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Visualizza Versione Completa : DSJ Deep Sky Journal N° 65 Settembre 2015 (NGC 1501)



etruscastro
11-08-2015, 12:09
Nel DSJ N° 65 di Astronomia.com di settembre 2015, parleremo di un’oggetto davvero degno di nota posto in una costellazione spesso dimenticata dagli astrofili, la Giraffa, da questo mese infatti inizia il miglior periodo di osservabilità che si protrarrà per buona parte del periodo autunno/inverno.
L’oggetto che ho il piacere di presentarvi è la bellissima nebulosa planetaria chiamata NGC 1501.

FOTO NGC 1501

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La NGC 1501 è una spettacolare nebulosa planetaria scoperta da W.Herschel il 3 novembre del 1787"], come detto si localizza nella costellazione della GIRAFFA (http://www.astronomia.com/2014/01/20/la-costellazione-della-giraffa) alle coordinata celesti di Ascensione Retta 04h 06m 59.39s e di Declinazione +60° 55’ 14.4”, ha una Magnitudine Integrata di +13 e una Luminosità Superficiale di +12.73 con la stella centrale (visibile in grandi diametri!) di addirittura +15.17.

È situata ad una distanza compresa tra le 4500 e i 5000 anni luce il che la porta ad avere una dimensione apparente di 52”, altre nomenclature per la nebulosa sono:

PK 144+6.1, PN G 144.5+06.5, GC 801, CS 14.4, H 4.53

TROVIAMO NGC 1501 CON STELLARIUM:

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Trovare la NGC 1501 potrebbe non essere così naturale come sembrerebbe, la ricerca però è semplificata dalla buona Luminosità Superficiale dell’oggetto soprattutto sotto cieli bui e con una buona trasparenza.

Personalmente mi oriento partendo da Mirphak (alfa persei +1.75) e tracciando una linea immaginaria che arriva fino ad alfa Camaleopardalis di +4.25, a circa metà retta troveremo l’ammasso aperto NGC 1502 e la planetaria si troverà a soli 1.2° Sud-Est.

CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:

ho osservato il 7 gennaio 2013 questa meraviglia del cosmo con il mio SCT da 11”, in una serata dalle condizioni quasi proibitive, infatti l’umidità relativa dell’aria ha toccato il picco di 98%, il valore SQM 20.76 con una temperatura di 6° e seeing stimato in 5-6/10.

Dagli appunti:

BELLISSIMA, con UHC-S la nebulosa è perfettamente tondeggiante, osservata fino a 270x, non si notano cali di struttura ma risulta densa e contrastata, con il filtro OIII si risaltano meglio i confini nebulari ma a discapito dei dettagli fini, con lo stesso filtro a 330x c’è un accenno di nana bianca al suo interno.

APPUNTI DI ASTROFISICA:

la nebulosa NGC 1501 è un’oggetto astrofisicamente peculiare, innanzi tutto perché la sua componente centrale è una stella variabile che ha catturato nel tempo più attenzione degli astronomi che non la nebulosa stessa, si è infatti osservato, dalla sua scoperta ad oggi, che la sua variabilità può cambiare anche nel brevissimo tempo di una mezz’ora, solo negli ultimi tempi però, grazie alla tecnologia applicata moderna, un gruppo di astronomi hanno mappato la regione nebulare al 3d scoprendo sorprendentemente che alcune regioni di esse sono totalmente scollegate fisicamente dall’intera struttura che la compone.

UN POCHINO DI STORIA (tratto liberamente da wikipedia)…..

13065Padre Pietro Angelo Secchi (Reggio Emilia, 28 giugno 1818 – Roma, 26 febbraio 1878) è stato un gesuita, astronomo e geodeta italiano, fondatore della spettroscopia astronomica.

Fu direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano e si occupò per primo di classificare le stelle in classi spettrali.
Angelo Secchi nacque a Reggio Emilia il 28 giugno 1818. Terminate le scuole elementari, fu avviato al ginnasio di Reggio, diretto dai gesuiti. Completati gli studi ginnasiali all'età di quindici anni […]

La formazione di Angelo Secchi fu sicuramente di tipo classico. Nelle scuole dei gesuiti veniva data grande importanza allo studio dei classici con la relativa conoscenza del latino e del greco; solo negli ultimi anni di scuola veniva impartito anche un insegnamento scientifico.

I suoi docenti, per le materie scientifiche, furono i padri gesuiti Giovanni Battista Pianciani (1784 – 1862) e Francesco de Vico (1805 – 1848). Quest'ultimo fu un valente astronomo e direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano prima di Secchi.

A causa delle difficili vicende politiche romane nel 1848, padre Secchi con i suoi confratelli dovette emigrare: fece prima tappa a Stonyhurst in Inghilterra e indi a Washington D.C. al collegio dei gesuiti di quella città. Il professor Elia Millosevich affermò che all'Osservatorio della George Town University padre Secchi iniziò la sua brillante carriera astronomica perché padre Curley, direttore dell'Osservatorio, lo assunse come assistente. Il cardinale Pietro Maffi scrisse: “Forse senza l'esilio il padre Secchi non sarebbe stato il padre Secchi”. Del medesimo parere gli astronomi Gaetano Cacciatore e Lorenzo Respighi e il professor Giacomo Manuelli.

[…] L'attività di padre Secchi fu notevolissima: svolse un gran numero di attività, pubblicò numerosissimi articoli, mantenne contatti epistolari con i più famosi scienziati del suo tempo, partecipò a spedizioni scientifiche internazionali, presenziò a congressi scientifici e fu membro di numerose Accademie italiane e estere.

Come direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano Secchi si dovette occupare di magnetismo, di meteorologia e di misure geodediche. Inoltre quale esperto dello Stato Pontificio dovette occuparsi di acquedotti, sanità, clima ed elettricità. Nel campo meteorologico suscitò notevole scalpore a livello mondiale il meccanismo, esposto e premiato nella Esposizione Universale di Parigi del 1867, detto il “Meteorografo”. Questo strumento consentiva la registrazione a distanza di temperatura, pressione, umidità, direzione del vento, velocità del vento e quantità di pioggia. Il premio per questo nuovo tipo di strumento fu conferito a Secchi da Napoleone III in persona, che lo nominò Ufficiale della Legion d’Onore. […]

Va sottolineato che la nomina di Secchi alla direzione dell'Osservatorio del Collegio Romano suscitò delle critiche perché, non essendo conosciuto come astronomo, si pensava che avrebbe fatto della fisica e non dell'astronomia. Questa era una classica obiezione dell'astronomia ufficiale che considerava degni di attenzione solo problemi di posizione, così che i vari importanti osservatori di Europa erano restii ad occuparsi di analisi spettrale. Nel periodo storico in cui le scoperte spettroscopiche venivano interpretate e giustificate teoricamente, Secchi ebbe l'opportunità di dirigere un Osservatorio famoso, senza dover rispondere pressoché a nessuno. Pronto e disponibile ad occuparsi di nuove vie della scienza, egli poté godere di un'ampia libertà di scelta nel campo delle indagini scientifiche, fatto salvo il rinvenimento delle risorse finanziarie per le sue ricerche.

Le scoperte di astrofisica sulle stelle e il rinvenimento nelle stelle di materiali presenti sulla terra indussero Secchi a concepire una trattazione unitaria dei fenomeni e delle forze naturali a scala universale.


RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2945-Raccolta-Deep-Sky-Journal)

etruscastro
11-08-2015, 12:11
aggiunto il DSJ di settembre..

buon ferragosto a tutti e cieli sereni!

Etruscastro

paperbike
11-08-2015, 14:29
Grazie etruscastro come sempre ottimi consigli e oggetti da osservare.:D

giapetus
08-09-2015, 16:33
Anche se un pò in ritardo...
Ciao etruscastro, pensi che questa interessante planetaria sia alla portata del mio 203mm? Provare non costa nulla. La nana bianca al suo centro presumo di no... vero?

etruscastro
08-09-2015, 16:36
credo proprio di si, io la osservai in condizioni pietose ma tu se avrai la possibilità di farlo in una notte dalla buona trasparenza avrai senz'altro ottimi risultati.
prova a spingere il tuo 8" sui 250x con i filtri.....

giapetus
08-09-2015, 16:45
Domani se tutto va bene... poi verso il fine settimana cambia il meteo.
Seguirò i tuoi consigli: filtri e zoom Baader spinto a 8mm... spero di acchiapparla.;)