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Visualizza Versione Completa : Osservazione Passo dello Zovallo 09-07-2016 - il ritorno



Ogu
21-07-2016, 00:21
Giornata soleggiata e caldissima, molto più stabile rispetto a quella del 02-07. Mi organizzo con un amico (Giuseppe) per tornare allo Zovallo. La serata inizia con un po’ di velature al tramonto e una calma atmosferica generale, senza vento al suolo e solo qualche velatura in formazione e dissolvimento.
Giuseppe è attrezzato di newton 150/1000 e torna a riosservare dopo due anni e mezzo di inattività. Nonostante il cielo non sia così limpido come la volta precedente a causa della molta umidità, l’osservazione è molto più rilassata e piacevole, alternata da obiettivi esotici e grandi oggetti di stagione, visti e confrontati nei due strumenti. Purtroppo il 150mm ha il secondario scollimato, e non abbiamo brugole della dimensione giusta. Giuseppe stoicamente non si lamenta, a lui basta ritornare ad osservare.
Seeing molto buono 6/10 distorsivo, i pianeti reggono bene i 300x, con molti dettagli sia su Marte che su Saturno, quest’ultimo altamente spettacolare con una sinfonia di colori, compreso un tono verdastro al limitare della banda equatoriale, molto incisa.
La Luna al 30% di fase cala verso mezzanotte assieme a Giove. Nella seconda metà della serata una lieve brezza ripulisce l’atmosfera dall’umidità presente all’80% senza compromettere il seeing, potendo osservare con tranquillità a 330x, e regalando il raro connubio di buona trasparenza 7/10 e seeing eccellente 7/10. Dalla sequenza polare a Nord ho ottenuto una mag. lim. stimata di 6,2.

Riprendo il programma Scorpione-Ofiuco-Sagittario dove l’avevo interrotto, aggiungendo molte stelle doppie strette. In programma ho lo studio attento delle intricate regioni della Via Lattea alla ricerca di organizzazioni stellari, compresi alcuni target sentiti nominare solo nei testi.

36-ε Boötis Pulcherrima [Double Star; m1 2,9 m2 4,9; sep. 2,8”; PA 339°]
Finalmente una delle rare volte in cui riesco a sdoppiarla. A 230x primaria giallo oro di 2,5 mag. e secondaria bianco-celeste, a tratti violacea di 5 mag. PA 330° ONO.

30-ζ Boötis La Superba [Double Star; m1 4,5 m2 4,6; sep. 0,8”; PA 300°]
Sembra proprio di vedere doppio, la sensazione di quando si osserva un oggetto ad occhi incrociati: una stella bianca che a tratti si sdoppia. Fa quasi girare la testa.

α Herculis Rasalgethi [Double Star; m1 3,5 m2 5,4; sep. 4,7”; PA 107°]
molto bella, semplice e luminosa a 330x. Primaria di 3 mag. arancio giallo, secondaria di 5,5 mag. dai toni neutri con flash verdastri in distolta, vicina a soli 5” ma ben evidente. PA 110° verso Est.
Osservata anche nel 150mm a 130x, difficile lo sdoppiamento solo a tratti confermato

M12 [GC class IX; dim. 14,5’; mv 6,8]
Una buona visione nonostante la Luna (NEL 5 mag.). a 165x è veramente bello, con un fondo ovaleggiante di stelline granulose e tenui, ellittico dir. N-S e dim. 6’x5’, con una maggiore concentrazione di stelle più luminose lungo la direttrice SSO-NNE. In distolta è sovrapposto da stelline singole ~12 mag. in modo uniforme ed estensione fino a 8’. In generale è un globulare regolare.

M10 [GC class VII; dim 15,1’; mv 6,6]
Molto più granuloso e “grezzo” del vicino. Ha una evidente area nucleare lattea e granulosa, tondeggiante, sovrapposta ad un alone sfrangiato in diramazioni, principalmente ESE-ONO. Assomiglia a un ragno con zampe corte. Estensione 7,5’x5’. Il nucleo a tratti appare triangolare. Coppie di stelline di 12 mag. si sovrappongono a caso ai bordi, tra cui un evidente triangolo di stelle di 11 mag. sul lato ENE.

M14 [GC class VIII; dim. 11,7’; mv 7,6]
Si presenta a bassi x molto denso fitto e irrisolto, come una palla lattescente ed omogenea. 165x e in distolta si intuisce la granulazione omogenea tipo grana di pellicola, fitta e tenuissima di forma ellittica NE-SO per ~5’ di diametro. Solo mezza dozzina di stelline di 13 mag. si risolvono ai bordi dell’alone. L’effetto è di un globulare molto ordinato.

M62 [GC class IV; dim. 14,1’; mv 6,7]
Mi sposto verso sud ai confini tra Ofiuco e Scorpione. Il globulare è veramente molto compatto ma luminoso, tondeggiante e latteo. Il nucleo è molto netto e quasi puntiforme, circondato da zona nucleare definita e finemente granulosa. Sfuma in maniera decentrata aprendosi a ventaglio in direzione NO.
165x: confermo l’aspetto a ventaglio dell’alone interno, strutturato a chioma cometaria lungo tre diramazioni principali, molto delicate. Alone esterno leggermente granuloso con qualche stellina risolta a Ovest.

RR Sco [Var. mag. 5-12,4; per. 279 gg]
A 1° a Ovest, è una stellina indistinta di 11 mag.

Trumpler 26 [OC dim. 17’; mv 9,5]
In campo granuloso e dominato dalle due brillanti stelle di 4 mag. (45 Oph) e 5 mag. rispettivamente gialla e bianca, Tr 26 è facile da rintracciare al termine della sequenza, a ~ ½° da 45 Oph in direzione NNE. Composto da deboli stelle di 12 mag. in forma a triplice elica, si stacca comunque bene dal fondo cielo. In distolta il suo fondo appare debolmente granuloso. Al centro fa bella mostra una debole e stretta stella tripla! Tr II1p

Haute Provence 1 [GC class?; dim. 1,2’; mv 12,5]
330x: Se confermato, appare come una piccola macchietta grigiona indistinta e dalle dimensioni planetarie. Molto curiosa e molto molto tenue!
Attorno ci sono 5-6 stelline di 12 mag. di contorno e una stellina di ~10 mag. a Nord.
Ci tornerò su con mappa di dettaglio.

Collinder 351 + Ruprecht 131 e dintorni. Difficile descriverli tutti. Si sovrappongono alla finestra di Via Lattea che si apre a Est dal centro galattico. Si posizionano sparsi lungo il margine Ovest tra la finestra e la regione oscura del centro galattico.


Cr 351 [OC dim. 8’; mv 9,3] Poco staccato, quasi un fondo cielo granuoso, molto ricco di selline deboli con in centro un’unica componente arancio di 10 mag. Appare tripartito in tre graffi paralleli, con due bande scure interne in direzione N-S. Tr IV1p/m
Ru 131 [OC dim. 8’; mv 11] A Sud, appare più debole ma in campo più povero, quindi facile da staccare. Vaga sagoma a “X”. Tr III1p
Ru 133 [OC dim. 5’; mv 12] assieme a Ru 168, bella coppia di AA deboli, ricchi in campo stra-granuloso. Ru 133 è il più evidente, compatto ma ben staccato, formato da ~25 stelline fitte di 10-11 mag. in una forma a “colomba pasquale”, omogeneo e senza un centro. Tr III2p
Ru 168 [OC dim. 4’; mv 12] estremamente più tenue, visto come una piccola concentrazione indistinta e granulosa. Stelline molto fini e deboli, soffuse. Tr IV1p
Ru 134 [OC dim. 5’; mv 12] evidente e dalla curiosa forma a ponte con bordi definiti. Presenta granulazione omogenea estesa per 10’ E-O. il lato Ovest ha forma distinta a cuneo, è ricco di stelline su sfondo granuloso. Tr III/II1m


NGC 6540 [GC class ?; dim. 1,5’; mv 14,6]
Ritentata per la seconda volta la piccola planetaria IC 4673, ma ancora nienta da fare. Entro 1° nei dintorni l’atlante mi porta verso questo sconosciuto globulare.
Piccolissimo ma comunque visibile -non al limite, visto in campo stracolmo di stelline come una piccola sagoma a sigaro di 1’, decisamente elongato E-O. Resta comunque nebuloso ed omogeneo, grigiato.
Ps: a ~7’ OSO noto una piccola concentrazione stellare, un debole gruppetto di tenui stelle in formazione triangolare ~3’x2’, granulazione del fondo cielo.

In fase di report apprendo la controversa storia di questo ammasso, che ha causato qualche confusione negli anni. Scoperto come nebulosa, catalogato globulare, riclassificato ammasso aperto, riscoperto come un altro globulare (con il nome di Djorg 3) ma subito rimosso e solo nel 1994 riconfermato come globulare. Il motivo di tanta confusione viene dal suo aspetto ambiguo: uno studio condotto dal team di E. Bica ha rivelato le tipiche caratteristiche di un “post core collapse cluster”, l’ultimo stadio evolutivo degli ammassi globulari: quando le stelle dell’alone si disperdono mentre il nucleo si condensa, questi globulari assumono all’osservazione visuale l’aspetto di AA nonostante la loro natura completamente diversa.

Ogu
21-07-2016, 00:22
NGC 6445 Box Nebula [PN dim. 34”; mv 11,2]
Centrando M23 posso scegliere quale planetaria osservare per prima, tra la Box Nebula e la Red Spider. Scelgo la Box, come promesso a Gitt.
165x: in campo povero di stelle, planetaria dalle buone dimensioni ben definita e contrastata, dall’aspetto denso e grigiastro. La forma è poligonale, o meglio mi ricorda la lettera Ω , per via del calo di densità centrale (che resta tuttavia grigiato) e dei noduli globulosi al vertice NO e alla base SE, quest’ultimo mi pare vagamente lineare. Con l’OIII diventa super contrastata, e noto una lieve strozzatura del corpo centrale. La accompagna una stellina di 13 mag. a pochi primi al vertice ONO.

NGC 6537 Red Spider [PN dim. 5”; mv 12]
Non è assolutamente facile da stanare, solo l’OIII evidenzia la presenza della sagoma quasi stellare della planetaria, un puntolino di 12 mag. Nessun particolare a 165x.

Trumpler 32 + Isserstedt 690 [OC dim. 6’; mv 12,2]
Poco a NO da M16 (che con OIII si rivela una buona nebulosità con un lievissimo chiaroscuro interno a forma di “Z”), arrivo all’obiettivo della serata, un AA affiancato da uno dei “stellar ring” catalogati da Isserstedt negli anni ’70, sui quali sono state formulate diverse teorie.
Tr 32 è un bell’AA poco staccato dal fondo cielo ma abbastanza evidente nella concentrazione centrale a forma di cuneo allungato, composto da una 15ina di stelline dal medio range di luminosità. Tr III2p
Leggermente distaccato sul margine SE, Iss 690 è visibile come una tenuissima aggregazione semiarcuata di 13 mag.: dapprima granuloso, se osservato in distolta si risolve in stelline tenuissime davvero al limite. È difficile e visto solo per metà. (sta per iniziare il crepuscolo)

Le teorie non sono così dibattute come quelle del quintetto di Stephan, ma comunque sono interessanti in quanto cercano una relazione tra i veri membri dell’anello ed un supposto asse minore assoluto, stimato di 7,1 parsec. Ad oggi non c’è nessuna conferma al riguardo. Ad ogni modo un anello sellare resta una visione curiosa e molto affascinante.

Sono le 3.50 e già l’alba rischiara il cielo a nordest. Mi resta però il tempo per cogliere una M31 immensa e un’ultima sorpresa: NGC 206 ancora visibile all’ansa SO.

etruscastro
21-07-2016, 08:31
report esemplare, e mi piace sempre molto il tuo stile di scrittura.
bravissimo!

Marcos64
21-07-2016, 10:30
Grazie Ogu, i tuoi report sono sempre splendidi da leggere, sara' l'eta' ma tendo a sbavare! :)
Non ho trovato tanti spunti perche' molti sono oggetti che la mia scarsa esperienza non mi concede, ma magari tra qualche anno...

Salvatore
21-07-2016, 12:53
Bravissimo Ogu, splendido Ambo...
...con questo tuo report oggi, mi hai fatto venire una voglia pazzesca di riosservare nuovamente... :razz:

Davvero molte belle le descrizioni dei globulari, e tanto di capello per gli oggetti che riesci a tirar fuori ad ogni tua uscita, sempre per me una novità.

Anche tu mi confermi che M16 non è proprio una visione idilliaca ( non ai livelli di M17 o M 8 per esempio).

Spero di rivederti presto , cari saluti.

Gitt
21-07-2016, 12:58
Complimenti, Ogu, un report bello, interessante, scritto benissimo! Un vero piacere da leggere e fonte di grande interesse per gli spunti offerti su cataloghi poco noti o a me ignoti del tutto, come quello degli anelli stellari di Isserstedt.

Che coraggio andarti a cercare PN microscopiche come NGC6537 e IC4673, per non parlare di un globulare al limite del delirio come Haute-Provence 1:shock:
Dai target che vai a scovare, si deduce che ormai hai visto e rivisto tutti gli altri globulari in zona;)
Ma nebulose estese, niente?

Per curiosità, come mai non hai usato alti ingrandimenti sulla Box e sulla Red Spider? Era peggiorato il seeing?

Insomma questo Zovallo è proprio un bel posto: NELM 6,2 a Nord, che è il lato peggiore perchè affaccia sulla pianura padana, non è propio male!

Com'era il posto, tranquillo? Vi siete messi nello spiazzo grande proprio in cima?
Secondo te qual'è il punto migliore in cui piazzarsi?

etruscastro
21-07-2016, 16:09
Ritentata per la seconda volta la piccola planetaria IC 4673, ma ancora nienta da fare.


NGC 6537 Red Spider [PN dim. 5”; mv 12]
Non è assolutamente facile da stanare, solo l’OIII evidenzia la presenza della sagoma quasi stellare della planetaria, un puntolino di 12 mag. Nessun particolare a 165x.


Che coraggio andarti a cercare PN microscopiche come NGC6537 e IC4673,
solo a titolo di condivisione, avendole già osservate, vorrei riportare le mie impressioni su questi oggetti:

NGC 6537: difficilissima , evanescente, diafana, persa nel fondo cielo,solo a 200x e con filtro OIII si intravede una leggera nebulosità, davvero ostica anche se la porzione di cielo è invasa dall'IL di Civitavecchia.

IC4673: bella e difficile, 300x sono gli ingrandimenti migliori, con il filtro UHC-S la osservo a fianco di un sistema doppio, la nebulosa si stacca a fatica anche a causa dell'IL di Civitavecchia, la nebulosa assume una forma oblunga con il lato "S" fortemente schiacciato, non noto cali nebulari ma l'oggetto è davvero al limite.

quindi, almeno secondo me e la mia esperienza, hai osato pochi ingrandimenti per osservarle! ;)

Ogu
21-07-2016, 20:28
Oooh... Grazie mille a tutti per le bellissime parole, sono veramente contento che sia stato di vostro gradimento, mi sembrava troppo pesante per la lettura, spero di non aver esagerato.
etruscastro
Non sai quanto piacere mi fa leggere le tue parole, sei uno dei Maestri da cui imparare l'arte dell'osservare!
Marcos64
ma no dai, sono in gran parte oggetti Messier e campi stellari, le cose più semplici e poco impegnative ;)


Anche tu mi confermi che M16 non è proprio una visione idilliaca ( non ai livelli di M17 o M 8 per esempio).
Già, è una sensazione che condivido pure io, la nebulosità di M16 mi appare sempre molto difficile da cogliere, anche in condizioni di cielo molto buone. Ma per fortuna M16 risponde bene all'OIII, anche se mi appare sempre "piatta" e dai pochi contrasti.
Ricordo però una visione mozzafiato di M16 vista con un ottimo 16" con il dettaglio interno dell'aquila percepibile ad alti ingrandimenti, mentre io con il 12" ne avevo sempre una bassa visione generale molto diffusa. Da questa esperienza mi ero fatto l'idea che M16 fosse una di quelle nebulose che più di altre aumentano esponenzialmente la visione al crescere del diametro. Ma se mi dici che anche tu non hai avuto una buona visione mi rimangio tutto e non resta che trovarci e fare un ulteriore confronto sul campo!


Che coraggio andarti a cercare PN microscopiche come NGC6537 e IC4673, per non parlare di un globulare al limite del delirio come Haute-Provence 1:shock:
Dai target che vai a scovare, si deduce che ormai hai visto e rivisto tutti gli altri globulari in zona;)
Ma nebulose estese, niente?

Non sapevo neppure nei guai in cui mi stavo cacciando ahah!! Questi oggetti sono segnati sull'atlante come visibili in un 12", poi il "come si vedono" a quanto pare è un altro discorso...
Il cielo estivo è quello che ho spazzolato meglio. I globulari e altri oggetti più appariscenti che ho saltato li ho osservati e descritti negli anni scorsi, con qualche eccezione sui Messier che ogni volta rivelano qualcosa mai visto prima.
Alle nebulose naturalmente un occhio ce lo butto, ma per osservarle a dovere dovrei dedicare ad ognuna una notte intera! Negli anni scorsi ho dedicato osservazioni mirate a M17, M21, M8 e tutta la Velo: magari se può essere utile posso aprire un tred con alcuni disegni e note osservative.


come mai non hai usato alti ingrandimenti
Pultroppo ho un parco oculari assai limitato. Arrivo ai 165x con il 9mm, poi mi devo arrangiare con una barlow di fortuna, non proprio la soluzione migliore. Sto valutando un futuro oculare per l'alta risoluzione, ma ora sto investendo sulla rialluminatura. Più avanti chiederò certamente consigli a tutti voi.


Insomma questo Zovallo è proprio un bel posto
Credo più che altro di essere stato fortunato. Anzi, stati, avendo osservato in due. Il cielo è molto buono, ma anche dalla tua esperienza ormai è chiaro che soffre tantissimo di umidità. Solo se è previsto un po' di vento allora diventa una meta interessante.
Ci eravamo messi in fondo al piazzale sulla destra (il versante parmense), così da avere il sud sud-est libero dalla collinetta interna al tornante. Stranamente nei due sabati utili per l'osservazione astronomica non ho incontrato nessun astrofilo sul posto, e neanche altra gente (solo una mucca!). Ma le auto in transito danno molto più fastidio dell'Armà. Non so se si possa evitare questo inconveniente, anche perchè guardando su Maps il Tomarlo sembra ancora di più una strada di transito...

Ogu
21-07-2016, 20:57
quindi, almeno secondo me e la mia esperienza, hai osato pochi ingrandimenti per osservarle! ;)

Grazie etruscastro per questa preziosa condivisione!! Cercavo in giro delle note osservative ma non trovavo delle vere osservazioni, solo info generali.
Dalle tue note sto capendo che invece di NGC 6537 ho visto solo una stellina di fondo :confused: o forse era lei ma non gli ho dedicato molta attenzione... Accidenti, è passato troppo tempo e ormai non ricordo più l'aspetto che aveva all'oculare. Ma ora so cosa mi devo aspettare.
Quanti dettagli sulla IC 4673. Ecco le due stelline che mi avevano ingannato la prima volta. Urca, non avevo idea di dover spingere fino ai 300x per riuscire a confermarla. Ok, allora la prima serata di ottimo seeing la cercherò ancora!

Gitt
22-07-2016, 09:19
Negli anni scorsi ho dedicato osservazioni mirate a M17, M21, M8 e tutta la Velo: magari se può essere utile posso aprire un tred con alcuni disegni e note osservative.


Pultroppo ho un parco oculari assai limitato. Arrivo ai 165x con il 9mm, poi mi devo arrangiare con una barlow di fortuna, non proprio la soluzione migliore. Sto valutando un futuro oculare per l'alta risoluzione, ma ora sto investendo sulla rialluminatura. Più avanti chiederò certamente consigli a tutti voi.


Credo più che altro di essere stato fortunato. Anzi, stati, avendo osservato in due. Il cielo è molto buono, ma anche dalla tua esperienza ormai è chiaro che soffre tantissimo di umidità. Solo se è previsto un po' di vento allora diventa una meta interessante.
Ci eravamo messi in fondo al piazzale sulla destra (il versante parmense), così da avere il sud sud-est libero dalla collinetta interna al tornante. Stranamente nei due sabati utili per l'osservazione astronomica non ho incontrato nessun astrofilo sul posto, e neanche altra gente (solo una mucca!). Ma le auto in transito danno molto più fastidio dell'Armà. Non so se si possa evitare questo inconveniente, anche perchè guardando su Maps il Tomarlo sembra ancora di più una strada di transito...

Se hai tempo e voglia, non chiedo di meglio che poter leggere le tue note osservative anche degli anni passati:razz:

Leggo in firma che hai anche un Celestron Ultima 5mm: è troppo scomodo da usare sul dobson?

Grazie per le dritte "di posizionamento" sul piazzale dello Zovallo, ne farò tesoro alla prossima uscita in loco.
Condivido il fastidio per le auto in transito, accentuato dal fatto che lo spiazzo è esterno al tornante, per cui ci si trova illuminati dagli abbaglianti mentre le auto percorrono la curva.
Ho visto che scendendo sul versante ligure, dopo un km o due c'è uno spazio più piccolo ma interno a una curva: sembrerebbe un buon posto, magari la prossima volta proviamo a testarlo.

Ogu
23-07-2016, 00:34
Il celestron ultima è della vecchia serie, da quello che ho capito è un plossl dal campo apparente ridotto, credo 50 gradi o forse meno (magari Angeloma e i più esperti di strumenti mi potranno aiutare), molto più simile a un ortoscopico. Naturalmente fa a pugni con il dobson. Mi fu consigliato da un astrofilo quando ancora avevo solo il 114/900. Qualche volta lo uso anche con il dobson, ma è talmente scomodo che mi devo sentire particolarmente "ispirato". Così piuttosto che questo uso la barlow, ma è di così bassa qualità che la sfrutto brutalmente più per risolvere stelle doppie che per tentare deboli contrasti... Mi piacerebbe provare una visione pura in alta risoluzione e ampio campo, non ho mai avuto l'occasione.

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Salvatore
23-07-2016, 01:06
Be io per osservare i pianeti uso sia un 9 mm ploss omni della celestron , e fino ad ora solo una volta ho usato un 6mm ortoscopico con il mio Dobson. Il campo ristretto ne limita l' uso per altri scopi, ovviamente se voglio spingermi con gli ingrandimenti vado di 10 8 con 72 gradi e spesso con il 5 mm da 82 gradi di CA sugli oggetti profondi.
Magari la prossima volta potresti provare il mio 5mm e vediamo come ti ci trovi.

Angeloma
23-07-2016, 10:53
Con il Dobson uso, per gli ingrandimenti più spinti, i TS Expanse 8 e 5mm da 70° pagando lo scotto di una perdita di luce dovuta all'alto numero di lenti, pur di avere una visione comoda; sarebbe stato meglio avere un 5mm da 82°, ma la scelta è caduta sugli Expanse per il prezzo e il buon rapporto prezzo/qualità. Inizialmente, avevo considerato i Nagler... ma uno di questi costa quanto tre Expanse.
Il Super Plössl da 9mm, l'ho usato una sola volta e mi è bastata: non è roba da Dobson.
Gradita la possibilità di montare la reflex direttamente sugli oculari e la cosa funziona anche bene.
In sostanza, si perde qualche dettaglio debole nell'osservazione in confronto ai Plössl, ma tant'è.

Ogu
23-07-2016, 21:14
sarebbe stato meglio avere un 5mm da 82°, ma la scelta è caduta sugli Expanse per il prezzo e il buon rapporto prezzo/qualità. Inizialmente, avevo considerato i Nagler... ma uno di questi costa quanto tre Expanse.

Grazie ragazzi, sembra che ci sia un candidato ottimale eheh!!


Magari la prossima volta potresti provare il mio 5mm e vediamo come ti ci trovi.

Grande, tra una pausa e l'altra un occhio nel 5mm ce lo vorrei proprio buttare.

Salvatore
24-07-2016, 16:11
Te lo posso anche prestare per un po, così vedi come si comporta con il tuo strumento... a patto che il seeing sia favorevole.