PDA

Visualizza Versione Completa : Diamo una definizione



peppe
08-05-2012, 10:22
Wikipedia recita:
"L'esobiologia (o xenobiologia, astrobiologia) è un campo prevalentemente speculativo della biologia che considera la possibilità della vita extraterrestre e la sua possibile natura. Necessariamente include anche il concetto di vita artificiale, poiché qualunque forma di vita dotata della capacità di evolversi naturalmente in modo concepibile, potrebbe essere creata altrove in laboratorio usando una tecnologia futuribile. Include anche l'ipotesi di un'origine della vita sulla Terra tramite panspermia, teorizzata dal fisico premio Nobel Francis Crick e dall'astronomo Fred Hoyle.

Il termine deriva dall'unione della parola greca esos ("esterno") o xenos ("diverso", "straniero") con il sostantivo biologia, ad indicare per l'appunto quella specializzazione di questa branca scientifica verso forme di vita esterne alla Terra, diverse da quelle conosciute sul nostro pianeta."
(Fonte citazione (http://it.wikipedia.org/wiki/Esobiologia))

Al di là della definizione, questa branca dell'astronomia si sta affermando sempre più prepotentemente in linea al progredire dei miglioramenti che l'uomo sta apportando nel campo tecnologico dell'osservazione spaziale.
La ricerca della vita extraterrestre, tuttavia, non riguarda esclusivamente lo spazio profondo. Le ipotesi che nascono riguardo questa possibilità di vita altrove sono anche il frutto di studi fatti sulla Terra, esaminando quello che per ora è l'unico modello di vita che conosciamo: la vita terrestre.

L'intreccio con la biologia è forte. Capire ciò che è successo sulla Terra, andando ad analizzare quali condizioni abbiano favorito l'origine della vita sulla Terra e il suo successo nell'evolversi ed arrivare i giorni d'oggi, potrebbe essere importante alla luce del calcolo delle probabilità che la vita possa essersi affermata altrove.

Perchè è successo da noi? Come trasferire le conoscenze della vita terrestre in ambito cosmico?

Questo però non esclude la possibilità che la vita altrove si basi su un altro "alfabeto chimico". Il nostro alfabeto si basa sul carbonio. Può darsi che l'alfabeto alieno sia diverso ed è quindi logico supporre che possano esserci condizioni diverse da quelle che hanno favorito la vita sulla Terra ad aver favorito l'eventuale vita aliena.
Incoraggia, però, il fatto che sono state trovate nel cosmo molecole organiche importanti basate sulla nostra chimica e se le leggi della fisica e chimica sono le stesse per tutto l'universo, questo rinforza il nostro modello.
Per ora sono solo ipotesi.

Domanda da un milione di dollari:
Siamo davvero soli in questo universo sconfinato o sono li che ci aspettano per costruire un bel condominio galattico?

Red Hanuman
08-05-2012, 13:51
Wikipedia recita:
Perchè è successo da noi? Come trasferire le conoscenze della vita terrestre in ambito cosmico?

Questo però non esclude la possibilità che la vita altrove si basi su un altro "alfabeto chimico". Il nostro alfabeto si basa sul carbonio. Può darsi che l'alfabeto alieno sia diverso ed è quindi logico supporre che possano esserci condizioni diverse da quelle che hanno favorito la vita sulla Terra ad aver favorito l'eventuale vita aliena.
Incoraggia, però, il fatto che sono state trovate nel cosmo molecole organiche importanti basate sulla nostra chimica e se le leggi della fisica e chimica sono le stesse per tutto l'universo, questo rinforza il nostro modello.
Per ora sono solo ipotesi.

Domanda da un milione di dollari:
Siamo davvero soli in questo universo sconfinato o sono li che ci aspettano per costruire un bel condominio galattico?
Di un po' esobiologo.... Ma adesso, non toccherebbe a te l'articolo sul carbonio? :angel::biggrin::whistling:
Passando ad altro, tempo fa ho letto un bell'articolo di esobiologia, in cui si ragionava sulla vita vegetale e le forme di clorofilla che svilupperebbero le piante a seconda del tipo di stella che le illumina. Puoi rinfrescarmi la memoria?:thinking:

peppe
08-05-2012, 15:10
uhm domanda impegnativa eh? vediamo se riesco a darti una risposta esaustiva :biggrin:
allora qui sulla Terra quando è estate le piante accumolano un sacco di clorofilla (che dona il colore verde alle piante) e maschera l'effetto di altri pigmenti (che rendono la foglia dal giallo fino all'arancio, principalmente carotenoidi). Per questo motivo prevale il colore verde. La temperatura calda aiuta questo processo.

D'inverno al contrario la temperatura è più fredda, luce ne arriva di meno e clorofilla viene prodotta di meno. per questo gli alberi hanno foglie colorate diversamente dal verde (giallo-rossastro) e alcuni alberi le fanno cadere.

SPIEGAZIONE PIù SOFISTICATA
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Chlorophyll_ab_spectra2.PNG
vedi il grafico dell link che ti ho proposto?
come vedi la clorofilla a tende ad assorbire nel blu violetto e nel rosso ed ecco perchè la pianta assume il colore verde.
le piante (cosi come alcuni batteri) hanno visto prevalere la clorofilla nei loro sistemi probabilmente perchè essa permetteva il maggior assorbimento di energia dal sole. la cellula lavora in questo senso: massimo rendimento con minimo sforzo.

è probabile che le radiazioni di stelle diverse dal sole porterebbero intensità di radiazioni differenti e questo permetterà all'eventuale vita di selezionare pigmenti che si specializzino verso le radiazioni che offrono le migliori garanzie di rendimento energetico.
a questo proposito ho letto di alberi di colore blu.

Ivan Priano
08-05-2012, 15:11
Passando ad altro, tempo fa ho letto un bell'articolo di esobiologia, in cui si ragionava sulla vita vegetale e le forme di clorofilla che svilupperebbero le piante a seconda del tipo di stella che le illumina. Puoi rinfrescarmi la memoria?

Forse ti riferisci ad una ricerca della NASA del 2007 effettuata per comprendere quale potrebbe il colore della radiazione che permetterebbe la fotosintesi su pianeti extrasolari. Questa ricerca ha dato come più probabili i colori rosso, giallo e verde dello spettro visibile ed ha lasciato aperta una porta per l'infrarosso (ci ritorno tra poco).
Ho una rewiew completa della dottoressa Vikki Meadsow sull'argomento ma non sono riuscito ad allegarla perchè il file è troppo grande!! :twisted: Ma se ti interessa mandami in privato un indirizzo di posta elettronica e te la mando.

Interessante invece è un lavoro recente del Ph.D Steven P. Mielke (http://pubs.giss.nasa.gov/abs/mi03710v.html) che ha confrontato la fotosintesi effettuata da due cianobatteri aventi molecole differenti di clorofilla: Synechococcus leopoliensis che utilizza la clorofilla di tipo A (che è il tipo più comune) e Acaryochloris marina che utilizza il tipo D tipica dei cianobatteri.

Questa ricerca sembra dimostrare che sia possibile ottenere la fotosintesi anche a lunghezze d'onda del vicino infrarosso (e qui mi vengono subito in mente le nane rosse ;))...

peppe
08-05-2012, 15:13
ivan, che ne dici dela spiegazione che ho proposto a red? l'ho scritta in base a dei ricordi su qualcosa che avevo letto. andrò a ricercare la fonte.
se c'è su internet la review mettici il link:biggrin:

Ivan Priano
08-05-2012, 15:19
Guarda me l'ero scaricata anni fa ma non era una vera e propria rewiew, erano una serie di articoli in .pdf che poi ho provveduto a compattare in un unico file per non perderli e per comodità! Cerco il link, in caso come ho scritto a Red, se vuoi mandami in pvt un indirizzo di posta e te la mando! ;)

peppe
08-05-2012, 15:21
cancella un pò di roba nella tua messaggistica che da errore che la tua posta è piena

peppe
08-05-2012, 15:26
Di un po' esobiologo.... Ma adesso, non toccherebbe a te l'articolo sul carbonio? :angel::biggrin::whistling:


se vuoi ci posso provare ma non so se sarò bravo quanto te a scriverlo :biggrin:

peppe
08-05-2012, 16:31
ho letto per quanto riguarda la fotosintesi di A. Marina. Se non ci sono molti impegni qui ci scappa un articoletto a parte:biggrin:

Red Hanuman
08-05-2012, 22:01
Forse ti riferisci ad una ricerca della NASA del 2007 effettuata per comprendere quale potrebbe il colore della radiazione che permetterebbe la fotosintesi su pianeti extrasolari. Questa ricerca ha dato come più probabili i colori rosso, giallo e verde dello spettro visibile ed ha lasciato aperta una porta per l'infrarosso (ci ritorno tra poco).
Ho una rewiew completa della dottoressa Vikki Meadsow sull'argomento ma non sono riuscito ad allegarla perchè il file è troppo grande!! :twisted: Ma se ti interessa mandami in privato un indirizzo di posta elettronica e te la mando.

Cari Ivan e peppe, è esattamente a questa ricerca che mi riferisco. Adesso me la faccio mandare....

Red Hanuman
08-05-2012, 22:03
se vuoi ci posso provare ma non so se sarò bravo quanto te a scriverlo :biggrin:
Ma non dire boiate! Da, che ormai ti si conosce! Sicuramente tirerai fuori qualcosa di ottimo....:cool:

peppe
09-05-2012, 00:26
grazie
dimmi cosa pensi dell'altro mio articolo "le giraffe con le zampe palmate