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Visualizza Versione Completa : Obama ribadisce: uomini su Marte entro il 2030 in sinergia coi privati



Valerio Ricciardi
11-10-2016, 18:58
In verità nel 1972 quando si chiuse l'epopea degli Apollo era tutto un promettere lo sbarco sul pianeta rosso entro il 2000, ma... accontentiamoci. :meh:

LA CONQUISTA DELLO SPAZIO

Obama: «Usa su Marte entro il 2030 per migliorare la vita sulla Terra»

Il presidente Usa lo ha annunciato alla Cnn: «Stiamo lavorando con aziende private»

di Laura De Feudis

La nuova sfida è il pianeta rosso e potrebbe essere vinta entro una manciata di anni: «Gli Stati Uniti saranno su Marte entro gli anni 2030» ha detto il presidente Usa Barack Obama. «Stiamo lavorando con alcune aziende private - si legge in un intervento scritto dal presidente americano per la Cnn- per inviare degli esseri umani su Marte, una missione con l’obiettivo di rendere le nostre vite migliori qui sulla Terra»

Il fascino del pianeta rosso
«Abbiamo fissato con chiarezza -scrive il presidente americano - un obiettivo vitale per la storia dell’America nello spazio: inviare esseri umani entro il 2030 e farli ritornare sani e salvi, con l’ambizione definitiva di fare in modo, un giorno, che possano restare lì per un tempo prolungato. Ottenere questo risultato -aggiunge Obama- richiederà la cooperazione tra il governo e il settore privato più innovativo, e già siamo ben messi su quella strada. Entro due anni compagnie private invieranno per la prima volta astronauti verso la stazione spaziale internazionale». La sfida è dunque quella di creare un habitat « che possano sostenere e trasportare astronauti in missioni di lunga durata nelle profondità dello spazio» aggiunge Obama. «Queste missioni ci insegneranno come gli esseri umani possono vivere lontano dalla Terra, cosa fondamentale in vista del lungo viaggio verso Marte» conclude.

L’annuncio già sei anni fa
Nel 2010 parlando da Cape Canaveral, il presidente Obama (che allora era a metà del suo primo mandato) aveva annunciato l’ambizioso progetto. «Sulla Luna ci siamo già stati. C’è altro da esplorare e altro lavoro da fare. Dobbiamo guardare più lontano» aveva detto spiegando i motivi per cui aveva deciso di cancellare il Constellation Program della Nasa che avrebbe creato nuovi veicoli spaziali in grado di atterrare sulla Luna.

11 ottobre 2016 - Fonte:
http://www.corriere.it/scienze/16_ottobre_11/obama-usa-marte-entro-2030-migliorare-vita-terra-674bf664-8fc0-11e6-a48d-80f1fedf0a64.shtml

Salvatore
11-10-2016, 20:34
Ci vado io.... :biggrin: pensi che con il mio moscafo ci arrivo entro il 2050 partendo domani? (In realtà era un pedalò ) ho montato dei supereattori a pressione che fanno faville.

Articolo interessante.
La domanda vera secondo me è ,:"perché vogliono andare su Marte , cosa hanno intenzione di fare? "

Comunque, spero di esserci quando e se accadrà.

Tucana
11-10-2016, 20:41
Il 2030 è qui dietro l'angolo e a parte le promesse non si vedono ancora tempistiche concrete.

Spero solo che il motto della Nasa non sia "C'è più tempo che vita" :hm:

corrado973
11-10-2016, 21:59
La notizia commentata da Giovanni Bignami, astrofisico dell’Accademia dei Lincei e presidente emerito dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI)

"Una dichiarazione che in un certo senso ricorda quella di Kennedy nel 1961 quando annunciò che gli Stati Uniti sarebbero andati sulla Luna, ma con la differenza sostanziale che allora il presidente era all'inizio del suo mandato, mentre Obama lascerà definitivamente la Casa Bianca tra qualche mese". Giovanni Bignami, astrofisico dell'Accademia dei Lincei e presidente emerito dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) commenta l'annuncio del presidente Usa, Barack Obama sull'invio del primo uomo su Marte entro il 2030.

"I tempi indicati da Obama - ha detto Bignami all'Agi - sono assolutamente compatibili con una missione di crociera interplanetaria intorno al Pianeta Rosso, anche se, va detto, sono molto ottimistici. Per esempio io escludo che sia in cantiere una missione che preveda anche lo sbarco sulla superficie del pianeta e il rientro verso la Terra di un equipaggio umano. Tuttavia è molto importante questo annuncio perché mette nero su bianco una serie di impegni espliciti, come per esempio quello della collaborazione pubblico-privato su lungo periodo e anche a breve termine con l'avvio, entro due anni, di partenership con compagnie private per la gestione della Stazione Spaziale Internazionale".

Per Bignami, che in questi giorni sta presentando la sua traduzione in italiano di "Progetto Marte" (Edizioni Dedalo) di Werner Von Braun, c'è anche una seconda fondamentale differenza tra l'annuncio odierno di Obama e quello di Kennedy di 50 anni fa: "Allora - spiega - tutta l'industria americana era mobilitata in una corsa che era sollecitata dai grandi successi nello spazio dell'Unione Sovietica. Ora, senza nessuna nostalgia per la Guerra Fredda, sembra che manchi quel tipo di stimolo". (AGI)

Fonte qua (http://www.agi.it/estero/2016/10/11/news/bignami_asi_luomo_su_marte_obama_molto_ottimista-1155046/)

Dinamo
12-10-2016, 14:51
Bah, a me la cosa lascia un po' perplesso...
Comunque sono ottimista e penso che su Marte ci arriveremo in un futuro non lontanissimo!:)
Grazie a entrambi per l'articolo e il commento di Bignami.

Valerio Ricciardi
12-10-2016, 15:13
"I tempi indicati da Obama - ha detto Bignami all'Agi - sono assolutamente compatibili con una missione di crociera interplanetaria intorno al Pianeta Rosso, anche se, va detto, sono molto ottimistici. Per esempio io escludo che sia in cantiere una missione che preveda anche lo sbarco sulla superficie del pianeta e il rientro verso la Terra di un equipaggio umano. (...) ".

In pratica, Bignami ipotizza che si pianificherà prima un profilo di missione equivalente a quella di Apollo 8, per poi in un secondo tentativo successivo una volta verificata e collaudata la tecnologia per garantire la vita degli astronauti (il primo problema son radiazioni e impatto psicologico da isolamento e distanza, non acqua cibo energia e aria da respirare).

Il punto è che a parte il collaudo di quanto sopra, i dati scientifici su Marte ottenibili da astronauti orbitanti sarebbero delle due inferiori a quelli che può fornire una sonda che in orbita non ha bisogno di turni di lavoro e di riposo, non si ammala, non è depressa e può inanellare orbite per anni ed anni finché si scassa qualcosa, fotografando e misurando senza mai lamentarsi.

Solo un astronauta sul suolo. con preparazione scientifica elevata e specifica (biologi, geologi, petrografi...) può fare la differenza camminandoci sopra e scegliendo col giudizio di un umano esperto e attento dove e cosa campionare, cosa esplorare, come rompere una roccia alla ricerca di microfossili eccetera.

Forse, per dire, una missione orbitale di lunga lunga lunga durata attorno alla Luna otterrebbe gli stessi risultati quanto a studio del viaggio interplanetario, spendendo molto meno. E con la possibilità di un qualche tipo di intervento di salvataggio se qualcosa iniziasse ad andare storto.

la Luna è fuori dalle fasce di Van Allen, tanto basta perché le condizioni del lungo viaggio di trasferimento si possano simulare quasi altrettanto bene. Ad un costo, penso, inferiore.

corrado973
12-10-2016, 15:17
Mi sembra un'ottima alternativa

givi
12-10-2016, 17:14
Concordo con Valerio Ricciardi

Marcos64
12-10-2016, 20:53
Anch'io concordo con Valerio, un passo alla volta.

davide1334
12-10-2016, 21:35
giusto,senz'altro come utilità e valenza scientifica ha senza dubbio ragione valerio.rimane il fatto dell'entità di una sfida e di impresa "simbolica" di portare l'organismo umano su di un altro pianeta,un traguardo più concettuale che utilitaristico