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Visualizza Versione Completa : Vostochny, il lancio Soyuz... forse più costoso della storia



Valerio Ricciardi
28-04-2016, 17:57
La Russia spaziale ricomincia da Vostochny

Riuscito, dopo un rinvio, il lancio inaugurale della Soyuz dalla nuova base in Siberia presso il Pacifico. Ma il cosmodromo voluto da Putin come squillo dell’orgoglio russo si è rivelato costosissimo. E fino al 2017 non lancerà nulla

28/04/2016

ROBERTO GIOVANNINI

Con un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia è decollato dalla nuova base spaziale russa di Vostochny, nella regione dell’Amur, il primo razzo inaugurale. Alle 4.01 ora italiana, ha reso noto l’agenzia spaziale russa Roscosmos, un vettore Soyuz-2.1a ha lasciato la Terra per portare in orbita tre satelliti, 24 ore dopo la cancellazione di un primo tentativo di lancio per motivi tecnici appena 90 secondi prima dell’avvio dell’operazione. Al lancio ha assistito anche Vladimir Putin. «La Russia - ha detto il presidente russo - rimane il Paese leader per numero di lanci nello spazio».

Non è stato semplice arrivare a questo lancio, e non è stata una passeggiata per la Russia riuscire a mettere in funzione (per adesso ai minimi termini) la nuova base spaziale, che si trova sulla costa pacifica della Russia, a un passo dalla Cina, e che durante la guerra fredda era una base di lancio di missili balistici intercontinentali con testata nucleare. Una base la cui realizzazione fu decisa dallo stesso Putin a metà degli anni 2000, con un duplice ambizioso obiettivo: dimostrare più che mai il ruolo leader della Russia nel campo dell’esplorazione spaziale e sostituire (in prospettiva) il «cosmodromo» di Bajkonur, fondato durante l’era sovietica ma ora situato all’interno del Kazakhstan, e utilizzato dalla Russia con una serie di vincoli e limitazioni.

Il cosmodromo di Vostochny, situato in uno dei punti più meridionali del territorio russo - per lanciare un razzo in orbita in modo economico è utile che la base di lancio sia collocata il più possibile vicino all’Equatore, voleva essere un altro squillo di tromba per l’orgoglio russo, in un momento in cui il programma spaziale Usa sembrava in pieno declino e in cui la Cina non pareva un rivale degno di nota. Tuttavia l’impresa di costruire in tempi rapidi la nuova base si è rivelata più complicata del previsto, anche per il clima gelidamente infernale, e la crisi economica ha ridotto le risorse disponibili, costringendo per lunghi mesi le maestranze a lavorare senza stipendio. E mentre il programma spaziale cinese è diventato sempre più potente e quello statunitense è riuscito a creare un’industria spaziale privata e ad avvicinarsi alla ripresa dei lanci da parte della NASA, in Russia si sono moltiplicati incidenti e fallimenti.

E così, la messa a punto della prima rampa di lancio a Vostochny è stata davvero complicata: il primo lancio promesso per il 2015 è stato rinviato al 2016, teoricamente il 12 aprile, anniversario dello storico lancio di Yuri Gagarin in orbita. Una data che è stata mancata clamorosamente, così come - cosa davvero inaudita nell’astronautica sovietica - si è dovuto interrompere il conto alla rovescia del primo tentativo di lancio della Soyuz 2.1a. Stanotte, finalmente, tutto è andato liscio.

Resta da capire se si continuerà a scommettere su Vostochny, o se la Russia preferirà continuare a ricorrere a Bajkonur per i lanci con cosmonauti, alla rampa Soyuz nella base europea di Kourou in Guyana francese per i lanci di satelliti, e alla base storica di Plesetsk in Russia per i lanci di tipo militare e spionistico. Per adesso a Vostochny non succederà più niente almeno fino al 2017: non sono previsti lanci di alcun tipo.

Fonte:
http://www.lastampa.it/2016/04/28/esteri/la-russia-spaziale-ricomincia-da-vostochny-JkeetMBDeoHjZNCz4j2jZI/pagina.html

(c'è anche un video) :)

Valerio Ricciardi
29-04-2016, 00:27
Per adesso a Vostochny non succederà più niente almeno fino al 2017: non sono previsti lanci di alcun tipo.

E questo, se ci pensate, è molto italiano. Come quando da noi si inauguravano, al Sud, gli ospedali anche belli grandini (inutili, al centro di un bacino di utenza di pochi paesini che ti costava meno alla bisogna trasferire i pazienti urgenti in elicottero al Gemelli o all'Umberto I di Roma o al Cardarelli di Napoli), pronti e finiti,

...poi tagliato il nastro se ne andavano tutti via, le mazzette erano state distribuite, le ditte avevano guadagnato, l'ospedale non veniva mai aperto, e dopo alcuni anni arrivava il Gabibbo di Striscia la Notizia a fare il servizio satirico su uno spreco di X decine di miliardi (in lire) aggirandosi per i locali vuoti, imbrattati da writers, saccheggiati per le parti metalliche da nomadi e rumeni clandestini e con cacche di cani dappertutto.