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Visualizza Versione Completa : Notizie da Io



corrado973
19-05-2016, 16:32
Le dinamiche geologiche del satellite di Giove sotto la lente degli studiosi.

Articolo qui (http://www.asi.it/it/news/io-luna-esuberante-0)

frignanoit
20-05-2016, 00:23
Se fosse un po così la nostra Luna sarebbe lo spettacolo nello spettacolo, magari ci arriverebbe ogni tanto anche qualche diamantino scomodo...;)

corrado973
03-08-2016, 09:58
Aggiorno:

https://s31.postimg.org/pto2t8yez/atmosferoa_io.jpg

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Journal of Geophysical Research, finanziato dalla NASA, rivela che la sottile atmosfera di Io condensa come ghiaccio quando la luna si trova all'ombra di Giove.


Dettagli qui (http://aliveuniverse.today/flash-news/spazio-astronomia/2464-l-atmosfera-fluttua-su-io)

corrado973
21-10-2016, 13:42
Un gruppo di astronomi dell’Università di Berkeley ha utilizzato i telescopi Keck II e Gemini North nelle Hawaii per ottenere immagini ad altissima risoluzioni dell’intensa attività vulcanica del satellite di Giove Io.

https://s11.postimg.org/4c587lhpv/alldata.png


Grazie a questi scatti gli astronomi sono riusciti a tracciare 48 hotspot vulcanici sulla superficie della luna gioviana, come si vede nell’immagine in alto.

Questi punti caldi si riferiscono a un periodo di 29 mesi, da agosto 2013 fino alla fine del 2015, e appaiono così nitidi grazie alla moderna tecnica dell’ottica adattativa. Si tratta di un metodo utilizzato dai telescopi per contrastare l’effetto della turbolenza atmosferica: senza questo ‘filtro’ Io – così come gli altri corpi celesti – apparirebbe simile a una sfera sfocata.
Invece l’ottica adattativa ha consentito agli strumenti utilizzati dagli astronomi di Berkeley di isolare singoli punti sui 3.600 chilometri di diametro di Io.
“In una specifica notte – spiega Katherine de Kleer, che ha coordinato le osservazioni – siamo in grado di vedere mezza dozzina di hotspot diversi. Tra i centinaia di vulcani attivi di Io ne abbiamo così individuati 50, che sono stati più potenti negli ultimi anni”.

Sorprendentemente, alcune delle eruzioni sembrano essere collegate tra loro: si verificano progressivamente nel tempo sulla superficie del satellite gioviano, come se una ne inducesse un’altra a 500 chilometri di distanza.

Di tutti i maestosi vulcani studiati, ce n’è uno in particolare che ha attirato l’attenzione degli scienziati: Loki Patera (http://www.sci-news.com/astronomy/science-volcano-loki-io-02840.html), il re delle eruzioni, che in media si attiva circa 10 volte nell’arco di un periodo che va da uno a due anni.



Questo potrebbe far pensare che Loki Patera sia un enorme lago di lava, le cui eruzioni corrispondano in realtà a episodi di rottura della crosta: un po’ come avviene qui sulla Terra nella temibile catena vulcanica di Erta Ale, in Etiopia. (http://www.centrometeoitaliano.it/terremoti-e-geofisica/etiopia-lago-di-lava-pronto-a-traboccare-ad-erta-ale-video-26-11-2015-33675/)





http://www.gemini.edu/node/12580