Gianluca97
21-12-2016, 23:42
Oggi dopo più di 2 sett. di nebbia e/o cielo nuvoloso finalmente il cielo si è aperto nel pomeriggio, non potevo resistere così alle 17 metto il dobson fuori ad acclimatarsi.
Come ormai ho preso abitudine fare serata divisa in due parto: prima dalle 18 alle 19 e seconda dalle 20 alle 22:30 circa.
Strumenti:
-Dobson 8”
-Oculari: 25mm (48x), 10mm (120x), 8,8mm (136x), 6mm (200x), barlow 2x
-Filtro polarizzatore Orion
Inizio alle 18 appena in tempo per vedere il passaggio, appena sotto Venere, della ISS, ma è molto basso e alla fine scompare dietro alcune case.
Venere: inizio proprio dal pianeta più luminoso di tutti, noto subito un buonissimo seeing (stimo 8/10), con l’aiuto del filtro polarizzatore a 200x la fase del pianeta è netta, un po’ più della metà, ma con il tempo credo di intravedere anche una striatura sul pianeta, ma non ne sono sicuro di questo, comunque il miglior Venere che abbia mai visto, bellissimo;
Marte: passo subito al secondo pianeta visibile ad occhio nudo, l’immagine è bella pulita e ferma, questa volta però mi fermo a 136x dato che il pianeta è molto piccolo almeno posso sfruttare la qualità dell’oculare, come detto immagine bella ferma e nei momenti di calma piatta la calotta polare è ben visibile e sul pianeta vedo anche una parte leggermente più scura, bellissima immagine anche qua;
Nettuno: è la prima volta che lo osservo, rimane un piccolo puntino, riconosco che è lui perché so di trovarmi nella posizione corretta ed è leggermente più grande di una stella, ma niente di più, posso dire di averlo visto ma l’immagine non mi diceva niente;
Urano: finisco con lui la mia osservazione planetaria, lo trovo partendo da epsilon Psc, questa volta l’immagine è più bella, il pianeta si distingue nettamente a 200x come una piccola pallina blu, immagine che mi colpisce parecchio, grazie all’ottimo seeing è bello osservarlo;
NGC6543 (Nebulosa occhi di gatto): N.P. di mag. 8.10, partendo da 22 Dra la trovo facilmente, come una macchiolina di forma circolare, ma non un cerchio perfetto perché il contorno è irregolare, sono costretto però a confermare la mia idea iniziale… il seeing è ottimo ma la trasparenza è pessima e l’immagine all’oculare è lattiginosa, rendendo impossibile percepire i dettagli più fini degli oggetti;
Doppio ammasso: poco prima di salire per cenare ho dato un’occhiata a questo ammasso, semplicemente splendido come sempre, ma il seeing molto buono rende le stelle delle punte di spillo e a 136x e con il campo dell’8,8mm è uno spettacolo viaggiarci dentro, con una tridimensionalità pazzesca.
Cena veloce e alle 20 sono ancora fuori: vista la pessima trasparenza decido di non provare nemmeno la lista di oggetti che mi ero preparato dato che erano più che altro oggetti al limite o galassie, ma ho optato per oggetti più semplici.
M37: A.A. di mag. 5.60, inizio facendo un giro nell’Auriga, M37 rispetto al vicino è composto da molte più stelle e sono anche più concentrate, ho provato a contarle ma dopo varie volte dove ho perso il conto mi sono arreso;
M36: A.A. di mag. 6.00, il vicino di M37, composto da meno stelle e meno concentrato, conto una 30ina di stelle di luminosità simile e molte altre poco luminose;
M38 (Ammasso stella marina): A.A. do mag 6.40, ormai la forma di stella marina che si può vedere al suo centro la noto immediatamente, ma nel complesso offre una bella visione, netta e pulita di un piccolo tappeto di stelle;
M1 (Nebulosa del Granchio): N. di mag. 8.40, in un cielo lattiginoso fatico non poco a trovarla e dopo tre tentativi partendo da 123 Tau alla fine mi rendo conto di averla trovata in realtà subito al primo colpo solo che sul fondo cielo biancastro non la vedevo, e sicuramente la sua luminosità superficiale di 11.90 non aiuta, alla fine la individuo ma solo come una macchiolina informe, da riprovare in una serata migliore;
Pleiadi: le osservo direttamente dal cercatore dove ho la visione migliore dato che al telescopio anche a 48x non entrano tutte nel campo, sono sempre molto belle da vedere, provo poi a fare una prova ad occhio nudo e conto quante stelle riesco a vedere, alla fine ne conto 6, non male;
Visti gli scarsissimi risultati con gli oggetti del profondo cielo decido di sfruttare il seeing per osservare un po’ di doppie anche complicate, non avendo però programmato questa cosa sono andato letteralmente a caso seguendo stellarium sul telefono.
Stella Polare: ne approfitto per fare uno star test a 200x che ha rivelato una buona collimazione e anche per allineare meglio il cercatore, ma poi provo a sdoppiarla, sembra cosa impossibile data la separazione di soli 0,170” ma ci provo comunque, metto la barlow e il 6mm arrivando così a 400x e credo alla fine di aver intravisto la sua compagna, ma non ne sono sicuro, era una stella molto debole e potrebbe essere stato un effetto ottico;
Espilon Tau: altra doppia complicata con una separazione di 0,350”, sempre a 400x questa volta sono abbastanza sicuro di averla individuata; ovviamente l’immagine perde molta qualità e fatico a mettere a fuoco, ma credo di averla vista;
Almaak: molto semplice rispetto alle due precedenti, separate da 9,753” le vedo già a 136x, a 200x ho la visione migliore con le due componenti ben staccate, molto belle;
Andromeda: non potevo non farci un salto, ma vedo solo il nucleo e M110, il resto è confuso in un fondo cielo biancastro;
Castore: mentre aspetto che Orione compaia da dietro le case mi godo questa doppia semplice, con una separazione di 5,240”, le due componenti hanno quasi la stessa luminosità e mi offrono una bella visione d’insieme con le due componenti circondate da molte stelle più deboli;
Meissa: stella doppia molto semplice sulla punta nord di Orione, con una separazione di 4,460” le separo già a 136x, la componente secondaria ha una luminosità abbastanza ridotta rispetto alla principale;
HIP26215: appena sopra Meissa si trova quest’altra doppia, le due componenti una di mag. 5 e una di 10 (sono mie stime) sono separate da soli 2,760” e per vederle ben staccate uso i 400x grazie alla barlow, l’immagine degrada nettamente ma riesco nella mia impresa di separarle;
Bellatrix: è segnata come stella doppia separata da 2’58” ma sinceramente non sono riuscito a capire quale fosse la sua compagna;
32 Ori: altra doppia in orione con le due componenti separate da 1,277”, le separo a 400x ma le due componenti sono di luminosità molto simile ed è difficile distinguerle;
30 Ori: non facilissima vista la differenza di luminosità tra le due, una di 8.60 e una di 4.55, ma a 400x le distinguo entrare con la loro separazione di 2,979”
HIP25443: si trova appena a sud-ovest di 30 Ori, la separazione tra le due componenti di questa doppia è leggermente maggiore: 3,160” ma sono entrambe meno luminose (6.60 e 8.70);
Mintaka: credo di essere riuscito a sdoppiarla a 400x, la stellina che ho visto era molto debole e era molto vicino alla principale, la separazione è di 0,327”, ma non sono perfettamente sicuro di quello che ho visto;
HIP26020: si trova a sud di Alnilam e forma un terzetto con altre due stelle di luminosità simile, questa stella è in realtà tripla, con una netta separazione tra due componenti, ma osservando bene esce un’altra stella a nord della principale più luminosa;
48 Ori: questa stella si trova a sud-ovest di Alnitak, ha una separazione minima di 0,259” e a 400x sono riuscito a sdoppiarla, nel campo dell’oculare c’erano però altre due stelle che non so se facciano parte dello stesso sistema stellare.
Sono le 22:20 e decido di chiudere e entrare al caldo per scrivere questo report.
Sono comunque soddisfatto della serata anche se alla fine della lista che mi ero preparato non ho visto nulla a parte la nebulosa Occhi di gatto, sono però riuscito a sfruttare il buon seeing con un bel numero di doppie, che comunque danno anche loro una bella soddisfazione nell’individuarle; è poi incredibile rendersi conto di come la maggior parte delle stelle che vediamo ha una compagna, o anche più di una.
Adesso aspetto con ansia di poter provare il dobson sotto un buon cielo, confido nel novilunio di gennaio.
Spero il report sia di vostro gradimento.
Gianluca
Come ormai ho preso abitudine fare serata divisa in due parto: prima dalle 18 alle 19 e seconda dalle 20 alle 22:30 circa.
Strumenti:
-Dobson 8”
-Oculari: 25mm (48x), 10mm (120x), 8,8mm (136x), 6mm (200x), barlow 2x
-Filtro polarizzatore Orion
Inizio alle 18 appena in tempo per vedere il passaggio, appena sotto Venere, della ISS, ma è molto basso e alla fine scompare dietro alcune case.
Venere: inizio proprio dal pianeta più luminoso di tutti, noto subito un buonissimo seeing (stimo 8/10), con l’aiuto del filtro polarizzatore a 200x la fase del pianeta è netta, un po’ più della metà, ma con il tempo credo di intravedere anche una striatura sul pianeta, ma non ne sono sicuro di questo, comunque il miglior Venere che abbia mai visto, bellissimo;
Marte: passo subito al secondo pianeta visibile ad occhio nudo, l’immagine è bella pulita e ferma, questa volta però mi fermo a 136x dato che il pianeta è molto piccolo almeno posso sfruttare la qualità dell’oculare, come detto immagine bella ferma e nei momenti di calma piatta la calotta polare è ben visibile e sul pianeta vedo anche una parte leggermente più scura, bellissima immagine anche qua;
Nettuno: è la prima volta che lo osservo, rimane un piccolo puntino, riconosco che è lui perché so di trovarmi nella posizione corretta ed è leggermente più grande di una stella, ma niente di più, posso dire di averlo visto ma l’immagine non mi diceva niente;
Urano: finisco con lui la mia osservazione planetaria, lo trovo partendo da epsilon Psc, questa volta l’immagine è più bella, il pianeta si distingue nettamente a 200x come una piccola pallina blu, immagine che mi colpisce parecchio, grazie all’ottimo seeing è bello osservarlo;
NGC6543 (Nebulosa occhi di gatto): N.P. di mag. 8.10, partendo da 22 Dra la trovo facilmente, come una macchiolina di forma circolare, ma non un cerchio perfetto perché il contorno è irregolare, sono costretto però a confermare la mia idea iniziale… il seeing è ottimo ma la trasparenza è pessima e l’immagine all’oculare è lattiginosa, rendendo impossibile percepire i dettagli più fini degli oggetti;
Doppio ammasso: poco prima di salire per cenare ho dato un’occhiata a questo ammasso, semplicemente splendido come sempre, ma il seeing molto buono rende le stelle delle punte di spillo e a 136x e con il campo dell’8,8mm è uno spettacolo viaggiarci dentro, con una tridimensionalità pazzesca.
Cena veloce e alle 20 sono ancora fuori: vista la pessima trasparenza decido di non provare nemmeno la lista di oggetti che mi ero preparato dato che erano più che altro oggetti al limite o galassie, ma ho optato per oggetti più semplici.
M37: A.A. di mag. 5.60, inizio facendo un giro nell’Auriga, M37 rispetto al vicino è composto da molte più stelle e sono anche più concentrate, ho provato a contarle ma dopo varie volte dove ho perso il conto mi sono arreso;
M36: A.A. di mag. 6.00, il vicino di M37, composto da meno stelle e meno concentrato, conto una 30ina di stelle di luminosità simile e molte altre poco luminose;
M38 (Ammasso stella marina): A.A. do mag 6.40, ormai la forma di stella marina che si può vedere al suo centro la noto immediatamente, ma nel complesso offre una bella visione, netta e pulita di un piccolo tappeto di stelle;
M1 (Nebulosa del Granchio): N. di mag. 8.40, in un cielo lattiginoso fatico non poco a trovarla e dopo tre tentativi partendo da 123 Tau alla fine mi rendo conto di averla trovata in realtà subito al primo colpo solo che sul fondo cielo biancastro non la vedevo, e sicuramente la sua luminosità superficiale di 11.90 non aiuta, alla fine la individuo ma solo come una macchiolina informe, da riprovare in una serata migliore;
Pleiadi: le osservo direttamente dal cercatore dove ho la visione migliore dato che al telescopio anche a 48x non entrano tutte nel campo, sono sempre molto belle da vedere, provo poi a fare una prova ad occhio nudo e conto quante stelle riesco a vedere, alla fine ne conto 6, non male;
Visti gli scarsissimi risultati con gli oggetti del profondo cielo decido di sfruttare il seeing per osservare un po’ di doppie anche complicate, non avendo però programmato questa cosa sono andato letteralmente a caso seguendo stellarium sul telefono.
Stella Polare: ne approfitto per fare uno star test a 200x che ha rivelato una buona collimazione e anche per allineare meglio il cercatore, ma poi provo a sdoppiarla, sembra cosa impossibile data la separazione di soli 0,170” ma ci provo comunque, metto la barlow e il 6mm arrivando così a 400x e credo alla fine di aver intravisto la sua compagna, ma non ne sono sicuro, era una stella molto debole e potrebbe essere stato un effetto ottico;
Espilon Tau: altra doppia complicata con una separazione di 0,350”, sempre a 400x questa volta sono abbastanza sicuro di averla individuata; ovviamente l’immagine perde molta qualità e fatico a mettere a fuoco, ma credo di averla vista;
Almaak: molto semplice rispetto alle due precedenti, separate da 9,753” le vedo già a 136x, a 200x ho la visione migliore con le due componenti ben staccate, molto belle;
Andromeda: non potevo non farci un salto, ma vedo solo il nucleo e M110, il resto è confuso in un fondo cielo biancastro;
Castore: mentre aspetto che Orione compaia da dietro le case mi godo questa doppia semplice, con una separazione di 5,240”, le due componenti hanno quasi la stessa luminosità e mi offrono una bella visione d’insieme con le due componenti circondate da molte stelle più deboli;
Meissa: stella doppia molto semplice sulla punta nord di Orione, con una separazione di 4,460” le separo già a 136x, la componente secondaria ha una luminosità abbastanza ridotta rispetto alla principale;
HIP26215: appena sopra Meissa si trova quest’altra doppia, le due componenti una di mag. 5 e una di 10 (sono mie stime) sono separate da soli 2,760” e per vederle ben staccate uso i 400x grazie alla barlow, l’immagine degrada nettamente ma riesco nella mia impresa di separarle;
Bellatrix: è segnata come stella doppia separata da 2’58” ma sinceramente non sono riuscito a capire quale fosse la sua compagna;
32 Ori: altra doppia in orione con le due componenti separate da 1,277”, le separo a 400x ma le due componenti sono di luminosità molto simile ed è difficile distinguerle;
30 Ori: non facilissima vista la differenza di luminosità tra le due, una di 8.60 e una di 4.55, ma a 400x le distinguo entrare con la loro separazione di 2,979”
HIP25443: si trova appena a sud-ovest di 30 Ori, la separazione tra le due componenti di questa doppia è leggermente maggiore: 3,160” ma sono entrambe meno luminose (6.60 e 8.70);
Mintaka: credo di essere riuscito a sdoppiarla a 400x, la stellina che ho visto era molto debole e era molto vicino alla principale, la separazione è di 0,327”, ma non sono perfettamente sicuro di quello che ho visto;
HIP26020: si trova a sud di Alnilam e forma un terzetto con altre due stelle di luminosità simile, questa stella è in realtà tripla, con una netta separazione tra due componenti, ma osservando bene esce un’altra stella a nord della principale più luminosa;
48 Ori: questa stella si trova a sud-ovest di Alnitak, ha una separazione minima di 0,259” e a 400x sono riuscito a sdoppiarla, nel campo dell’oculare c’erano però altre due stelle che non so se facciano parte dello stesso sistema stellare.
Sono le 22:20 e decido di chiudere e entrare al caldo per scrivere questo report.
Sono comunque soddisfatto della serata anche se alla fine della lista che mi ero preparato non ho visto nulla a parte la nebulosa Occhi di gatto, sono però riuscito a sfruttare il buon seeing con un bel numero di doppie, che comunque danno anche loro una bella soddisfazione nell’individuarle; è poi incredibile rendersi conto di come la maggior parte delle stelle che vediamo ha una compagna, o anche più di una.
Adesso aspetto con ansia di poter provare il dobson sotto un buon cielo, confido nel novilunio di gennaio.
Spero il report sia di vostro gradimento.
Gianluca