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Visualizza Versione Completa : Ultima uscita nella Riviera di Ulisse



Giova84
10-10-2016, 23:28
Salve a tutti,
di solito non pubblico i miei report, salvo casi eccezionali (eclissi, transiti, ecc.) perché il reputo ancora troppo "acerbi" rispetto a quelli che ho il piacere di leggere sul forum.
Stavolta faccio un'eccezione, sia perché al riguardo ho avuto una meritata "tirata d'orecchio" da Gitt, sia perché questa uscita è stata per me molto particolare: si tratta dell'ultima nel mio sito in località Valle Viola (262 m.s.l.m.), in zona Monte San Biagio, dal momento che sono stato trasferito a Napoli e dovrò cercami nuove mete nel casertano (si spera di riuscire finalmente a inserirmi nel gruppo campano).
L'uscita è stata pertanto fortemente voluta, strappata agli impegni di lavoro e a un meteo inclemente, che ha portato pioggia fino all'ultimo giorno utile, il 4 ottobre, che si è presentato come l'ennesimo giorno di instabilità meteorologica, condito da diversi rovesci anche piuttosto abbondanti nel corso della giornata e fino alle 17.00 circa. Arrivo sul posto intorno alle 21.00, quando si registrano 17°C, il vento è quasi assente e umidità è molto alta, anche a causa della recentissima pioggia, con picchi che sfiorano l'80% e un punto di rugiada fissato a 18°C, per cui chiuderò la sessione, quando ormai le temperature saranno scese a 14°C, con la lente principale del telescopio appannata.
In generale, le condizioni di IL sono tra le migliori attestate: la Luna è ormai tramontata da circa un'ora, tutte le luci dei dintorni sono spente e si segnalano soltanto bagliori diffusi a sud e a nord dovuti ai centri abitati in lontananza, che invadono la volta celeste per i primi 20° circa. A dare molte noie sono, invece, le velature diffuse, che arrecheranno notevole disturbo e impediranno l'osservazione di alcuni tra gli obiettivi prefissati.
La verifica delle condizioni di IL a fine serata è concentrata sulla costellazione di Andromeda, in una fascia di cielo a circa 85°, e ha dato come risultato un magnitudine massima visibile a occhio nudo allo zenit intorno ai 5.8, corrispondente alla classe 4 della scala di Bortle; il seeing è piuttosto negativo, anche a causa delle turbolenze atmosferiche, ed è stimabile entro un IV livello della scala di Antoniadi.

Veniamo agli oggetti osservati, tra le 22.00 e le 00.45:
ε-Lyr. Già a 25x le due componenti della stella doppia erano ben distanziate e facilmente distinguibili, tuttavia non si percepiva alcuna significativa differenza cromatica, neppure salendo d'ingrandimenti; del resto, l'umidità e le nubi di passaggio non hanno di certo agevolato l'osservazione.
α1-2-Capr. Punto la coppia formata dai due astri più luminosi della costellazione del Capricorno e mi soffermo su α1, stella doppia, di cui riesco a scorgere la componente secondaria solo grazie al precario compromesso raggiunto a 120x, dopodiché a 150x essa si dimostra tanto più debole da sparire quasi del tutto.
NGC7009 (Nebulosa Saturno). La piccola nebulosa planetaria si rivela come tale solo dai 120x in su, quando se ne riesce a cogliere la forma ellissoidale che la distingue dalle puntiformi stelle circostanti; la distribuzione nello spazio del dso sotto forma di un dischetto schiacciato e inclinato si nota meglio a 150x, anche se a tale ingrandimento perde in definizione dei contorni, meglio osservabili a 120x.
NGC6992+NGC 6960 (Nebulosa Velo e Filamentosa). È il fatto stesso di essere riuscito a scorgere oggetti tanto estesi ed eleganti, ma allo stesso tempo poco luminosi, a farne la più grande soddisfazione della serata. Decisivo si è rivelato l'uso del filtro UHC, dimostratosi efficace anche su un'apertura limitata come quella del mio telescopio. Dei due residui di supernova, senza dubbio più visibile è la nebulosa Velo, che forma una fascia arcuata grigiastra piuttosto evidente; lo stesso non può dirsi per la Filamentosa, davvero appena intuibile come scure e sottili striature sul fondo nero del cielo.
η-Cass (Achird). Risolvo la stella doppia col 5mm (120x), grazie al quale le due componenti mi appaiono ben distinte spazialmente e cromaticamente: bianca la maggiore, arancione la minore.
NGC7789 (Ammasso Rosa di Caroline). Il bell'ammasso aperto offre il meglio di sé nel 10mm (60x), dove si presenta come una miriade di componenti che si distribuiscono in uno spazio irregolarmente circolare; esse si presentano omogeneamente luminose, senza la prevalenza di alcune sulle altre e, se complessivamente il dso appare poco brillante, in compenso l'effetto che ne deriva è quello di una gradevolissima esplosione di stelle.
NGC7129. Del piccolo dso si vedono distintamente almeno sei stelle che formano l'ammasso aperto a forma di Y, mentre non si riesce a scorgere la componente nebulare, neppure adoperando l'UHC.
γ-And (Almaak): Per distinguere le due componenti della stella doppia è necessario salire a 120x e, nonostante un pessimo seeing, si riesce comunque a cogliere una differenza cromatica, con i due astri che si presentano uno giallastro, l'altro verdastro.

Come detto, la serata è stata per me molto coinvolgente emotivamente, l'ultima di una lunga serie a Valle Viola, fortemente voluta e strappata, dopo un tentativo andato a vuoto, con tenacia al meteo avverso. Nonostante le difficoltà climatiche, si è trattato di ore davvero piacevoli, rilassanti, passate in compagnia di un cielo che sfiora la magnitudine 6 a occhio nudo e che mi ha voluto salutare con una maestosa via Lattea, un paio di stelle cadenti e la particolare soddisfazione di aver visto la nebulosa Velo, inseguita invano da più di un anno. Splendida a fine serata la volta celeste che ormai si veste delle sue vestigia autunnali, con le Pleiadi e Orione a farla da padroni, ma con il Triangolo Estivo che ancora non si arrende a cedere il passo.
Un bel commiato, con c'è che dire!!!

nicola66
11-10-2016, 06:33
La tua tenacia è stata ripagata ,
complimenti sia per la serata che per il report .

etruscastro
11-10-2016, 08:19
bel report, credo che hai pagato il fatto di avere un seeing davvero scadente ma sei stato bravo a rimanere su oggetti consoni allo strumento e alla tipologia di serata.
per le stelle doppie strette (o comunque al limite del potere risolutivo del tuo strumento) prova a sfuocare leggermente l'immagine in intra o extra focale fino a far prendere al sistema doppio la forma di un "8" o di una arachide, spesso aiuta a "separare" doppie al limite.

alextar
11-10-2016, 11:03
Bel report, sbagli a non pubblicarne, i report sono la linfa vitale di forum come questo, e consentono a tutti - neofiti e non - di confrontarsi , limare gli errori, puntare nuovi obiettivi...in una: arricchire la propria esperienza.

Salvatore
11-10-2016, 11:52
Condivido il pensiero di Alex in pieno.
Poi il tuo report mi è piaciuto moltissimo.;)

Confermo le tue impressioni sul complesso della Velo, che si rifanno molte alle mie osservazioni svolte sotto un cielo simile e con un rifrattore da 13 cm, qualche mese fa.

SVelo
11-10-2016, 12:42
Mi piace molto il tuo stile ;)

(si spera di riuscire finalmente a inserirmi nel gruppo campano)
E vai! Cchiù ne simm e cchiù bell' parimm' :biggrin:

Gitt
11-10-2016, 21:46
Bravo Giova84, ho fatto bene a spronarti a pubblicare un tuo report,;)
Complimenti per la Velo da un cielo lungi dall'ottimale.

Trovo davvero piacevole e coinvolgente il tuo stile descrittivo, si percepisce tutta la tua passione e l'amore per i tuoi luoghi ormai familiari.
Ora speriamo di non dover aspettare un altro anno prima di rileggere altre tue serate.:D

ABenson
11-10-2016, 22:10
Bel report complimenti! :D Un ottimo misto di dettagli tecnici e passione dello scrittore! :D