PHIL53
12-10-2015, 16:18
Un occhio alle previsioni meteo sempre più ballerine e poco affidabili, l'altro alla scorta di fazzoletti di carta in esaurimento cercando di tenere a bada vago malessere tanto stagionale quanto inopportuno, domenica 11 ottobre vada come vada, si parte !
Arrivo al mio solito con largo anticipo nelle campagne di Monte Romano e le alte nuvole sparse, certamente influenzate dalle mie esortazioni (:angel:), sembrano diradarsi nella luce del tramonto che in questa stagione sembra sempre in anticipo sull'orario.
Con un Dobson smontabile come il Sumerian, ho ormai capito l'inutilità dell'allineamento del cercatore ottico & Telrad prima di aver completato e verificato la collimazione con uno star test, mi limito quindi ad una regolazione di massima in attesa del buio: spuntino, caffè e aspirina precedono l'arrivo degli amici etruscastro e cosmax mentre un punto luminoso nel cielo limpido ad ovest mi inganna facendomi immaginare un Saturno ancora alto e splendente da salutare un'ultima volta...ma è solo Arturo che si dà arie da pianeta vespertino...
Questa volta ho preparato una breve lista di bersagli e per scaldare i motori, inizio da una NP a me sconosciuta, la NGC 40 nei pressi del vertice del cappello a punta di Cefeo, povero lui, a testa in giù in questa stagione.
Il punto di partenza della ricerca mi è chiaro, la stella Gamma è facilmente visibile nel vetrino del Telrad, al di sopra di una linea che va da Caph (Cassiopea) alla Polare, il resto del percorso molto meno…
Passo i successivi 10-15 minuti a provare e riprovare, seguendo un arco di stelline in direzione di Cassiopea, ma niente da fare. Sarà che me l’ero erroneamente segnata come Mag. 8.00 mentre un successivo controllo odierno la mette tra 11.00 (Stellarium) e 12.3 (Wikipedia) ? Sarà per un’altra volta !
Mi consolo quindi con bersagli facili prima che spariscano e già visibili nel finder 8x50 ecco M10 (un gemello magrolino di M13) e il vicino M12, globulare meno denso, contornato da qualche stella brillante.
La fame di NP non è ovviamente placata e bastano pochi attimi di ricerca per individuare la NGC 7009 (nebulosa Saturno) tra Acquario e Capricorno, la cui forma leggermente allungata ai miei occhi non trae alcun giovamento dall’applicazione di un filtro OIII mentre regge bene gli oltre 100 ingrandimenti del 14mm E.S.
Già che sono in zona, parto alla caccia di un’altra NP di Mag. 8.00 (NGC246), ubicata sopra il muso della Balena ma contrariamente alla Saturno (o anche a Occhi di Gatto nel Drago) questa mi appare più nebulosa che planetaria … piuttosto simile ad una ammasso aperto associato con nebulosità !
Ancora più in basso, un rapido saluto alla Galassia dello Scultore (NGC 253) e il vicino tenue globulare NGC 288, tanto per riposare la schiena, comodamente curvo sullo sgabello a vite regolato al minimo !
Perseo è ormai abbastanza alto ad Est e provo a districarmi tra i vari ammassi aperti, individuando con il 18mm da 2” un bel gioiellino ad est della costellazione, NGC 1528 di Mag. 6,40 con un mix di stelle azzurre e arancioni.
Seguendo la mia lista avevo sentito elogi in un sito francese delle stelle rosse (le chiamano “carbonnées”) e in passato avevo ammirato la Stella Granata (Cefeo) una variabile pulsante di Mag. 4,20, ma il colore granata/rubino mi era parso un tantino esagerato: sono quindi rimasto piacevolmente sorpreso dalla piccola (Mag. 7,55) T Lyrae, incomparabilmente più debole ma decisamente più rossa, abbastanza facile da individuare in quanto posizionata specularmente alla famosa Epsilon (la doppia/doppia), sul versante opposto rispetto a Vega (consigliatissima !)
Concludo con un ennesimo sguardo ammirato alla Velo, maestosa quasi allo zenit, perfettamente visibile nel 18 mm corredato del suo filtro OIII che con il suo TFov di 1° passa dalla zona Ovest intorno alla 52 Cygni ai nastri fluttuanti della zona orientale, in direzione dell’ala del cigno.
Gli amici sono andati via è ora di smontare per qualche ora di sonno in camper…prima di chiudere ancora una spazzolata con il binocolo 10x50, una pregustazione del menù invernale per salutare i 3 ammassi dell’Auriga, M35 ai piedi dei gemelli, le Pleiadi ed infine M42 appena spuntata dietro alla collina…
Arrivo al mio solito con largo anticipo nelle campagne di Monte Romano e le alte nuvole sparse, certamente influenzate dalle mie esortazioni (:angel:), sembrano diradarsi nella luce del tramonto che in questa stagione sembra sempre in anticipo sull'orario.
Con un Dobson smontabile come il Sumerian, ho ormai capito l'inutilità dell'allineamento del cercatore ottico & Telrad prima di aver completato e verificato la collimazione con uno star test, mi limito quindi ad una regolazione di massima in attesa del buio: spuntino, caffè e aspirina precedono l'arrivo degli amici etruscastro e cosmax mentre un punto luminoso nel cielo limpido ad ovest mi inganna facendomi immaginare un Saturno ancora alto e splendente da salutare un'ultima volta...ma è solo Arturo che si dà arie da pianeta vespertino...
Questa volta ho preparato una breve lista di bersagli e per scaldare i motori, inizio da una NP a me sconosciuta, la NGC 40 nei pressi del vertice del cappello a punta di Cefeo, povero lui, a testa in giù in questa stagione.
Il punto di partenza della ricerca mi è chiaro, la stella Gamma è facilmente visibile nel vetrino del Telrad, al di sopra di una linea che va da Caph (Cassiopea) alla Polare, il resto del percorso molto meno…
Passo i successivi 10-15 minuti a provare e riprovare, seguendo un arco di stelline in direzione di Cassiopea, ma niente da fare. Sarà che me l’ero erroneamente segnata come Mag. 8.00 mentre un successivo controllo odierno la mette tra 11.00 (Stellarium) e 12.3 (Wikipedia) ? Sarà per un’altra volta !
Mi consolo quindi con bersagli facili prima che spariscano e già visibili nel finder 8x50 ecco M10 (un gemello magrolino di M13) e il vicino M12, globulare meno denso, contornato da qualche stella brillante.
La fame di NP non è ovviamente placata e bastano pochi attimi di ricerca per individuare la NGC 7009 (nebulosa Saturno) tra Acquario e Capricorno, la cui forma leggermente allungata ai miei occhi non trae alcun giovamento dall’applicazione di un filtro OIII mentre regge bene gli oltre 100 ingrandimenti del 14mm E.S.
Già che sono in zona, parto alla caccia di un’altra NP di Mag. 8.00 (NGC246), ubicata sopra il muso della Balena ma contrariamente alla Saturno (o anche a Occhi di Gatto nel Drago) questa mi appare più nebulosa che planetaria … piuttosto simile ad una ammasso aperto associato con nebulosità !
Ancora più in basso, un rapido saluto alla Galassia dello Scultore (NGC 253) e il vicino tenue globulare NGC 288, tanto per riposare la schiena, comodamente curvo sullo sgabello a vite regolato al minimo !
Perseo è ormai abbastanza alto ad Est e provo a districarmi tra i vari ammassi aperti, individuando con il 18mm da 2” un bel gioiellino ad est della costellazione, NGC 1528 di Mag. 6,40 con un mix di stelle azzurre e arancioni.
Seguendo la mia lista avevo sentito elogi in un sito francese delle stelle rosse (le chiamano “carbonnées”) e in passato avevo ammirato la Stella Granata (Cefeo) una variabile pulsante di Mag. 4,20, ma il colore granata/rubino mi era parso un tantino esagerato: sono quindi rimasto piacevolmente sorpreso dalla piccola (Mag. 7,55) T Lyrae, incomparabilmente più debole ma decisamente più rossa, abbastanza facile da individuare in quanto posizionata specularmente alla famosa Epsilon (la doppia/doppia), sul versante opposto rispetto a Vega (consigliatissima !)
Concludo con un ennesimo sguardo ammirato alla Velo, maestosa quasi allo zenit, perfettamente visibile nel 18 mm corredato del suo filtro OIII che con il suo TFov di 1° passa dalla zona Ovest intorno alla 52 Cygni ai nastri fluttuanti della zona orientale, in direzione dell’ala del cigno.
Gli amici sono andati via è ora di smontare per qualche ora di sonno in camper…prima di chiudere ancora una spazzolata con il binocolo 10x50, una pregustazione del menù invernale per salutare i 3 ammassi dell’Auriga, M35 ai piedi dei gemelli, le Pleiadi ed infine M42 appena spuntata dietro alla collina…