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Visualizza Versione Completa : 2015, l'anno più caldo dall'inizio dei rilievi di dati attendibili



Valerio Ricciardi
20-01-2016, 22:20
Allora, i primi dati sono stati messi in fila con una certa cura. Almeno da quando esistono rilevazioni accurate della temperatura, non c’è alcun dubbio che il 2015 si avvia a diventare l’anno più caldo della storia, superando (per distacco) anche il 2014, che solo lo scorso anno aveva innalzato il record. La WMO , Organizzazione meteorologica mondiale, ha confermato l'ipotesi dichiarando, non bastasse, che il periodo 2011-2015 costituirebbe il quinquennio più caldo dall'inizio dei rilevamenti.

La soglia di 1 °C di riscaldamento medio rispetto al periodo preindustriale è stata superata per la prima volta l'anno scorso, a causa del combinato disposto del riscaldamento dovuto ad altri fattori (anche le attività umane, anche se non si sa secondo me ASSOLUTAMENTE di quanto, e non bastasse ci si concentra troppo sulle emissioni di CO2 trascurando quelle di metano da parte degli allevamenti bovini e delle perdite negli impianti di estrazione) con l’arrivo dell' ENSO, leggasi "El Niño Southern Oscillation", la nota fase di riscaldamento periodico del Pacifico orientale che ha effetti importanti sul clima a livello mondiale. Atteso nel 2014, si è in effetti palesato un anno dopo. La fase Enso ("Niño) del 2015 è seconda, pare, solo a quella del 1997, il più significativo dei tempi recenti. Gli effetti, che già si sono fatti sentire, si ritiene possano essere ancora maggiori nel 2016. Si stanno anche osservando cambiamenti dell’Oscillazione decennale del Pacifico (Pdo) e dell’Oscillazione multidecennale dell’Atlantico (Amo). L'anno scorso si è rilevata anche una debolezza della stagione dei monsoni in Asia e degli uragani in Atlantico, con probabilissime ripercussioni sul regime delle piogge e sulle temperature medie su scala regionale nei prossimi anni.

Secondo l'agenzia meteorologica britannica "Met Office", nel 2016 il trend potrebbe persino accentuarsi, a meno di fattori naturali importanti che tendano a provocare un raffreddamento (come una eruzione vulcanica parossistica tipo Vesuvio 73, Tambora 1815, Krakatoa 1883, St.Helens 1980, o Pinatubo 1991 con importanti quantità, dell'ordine dei km cubi, di ceneri disperse sino alla soglia della stratosfera). In effetti la sola eruzione del Pinatubo comportò un calo globale riconoscibile di temperatura dell'ordine di mezzo grado, un'enormità.

Nell’Artico l’estensione minima dei ghiacci ha raggiunto il quarto valore minimo più basso degli ultimi 30 anni: il 30% in meno rispetto alla media 1981-2010, non bastasse... minima estensione raggiunta l’11 settembre 2015 con quattro giorni di anticipo rispetto alla media.
In Groenlandia a inizio luglio il 50% dei ghiacciai era in fase di fusione; nel 2014 nello stesso periodo erano solo il 25%. I Comitato Glaciologico Italiano ha nel 2014 certificato (con un documento noto come "Catasto dei ghiacciai italiani") che i ghiacciai nostrani - a parte quello del Gran Sasso son tutti sulle Alpi - hanno perso il 30% di superficie in 50 anni.

Se ci spostiamo in Antartide, il 24 marzo 2015 nella base Esperanza (argentina) sita nella penisola Antartica c’erano qualcosa come 17,5 gradi. Mai registrato nulla di simile dall’uomo tanto a Sud, e si pensi che in Antartide era appena iniziato l’autunno. Il precedente primato, però era del 1961, con 17,1 °C; il che vuol dire che il dato in sé non è eccezionale. Temperature di 17 gradi nella penisola Antartica sono, secondo stime, simili a quelle che dovevano essere picchi nella norma durante il c.d. PETM, il passaggio dal Paleocene all'Eocene durante il quale si ebbe un massimo termico. Parliamo di 56 milioni di anni fa, quando al Polo Sud crescevano le palme. La medie in Antartide arrivarono a 14 °C, quelle della parte meridionale dell'oceano i 22 °C.

Da dove si evincono questi dati? Il 6 maggio 2014 sull'autorevole rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, nota sinteticamente come Pnas, due ricercatori dell'Università di Yale, Peter Douglas e Hagit Affek, hanno pubblicato il risultato dei dati evinti analizzando i rapporti isotopici di ossigeno-18 e carbonio-13 nei bivalvi fossili campionati all’isola Seymour. Questa terra fredda, alquanto inospitale e disabitata, ma NON coperta di ghiacci, è considerata la 'stele di Rosetta antartica' - a causa della sua straordinaria ricchezza in fossili, per decifrare la storia di questo continente. Centinaia di specie diverse di conchiglie marine di tutti i tipi, uccelli, rettili acquatici databili alla fine del Cretaceo e al paleocene (circa 60-40 milioni di anni orsono), pinguini giganti, e ancora vermi, granchi e coralli, oltre a numerose impronte di piante fossili.

DarknessLight
20-01-2016, 22:36
Questo è un argomento interessante!

Vorrei solo dire una cosa riguardo:

anche le attività umane, anche se non si sa secondo me ASSOLUTAMENTE di quanto, e non bastasse ci si concentra troppo sulle emissioni di CO2 trascurando quelle di metano da parte degli allevamenti bovini e delle perdite negli impianti di estrazione

È vero che si conosce ancora poco, ed è vero che non si sa ancora con certezza quanto l impatto umano influenzi il clima, ma dopo tutto si parla di sistemi molto complessi: i sistemi meteorologici funzionano infatti secondo la teoria del caos.
è davvero difficile fare previsioni a medio-lungo termine. Ed è soprattutto difficile riuscire a fare tutte le rilevazioni del caso e capire con certezza le cause che influenzano i fenomeni.

Inoltre riguardo al concentrarsi troppo sulle immissioni di CO2 rispetto che al metano, ecc... non mi trovate molto d accordo, ma semplicemente perchè penso che a fare le rilevazioni ci siano degli esperti che sanno quello che fanno...

Red Hanuman
21-01-2016, 07:21
Allora, i primi dati sono stati messi in fila con una certa cura. Almeno da quando esistono rilevazioni accurate della temperatura, non c’è alcun dubbio che il 2015 si avvia a diventare l’anno più caldo della storia

Mica tanto. Leggi QUI (http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/clima-mondo--il-2015-non---l-anno-pi--caldo-per-i-satelliti-84519).

Clima mondo: il 2015 non è l'anno più caldo per i satelliti

I dati satellitari che misurano la temperatura della porzione inferiore della troposfera hanno rilevato che l'anno 2015, benché tra i più caldi, non è risultato il più caldo della serie storica di 36 anni, a partire dal 1979.
A differenza delle misure effettuate sulla superficie terrestre e marina, che sono registrate direttamente dalle stazioni meteorologiche, i satelliti ricavano la temperatura della bassa troposfera attraverso l'intensità della radiazione a microonde in risalita dalla Terra, e poi calcolano l'anomalia di temperatura rispetto al periodo di riferimento 1981-2010 (UAH) oppure 1979-1998 (RSS).
I dati satellitari vengono poi elaborati dalla NASA (RSS) e dall'Università dell'Alabama (UAH). Entrambi i centri di calcolo hanno registrato un'anomalia media molto elevata per questo 2015, ma lontana dal valore record del 1998, anno di un altro evento de "El Nino" molto forte e simile all'attuale. Il 2015 RSS ha registrato un +0.36°C (nel 1998 +0.55°C), mentre UAH si è fermato a +0.27°C dietro al 1998 (+0.48°C) e al 2010 (+0.34°C).

Il trend verso il riscaldamento è comunque innegabile sia dai valori reali terrestri sia dalle misurazioni satellitari, anche per queste ultime l'aumento è un po' meno rapido.
http://image.3bmeteo.com/images/newarticles/w_663/andamento-della-temperatura-della-bassa-troposfera-rilevata-dai-satelliti-fonte-uah-3bmeteo-69585.pngAndamento della temperatura della bassa troposfera rilevata dai satelliti (fonte UAH)

SVelo
21-01-2016, 12:46
Temperature di 17 gradi nella penisola Antartica sono, secondo stime, simili a quelle che dovevano essere picchi nella norma durante il c.d. PETM, il passaggio dal Paleocene all'Eocene durante il quale si ebbe un massimo termico. Parliamo di 56 milioni di anni fa, quando al Polo Sud crescevano le palme. La medie in Antartide arrivarono a 14 °C, quelle della parte meridionale dell'oceano i 22 °C.
Questo, secondo la mia ignoranza in materia, implica che il riscaldamento terrestre non esiste, ovvero è random :meh:

DarknessLight
21-01-2016, 13:25
No, non è random!

Gli sbalzi termici sono sempre esistiti sulla terra, ma quello a cui si assiste dalla rivoluzione industriale ad oggi è un incremento molto più rapido dei normali cicli glaciazione-riscaldamento, quindi le varie specie non riescono a stare dietro al cambiamento e si stanno estinguendo. Sopravviveranno solo alcune specie e la terra cambierà aspetto.
È un pericolo da non sottovalutare.

Gaetano M.
21-01-2016, 17:59
DarknessLight
o così:
"È vero che si conosce ancora poco, ed è vero che non si sa ancora con certezza quanto l impatto umano influenzi il clima, ma dopo tutto si parla di sistemi molto complessi: i sistemi meteorologici funzionano infatti secondo la teoria del caos.
è davvero difficile fare previsioni a medio-lungo termine. Ed è soprattutto difficile riuscire a fare tutte le rilevazioni del caso e capire con certezza le cause che influenzano i fenomeni."
o così:
"Gli sbalzi termici sono sempre esistiti sulla terra, ma quello a cui si assiste dalla rivoluzione industriale ad oggi è un incremento molto più rapido dei normali cicli glaciazione-riscaldamento, quindi le varie specie non riescono a stare dietro al cambiamento e si stanno estinguendo. Sopravviveranno solo alcune specie e la terra cambierà aspetto.
È un pericolo da non sottovalutare."

Meno male che Red Hanuman ha riequilibrato la situazione, quì basta che fa un po freddo e subito ricompaiono gli articoli a ricordare il G.W. Hanno paura di perdere i finanziamenti:biggrin:

DarknessLight
21-01-2016, 18:16
A me non sembrano negazioni l una dell altra! Al contrario.

I cicli glaciazione-riscaldamento sono sempre esistiti. E questa affermazione è vera.
Le previsioni meteorologiche a medio-lungo termine sono complesse perchè è valida la teoria del caos. E anche questa affermazione è vera.
Non si conosce ancora con certezza quale e quanta sia l influenza umana nel fenomeno del riscaldamento globale. E anche questa affermazione è vera.
Il clima è variato molto velocemente dal periodo della rivoluzione industriale e gli ecosistemi non riescono a stare dietro al cambiamento, tant'è che innegabilmente si sta assistendo a miriadi di estinzioni nel globo.


Tra l altro penso che ci siano grossi interessi nel negare il riscaldamento globale, come è ovvio che sia...
infatti, da dove deriva il riscaldamento globale?
Dall eccessiva presenza di aerosol, anidride carbonica, benzene, perticolato, polveri sottili nell atmosfera che trattengono il calore terrestre...
E da dove derivano queste cose?
Ovviamente dalle attività umane, quindi è ovvio che ci sono grossi interessi nel nascondere il fenomeno. Che ne so, quelli che distribuiscono petrolio, benzine, fabbriche... e il riscaldamento delle abitazioni...
È ovvio che ti dicono che il riscaldamento globale non esiste... e lo sminuiscono.

Ma da come ho capito ormai la maggioranza degli esperti sono unanimamente a favore di questa evidenza, ovvero l effetto serra si sta intensificando, il buco nell ozono si allarga... è da anni che se ne parla! Bisognerebbe sensibilizzare le persone al riguardo anziché lasciare correre!

SVelo
21-01-2016, 18:25
Prova a dirlo a Vincenzo Zappalà, temo che non sarebbe molto d'accordo con te :razz:
E comunque, quali specie si stanno estinguendo per il supposto cambiamento climatico? :confused:

Gaetano M.
21-01-2016, 18:26
I cicli glaciazione-riscaldamento sono sempre esistiti. E questa affermazione è vera.
Le previsioni meteorologiche a medio-lungo termine sono complesse perchè è valida la teoria del caos. E anche questa affermazione è vera.
Non si conosce ancora con certezza quale e quanta sia l influenza umana nel fenomeno del riscaldamento globale. E anche questa affermazione è vera.
Completamente d'accordo.


Il clima è variato molto velocemente dal periodo della rivoluzione industriale e gli ecosistemi non riescono a stare dietro al cambiamento, tant'è che innegabilmente si sta assistendo a miriadi di estinzioni nel globo.
Ci sono state variazioni molto più grandi quando l'uomo neanche esisteva e le estinzioni non sono certo cominiate con l'uomo, fa parte dell'evoluzione delle specie.


Tra l altro penso che ci siano grossi interessi nel negare il riscaldamento globale, come è ovvio che sia...
Ci sono interessi molto più evidenti a confermare il Riscaldamento Globale, le imprese si adatterebbero, per questi del GW è l'unico modo di arricchirsi.

Valerio Ricciardi
21-01-2016, 18:43
Io non credo affatto che non si noti una reale tendenza al riscaldamento.

Io son convinto che il livello di conoscenze a nostra disposizione è ancora inadeguato per stabilire se il ruolo del comportamento umano (certo determinante nella crescita della percentuale di CO2 che è troppo precisamente sincronizzato con la parossistica espansione delle attività umane che comportano combustione perché non vi sia un nesso) sia diciamo (omaggio a Scola) da figurante, da comparsa, da comprimario, da spalla o da protagonista.

L'aumento della CO2 comporta una disponibilità di nutrienti maggiori per il ciclo vegetale che si basa sulla fotosintesi, che converte il carbonio della CO2 in carboidrati. Questo fa pensare che il sistema tenda ad autoregolarsi aumentando la biomassa vegetale quando la CO2 cresce, diminuendola quando cala, con un meccanismo sostanzialmente automatico come un parallelogramma di Watt di un motore a vapore.
Però è pure vero che oltre agli incendi spontanei di foreste che raggiungono il Climax ci si mette anche l'uomo che le taglia o brucia intenzionalmente magari per passare a coltivazioni di palma da olio. Chi prevale?

Però lo scioglimento dei ghiacci porta al di sopra della temperatura di fusione anche il permafrost canadese e siberiano. Quanto metano di origine organica vi è intrappolato? Ci si rende conto del fatto che il metano come gas serra è circa venti volte (20 volte) più efficace della CO2? Quanto influirà?

Poi: se vanno in fusione e diventano acqua immense distese innevate in siberia, l'albedo dei suoli sottostanti diminuisce moltissimo. Ciò dovrebbe facilitare un ulteriore riscaldamento aumentando la percentuale della luce solare assorbita, specie gli IR prossimi. Quanto conta nel bilancio generale questo?
E' maggiore l'effetto di riscaldamento dovuto ad aree prima di tundra innevata che si riforestano e diminuiscono di albedo, o prevale il fatto che è pur sempre biomassa vegetale che intrappola CO2?
Lo sappiamo? Abbiamo a disposizione un buon modello universalmente accettato dalla comunità scientifica?

Gli oceani possono essere immani trappole per carbonio al di sotto del c.d. limite di compensazione dei carbonati dove essi vanno in soluzione (ed il carbonio in forma ionica resta in acqua a grandi profondità). Cosa sappiamo di preciso di questo meccanismo? Quanto sta contribuendo a mitigare l'aumento di CO2 che avremmo in atmosfera se non ci fossero gli oceani? Ne abbiamo un'idea? influisce tanto, o magari influirebbe ma è troppo lento per "tenere il passo" dell'incremento della CO2 atmosferica, funzionando bene solo nell'ambito del ben più lento ciclo sedimentario?
Lo sappiamo? Abbiamo a disposizione un buon modello universalmente accettato dalla comunità scientifica?

Perciò nelle more in cui si dovrebbe IN OGNI CASO cercare di risparmiare risorse non rinnovabili diminuendo COMUNQUE le emissioni di CO2, se possibile, ed anche le emissioni di metano nell'atmosfera, privilegiando un utilizzo integrato del calore residuo industriale, evolvendo le tecnologie fotovoltaiche, quelle connesse al solare termico (attualmente molto più "facile" e di minore impatto reale), quelle eoliche (si iniziano a vedere modelli di impianti senza eliche o singole pale rotanti, ma con soluzioni meccaniche di minore impatto visivo e sulla avifauna), all'energia associata alle maree... troppo c'è da recuperare...

Nelle more, il fenomeno cui pare stiamo assistendo va studiato, sviscerato, approfondito senza isterismi ma senza nemmeno negare fatti incontrovertibili come l'evoluzione dei fronti dei ghiacciai nell'emisfero settentrionale. E i media non aiutano in questo.

DarknessLight
21-01-2016, 19:03
Per rispondere a SVelo e a Gaetano.

Non sono un esperto di clima ne di estinzioni.. non saprei mai e poi mai articolare ed argomentare un discorso al riguardo.... mi affido timidamente a quello che da anni ripetono in modo martellante (non mi riferisco ai media ma agli esperti)
Non sono un meteorologo, ne climatologo, ne biologo...

Sinceramente non avevo colto che il senso del Topic fosse una negazione dell impatto umano sull ambiente...

DarknessLight
21-01-2016, 19:16
Ci sono state variazioni molto più grandi quando l'uomo neanche esisteva e le estinzioni non sono certo cominiate con l'uomo, fa parte dell'evoluzione delle specie.

Infatti Gaetano!

Mica l uomo annientera' tutte tutte tutte le specie viventi del pianeta!
I batteri anossici e le meduse spopoleranno! La vita è difficile da sradicare alla radice! Semplicemente si estinguono quegli animali di cui non ci importa molto come i grandi mammiferi, ma anche gli anfibi tropicali, o anche le barriere coralline e a cascata gli ecosistemi ittici.

Ma tranquilli, anche quando è caduto il meteorite che ha estinto i dinosauri, loro mica si preoccupavano... tanto dicevano "ci sono gia' state tante estinzioni nel passato e la vita è sempre sopravvissuta. Anche se noi ci estinguiamo tanto qualcuno prenderà il nostro posto"...

Gaetano M.
21-01-2016, 19:19
Valerio bellissima analisi! Le variabili in gioco, penso, che siano state tutte elencate. Proprio questo rende conto di quale sia la difficoltà di capire se e quanto l'uomo contribuisca. Difficile pensare ad un'autoregolazione (tipo Watt) anche se la natura la sta utilizzando all'interno degli organismi viventi. Non riesco a considerare seriamente i tifosi del GW come Al Gore, per esempio, mentre dall'atra parte li vedo più seri.

givi
21-01-2016, 19:21
Ma, e al sole nessuno pensa, forse non riscalda la terra ?

DarknessLight
21-01-2016, 19:24
Ma, e al sole nessuno pensa, forse non riscalda la terra ?

È una battuta?

Ma scusa, ma se il problema è che i gas nell atmosfera trattengono più calore rispetto al normale cosa c entra il sole?!

Red Hanuman
21-01-2016, 21:02
DarknessLight, forse non sai che ci sono studi (seri, non farlocchi) che sostengono che il Sole sia in una fase di attività molto alta, forse la più alta degli ultimi 3000 anni.
Altri studi sostengono che l'attività solare è strettamente collegata al comportamento dei venti dominanti ed alle oscillazioni periodiche meteorologiche. Altri ancora sostengono che il minimo di Maunder sia collegato a variazioni GLOBALI del clima, e non solo locali, come sostenuto dall'IPCC. E così via.
Se vai a leggere i documenti dell'IPCC, però, non troverai traccia di queste cose. E allora?
E' solo cecità o anche convenienza? Chissà....:whistling:
In ogni caso, 2,5 milioni di anni fa circa il polo Nord era privo di ghiacci. E' un dato di fatto riconosciuto.
Come mai? La CO2 non c'era.... No, no, ne sappiamo troppo poco....

DarknessLight
21-01-2016, 21:13
Sul Sole d accordo. Ma una cosa sono le causa naturali, altra cosa sono le cause umane.

Comunque sia, quindi come dici che devo pensare rispetto all impatto umano sull ambiente?
Sono tutte falsità quelle che dicono che a casa delle attività umane gli ecosistemi si stanno sballando pesantemente?
Oppure sono solo parzialmente vere?
Cosa ne pensi?

Red Hanuman
21-01-2016, 22:18
L'impatto c'è, ed è evidente. Comunque, certi equilibri sono stati toccati, e l'uomo è senz'altro responsabile di molti danni.
Ma secondo me, sulla CO2 e sul clima ci sono molte, troppe incognite incognite.
Hanno sbagliato troppe volte, e troppo spesso hanno corretto il tiro.
La scienza si fa anche per tentativi, ma quando sono troppi, forse è il caso di cambiare rotta. O di ammettere che non tutto quello che si spaccia per scienza è tale, e che forse c'è dell'altro.... ;)

Valerio Ricciardi
21-01-2016, 22:26
Sinceramente non avevo colto che il senso del Topic fosse una negazione dell'impatto umano sull'ambiente...

Ma non lo è! Io son fra quelli che non negano assolutamente le evidenze dei dati (e si che ve ne sono);

sospetto che la Scienza non sia al momento in grado di quantificare con un minimo di serietà e precisione il ruolo dell'uomo in QUESTO fenomeno, fermo restando che dato che relativamente a componenti che facilitano variazioni climatiche verso il riscaldamento ne combiniamo di ogni, l'uomo per me resta pesantemente indiziato almeno come contributore importante.

La mia posizione è estremamente diversa da quella di Zappalà, che partendo da considerazioni come le mie osserva sopratutto gli interessi economici in gioco (che ci sono eccome!) favorevoli a creare un indotto economico attorno alla preoccupazione dei cambiamenti climatici, per arrivare grossomodo a negarne la sostanza.

Lui ritiene, se ho ben capito, che i fattori extraantropici multifattoriali siano del tutto prevalenti e che tutti i pasticci (innegabili, e per carità nemmeno lui li nega) che noi umani si riesce a combinare nel nostro forsennato tentativo di sviluppo privo di un disegno e di una progettualità di lungo termine... siano del tutto marginali rispetto ad esempio alle oscillazioni di intensità dell'attività solare. Io ritengo semplicemente di non saperlo e non mi sbilancerei più di tanto. E' una differenza non di sfumature, tant'è che in uno scambio di post di molto tempo fa proprio qui lui mi mandò (ovviamente) sostanzialmente sa quel paese in malo modo.

Valerio Ricciardi
21-01-2016, 22:32
che devo pensare rispetto all'impatto umano sull'ambiente?
Sono tutte falsità quelle che dicono che a casa delle attività umane gli ecosistemi si stanno sballando pesantemente?

Ma certo che son tutte cose vere!

Si discute SOLO del ruolo che potrebbe avere effettivamente lo scellerato comportamento dell'uomo relativamente alla tendenza apparente ad un progressivo innalzamento delle temperature medie.

Inquinamento, deforestazione, dispersione di radionuclidi artificiali nell'ambiente, estinzione di specie indotta dalla riduzione se non integrale distruzione di ecosistemi, riduzione della biodiversità, maldistribuzione delle risorse, esaurimento di materie prime difficilmente rinnovabili, contaminazione visiva del paesaggio, inquinamento acustico e luminoso son tutte cose che restano drammaticamente reali ed evidenti anche se climaticamente non stesse succedendo nulla.

DarknessLight
21-01-2016, 22:43
Ma non lo è! Io son fra quelli che non negano assolutamente le evidenze dei dati

Ok, avevo colto dai tuoi interventi precedenti che pensiamo in modo simile.
Infatti mi riferivo a chi ho citato nel mio commento;)

Poi, ripeto, non sono molto informato sull argomento e come al solito si fa molta disinformazione e può darsi che io ci sia anche cascato con tutte le scarpe nelle varie bufale giornalistiche, però suppongo che se lo dicono in tanti e si citano così tante fonti, almeno un fondo di verità ci sia.
Poi se voi ne sapete di più mi fa piacere che mi facciate capire come vederci chiaro.

DarknessLight
21-01-2016, 23:00
E' una differenza non di sfumature, tant'è che in uno scambio di post di molto tempo fa proprio qui lui mi mandò (ovviamente) sostanzialmente sa quel paese in malo modo.

Sì, spesso rileggo le vostre vecchie conversazioni perchè condensate moltissimi concetti davvero interessanti in poche righe.
Il vostro "scontro" epico sul clima l ho letto poco tempo fa.

Comunque sia, non entro nel merito della discussione che facevate perchè non ne sarei capace. Volevo solo dire che è un vero peccato che (a prescindere dal punto di vista che uno ha) conversazioni così serie e corpose siano destinate a restare su un forum così (come spesso lo definite) "di nicchia", mentre in tv passano certi programmi fatti apposta per evitare che lo spettatore ragioni.

Marcos64
22-01-2016, 00:54
Non posso certo dare un parere tecnico, non ne ho le competenze, ugualmente mi sono fatto un'idea. La correlazione tra CO2 e riscaldamento, molto spesso data come verita' indiscutibile, forse non e' cosi' scientificamente certa. E' pero' certo che ridurre l'utilizzo di combustibili fossili, sia un bene necessario a
questo pianeta, a prescindere dalla validita' o meno della correlazione. Non vorrei cominciassimo a pensare
che la riduzione della CO2 risolva tutti i problemi, concetto che spesso i media sembrano veicolare, dimenticando
che questo pianeta lo stiamo massacrando in molti altri modi, con esiti nefasti scientificamente certi! Se l'industrializzazione spinta avesse veramente prodotto "solo" un incremento di quel parametro, ci sarebbe da
stare piu' allegri.

Gaetano M.
22-01-2016, 09:43
E' un problema di utilizzo delle risorse. Cosa sta costando il protocollo di Kioto? e siamo sicuri che queste risorse non potevano essere meglio utilizzate? Io arrivo addirittura a pensare, ma solo a livello intuitivo, che una parte della crisi che il mondo sta vivendo sia responsabilità delle decisioni prese a Kioto. Infatti a Parigi sono stati più possibilisti.

Valerio Ricciardi
22-01-2016, 11:21
Ad esempio, la CO2 essendo prodotto della combustione di petrolio e carbone, è un componente (sbagliato considerarlo un inquinante) di ciò che viene immesso nell'ambiente particolarmente da contesti socioeconomici meno evoluti, come i paesi in via di rapidissimo e caotico sviluppo (Cina, India, sino a poco tempo fa Brasile).

Rimarcare con ogni clamore mediatico possibile il ruolo della CO2 come gas serra dimenticandosi sistematicamente di parlare di Metano, che è 20 volte più efficace, significa anche politicamente ed economicamente cercar di contenere l'espansione sui mercati delle potenze emergenti; il che nulla ha a che vedere col futuro del pianeta.
I paesi che il loro salto qualitativo nello sviluppo l'han già fatto da tempo, infatti, complici anche i costi energetici elevati han già da tempo iniziato a ridurre drasticamente o limitare quanto possibile la combustione di carbone e petrolio per produrre energia.

Qunidi quanto più stringenti diverranno i (sacrosanti concettualmente) limiti di emissioni per quanto attiene la CO2, tanto più saranno penalizzati paesi poveri popolosi e in rapida espansione, rispetto a relatà ricche sofisticate e ad alta tecnologia.

Quanti di voi sapevano di questa notizia? Breve video impressionante in infrarosso:

https://www.youtube.com/watch?v=Oe2VUdmAqXE

anche qui:

https://www.youtube.com/watch?v=SDchTAW1-IY

Altro filmato:

https://www.youtube.com/watch?v=mcUnOFJ-rrs

analisi molto più accurata e puntuale (lunghissima, ma ne vale la pena):

https://www.youtube.com/watch?v=lTvQvMAJ6hE

30 mila kg di metano l'ora diffuso nell'atmosfera tal quale, - secondo altre valutazioni invece addirittura 1200 tonnellate al giorno - rappresentano secondo le autorità (non secondo gattare animaliste vegane grilline, eh?) circa il 25% di tutto l'impatto climalterante della California.

Una cosa paragonabile al "Great Oil Spill" della BP nel Golfo del Messico.

A Parigi non si è sentita nemmeno UNA parola su questo evento IN CORSO. Possibile?
"Spontanea" e casuale distrazione?

SVelo
22-01-2016, 12:11
DarknessLight, perdonami, ma a rigor di logica e per coerenza, non puoi affermare prima
quello a cui si assiste dalla rivoluzione industriale ad oggi è un incremento molto più rapido dei normali cicli glaciazione-riscaldamento, quindi le varie specie non riescono a stare dietro al cambiamento e si stanno estinguendo. Sopravviveranno solo alcune specie e la terra cambierà aspetto.
È un pericolo da non sottovalutare." e poi
Non sono un esperto di clima ne di estinzioni.. non saprei mai e poi mai articolare ed argomentare un discorso al riguardo.... mi affido timidamente a quello che da anni ripetono in modo martellante (non mi riferisco ai media ma agli esperti)
Non sono un meteorologo, ne climatologo, ne biologo...
Ti contraddici da solo...
Allora o citi gli esperti e gli studi accettati dalla comunità scientifica o dici che è solo una tua impressione.
Almeno secondo me così si deve ragionare, o no?

Marcos64
22-01-2016, 14:11
Nessuno tocchi DarknessLight! :) Una mente libera!

DarknessLight
22-01-2016, 14:41
Cara SVelo,

il fatto è che inizialmente non avevo colto il senso del vostro discorso.
Non sono molto informato sulla questione, quindi ho preso come campione quello che si sente dire in tv o nei documentari, e qualcosina leggiucchiata qua e là, quindi ad esempio che l effetto umano sul clima è imponente e non trascurabile.

Ora mi state spiazzando :biggrin:

Ma visto che questo forum è un oasi nel deserto (almeno per me) e visto che mi avete sempre tutti dimostrato di sapere quello di cui parlate, magari è meglio che segua un pò i vostri interventi. Poi magari vedrò cosa ne esce e ne darò un mio giudizio.

Quello che è emerso dai commenti di Valerio e di Red devo dire essere in linea con quello che già sapevo.
Diverso però e' chiedermi se è vero o meno che le bestie si estinguono. Questo penso sia fatto noto. Basti pensare alla barriera coralina. E quindi a cascata tutti i sistemi ittici ad essa associati.
E questo fa avvenire un processo di feedback positivo. Gli oceani diventano anossici e si riempiono di meduse che rendono gli oceani ancora più anossici, uccidendo i pesci e riempiendo gli oceani ancora di più di meduse. È un problema del mediterraneo stesso.
Poi, e' vero, non c entra con il riscaldamento globale, ma pensa a tutte le catastrofi ambientali a partire dal deforestamento ad arrivare agli scarichi di petrolio, detersivi, eccetera in mare...
Mentre riguardo il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacci si sente spesso parlare nei documentari del rischio di estinzione degli orsi polari.

SVelo
22-01-2016, 16:15
Per quanto riguarda l'inquinamento, il disboscamento, la cementificazione, il dissesto idrogeologico, la caccia indiscriminata (vedi decimazione degli elefanti per il commercio dell'avorio), sono d'accordo con te, ma per il riscaldamento globale è tutto ancora da verificare :hm:

givi
22-01-2016, 17:22
Non dimentichiamo che il principale gas serra, per altro il terzo composto più diffuso in atmosfera, è il vapor d'acqua. Lo si può anche vedere e gli amici coi telescopi se ne lamentano (a ragione) spessissimo.

Concordo con Valerio Ricciardi per la questione del metano.

SVelo
22-01-2016, 17:34
Non dimentichiamo che il principale gas serra, per altro il terzo composto più diffuso in atmosfera, è il vapor d'acqua.
E che facciamo allora, non cuociamo più la pasta? :biggrin:
Ok ok, mi inginocchio sui ceci :oops:

Valerio Ricciardi
22-01-2016, 17:34
Uhm, guarda, secondo i glaciologi è un fatto, secondo i biologi marini è un fatto, secondo gli entomologi è un fatto. Gli astronomi, giustamente, tengono bene aperta la porta all'ipotesi di una oscillazione non significativa di un vero trend progressivo, perché le curve di Milankovitch parlerebbero casomai di un vago odore di pre-glaciale.

Però anche sul piano astronomico sembrerebbe che ci sia una lenta "pulsazione" dell'attività solare che andrebbe verso un aumento dell'energia irradiata. E capisci bene che se anche solo il Sole aumentasse i W/m2 incidenti sulla Terra del 2%, i pasticci che combiniamo noi con le emissioni ad effetto climalterante farebbero la figura di una scacciacani contro i cannoni da 480 della USS NewJersey.

Se parli con un pescatore, ti dice che la quantità di specie alloctone provenienti dal Mar Rosso che si ritroa fra le reti ha avuto una vera impennata. Tutta colpa del Canale di Suez? C'era, non inaugurato ma pronto e con continuità idraulica senza chiuse, dal 1867.

Qualcosa pare che ci sia di vero, assolutamente, al momento. Cosa succederà di questo trend fra cento anni? Lo ignoro. se si trattasse di una semplice oscillazione potrebbe anche cambiare di segno; a quel punto se l'uomo avesse messo in atto nel frattempo serie e credibili politiche di contenimento dell emissioni climalteranti di ogni genere, magari potrebbe aver la tentazione di "attribuirsi il merito della cura" senza che in realtà la ragione dell'inversione di tendenza sia antropica.

Io "a naso" penso che l'uomo influisca, non poco, ma una mano (verso il riscaldamento) la dia.