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Visualizza Versione Completa : DSJ Deep Sky Journal N° 72 Aprile 2016 (M105-NGC 3384/3389)



etruscastro
13-03-2016, 09:02
Nel numero 72 del Deep Sky Journal di Astronomia.com, torniamo a parlare di grandissime osservazioni, aiutati dal periodo dell'anno che più si presta alla ricerca degli oggetti galattici, ci soffermeremo in una delicata porzione di cielo, molto conosciuta dagli astrofili sia visuali che fotografi… il Leone, e nello specifico di uno straordinario tripletto composto da NGC 3384/3389 e 3379, quest'ultima meglio conosciuta come M105!

FOTO:

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Per parlare di questo splendido tripletto, prenderemo in considerazione la grande galassia ellittica NGC 3384 che si trova alle coordinate celesti di A.R. 10h 48m 16,9s e di Dec. +12° 37' 46”, scoperta nel 1784 da Herschel, la sua distanza è stimata in circa 35,000,000 di anni luce e “brilla” di una magnitudine integrata di +9,7 e di una Luminosità Superficiale +12,4 , è un valore decisamente buono tenendo conto che la galassia ha una generosa dimensione apparente che risulta in 5,5' x 2,5'

La galassia, è anche nota come NGC 3371- UGC 5911- PGC 32292


TROVIAMO NGC 3384 CON STELLARIUM:

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Trovare il tripletto di galassie non è affatto difficile se si prende come riferimento M105 che ha un'ottima luminosità, generalmente se si è sotto un cielo discretamente buio, basta rintracciare le stelle Chertan (Theta Leonis +3,3) e Regolo (Alfa Leonis +1,4), tracciando una retta immaginaria che congiunge i due astri, le galassie si trovano praticamente a metà strada leggermente decentrate verso Sud, da tenere in considerazione che quella stessa porzione di cielo è densamente popolata da altri e luminosi oggetti Messier.


CONSIDERAZIONIOSSERVATIVE:

ho osservato in una sera di tardo maggio del 2014 questo splendido gruppo di galassie,durante una serata “difficile” per via di una forte umidità che ha abbassato la trasparenza del cielo, nonostante tutto il valore SQM è stato stabile a 21.3 in quella porzione di cielo, valore non del tutto trascurabile. strumento CPC 11" con oculare ES 18mm da 82° 155x circa


Dagli appunti:
la visione è da cardiopalma, M105 spicca prepotente come un faro nella notte chiaramente ellittica e la NGC 3384 la segue a ruota, la natura di quest'ultima non è spirale ma nel complesso la totalità dell'oggetto prende una direzionalità NW/SE, molto più tenue seppur non difficile da scovare, la terza componente la NGC 3389 spirale inclinata di ¾ con una direzionalità E/W e un nucleo puntiforme, ha dei bracci della struttura molto lievi e con dei chiaro/scuro al suo interno ma il tutto è molto effimero e la bassa trasparenza della serata non aiuta nel contrasto di soglia.
Oggetti mozzafiato!


PILLOLE DI ASTROFISICA:

negli ultimi anni gli astronomi hanno studiato molto la galassia NGC 3384, studiando il Buco Nero al suo interno, stimato in “soli” 16,000,000 di masse solari (si stima solo ¼ del buco nero al centro della Via Lattea) e della relazione che lega la sua massa con quella totale dell'intera galassia, si deduce che la NGC 3384 è una galassia relativamente “tranquilla” con una bassa formazione stellare, ciò che la rende particolare invece sono i Faint Fuzzie come ne abbiamo già parlato: QUA (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?7999-DSJ-Deep-Sky-Journal-N%B0-47-(Novembre-2014)&highlight=3384)


UN POCHINO DISTORIA (tratto liberamente da Wikipedia...):


16434 Luigi Carnera Trieste, 14 aprile 1875– Firenze 30 luglio 1962 è stato un astronomo e matematico italiano.

Dopo gli studi di matematica,cominciò la sua carriera come assistente di Max Wolf in Germania, dove scoprì 16 nuovi asteroidi.

Lavorò inoltre a Potsdam e in Argentina. Nel 1908 tornò in Italia perla cattedra di astronomia presso l'istituto Idrografico della Marina di Genova e nel 1919 divenne direttore dell'Osservatorio Astronomico di Trieste.

In seguito fu direttore dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli, a partire dal 1932 e fino al termine della sua carriera nel 1948.

A Napoli tenne inoltre la cattedra di Astronomia Generale e di Astronomia Geodetica presso l'Istituto Universitario Navale (oggi Università "Parthenope").

lpcdc3
14-03-2016, 17:43
Quale apertura ritieni il minimo per riuscire a osservare il terzetto di galassie?

etruscastro
14-03-2016, 18:07
8" sotto un cielo buio, meglio 10" anche con cieli medi!
il problema è per la NGC 3389 che è davvero effimera e con una bassa Luminosità Superficiale...

lpcdc3
14-03-2016, 19:39
Quindi diresti che con il mio 6" è inutile provare anche sotto cieli buissimi, seppur non sperando in niente di meglio di un batuffoletto? (o anche provare a vedere solo due delle tre)

garmau
14-03-2016, 19:58
Due sicuramente le becchi, la terza dipende da quanto è buio il cielo.

alextar
14-03-2016, 20:11
Guarda, appena ieri sera ci ho fatto un giretto col mio dobson 8".
Cielo cittadino, inquinamento luminoso stile psichedelico, eppure... eppure, le ho beccate.
Certo, "osservate" è una parola grossa, ma in distolta con il 15mm erano lì :)

etruscastro
15-03-2016, 08:24
Quindi diresti che con il mio 6" è inutile provare anche sotto cieli buissimi, seppur non sperando in niente di meglio di un batuffoletto? (o anche provare a vedere solo due delle tre)
no, ci devi provare, perché è il cielo che comanda, puoi trovare una serata con seeing medio ma dalla buona trasparenza e in condizioni di pupilla adattata al buio escono fuori cose notevoli, se dovessi aver problemi prova a tenere fuori afov le due galassie più luminose e utilizza la visione distolta. ;)

la 3389 una sera la intravedevo al limite col 110mm ma in una serata particolarmente tersa.

nicola66
15-03-2016, 08:46
Guarda, appena ieri sera ci ho fatto un giretto col mio dobson 8".
Cielo cittadino, inquinamento luminoso stile psichedelico, eppure... eppure, le ho beccate.
Certo, "osservate" è una parola grossa, ma in distolta con il 15mm erano lì :)

qualcosa ogni tanto la fai dalle tue parti :biggrin:

alextar
15-03-2016, 09:09
Sì ma ho sentito il vecchio Giano, diventa sempre più vetusto...