, non risentendo del fenomeno noto come precessione degli equinozi (dovuto all’oscillazione dell’asse terrestre nel corso dei millenni), si possono osservare più o meno nelle stesse aree celesti in cui stazionavano ai tempi della costruzione e ricostruzione del sito.
Un'altra ipotesi allettante l'ha proposta l'astrofilo Eugenio Muroni, secondo il quale la simmetria dell'altare prenuragico riprodurrebbe le stelle della Croce del Sud oggi non visibile dal sito di Monte d'Accoddi, a causa della precessione degli equinozi, ma che 5000 anni fa era sicuramente visibile nel cielo sardo. Io ho chiesto aiuto a Pierluigi Panunzi che mi ha confermato che il cielo di Sassari 5000 anni fa regalava la vista meravigliosa della Costellazione e per aiutarci le zone che oggi godono dello stesso cielo sono:
https://s16.postimg.org/ftgzsbag5/stellarium-001.png
Ho trovato online un modellino 3d :
http://geomatica.como.polimi.it/elab/maccoddi/
Ho preso alcune passi del mio intervento da questo articolo che ho trovato avvincente e scritto con criterio
http://www.pierluigitombetti.com/una...e-in-sardegna/
http://www.duepassinelmistero.com/el...cheoastro2.htm
http://www.duepassinelmistero.com/el...astronomia.htm
Spero davvero di potervi portare testimonianze dirette.
Grazie, Corrado, mi hai fatto un grande regalo, segnalandomi questo unicum che merita tutta la nostra attenzione.
Per chi volesse approfondire l'aspetto archeologico, ho trovato molto interessante questo testo:
Ercole Contu, L'altare preistorico di Monte d'Accoddi, Carlo Delfino Editore, Sassari, 2000