RelativeTime
12-05-2015, 01:27
Salve a tutti! Dopo un periodo di assenza, rieccomi a raccontare una doppia sessione osservativa diversa dalle precedenti.
Data: 10 e 11 maggio 2015
Località: Provincia di Venezia – 8m slm
Strumento: National Geographic, mod.Az, rifrattore 50/360mm. Oculari: 20mm, 6mm
Inizio osservazione: 22:20 circa
Fine osservazione: 23:00 circa
Il 10 maggio, festa della mamma, lo ricorderò come il giorno in cui ho osservato Saturno per la prima volta. E per gli appassionati di astronomia, quale miglior regalo per la propria amata madre dei segreti di un bellissimo cielo stellato da osservare!
Prima serata:
Ho inizialmente puntato il mio telescopio su Venere e… sorpresa! Non avevo controllato sullo Stellarium e mi sono trovata ad osservare un Venere a mezzaluna (a una fase di circa 60%). Mentre osservavo attraverso l’oculare, mi immaginavo anche i suoi territori infuocati, mari e monti, cielo coperto da un spessa coltre di nubi e illusioni ottiche da far impallidire quelle del Sahara. Insomma, mi pareva di vedere con gli occhi (o sarebbe meglio dire, con la telecamera) di una delle prime sonde mandate lì anni fa. [Dovete perdonarmi; sto leggendo un libro piuttosto vecchio trovato al mercatino e quindi non sono aggiornata su eventuali missioni recenti, ma prometto che mi rifarò.]
Dopo l’osservazione di Venere sono passata a Giove: il primo pianeta che io sia riuscita ad osservare con il mio modesto telescopio; è sempre bello poterlo ammirare di nuovo. Ogni sera è quasi come la prima volta. La visibilità era abbastanza buona: si distinguevano le bande equatoriali e i satelliti Io, Ganimede, Callisto, Europa senza difficoltà.
Ho fallito nel puntare e osservare la Stella Polare: devo impratichirmi di più! In compenso ho avuto la fortuna di veder passare un Iridium Flare senza neppur aver controllato le coordinate e l'ora di passaggio.
Dopo varie osservazioni di Venere e Giove sono rientrata, e per pura curiosità ho aperto Stellarium che mi ha reso cosciente del fatto che nella volta celeste c’era un nuovo arrivato (almeno per me) verso Est Sud-Est: Saturno. Essendo piuttosto basso nella griglia azimutale, temevo che fosse nascosto da qualche edificio o da qualche albero. La scena è stata bella. Individuo quello che credo essere Saturno. Punto il telescopio e metto a fuoco, ma l’oculare da 20 mm non mi permette di capire se è un stella, un pianeta o altro ( :cool: ). In realtà, si notava già allora una forma leggermente ovale, ma ho voluto essere prudente. Sostituisco l’oculare da 20 mm con quello da 6 mm, metto lentamente a fuoco e resto ammaliata. Il tempo di rendermi conto di quello che sto vedendo e partono le consuete esclamazioni a voce alta che Giove ormai dovrebbe conosce molto bene! Sono sicura che le imparerà a memoria anche Saturno, che mi appariva di un colore giallo-ocra circondato dai suoi famosi anelli. Il mio telescopio in realtà non mi permette di distinguere gli anelli, ne vedo uno unico, ma è comunque uno spettacolo sensazionale. Ho salito le scale di corsa continuando ad esclamare apprezzamenti vari verso il pianeta e ho invitato i miei genitori a scendere per dare un’occhiata, senza ovviamente svelare loro di cosa si trattava, per non rovinare la sorpresa. Che cos’è una sessione osservativa senza qualcuno che condivida la tua gioia?!
Seconda serata:
In sostanza identica alla prima, togliendo il passaggio dell’Iridium e aggiungendoci un po’ di zanzare più e rumori sinistri provenienti dal buio, ma ne è valsa la pena. Saturno è sempre stato il mio pianeta preferito per via degli anelli, adesso lo è ancora di più!
:D
Data: 10 e 11 maggio 2015
Località: Provincia di Venezia – 8m slm
Strumento: National Geographic, mod.Az, rifrattore 50/360mm. Oculari: 20mm, 6mm
Inizio osservazione: 22:20 circa
Fine osservazione: 23:00 circa
Il 10 maggio, festa della mamma, lo ricorderò come il giorno in cui ho osservato Saturno per la prima volta. E per gli appassionati di astronomia, quale miglior regalo per la propria amata madre dei segreti di un bellissimo cielo stellato da osservare!
Prima serata:
Ho inizialmente puntato il mio telescopio su Venere e… sorpresa! Non avevo controllato sullo Stellarium e mi sono trovata ad osservare un Venere a mezzaluna (a una fase di circa 60%). Mentre osservavo attraverso l’oculare, mi immaginavo anche i suoi territori infuocati, mari e monti, cielo coperto da un spessa coltre di nubi e illusioni ottiche da far impallidire quelle del Sahara. Insomma, mi pareva di vedere con gli occhi (o sarebbe meglio dire, con la telecamera) di una delle prime sonde mandate lì anni fa. [Dovete perdonarmi; sto leggendo un libro piuttosto vecchio trovato al mercatino e quindi non sono aggiornata su eventuali missioni recenti, ma prometto che mi rifarò.]
Dopo l’osservazione di Venere sono passata a Giove: il primo pianeta che io sia riuscita ad osservare con il mio modesto telescopio; è sempre bello poterlo ammirare di nuovo. Ogni sera è quasi come la prima volta. La visibilità era abbastanza buona: si distinguevano le bande equatoriali e i satelliti Io, Ganimede, Callisto, Europa senza difficoltà.
Ho fallito nel puntare e osservare la Stella Polare: devo impratichirmi di più! In compenso ho avuto la fortuna di veder passare un Iridium Flare senza neppur aver controllato le coordinate e l'ora di passaggio.
Dopo varie osservazioni di Venere e Giove sono rientrata, e per pura curiosità ho aperto Stellarium che mi ha reso cosciente del fatto che nella volta celeste c’era un nuovo arrivato (almeno per me) verso Est Sud-Est: Saturno. Essendo piuttosto basso nella griglia azimutale, temevo che fosse nascosto da qualche edificio o da qualche albero. La scena è stata bella. Individuo quello che credo essere Saturno. Punto il telescopio e metto a fuoco, ma l’oculare da 20 mm non mi permette di capire se è un stella, un pianeta o altro ( :cool: ). In realtà, si notava già allora una forma leggermente ovale, ma ho voluto essere prudente. Sostituisco l’oculare da 20 mm con quello da 6 mm, metto lentamente a fuoco e resto ammaliata. Il tempo di rendermi conto di quello che sto vedendo e partono le consuete esclamazioni a voce alta che Giove ormai dovrebbe conosce molto bene! Sono sicura che le imparerà a memoria anche Saturno, che mi appariva di un colore giallo-ocra circondato dai suoi famosi anelli. Il mio telescopio in realtà non mi permette di distinguere gli anelli, ne vedo uno unico, ma è comunque uno spettacolo sensazionale. Ho salito le scale di corsa continuando ad esclamare apprezzamenti vari verso il pianeta e ho invitato i miei genitori a scendere per dare un’occhiata, senza ovviamente svelare loro di cosa si trattava, per non rovinare la sorpresa. Che cos’è una sessione osservativa senza qualcuno che condivida la tua gioia?!
Seconda serata:
In sostanza identica alla prima, togliendo il passaggio dell’Iridium e aggiungendoci un po’ di zanzare più e rumori sinistri provenienti dal buio, ma ne è valsa la pena. Saturno è sempre stato il mio pianeta preferito per via degli anelli, adesso lo è ancora di più!
:D