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Visualizza Versione Completa : Vita sulla Terra: è una "nascita prematura"?



Red Hanuman
07-08-2016, 13:31
L'epoca nella quale l'emergenza della vita così come la conosciamo ha maggiori chance, stima uno studio di Harvard guidato da Avi Loeb, dovrebbe essere ampiamente spostata nel futuro. Il fatto che sul nostro pianeta sia comparsa così presto rappresenterebbe un'eccezione...
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2016/08/07/vita-sulla-terra-e-una-nascita-prematura/)

Angeloma
07-08-2016, 15:07
Le implicazioni sono interessanti e danno respiro a molte implicazioni.
Una è quella che ci vede soli in tutto l'universo, perché altrove la vita non ha ancora avuto il tempo di formarsi. Ma non è detto che la Terra sia un caso unico.
Anche, niente vieta che ciò sia avvenuto altrove in un remoto passato.

Non so se ci sia o meno una relazione tra la vita e gli elementi pesanti che ancora non esistevano al momento della formazione delle stelle di Popolazione II. Se la vita ha bisogno di quegli elementi, dovremo spostare in avanti la lancetta del tempo.

Stiamo comunque parlando di vita in senso lato, senza implicazioni che riguardino forme di vita senzienti.

davide1334
07-08-2016, 16:04
interessante articolo. si, dalle stime della finestra temporale dell'universo per come lo conosciamo ora potremmo proprio considerarci dei "pionieri",chissà...senz'altro c'è ancora moooolto tempo dinnanzi a noi per creare le maggiori probabilità e il massimo di densità di popolazione di vita.mi viene spesso da pensare a chissà quante "terre" ci sono state,ci sono e ci saranno nell'universo che nascono e muoiono senza nessun segnale di coinquilini universali...magari siamo tanti,ma siamo soli

DarknessLight
07-08-2016, 16:10
siamo tanti, ma siamo soli

Bellissima sintesi !

Anche io credo comunque che l Universo pulluli di vita ma che le distanze stellari siano invalicabili.
Perciò siamo tantissimi, ma ognuno confinato sulla sua sperduta isola deserta !

Red Hanuman
07-08-2016, 22:26
Non so se ci sia o meno una relazione tra la vita e gli elementi pesanti che ancora non esistevano al momento della formazione delle stelle di Popolazione II. Se la vita ha bisogno di quegli elementi, dovremo spostare in avanti la lancetta del tempo.

C'è indubitabilmente una relazione tra vita ed elementi pesanti: basta pensare al ferro nell'emoglobina, o a tutti quei metalli che svolgono una azione fondamentale nel nostro corpo: zinco, rame, nichel ecc. .
Senza supernove niente elementi pesanti, e niente vita.;)

Angeloma
07-08-2016, 23:18
Sto però pensando a una cosa che con saprei come "collocare": il pensiero, la coscienza, sono il risultato di scambi elettrochimici e il corpo non è che l'interfaccia con l'ambiente e tutto ciò che facciamo è finalizzato (forse è meglio dire dovrebbe) a mantenerlo in efficienza affinché duri quanto più a lungo possibile.

Si potrebbe, dunque, ipotizzare l'esistenza di forme di vita incorporee che, poiché non sono legate agli elementi pesanti, potrebbero aver avuto origine già nei primi momenti successivi al Big Bang...

Non mi sembra un'ipotesi del tutto surreale, se è vero che sono in atto ricerche tese a interfacciare il cervello a un computer per scaricarvi il suo contenuto.

DarknessLight
07-08-2016, 23:28
Si potrebbe, dunque, ipotizzare l'esistenza di forme di vita incorporee che, poiché non sono legate agli elementi pesanti, potrebbero aver avuto origine già nei primi momenti successivi al Big Bang...

Che cosa intendi per "incorporee" ?

Angeloma
08-08-2016, 08:14
Incorporeo: senza un corpo fisico, solido, concreto...

Gaetano M.
08-08-2016, 10:12
Come dire che siamo qua ma non dovremmo esserci. Se poi a questo si aggiunge il problema della costante di struttura fine: https://it.wikipedia.org/wiki/Costante_di_struttura_fine non rimane che il Principio Antropico e il ,,, Multiverso (per aumentare a dismisura le possibilità statistiche che si sviluppi la vita).

DarknessLight
08-08-2016, 13:25
Incorporeo: senza un corpo fisico, solido, concreto...

Non esistono forme di vita incorporee.
Per definizione l unità base della vita è la cellula.

O forse ho inteso male il tuo ragionamento ?

RelativeTime
08-08-2016, 13:53
Una è quella che ci vede soli in tutto l'universo, perché altrove la vita non ha ancora avuto il tempo di formarsi. Ma non è detto che la Terra sia un caso unico.
Anche, niente vieta che ciò sia avvenuto altrove in un remoto passato.
In questo senso, la comparsa prematura della vita sulla Terra potrebbe forse essere una soluzione al Paradosso di Fermi.

DarknessLight
08-08-2016, 14:34
Secondo me la soluzione al Paradosso di Fermi è l enorme distanza che separa i sistemi stellari e che rende impossibile la comunicazione tra civiltà.

Poi c'è da considerare il fatto che il Paradosso di Fermi si concentra sugli incontri tra civiltà (Dove sono tutti?).

Dunque... un conto è la vita in senso lato. Un conto sono le civiltà sviluppate e capaci di comunicare attraverso le stelle.

Ora... Supposto anche con abbondantissimo ottimismo che ogni singolo sistema stellare ospiti la vita, certo questa vita non sarà necessariamente sviluppata a livello di civiltà capace di comunicare tra le stelle.

Quante civiltà possono esistere in media (e in contemporanea) in una galassia?
1, 10, massimo massimo 100 ?

Stiamo parlando di 100 (massimo massimo, stima super ottimistica) civilta' distribuite su 200 miliardi di stelle per 100 mila anni luce di diametro (nel caso della Via Lattea).

Queste distanze invalicabili da sole danno un'ottima soluzione al Paradosso di Fermi.

davide1334
08-08-2016, 15:10
Bellissima sintesi !

Anche io credo comunque che l Universo pulluli di vita ma che le distanze stellari siano invalicabili.
Perciò siamo tantissimi, ma ognuno confinato sulla sua sperduta isola deserta !


Secondo me la soluzione al Paradosso di Fermi è l enorme distanza che separa i sistemi stellari e che rende impossibile la comunicazione tra civiltà.

Poi c'è da considerare il fatto che il Paradosso di Fermi si concentra sugli incontri tra civiltà (Dove sono tutti?).

Dunque... un conto è la vita in senso lato. Un conto sono le civiltà sviluppate e capaci di comunicare attraverso le stelle.

Ora... Supposto anche con abbondantissimo ottimismo che ogni singolo sistema stellare ospiti la vita, certo questa vita non sarà necessariamente sviluppata a livello di civiltà capace di comunicare tra le stelle.

Quante civiltà possono esistere in media (e in contemporanea) in una galassia?
1, 10, massimo massimo 100 ?

Stiamo parlando di 100 (massimo massimo, stima super ottimistica) civilta' distribuite su 200 miliardi di stelle per 100 mila anni luce di diametro (nel caso della Via Lattea).

Queste distanze invalicabili da sole danno un'ottima soluzione al Paradosso di Fermi.




non c'è altro da aggiungere,hai colto in pieno il punto. spostandomi su considerazioni di tipo metafisico mi viene quasi (e dico quasi eh:biggrin: )da credere che un disegno "superiore" abbia fatto in modo che le distanze e le dimensioni universali siano tali da impedire ogni tipo di contatto. ma magari è proprio il prezzo da pagare per essere tra i primi pionieri delle civiltà (semi?)evolute,fra cinquemila e passa miliardi di anni magari ci sarà così tanto affollamento di civiltà che sgomiteranno e combatteranno tra loro per conquistare un sistema stellare. scusate non voglio andare OT,dai è agosto e ora parto per le ferie,saluti a tutti:cool:

DarknessLight
08-08-2016, 15:45
E ricordiamoci che per quello che ne sappiamo, non sono mai esistite civiltà capaci di comunicare tra le stelle !
Nemmeno noi comunichiamo tra le stelle : non ne abbiamo la facoltà !

Al massimo lanciamo verso il cielo qualche lucina nella frequenza dell idrogeno...

Questo non è comunicare !
Questi sono i gemiti di un neonato che tenta di esprimere scoordinatamente le sue prime sillabe ...

Angeloma
08-08-2016, 15:55
Per definizione l unità base della vita è la cellula
Si dovrebbero ampliare gli orizzonti, ormai. Più s'impara e più si capisce di non sapere.

RelativeTime
08-08-2016, 15:58
Dunque... un conto è la vita in senso lato. Un conto sono le civiltà sviluppate e capaci di comunicare attraverso le stelle.
Ora... Supposto anche con abbondantissimo ottimismo che ogni singolo sistema stellare ospiti la vita, certo questa vita non sarà necessariamente sviluppata a livello di civiltà capace di comunicare tra le stelle.

Nulla da dire sulle distanze invalicabili, ma questo è più un ostacolo per i mezzi fisici come le astronavi, credo.
Se il grado di sviluppo di una civiltà dipende dall'evoluzione e l'evoluzione dipende dal tempo, e se noi siamo i pionieri e la maggior parte delle civiltà non sono in grado di comunicare tra stelle (noi potremo utilizzando dei laser, no? solo che ci manca il destinatario), secondo me ci sta come soluzione visto che non riceviamo segnali da nessuno.
Forse mi sono persa qualcosa per strada... :thinking:

DarknessLight
08-08-2016, 15:59
Si dovrebbero ampliare gli orizzonti, ormai. Più s'impara e più si capisce di non sapere.

La definizione di vita non l ho inventata io , ma la NASA.

Le definizioni servono per circoscrivere gli argomenti, per rendere fruibile il sapere. Categorizzare il sapere per facilitarne l apprendimento.

Abbiamo una mente limitata, siamo scimmie, non super computer. Le definizioni sono necessarie alla scienza umana.

Anche se la verità è che le definizioni sono artificiose e l Universo non è altro che un indistinto mare di atomi.

etruscastro
08-08-2016, 16:03
Nemmeno noi comunichiamo tra le stelle : non ne abbiamo la facoltà !
non è vero, da quando abbiamo tv e radio lanciamo onde nello spazio, è quello che il prof. Bignami chiama bonariamente la "Bolla Berlusconi". ;)

DarknessLight
08-08-2016, 16:04
Nulla da dire sulle distanze invalicabili, ma questo è più un ostacolo per i mezzi fisici come le astronavi, credo.
Se il grado di sviluppo di una civiltà dipende dall'evoluzione e l'evoluzione dipende dal tempo, e se noi siamo i pionieri e la maggior parte delle civiltà non sono in grado di comunicare tra stelle (noi potremo utilizzando dei laser, no? solo che ci manca il destinatario), secondo me ci sta come soluzione visto che non riceviamo segnali da nessuno.
Forse mi sono persa qualcosa per strada... :thinking:

Ok, ma tu devi ricordarti che noi siamo come formiche se ci paragoniamo alle grandi civiltà capaci di comunicare tra le stelle.

Potremmo essere anche al centro di una "discussione" intergalattica e non accorgercene nemmeno !

Quando hai tempo, guarda questo video se non l hai già fatto : http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?16305-Michio-Kaku-tipologie-di-civilt%E0

DarknessLight
08-08-2016, 16:05
non è vero, da quando abbiamo tv e radio lanciamo onde nello spazio, è quello che il prof. Bignami chiama bonariamente la "Bolla Berlusconi". ;)

Sì, sì ho presente ! Il libro in cui ne parla è I marziani siamo noi. Molto carino e apre la mente !

Però questo non è comunicare !
Sono i gemiti di un neonato;)

DarknessLight
08-08-2016, 18:56
Ho riportato piu' volte questi due video qui nel forum. Spiegano il Paradosso di Fermi. Per chi non li avesse ancora visti vale davvero la pena;)

https://youtu.be/sNhhvQGsMEc

https://youtu.be/1fQkVqno-uI

davide1334
08-08-2016, 20:07
Nulla da dire sulle distanze invalicabili, ma questo è più un ostacolo per i mezzi fisici come le astronavi, credo.
Se il grado di sviluppo di una civiltà dipende dall'evoluzione e l'evoluzione dipende dal tempo, e se noi siamo i pionieri e la maggior parte delle civiltà non sono in grado di comunicare tra stelle (noi potremo utilizzando dei laser, no? solo che ci manca il destinatario), secondo me ci sta come soluzione visto che non riceviamo segnali da nessuno.
Forse mi sono persa qualcosa per strada... :thinking:


mah,chissà cosa bisogna utilizzare: visto i progressi della nostra tecnologia(che non vuole dire che siano gli stessi di altri che stanno lì "online" nell'universo,non bisognerebbe trascurare nulla: radio,laser e chi più ne ha più ne metta, e poi tutto quello che ci si inventerà in futuro.....incontri fisici con civiltà che albergano ad anni e anni luce sono pressochè impossibili,ma la comunicazione ha maggiori probabilità di successo. poi vabbè, non cambierebbe nulla, da un certo punto di vista è aria fritta,la nostra società e le nostre vite continuerebbero come sempre,ma la sola consapevolezza di avere avuto segnali da coinquilini dell'universo,porterebbe una radicale diversa concezione dei rispettivi mondi e cambierebbe in misura radicale il modo in cui gli esseri umani concepiscono se stessi e il proprio posto nell'universo,una rivelazione della stessa portata di quella di copernico e darwin

DarknessLight
08-08-2016, 20:18
Bella riflessione !

Comunque inviare segnali laser nello spazio necessità un elevato consumo di energia !
Si può focalizzare il raggio su una minuscola porzione di cielo. Così che il consumo di energia si abbassi drasticamente, però sacrificando moltissimo le probabilità di farci sentire.

Il SETI, più intelligentemente, ha deciso di captare piuttosto che inviare.

Staremo a vedere...

davide1334
08-08-2016, 20:59
[...]Staremo a vedere...


si ma se tutti utilizzano la politica del stare ad ascoltare e basta,non si arriverà mai a nulla,giochiamo a nascondino:biggrin:. vabbè,staremo a vedere,anzi noi non vedremo un bel nulla,ci penseranno quelli che verranno;)

DarknessLight
08-08-2016, 21:53
Captare però significa ricevere segnali anche non di origine comunicativa, ma prodotti da un'ipotetica civiltà per semplice dispendio energetico.

Ad esempio, è possibile che la superficie di un pianeta abitato da una civiltà molto avanzata emetta intense radiazioni nell infrarosso, dovute proprio all intensa attività termica di questa ipotetica civiltà.

Non è necessario lanciare SOS per il cosmo per essere avvistati... dunque, forse è per questo che sono tutti così in silenzio: gli alieni non vogliono essere avvistati :sneaky: (scherzo!)

Gaetano M.
09-08-2016, 10:09
gli alieni non vogliono essere avvistati :sneaky: (scherzo!)
Anch'io non sono così sicuro di volerli incontrare, anche se mi piacerebbe scoprire che non siamo soli. Gli incontri (scontri) tra civiltà sulla terra non sono quasi mai finiti bene per una delle due. L'equazione di Drake prova a calcolare le probabilità di vita (anche intelligente): https://it.wikipedia.org/wiki/Equazione_di_Drake

DarknessLight
09-08-2016, 14:02
Anch'io non sono così sicuro di volerli incontrare


Gli incontri (scontri) tra civiltà sulla terra non sono quasi mai finiti bene per una delle due.

Magari gli extra terrestri non sono nostri competitori ! Non sono interessati alle nostre risorse e non sono in grado di consumarle.

Quindi zero scontri !

Angeloma
09-08-2016, 15:21
Sarà anche così, ma la partita è meglio giocarsela in campo neutro...

DarknessLight
09-08-2016, 16:50
Ricordo che qualche anno fa girava la voce di una dichiarazione rilasciata da Stephen Hawking relativa ad un ipotetico contatto con forme di vita extraterrestri.
Qualcosa del tipo "Credo sia una tattica sbagliata farci sentire. Le civiltà extraterrestri potrebbero non essere amichevoli."
È un ricordo vago. Non ne ho la certezza !

Ora , anche ammesso che possa esistere una tecnologia capace di viaggiare (o "saltare" ? :thinking:) tra le stelle, e ammesso anche che ipotetiche civiltà extraterrestri dispongano di questa tecnologia ... perché dovrebbero venire sulla Terra ? Cos ha la Terra di speciale come fonte di materie prime/energia ?

Riguardo il Paradosso di Fermi
Secondo me non sentiamo nessuno perché siamo tanti, ma siamo separati da distanze enormi che rendono impossibile la comunicazione.

fulvio_
09-08-2016, 17:14
Anch'io credo che questo (ricerca di vita extraterrestre) sia un ambito nel quale dovremmo starcene ad ascoltare e basta!
Abbiamo la tendenza a generalizzare ad altre, eventuali, forme di vita le nostre dinamiche comportamentali, del tipo razze evolute avranno sicuramente raggiunto un equilibrio con l'universo e le altre forme di vita.
E chi l'ha detto?
Abbiamo la certezza che le distanze spaziali siano incolmabili (a mio avviso è più rassicurante l'improbabile "contemporaneità" di più razze). Chi ci assicura che non ci sia qualche escamotage e che gli alieni non ce li abbiamo già nelle mutande? :biggrin:
Recentemente, poi, ho saputo una cosa che mi ha fatto accapponare la pelle! Godiamoci il nostro bel pianeta azzurro sperando che nessuno venga mai a reclamarne il possesso.

DarknessLight
09-08-2016, 17:20
Recentemente, poi, ho saputo una cosa che mi ha fatto accapponare la pelle! Godiamoci il nostro bel pianeta azzurro sperando che nessuno venga mai a reclamarne il possesso.

:wtf:

Devo sapere di cosa si tratta ! Illuminami !

Anjiloh
09-08-2016, 17:36
Gli incontri (scontri) tra civiltà sulla terra non sono quasi mai finiti bene per una delle due

io invece sono più ottimista: una civiltà evoluta potrebbe (anzi, dovrebbe) aver superato la ncessità di fare guerra e di sterminare: nel nostro piccolo, noi stiamo cercando di farlo, pensa al tentativo di salvare le specie animali in via di estinzione, e di trovare accordi per evitare guerre. Ok, non ci siamo ancora pienamente riusciti, ma siamo sulla strada: non dimentichiamoci che 100 anni fa (100!!!) NOI usavamo le candele ed andavamo a cavallo....

Angeloma
09-08-2016, 17:41
E come 100 anni fa, se qualcuno debole ha qualcosa che il forte brama, questi se lo prende con la forza.

DarknessLight
09-08-2016, 17:57
io invece sono più ottimista: una civiltà evoluta potrebbe (anzi, dovrebbe) aver superato la ncessità di fare guerra e di sterminare

Calpestare un formicaio non lo chiami ne guerra, ne sterminio...

Francis
09-08-2016, 20:26
Chi ci assicura che gli alieni non ce li abbiamo già nelle mutande?...

Recentemente, poi, ho saputo una cosa che mi ha fatto accapponare la pelle!.

Le loro pratiche sessuali?...

DarknessLight
09-08-2016, 20:36
Le loro pratiche sessuali?...

19371

Gaetano M.
10-08-2016, 02:14
Nessuno ha visto Jupiter Ascending di quelle visionarie delle Sorelle Wachowsky? Anjiloh le civiltà non sono mai omogenee. Se il divario tecnologico fosse consistente mi sa che non resterebbe molto di noi, forse in qualche zoo.

Anjiloh
10-08-2016, 10:56
Verissimo quello che dite, ma oggi, quando si scopre una nuova pianta, una nuova specie animale o anche una nuova tribù primitiva, la si studia, nel passato la si andava a distruggere...

Io voglio credere che più andremo avanti nel futuro, più sarà la conoscenza a muovere il mondo, e non più la forza.

Ovvio che, rientrando in tema, se noi siamo davvero troppo prematuri... tremo alle conseguenze di una scoperta oggidi :sad:

Angeloma
10-08-2016, 11:44
Verissimo quello che dite, ma oggi, quando si scopre una nuova pianta, una nuova specie animale o anche una nuova tribù primitiva, la si studia, nel passato la si andava a distruggere...

Fa che negli immediati paraggi venga scoperto un giacimento di petrolio o gas naturale, diamanti, oro, uranio... poi lo vedi, come va a finire...:twisted:

DarknessLight
16-08-2016, 01:18
Verissimo quello che dite, ma oggi, quando si scopre una nuova pianta, una nuova specie animale o anche una nuova tribù primitiva, la si studia, nel passato la si andava a distruggere...

Io voglio credere che più andremo avanti nel futuro, più sarà la conoscenza a muovere il mondo, e non più la forza.

Non è così !

Quando tu cammini e calpesti una formica non ci fai nemmeno caso !

Pensa se esistessero civiltà così evolute da vederci primitivi come formiche... ci calpesterebbero senza nemmeno rendersi conto di averlo fatto.

Hai visto il film La guerra dei mondi ??
Quello con le astronavi - tripodi aliene sepolte nel sottosuolo da milioni di anni e che escono per sterminare la specie umana.

Ad un tratto uno dei personaggi, vedendo l intera civiltà umana messa in ginocchio nel giro di pochi giorni, fa un'affermazione che mette i brividi , qualcosa tipo : "Questa non è una guerra, come non sarebbe una guerra tra uomini e vermi"

Angeloma
16-08-2016, 08:24
Non è un'ipotesi campata in aria, tutto è dovuto (forse) al caso.
L'umanità è quella che è solo perché ci siamo evoluti dalle scimmie nate sulla sponda sbagliata di un fiume... ma è un discorso più complesso di quanto possa sembrare in apparenza.

Anjiloh
16-08-2016, 12:34
DarknessLight è ovvio che la mancanza di consapevolezza (esempio del formicaio) può fare danni, e purtroppo questo non ripende dalla volontà, e nessuno può farci alcunche. Tuttavia, è innegabile che la sensibilità dell'uomo sia cambiata nell'ultimo secolo: l'idea di essere i PADRONI del mondo (che è sempre stata l'unica dalla comparsa dell'uomo) sta cambiando, e ne sono un esempio la coscienza globale sul riscaldamento globale e la tutela del mondo animale (per dirne due), si sta cercando di superare il concetto di guerra (l'ONU nasce con questo scopo)...

Chiaramente non intendo dire che abbiamo raggiunto questi obbiettivi, ci mancherebbe altro, io credo che siamo al primo passo di una maratona, ma la maratona è cominciata.

Cento anni fa nessuno si sarebbe indignato per quell'imbecille di americano che è andato a sparare al leone, come l'idea di reintrodurrre il lupo nell'Appennino, o la lince sulle Alpi, sono cose che vanno contro la logica umana del periodo precendente.

Questa evoluzione purtroppo cozza con la regola generale della vita sulla terra (istinto di sopravvivenza): il più forte vince, ma la differenza tra l'uomo e l'animale (con il massimo rispetto per quest'ultimo) è il raziocinio, che permette di dominare l'istinto. E quindi l'uomo deve progredire NON come un bruto.


A proposito di film, ricorda che la saga di Star Trek, invece, pone l'accento sul fatto che sia la Conoscenza la chiave di volta, la moneta del futuro.

P.S. mi scuso per la lunghezza del post...

Francis
16-08-2016, 13:02
Non c'è che dire.... Sei un grande ottimista.... il dominio del raziocinio (che non si sa cosa sia) rispetto all'istinto è una tipica, istintiva, balla dell'uomo moderno....

Lasciamo perdere poi il "superamento della guerra"... Ma li leggi i giornali?...;)

DarknessLight
16-08-2016, 20:45
il dominio del raziocinio (che non si sa cosa sia) rispetto all'istinto è una tipica, istintiva, balla dell'uomo moderno....

Sintesi impeccabile !
Non posso che essere d accordo !

DarknessLight
16-08-2016, 21:00
è innegabile che la sensibilità dell'uomo sia cambiata nell'ultimo secolo: l'idea di essere i PADRONI del mondo (che è sempre stata l'unica dalla comparsa dell'uomo) sta cambiando, e ne sono un esempio la coscienza globale sul riscaldamento globale e la tutela del mondo animale (per dirne due), si sta cercando di superare il concetto di guerra [...]

Cerchiamo di non andare troppo fuori dal seminato. Il tema del topic è un altro.;)

Comunque sia, in sintesi: gli umani non sono ne buoni ne cattivi, bensì semplici bestie come tante che bramano la sopravvivenza individuale.
Il rispetto dell ambiente circostante e dei propri simili sono compiuti unicamente per un'utilità, per un secondo fine: se ne avessimo la possibilità, divoreremmo il mondo e i nostri simili e ce ne andremmo da questo Purgatorio senza troppi complimenti, in cerca di nuove risorse, in un'altra casa tra le stelle.

Questo discorso ovviamente non vale solo per l umanità, bensì vale per tutti gli esseri viventi generati per evoluzione darwiniana, ovvero tutti quegli esseri per cui l istinto di sopravvivenza prevale sulle altre facoltà di raziocinio.


Oltertutto, ricordiamo che la ragione e la conoscenza (che poi cosa sono ??) non implicano necessariamente anche il rispetto e la tolleranza (che poi cosa sono ??) ...

Francis
16-08-2016, 23:49
Tornando al topic le ipotesi dello scienziato sono paragonabili a quelle di un marziano che capitato sulla Terra e constatata la nascita dopo 9 mesi di un essere umano piccolo e gracile supponesse che quella nascita fosse prematura e che dovesse essere più probabile la nascita di un nuovo uomo dopo almeno 18 o 36 mesi....

Ares1973
17-08-2016, 17:10
Queste distanze invalicabili da sole danno un'ottima soluzione al Paradosso di Fermi.

Ottimo presupposto per giustificare l'indimostrabilità assoluta (su quella statistica pare che non si possa opinare nulla) dell'esistenza di vita extra-terrestre e nello stesso tempo una sconfortante constatazione sui limiti intrinseci di tecnologie in grado di superare queste distanze (curvare-piegare-avvolgere lo spazio-tempo?): se qualcuno c'è arrivato prima di noi come mai non ci ha raggiunti? To be continued...;)

Angeloma
17-08-2016, 19:22
se qualcuno c'è arrivato prima di noi come mai non ci ha raggiunti?
Esplorare una galassia, non è come passeggiare per il parco cittadino; somiglia più all'esplorazione di una giungla irta di pericoli di natura conosciuta, ma soprattutto di natura ignota.
I viaggi che implicano tecnologie al momento esistenti solo nella fantascienza, se realizzabili, potrebbero avere durata di mesi o anni e comportano un primo problema di natura logistica.
Un secondo problema è relativo alla navigazione e all'orientamento qualora non si abbia contatto con l'universo fisico (tipo salto nell'iperspazio). Peraltro le pulsar sono ottimi radiofari.
Un terzo problema, sono le risorse richieste per la costruzione anche di una sola nave interstellare. Figuriamoci per costruire una flotta.
Un quarto problema è di natura socioeconomica: quanto potrebbe costare, un progetto del genere?
Al netto di tutto, poi magari uno arriva a pensare: "...ma chi ce lo fa fare?"

DarknessLight
20-08-2016, 13:26
Tornando al topic le ipotesi dello scienziato sono paragonabili a quelle di un marziano che capitato sulla Terra e constatata la nascita dopo 9 mesi di un essere umano piccolo e gracile supponesse che quella nascita fosse prematura e che dovesse essere più probabile la nascita di un nuovo uomo dopo almeno 18 o 36 mesi....

Bellissima questa analogia !!! :shock:

Complimenti !!! ;)

DarknessLight
20-08-2016, 13:33
Al netto di tutto, poi magari uno arriva a pensare: "...ma chi ce lo fa fare?"


Ma infatti !!!

Alla fine se ci riflettiamo un attimo, una civiltà dispone di tutto ciò che le serve semplicemente utilizzando l energia della propria stella madre.
Basta costruire flotte di vele-pannelli solari che orbitano attorno alla propria stella (tanto per fare un'ipotesi eh !) e sopravvivere nutrendosi dell energia emessa da qualche nana rossa, che tanto come fonti di energia durano miliaia di miliardi di anni...

Angeloma
20-08-2016, 14:20
Sfera di Dyson...:)