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Visualizza Versione Completa : Stromatolite di 3,7 mld. anni trovato in Groenlandia



Valerio Ricciardi
01-09-2016, 17:50
Fonte: http://www.repubblica.it/scienze/2016/08/31/foto/trovato_il_fossile_piu_antico_del_mondo-146972250/1/?ref=HRESS-6#1

Ha 3,7 miliardi di anni e la sua scoperta fa slittare di oltre 200 milioni di anni la prova dell'esistenza di forme di vita sulla Terra. Allen Nutman dell'università di Wollongong, Australia, ha individuato quello che sembra essere il fossile più antico ad oggi conosciuto. Nutman lo ha rivelato attraverso uno studio pubblicato sulla rivista "Nature", dove ha spiegato che il fossile arriva da Isua, una piccola regione della Groenlandia nota agli addetti ai lavori per essere la più antica porzione di crosta terreste del pianeta. Tra queste rocce i ricercatori hanno individuato segni dell'esistenza di forme di vita elementare: si tratterebbe di una stromatolite, struttura formata da sedimenti prodotti da micro-organismi e incastonata all'interno di una roccia modellata da alte temperature e pressioni. Il fossile scoperto da Nutman porta indietro le lancette della Terra: fino ad ora la più antica testimonianza di vita sul pianeta era quella rinvenuta in Australia Occidentale nella regione di Pilbara. Anche in questo caso si trattava di stromatoliti risalenti però a "soli" 3.430 milioni di anni fa. La scoperta conferma le previsioni dei tempi sulla comparsa dei primi organismi realizzate usando l'evoluzione dei geni come "orologio" per ricostruire la storia della nascita della vita.

DarknessLight
01-09-2016, 17:54
Ha 3,7 miliardi di anni

:sowsuser:

Sti ****i !!! È antichissimo !!! Praticamente risale a "poco dopo" che la Luna si è staccata dalla Terra...

DarknessLight
01-09-2016, 18:09
Stavo pensando alla comparsa dei primi animali che si suppone sia avvenuta tra 550 e 600 milioni di anni fa...

È ieri in confronto all epoca di sedimento di questa stromatolite !!! :shock:
3700 milioni di anni fa ! Solo a pensarci vengono i brividi...........

Dinamo
01-09-2016, 19:47
stai attento a non riflettere troppo su certi numeri, dark, che poi da certi pensieri non si esce più:biggrin:;)

DarknessLight
01-09-2016, 19:52
stai attento a non riflettere troppo su certi numeri, dark, che poi da certi pensieri non si esce più:biggrin:;)

Sai, quando andavo alle elementari avevo imparato a memoria i nomi delle ere geologiche, soprattutto ero attratto dal passato remotissimo della Terra... tuttavia non sapevo assolutamente nulla del tempo presente (costume, società, svago, attori, cantanti, generi musicali, mode, ecc...) ...

Posso dire che questa è casa mia !

Dinamo
02-09-2016, 10:45
Se questa è casa tua, mi sa che questa notizia ha allargato di parecchio il salotto:biggrin:

Valerio Ricciardi
02-09-2016, 13:27
Sai, quando andavo alle elementari avevo imparato a memoria i nomi delle ere geologiche, soprattutto ero attratto dal passato remotissimo della Terra...

Mi ricorda qualcosa questo... ;)

Gaetano M.
26-09-2016, 10:24
Più indietro andiamo, e più diventa difficile capire come abbia potuto la vita svilupparsi così in fretta sulla terra.
Età della terra 4 miliardi e mezzo di anni. Penso che si possano scartare i primi cinquecento milioni di anni. Rimangono più o meno 300 milioni di anni, un'inezia.

Valerio Ricciardi
26-09-2016, 11:18
Pensa a quante cose tu, individualmente, sei in grado di fare, progettare, ipotizzare, tentare, riuscire, fallire miseramente, azzeccare in pieno, sognare a vuoto, sognare con la prospettiva di realizzarlo... in trenta, di anni della tua personale vita, e tu sei...uno; confronta questo con le possibilità di combinazione e ricombinazione di molecole organiche su un'estensione come quella occupata oggi dalla biosfera, i grandi, anzi immensi numeri in gioco,

...e riconsidera alla luce di questa riflessione intima se quei trecento milioni di anni ti sembrano ancora pochi.

Fazio
26-09-2016, 11:20
...Ha 3,7 miliardi di anni e la sua scoperta fa slittare di oltre 200 milioni di anni la prova dell'esistenza di forme di vita sulla Terra...in questo caso si trattava di stromatoliti risalenti però a "soli" 3.430 milioni di anni fa...

I conti non tornano: tra 3,7 miliardi e 3,43 milioni fa un po' più di 200 milioni!

Fazio
26-09-2016, 11:23
Pessima vista la mia... non avevo visto il punto al posto della virgola!

Gaetano M.
26-09-2016, 12:26
...e riconsidera alla luce di questa riflessione intima se quei trecento milioni di anni ti sembrano ancora pochi.
Molto pochi! Infatti come già detto in altre discussioni propendo per la "panspermia".
In tutte e due i casi, comunque, l'universo dovrebbe brulicare di vita.

Dinamo
26-09-2016, 20:31
Condivido pienamente! Insomma, magari "brulicare" per me è un po' esagerato, ma sono fermamente convinto dell'esistenza di numerose altre forme di vita anche solo nella nostra galassia. Notare la mia nuova firma prego...:sneaky:;)

Gaetano M.
28-09-2016, 16:14
Non l'ho letta tutta, ma sembra proprio che questa ricerca caschi a fagiolo: http://phys.org/news/2016-09-cosmic-demystified.html

DarknessLight
29-10-2016, 17:25
Secondo me 300 milioni di anni non sono poi così pochi !

Ricordiamoci che le prime forme di vita erano davvero molto semplici !
Un pizzico di DNA (o RNA) rinchiuso da un involucro ancora primitivo...

In 300 milioni di anni la formazione di queste protocellule credo sia fattibile !

Gaetano M.
30-10-2016, 10:40
Si parla di 3.700 milioni non 300 milioni di anni, comunque sempre pochi.
Sicuramente lo conosci ma per sottolineare ti posto il DNA spiegato su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/DNA
Questo dovrebbe essersi realizzato per caso!?
Posso essere ottimista sui viaggi stellari più di te, ma su questo proprio non riesco. Quindi immagino un laboratorio che abbia lo stesso ordine di grandezza di questa infinitesima possibilità statistica. Multiverso, panspermia e fattore antropico.

Morimondo
30-10-2016, 11:40
Sai, quando andavo alle elementari avevo imparato a memoria i nomi delle ere geologiche, soprattutto ero attratto dal passato remotissimo della Terra... tuttavia non sapevo assolutamente nulla del tempo presente (costume, società, svago, attori, cantanti, generi musicali, mode, ecc...) ...

Posso dire che questa è casa mia !

io sono cresciuto a Figurine Liebig, enciclopedia Conoscere (letta almeno 4 o 5 volte) e pane, burro e zucchero.
Dinosauri, astronomia e archeologia erano i miei temi preferiti.

DarknessLight
30-10-2016, 13:19
Si parla di 3.700 milioni non 300 milioni di anni, comunque sempre pochi.

Sì, la stromatolite ha 3,7 miliardi di anni.
Ma io mi riferivo a questo tuo intervento :


Più indietro andiamo, e più diventa difficile capire come abbia potuto la vita svilupparsi così in fretta sulla terra.
Età della terra 4 miliardi e mezzo di anni. Penso che si possano scartare i primi cinquecento milioni di anni. Rimangono più o meno 300 milioni di anni, un'inezia.

Secondo me 300 milioni di anni non sono poi così pochi per la formazione di protocellule !


Sicuramente lo conosci ma per sottolineare ti posto il DNA spiegato su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/DNA
Questo dovrebbe essersi realizzato per caso!?

Cosa intendi con "per caso" ?

Comunque ricorda che i DNA che osserviamo oggi in natura si sono generati gradualmente.
Nessun biochimico ti dirà mai che il DNA si è formato tutto di botto. Ha avuto 3 miliardi di anni per formarsi, per piccole apposizioni successive.

Gaetano M.
02-11-2016, 11:03
1) Scusa avevo frainteso:oops:
2) Statisticamente sono veramente pochi se paragonati alle possibili combinazioni che non porterebbero a niente.
3) Se non è per caso dobbiamo pensare ad un intervento esterno (?) E comunque non ha avuto tre miliardi di anni (sulla terra) ma esattamente quei trecento milioni di cui si parlava.

DarknessLight
02-11-2016, 11:31
Certamente ci sono state tantissime combinazioni sfavorevoli, tuttavia stiamo parlando di molecole, dunque dobbiamo ragionare su numeri enormi nell ordine dei miliardi di miliardi di miliardi di molecole che interagiscono costantemente mescolandosi e dando vita a tantissime possibilità su cui poi la selezione naturale agisce preservando solo le combinazioni favorevoli (o fortunate) e punendo le altre.

Nessun intervento esterno. Nessun "caso". Nessun "ordine".
Semplici leggi di natura, affinità chimiche che legano i nucleotidi uno dopo l altro, dopo l altro, dopo l altro, per miliardi di anni, fino ad arrivare a noi.
Non ci vedo nulla di miracoloso in questo. Semplici affinità chimiche come quelle che generano i cristalli.

300 milioni di anni secondo me bastano eccome a legare due o tre nuclotidi, forse anche diverse decine, fino a formare una discreta catenelle di RNA... non credi ?;)

Gaetano M.
02-11-2016, 16:00
Un resoconto interessante degli studi fatti per capire l'origine delle molecole organiche che potrebbero aver originato la vita: http://www.cosediscienza.it/bio/07_vita.htm
Cerco di avvicinarmi al tuo ottimismo!

DarknessLight
02-11-2016, 16:10
Dai, non è questione di ottimismo ! :biggrin:

Scusa comunque, ma non mi e' ancora del tutto chiara la tua posizione in merito : se non è stata la natura a generare il DNA/RNA attraverso le affinità chimiche , cos altro potrebbe essere stato ? Cosa ne pensi ?

Gaetano M.
02-11-2016, 16:36
Sicuramente la natura.
Ma poiché le possibilità statistiche che si possano verificare queste combinazioni sono minime, bisogna aumentare le possibilità.
Fattore antropico, possiamo studiarle perché ne siamo una conseguenza.
Ogni pianeta con caratteristiche simili alla terra potrebbe aver portato alla creazione della vita, in uno qualsiasi dei sistemi solari della Via Lattea, in una qualsiasi galassia del nostro universo, e, se non bastasse, in uno qualsiasi degli universi del nostro multiverso. Tanto poi si torna al Fattore Antropico: noi siamo qui a guardare perché l'unica cosa certa è che comunque da qualche parte è avvenuto.
In questa maniera si potrebbe dire che tutte le possibili probabilità, per quanto minime, da qualche parte si verificano.

DarknessLight
02-11-2016, 16:53
Sono d accordo su tutto quello che dici, ma è un po' come dire tutto e niente.

È indubbio che esistano triliardi di pianeti con condizioni simili al nostro, è una questione statistica.
E senza dubbio su moltissimi di essi la vita si è anche sviluppata.

Ciò pero' non aggiunge ne toglie niente al mio discorso !

Gaetano M.
02-11-2016, 18:23
Sicuramente! Mi premeva solo sottolineare (mi rendo conto che questa è un po' forte:biggrin:) che la vita potrebbe essere una prova del multiverso!

DarknessLight
02-11-2016, 18:26
Io sarei più propenso a parlare di Principio Antropico.

Non vedo collegamento tra sviluppo della vita e multiverso.

Ho capito quello che vuoi dire, ma secondo me la questione si risolve semplicemente con il Principio Antropico;)

Gaetano M.
02-11-2016, 18:39
Col Multiverso potremmo dire che tutto quello che è possibile da qualche parte si verifica, non avremmo bisogno di essere fortunati.

DarknessLight
02-11-2016, 18:49
Sì, ma anche con un solo Universo e triliardi di pianeti a nostra disposizione si può fare lo stesso ragionamento.

Mi capisci ?

Con ciò non voglio confutare l ipotesi del multiverso eh !
Semplicemente non trovo questa una prova sufficiente a dimostrarlo;)

freex
03-11-2016, 02:25
Ciao a tutti,

Mi pare che la teoria del multiverso, nelle diverse declinazioni che esistono, venga tirata in ballo più che altro per spiegare quello che viene chiamato fine tuning dell'universo, ovvero il fatto che alcune costanti della natura sembrano essere appositamente "calibrate" per consentire lo sviluppo di strutture complesse e, in ultima analisi, della vita.
Siccome l'universo è uno, non è possibile tirare in ballo il principio antropico per spiegare come mai è proprio così, a meno di non considerarlo uno fra tanti (e allora il principio antropico funziona di nuovo).

Allo stato delle conoscenze attuali non credo sia necessario tirarlo in ballo per giustificare in termini probabilistici la nascita della vita su questo o altri pianeti. Ma proprio volendo, se uno è "pessimista" (intendo sulle probabilità che delle forme di vita si sviluppino in un certo tempo a partire da mattoni via via più complessi), può tagliare la testa al toro.

Riguardo alla panspermia: confesso che non mi ha mai convinto molto, mi leva dall'impaccio di pensare che la vita deve per forza essersi sviluppata su questo pianeta in un certo periodo di tempo, ma sposta il problema altrove. E' vero, magari lo sposta dove le condizioni sono "più favorevoli", ma poi bisogna aggiungere le probabilità che forme di vita sviuppatesi altrove siano finite nello spazio e successivamene siano andate a collidere con la terra.... così a spanne propendo per la nascita in loco.

Concludo il messaggio con un saluto, anche se ho già provveduto nell'apposita discussione, più che altro per ringraziare tutti gli utenti che scrivono in questa sezione del forum, che leggo da tempo.

Valerio Ricciardi
03-11-2016, 07:46
panspermia (...) mi leva dall'impaccio di pensare che la vita deve per forza essersi sviluppata su questo pianeta in un certo periodo di tempo, ma sposta il problema altrove (...) dove le condizioni sono "più favorevoli", ma poi bisogna aggiungere le probabilità che forme di vita sviuppatesi altrove siano finite nello spazio e successivamente siano andate a collidere con la terra...

Osservazione non peregrina. Fatto salvo che "in loco" non deve necessariamente essere associato ad UN pianeta, ma magari in un contesto in cui, sia pure con evoluzione diacrona, ci siano state le premesse ambientali perché le possibilità di ricombinazione "utile" per generare teleonomia e invarianza ( = vita, secondo Jacques Monod ) abbiano sortito risultati.

Quante meteoriti di sicura origine marziana o lunare son state già trovate sulla terra? Quante ne troveremo su Marte? A livello di sistemi locali, in un modello di evoluzione collisionale del sistema come quello tanto caro al Zappalà di un tempo un certo interscambio è possibile... e se è possibile per ammine e altre basi azotate assortite non vedo perché dovrebbe statisticamente escludere il DNA o l'RNA.

Mentre spore di batteri lontani che mi arrivano dalla Grande Nube di Magellano la vedo proprio "meccanicamente" un po' duretta... bersagli troppo piccoli e troppo lontani. E che diavolo di mira che ci vorrebbe...

DarknessLight
03-11-2016, 10:37
Che ci sia stata panspermia a livello cellulare ad oggi non si può dire.
Inoltre penso che l assunzione di panspermia di cellule (anche se batteriche) non farebbe altro che spostare il problema se non complicarlo, dato che è di gran lunga più probabile che le cellule si siano generate sulla Terra piuttosto che altrove e che poi siano migrate sul nostro pianeta a bordo di asteroidi o frammenti cometari.

Panspermia a livello di ammine, amminoacidi e basi azotate credo ormai sia piuttosto assodato. Se non ricordo male esistono studi che sembrano confermare una panspermia di questo tipo.
Ciò non toglie che queste molecole possano essersi generate anche sulla Terra !

Panspermia di DNA e RNA non saprei ... Lo scambio di acidi nucleici tra corpi celesti lo vedo come qualcosa di troppo complesso e improbabile .
Semplicemente perché penso che un DNA o un RNA abbiano origini biologiche : dunque lo scambio di acidi nucleici tra corpi celesti dovrebbe a livello probabilistico equivalere più o meno allo scambio di cellule tra corpi celesti. Dunque un fenomeno improbabile. Non so se mi spiego... (certo, a meno che non parliamo di scambi all interno del Sistema Solare , ad esempio tra Marte e Terra , il che rende il tutto più plausibile ) ...

Valerio Ricciardi
03-11-2016, 13:13
a meno che non parliamo di scambi all'interno del Sistema Solare, ad esempio tra Marte e Terra , il che rende il tutto più plausibile

Quello, quello... io sinceramente sul piano scientifico ad ogni immagine che ci "raccatta" con puntuale efficienza corrado973 e che per quel poco che ho potuto studiare di sedimentologia mi appare sempre tanto "familiare", così vicina nelle modalità di deposizione delle litologie a quelle terrestri...

...ho più voglia di riuscire a vedere prima di chiudere gli occhi degli uomini preparati ed ben selezionati (un geologo rilevatore con grande esperienza di campagna col martello come Parotto - poi mediaticamente scopiazzato dal suo comunque non impreparato allievo Tozzi, un criptozoologo, un glaciologo esperto, un botanico...) per vedere se ci portano indietro qualche fossile, di questo sotto sotto proprio non sarei sorpreso più di tanto.

Mentre da quel che mi è dato vedere e sapere dei dati fisici al suolo, una biocenosi di qualche tipo attualmente tuttora... viva e vegeta la vedrei come una circostanza eccezionale. Senza contare poi il rischio non piccolo di esser noi a ritrovare batteri coi quali avremmo contaminato il suolo marziano, a partire dalle prime sonde degli anni '60 quando sospetto che le procedure di sterilizzazione del payload dei missili fossero veramente ingenue rispetto ad oggi.

DarknessLight
03-11-2016, 13:54
Senza contare poi il rischio non piccolo di esser noi a ritrovare batteri coi quali avremmo contaminato il suolo marziano, a partire dalle prime sonde degli anni '60 quando sospetto che le procedure di sterilizzazione del payload dei missili fossero veramente ingenue rispetto ad oggi.

Se parliamo della possibilità di contaminazione del suolo marziano e della relativa raccolta di organismi terrestri su Marte con possibilità di scambiare il campione raccolto per una specie autoctona, secondo me saremmo in grado di riconoscere gli organismi terrestri importati su Marte rispetto ipotetici organismi autoctoni.

Come ?

Direi con l analisi del ribosoma cellulare (https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://it.wikipedia.org/wiki/Ribosoma&ved=0ahUKEwirn9aHzYzQAhWCrxoKHf85CD0QFggsMAM&usg=AFQjCNGxo3NJ0FsbVLQnSIOTLKl2zah2GQ&sig2=9QE06Mw7Ggc_GDXSSCYwjw) dell organismo campione.

Il ribosoma è una macromolecola cellulare che rappresenta una sorta di "impronta digitale" degli organismi terrestri.
Infatti il ribosoma ha una struttura particolare a "serratura" ed è caratteristico e praticamente identico in tutte e tre le grandi famiglie di organismi viventi terrestri (eucarioti, eubatteri, archeobatteri) - confermando tra l altro l ipotesi di discendenza da un antenato comune (il famoso LUCA (https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://it.wikipedia.org/wiki/Ultimo_antenato_comune_universale&ved=0ahUKEwj3uKqPzozQAhWBtxoKHQ8ZBckQFggaMAA&usg=AFQjCNHkGtwEzo_H2l3x4V2LNL4IVGAezw&sig2=4cg-az2jj35lvTVEIqJjsw)) -.

L analisi strutturale di questa macromolecola cellulare ci permetterebbe senza dubbio di riconoscere un organismo terrestre da uno di origine extraterrestre (e che di conseguenza ha subito un diverso processo evolutivo, sviluppando un diverso ribosoma rispetto al nostro).

Chiaramente sto parlando di reperti biologici: non fossili. Da un minerale suppongo sia praticamente impossibile estrarre un ribosoma, che sarà oramai degradato.

freex
04-11-2016, 04:12
eppure la contaminazione è considerata un problema, a tale proposito sono andato a ripescare un articolo (http://www.lescienze.it/news/2015/10/03/news/ricerca_vita_marte_problemi_contaminazione-2788724/) di un annetto fa...

Invece, tornando al succo del discorso: se prendiamo in considerazione la panspermia interna al sistema solare quanto tempo possiamo aggiungere a quei 300 milioni di anni che ci paiono pochi perché la vita si sviluppi sulla terra? Farebbe la differenza?

Ecco un altro articolo (http://www.media.inaf.it/2016/08/01/emergenza-vita-nane-rosse-loeb/) letto tempo fa, parla del fatto che secondo alcuni studiosi la vita sulla terra è prematura o comunque precoce rispetto all'età stessa dell'universo....

DarknessLight
04-11-2016, 09:46
eppure la contaminazione è considerata un problema, a tale proposito sono andato a ripescare un articolo (http://www.lescienze.it/news/2015/10/03/news/ricerca_vita_marte_problemi_contaminazione-2788724/) di un annetto fa...

Leggi bene l articolo che hai inserito !

Il problema della contaminazione esiste, ma non è relativo al riconoscimento , bensì al fatto che i batteri e i microorganismi terrestri potrebbero sabotare o estinguere la biocenosi marziana !


Invece, tornando al succo del discorso: se prendiamo in considerazione la panspermia interna al sistema solare quanto tempo possiamo aggiungere a quei 300 milioni di anni che ci paiono pochi perché la vita si sviluppi sulla terra? Farebbe la differenza?

Tieni conto che quei 300 milioni di anni è un valore puramente indicativo "calcolato" qui da noi a spanne.

La verità è che ad oggi non sappiamo quale sia la soglia minima di possibilità di sviluppo della vita sulla Terra.

Da cui...


Ecco un altro articolo (http://www.media.inaf.it/2016/08/01/emergenza-vita-nane-rosse-loeb/) letto tempo fa, parla del fatto che secondo alcuni studiosi la vita sulla terra è prematura o comunque precoce rispetto all'età stessa dell'universo....

Certo, ma per ora sono tentativi di comprendere a che livello temporale possa essersi sviluppata la vita sulla Terra e se ci sono state o meno eventuali contaminazioni o scambi.

Ma , parliamoci chiaro, siamo ancora in alto mare;)

Gaetano M.
04-11-2016, 10:44
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/timeline/6ea1b28799b73f59e58cf9689d344f9b.png

Neanche tanto a spanne, se guardi il grafico che ho postato (da Wikipedia: Età della Terra).
Gli stromatoliti sono di 3,7 miliardi di anni fa, se scartiamo i primi 5oo milioni di anni, ne rimangono 300 milioni (più o meno).

DarknessLight
04-11-2016, 11:00
E perché scartiamo i primi 500 milioni di anni ?? :biggrin:

Perché la Luna doveva ancora staccarsi dalla Terra ?? Perché il vulcanismo terrestre era troppo intenso ?? Perché l acqua in superficie in forma liquida scarseggiava ?? Perché la Terra era bombardata da asteroidi ??

Tutti motivi validissimi per scartare i primi 500/600 milioni di anni.

Ma sono anche tutte cose che non sappiamo con certezza, su cui ragioniamo in modo spannometrico, con poche prove e indizi a nostra disposizione.

Sì, sono d accordo su un'elevata possibilità di panspermia di molecole organiche e forse acidi nucleici all interno del Sistema Solare.

Ma ricordiamoci che se la Terra era un ambiente impervio per lo sviluppo della vita, senz altro lo erano anche gli altri corpi del Sistema Solare : la panspermia di per se non spiega nulla sull origine della vita !

Dobbiamo rassegnarci all ovvia constatazione che le semplici forme di vita batteriche possano emergere in poche centinaia di milioni di anni. Almeno secondo me...

DarknessLight
04-11-2016, 11:58
Poi, voglio dire, da QUESTA (https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://it.wikipedia.org/wiki/Origine_della_vita&ved=0ahUKEwjgy6jr7I7QAhUrJcAKHb62DSIQFggjMAI&usg=AFQjCNERibfut33twTaKFMIUyQ5a7UEJQg&sig2=K2erq6xYeVIhK8pEbQBMWQ) pagina di Wikipedia :

《L'origine della vita sulla Terra è databile entro un periodo compreso tra i 4,4 miliardi di anni fa, quando l'acqua allo stato liquido comparve sulla superficie terrestre, e i 2,7 miliardi di anni fa quando la prima incontrovertibile evidenza della vita è verificata da isotopi stabili e biomarcatori molecolari che mostrano l'attività di fotosintesi.》

Se il limite più antico di sviluppo della vita sulla Terra viene collocato a 4,4 miliardi di anni fa, senz altro c'è qualcosa che a noi sfugge ma che i ricercatori sanno !

DarknessLight
04-11-2016, 12:21
Ah, tra l altro c'è un'ulteriore considerazione che fin ora nessuno ha menzionato, forse perché di carattere geologico e non biologico : la stromatolite rinvenuta in Groenlandia ha 3,7 miliardi di anni... Praticamente quasi 4 miliardi di anni... Praticamente risale agli albori della Terra...

Ma come cavolo ha fatto a conservarsi nella crosta terrestre per quasi 4 miliardi di anni senza essere inghiottita dal mantello e essere riciclata nel ciclo litogenetico (https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_litogenetico&ved=0ahUKEwi8uoKG_Y7QAhXD5xoKHTYnAgEQFggsMAM&usg=AFQjCNHbzs7UjMwMYoMSs4IpRaxvwa8A1g&sig2=OizWKU7-HshqvDE3v50AIQ) ?? :sowsuser:

Gaetano M.
04-11-2016, 18:26
http://www.lescienze.it/news/2016/11/03/news/rna_autoreplicazione_origine_vita-3296181/
Quest'articolo è attinente alla nostra discussione. Per inciso pare che allunghi i tempi necessari!

freex
04-11-2016, 23:30
Leggi bene l articolo che hai inserito !

Il problema della contaminazione esiste, ma non è relativo al riconoscimento , bensì al fatto che i batteri e i microorganismi terrestri potrebbero sabotare o estinguere la biocenosi marziana !

Corretto, ma visto che parlavamo delle difficoltà nell'esplorazione di Marte volta alla scoperta di eventuali forme di vita, mi sembrava appropriato ricordare anche questo! D'altra parte rischieremmo dopo qualche tempo di. In aver più nulla da riconoscere, di autoctono...



Tieni conto che quei 300 milioni di anni è un valore puramente indicativo "calcolato" qui da noi a spanne.

La verità è che ad oggi non sappiamo quale sia la soglia minima di possibilità di sviluppo della vita sulla Terra.

Da cui...


Eh ho capito, ma noi stiamo ragionando su quella cifra, seppur con tutte le cautele della spannometria applicata ;)
Quello che volevo dire è: se con la panspermia "guadagnassi" 3 Miliardi di anni, ci farei un pensierino
, altrimenti mi pare poco risolutiva rispetto al problema

Sul fatto che siamo in alto mare siamo perfettamente d'accordo!