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Visualizza Versione Completa : Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..



Vincenzo Zappalà
10-11-2012, 06:21
Qualcuno me lo aveva chiesto e alla fine mi ero convinto a partire in quarta. Soprattutto leggendo certe domande che non riescono a nascondere un livello di conoscenza della fisica pari quasi a zero. E senza fisica, l'astrofisica perde di significato. Tuttavia... comincio ad avere ripensamenti. E' veramente dura cercare di parlare di fisica mettendomi nei panni di chi non ha basi matematiche. Sono g...
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2012/11/10/ne-vale-la-pena-e-ora-di-uscire-allo-scoperto/)

Red Hanuman
10-11-2012, 07:56
Caro Enzo, il problema di far digerire la matematica assilla anche me.
Penso alla mia piccolina e agli insegnanti che si ritrova, e mi viene il magone. :cry:
In due anni di medie, i migliori si presentano all'inizio dell'anno, per essere poi rimpiazzati dai soliti "furbetti" che non hanno la passione per l'insegnamento della matematica, ma ne hanno fatto un mestiere. E lei comincia a digerirla male...
Hai voglia a dirle che la matematica è il linguaggio con cui ci parla la natura (a volte le dico che è il linguaggio con cui Dio parla a tutti... Altro che l'aramaico... :biggrin:).
Invece di entusiasmarla, raccontando anche la storia e i personaggi che stanno dietro alle scoperte matematiche (storie di vita intensa, lampi di genio e di pazzia, che non lasciano indifferenti), trasmettono tutto in modo asettico e monotono.
Anche per questo mi ha fatto molto piacere vederla felice di venire ai nostri raduni, e impaziente di sentirti raccontare le tue esperienze. Ho un grosso debito di riconoscenza nei tuoi confronti (no, non è la solita "leccata":razz:).
Ti scrivo per lei: vai avanti!!! Lo so che è durissima. Ma così facendo, sono sicuro che la spingerai ad approfondire la conoscenza dell meraviglioso mondo della matematica fuori dall'ambito scolastico.
Il vero Codice Da Vinci è lì, giusto fuori di casa, che aspetta di essere decifrato.....;)

Vincenzo Zappalà
10-11-2012, 08:34
Caro Enzo, il problema di far digerire la matematica assilla anche me.
Penso alla mia piccolina e agli insegnanti che si ritrova, e mi viene il magone. :cry:
In due anni di medie, i migliori si presentano all'inizio dell'anno, per essere poi rimpiazzati dai soliti "furbetti" che non hanno la passione per l'insegnamento della matematica, ma ne hanno fatto un mestiere. E lei comincia a digerirla male...
Hai voglia a dirle che la matematica è il linguaggio con cui ci parla la natura (a volte le dico che è il linguaggio con cui Dio parla a tutti... Altro che l'aramaico... :biggrin:).
Invece di entusiasmarla, raccontando anche la storia e i personaggi che stanno dietro alle scoperte matematiche (storie di vita intensa, lampi di genio e di pazzia, che non lasciano indifferenti), trasmettono tutto in modo asettico e monotono.
Anche per questo mi ha fatto molto piacere vederla felice di venire ai nostri raduni, e impaziente di sentirti raccontare le tue esperienze. Ho un grosso debito di riconoscenza nei tuoi confronti (no, non è la solita "leccata":razz:).
Ti scrivo per lei: vai avanti!!! Lo so che è durissima. Ma così facendo, sono sicuro che la spingerai ad approfondire la conoscenza dell meraviglioso mondo della matematica fuori dall'ambito scolastico.
Il vero Codice Da Vinci è lì, giusto fuori di casa, che aspetta di essere decifrato.....;)

caro Red,
ne abbiamo già parlato a lungo e sai che la penso come te. Tuttavia, gli sforzi devono anche avere una minima contropartita... Se mi mettessi sopra una collina a discutere di massa, forza, energia e cercassi di mostrare come tutto ciò non è altro ciò che ci circonda, sarebbe un gesto utile e doveroso. Ma se mi accorgessi che non c'è nessuno ad ascoltarmi (tranne quei pochi che la pensano come me), non ti sembrerebbero parole gettate al vento?
In fondo la natura non ha bisogno delle mie parole. Potrresti dirmi: "Ne basta una che ascolta perchè ne valga la pena". Teoricamente hai ragione... ma a sessantasette anni compiuti la fatica non è poca...

Sono partito in quarta... poi ho riflettuto e ho visto come i cosiddetti appassionati preferiscano vedere e non capire. Magari si comprano occhiali costosissimi e si riempono la bocca di sigle, numeri, codici. Per cosa? Per sentirsi bravi, per giocare -in fondo- a una specie di playstation stellare. Cosa importaloro cosa sia l'oggetto che si guarda, come è nato, cosa rappresenta, come si collega alle azioni che facciamo tutti i giorni? Niente, putroppo.

Penso di essere fuori tempo, troppo vecchio: la gente preferisce usare solo i sensi e non la mente. Troppo faticoso? Tutto ciò mi riempie di tristezza e delusione. Mi fa quasi "odiare" la visione dilettantistica del cielo... se deve essere solo un modo per divertirsi, come guardare la televisione... mi sento fremere.

Mi si dice: "io lavoro, faccio altro, voglio distendermi senza studiare. Apprezzo l'Universo solo guardandolo." Beh, per me questa è quasi un'offesa per la natura e le sue magnifiche leggi! Capire come agisce, quali sono i meccanismi che si ripetono dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo è un divertimento ben maggiore. Troppo difficile? Solo alibi! La Natura è di tutti, delle cose, degli animali più inferiori, delle stelle, delle galassie e degli uomini (anche). La sua meravigliosa bellezza e perfezione meriterebbero un piccolo sforzo per capirla. E se è di tutti è ovvio che non possa essere difficile!

Insomma: guardare Giove e i suoi satelliti, un ammasso globulare dove milioni di stelle stanno unite assieme, una galassia, un ammasso di galassie e sapere che esiste una sola e semplicissima legge che regola tutti questi oggetti mi fa venire i brividi. Non potrei più guardarli senza sapere. Se è riuscito a farlo Galileo quando non vi erano le sigle, i codici e i numeri, ma solo un pezzo di vetro appena sbozzato... mi vergogno di chi oggi non riesce a capirlo.

Sai... forse la cosa migliore è parlarne a tu per tu con chi è interessato, dargli lo spunto per poi andare oltre e superare l'apparente freddezza. No, forse un libro sulla bellezza della Natura è oggi fuori tempo. Meglio un catalogo con oculari, obiettivi, codici, prezzi e poi via a giocare a un enorme videogioco. Poi basta spegnere le luci e andare a letto...

Red Hanuman
10-11-2012, 09:12
caro Red,
ne abbiamo già parlato a lungo e sai che la penso come te. Tuttavia, gli sforzi devono anche avere una minima contropartita... Se mi mettessi sopra una collina a discutere di massa, forza, energia e cercassi di mostrare come tutto ciò non è altro ciò che ci circonda, sarebbe un gesto utile e doveroso. Ma se mi accorgessi che non c'è nessuno ad ascoltarmi (tranne quei pochi che la pensano come me), non ti sembrerebbero parole gettate al vento?

Una volta ho letto in giro che se semini al vento, fioriranno le nuvole.... ;) Qui non si tratta di parlare, ma di scrivere. Le parole scritte restano e continuano a parlare anche dopo che noi abbiamo lasciato questo universo per altri lidi. Pensa alla faccia di Aristotele, Platone, Galileo.... Pensa cosa direbbero, sapendo che li leggiamo anche oggi, e che anche oggi possono insegnarci qualcosa....


In fondo la natura non ha bisogno delle mie parole. Potrresti dirmi: "Ne basta una che ascolta perchè ne valga la pena". Teoricamente hai ragione... ma a sessantasette anni compiuti la fatica non è poca...

Sono partito in quarta... poi ho riflettuto e ho visto come i cosiddetti appassionati preferiscano vedere e non capire. Magari si comprano occhiali costosissimi e si riempono la bocca di sigle, numeri, codici. Per cosa? Per sentirsi bravi, per giocare -in fondo- a una specie di playstation stellare. Cosa importaloro cosa sia l'oggetto che si guarda, come è nato, cosa rappresenta, come si collega alle azioni che facciamo tutti i giorni? Niente, putroppo.

E' lo stesso atteggiamento che avevo io nei confronti dell'arte medioevale. Poi ho incontrato un'appassionato, che mi ha dato la chiave per decifrarne i simboli. Sai che soddisfazione, adesso, nel sapere vedere oltre l'immagine che si può percepire? E nella consapevolezza d'essere andato oltre?


Penso di essere fuori tempo, troppo vecchio: la gente preferisce usare solo i sensi e non la mente. Troppo faticoso? Tutto ciò mi riempie di tristezza e delusione. Mi fa quasi "odiare" la visione dilettantistica del cielo... se deve essere solo un modo per divertirsi, come guardare la televisione... mi sento fremere.

Mi si dice: "io lavoro, faccio altro, voglio distendermi senza studiare. Apprezzo l'Universo solo guardandolo." Beh, per me questa è quasi un'offesa per la natura e le sue magnifiche leggi! Capire come agisce, quali sono i meccanismi che si ripetono dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo è un divertimento ben maggiore. Troppo difficile? Solo alibi! La Natura è di tutti, delle cose, degli animali più inferiori, delle stelle, delle galassie e degli uomini (anche). La sua meravigliosa bellezza e perfezione meriterebbero un piccolo sforzo per capirla. E se è di tutti è ovvio che non possa essere difficile!

Insomma: guardare Giove e i suoi satelliti, un ammasso globulare dove milioni di stelle stanno unite assieme, una galassia, un ammasso di galassie e sapere che esiste una sola e semplicissima legge che regola tutti questi oggetti mi fa venire i brividi. Non potrei più guardarli senza sapere. Se è riuscito a farlo Galileo quando non vi erano le sigle, i codici e i numeri, ma solo un pezzo di vetro appena sbozzato... mi vergogno di chi oggi non riesce a capirlo.

Sai... forse la cosa migliore è parlarne a tu per tu con chi è interessato, dargli lo spunto per poi andare oltre e superare l'apparente freddezza. No, forse un libro sulla bellezza della Natura è oggi fuori tempo. Meglio un catalogo con oculari, obiettivi, codici, prezzi e poi via a giocare a un enorme videogioco. Poi basta spegnere le luci e andare a letto...
No, il libro non è fuori tempo, anzi! Ma anche se lo fosse, il libro resta. E aspetta la persona giusta. Puoi privarla della tua passione senza sentirti in colpa? Io non credo....;)

etruscastro
10-11-2012, 09:18
Enzo, secondo me non si può scrivere un libro senza usare il vero ed unico linguaggio che ne descrive la natura senza fraintendimenti.
sempre secondo la mia opinione il voler semplificare al massimo un concetto (che esso sia di fisica o di matematica) potrebbe portare ad un fraintendimento o ad una non piena conoscenza del fenomeno nonostante la tua grande dote di divulgatore.
d'altro canto capisco che parlare di derivate e calcolo differenziale porterebbe via più di mezzo libro di quelli belli grossi.
Per quanto mi riguarda, anche se sono abbastanza arrugginito a questo livello di matematica (liceale) sono abbastanza in grado di far miei questi concetti, al limite se qualcosa non mi torna saprei che ci siete sempre tu e Red a consigliarmi qua sul forum (spero :razz:).
ripeto, secondo me, un libro per quanto "semplice" (sul lato divulgativo) di fisica, non può trattare almeno i concetti basilari senza la matematica.
e poi come dici.... niente è impossibile, anche conoscere la matematica comporta un minimo di applicazione come il voler imparare un'altra lingua straniera, dipende solo dalla buona volontà del lettore.
il mio approccio su tutto, è quello di comportarmi sempre da neofita e non dar mai niente per scontato, tenermi sempre pronto ad imparare cose e concetti nuovi.
Antonio

Vincenzo Zappalà
10-11-2012, 10:03
Enzo, secondo me non si può scrivere un libro senza usare il vero ed unico linguaggio che ne descrive la natura senza fraintendimenti.
sempre secondo la mia opinione il voler semplificare al massimo un concetto (che esso sia di fisica o di matematica) potrebbe portare ad un fraintendimento o ad una non piena conoscenza del fenomeno nonostante la tua grande dote di divulgatore.
d'altro canto capisco che parlare di derivate e calcolo differenziale porterebbe via più di mezzo libro di quelli belli grossi.
Per quanto mi riguarda, anche se sono abbastanza arrugginito a questo livello di matematica (liceale) sono abbastanza in grado di far miei questi concetti, al limite se qualcosa non mi torna saprei che ci siete sempre tu e Red a consigliarmi qua sul forum (spero :razz:).
ripeto, secondo me, un libro per quanto "semplice" (sul lato divulgativo) di fisica, non può trattare almeno i concetti basilari senza la matematica.
e poi come dici.... niente è impossibile, anche conoscere la matematica comporta un minimo di applicazione come il voler imparare un'altra lingua straniera, dipende solo dalla buona volontà del lettore.
il mio approccio su tutto, è quello di comportarmi sempre da neofita e non dar mai niente per scontato, tenermi sempre pronto ad imparare cose e concetti nuovi.
Antonio

caro Antonio,
se dovessi mai introdurre derivate e integrali il manipolo si conterebbe solo su una mano... Temo, almeno...

Gaetano M.
10-11-2012, 10:10
Enzo, non so se ti ricordi, ma io te lo avevo chiesto espressamente tempo fa.

Spero tanto che tu possa raccogliere il giusto numero di consensi;)

givi
10-11-2012, 10:38
Caro Enzo, mi permetto di incitarti alla stesura del (o dei :biggrin: ) libro di fisica. Personalmente, per gli studi fatti, non ho problemi con derivate ed integrali, ma è giusto che, se possibile, li eviti. Conosco anche la fisica, ma amerei rileggerla scritta col tuo stile leggero e piacevole. Quindi dichiaro ufficialmente che lo acquisterò (questo è per l'exit pool :whistling:)

Harlock
10-11-2012, 10:42
La matematica è la lingua della Natura e ogni Scienza (e soprattutto la fisica) si esprime utilizzando la sua simbologia... Per scrivere un libro del genere si deve conoscere la matematica ad un buon livello... però integrali, derivate, equazioni differenziali,... sono cose che fanno paura in una società come la nostra dove per fare semplici addizioni o divisioni si utilizzano calcolatrici o iPhone... Questa paura può essere superata dalla volontà e dalla passione ma quante persone avrebbero la forza e la voglia di "studiare" matematica dopo aver fatto una giornata di lavoro? credo poche purtroppo... inoltre la scuola non fornisce quasi mai basi sufficientemente solide per poi potersi "spingere oltre" e nel frattempo contribuisce a rendere insopportabile questa materia...
La tua perplessità è quindi fondata ma secondo me non devi mollare... io il libro lo leggerei sia per passione che per colmare alcune delle mie enormi lacune... Forse quello che manca al giorno d'oggi è la curiosità, la voglia di capire ciò che ci circonda, la voglia di guardare un pò più a fondo....

Vincenzo Zappalà
10-11-2012, 10:48
La matematica è la lingua della Natura e ogni Scienza (e soprattutto la fisica) si esprime utilizzando la sua simbologia... Per scrivere un libro del genere si deve conoscere la matematica ad un buon livello... però integrali, derivate, equazioni differenziali,... sono cose che fanno paura in una società come la nostra dove per fare semplici addizioni o divisioni si utilizzano calcolatrici o iPhone... Questa paura può essere superata dalla volontà e dalla passione ma quante persone avrebbero la forza e la voglia di "studiare" matematica dopo aver fatto una giornata di lavoro? credo poche purtroppo... inoltre la scuola non fornisce quasi mai basi sufficientemente solide per poi potersi "spingere oltre" e nel frattempo contribuisce a rendere insopportabile questa materia...
La tua perplessità è quindi fondata ma secondo me non devi mollare... io il libro lo leggerei sia per passione che per colmare alcune delle mie enormi lacune... Forse quello che manca al giorno d'oggi è la curiosità, la voglia di capire ciò che ci circonda, la voglia di guardare un pò più a fondo....

carissimo,
penso che si riuscirebbe benissimo a esprimere i concetti base della fisica senza l'uso di derivate e integrali (con certi limiti ovviamente). In cinematica (che da un certo punto di vista è la peggiore), penso di esserci riuscito. La dinamica è più ostica perchè cambiano di molto i "modi" per affrontare le varie grandezze... e le loro interazioni. Siete già in cinque... chissà... però mi piacerebbe vedere dei nomi nuovi che dicano: "Non conosco la fisica e mi piacerebbe iniziare a conoscerla". Un'illusione?

marcom73
10-11-2012, 11:15
parlare di MATEMATICA senza parlare di matematica ?? COME SI FA ?? Ma Enzo ha dimostrato di riuscire a trattare la materia ( oggettivamente ostica ) con un'approccio diverso dal trattato... più narrativo quasi... non ho tolto ed aggiunto nulla con il mio intervento ma volevo testimoniare una volta di più la mia gratitudine ad Enzo per la mole di lavoro che si è sobbarcato e incoraggiarlo ad andare avanti ! GRAZIE !

Francesca Diodati
10-11-2012, 12:03
Carissimissimo Enzo,
come sai io sono pienamente d’accordo con te sulla necessità di apprezzare l’Universo con la mente. I sensi devono essere solo il mezzo che ci è stato concesso per apprezzarlo. Per la mia natura estremamente razionale, e per motivi contingenti, devo elaborare tutto nella mente!
Concordo anche che per il duro lavoro ci voglia una piccola ricompensa – sappiamo bene che non parli di denaro!
Come per il nostro libro, è importante che tu ti ponga un target. A chi intendi rivolgere il libro? Io credo che la fisica si possa descrivere anche senza parlare di derivate e integrali. Pensa ai libri di scienze per bambini...naturalmente non sto dicendo che tu debba scrivere un libro per bimbi, ma forse potresti utilizzare questo approccio. Pensa ad esempio all’Autobiografia di Teo, che hai scritto con me. Sicuramente non è rigorosissimo, ma i concetti base ci sono. Il tuo libro dovrà essere senz’altro più rigoroso di Teo, ma forse anche rimanendo più sul descrittivo è possibile comunque raccontare le meraviglie delle leggi che regolano la nostra esistenza, e invogliare poi ad approfondire.
E’ difficile, lo so! A volte sapere troppo diventa un ostacolo alla semplificazione.
Mi avevi proposto di leggere qualche capitolo. Se serve sono assolutamente disponibile, e date le mie conoscenze ristrettissime vedrai che ti aiuto io a semplificare! HAHA
Scusa, la mia è una risposta un po’ confusa, perché in realtà non so che consiglio darti. Io ovviamente ti vorrei pregare di scriverlo, ma capisco che senza un riscontro si possa perdere l’entusiasmo.

A proposito: non ho ancora acquistato “Il gioco delle stelle” perché ho problemi sul sito lulu con Internet Explorer, e non riesco a installare Firefox sul mio PC da buttare! Ma ci riuscirò :)
Grazie di tutto, Enzo!

davide1334
10-11-2012, 12:05
se servono interventi e consensi per fare "numero" a me interessa sicuro e più è semplice e meglio è,vista la mia somma ignoranza...poi se ne vale la pena oppure no queste sono considerazioni che puoi trarre solo tu enzo...comunque se posso dire la mia penso che non vi sarà mai un approccio "univoco"all'interesse e alla fruizione "amatoriale"di queste cose...se non si parla di formazione professionale,didattica e ci si rivolge fondamentalmente a tutti,tutti vanno presi per quello che sono:c'è chi comprende appieno,chi parzialmente,chi capisce ma non è appassionato,chi il contrario,chi spinto da curiosità,chi solo per passare il tempo eccetera .....se ti metti ad arrovellarti su queste cose non ne esci più ;)

Pierluigi Panunzi
10-11-2012, 12:11
io faccio parte del gruppo dei "soliti noti"...
io la Fisica l'ho studiata ad Ingegneria per due anni e c'è da dire che allora (negli anni '70-80) la sapevo bene: anzi per passare i due esami (i più difficili in assoluto) bisognava saperla benissimo... a meno di non combattere e dimenarsi per uno stentato 18...
la ferrea legge degli esami di Ingegneria era che dopo due giorni dalla "conquista" del voto segnato sul libretto, automaticamente ci si scordava TUTTO (se non le info di base...), non per cattiveria, ma perché bisognava tuffarsi a pesce sulla nuova materia e dedicarsi solo ed unicamente a quella... per arrivare all'esame successivo...

ognuno all'università ha ed aveva un proprio metodo di studio: quello da me adottato mi ha consentito di laurearmi (per vari motivi in 10 anni) con grandioso 110 (senza lode, per quello che serviva...)... ma che fatica!!

a più di 30 anni di distanza mi rendo conto che di tutto il bagaglio culturale appreso nei dieci anni di studio ne è rimasto ben poco, solamente perché una certa materia NON applicata nel lavoro, nella vita di tutti i giorni, ben difficilmente rimane in testa...

invece è ben radicata la potenzialità e la predisposizione mentale che ti insegnano ad Ingegneria: non ti ricordi qualcosa oppure non la sai? poco male... se la studi partendo con il piede giusto, puoi impararla o riempararla facilmente.
integrali e derivate... mai utilizzate in più di 30 anni di lavoro, perché ho scelto di lavorare nel campo dei computer, da quando ancora non esistevano...
ma se avessi scelto il campo delle telecomunicazioni allora sì che li avrei utilizzati...
l'Astronomia per me è una passione (non un lavoro) ed infatti è capitato tante volte di utilizzare formule complicatissime, che poi guardacaso ho utilizzato nei miei programmi!!

la Fisica, la dinamica... quanti ricordi... quante ore "perse" a calcolare il moto di improbabili slitte poste su laghi ghiacciati senza attrito, con a disposizione mattoni da lanciare in una direzione, per ottenere un moto nella direzione opposta!!!! :shock:
queste sono le cose di cui potresti parlare nel libro senza parlare di formule e integrali: con la scusa parleresti dell'azione e reazione e del moto dei missili nello spazio... (ma già ci avrai pensato!!):cool:

io sono d'accordo sulla pubblicazione! ... anche per ricordarmi di cose studiate tanti anni fa...

AlexanderG
10-11-2012, 12:26
Caro Enzo,
parlo per me: ho buone nozioni di matematica e, per quanto sia vero che non si finisce mai di imparare, non credo che al momento acquisterei un testo che approfondisca usto argomento, sorry.

Ciao,
Alex.

garmau
10-11-2012, 12:38
carissimo,
penso che si riuscirebbe benissimo a esprimere i concetti base della fisica senza l'uso di derivate e integrali (con certi limiti ovviamente). In cinematica (che da un certo punto di vista è la peggiore), penso di esserci riuscito. La dinamica è più ostica perchè cambiano di molto i "modi" per affrontare le varie grandezze... e le loro interazioni. Siete già in cinque... chissà... però mi piacerebbe vedere dei nomi nuovi che dicano: "Non conosco la fisica e mi piacerebbe iniziare a conoscerla". Un'illusione?
No caro Enzo non è un'illusione. Tempo fa risposi ad un tuo post chiedendoti di non demordere nei tuoi tentativi di divulgazione che prima o poi saresti riuscito ad aprire il cranio iperbloccato che mi ritrovo sul collo che a volte ha l'utilizzo massimo nel tener separate le orecchie. Bene ora la mattina la prima cosa che faccio è quella di vedere ciò che hai prodotto durante la notte e ammetto che i tuoi articoli diventano sempre meno ostici ed il fatto stesso che li vado a cercare è di per se un grande risultato. I miei studi, sono geometra, non mi hanno dato delle grandi basi di matematica o di fisica perchè entrambi le materie vengono trattate molto superficialmente e forse solo la trigonometria utilizzata per i calcoli topografici può essere applicata anche all'astronomia, per il resto qui sto apprendendo pian piano quello che manca (tutto). E' logico che per me una pubblicazione deve essere il più semplice possibile perchè è normale che appena la cosa si complica io non capisco più nulla non perchè mi manchino le capità intellettive ma perchè mi mancano le basi.
Ribadisco...non demordere.
Maurizio

Francesca Diodati
10-11-2012, 14:29
la Fisica, la dinamica... quanti ricordi... quante ore "perse" a calcolare il moto di improbabili slitte poste su laghi ghiacciati senza attrito, con a disposizione mattoni da lanciare in una direzione, per ottenere un moto nella direzione opposta!!!! :shock:
queste sono le cose di cui potresti parlare nel libro senza parlare di formule e integrali: con la scusa parleresti dell'azione e reazione e del moto dei missili nello spazio... (ma già ci avrai pensato!!):cool:

io sono d'accordo sulla pubblicazione! ... anche per ricordarmi di cose studiate tanti anni fa...

HAHAHA Stupendo Pier, certamente scenari molto probabili!! Ma pur sempre reali e tangibili. Sono d'accordo che gli esempi nella vita reale aiutano moltissimo soprattutto chi ha difficoltà con certe materie. E' come diceva anche Red. Ho sempre avuto voti più che sufficienti in fisica e matematica, ma la studiavo in modo mnemonico senza capire a che cavolo si applicasse. Poi, con la fortuna che ho avuto di studiare astronomia per un anno in California (anche se esami di base), ho avuto un'illuminazione...quella roba astrusa, fisica,matematica...si applicava alla mia esperienza quotidiana! Come con la mela in testa a Newton mi sono svegliata.
Ma per questo tipo di comprensione come la mia, non credo siano necessarie derivate e integrali. Siamo ancora a un livello di conoscenza a monte, cioè perché accade ciò che accade e cosa lo determina. Io mi colloco tra i lettori a cui sarebbe più che sufficiente questo.

Sandro Sambi
10-11-2012, 15:34
Ne vale la pena? Altroche`, anzi leggendo come sai semplifiare e spiegare per bene concetti di astronomia molto complessi, direi che viene fuori un libro da imporre nelle scuole. Da parte mia, che in matematica non sono assolutamente un genio, la piu` grande lacuna che ho riscontrato, nei tempi del liceo e anche prima che, quelli che insegnavano ai miei tempi (siamo quasi coetanei) non hanno mai saputo presentarcela in modo palpabile o meglio darle la terza dimensione. Per questo era una materia per secchioni e dopo due giorni si dimenticava. Infatti degli allievi di quei tempi, sono pochissimi che si sono distinti in campi dove la matematica fa da padrona(il che vuol dire che non ero l'unico asino in materia). Prima che io arrivassi in liceo c'era un altro professore che ha sfornato un copioso gruppo di buoni matematici e la stessa cosa e successa dopo che ho finito la scuola ed e` subentrata una profesoressa (allieva per altro del primo) che ha saputo insegnare agli allievi la materia in modo tangibile. Ricordo un post in cui spiegavi il logaritmo e altre funzioni in un modo molto palpabile e semplice. A noi spiegavano che questo = a quest'altro scrivendolo sulla lavagna, ma mai il perche`. Forse non lo avevano capito neppure loro, ma lo sapevano recitare a memoria. Percio` coraggio e vai avanti perche` di libri con elenchi di formule ce ne sono troppi, pochi sono quelli che queste formule le spiegano in modo da capirne il perche`. Un mio professore di chimica non amava i secchioni e diceva loro che, se gli spiegano il libro di testo in 10 frasi, avranno sempre l'ottimo per voto.

Andrea I.
10-11-2012, 16:03
L'espressioe "vedere l'universo" mi fa sorridere...Se davvero volessimo non utilizzare la mente il massimo che potremmo vedere é un riflesso dell'universo, per gentile concessione dei nostri amici fotoni.
Senza uno sforzo intellettuale non ci sarebbe nemmeno la vita, figuriamoci la fisica, la chimica, la matematica e le arti!
Personalmente sono daccordo con chi, prima di me, ha sostenuto che non é una questione di difficoltà, ma di come vengono presentati i concetti. Senza la passione non c'è nulla e la passione, a mio avviso, é un colpo di fulmine che scocca all'affacciarsi della minima comprensione....senza quella é solo una cotta!!(se mi passate la metafora:razz:).
Come si dice dalle mie parti : Tìn dur!!
Grazie per l'incredibile lavoro che fate quotidianamente.

bertupg
10-11-2012, 16:53
Sul fatto che sia impossibile spiegare la fisica senza ricorrere a formule (anche solo le più semplici) non sono completamente d'accordo. Ricordiamoci che il linguaggio matematico fatto di simboli ed equazioni che usiamo oggi è stato messo a punto in tempi relativamente recenti. Non credo che Galileo abbia mai scritto letteralmente s=(1/2)at^2, ma i suoi esperimenti sul piano inclinato dicevano proprio questo.
Se è vero che le formule consentono di sintatizzare in modo semplice ed elegante concetti molto complessi, è anche vero che ogni lingua può essere tradotta in un'altra.
Senza contare che se alcuni hanno difficoltà ad usare l'italiano, non si può pretendere che padroneggino il linguaggio matematico, che è molto più rigoroso! ;)
E se la principale difficoltà nei comuni testi scolastici è capire in base a quale astruso ragionamento l'autore scrive che "dalla (15) e dalla (18), e per il teorema di Pinco Pallino, ricaviamo la (22), C.V.D.", in un testo divulgativo si può ben spendere qualche parola per spiegare in italiano cosa vuol dire F=m•a (magari facendo notare che in realtà è a=F/m ;) )
Anche riguardo al calcolo infinitesimale, credo che i possibili approcci possano essere molteplici, basta trovate quello giusto. Tempo fa lessi ad esempio di come lo stesso Archimede di Siracusa usasse per la determinazione di aree e volumi di sezioni coniche un metodo molto simile, secoli prima di Newton, pur senza conoscere derivate ed integrali.
E poi non dobbiamo essere tutti professori: capire un fenomeno o un ragionamento non vuol dire per forza "essere in grado di arrivarci da solo", visto che questo è l'obiettivo dell'insegnamento, non della divulgazione.
Se così non fosse, Einstein ancora oggi sarebbe l'unico ad aver "capito" la relatività!;)

Vincenzo Zappalà
10-11-2012, 17:09
Sul fatto che sia impossibile spiegare la fisica senza ricorrere a formule (anche solo le più semplici) non sono completamente d'accordo. Ricordiamoci che il linguaggio matematico fatto di simboli ed equazioni che usiamo oggi è stato messo a punto in tempi relativamente recenti. Non credo che Galileo abbia mai scritto letteralmente s=(1/2)at^2, ma i suoi esperimenti sul piano inclinato dicevano proprio questo.
Se è vero che le formule consentono di sintatizzare in modo semplice ed elegante concetti molto complessi, è anche vero che ogni lingua può essere tradotta in un'altra.
Senza contare che se alcuni hanno difficoltà ad usare l'italiano, non si può pretendere che padroneggino il linguaggio matematico, che è molto più rigoroso! ;)
E se la principale difficoltà nei comuni testi scolastici è capire in base a quale astruso ragionamento l'autore scrive che "dalla (15) e dalla (18), e per il teorema di Pinco Pallino, ricaviamo la (22), C.V.D.", in un testo divulgativo si può ben spendere qualche parola per spiegare in italiano cosa vuol dire F=m•a (magari facendo notare che in realtà è a=F/m ;) )
Anche riguardo al calcolo infinitesimale, credo che i possibili approcci possano essere molteplici, basta trovate quello giusto. Tempo fa lessi ad esempio di come lo stesso Archimede di Siracusa usasse per la determinazione di aree e volumi di sezioni coniche un metodo molto simile, secoli prima di Newton, pur senza conoscere derivate ed integrali.
E poi non dobbiamo essere tutti professori: capire un fenomeno o un ragionamento non vuol dire per forza "essere in grado di arrivarci da solo", visto che questo è l'obiettivo dell'insegnamento, non della divulgazione.
Se così non fosse, Einstein ancora oggi sarebbe l'unico ad aver "capito" la relatività!;)

ah, certo che si può... ma in quel caso non riuscirei a far trovare gradevole la matematica. Le formule donano solo una possibilità in più per non ripetere troppo spesso gli stessi concetti e conclusioni... e ci puoi giocare per capire e far capire meglio.

Daniele77
10-11-2012, 17:30
avere alla portata di mano un libro che aiuta capire o/e a ricordare determinati concetti, senza che si debba andare su wikipedia dove tutto è "linkato" ad altri link con spiegazioni fredde e incomprensibili anche per un "adetto ai lavori", direi che ne varrà sempre la vale pena averlo ;)

luigino
10-11-2012, 17:59
Caro Enzo, io se pubblichi un libro sulla matematica e sulla fisica lo acquisto, non perdo l'occasione di avere un testo da cui è facile acquisire, ho già altri due tuoi libri di astronomia, ed ho visto come sono impostati. Non dico che imparerò tutto e subito, ma con il tempo, d'altra parte anche per chi prende diplomi e lauree, ci vogliono anni di studio! però avendo dei testi invitanti a disposizione, mi sarà più facile, e mi verrà la voglia di studiare. Ti saluto.

Giorgio
10-11-2012, 19:32
Caro Vincenzo,
ho letto il tuo “interrogativo-sfogo”, ed essendo un assiduo lettore del sito … anche se scarso partecipante al forum, ho deciso di risponderti, per non perdere l’opportunità di continuare a leggerti.
SI, TI PREGO … CONTINUA … PUNTO ..e se vuoi prosegui nella lettura.
Ovviamente ho appena acquistato due dei tuoi libri, che prima non avevo preso in considerazione perché il titolo (troppo poetico - umanistico …) mi aveva fatto pensare ai soliti pistolotti autoreferenziali dei professori all’italiana.
Quando, sfogliando le prime pagine in internet, ho ritrovato il TUO CONO di LUCE (un po’ più comprensibile di quello di Penrose)con i suoi disegnini CHIARI (che mi ero copiato sul PC) ed i ragionamenti PASSO PASSO, mi sono detto:
“Ecco quello che cercavo, lo voglio … perché ho capito l’80% delle lettere di Vincenzo ma con il libro arriverò al 99%...”
Da uomo di Marketing e non da Scienziato ti dico:
“ Il segreto è tutto qui: spostare la carota sempre più avanti ma dare comunque l’idea che la potrai raggiungere”
Tu, su questo concetto hai “ IL DONO” non puoi ignorarlo, e dalla tue lettere si capisce chiaramente che è quella rinuncia ad utilizzarlo, il costo più alto che sentiresti di pagare.
Questo è il motivo per cui i mille siti divulgativi americani (spesso a livello universitario) sono più seguiti di molti italiani che, alla prima domanda, rispondono con un bel testo in Times New Roman, senza un grassetto, un fiume di paroloni e tanti begli integrali e simboli e delta ecc … pochissimi disegni, men che meno simulazioni.
Avverti che dall’altra parte c’è una persona che desidera farti “capire e partecipare” non una che vuole apparire nella padronanza della SUA MATERIA.
Continua quindi e noi saremo qui ad aiutarti ed a ringraziarti.
Il tuo coetaneo
Giorgio

King Crimson
10-11-2012, 20:40
Mi sono iscritto per rispondere a questo post con l'intenzione di comprare eventualmente il suo libro! Un "riassunto" del genere è una cosa interessantissima che cerco da diverso tempo!

Franco Lorenzo
10-11-2012, 21:53
Ciao Enzo,
credo che la sfida sia proprio quella di scrivere di Fisica in modo semplice e naturale, ricorrendo ed esempi della quotidianità. A volte mi sono trovato a spiegare Fisica e Matematica a mio figlio di 16 anni (liceo classico) e la domanda era .... ma a cosa serve tutto questo .... per la mia vita quotidiana ? La sfida è far capire che nella vita quotidiana c'è tantissima Fisica e Matematica ma usando un linguaggio semplice e chiaro. Lo so che è molto difficile. D'altronde libri di Fisica con tante formule già ce ne sono tanti e non credo sia utile scriverne un'altro.

In sintesi approvo la tua iniziativa ed il libro lo regalerò a mio figlio (ma di nascosto lo leggerò anch'io).

Saluti
Lorenzo Franco

giovanna
10-11-2012, 22:27
Caro professore, anch'io sono fra quelli che vi legge quasi ogni giorno, e che non ha mai trovato il coraggio di intervenire prima, ma oggi ho deciso di farlo e mi sono iscritta al forum perchè mi sono sentita chiamata in causa quando ho letto la discussione.Dunque mi sono detta "è ora di uscire allo scoperto" , e farle sapere che io sarei ben felice di imparare il "linguaggio della natura"

SuperMagoAlex
11-11-2012, 00:43
Sto leggendo il bellissimo libro che hai scritto con Francesca, e avendo conoscenze abbastanza scarse sia di fisica che di matematica per me questo nuovo libro sarebbe come oro colato!

max
11-11-2012, 09:59
Ho scaricato, ormai, quasi un anno fa una app sul mio tablet con l'intenzione , negli spazi di tempo possibili, di apprendere le nozioni della fisica, che dire.... c'ho provato forse 5 volte a leggere la prima scheda semplificata, meglio dire sintetizzata,, inutile dirrti come è andata. Premetto che la matematica a me piace, certo... ho i rudimenti della scuola superiore.. quindi ti lascio immaginare la "quantità" di informazioni ancora vivide nel mio cervello.. ;) ... comunque tutto questo per dirti... Magari!!!

Raf12
11-11-2012, 10:00
Mi sento di intervenire anche io... Ho già letto ben uno dei suoi libri caro prof Zappalà e ho imparato, tanto. Ho usato il suo modo di spiegare i concetti anche a persone ancora più ignoranti di me e ha funzionato... Anche persone poco interessate ai misteri dell'universo, si sono appassionate e ora spesso mi chiedono domande riguardo l'astronomia e io spesso rispondo sempre allo stesso modo, con risposte semplici e alla mano come ho imparato dal libro letto... Sicuramente non si ricorda di me, sono il curioso ragazzo di 17 anni, con tanta voglia di imparare, innamorato dell'astronomia ma anche della matematica... Sono il ragazzo che ispira anche a diventare astrofisico, come lei... Leggo tanto di astronomia, ma forse fino ad ora la cosa che più mi manca, e in cui spesso cerco di documentarmi non trovando risposte ben definite (forse per la mia ignoranza) sono proprio le formule. È vero che qualcosa la imparo a scuola, ma è poco, io vorrei imparare di più... Io sono, quindi, tra quelli che sicuramente compreranno il libro e cercheranno di capire ogni singola parola, ogni singola pagina, ci siano formule o spiegazioni, ma la mia voglia di imparare non si ferma sicuramente all'evidenza. L'infinito teatro del cosmo spiega tanto, ma non basta! Vorrei di più e penso che l'iniziativa del suo libro mi possa dare di più.
caro prof, non si scoraggi, credo in lei, scriva questo nuovo fantastico libro.
Grazie in anticipo
Raffaele

astrobob
11-11-2012, 14:06
Ciao a tutti, sono Roberto "astrobob".
Sono un astrono dilettante da un paio di anni e seguo il vostro sito web da qualche mese, in modo particolare i post di Vincenzo Zappalà.
In riferimento al post "Ne vale la pena? E? ora di uscire allo coperto...", io sarei più che felice se pubblicassi un libro come quello descritto, sono anni che ne cerco uno che sia abbastanza semplice per chi come me non ha avuto la possibilità di studiare, in special modo se si tratta di qualcosa che mi possa aiutare a capire meglio quello che osservo con il mio telescopio e la fisica in generale.
Quindi si, spero proprio che ci siano molte altre persone interessate a questo libro, così da permetterti di portare a compimento questo progetto.

Mamete
11-11-2012, 21:49
Ciao a tutti, sono Roberto "astrobob".
Sono un astrono dilettante da un paio di anni e seguo il vostro sito web da qualche mese, in modo particolare i post di Vincenzo Zappalà.
In riferimento al post "Ne vale la pena? E? ora di uscire allo coperto...", io sarei più che felice se pubblicassi un libro come quello descritto, sono anni che ne cerco uno che sia abbastanza semplice per chi come me non ha avuto la possibilità di studiare, in special modo se si tratta di qualcosa che mi possa aiutare a capire meglio quello che osservo con il mio telescopio e la fisica in generale.
Quindi si, spero proprio che ci siano molte altre persone interessate a questo libro, così da permetterti di portare a compimento questo progetto.

Perfettamente d'accordo : mi aggiungo anch'io ;)

Matteofedi
12-11-2012, 12:51
Si... Sarei interessato;)

iginizzola
13-11-2012, 09:46
Ok, per me è una occasione per ...ringiovanire! Grazie Enzo. Iginio

Licas
20-11-2012, 15:28
Buongiorno a tutti. Mi chiamo Giacomo e sto frequentando il primo anno di università a Trieste, ovviamente laurea in fisica per poi tentare (e cercare di ottenere) la magistrale in astrofisica. L'astronomia è la mia passione più grande fin da quando ero piccolo e ora ho scelto di farla diventare anche il mio scopo lavorativo. Devo assolutamente leggere i vostri libri precedenti, ma voglio augurare buona fortuna a Vincenzo (posso chiamarla così, o preferisce professor Zappalà?) per il suo prossimo libro assicurandogli un nuovo e sicuro lettore (e pubblicità in università!). In bocca al lupo!!!

99Darklove46
22-11-2012, 22:33
Caro enzo, credo che un tuo eventuale libro lo acquisterei sicuramente. La matematica non mi è totalmente oscura, però essendo uno studente di economia mi ritrovo ad applicarla a fenomeni molto diversi. Mi piacerebbe molto riuscirla ad applicare anche alla fisica e di conseguenza all'astronomia.