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Visualizza Versione Completa : Siamo fatti dello stesso modello



peppe
14-10-2012, 11:11
Tra ieri e oggi sono stato a dibattere su youtube riguardo la non vericidità della teoria dell'evoluzione.
In questo video l'utente che parlava affermava la sua contrarietà alla Teoria proponendo gli errori che Darwin commise nei suoi scritti.

nel video non si tiene conto che Darwin visse in un periodo in cui non si sapeva molto su dna e geni e molte cose il naturalista non le poteva sapere, nonostante tutto è riuscito ad avanzare una teoria molto sofisticata.
Ho postato alcune argomentazioni a favore dell'evoluzione. Leggendo, tuttavia, i commenti, noto la presenza di gente che cavalca solo l'onda a favore di un video giusto per simpatia perchè l'utente è blasonato, oppure lo fa perchè è un troll, oppure è ignorante soltanto ed è capace di insultare per controbbattere a una delle tante argomentazioni, segno dell'ignoranza in materia e non ha gli strumenti adatti a sostenere la teoria opposta.

Che gente c'è in giro. Poi ci lamentiamo che la cultura non viene alimentata in questo paese.

Ma torniamo a noi.

In base alle attuali conoscenze si è capito che agli inizi della storia della vita vi erano tanti acidi nucleici (il codice genetico), tante combinazioni e presumibilmente all'inizio il mondo chimico non era popolato da dna ma da rna.
Bisognava trovare una molecola in grado di autoreplicarsi per poter cominciare la storia della vita. Presumibilmente di queste molecole ce n'erano tante ma alla fine ne prevalse solo una, la più stabile e la più forte in grado di poter sostenere il delicato compito a cui era stata assegnata: codificare per proteine che poi ci rendono quello che siamo.

Anche all'inizio, quindi, c'è stata una sorta di evoluzione, diciamo un'evoluzione chimica. Navighiamo sempre per ipotesi comunque.

Oggi il quadro è abbastanza delineato. Ogni essere vivente è costituito dallo stesso tipo di codice genetico (coincidenza o frutto dell'evoluzione?) che viene letto in maniera diversa, attraverso l'accensione o lo spegnimento dei geni o una diversa espressione degli stessi o altri meccanismi un pochettino più complicati, e questo ci rende unici nella specie di appartenenza e diversi tra le specie.
Anzi si è notato che la complessità delle specie non derivi da un aumento di complessità del codice genetico ma da una diversa capacità di leggere tale codice e creare cosi strutture nuove. Quello che si è visto infatti è che i geni nel corso dell'evoluzione si sono conservati mentre è aumentato il dna non codificante, cioè dna che è messo li senza apparentemente nessun ruolo (in realtà le ultime ricerche sembrano dimostrare un pò il contrario).
I geni nuovi possono nascere da combinazioni di alcuni gia esistenti oppure per semplice duplicazione e mutazione dello stesso gene, rendendolo una nuova entità.

L'altro aspetto della prova evolutiva è lo studio sugli embrioni.
L'embrione umano nel corso del suo sviluppo percorre gli stadi evolutivi della storia evolutiva: prima assomiglia un pesce con un principio di branche (testimonianza di un passato nei mari), poi un anfibio, poi un rettile, poi un mammifero e alli fine ominide.

Lo studio degli arti è un altro esempio:
gli arti hanno le stesse ossa nelle varie specie ma queste si sono adattate in forma e dimensioni differenti a seconda dell'uso, ad esempio per camminare o volare.

Insomma le specie viventi sono tutte collegate tra loro, siamo tutti i parenti e seguiamo un identico modello di alfabeto chimico. é l'evoluzione che ha mantenuto tutto questo.

Si presume che anche altrove potrà succedere o è successo lo stesso. Magari le condizioni ambientali porteranno a un modello diverso, ma la selezione naturale e l'evoluzione seguono regole precise che si pensa vengano rispettate anche altrove. Quindi si partirà da diversi modelli per poi vedere primeggiare uno solo.

Ci potranno essere incroci tra il nostro modello e il loro? Boh chi lo sa. Da quanto ho studiato in biologia, già tra diverse specie è impossibile incrociarsi, non credo si possa tra modelli diversi.

Se poi si parla di possibili infezioni batteriche di altri pianeti? Modelli diversi avranno sicuramente sistemi di riconoscimento diversi dei vari codici. Senza questi sistemi di riconoscimento, un batterio extraterrestre non dovrebbe in alcun modo essere in grado di riconoscere le nostre cellule e non riuscirà a infettarci.
Senza contare che questi batteri dovrebbero avere lo stesso alfabeto chimico, le basi azotate, cioè i mattoni del dna. Se sono molto simili potrebbero interagire ma dovrebbero essere facilmente rimosse dai sistemi difensivi dell'organismo e comunque ripeto senza sistemi di riconoscimento non vanno da nessuna parte.

Quindi sono pessimista sull'interazione genetica tra i due mondi.