Gitt
10-06-2016, 08:48
Desidero condividere con voi gli appunti presi Pian dell’Armà (PV) nella serata osservativa di martedì 7 Giugno.
Strumento: Dobson 200/1200 Skywatcher
Oculari utilizzati: ES 14-8,8-6,7/82°, Planetary ED 5/60°, Barlow Meade 140 2x
Anche questo mese, come già il precedente, bisogna fare i salti mortali per non perdersi la luna nuova. Dopo aver atteso inutilmente una serata decente nel ponte del due giugno, l’unica possibilità si presenta nella serata di martedì 7, sugli Appennini.
Mi sento con Ogu, decidiamo fare questa pazzia, anche se le previsioni sono incerte.
Dato che il buio in questo periodo non arriva mai, decido di fermarmi a cena in un albergo/ristorante/bar a Cosola, in cui il tempo sembra che si sia fermato. Sono l’unico avventore, l’anziana proprietaria mi prepara espressamente un piatto di pansotti al sugo di noci e mi taglia due belle fette d’arrosto: non mi mancheranno le calorie per passare tutta la notte all'aperto!
In val Borbera ha piovuto nel pomeriggio, ma il cielo si sta aprendo. Lungo la salita incontro un paio di daini e numerose lepri.
Arrivo al pratone dell’Armà in torno alle 21,30 subito dopo il tramonto ma con ancora un sacco di luce. Non c’è nessuno, mi sistemo in prima fila sulla piazzola a bordo strada, perché il prato è zuppo d’acqua. Mentre piazzo lo strumento vedo passare un mustelide, forse una martora (pelo marrone scuro, muso e petto bianchi): è la prima volta che ne vedo uno.
Quando inizia a farsi mediamente buio, intorno alle 22,15 allineo il cercatore e parto con la collimazione.
Mi rendo subito conto che il seeing è ottimo, a tratti quasi perfetto: riesco a collimare a 480x con una precisione molto superiore alla norma.
Passo subito ad osservare i pianeti:
Marte è eccellente, regge benissimo i 240x e anche i 270x dell’ES 8,8 con barlow 2x, degrada invece con il 6,7 più barlow, ma siamo a 360x.
Sul lato W osservo un profondo mare arcuato, che parte a NW, si biforca all’altezza dell’equatore e prosegue in due rami fino a S. Sul lato E un altro mare più debole e più sottile, anch’esso arcuato, che inizia a N e termina a SE.
La differenza con altre osservazioni, pur buone, è che stasera i mari sono nitidi, con bordi frastagliati e non sfumati. Noto al centro del disco una pianura di colore arancione, con alcuni punti più chiari, quasi bianchi, ed altri di un arancio più intenso.
Saturno è uno spettacolo: sul disco distinguo chiaramente due bande più quello che ritengo essere la calotta polare, più scura, come un cappuccio in testa al gigante gassoso!
Evidente la Cassini su tutto l’anello, anche nelle parti più sottili. Non ho volutamente cercato i satelliti, mi sono concentrato sugli anelli, sulle differenze di luminosità e sugli effetti di ombra degli anelli sul disco.
Giove era molto stabile, ben osservabile sia a 240x sia a 270x: i quattro satelliti erano tutti a E, con Ganimede un poco più alto e Callisto poco più basso rispetto a un’ideale linea mediana.
Molto nette SEB, NEB e STB, molto più difficile la NTB.
Non noto nè festoni nè ovali. SEB e NEB presentavano alcune baie e numerose ondulazioni, soprattutto la SEB sul lato S. L’immagine è molto stabile, ma le velature diffuse riducono il contrasto.
Non appena si fa buio, intorno alle 22,45-23,00, mi butto sullo Scorpione, iniziando con l’ammirare due classici come M4 e M80, per poi cercare un oggetto che non ho ancora osservato:
NGC6144 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/6144/globular-cluster)GC m.9,1 Size Halo 9,3’/ Core 3,7’ Scorpius
Visibile a 136x, difficile, meglio in visione distolta. Appare come una macchia tonda di 6' di diametro con una stellina molto debole sovrapposta alla parte NW dell'alone. Non sembra avere un nucleo evidente, risulta molto diffuso.
A 180x risolvo altre 2 o 3 stelle al limite m.13-13,5 sull'alone N. Una stella m.10 a 9' SSW.
A questo punto il cielo si vela quasi interamente: faccio un tentativo a NW nell’Orsa e nei Cani da Caccia, ma quando mi rendo conto che non vedo nemmeno M109, devo desistere quasi subito.
Dopo una mezz’ora arriva Ogu, che mi risolleva dallo sconforto in qui stavo sprofondando. Mi racconta le sue disavventure con il navigatore, poi scarica il suo 12” e ci mettiamo a chiacchierare di astronomia, di astrofisica, di libri letti, insomma, un vero piacere!
Intorno all’una, finalmente, il cielo migliora e riesco a dedicarmi ai globulari in Ofiuco. Avevo già osservato M10 e M12 dal cielo di casa, ma qui è tutta un’altra storia:
M10 (http://dso-browser.com/dso/info/M/10/ globular-cluster)GC m.6,6 Size Halo 20’/Core 8,5’ Ophiucus
Visibile nel cercatore, a 136x è già risolto in decine di stelle sia sul nucleo sia sull’alone. Il nucleo mi appare allungato N-S di dimensioni 6'x4', con una strana “appendice” che fuoriesce a N. L’alone è ampio almeno 9-10'.
A 180x è un tripudio di stelle risolte sia nel nucleo sia nell'alone. Rimane una nebulosità irrisolta nel nucleo, che resta tale anche a 240x.
Bellissimo anche a 86x, sia rispetto al contesto, sia nelle proporzioni nucleo/alone.
M12 (http://dso-browser.com/dso/info/M/12/ globular-cluster)GC m.6,7 Size Halo 16’/Core 7,4’ Ophiucus
Visibile al cercatore, bello a 86x, forse più raccolto di M10, con più stelle nel nucleo e meno nell'alone.
A 136x è inquadrato da 3 stelle m.9 a pochi primi a SE, a NE e a NW. Quella a SE è più luminosa e più vicina al globulare.
A 180x risolvo 15-20 stelle soprattutto nell'alone W ma anche nel nucleo. Sembra leggermente ovale SE-NW, poco più piccolo di M10: nucleo 5-6' e alone 8-9'.
A 240x scorgo dei vuoti e dei pieni nel core, ma la parte centrale resta non risolta.
NGC6366 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/6366/globular-cluster)GC m.9,5 Size Halo 8,3’/ Core 3,6’ Ophiucus
Non sono riuscito a vederlo, forse anche a causa dell’umidità e della vicinanza di 47-Oph m.4,5 che si trova a 17’W del globulare.
(Fine prima parte - continua)
Strumento: Dobson 200/1200 Skywatcher
Oculari utilizzati: ES 14-8,8-6,7/82°, Planetary ED 5/60°, Barlow Meade 140 2x
Anche questo mese, come già il precedente, bisogna fare i salti mortali per non perdersi la luna nuova. Dopo aver atteso inutilmente una serata decente nel ponte del due giugno, l’unica possibilità si presenta nella serata di martedì 7, sugli Appennini.
Mi sento con Ogu, decidiamo fare questa pazzia, anche se le previsioni sono incerte.
Dato che il buio in questo periodo non arriva mai, decido di fermarmi a cena in un albergo/ristorante/bar a Cosola, in cui il tempo sembra che si sia fermato. Sono l’unico avventore, l’anziana proprietaria mi prepara espressamente un piatto di pansotti al sugo di noci e mi taglia due belle fette d’arrosto: non mi mancheranno le calorie per passare tutta la notte all'aperto!
In val Borbera ha piovuto nel pomeriggio, ma il cielo si sta aprendo. Lungo la salita incontro un paio di daini e numerose lepri.
Arrivo al pratone dell’Armà in torno alle 21,30 subito dopo il tramonto ma con ancora un sacco di luce. Non c’è nessuno, mi sistemo in prima fila sulla piazzola a bordo strada, perché il prato è zuppo d’acqua. Mentre piazzo lo strumento vedo passare un mustelide, forse una martora (pelo marrone scuro, muso e petto bianchi): è la prima volta che ne vedo uno.
Quando inizia a farsi mediamente buio, intorno alle 22,15 allineo il cercatore e parto con la collimazione.
Mi rendo subito conto che il seeing è ottimo, a tratti quasi perfetto: riesco a collimare a 480x con una precisione molto superiore alla norma.
Passo subito ad osservare i pianeti:
Marte è eccellente, regge benissimo i 240x e anche i 270x dell’ES 8,8 con barlow 2x, degrada invece con il 6,7 più barlow, ma siamo a 360x.
Sul lato W osservo un profondo mare arcuato, che parte a NW, si biforca all’altezza dell’equatore e prosegue in due rami fino a S. Sul lato E un altro mare più debole e più sottile, anch’esso arcuato, che inizia a N e termina a SE.
La differenza con altre osservazioni, pur buone, è che stasera i mari sono nitidi, con bordi frastagliati e non sfumati. Noto al centro del disco una pianura di colore arancione, con alcuni punti più chiari, quasi bianchi, ed altri di un arancio più intenso.
Saturno è uno spettacolo: sul disco distinguo chiaramente due bande più quello che ritengo essere la calotta polare, più scura, come un cappuccio in testa al gigante gassoso!
Evidente la Cassini su tutto l’anello, anche nelle parti più sottili. Non ho volutamente cercato i satelliti, mi sono concentrato sugli anelli, sulle differenze di luminosità e sugli effetti di ombra degli anelli sul disco.
Giove era molto stabile, ben osservabile sia a 240x sia a 270x: i quattro satelliti erano tutti a E, con Ganimede un poco più alto e Callisto poco più basso rispetto a un’ideale linea mediana.
Molto nette SEB, NEB e STB, molto più difficile la NTB.
Non noto nè festoni nè ovali. SEB e NEB presentavano alcune baie e numerose ondulazioni, soprattutto la SEB sul lato S. L’immagine è molto stabile, ma le velature diffuse riducono il contrasto.
Non appena si fa buio, intorno alle 22,45-23,00, mi butto sullo Scorpione, iniziando con l’ammirare due classici come M4 e M80, per poi cercare un oggetto che non ho ancora osservato:
NGC6144 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/6144/globular-cluster)GC m.9,1 Size Halo 9,3’/ Core 3,7’ Scorpius
Visibile a 136x, difficile, meglio in visione distolta. Appare come una macchia tonda di 6' di diametro con una stellina molto debole sovrapposta alla parte NW dell'alone. Non sembra avere un nucleo evidente, risulta molto diffuso.
A 180x risolvo altre 2 o 3 stelle al limite m.13-13,5 sull'alone N. Una stella m.10 a 9' SSW.
A questo punto il cielo si vela quasi interamente: faccio un tentativo a NW nell’Orsa e nei Cani da Caccia, ma quando mi rendo conto che non vedo nemmeno M109, devo desistere quasi subito.
Dopo una mezz’ora arriva Ogu, che mi risolleva dallo sconforto in qui stavo sprofondando. Mi racconta le sue disavventure con il navigatore, poi scarica il suo 12” e ci mettiamo a chiacchierare di astronomia, di astrofisica, di libri letti, insomma, un vero piacere!
Intorno all’una, finalmente, il cielo migliora e riesco a dedicarmi ai globulari in Ofiuco. Avevo già osservato M10 e M12 dal cielo di casa, ma qui è tutta un’altra storia:
M10 (http://dso-browser.com/dso/info/M/10/ globular-cluster)GC m.6,6 Size Halo 20’/Core 8,5’ Ophiucus
Visibile nel cercatore, a 136x è già risolto in decine di stelle sia sul nucleo sia sull’alone. Il nucleo mi appare allungato N-S di dimensioni 6'x4', con una strana “appendice” che fuoriesce a N. L’alone è ampio almeno 9-10'.
A 180x è un tripudio di stelle risolte sia nel nucleo sia nell'alone. Rimane una nebulosità irrisolta nel nucleo, che resta tale anche a 240x.
Bellissimo anche a 86x, sia rispetto al contesto, sia nelle proporzioni nucleo/alone.
M12 (http://dso-browser.com/dso/info/M/12/ globular-cluster)GC m.6,7 Size Halo 16’/Core 7,4’ Ophiucus
Visibile al cercatore, bello a 86x, forse più raccolto di M10, con più stelle nel nucleo e meno nell'alone.
A 136x è inquadrato da 3 stelle m.9 a pochi primi a SE, a NE e a NW. Quella a SE è più luminosa e più vicina al globulare.
A 180x risolvo 15-20 stelle soprattutto nell'alone W ma anche nel nucleo. Sembra leggermente ovale SE-NW, poco più piccolo di M10: nucleo 5-6' e alone 8-9'.
A 240x scorgo dei vuoti e dei pieni nel core, ma la parte centrale resta non risolta.
NGC6366 (http://dso-browser.com/dso/info/NGC/6366/globular-cluster)GC m.9,5 Size Halo 8,3’/ Core 3,6’ Ophiucus
Non sono riuscito a vederlo, forse anche a causa dell’umidità e della vicinanza di 47-Oph m.4,5 che si trova a 17’W del globulare.
(Fine prima parte - continua)