Visualizza Versione Completa : Immagine Eso (2)
corrado973
25-07-2016, 14:22
https://s32.postimg.org/49hi7t9l1/magell.jpg
è anche l'APOD odierna
Ogni punto tra i migliaia di questa nuova immagine rappresenta una stella distante, e i buchi luccicanti blu svelano barlumi dei nostri vicini galattici, la Grande e la Piccola Nube di Magellano. Anche se quest’immagine sembra provenire da un grande telescopio, è stata ripresa dall’osservatorio La Silla di ESO, usando un sistema portatile formato da una sensore CCD SBIG STL-11000M e da un obiettivo a lunghezza focale fissa Canon. Essa è stata presentata in una pubblicazione scientifica insieme a simulazioni numeriche all’avanguardia. È un esempio eccitante, che dimostra come un piccolo apparecchio fotografico, una lente di corta distanza focale e un lungo tempo di esposizione in uno dei migliori siti al mondo per l’astronomia possano svelare enormi e deboli caratteristiche anche meglio di un grande telescopio.
Quest’immagine profonda è stata ripresa con il metodo LRGB, e fornisce una visuale del procedimento di creazione di spettacolari astrofotografie. Molte sfide si presentano a chi si avventura a fotografare il cielo notturno, come per esempio le interferenze da sorgenti luminose oltre a quelle celesti e la ripresa degli oggetti con una sufficiente profondità.
Massimizzare il segnale ricevuto dal bersaglio, mentre si minimizza quello di altre sorgenti - conosciute come il rumore - è un aspetto cruciale dell’astrofotografia. L’ottimizzazione del rapporto segnale/rumore è raggiunta molto più facilmente in bianco e nero che a colori. Quindi un trucco spesso impiegato per catturare un’immagine di alta qualità è di usare un’esposizione di luminanza, che produce immagini monocromatiche ricche di dettagli come quella mostrata qui. I dettagli a colori ripresi con filtri a colori possono essere sovrapposti dopo, come lo sono state qui le Nubi di Magellano.
corrado973
10-08-2016, 15:42
https://s9.postimg.org/8eb985w3z/eso1628a.jpg
La piccola spruzzata di brillanti stelle blu nell'angolo in alto a sinistra di questa immagine è un perfetto laboratorio cosmico in cui studiare la vita e la morte delle stelle. Messier 18, questo il nome dell'oggetto, è un ammasso stellare composto da stelle formatesi insieme, dalla stessa nube massiccia di gas e polvere. L'immagine è stata ottenuta con il telescopio italiano VST (VLT Survey Telescope) dell'ESO all'Osservatorio del Paranal in Cile.
Andrea86
11-08-2016, 20:33
Diamanti nel cielo
Andrea
corrado973
15-08-2016, 07:53
https://s4.postimg.org/s4tyeprvx/esoooo.jpg
Queste immagini mostrano il bordo della vasta nube molecolare che si trova nella nebulosa di Orione, ad una distanza di 1400 anni-luce dalla Terra. L’immagine a sinistra mostra una vista a largo campo della regione, come la vede lo strumento HAWK-I, installato sul Very Large Telescope. Una piccola regione è evidenziata con un rettangolo bianco. L’immagine a destra mostra questa regione in dettagli stupendi e impetuosi, osservati con ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array).
Oltre a produrre magnifiche immagini, le nubi molecolari sono molto interessanti per gli astronomi. Le nubi sono degli asili nidi stellari e al loro confine, gli atomi reagiscono e formano molecole tramite processi astrochimici chiave. Con le osservazioni di ALMA, gli scienziati sono stati capaci di risolvere la transizione da gas atomico a molecolare al bordo della nube molecolare di Orione. Visto che Orione è la regione di formazione stellare massiccia più vicina, essa è il bersaglio ideale per cercare di capire meglio questi processi astrochimici. Essa offre anche la possibilità di studiare le interazioni di stelle appena nate con il loro dintorni nel dettaglio.
Entrambe le osservazioni mostrano che questa affascinante transizione astrochimica da gas atomico a gas molecolare accade in un ambiente molto dinamico. La vista di ALMA della nebulosa assomiglia particolarmente alle nubi scure di un enorme temporale nell’atmosfera terrestre.
fonte qui (http://www.eso.org/public/italy/images/potw1633a/)
corrado973
05-09-2016, 14:51
https://s11.postimg.org/6abnq0sab/potw1636a.jpg
M98
In questa stupenda immagine dal telescopio New Technology Telescope (NTT) di ESO, il perimetro della galassia, increspato da gas e polvere, è punteggiato da regioni di luce bluastra. Esse sono riempite di giovani stelle, così calde che brillano con un’intenso colore blu. La temperatura di queste stelle giovani è così elevata che esse emettono una potente radiazione, bruciando una parte del denso materiale che le circonda. In totale, si pensa che Messier 98 contenga mille miliardi di stelle!
corrado973
03-10-2016, 11:05
Aggiorno:
https://s13.postimg.org/zbsgcibc7/potw1640a.jpg
Questa stupenda immagine ripresa dall’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) mostra un disco protoplanetario che circonda la giovane stella Elias 2-27, ad una distanza di 450 anni-luce. ALMA ha scoperto e osservato molti dischi protoplanetari, ma questo disco è particolare perché possiede due distinte braccia spirali, quasi come un piccolo modello di una galassia spirale.
Precedentemente gli astronomi hanno notato convincenti segni di braccia spirali sulla superficie di dischi protoplanetari, ma non si sapeva se queste strutture potessero emergere anche profondamente all’interno del disco dove la formazione di pianeti accade.
Per la prima volta ALMA è stato capace di scrutare in profondità nel piano del disco e ha scoperto la chiara firma delle onde di densità spirali.
Più vicino alla stella, ALMA ha trovato un disco piatto di polvere, che si estende ad una distanza pari all’orbita di Nettuno nel nostro sistema solare. Oltre questo punto, in una regione che è l’analogo della cintura di Kuiper, ALMA ha misurato una stretta striscia con molta meno polvere. Essa potrebbe essere l’indicazione di pianeti in formazione. Dal bordo esterno di questa striscia emergono le due braccia spirali, che si estendono per più di 10 miliardi di chilometri, allontanandosi dalla stella ospite. La scoperta di onde spirali a queste distanze estreme potrebbe avere implicazioni per la teoria della formazione planetaria.
Fonte qui (http://www.eso.org/public/italy/images/potw1640a/)
corrado973
05-10-2016, 14:07
Aggiorno:
https://s11.postimg.org/u0467xpir/m78.jpg
In questa nuova immagine della nebulosa Messier 78, le giovani stelle distendono il loro velo bluastro sui dintorni, mentre alcune stelle rosse, appena nate, sbriciano dal loro bozzolo di polvere cosmica. Se guardassimo con i nostri occhi, la maggior parte delle stelle sarebbe invisibile, nascosta dietro la polvere, ma il telescopio dell'ESO VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) vede la luce infrarossa, che riesce ad attraversare la polvere.
Buona lettura (http://www.eso.org/public/italy/news/eso1635/)
corrado973
12-10-2016, 13:17
Vi posto questa immagine :
https://s11.postimg.org/nrw7nw4jn/eso1636a.jpg
per condividere con voi il comunicato ESO appena uscito
Antiche stelle, di un tipo particolare noto come RR Lyrae, si offrono per la prima volta all'osservazione nel cuore della Via Lattea, sotto lo sguardo di VISTA, telescopio infrarosso dell'ESO. Le stelle RR Lyrae di solito si trovano nella popolazione stellare più vecchia, anzi antica, quella di più di 10 miliardi di anni. La scoperta dunque suggerisce che il rigonfiamento centrale della Via Lattea è probabilmente cresciuto tramite la fusione di ammassi stellari primordiali. Queste stelle potrebbero persino essere il resto degli ammassi stellari più massicci e più vecchi che ancora sopravvivono nell'intera Via Lattea.
Un'equipe di astronomi con a capo Dante Minnini (Universidad Andrés Bello, Santiago, Cile) e Rodrigo Contreras Ramos (Instituto Milenio de Astrofísica, Santiago, Cile) ha sfruttato alcune osservazioni ottenute con il telescopio infrarosso per survey VISTA, nell'ambito della survey pubblica dell'ESO nota come VVV (Stelle variabili nella Via Lattea, o "Variables in the Via Lactea with VISTA" in inglese) per passare al setaccio le zone centrali della Via Lattea. Usando la luce infrarossa, meno influenzata dalla polvere cosmica rispetto alla luce visibile, e sfruttando le condizioni osservative eccellenti all'Osservatorio dell'ESO al Paranal, l'equipe ha potuto ottenere una veduta di questa regione più nitida delle precedenti. Hanno così trovato una dozzina di vetuste stelle RR Lyrae nel cuore della Via Lattea che erano finora rimaste sconosciute.
l centro della Via Lattea è densamente popolato - una caratteristica comune a molte galassie, ma unica per la sua vicinanza così da poter essere studiata in dettaglio. La scoperta di stelle RR Lyrae fornisce indizi probanti per gli astronomi che devono decidere tra due teorie contrastanti sulla formazione dei rigonfiamenti centrali.
Le stelle RR Lyrae si trovano di solito negli ammassi globulari densi. Sono stelle variabili: la luminosità di ciascuna stella fluttua in modo regolare. Osservando la lunghezza di ogni ciclo di crescita e decrescita di una RR Lyrae e misurandone la brillantezza gli astronomi possono calcolarne la distanza [1].
Purtroppo, questi eccellenti indicatori di distanza sono frequentemente tenuti nell'ombra da stelle più giovani e brillanti e in alcune regioni sono completamente oscurati dalla polvere. Non era stato perciò possibile identificare stelle di tipo RR Lyrae nelle zone centrali della Via Lattea, molto affollate, finchè non è stata realizzata la survey pubblica VVV usando la luce infrarossa. Anche così, l'equipe al lavoro sui dati ha descritto il compito di identificare la stelle RR Lyrae tra la folla di stelle più brillanti come "scoraggiante", potremmo dire, come cercare il classico ago nel pagliaio!
Ma il duro lavoro ha avuto una grande ricompensa con l'identificazione di una dozzina di stelle RR Lyrae. La scoperta indica che i resti di alcuni antichi ammassi globulari sono spersi nel rigonfiamento centrale della Via Lattea.
Rodrigo Contreras Ramos spiega: "La scoperta di stelle RR Lyrae nel cuore dalla Via Lattea ha conseguenze importanti sulla formazione dei nuclei galattici. Questo indizio favorisce lo scenario in cui il rigonfiamento centrale era composto in origine da alcuni ammassi globulari che si sono fusi."
La teoria che i rigonfiamenti centrali si formino appunto per mezzo della fusione di ammassi globulari è contestata da un'ipotesi concorrente che prevede invece un rapido accrescimento di gas. La scoperta di queste stelle RR Lyrae - che quasi sempre si trovano negli ammassi globulari - è una forte indicazione che il rigonfiamento della Via Lattea si sia veramente formato attraverso la loro fusione. È facile dunque estendere il risultato anche ai rigonfiamenti centrali di altre galassie simli.
Queste stelle non rappresentano solo un forte indizio verso una specifica teoria di evoluzione galattica, ma hanno delle importanti qualità intrinseche: hanno probabilmente più di 10 miliardi di anni e rappresentano perciò i fiochi ma ostinati superstiti dei più vecchi e massicci ammassi stellari della Via Lattea.
Fonte qui (http://www.eso.org/public/italy/news/eso1636/)
corrado973
26-10-2016, 12:35
Aggiorno:
https://s3.postimg.org/s7ta8fclf/eso1638a.jpg
Un'equipe internazionale di astronomi ha scoperto delle nubi di gas luminoso intorno a quasar distanti. La nuova survey realizzata dallo strumento MUSE montato sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO indica che gli aloni intorno ai quasar sono molto più comuni del previsto. Le proprietà di questi aloni non concordano neppure con le teorie attualmente accettate della formazione delle galassie nell'Universo primordiale.
"È ancora troppo presto per dire se il risultato dipende dalla nuova tecnica di osservazione o se questi quasar hanno qualche caratteristica peculiare. C'è ancora molto da imparare: siamo solo all'inizio di una nuova era di scoperte", commenta l'autrice principale dell'articolo, Elena Borisova, dell'ETH di Zurigo.
Fonte ufficiale (http://www.eso.org/public/italy/news/eso1638/)
corrado973
31-10-2016, 09:02
Aggiorno:
https://s22.postimg.org/lv030xe9t/potw1644a.jpg
Per la prima volta gli astronomi hanno visto un disco di polvere attorno ad una giovane stella, che si frantuma in un sistema stellare multiplo. Quest’immagine include nuove osservazioni dall’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile e rivela il processo in azione!
Le stelle si formano in nubi cosmiche di gas e polvere, quando il materiale poco denso delle nubi collassa gravitazionalmente in nuclei densi che a loro volta attirano maggiore materiale verso di loro. Questo materiale che cade verso l’interno forma un disco in rotazione attorno alla giovane stella e si fa lentamente consumare. Alla fine, la giovane stella raggiunge una massa sufficiente per creare la temperatura e la pressione sufficienti nel suo centro per iniziare le reazioni di fusione nucleare.
Articolo ESO (https://www.eso.org/public/italy/images/potw1644a/)
corrado973
02-11-2016, 12:16
Aggiorno
Questa foto della Nebulosa Carena
https://s11.postimg.org/6lq39rxtv/eso1639a.jpg
fa da apripista ad un articolo appena pubblicato.
I pilastri della distruzione
Lo strumento MUSE, montato sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO ha realizzato nuove, spettacolari osservazioni di vaste strutture colonnari all'interno della Nebulosa Carena. Le diverse colonne analizzate da un'equipe internazionale sembrano essere "pilastri di distruzione" - per analogia con i famosi "pilastri di creazione" della Nebulosa Aquila, di natura simile.
Leggi tutto (https://www.eso.org/public/italy/news/eso1639/)
corrado973
07-11-2016, 09:16
Aggiorno:
https://s14.postimg.org/jl40s9q7l/potw1645a.jpg
un paio di galassie in interazione che formano una struttura oculare.
Queste due galassie si chiamano IC 2163 (sinistra) e NGC 2207 (destra) — IC 2163 mostra la struttura oculare in quest’immagine. Il duo si trova approssimativamente a 114 milioni di anni-luce dalla Terra nella direzione della costellazione di Cani Major (il Cane Maggiore).
Le due galassie si sono sfregate - grattando i bordi esterni delle loro braccia spirali - IC 2163 è passato dietro NGC 2207. Questa collisione di striscio ha innescato uno tsunami di stelle e gas in IC 2163: del materiale delle parti esterne del disco si è messo a viaggiare verso l’interno della galassia. Quest’onda colossale di materia è frenata rapidamente, muovendosi dal bordo esterno verso il bordo interno della palpebra. Attraverso il disco galattico essa ha prodotto nastri accecanti di intensa formazione stellare e di gas e polvere compressi che assomigliano ad una palpebra cosmica.
Che meraviglia!!!:shock::shock:
DarknessLight
08-11-2016, 10:56
E pensare che questa visione mistica che si manifesta al nostro occhio sotto forma di frattali a spirale colorati , è in realtà qualcosa di ancora più intenso e primordiale di ciò che si può solo vedere : sono nubi di gas e polveri antichissime, che scivolano verso il centro delle galassie... polveri antiche quanto l Universo stesso... sublime !
Ma perché queste spirali sono così rosse ??? È un colore ritoccato oppure sono proprio del loro colore originale ???
etruscastro
08-11-2016, 11:03
credo siano dovute alla particolare banda di ripresa, determinate energie nell'universo sono visibili sono in certe lunghezze d'onda!
DarknessLight
08-11-2016, 11:22
Abbi pazienza se non afferro al volo...
Ma sarebbe come dire che chi fa le foto dispone l obbiettivo (o la lastra fotografica, o che so io) in modo tale che acquisisca prevalentemente le lunghezze d onda di un certo valore (ad esempio in questo caso il rosso nel visibile) perché quasi solo in quella banda emettono quelle spirali ? Ho capito bene ?
Ricordo che tempo fa avevi detto che le galassie che noi vediamo prevalentemente rosse sono tali perché emettono nella frequenza (o nella lunghezza d onda :thinking:) dell idrogeno ... è possibile oppure ricordo male io ?
etruscastro
08-11-2016, 11:32
molte galassie, soprattutto le spirali che hanno al loro interno una non trascurabile formazione stellare hanno dei globuli di materiale "grezzo" come polveri e gas (principalmente idrogeno) che in fotografia e con filtri dedicati risaltano meglio e sono visibili nel rosso.
altre galassie, decisamente più lontane, possono essere "attive" sotto forma di lunghezze d'onda particolari, come i raggi X o nell'ultravioletto, tutto sta su come e con cosa si riprende un oggetto.
corrado973
08-11-2016, 11:40
Se può essere utile vi linko lo studio intero nel quale mi sembra di aver visto informazioni per dark
http://www.eso.org/public/archives/releases/sciencepapers/potw1645/potw1645a.pdf
DarknessLight
08-11-2016, 12:41
Grazie etruscastro !;)
molte galassie, soprattutto le spirali che hanno al loro interno una non trascurabile formazione stellare hanno dei globuli di materiale "grezzo" come polveri e gas (principalmente idrogeno) che in fotografia e con filtri dedicati risaltano meglio e sono visibili nel rosso.
Ok, giusto ! Emettono nella banda dell idrogeno perché le galassie contengono estese nubi molecolari di idrogeno.
Ma secondo te queste nubi di idrogeno come fanno a emettere ? Non dovrebbero essere fredde ?
O forse proprio perché precipitano verso il centro galattico si surriscaldano ed emettono fotoni... :thinking: Che tu sappia può essere così ?
altre galassie, decisamente più lontane, possono essere "attive" sotto forma di lunghezze d'onda particolari, come i raggi X o nell'ultravioletto, tutto sta su come e con cosa si riprende un oggetto.
Ok, bene.
Ad esempio, in questa foto presa dall articolo di Zappalà che mi ha linkato Red nell altra discussione si vede che le bolle emesse dal nucleo galattico sono riprese nella banda dei raggi gamma e dei raggi X. Dunque credo che i colori viola e blu siano un ritocco aggiunto per fare contrasto... credo... :thinking:
20831
Se può essere utile vi linko lo studio intero nel quale mi sembra di aver visto informazioni per dark
http://www.eso.org/public/archives/releases/sciencepapers/potw1645/potw1645a.pdf
Grazie anche a te Corrado !;)
Appena avrò tempo vedrò di leggermi questo interessante studio.
Grazie etruscastro !;)
Ok, bene.
Ad esempio, in questa foto presa dall articolo di Zappalà che mi ha linkato Red nell altra discussione si vede che le bolle emesse dal nucleo galattico sono riprese nella banda dei raggi gamma e dei raggi X. Dunque credo che i colori viola e blu siano un ritocco aggiunto per fare contrasto... credo... :thinking:
20831
.
Immagino che sia perché non potendo vedere i raggi gamma li si colora con qualcosa che possiamo vedere per poter apprezzare la foto...
Spero di non aver detto una gran banalità ma a me sembra così...:biggrin:
DarknessLight
08-11-2016, 15:00
Certo Dinamo. I raggi gamma e i raggi X non sono lunghezze d onda visibili, dunque vanno necessariamente "tradotte" nel linguaggio dei colori.
Più che altro mi chiedevo se quelle emissioni provenienti dal Nucleo Galattico fossero riprese solo nella banda dei raggi gamma e X, oppure se ci fossero anche emissioni nel visibile... :thinking:
Ah ecco! Mi pareva di dire una cosa decisamente scontata in un forum di astronomia!:D:D
Spero di non aver attentato all'intelligenza di nessuno!:biggrin:
DarknessLight
08-11-2016, 15:09
Ah ecco! Mi pareva di dire una cosa decisamente scontata in un forum di astronomia!:D:D
Spero di non aver attentato all'intelligenza di nessuno!:biggrin:
Sì, beh... Considera che la maggior parte delle persone che conosco non sa che esiste uno spettro elettromagnetico molto più ampio di quello della sola luce visibile... e di conseguenza non sa neanche che una radiazione gamma (per esempio) e una radiazione di luce rossa (per esempio) sono la stessa identica cosa se non per il pacchetto energetico trasportato dalla radiazione... :rolleyes:
Red Hanuman
08-11-2016, 19:26
Ma perché queste spirali sono così rosse ??? È un colore ritoccato oppure sono proprio del loro colore originale ???
E' una sovrapposizione di due immagini: una, del telescopio Hubble (in ciano), l'altra, del radiotelescopio ALMA nelle microonde, alla lunghezza si emissione della CO (monossido di carbonio, in rosso). E' stata fatta per mettere in risalto i gradienti di velocità nelle varie zone delle galassie in collisione.
Red Hanuman
08-11-2016, 19:30
Grazie @etruscastro (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=41) !;)
Ok, giusto ! Emettono nella banda dell idrogeno perché le galassie contengono estese nubi molecolari di idrogeno.
Ma secondo te queste nubi di idrogeno come fanno a emettere ? Non dovrebbero essere fredde ?
O forse proprio perché precipitano verso il centro galattico si surriscaldano ed emettono fotoni... :thinking: Che tu sappia può essere così ?
Ci sono molti modi per ionizzare i gas nello spazio. Radiazioni dalle stelle, campi magnetici, surriscaldamento dovuto al loro vorticoso precipitare in campi gravitazionali...
Ok, bene.
Ad esempio, in questa foto presa dall articolo di Zappalà che mi ha linkato Red nell altra discussione si vede che le bolle emesse dal nucleo galattico sono riprese nella banda dei raggi gamma e dei raggi X. Dunque credo che i colori viola e blu siano un ritocco aggiunto per fare contrasto... credo... :thinking:
20831
Grazie anche a te Corrado !;)
Appena avrò tempo vedrò di leggermi questo interessante studio.
I raggi X non possono essere percepiti dai nostri occhi, e quindi hai necessità di visualizzarli in un colore a noi visibile... ;)
Red Hanuman
08-11-2016, 19:33
Certo @Dinamo (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=5211). I raggi gamma e i raggi X non sono lunghezze d onda visibili, dunque vanno necessariamente "tradotte" nel linguaggio dei colori.
Più che altro mi chiedevo se quelle emissioni provenienti dal Nucleo Galattico fossero riprese solo nella banda dei raggi gamma e X, oppure se ci fossero anche emissioni nel visibile... :thinking:
Se emettono nell'X, probabilmente lo fanno in altre lunghezza d'onda (sono molto calde).
Ma credo che siano molto rarefatte, ed il risultato è sicuramente più significativo nell'X.
DarknessLight
08-11-2016, 20:35
Grazie Red Hanuman, tutto chiaro !;)
corrado973
05-12-2016, 15:35
Aggiorno:
https://s11.postimg.org/rm91zfr2r/potw1649a.jpg
Impronta digitale dell’universo primordiale
Le galassie più massicce dell’universo ospitano un buco nero super massiccio nel loro centro. Questi giganteschi buchi neri divorano il materiale circostante ad un ritmo sorprendente, producendo enormi quantità di radiazione e risplendendo come alcuni degli oggetti più luminosi dell’universo conosciuto! Malgrado la loro distanza incredibile dalla Terra, le regioni attorno a questi buchi neri illuminano così brillantemente che il loro aspetto è simile alle stelle della nostra galassia, la Via Lattea.
Alcuni di questi oggetti, conosciuti come oggetti quasi stellari o quasar sono utili per aiutarci a capire meglio il cosmo. Poiché si trovano così lontani, c’è moltissimo spazio tra i nostri telescopi e il quasar. Questo spazio non è completamente vuoto; è riempito dal mezzo intergalattico, composto principalmente di nubi di gas - per la maggior parte idrogeno e elio, ma anche qualche traccia di altri elementi - che assorbono la luce da sorgenti distanti e impediscono a questa luce di raggiungerci. La luce emessa da brillanti quasar deve viaggiare attraverso queste nubi ed è quindi parzialmente assorbita.
Questo spettro, ripreso dallo strumento UVES sul telescopio di ESO Very Large Telescope in Cile, mostra la luce da un quasar che porta l’affascinante nome HE0940-1050 e che ha viaggiato attraverso tali nubi. Le righe verticali sono segni di assorbimento - mostrano dove la luce è stata assorbita dal gas nel mezzo intergalattico e quindi perché è stata rimossa dallo spettro originale del quasar. L’intensità delle righe è legata alla quantità di materiale che ha attraversato la luce. Analizzando queste righe, gli astronomi possono dedurre tutta una serie di informazioni a proposito del materiale di cui sono composte le nubi. Il valore eccezionale di questo spettro in particolare sta nelle righe molto deboli, che sono tra le più deboli mai osservate nello spettro di un quasar.
Fonte ESO
corrado973
21-12-2016, 14:16
Aggiorno:
https://s30.postimg.org/76mnrofzl/eso1645a.jpg
Questa immagine composita mostra la nuova veduta con il ricevitore di Banda 5 di ALMA (in rosso) del sistema di galassie interagenti Arp 220 sovrapposta a quella presa dal telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA (in blu/verde). Con i nuovi ricevitori di Banda 5 appena installati, ALMA ha ora aperto gli occhi su una nuova sezione di questa parte dello spettro radio, creando nuove e formidabili possibilità di osservazione e migliorando le capacità del telescopio di cercare segni della presenza di acqua nell'Universo.
Questa è una delle prime immagini prese nella Banda 5, il cui scopo era di verificare le qualità scientifiche dei nuovi ricevitori. L'immagine ALMA mostra tra l'altro l'emissione di acqua, CS (monosolfuro di carbonio) e HCN (acido cianidrico) proveniente dalle galassie.
... e a proposito di Banda 5 vi invito a leggere la novità in casa ALMA: sarà più facile trovare tracce di acqua nell'Universo.
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1645/
corrado973
27-12-2016, 23:05
Aggiorno con una immagine strepitosa:
https://s23.postimg.org/9h9djvhuz/potw1652a.jpg
che mostra un disco di materiale in rotazione attorno alla giovane stella HD 163296. Usando la potenza di osservazione di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) in Cile, gli astronomi sono stati capaci di distinguere le caratteristiche specifiche nel disco, come gli anelli concentrici di materiale che circonda la stella centrale. Essi hanno ottenuto delle misure ad alta risoluzione dei costituenti di gas e di polvere del disco. Con questi dati, hanno potuto capire meglio la storia della formazione di questo giovane sistema stellare.
I tre buchi tra gli anelli sono probabilmente dovuti allo svuotamento della polvere; nel buco nel mezzo e quello all’esterno, gli astronomi hanno anche trovato un livello più basso di gas. Lo svuotamento di entrambi, gas e polvere, suggerisce la presenza di pianeti appena formati, ciascuno della massa di Saturno, che hanno scavato questi buchi lungo le loro nuove orbite.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1652a/
corrado973
04-01-2017, 12:21
Guardate che meraviglia (le vostre sul forum sono più belle eh!!)
https://s30.postimg.org/ei32r6a8h/eso1701a.jpg
Questa nuova, spettacolare immagine è uno dei più grandi mosaici ad alta risoluzione nel vicino infrarosso della nube molecolare Orione A, la più vicina fabbrica stellare massiccia che si conosca, a circa 1350 anni luce dalla Terra. L'immagine è stata ottenuta dal telescopio infrarosso per survey VISTA, all'Osservatorio dell'ESO al Paranal, nel Cile settentrionale, e rivela molte giovani stelle e altri oggetti di solito nascosti all'interno di nubi di polvere.
Maggiori info qui (https://www.eso.org/public/italy/news/eso1701/)
corrado973
09-01-2017, 22:01
Aggiorno non con una foto ma una notizia:
L'ESO ha firmato un accordo con Breakthrough Initiatives per adattare la strumentazione del VLT (Very Large Telescope), in Cile, alla ricerca di pianeti nel sistema stellare Alfa Centauri, vicino alla Terra. Questi pianeti potrebbero quindi essere la meta di un possibile lancio di sonde spaziali in miniatura effettuato da Breakthrough Starshot Initiative.
In particolare:
Lo strumento per il medio infrarosso VISIR, installato sul VLT, sarà in grado ...di ottenere un'immagine di qualità ottica molto superiore e adattato per sfruttare una tecnica, chiamata coronografia, che riduce la luce stellare e migliora l'eventuale segnale della presenza di pianeti potenzialmente terrestri. Breakthrough Initiatives pagherà una gran parte delle tecnologie necessarie e i costi di sviluppo dell'esperimento, mentre l'ESO fornirà l'esperienza osservativa necessaria e il tempo di osservazione al telescopio.
Il nuovo hardware comprende un modulo strumentale commissionato a Kampf Telescope Optics (KTO), Monaco di Baviera, che conterrà il sensore di fronte d'onda e un nuovo dispositivo di calibrazione del rivelatore. Si prevede inoltre che un nuovo coronografo sia sviluppato congiuntamente dall'Università di Liegi (Belgio) e di Uppsala (Svezia).
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1702/
corrado973
01-02-2017, 13:28
Aggiorno:
https://s30.postimg.org/4yzel73g1/eso1705a.jpg
Vi invito a leggere l'ultimo comunicato ESO
Gli astronomi hanno studiato a lungo le lucenti nubi cosmiche di gas e polvere catalogate come NGC 6334 e NGC 6357: questa gigantesca immagine del VST (Very Large Telescope Survey Telescope) dell'ESO è solo la più recente e, con i suoi quasi due miliardi di pixel, risulta anche una delle più grandi immagini mai rilasciate dall'ESO. Le forme suggestive delle nubi sono l'origine dei loro memorabili nomi: la nebulosa "Zampa di gatto" e la nebulosa "Aragosta".
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1705/
Enrico Corsaro
03-02-2017, 15:21
Splendide immagini. Nubi di gas come queste sono sorgenti di numerose future stelle e rappresentano le basi della formazione stellare sia nella nostra Galassia che in tutte le altre.
Una meraviglia per gli occhi! Grazie Corrado!
corrado973
06-02-2017, 14:59
ecco a voi :
https://s28.postimg.org/4wghuum9p/potw1706a.jpg
A una distanza di 75 milioni di anni-luce, nella costellazione di Virgo (la Vergine), si trova NGC 4981 - una galassia a spirale con un passato piuttosto esplosivo.
NGC 4981 è stata scoperta il 17 aprile 1784 da William Herschel e successivamente documentata nel Nuovo Catalogo Generale di John Dreyer. Più di un secolo dopo, il 23 aprile 1968, questa galassia è balzata agli onori della cronaca, quando una supernova Tipo Ia - un’esplosione stellare in un sistema binario - si verificò al suo interno: SN 1968I. Tuttavia SN1968I non era la sua unica supernova. Decenni dopo, il collasso del cuore di una stella massiccia ha portato alla supernova SN2007c.
Quest’immagine spettacolare di NGC 4981 non mostra alcuna delle esplosioni di supernova; la stella brillante visibile in quest’immagine è solo una stella in primo piano - è stato catturato da FORS, lo spettrografo nel visibile e nel UV vicino (in inglese FOcal Reducer and low dispersion Spectrograph) del Very Large Telescope (VLT) di ESO. FORS è il coltellino svizzero degli strumenti di ESO - esso è capace di studiare molti oggetti astronomici in vari modi, ed è responsabile di alcune delle foto più emblematiche mai riprese dal VLT (vedasi eso9948f e eso0202a).
I dati usati per creare quest’immagine sono stati selezionati dall’archivio di ESO da Josh Barrington nel contesto della competizione Hidden Treasures.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1706a/
Tale e quale a come la vedo io nel dobson...
Inviato dal mio FEVER utilizzando Tapatalk
corrado973
13-02-2017, 07:35
Ciao amici. buon inizio di settimana.
Vi posto questa foto :
https://s3.postimg.org/m4z5ftun7/potw1707a.jpg
Questa spettacolare immagine mostra il centro della Via lattea dal bagliore inquietante della luce zodiacale. Essa è piena di peculiarità dovute alla presenza di polvere che ostacolano le osservazioni scientifiche - ma sono così stupende che è difficile esserne troppo dispiaciuti.
In questa immagine, il centro della Via lattea appare come pieno di gas nero. Infatti, queste macchie scure vorticose sono semplicemente l’assenza di luce visibile, perché enormi nubi di polvere oscurano la luce proveniente da stelle distanti. Tuttavia, come la polvere può dare l’illusione dell’oscurità, può anche dare l’illusione della luce. È il caso della luce zodiacale, una striscia sfocata di luce che vediamo proiettata lungo le costellazioni dello zodiaco. È causata dalla luce solare diffusa dal disco di polvere cosmica che circonda il sistema solare interno. Osservatori particolarmente attenti possono notare strutture intricate all’interno di questa striscia di luce - in particolare il fenomeno del "gegenschein", il debole bagliore ellittico al punto antisolare (il punto sulla sfera celeste situato all’esatto opposto del Sole) verso la sinistra dell’immagine. A destra, la brillante colonna di luce zodiacale, o "falsa alba", si gonfia a partire dall’orizzonte.
Quest’immagine è stata catturata durante tutta una notte ed è il risultato di una tecnica sofisticata dall’ambasciatore fotografo di ESO Petr Horálek, che ha cercato di catturare la luce zodiacale in un’immagine dalla Terra come mai prima. È stata ripresa all’osservatorio di ESO di La Silla in Cile.
Fonte ESO
Davvero uno spettacolo!:surprised:
corrado973
20-02-2017, 06:40
Aggiorno:
https://s2.postimg.org/cg8zkyoc9/potw1708a.jpg
Quest’immagine mostra le prime misure dell’effetto Sunyaev-Zel’dovich termico con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile (mostrato in blu). Gli astronomi combinano i dati dalle antenne di 7 metri e di 12 metri di ALMA per produrre l’immagine più nitida possibile. Il bersaglio è uno degli ammassi di galassie più massiccio conosciuto, RX J1347.5–1145. Si vede il suo centro nel "buco" scuro delle osservazioni di ALMA. La distribuzione di energia dei fotoni della RCF cambia e appare come una diminuzione di temperatura nelle lunghezze d’onda osservate con ALMA, il che spiega la presenza della macchia scura nel centro di quest’immagine dove si trova l’ammasso.
Gli eventi che accompagnavano il Big Bang sono stati così catastrofici che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla struttura del cosmo. Oggi possiamo rilevare queste cicatrici osservando la più vecchia luce nell’universo. Questa luce fu creata 14 miliardi di anni fa - essa esiste oggi come la debole radiazione a microonde ed è quindi chiamata radiazione cosmica di fondo - si è espansa ad oggi fino a diffondersi nell’intero cosmo, riempiendolo con fotoni misurabili.
La RCF può essere utilizzata per indagare il cosmo attraverso l’effetto Sunyaev-Zel’dovich, osservato per la prima volta 30 anni fa. Possiamo misurare la RCF qui sulla Terra quando i suoi fotoni a microonde viaggiano verso di noi attraverso lo spazio. Durante il loro viaggio, essi possono attraversare degli ammassi di galassie che contengono elettroni ad alta energia. Questi elettroni forniscono ai fotoni un piccolo incremento di energia. Misurare questi fotoni con i nostri telescopi è difficile, ma importante - possono aiutare gli astronomi a capire le proprietà fondamentali dell’universo, come la posizione e la distribuzione degli ammassi densi di galassie.
Fonte ESO
Che spettacolo!!:surprised:
corrado973
27-02-2017, 12:17
https://s24.postimg.org/ladkqh4d1/potw1709a.jpg
Tre decenni fa, gli astronomi hanno scoperto una delle più brillanti supernova in più di 400 anni. L’esplosione stellare, SN 1987a, sfavillava come 100 milioni di Soli per vari mesi dopo la sua scoperta il 23 febbraio 1987.
Situata nella grande nube di Magellano, uno dei satelliti della Via Lattea, SN 1987A era l’esplosione di supernova più vicina mai osservata in secoli ed è diventata una delle supernova meglio studiate di tutti i tempi. Durante gli ultimi 30 anni, osservazioni dettagliate, con telescopi nello spazio e sulla Terra, hanno permesso agli astronomi di studiare l’agonia mortale di una stella massiccia nel dettaglio come mai prima, da stella a supernova fino a resto di supernova, rivoluzionando la nostra comprensione di questi eventi esplosivi.
Con la sua superba sensibilità nelle lunghezze d’onda millimetriche e submiliimetriche, ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) ha studiato aspetti ancora inesplorati di SN1987A dal 2013. Gli astronomi usano ALMA per osservare i resti brillanti della supernova ad alta risoluzione, studiando come il rimanente produca vaste quantità di polvere dai nuovi elementi creati nella stella progenitrice. Una frazione di questa polvere fugge nello spazio interstellare e potrebbe, un giorno, diventare il materiale di cui futuri pianeti attorno ad altre stelle sono formati. Queste osservazioni suggeriscono che la polvere dell’universo primordiale fu creata da simili esplosioni di supernova.
L’immagine composta presentata qui combina osservazioni fatte con ALMA, il telescopio spaziale Hubble della NASA e ESA e il telescopio a raggi X Chandra della NASA.
corrado973
01-03-2017, 12:47
Guardate che meraviglia:
https://s30.postimg.org/rfe1rqk1t/eso1707a.jpg
Questa variopinta striscia di stelle, gas e polvere è in realtà una galassia a spirale, di nome NGC 1055. Catturata dal VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, questa grande galassia è circa il 15% più grande della Via Lattea. NGC 1055 non mostra i caratteristici bracci vorticosi di una spirale, perchè è vista di taglio. Sono visibili comunque strani intrecci nella struttura, causati probabilmente dall'interazione con una grande galassia vicina.
Articolo ESO (https://www.eso.org/public/italy/news/eso1707/)
Vi consiglio anche il video
https://www.eso.org/public/italy/videos/archive/category/esocast/
Magari non sarà un commento particolarmente apprezzato ma mi ricorda tanto una di quelle scene di dischi volanti dei vecchi film di fantascienza:biggrin:
Bellissima!
corrado973
06-03-2017, 07:58
Aggiorno:
https://s18.postimg.org/dsy7peoy1/potw1710a.jpg
ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) ha catturato questa notevole immagine di una stella binaria, dove le due stelle - LL Pegasi e la sua compagna, si intrecciano in una danza cosmica, orbitando attorno al loro centro di massa comune. La stella più vecchia LL Pegasi perde in continuazione materiale gassoso, mentre evolve in una nebulosa planetaria, e la netta forma a spirale è l’impronta lasciata dalle stelle orbitando in questo gas.
La spirale si estende su anni-luce e si avvolge con un straordinaria regolarità. In base al tasso di espansione del gas nella spirale, gli astronomi stimano che un nuovo “strato” appaia ogni 800 anni - approssimativamente lo stesso tempo che le due stelle impiegano per percorrere un’orbita completa una attorno all’altra.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1710a/
All'interno della notizia c'è una foto combinata con Hubble e un video interessante
;););)
corrado973
13-03-2017, 14:15
Aggiorno:
https://s23.postimg.org/cvk2m3hwb/potw1711a.jpg
Con le loro spettacolari braccia brillanti, le grandi galassie spirali sembrano accaparrarsi tutta l’attenzione - ma NGC 6822, una galassia irregolare barrata nana è la prova che le spirali regolari non hanno il monopolio della bellezza galattica. Anche chiamata la galassia di Barnard, NGC 6882 si trova nella costellazione del Sagittario a una distanza di appena 1,6 milione di anni-luce ed è piena di ricche regioni di formazione stellare.
Questa nuova immagine è composta di vecchie osservazioni fatte con il Wide Field Imager montato sul telescopio di 2,2 metri MPG/ESO all’osservatorio La Silla di ESO e di nuove osservazioni raccolte da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). Le zone osservate da ALMA sono evidenziate in quest’immagine e possono essere viste in dettaglio qui.
Le osservazioni di ALMA rivelano la struttura delle nube di formazione stellare con una risoluzione mai raggiunta. Le osservazioni nella nostra galassia hanno mostrato che le stelle si formano nei centri densi di nubi giganti di gas idrogeno molecolare, gli unici posti dove il gas può essere abbastanza freddo per collassare sotto la propria gravità. Queste condizioni favoriscono anche la formazione di altre molecole, come il monossido di carbonio, un elemento indispensabile per aiutare gli astronomi a scoprire il gas d’idrogeno molecolare galattico
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1711a/
corrado973
07-04-2017, 17:24
Guardate questa foto "pirotecnica"...
https://s28.postimg.org/hic5q2djx/eso1711a.jpg
A una distanza di circa 1350 anni luce, nella costellazione di Orione, si trova una fabbrica stellare densa e attiva, nota come Nube Molecolare di Orione 1 (OMC-1 da Orion Molecular Cloud in inglese), appartenente allo stesso complesso della famosa Nebulosa di Orione
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1711/
corrado973
13-04-2017, 22:01
23538
Sembra un immagine non interessante in realtà è straordinaria : è il debole bagliore emesso dal pianeta nano DeeDee intercettato dai sensibili occhi di ALMA.
Ai confini del Sistema solare, ad oltre 90 unità astronomiche dal pianeta Terra, gli occhi sensibili dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array in Cile hanno scoperto importanti dettagli sul (candidato) pianeta nano DeeDee, un sasso gelido del diametro poco superiore ai 600 chilometri
http://www.media.inaf.it/2017/04/13/deedee-pianeta-nano-e-molto-lontano/
etruscastro
14-04-2017, 08:13
quando vedo queste immagini mi vengono i brividi a "vedere" fin dove arriva la nostra tecnologia! :sbav:
corrado973
15-05-2017, 07:40
https://s12.postimg.org/dk4070yfh/potw1720a.jpg
Questa intrigante immagine sembrerebbe una collezione di chiazze colorate, ma in realtà è un’istantanea ad alta risoluzione di una stella appena nata avvolta in polvere. Distante appena 1300 anni-luce nella nebulosa di Orione, la stella HH 212 è notevolmente giovane. La durata di vita media di una tale stella di piccola massa è circa 100 miliardi di anni, ma questa stella ha solo 40’000 anni di età - davvero una bambina in termini stellari.
Nei nuclei di vaste nubi molecolari nelle regioni di formazione stellare, c’è una battaglia in corso; la gravità contro la pressione del gas e della polvere. Se la gravità vincesse, costringerebbe il gas e la polvere a comprimersi in un denso cuore che alla fine si infiammerebbe - formando una protostella. Tutto il gas e la polvere rimanente formerebbero un disco in rotazione attorno alla stella bambina e in molti sistemi stellari, collasserebbero al fine di formare pianeti.
Tali giovani dischi protostellari sono difficili da osservare a causa della loro relativamente piccola dimensione, ma adesso la risoluzione spaziale estremamente alta di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) permette di capire i dettagli intricati della formazione di stelle e di pianeti.
Uno sguardo più ravvicinato a HH 212 svela delle grandi strisce fredde e scure di polvere che attraversano il disco, in mezzo a due regioni più brillanti riscaldate dalla protostella. Il risultato assomiglia ad un hamburger cosmico. È la prima volta che gli astronomi hanno scoperto una tale striscia di polvere nelle fasi iniziali della formazione stellare, essa potrebbe fornire indicazioni sulla nascita dei sistemi planetari.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1720a/
corrado973
12-06-2017, 08:36
La vera forma del boomerang
https://s13.postimg.org/bzrwmw7c7/potw1724a.jpg
Questa foto mostra la nebulosa Boomerang, una nebulosa protoplanetaria come osservata da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). La struttura viola sullo sfondo, vista in luce visibile con il telescopio spaziale Hubble, mostra una forma classica con due lobi e una regione centrale molto stretta. La capacità di ALMA di vedere il gas freddo molecolare rivela la forma più allungata della nebulosa in arancione.
Dal 2003 la nebulosa, ad una distanza di 5000 anni-luce dalla Terra, ha il record dell’oggetto più freddo dell’universo. Si pensa che la nebulosa sia stata formata da un involucro di una stella nelle fasi finali della sua vita, che ha inghiottito un compagno binare più piccolo. È possibile che sia questo la causa della fuga ultra-fredda di materiale, illuminato dalla luce della stella morente centrale.
ALMA ha osservato il disco centrale della nebulosa e la fuga di gas che si estende su una distanza di quasi quattro anni-luce attraverso il cielo. Questo materiale uscente è ancora più freddo della radiazione cosmica di fondo, con una temperatura di -270 gradi Celsius. Esso si espande ad una velocità di 590 000 chilometri all’ora.
https://public.nrao.edu/news/2017-alma-boomerang/
Sarò spoetizzante, ma mi sembra un molare cariato :blush:
corrado973
14-06-2017, 15:45
Un tripudio astronomico è questa foto che condivido con voi:
https://s1.postimg.org/9amvorecv/eso1719a.jpg
Due dei più famosi abitanti del cielo condividono la scena con un vicino meno noto, in questa enorme immagine da 3 gigapixel ottenuta dal VST (VLT Survey Telescope) dell'ESO. Sulla destra si trova una nube di gas che riluce debolmente, nota come Sharpless 2-54, al centro la notissima Nebulosa Aquila e infine la Nebulosa Omega a sinistra. Il trio cosmico costituisce solo una parte del più vasto complesso di gas e polvere al cui interno nuove stelle vengono alla luce e illuminano il circondario.
Leggi tutto (https://www.eso.org/public/italy/news/eso1719/)
video ESO (https://www.youtube.com/watch?v=WGocudE62QM)
corrado973
26-06-2017, 07:59
Buongiorno a tutti e buon lunedì: aggiorno con una vista mozzafiato di Betelgeuse.
https://s14.postimg.org/sgfklj6up/potw1726a.jpg
Questa macchia arancione mostra la stella vicina, Betelgeuse, vista da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). Questa è la prima volta che ALMA ha osservato la superficie di una stella e questa prima prova ha prodotto l’immagine a più alta risoluzione di Betelgeuse mai ottenuta.
Betelgeuse è una delle più grandi stelle conosciute al momento - con un raggio 1400 volte quello del Sole nella radiazione millimetrica. Ad una distanza di circa 600 anni-luce, nella costellazione di Orione (il cacciatore), la supergigante rossa brucia intensamente, il che spiega perché essa ha una aspettativa di vita breve. Ha solo 8 milioni di anni di anni, ma già è sul punto di diventare una supernova. Quando ciò accadrà, l’esplosione sarà visibile dalla Terra, anche in pieno giorno.
Questa stella è stata osservata in molte lunghezze d’onda, in particolare nel visibile, infrarosso e ultravioletto. Usando il Very Large Telescope di ESO, gli astronomi hanno scoperto un vasto pennacchio di gas grande quasi come il nostro sistema solare. Gli astronomi hanno anche trovato una gigantesca bolla sulla superficie di Betelgeuse. Queste caratteristiche aiutano a spiegare come mai la stella perda così tanto gas e polvere a un ritmo eccezionale (eso0927, eso1121). In quest’immagine ALMA osserva il gas caldo della cromosfera bassa di Betelgeuse a lunghezze d’onda sub-millimetriche - dove l’aumento di temperatura locale spiega perché non sia simmetrica. Scientificamente ALMA può aiutarci a capire le atmosfere estese di queste stelle calde e ardenti.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1726a/
Incredibile che si possa "risolvere" da così lontano la superficie di una stella.
Mai avrei pensato...
Christopher
26-06-2017, 11:24
Avevo già letto un articolo relativo a studi interferometrici, ma dello strumento CHARA. Il potente strumento ha risolto anche la superficie di altre stelle tra le quali Vega, bianca di sequenza principale circa 3 volte più grande del Sole e distante 25 a.l.
Non ricordo le dimensioni precise, ma queste erano incredibilmente inferiori rispetto a quelle di Betelgeuse, nonostante la relativa vicinanza a noi. Se trovo l'articolo lo posto così da avere i valori precisi.
Christopher
26-06-2017, 11:48
Rieccomi, non ho trovato l'articolo originale ma solamente un riferimento ai dati ricavati dallo strumento in un altro forum di astronomia. Lo strumento che ha osservato il disco di Vega,però, non è ALMA ma CHARA.
Allego le poche righe a riguardo:
"Lo strumento ottico con la più elevata risoluzione al mondo è il CHARA (Center for High Angular Resolution Astronomy). Si trova sul Monte Wilson, vicino Los Angeles, a 1.740 metri di quota. Raccoglie la luce da sei telescopi di 1 metro ciascuno. La massima separazione fra i telescopi è di 331 metri, consentendo di risolvere i dischi delle stelle più vicine. Betelgeuse ha un diametro angolare di 43 millesimi di secondo, Vega di 3,3 millesimi, Regolo poco più di un millesimo."
Pazzesco! Si noti come in tal caso l'enorme diametro di Betelgeuse sia stato più determinante rispetto alla distanza da noi...:surprised:
EDIT: trovato altro riferimento alla risoluzione di Vega da parte di CHARA:http://memospa.overblog.com/vega-700-milioni-di-anni-e-non-sentirli#.WVDZfpKLSvF
Riporto una parte specifica a riguardo:
"Il CHARA ha una linea di base fino a 330 metri, la più lunga al mondo per l'interferometria ottica e nell'infrarosso. È in grado di raggiungere una risoluzione fino a 0,0005 arcosecondi, diverse volte maggiore di quella del telescopio spaziale Hubble, sia pure limitata a oggetti molto luminosi e vicini: l'equivalente della possibilità di scorgere il disco di una monetina dalla distanza di 1.600 km. Solo grazie all'interferometria è stato possibile osservare (e misurare) il disco di Vega, che appare altrimenti in qualsiasi altro telescopio solo come un brillante punto di luce."
corrado973
05-07-2017, 12:52
condivido con tutti voi un'immagine strabiliante...
https://s23.postimg.org/wrxp3rnx7/eso1720a.jpg
l VLT (Very Large Telescope) dell'ESO ha catturato questa magnifica vista della galassia a spirale barrata Messier 77. L'immagine rende tutta la bellezza della galassia, mettendo in mostra i bracci ingioiellati attraversati da tracce di polvere - ma non riesce a mostrare la natura turbolenta di Messier 77.
Questa immagine di Messier 77 è stata ottenuta usando dati presi in quattro bande di lunghezza d'onda, rappresentate dai colori blu, rosso, violetto e rosa (corrispondente alla banda della riga di emissione dell'idrogeno H-alfa). Ogni lunghezza d'onda evidenzia una diversa qualità: l'H-alfa rosata sottolinea la presenza di stelle giovani e calde che si stanno formando nei bracci a spirale, mentre il rosso descrive la strutture filamentose del gas che circonda Messier 77 [1]. Una stella della Via Lattea, in primo piano, è visibile nei pressi del centro della galassia, identificabile dai raggi dovuti alla diffrazione. Inoltre si distinguono molte altre galassie distanti: visibili oltre ai confini dei bracci a spirale, appaiono minuscole e delicate, rispetto alla colossale galassia attiva.
Tutta la notizia
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1720/
L'immagine è veramente, come tu dici, strabiliante.
E la frase che riporti "...mettendo in mostra i bracci ingioiellati" è anch'essa un bel gioiello!
Una stella della Via Lattea, in primo piano, è visibile nei pressi del centro della galassia, identificabile dai raggi dovuti alla diffrazione.
Vorrei comprendere meglio questo passaggio... Grazie :blush:
corrado973
05-07-2017, 16:00
credo si riferisca agli spikes, quell'effetto croce dovuto al tipo di strumento(sostegno per lo specchio secondario) con cui è stata ripresa la scena.
https://s1.postimg.org/v8eaiqz3z/NGC6397.jpg
Scusa,
non mi sono spiegata bene, io intendevo questo:
Una stella della Via Lattea, in primo piano, è visibile nei pressi del centro della galassia
corrado973
05-07-2017, 16:17
Magari intende che quella stella con gli spikes immortalata nello scatto appartiene alla nostra di Galassia:confused:
L'ho pensato anch'io, volevo esserne certa :angel:
corrado973
17-07-2017, 08:57
Aggiorno
https://s22.postimg.org/5zhyqln81/potw1729a.jpg
alcuni astronomi, utilizzando la fotocamera infrarossa a ottica adattiva NACO, montata sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, hanno osservato l'ammasso stellare RCW 38 nella costellazione della Vela, a circa 5500 anni-luce da noi. Questa immagine della settimana mostra la parte centrale di RCW 38; gli inserti sui lati mostrano alcune delle nane brune rilevate all'interno dell'ammasso.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1729a/
corrado973
24-07-2017, 08:52
Aggiorno :
https://s22.postimg.org/l6exg3tw1/potw1730a.jpg
"Ad una distanza di circa 95 milioni di anni-luce, nella costellazione australe di Ottante, si trova NGC 7098 - una galassia spirale intrigante con numerose caratteristiche doppie. La prima di queste è il duo di distinte strutture a forma di anello attorno al nebuloso cuore della galassia. Esse sono i bracci spirali, che si sono arrotolati attorno al cuore luminoso della galassia. Questa regione centrale ospita un’altra caratteristica doppia: una doppia barra.
NGC 7098 ha anche sviluppato caratteristiche conosciute come “ansae”, visibili come piccoli e brillanti strisce a ciascuna estremità della regione centrale. Le “ansae” sono zone visibili di sovra-densità, che assumano di solito forme anellari, lineari o circolari e possono essere trovate alle estremità di sistemi di anelli planetari, in nebulose, e (come nel caso di NGC 7098) in parti di galassie stipate di stelle.
Quest’immagine è formata da osservazioni raccolte dallo strumento FORS (FOcal Reducer and low dispersion Spectrograph), installato sul Very Large Telescope di ESO all’osservatorio di Paranal. Una varietà di galassie lontane sono anche visibili su quest’immagine, la più prominente è la piccola galassia spirale vista di profilo a sinistra di NGC 7098, conosciuta come ESO 048-G007."
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1730a/
corrado973
27-07-2017, 20:42
Aggiorno con una immagine stupefacente:
https://s11.postimg.org/q5oz27leb/eso1723a.jpg
Utilizzando nuove osservazioni effettuate con il telescopio per survey del VLT dell'ESO, alcuni astronomi hanno scoperto tre diverse popolazioni di stelle neonate all'interno dell'Ammasso della Nebulosa di Orione. Questa scoperta inaspettata migliora notevolemente la nostra comprensione di come si formano questi ammassi. Suggerisce infatti che la formazione stellare possa avvenire per impulsi successivi, in cui ogni stadio di formazione stellare si sviluppa su una scala temporale molto più breve di quanto si pensasse.
Fonte ESO (https://www.eso.org/public/italy/news/eso1723/)
"Ma il risultato è ben più di una bella fotografia. Un gruppo di ricercatori, guidati da Giacomo Beccari, astronomo dell’Eso, ha sfruttato i dati di qualità insuperata per misurare con precisione la luminosità e i colori di tutte le stelle dell’ammasso della Nebulosa di Orione. Queste misure hanno permesso agli astronomi di determinare la massa e le età delle stelle. Con loro stupore, i dati hanno mostrato tre diverse sequenze di età, potenzialmente diverse."
Fonte INAF (http://www.media.inaf.it/2017/07/27/racconto-tre-citta-celesti/)
corrado973
02-08-2017, 12:22
C'è una importante novità che riguarda il VLT dell' ESO.
Il telescopio Yepun (UT4) del VLT (Very Large Telescope) dell'ESO è stato trasformato in un telescopio completamente adattivo. Dopo più di un decennio di pianificazione, costruzioni e collaudi, il nuovo impianto di ottica adattiva (o AOF dall'inglese Adaptive Optics Facility) ha visto la sua prima luce con lo strumento MUSE, catturando vedute sorprendentemente nitide di nebulose planetarie e galassie. L'accoppiamento di AOF e MUSE forma uno dei sistemi tecnologici più avanzati e potenti mai costruiti per l'astronomia da terra.
Vi linko l'articolo della fonte nel quale potrete apprezzare foto incredibili
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1724/
corrado973
23-08-2017, 14:34
Incredibile questa immagine:signore e signori Antares:sbav::sbav::sbav:
https://s30.postimg.org/dl0nkefa9/eso1726a.jpg
Usando il VLTI, l'interferometro del VLT, alcuni astronomi hanno ricostruito l'immagine più dettagliata di sempre di una stella - la supergigante rossa Antares. Inoltre hanno prodotto la prima mappa delle velocità del materiale che compone l'atmosfera stellare per una stella diversa dal Sole, rivelando un'inattesa turbolenza nell'enorme atmosfera di Antares. Il risultato dello studio è pubblicato dalla rivista Nature.
Maggiori dettagli (http://www.eso.org/public/italy/news/eso1726/)
Devo sbrigarmi a girare le braciole... Si potrebbero bruciare. A parte le battute, è veramente una grande immagine... Ogni giorno che passa si va sempre più avanti.
Inviato dal mio FEVER utilizzando Tapatalk
Strabiliante!
Vengono le vertigini chiedendosi cosa sarà possibile vedere intorno a noi tra solo 10 anni!
Veramente incredibile :shock:
Una foto grandiosa! Grazie!
Zoroastro
27-08-2017, 18:38
Avevo letto la notizia qui http://trendintech.com/2017/08/27/chiles-very-large-telescope-interferometer-captures-best-image-ever-of-a-stars-surface/
Che bello, pensare che su Antares ci ho fatto spesso l'allineamento del GoTo questa estate!
Ciao!
corrado973
25-09-2017, 08:47
Aggiorno
https://s26.postimg.org/5hw0q06mh/potw1739a.jpg
Questa spettacolare galassia a spirale, conosciuta come NGC 1964, si trova approssimativamente ad una distanza di 70 milioni di anni-luce dalla Terra nella costellazione della lepre. NGC 1964 possiede un nucleo brillante e denso. Esso si trova all’interno di un disco ovale e macchiato, che è a sua volta attorniato da braccia a spirale distinte e punteggiate con brillanti regioni stellari. Il brillante centro della galassia ha attirato l’attenzione dell’astronomo William Herschel durante la notte del 20 novembre 1784, portando alla scoperta di questa galassia e la sua successiva documentazione nel Nuovo Catalogo Generale. Oltre a contenere stelle, NGC 1964 risiede in una regione del cielo costellata di stelle. In questa vista dal Wide Field Imager (WFI) - uno strumento montato sul telescopio MPG/ESO di 2,2 metri all’osservatorio La Silla di ESO, Cile - la stella HD 36785 è visibile subito a destra della galassia. Sopra si trovano due altre stelle notevoli chiamate HD 36784 e TYC 5928-368-1 - e la stella brillante sotto NGC 1964 è conosciuta come BD-22 1147.
Questa vista di NGC 1964 contiene anche una serie di galassie, visibili sullo sfondo. Lo WFI è anche capace di osservare la luce di queste distanti galassie, e di galassie fino a 40 milioni di volte più debole di ciò che l'occhio umano può vedere.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1739a/
corrado973
27-09-2017, 13:08
Di una bellezza inaudita è questa ultima immagine del VLT.
https://s26.postimg.org/d639e86eh/eso1731a.jpg
La nebulosa planetaria NGC 7009, nota anche come Nebulosa Saturno. L’immagine variopinta è stata ottenuta dello strumento Muse montato sul Very Large Telescope) dell’Eso. Crediti: ESO/J. Walsh
Fonte (https://www.eso.org/public/news/eso1731/)
Bellissima, e il nome è proprio azzeccato direi:D
Veramente mozzafiato:wub:.
corrado973
02-10-2017, 14:06
https://s1.postimg.org/9fa46j0h9b/potw1740a.jpg
A prima vista non sembra granché, ma questa macchia mostra una stella notevole chiamata V766 Centauri (abbreviato V766 Cen) e la sua compagna. Essa è stata studiata per la prima volta e classificata alcuni anni fa da ricercatori che hanno usato lo strumento Very Large Telescope Interferometer (VLTI) di ESO. All’epoca è stato scoperto ch’era una stella chiamata “iper gigante gialla”, una stella massiccia e luminosa estremamente rara - e estremamente grande !
Il diametro è 1400 volte quello del Sole, V766 Cen non solo è la più grande stella di questo tipo mai scoperta, ma è anche una delle dieci stelle più grandi mai scoperte.
Tuttavia uno studio recente ha suggerito che V766 Cen sia probabilmente in una fase della sua vita appena prima di quella di una iper gigante gialla: una super gigante rossa evoluta, che perde la sua massa così velocemente che tornerà alla fase di super gigante gialla più calda per un corto lasso di tempo. In ogni caso la stella è un vero colosso ed è molto interessante per gli scienziati che cercano di capire di più a proposito di questo stadio inusuale nel ciclo di vita delle stelle.
Un team di scienziati ha ora usato il VLTI di nuovo per studiare V766 Cen con maggiori dettagli. Usando la rete dei quattro telescopi ausiliari e uno strumento montato sul VLTI chiamato PIONIER (the Precision Integrated-Optics Near-infrared Imaging ExpeRiment), il team ha fotografato V766 Cen e la sua compagna con impressionanti dettagli. Hanno trovato che la compagna è più piccola e più fredda della sua partner - probabilmente una gigante fredda o super gigante con un raggio di circa 650 volte il raggio del Sole. Avere una compagna vicino è assai tipico per una stella massiccia ed è importante nel processo di evoluzione stellare.
Questa foto della settimana mostra V766 Cen in tre epoche diverse. Queste immagini contengono entrambi V766 Cen e la sua compagna - nella prima immagine, la compagna passa dietro V766 Cen, ma nella seconda e nella terza immagine la compagna passa davanti ed è visibile come una macchia brillante.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1740a/
corrado973
16-10-2017, 07:53
Aggiorno:
https://s1.postimg.org/6ejk7rhye7/potw1742a.jpg
Quest’immagine di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) mostra V1247 Orionis, una giovane stella calda, circondata da un anello dinamico di gas e polvere, chiamato disco circumstellare. Questo disco è visibile in due parti: un anello centrale di materia chiaramente definito e una struttura più delicata, crescente e più distante (si trova verso l’esterno).
Si pensa che la regione tra l’anello e la parte crescente, visibile come una striscia scura, sia stata formata da un giovane pianeta che ha scavato il suo cammino attraverso il disco. Mentre un pianeta orbita attorno alla sua stella, il suo moto crea delle aree di alta pressione su ogni lato del suo passaggio, un po’ come una nave che crea onde d’urto mentre avanza attraverso l’acqua. Queste aree di alta pressione possono diventare barriere protettive attorno ai siti di formazione planetario; le particelle di polvere sono intrappolate nel loro interno per milioni di anni, lasciando il tempo e lo spazio per aggregarsi e crescere.
L’ottima risoluzione di ALMA permette agli astronomi di studiare la struttura intricata di un tale vortice che intrappola la polvere per la prima volta. Quest’immagine svela non solo la forma crescente della trappola di polvere sul bordo esterno della striscia scura, ma anche regioni di eccesso di polvere all’interno dell’anello, che potrebbero indicare una seconda trappola di polvere che si forma all’interno dell’orbita del potenziale pianeta. Ciò conferma le predizioni delle precedenti simulazioni al computer.
L’intrappolamento della polvere è una soluzione potenziale ad un problema maggiore nelle teorie di come si formano i pianeti, che prevede come le particelle debbano viaggiare (in inglese “drift”) verso la stella centrale prima di avere il tempo di crescere fino a dimensioni planetesimali (il così detto problema del “drift” radiale).
corrado973
25-10-2017, 12:59
Aggiorno :sbav::sbav::sbav:
https://s1.postimg.org/2804ttbx6n/eso1411c.jpg
Innumerevoli galassie pretendono attenzione in questa immagine gigantesca dell'ammasso di galassie della Fornace: alcune appaiono come semplici punti di luce, mentre altre dominano la scena. Una di queste ultime è la galassia lenticolare NGC 1316. Il passato turbolento di questa studiatissima galassia ha lasciato una delicata struttura di nodi, archi e anelli che gli astronomi hanno ritratto con un dettaglio mai raggiunto prima utilizzando il telescopio VST (VLT Survey Telescope). Questa immagine incredibilmente profonda rivela anche una mirade di oggetti fiochi e una debole luce diffusa tra una galassia e l'altra.
https://s1.postimg.org/1uvz9gin3j/eso1734d.jpg
Fonte (https://www.eso.org/public/italy/news/eso1734/)
Che spettacolo:sbav::surprised:
corrado973
13-11-2017, 07:31
Buongiorno a tutti:
26694
Con una dimensione di 300’000 anni-luce, tre volte il diametro della Via lattea, questa bolla colorata di gas ionizzato è la più grande mai scoperta. Quest’enorme bolla contiene 10 galassie individuali ed è situata in una regione particolarmente densa di un gruppo di galassie chiamato COSMOS-Gr30, ad una distanza di 6.5 miliardi di anni-luce dalla Terra. Scelto per la sua alta densità di galassie, questo gruppo è estremamente variegato - alcuni galassie stanno attivamente formando delle stelle mentre altre sono passive, alcune galassie sono brillanti mentre altre sono deboli; alcune sono massicce mentre altre sono piccole.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1746a/
corrado973
20-11-2017, 07:52
26760
Questa foto della settimana mostra un’enorme nube di gas attorno al distante quasar SDSS J102009.99+104002.7, ripreso dallo strumento MUSE (Multi Unit Spectroscopic Explorer) sul telescopio VLT (Very Large Telescope) di ESO all’osservatorio Paranal. I Quasar sono i centri luminosi di galassie attive, essi sono mantenuti attivi dalla caduta di materiale nel buco nero centrale supermassiccio. Questo quasar e la nube nei suoi dintorni si trovano ad un redshift maggiore di 3, il che significa che sono visti come erano circa 2 miliardi di anni dopo il Big Bang. La nube di gas (o nebulosa) che circonda il quasar è conosciuta agli astronomi come ELAN (“Enormous Lyman-Alpha Nebula”). Questi tipi di nebulosa sono strutture massicce di gas formate nell’universo primordiale, esse possono aiutare gli astronomi a capire come il momento angolare - che spiega la rotazione osservata delle galassie più recenti - sia stato creato nell’universo. Grazie allo strumento rivoluzionario MUSE è ora possibile osservare queste rare nubi di gas in modo più dettagliato di prima.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1747a/
corrado973
04-12-2017, 08:43
Aggiorno con un quadro di 4 asteroidi e con relativa e preziosa spiegazione...
26991
Queste immagini sono state riprese dallo strumento SPHERE (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch) di ESO, installato sul telescopio Very Large Telescope (VLT) di ESO all’osservatorio Paranal in Cile. Queste viste con dettagli impressionanti svelano quattro dei milioni di corpi rocciosi nella fascia principale degli asteroidi, un anello di asteroidi tra Marte e Giove che separa i pianeti rocciosi interni del sistema solare dai pianeti esterni gassosi e ghiacciati.
In senso orario dall’alto a sinistra, gli asteroidi mostrati sono 29 Amphitrite, 324 Bamberga, 2 Pallas e 89 Julia. Chiamato in onore della dea greca Atena, 2 Pallas misura circa 510 chilometri. È il terzo più grande asteroide nella fascia principale e uno dei più grande asteroidi del sistema solare. Esso contiene circa il 7% della massa totale dell’intera fascia degli asteroidi - così pesante che una volta era classificato come pianeta. 89 Julia è un terzo della dimensione di 2 Pallas, si pensa che sia stato nominato in onore di santa Giulia di Corsica. La sua composizione sassosa lo ha condotto alla classificazione di asteroide di tipo S. Un altro asteroide di tipo S è 29 Amphitrite, che è stato scoperto solo nel 1854. 324 Bamberga, uno dei più grossi asteroidi di tipo C nella fascia degli asteroidi è stato scoperto ancora più tardi: Johann Palisa lo individuò nel 1892. Oggi si capisce che gli asteroidi di tipo C potrebbero essere corpi del sistema solare esterno che seguono la migrazione dei pianeti giganti. Come tali, essi possono contenere ghiaccio nel loro interno.
Malgrado che la fascia degli asteroidi sia spesso raffigurata nella fantascienza come un posto di violenti collisioni, pieno di grandi rocce troppo pericolose da navigare anche per il più bravo pilota di nave spaziale, in realtà essa è molto sparsa. In tutto, la fascia degli asteroidi contiene solo il 4% della massa della Luna, con circa la metà contenuta nei suoi quattro più grandi residenti: Cerere, 4 Vesta, 2 Pallas e 10 Hygiea.
Fonte ESO
corrado973
26-12-2017, 12:55
L'immagine ESO che vi linko oggi va aperta direttamente dal sito. Giocando col mouse capirete di aver di fronte qualcosa di strabiliante...
https://www.eso.org/public/italy/images/comparisons/potw1752a/
;););)
corrado973
02-01-2018, 06:29
:shock::shock::shock:
27365
spettacolari nastri di gas e polvere avvolti attorno al centro perlato della galassia a spirale barrata NGC 1398. Questa galassia si trova nella costellazione di Fornax (la fornace), ad una distanza di circa 65 milioni di anni-luce.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1801a/
corrado973
07-01-2018, 08:47
Attinente questo bellissimo video di Daniele Gasparri nel deserto di Atacama...
https://www.youtube.com/watch?v=A2LWAXQY4FU
Molto suggestivo!
Mi piacerebbe fare una bella vacanza nei dintorni un giorno:biggrin:
corrado973
29-01-2018, 07:41
Buongiorno a tutti,
27774
Tutto al centro di quest’immagine, ripresa con lo strumento VIMOS, montato sul telescopio Very Large Telescope (VLT) di ESO, potete appena intravedere la forma blu debole e sfuocata della lontana galassia, conosciuta come la galassia nana irregolare del Sagittario.
Scoperta nel 1977 con il telescopio Schmidt di ESO di 1 metro all’osservatorio La Silla di ESO, la galassia nana di forma irregolare si trova approssimativamente a 3 milioni di anni-luce di distanza nella costellazione del Sagittario (il centauro che tende un arco). Essa è il membro più distante del gruppo locale di galassie, di cui fa parte la Via lattea. Al contrario delle galassie normali, le galassie nane sono tipicamente più piccole e ospitano un numero relativamente piccolo di stelle. Gli strattoni gravitazionali delle galassie vicine possono spesso disturbare le forme (sferica o a disco) di queste fragili galassie - questo stesso processo potrebbe essere responsabile per la forma leggermente rettangolare di questa particolare galassia nana.
Fonte ESO (https://www.eso.org/public/italy/images/potw1805a/)
corrado973
31-01-2018, 12:24
Ragazzi,
l'immagine che vi linko mi ha fatto letteralmente venire un capogiro...
27788
Una nube scura di polvere cosmica serpeggia in questa spettacolare immagine panoramica, illuminata dalla luce brillante di nuove stelle. La densa nube è una regione di formazione stellare nota come Lupus 3, in cui abbaglianti stelle caldissime nascono dalle masse di gas e polvere che collassano. L'immagine è stata prodotta dai dati del telescopio VST (VLT Survey Telescope) e del telescopio da 2,2 metri dell'MPG/ESO: è l'immagine più dettagliata di questa regione ottenuta finora.
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1804/
Se andate nel link foto e video impressionanti
corrado973
01-02-2018, 16:45
Si avvicina l'ora del tè e niente di più rilassante questa super immagine dell'ESO:
27798
nota come Nebulosa Tarantola, la più grande regione di formazione stellare vicina alla Via Lattea. Classificata anche con le sigle Ngc 2070 e C 103, la regione è stata al centro di una ricerca condotta da un team internazionale di scienziati coordinato dall’Università di Oxford. Lo studio è stato illustrato nell’articolo “An excess of massive stars in the local 30 Doradus starburst”, apparso recentemente su Science.
https://www.eso.org/public/italy/announcements/ann18006/
corrado973
12-02-2018, 08:58
Aggiorno con una foto straordinaria...
27943
Questa immagine fantasma presenta una stella gigante rossa distante e pulsante, chiamata R Sculptoris. Situata a 1200 anni-luce da noi nella costellazione dello Scultore, R Sculptoris è una stella che fa parte del ramo asintotico delle giganti ricco di carbonio, il che significa che essa si avvicina alla fine della propria vita. A questo punto, le stelle di piccola massa e di massa intermedia si raffreddano, creano atmosfere estese e perdono molta della loro massa - stanno, cioè, diventando delle spettacolari nebulose planetarie.
Se da un lato si conoscono le basi di questo processo di perdita di massa, dall’altro gli astronomi stanno ancora cercando di capire come esso inizi vicino alla superficie della stella. La quantità di massa persa dalla nebulosa planetaria ha enormi implicazioni per la sua evoluzione stellare, cambiando il suo futuro e portando ad un altro tipo di nebulosa planetaria. Durante il tempo in cui le stelle AGB finiscono la loro vita come nebulose planetarie, esse producono una vasta varietà di elementi chimici - incluso il 50% degli elementi più pesanti del ferro. Essi sono rilasciati nell’universo e usati per formare nuove stelle, pianeti, lune e, infine, i mattoni della vita.
Una caratteristica particolarmente intrigante di R Sculptoris è la sua macchia brillante, che sembra essere due o tre volte più brillante delle sue regioni vicine. Gli astronomi, che hanno ripreso questa meravigliosa immagine con lo strumento VLTI (Very Large Telescope Interferometer) di ESO, hanno concluso che R Sculptoris sia circondata da giganteschi grumi di polvere stellare, che si staccano dalla stella in muta. Questa macchia brillante è, infatti, una regione attorno alla stella quasi senza polvere, permettendoci, così, di osservare più profondamente la superficie stellare.
http://www.eso.org/public/italy/images/potw1807a/
corrado973
13-02-2018, 17:09
Non metto immagini oggi ma una notizia sensazionale...
Per la prima volta il VLT dell'ESO funziona come un telescopio da 16 metri
Lo strumento ESPRESSO, montato sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO in Cile, ha usato per la prima volta la luce combinata di tutti e quattro i telescopi principali (UT) da 8,2 m di diametro. Combinare così la luce degli UT rende il VLT il più grande telescopio ottico in funzione, in termine di area di raccolta
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1806/
corrado973
26-02-2018, 08:02
Buon lunedì a tutti:
28152
Annidato nella giovane regione di formazione stellare Ofiuco, a 410 anni-luce dal Sole, un’affascinante disco protoplanetario, chiamato AS 209, si fa lentamente scolpire. Questa meravigliosa immagine è stata ripresa, usando il telescopio ad alta risoluzione ALMA, che svela una struttura curiosa di anelli e buchi nella polvere che circonda una giovane stella.
La lacuna esterna è profonda, larga e in gran parte senza polvere, il che suggerisce agli astronomi che un pianeta gigante di quasi la massa di Saturno stia orbitando qui - a circa 800 minuti-luce dalla stella centrale e più di tre volte la distanza tra Nettuno e il Sole! Mentre il pianeta ritaglia il suo cammino, la polvere si accumula al bordo esterno della sua orbita, creando anelli ben definiti nel disco. La lacuna nella polvere più sottile e interna potrebbe essere stata formata da un pianeta più piccolo, ma gli astronomi hanno suggerito l’intrigante possibilità che il pianete grande e distante avrebbe in effetti creato entrambi i cammini.
Il pianeta simile a Saturno, così lontano dalla sua stella centrale, solleva domande affascinanti sulla formazione dei pianeti ai bordi dei dischi protoplanetari su scale di tempo così corte.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1809a/
corrado973
07-03-2018, 14:03
Sarete d'accordo con me sulla grande bellezza di questa foto:
28284
Questa immagine spettacolare e insolita mostra parte della famosa Nebulosa di Orione, una regione di formazioni stellare a circa 1350 anni luce dalla Terra: combina un mosaico di immagini a lunghezza d'onda millimetrica ottenute da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) e dal telescopio IRAM da 30 metri, mostrate in rosso, con una veduta infrarossa piu' familiare dallo strumento HAWK-I sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, mostrata in blu. Il gruppo di stelle brillanti bianco-blu in alto a sinistra e' l'ammasso del Trapezio - formato da stelle giovani e calde di appena pochi milioni di anni.
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1809/
corrado973
03-04-2018, 08:23
Buongiorno. Condivido con voi una immagine ESO a detta loro UNICA
28786
Quest’immagine dal telescopio VST (VLT Survey Telescope) di ESO svela due galassie all’inizio del processo di fusione. Le interazioni tra le due hanno creato un effetto raro chiamato eco luminosa, dove la luce è riflessa dal materiale all’interno di ciascun galassia. Essa è l’analogo dell’eco acustica, dove il suono riflesso arriva all’ascoltatore con un certo ritardo dopo il suono diretto. Essa è il primo caso di un’eco luminosa osservata tra due galassie.
http://www.eso.org/public/italy/images/potw1814a/?lang
corrado973
05-04-2018, 19:54
Superlativa. Ecco una nuova foto pubblicata da poco:
28817
E superlativa non solo lo è per la bellezza astronomica ma anche per la triade che ha lavorato per lo scatto
Hubble , MUSE e Chandra infatti hanno unito le loro forze per regalarci questa perla, un complesso intrico di filamenti di gas nella Piccola Nube di Magellano, una delle galassie più vicine a noi.
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1810/
corrado973
30-04-2018, 15:32
29269
Composto da migliaia di immagini incredibilmente dettagliate riprese dal telescopio VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) di ESO, il mosaico svela più stelle nel cuore della Via lattea di quanto sia mai accaduto prima.
Se avete tempo provate a fare questo. Andate nella fonte:
http://www.eso.org/public/italy/images/potw1818a/
Scaricate l'immagine a grandezza originale e provate a ingrandire. Farete così:shock::shock::shock:
corrado973
28-05-2018, 07:47
Buon lunedì a tutti...
29607
Questa galassia si trova a 55 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione del Lupo ed è conosciuta come una galassia di Seyfert. Le galassie di Seyfert hanno centri molto luminosi - si pensa che essi siano alimentati dal materiale che viene accresciuto in un buco nero supermassiccio in agguato - che può anche essere avvolto e oscurato da nuvole di polvere e materiale intergalattico.
http://www.eso.org/public/italy/images/potw1822a/
corrado973
30-05-2018, 16:35
Brillando da circa 160 000 anni luce di distanza, la Nebulosa Tarantola è la struttura più spettacolare della Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della nostra Via Lattea. Il telescopio VST (VLT Survey Telescope) all'Osservatorio del Paranal dell'ESO, in Cile, ha ritratto questa regione e i suoi dintorni spettacolari con dettagli squisiti. Si rivela un paesaggio cosmico di ammassi stellari, di nubi di gas caldo rilucenti e di resti sparsi di esplosioni di supernova.
29633
29634
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1816/
corrado973
02-07-2018, 07:12
ALMA scopre un nuovo vivaio planetario
30057
Questa immagine dell’osservatorio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) mostra MWC 758, una giovane stella che si avvicina all'età adulta, circondata da anelli nodosi e irregolari di polvere cosmica: tre di questi anelli sono visibili in quest’immagine. Insolitamente, essi hanno una forma ellittica anziché perfettamente circolare. Questa è la prima scoperta di un disco protoplanetario intrinsecamente ellittico!
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1827a/
corrado973
11-07-2018, 21:57
Certe foto fanno venire un attimo di capogiro
30237
cluster di stelle RCW 38 in tutta la sua gloria
https://www.eso.org/public/news/eso1823/
corrado973
12-09-2018, 15:48
Condivido con voi una gemma del cosmo:
31393
Questa meravigliosa immagine mostra la splendente galassia a spirale NGC 3981 sospesa nell'inchiostro nero dello spazio. Questa galassia, che si trova nella costellazione del Cratere, è stata fotografata nel maggio 2018 usando lo strumento FORS2 (FOcal Reducer and low dispersion Spectrograph 2) installato sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO.
Ecco il cielo attorno a questa bellezza:
31394
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1830/
corrado973
17-09-2018, 17:24
Ciao a tutti
31474
Questa immagine mostra la galassia detta Fenice nana.
La Fenice nana è unica nel suo genere e non può essere classificata secondo l’usuale schema per le galassie nane; infatti la sua forma la etichetterebbe come una galassia nana sferoidale - che non contiene abbastanza gas per formare nuove stelle - tuttavia gli studi hanno mostrato che la galassia ha una nube di gas associata nelle vicinanze, suggerendo una recente formazione stellare e una popolazione di giovani stelle.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1838a/
corrado973
08-10-2018, 08:12
31848
Ecco CK Vulpeculae, originariamente classificata come nova, oggi si propende verso la tesi che sia il risultato di due stelle in collisione
CK Vulpeculae fu avvistato per la prima volta il 20 giugno 1670 dal monaco e astronomo francese Père Dom Anthelme. Quando apparve per la prima volta, esso fu facilmente visibile ad occhio nudo; nel corso dei due anni successivi la luminosità variò: scomparve e riapparve due volte, prima di scomparire definitivamente dalla vista per sempre
https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Vulpecula_IAU.svg
Fonte
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1841a/
corrado973
22-10-2018, 08:48
Buon lunedì a tutti...
Cosa succede attorno al buco nero Sagittario A? Una nuova ricerca ha rivelato prove entusiasmanti di gas interstellare e polvere in orbita attorno al buco nero ad alta velocità
32033
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1843a/
corrado973
12-11-2018, 07:39
Il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO ha catturato una serie di immagini senza precedenti che mostrano il passaggio dell'esopianeta Beta Pictoris b attorno alla sua stella madre. Questo giovane esopianeta massiccio fu inizialmente scoperto nel 2008 usando lo strumento NACO sul VLT. Lo stesso team scientifico ha monitorato l'esopianeta dalla fine del 2014 fino alla fine del 2016, usando lo strumento SPHERE (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch) - un altro strumento sul VLT. Beta Pictoris b passò così vicino all'alone della stella che nessuno strumento riuscì a distinguerli l'uno dall'altro perché l’esopianeta si confondeva con l’immagine della stella. Quasi due anni dopo Beta Pictoris b è ora riemerso dall'aureola. Questa ricomparsa è stata nuovamente ripresa da SPHERE. La serie completa di immagini, con il bagliore luminoso della stella Beta Pictoris bloccato, è stata compilata per creare uno straordinario ed unico time-lapse dell'orbita di lungo periodo di Beta Pictoris b.
32237
Time Lapse (https://www.eso.org/public/italy/videos/potw1846a/)
corrado973
19-11-2018, 09:09
Buongiorno a tutti.
32358
Questa immagine colorata mostra una parte della Nebulosa Rosetta nella costellazione di Monoceros (L'unicorno). È una nebulosa a emissione, composta da nuvole di gas che vengono fatte brillare dalla radiazione emanata dalle stelle all'interno.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1847a/
corrado973
03-12-2018, 08:05
La magia dei colori in questa super foto, regalo dell'unione tra ALMA e Hubble: un gruppo di stelle chiamato Westerlund 1, uno dei più grandi ammassi di stelle giovani della Via Lattea.
32507
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1849a/
Sembra di guardare dentro un forziere ricolmo di gemme preziose!
corrado973
10-12-2018, 08:16
15 anni cosa sono? un niente su scala cosmica. Ma le due foto del sistema sistema binario R Aquarii scattate nel 92 e nel 2012 si sovrappongono in una evoluzione stupefacente.
In questo insolito confronto - un raro caso di evoluzione dinamica catturato con telescopi terrestri - vediamo la differenza che possono fare 15 anni. Potrebbe sembrare un semplice battito di ciglia sulla scala cosmica, ma ci offre una meravigliosa opportunità di osservare un sistema veramente dinamico mentre cambia forma nei nostri cieli.
32611
32612
https://www.eso.org/public/italy/images/comparisons/potw1850a/
Il video time lapse dice tutto... ;)
corrado973
28-01-2019, 08:42
Buongiorno:
Questa immagine mostra 20 spettacolari dischi protoplanetari catturati dal primo grande programma di ALMA, noto come DSHARP (Disk Substructures at High Angular Resolution Project).
33232
Per saperne di più
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1904a/
corrado973
25-02-2019, 16:10
Buon pomeriggio-
Questa foto della settimana è un vero regalo: una “prima luce” del nuovo abitante dell'osservatorio Paranal dell'ESO, l’osservatorio meridionale SPECULOOS.
33609
Ecco NGC 6902, a 120 milioni A.l da noi, in direzione del Sagittario
https://www.eso.org/public/teles-instr/paranal-observatory/speculoos/
corrado973
04-03-2019, 14:31
Buonasera amici,
ecco la la Nebulosa Laguna in uno scatto sensazionale.
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La nebulosa è una nuvola di polvere e gas nella nostra galassia dove nascono nuove stelle, si trova a circa 5000 anni luce da noi.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1909a/
corrado973
18-03-2019, 08:49
Spicca davvero Tau Canis Majoris, il membro più brillante dell’ammasso Tau Canis Majoris (NGC 2362
L’ammasso di Tau Canis Majoris è un ammasso aperto - un gruppo di stelle nato dalla stessa nube molecolare. Ciò significa che tutti gli abitanti dell’ammasso condividono una composizione chimica comune e sono legati debolmente dalla gravità. Essendo nati insieme, essi formano un laboratorio stellare ideale per testare le teorie dell'evoluzione stellare, cioè la catena di eventi che porta dalla nascita di una stella in una nuvola di gas freddo e denso fino alla sua morte finale.
Anche se le stelle in questa immagine sono state tutte create nello stesso momento, le loro diverse masse significano che seguiranno vite molto diverse. Siccome Tau Canis Majoris è una delle stelle più massicce e di breve durata, brucerà il suo combustibile nucleare molto prima dei suoi compagni più piccoli, che continueranno a brillare per miliardi di anni.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1911a/
corrado973
01-04-2019, 12:45
E sono 50...
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L'osservatorio di La Silla compie 50 anni!
Il primo osservatorio dell'ESO celebra mezzo secolo di ricerca astronomica
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1906/
corrado973
29-04-2019, 08:56
Una gradevolissima visione della Galassia M100, elaborata nel corso di un programma di studi avente l'obiettivo di indagare su questi vivai stellari
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https://www.eso.org/public/italy/images/potw1917a/
corrado973
13-05-2019, 07:45
Questa immagine, dal Very Large Telescope di ESO, mostra una nebulosa a riflessione incastonata nel cuore della costellazione di Orione - NGC 2023. Situata vicino alle famose nebulose Testa di Cavallo e Fiamma, NGC 2023 si nasconde a circa 1500 anni luce dalla Terra, ed è una delle più grandi nebulose a riflessione nel cielo.
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https://www.eso.org/public/italy/images/potw1919a/
Sarà per un giuoco di luci ed ombre ma sembra veramente di guardarla in 3D!
corrado973
15-07-2019, 08:39
Buongiorno a tutti.
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Questa è una fotografia di SS 433, un microquasar scoperto per la prima volta quarant'anni fa e situato a circa 18.000 anni luce di distanza nella costellazione dell'Aquila. Questa immagine, catturata per la prima volta a lunghezze d'onda submillimetriche da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), è speciale perché mostra i getti emessi da un disco di materiale caldo e vorticoso che circonda il buco nero al centro di SS 433. Grazie alla sua relativa vicinanza, SS 433 è un oggetto particolarmente utile per i ricercatori che desiderano saperne di più sui microquasari e sui getti che emettono.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1928a/
corrado973
29-07-2019, 07:51
Bella questa immagine di inizio settimana:
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La galassia Centaurus A (NGC 5128) è uno degli oggetti più luminosi nel cielo notturno dell'emisfero meridionale, situata nella costellazione del Centauro. Fu scoperta nel 1826 dall'astronomo scozzese James Dunlop; presso l'ex osservatorio Parramata. A una distanza di 11 milioni di anni luce, essa è il nucleo galattico attivo (AGN) più vicino a noi.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1930a/
corrado973
30-09-2019, 12:55
Usando gli occhi dettagliati di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) e del VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, gli astronomi hanno mappato le intense code di una medusa cosmica: una serie di flussi nodosi di gas che fuoriescono da una galassia a spirale chiamata ESO 137-001.
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https://www.eso.org/public/italy/images/potw1939a/
Effettivamente la somiglianza con una medusa ci sta tutta!
corrado973
07-10-2019, 07:51
La cometa blu...
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la cometa C / 2016 R2 (PANSTARRS), orbita attorno al Sole solo una volta ogni 20.000: monossido di carbonio e ioni azoto, conferiscono alla cometa righe distintive blu di emissione.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1940a/
corrado973
28-10-2019, 16:07
Ecco una visione straordinaria di NGC 1404 - una gigantesca galassia ellittica situata a 62 milioni di anni luce di distanza nella costellazione de La Fornace
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https://www.eso.org/public/italy/images/potw1943a/
corrado973
09-12-2019, 08:07
Là, dove si formano le stelle.
La nebulosa ad emissione di RCW 36, nella costellazione delle Vele, fotografato da FORS (Focal Reducer and low dispersion Spectrograph) dell'ESO.
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https://www.eso.org/public/italy/images/potw1949a/
nicola66
09-12-2019, 09:25
Fantastica immagine ;)
corrado973
17-12-2019, 09:11
Condivido con voi tanta bellezza...
Presa con lo strumento HAWK-I installato sul VLT dell'ESO nel deserto cileno di Atacama, questa straordinaria immagine mostra la regione centrale della Via Lattea
Il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO ha osservato la regione centrale della Via Lattea con una risoluzione spettacolare e ha scoperto nuovi dettagli sulla storia della nascita delle stelle nella nostra galassia. Grazie alle nuove osservazioni, gli astronomi hanno trovato le prove di un evento drammatico nella vita della Via Lattea: uno scoppio di formazione stellare così intenso che ha portato a oltre centomila esplosioni di supernova.
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Fonte: https://www.eso.org/public/italy/news/eso1920/
corrado973
20-01-2020, 07:39
Dove nascono le stelle : ecco Gum 26, a circa 20.000 anni luce di distanza nella costellazione meridionale di Vela.
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https://www.eso.org/public/italy/images/potw2003a/
corrado973
06-07-2020, 08:31
Quando i telescopi di ESO puntano la Croce del SUD, il risultato non può che essere straordinario.
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https://www.eso.org/public/italy/images/potw2027a/
corrado973
09-11-2020, 19:39
Molto attraente l'immagine ESO di oggi.
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Il soggetto è la Nebulosa della Carena.
I raggi laser vengono inviati nell'atmosfera eccitano le particelle di sodio, facendole brillare. Questo crea delle 'stelle' artificiali che possono essere usate per misurare gli effetti di sfocatura causati dall'atmosfera terrestre, che vengono poi corretti dal telescopio.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw2045a/
corrado973
22-02-2021, 07:57
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SU Aur, una stella molto più giovane e massiccia del Sole, è circondata da un gigantesco disco planetario dove si possono formare nuovi pianeti. Questa immagine è stata catturata dallo strumento SPHERE sul Very Large Telescope (VLT) dell'ESO.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw2108a/
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