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Visualizza Versione Completa : Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità - 24/4/15



Almach
25-04-2015, 15:52
Ciao a tutti! :D

Ieri sera in fretta e furia ho tirato fuori l'Intes-Micro MN 68, e senza un programma preciso mi sono messo ad osservare la Luna. Inoltre ho anche osservato Giove ed alcune stelle doppie. Il cielo era sereno, tuttavia c'era una forte umidità (88%, ma continuava a salire rapidamente) ed il seeing non era ai massimi livelli, direi tra 6 e 8 della scala Pickering A, a seconda dei momenti. Ho osservato dalle 21:30 alle 23:30 circa.

Iniziamo dalla Luna. Anche se non era molto alta in cielo, ho condotto ottime osservazioni. Non sono un esperto del suolo selenico, mi sono più lasciato guidare dall'emozione di quelle lande così vicine e così lontane. Le osservazioni sono state condotte principalmente a 243x, ma in alcuni casi anche a 304x.

Mare Nectaris: all'interno di questo mare un cratere spicca sugli altri, Rosse. Si possono osservare decine e decine di microscopici crateri, diffusi per tutto il mare, soprattutto nella parte inferiore. In basso a sinistra ci sono due crateri semi-sepolti. In alto a destra invece troviamo un grosso cratere, Fracastorius, che ricorda una baia costiera, con diversi craterini all'interno.
Catharina: al suo interno giace un altro grosso cratere, in basso a destra, al cui interno ci sono miriadi di craterini. I rilievi in alto proiettano ombre aguzze e lunghe. A destra c'è un altro cratere più piccolo.
Cyrillus: contiene due promontori al centro, di cui uno proietta un'ombra a forma di corona. Sopra ad essi è visibile una rima, che sembra curvare e continuare poi a destra. Un cratere a forma di goccia è posizionato a destra.
Theophilus: il cratere appare per un quarto oscurato dalle ombre. Al centro c'è un promontario, che da la sensazione di essere alto, e le sue pendici sono sfrangiate.
Rimae Hypatia: si tratta di una serie di solchi notevoli. La rima principale è molto lunga, e ad un certo punto trasla di netto, come se ci fosse una frattura improvvisa. In basso a sinistra c'è un'altra rima più corta. Osservando l'area in questione mi sono emozionato perchè lì nei pressi atterrò l'Apollo 11, e Neil Armstrong poggiò per la prima volta un piede umano sul nostro satellite, pronunciando una frase così sintetica ma profonda che non verrà mai dimenticata. :wub:
Mare Tranquillitatis: dando una veloce occhiata a questo mare non si possono non notare tutte le ondulazioni su di esso presenti, che si intersecano e si sovrappongono le une sulle altre.
Plinius: era avvolto quasi del tutto nell'ombra. Solo il promontorio al centro era illuminato sull'estrema vetta. I bordi del crateri appaiono molto scoscesi.
Rimae Plinius: ecco un altro insieme di rime, di cui la più evidente è quella posta subito sotto al cratere precedente, in posizione orizzontale. Ma se ne possono notare delle altre, sotto ad essa.
Mare Serenitatis: in questo mare è situata una stupenda striscia di crateri, quelli principali sono sei, che ha un andamento serpentiforme; questi crateri sono molto rialzati rispetto alla pianura lavica circostante, e proiettano ombre lunghissime. In alto sul mare ci sono delle creste, si tratta della Dorsa Smirnov, che riprendono il viavai ondulato dei crateri.
Posidonius: un cratere illuminato maggiormente, al cui interno è collocato un altro cratere, oltre a vari craterini. C'è anche tutto un sistema di rime.

Per quanto riguarda Giove ho avuto una riconferma delle grandi prestazioni planetarie che questo telescopio riesce ad offrire. Se solo riuscissi ad incrociare una serata di calma atmosferica sono sicuro che potrei ottenere ancora di più, ma non mi lamento! La banda temperata meridionale si presentava come una linea sottile e netta, e poi, separata, iniziava la zona che porta fino al polo Sud del pianeta. La banda equatoriale meridionale mostrava diverse ondulazioni, soprattutto nella sua parte inferiore. Nella zona tra la SEB e la NEB, un po' spostato a sinistra c'era qualcosa, non so cosa ma qualcosa c'era: osservado sempre tra i 243x e i 304x si notava una specie di piccolo puntino nero, debolmente visibile in modo sfuocato. La banda equatoriale settentrionale non mostra particolari dettagli, si notano solamente le sue forti ondulazioni superficiali. Per quanto riguarda la banda temperata settentrionale appare come una cupola di color mattone, uniforme se non per una sottile striscia bianca, visibile con difficoltà al suo interno a sinistra. I tre satelliti galileiani a sinistra appaiono come dischetti, specialmente Ganimede.

Infine ho setacciato la costellazione del Drago, osservando alcune stelle doppie. Avevo scelto bersagli ambiziosi, ma ho dovuto fare i conti con il seeing, che si faceva sentire su queste stelle non tanto alte rispetto all'orizzonte. Ciononostante qualche risultato è venuto fuori lo stesso!

20 Draconis: una stella doppia bilanciata, ma veramente strettissima! La separazione è di soli 0,9". Nonostante il seeing non fosse ideale a 486x sono riuscito a sdoppiarla con sicurezza. Tuttavia la visione è confusa, anche a causa del fatto che le due stelle sono molto piccole, in quanto di magnitudine intorno alla settima. Le stelle sono veramente molto vicine tra loro, ma paiono divise da un sottilissimo capello. Non saprei dire quale era la primaria e quale la secondaria. Mi limito a dire che una di esse era posizionata in alto a destra rispetto all'altra; quest'ultima era di colore rosso scuro, mentre quella in basso a sinistra bianca. Il telescopio si sta dimostrando molto valido in questo genere di osservazioni, riuscendo a separare stelle a ridosso del suo potere risolutivo di 0,8", nonostante un seeing non idilliaco. Non c'è bisogno di specificare quanto sono contento! :D
Epsilon Draconis: a 304x viene facilmente sdoppiata. La stella principale presenta un colore giallo. La compagna si trova a destra, leggerissimamente in basso, ed è molto più piccola e di colore bianco.
39 Draconis: questo è un sistema multiplo di stelle. La coppia AB si riesce a separare senza problemi a 304x. La secondaria si trova in basso a destra rispetto alla primaria, ed è molto più piccola di quest'ultima. Quasi allineata a queste due stelle, in lontananza si trova un'altra stella, probabilmente la componente C.
Mu Draconis: una stella doppia stupenda. Le due stelle sono vicine ma nettamente separate, appaiono molto simili non solo per dimensioni, entrambe piccole, ma anche per il loro niveo candore. 304x.
17 Draconis: ad i medesimi ingrandimenti possiamo notare tre stelle nel campo nell'oculare. La coppia è chiaramente separata: rispetto alla primaria la compagna si trova in alto a destra, ed è poco più piccola. La terza stella si trova a sinistra, un po' in alto, ben lontana dalle precedenti.

garmau
25-04-2015, 16:12
Giusto per far capire che non c'è bisogno del novilunio per divertirsi e fare un buon programma.

etruscastro
25-04-2015, 16:58
ottimo report e ben dettagliato, se ti fossi messo in osservazione di Giove intorno alle 20 avresti seguito l'occultazione di Io, ieri con l'Apo da 110mm e il crepuscolo in atto è stata pura poesia vederlo scomparire dietro il gigante gassoso.

Almach
25-04-2015, 17:05
Grazie ad entrambi! :)

Peccato per l'occultamento, deve essere stato un bello spettacolo. :weeabooface:

Ecco due disegni fatti al pc di come più o meno (l'osservazione in diretta è sempre un po' diversa) si potevano osservare due tra quelle stelle doppie. La prima è Mu Draconis; la seconda è 17 Draconis. :)


11327 11328

garmau
25-04-2015, 17:12
Belli ..... da postare anche nella sezione dedicata ai disegni.

nicola66
25-04-2015, 17:15
Io è da un po' che mi sto deliziando con Le stelle doppie e i sistemi multipli , danno grosse soddisfazioni.

Almach
25-04-2015, 17:24
garmau Lasciamo perdere va, che mi vergogno non poco dei miei disegni dopo aver visto come disegni bene tu a mano. :biggrin: Una curiosità: dove si possono scaricare quei fogli preimpostati che usi tu, con tutti i riquadri ed i dati? Li avevo cercati tempo fa, ma senza successo...

nicola66 Sono d'accordo, anche a me piace osservarle. E ce ne sono moltissime lassù, per tutti i gusti. E di tutti i colori per giunta. Io su queste nello specifico però non ho notato colori particolari, forse la secondaria di 17 Dra era leggermente celestina. :)

garmau
25-04-2015, 18:02
Almach ....eccolo qua.

Gitt
25-04-2015, 19:06
Complimenti, Almach, trovo davvero un esempio da imitare il tuo report, soprattutto la parte che riguarda l'osservazione lunare.
Utilizzi delle mappe lunari per identificare le caratteristiche del nostro satellite? Oppure qualche app o software?
Ti prepari un piano osservativo per la Luna?

Almach
25-04-2015, 20:58
Grazie mille Maurizio! Voglio provare ad emularti nel disegno delle macchie solari, quando ci riesco. :)

Ciao Gitt, per quanto riguarda la Luna nello specifico mi sento colpevolmente non ben preparato ed organizzato ad osservarla, :sad: nel senso che ancora non mi sono dotato di un atlante cartaceo da battaglia, che ne riporti la superficie in dettaglio. Attualmente uso un'app per Android per capire cosa sto osservando, si chiama LunarMap Lite. Però presto mi organizzerò, perchè cerco di limitare al minimo l'uso della tecnologia: il mio ideale è una torcia rossa e un atlante, un binocolo ed il telescopio. Per il cielo profondo qualche anno fa redassi un atlante contenente i 596 oggetti del cielo profondo alla portata di un telescopio di 10", teoricamente i più brillanti e belli. Per le stelle doppie feci la stessa cosa, però per un telescopio da 6", ma ne vennero fuori addirittura 5472 stelle doppie. Spiegare i criteri seguiti sarebbe molto lungo, se ti interessa è tutto scritto nel mio blog, riportato in firma, sotto la sezione "Documenti", e si possono liberamente scaricare. Quando vado ad osservare quindi mi porto dietro questi cataloghi che mi sono stampato, almeno posso in ogni momento valutare in loco cosa osservare in base alle costellazioni visibili. Oltre a questi cataloghi porto dietro anche degli atlanti: per il cielo profondo non può mancare il Pocket Sky Atlas, per le stelle doppie il Cambridge Double Star Atlas. Per quanto riguarda gli appunti della Luna te lo dico io perchè sono scritti bene, perchè avevo accanto a me la mia Caroline Herschel, cioè la mia ragazza, :wub: che mentre dettavo rimanendo all'oculare per un po' ha preso appunti; poi ad un certo punto si è scocciata, mi sembra anche giusto. :biggrin: Normalmente mi preparo dei programmi, ma sulla Luna vado più a naso, ma anche in proposito voglio cambiare metodo. I programmi che mi preparo per le altre osservazioni sono suddivisi per costellazione, gli oggetti sono ordinati nell'ordine in cui è più agevole e coerente l'osservazione, e per ogni oggetto mi segno la pagina dell'atlante dove è riportato, almeno quando vado ad osservare non perdo tempo.

P.S. Ho qualche problema con la firma, non riesco più ad aggiungerla. :confused: Se ti interessa ti mando un MP, fammi sapere.

Gitt
27-04-2015, 09:18
Grazie Almach per l'esurientissima risposta.
Condivido la tua scelta della riduzione al minimo dell'elettronica sul campo, ma per la Luna da casa proverò l'app che suggerisci (o qualcosa di equivalente per iPad).
Per il deep sky anch'io ho le mie liste di oggetti, da cui poi estraggo il programma della serata: il programma è ordinato in base alle pagine dell'atlante che utilizzo (DeepSkyAtlasFull), dal momento che sono solito esplorare un'area di cielo ben precisa alla volta.
Finora sulla Luna come te sono andato più o meno a caso, ma mi piacerebbe redarre delle liste di caratteristiche (rimae, rupes, crateri, picchi ecc.) in base alla difficoltà dell'osservazione: mi piacerebbe trovare dei cataloghi, dei riferimenti, che mi dicessero cose del tipo "all'interno del cratere X è sfidante con un rifrattore da 100 o con un newton da 150 scorgere il picco Y", oppure "la rima Z è risolvibile in serate di ottimo seeing con aperture di xx cm" eccetera.
Finora non ho trovato cataloghi del genere in rete, ma ammetto di aver fatto delle ricerche abbastanza "pigre":oops:
Scaricherò sicuramente i tuoi cataloghi, certamente conterranno utili indicazioni da aggiungere ai miei elenchi.

Almach
27-04-2015, 14:24
Accidenti, piacerebbe anche a me avere un simile catalogo, ma purtroppo credo che non ci sia altra scelta che fare molte osservazioni con diversi telescopi, e solo quando avremo un bel bagaglio di esperienza potremo sapere quella certa rima ad esempio, con quale telescopio riusciamo a discernerla e con quale no.

In realtà il software per pc Virtual Moon Atlas riporta, nella barra a destra, il minimo strumento ottico con cui è possibile osservare una certa formazione selezionata. Però si tratta di una stima molto approssimativa se consideriamo che, tanto per rimanere alla posizione attuale del terminatore, per la Rima Birt viene consigliato almeno un riflettore da 300 mm, quando in realtà io non ho avuto problemi ad osservarla facilmente con il solito MN 68 da 15 cm. Per il resto per chi non lo conoscesse è un ottimissimo atlante lunare virtuale, a patto di scaricarsi i plugin della risoluzione lunare mappata della sonda cinese Chang'e, con possibilità di ingrandimento fino a 60 mt dal suolo mi sembra.

Io ho anche il Nuovo Atlante Fotografico della Luna, curato da Walter Ferreri con foto NASA, che contiene veramente ottime fotografie, ed il confronto con quello che possiamo osservare all'oculare, facendo le proporzioni di ingrandimento, è molto verosimigliante, ma il numero esiguo di crateri riportati nelle descrizioni non ne fa un atlante da consultazione sul campo.

Marcos64
27-04-2015, 15:24
Grazie Almach di queste tue dritte! Per ora son portato a guardare altrove e la luna, che amo da sempre, un pochino mi sta dando anche fastidio. Prima o poi comunque, le dedichero' il tempo che merita, ed il tuo approccio
mi pare quello giusto.

Gitt
27-04-2015, 16:06
Grazie Almach, molto interessante quello che dici.
Non sarebbe possibile utilizzare WinJupos, aggiungendo un texture dettagliato, per avere la simulazione grafica delle effemeridi? Finora non sono riuscito a capire come fare...:confused:

Almach
27-04-2015, 16:39
Grazie ragazzi. :)

Per quanto riguarda le effemeridi c'è il solito Virtual Moon Atlas, che nella zona destra dell'interfaccia presenta una scheda (Effemeridi) che ti permette di impostare la data, e ti mostra la Luna come sarà a quella data. Ecco uno screenshot del programma, dopo averlo "pompato" con i plugin: IMMAGINE (http://2.bp.blogspot.com/-qBUWljKI9WU/VQlS0X6GxcI/AAAAAAAAB_E/bN3UCEYTSC0/s1600/7.png). Guardate quanti crateri che mostra; in visuale io sono riuscito ad osservare, all'interno di Plato, solo i cinque più grandi (A,B,C,D,E).

Per un utilizzo più immediato c'è, per dispositivi Android, Fasi della Luna che tra le altre cose ti mostra anche le effemeridi, però è tutto molto più semplificato.

Anche io non ho dedicato moltissimo tempo alla Luna, forse perchè siamo portati a trascurarla in quanto è sempre lì facilmente a disposizione. Ma il mio principale problema è che il Dobson ed il Maksutov-Newton non sono telescopi pronti all'uso, a causa del fatto che non ho un sito domestico favorevole: devo portare tutto in un campo sotto casa mia, e non lo posso fare tutte le sere per forza di cose. Però ora voglio cambiare rotta, ed appena me lo potrò permettere quasi quasi mi prendi un Makkino da 127 mm con una AZ4, molto più trasportabili, in modo da poter osservare la Luna molto più spesso. :)

Salvatore
27-04-2015, 20:38
Bravo Almach bel Report,e molto interessante il resto dei post.E anche di piacevole lettura.
Hai fatto venire voglia anche a me di osservare la Luna,anche se ora non posso,tante Volte mi piace contemplarla al binocolo,ma quando ho voglia di entrarci dentro la osservo al telescopio,malgrado anch'io non sappia quasi niente di lei. É vero, l'universo é infinito,ad iniziare dalle cose che ci sono vicine.

Almach
27-04-2015, 23:27
Parole molto sagge. ;)

E non ti preoccupare, ora con tutta questa pioggia non può osservare nessuno. :biggrin: :cry: