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Visualizza Versione Completa : Due telescopi a confronto 130 Airy T versus Intes Micro MN 68



Salvatore
10-03-2017, 20:08
Ecco i due telescopi in un testa a testa , che li vedrá puntare gli stessi oggetti in diverse serate e sotto le stesse condizioni.

Stasera prima prova :

La Luna .

... continua

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Mamete
10-03-2017, 20:24
Resto sintonizzato :)


Alessandro Curci

Salvatore
11-03-2017, 02:22
Fine del primo Round.

Ho dimenticato di dire che il rifrattore ha una focale di 860 mm , mentre il mak-Newton di 1200 .

Come si evince dalla Foto , il rifrattore da 5" é stato alloggiato sulla CGEM e ci sta anche abbastanza comodo, mentre il MN68 sulla base dobson pusch+ Manuale .

La serata é stata caretterizzata da un cielo molto trasparente , ma dal seeing non proprio eccelso stimato in un 5/10 con brevi istanti da 6/10 ( Non mi Lamento dop che é quasi una settimana di fila che piove)

Ho uscito il tubone circa un ora prima di osservare e controllato la collimazione con chesire che come al solito non si é smossa. Il rifrattore se ne stava fuori nella sua valigia deposta a sua volta dentro una casa di legno , ( stessa sorte ha pure il C 9,25 ). Tanto che durante il primo sguardo il riflettore risultava non in equilibrio termico ( e ti credo con uno sbalzo di 15° , di tempo ne occorre ) .

Luna a bassi ingrandimenti :

Al primo colpo d'occhio l'immagine che dà il rifrattore appare sensibilmente piu bella e pulita con un ottimo punto di fuoco ( 10 mm 86 X ) , mentre con l' Intes ( 17,3mm 70 X ) non riesco a trovare un giusto posizionamento del fuoco . Accendo la ventola e lascio passare un altra mezza ora abbondante , e nel frattempo la Luna é salita ad un altezza piu interessante.

Ritornato sugli strumenti con i medesimi oculari noto che la situazione é cambiata. Gli strumenti esibiscono quasi le stesse immagini , il rifrattore ha una buonissima incisione e un bel colore neutro del suolo Lunare, l'intes si difende bene e malgrado una tonalità giallognola sfodera un contrasto superiore rispetto al Piccolo " blasone Cinese ".

Di pari passo ho usato range di ingrandimenti dai 100 ( 8 mm ) , 214 ( 4mm ) per il rifrattore e 120 (10 mm ) ,200 ( 6 mm ) per il riflettore.

Mi sono soffermato per il piu su tre crateri principali : Schiller , Erodotus/ Aristarchus e la Valiis Schröteri , e il cratere Schikard. Come detto il seeing non era dei migliori, e il dettaglio esibito é stato piuttosto equilibrato , tutto questo fino che ho iniziato a Notare , ad esempio , le catene montuose all'interno di Schiller erano piu nette e ben risolte nel riflettore . Stessa Cosa dicasi per il gruppetto di craterini sul bordo di Schikard come gli stessi craterini interni che risultavano piu a portata di occhio , come anche la Valle vicino Erotodo che appariva poco piu profonda.
Ho avuto come la sensazione che l'Intes ha una certa predisposizione ad alzare gli ingrandimenti , senza troppa Perdita di luce e anche nell'incisione , malgrado le condizioni non eccelse. Da premettere che il rifrattore si comporta bene , ma la Perdita di luce é percepibile rispetto al collega , pur mantenendo una buona definizione.

Direi che il primo round , lo Vince per un pelo l'Intes .

Passiamo a Giove:

Ho iniziato a guardare il pianeta verso le 23:00 , malgrado ancora basso , ho visto con piacere che nella generalità e al primo colpo d'occhio i due strumenti offrono una immaggine abbastanza simile ,Cosa che guardando piu attentamente invece...
L'Intes stupisce per il contrasto , il bordo del pianeta é staccato nettamente dal fondo cielo ,come se fosse disegnato da una matita scura , come anche le bande , che nei momenti di tregua sono ben definite e mostrano fini e incisi Micro dettagli.

Il rifrattore malgrado una buonissima focalizzazione , esibisce una piccola dose di luce diffusa , che fa perdere al Disco del pianeta quel taglio netto con il fondo cielo. Le bande sono anche ben contrastate con quasi gli stessi dettagli , ho notato una prestazione migliore nel riflettore ( ad esempio una sfumatura lineare all'interno della SEB , la NTB, una fine trama dentro la NEB e forse due festoni ) che in questo sono poco piu facili ( ma e come cercare il pelo nell'uovo ).

Poi é apparsa la GMR ,grazie al contrasto l'Intes la mostra gia appena sul bordo , mentre sul rifrattore appare questa volta veramente difficile. La Cosa cambia man mano dell'avanzare del grosso ciclone , devo dire che il rifrattore mi gusta per quanto riguarda la colorazione sia della GMR che del resto , un punto a suo favore . L' Intes graffia piu , ma prevale una tonalita un po' troppo calda.

Con mia Fortuna ho assistito anche alla "nascita" di Europa , e qui devo dire che in entrambi i telescopi mi é piaciuto l'effetto dato dal satellite che si stacca lentamente dal Disco del pianeta .

Anche qui ho notato che mentre il rifrattore a 150 X ( ortho 6mm ) dava il meglio di se , L' Intes ha avuto ancora qualcosa da dire anche a 200X ( con medesimo oculare )

Insomma , il rifrattore mi piace per i colori , ma l'Intes é una tigre con i denti affilati .

Per adesso 1-0 per il mak-Newton , palla a centro campo.

Al prossimo confronto , quando il meteo lo permetterà!

Mamete
12-03-2017, 10:31
Ho sempre avuto ammirazione per questi Intes MN dallo schema ottico particolarmente proiettato al planetario , e questa recensione diretta al confronto con un rifrattore di tutto rispetto come il 130 Airy ne è ulteriore prova .
Peccato che non sono più commercializzati mi sembra ...


Alessandro Curci

Salvatore
12-03-2017, 10:45
Non saprei dirti , mi sembra che siano ancora in listino e qualche rivenditore online ha alcuni modelli nel catalogo.
Alcune voci dicono peró che non sono piú gli stessi strumenti di prima.
Il mio é un esamplare di 11 anni fa , con uno sthrel ratio ha detta di chi me lo ha ventuto del 0,97 . Ci credo poco , comunque ogni volta che ci guardo Giove rimango stupefatto , pare che abbiano costruito questo telescopio appositamente per lui. Ieri notte con una turbolenza minore , era scolpito con micro dettagli molto deliziosi, ma ho piazzato solo lui e quindi nessun confronto.
Tempo fa avevo pensato di venderlo per fare spazio , poi ci ho ripensato , ogni volta che ci guardo dentro mi vien voglia di tenermelo bello stretto.

Appena possibile voglio fare un piccolo confronto nel deepsky casalingo , e l' osservazione stellare sempre con il 130.

Edit una valida alternativa , sarebbe farsi lavorare un bel specchietto lambda 1/10 o superiore e costruirsi un bel Newton sempre f/8 con tre razze o spider antidiffrazione.

nicola66
12-03-2017, 12:57
Ottima recensione Salvatore , ormai si vede e si percepisce che sei diventato un grande astrofilo ;)

Angeloma
12-03-2017, 14:04
Maksutov-Newton Intes MN 68 (http://www.astroshop.it/intesmicro-telescopio-maksutov-newton-mn-152-1216-alter-mn68-ota/p,6563#tab_bar_1_select) e Rifrattore Apocromatico Primaluce Lab Airy 130 (http://www.teleskop-express.it/apocromatici-ota/2014-airy-apo-130-primalucelab.html), tripletto FPL53...
Un bello scozzo, vai! :D

La sfida del prezzo, l'ha vinta il Mak-Newt in partenza, con un vantaggio di 1 400 Euro circa...:biggrin:

Salvatore
12-03-2017, 14:20
Grazie per il complimento nicola66 di certo non sono un esperto e manco voglio esserlo , il nostro non é un lavoro ma una passione ;) che si coltiva come meglio si crede.

Era da tempo che volevo paragonare alcuni miei strumenti e ora che ho due montature la cosa é fattibile.

Ora voglio dotare il rifrattore di barra passo Vixen , cosi durante i noviluni me lo posso portare dietro e metterlo sulla base Dobson e usarlo come strumento aggiuntivo al dobson. Cosi dó un senso a questo telescopio votato per la fotografia , ma che é in grado di dare belle visioni degli oggetti diffusi ;) (ma anche di tutto il resto ).

Salvatore
12-03-2017, 14:22
Maksutov-Newton Intes MN 68 (http://www.astroshop.it/intesmicro-telescopio-maksutov-newton-mn-152-1216-alter-mn68-ota/p,6563#tab_bar_1_select) e Rifrattore Apocromatico Primaluce Lab Airy 130 (http://www.teleskop-express.it/apocromatici-ota/2014-airy-apo-130-primalucelab.html), tripletto FPL53...
Un bello scizzo, vai! :D

La sfida del prezzo, l'ha vinta il Mak-Newt in partenza, con un vantaggio di 1 400 Euro circa...:biggrin:

Puoi dirlo forte , e non solo per il prezzo .
Questo tipo di rifrattore é votato per la fotografia.

Riccardo_1
13-03-2017, 09:47
Specifichiamo: 17% ostruzione centrale l'Intes. :wtf:

Salvatore
13-03-2017, 12:15
Riccardo_1 Ho lasciato quel particolare sottointeso... 17% vuol dire " quasi ininfluente" ! Sono sicuro peró (anche se non ho mai avuto l' onore ) che un rifrattore dello stesso diametro del Primaluce , ma di pregio , sarebbe stato superiore in tutti i sensi al riflettore .


Come abbiamo detto , gia solo il prezzo é molto concorenziale e fa la differenza. Cosa non da poco.

Ieri sera , qualche ammasso luminoso stravisto in Orione , prima che la Luna illuminasse a giorno , poi un fugace Giove. Oh le stelle son verente piccole , quasi da rifrattore :)
Ma c'era solo lui fuori e nessun altro concorrente.

Huniseth
19-03-2017, 21:46
Questo tipo di rifrattore é votato per la fotografia ... ultimamente frequento poco .. avrà sicuramente fatto tantissime e bellissime fotografie.....
Test abbastanza prevedibile .. non capisco l'uso di questi rifrattori di diametro medio quando si hanno altri telescopi performanti .. ah già, per le fotografie. La strumentite va controllata, o almeno leggere le opinioni in giro.

https://www.astronomia.com/forum/images/icons/icon14.pnghttps://www.astronomia.com/forum/images/icons/icon7.png

Salvatore
09-06-2017, 17:53
Eh si hai ragione Huniseth , il Airy 130 T è uno strumento votato alla fotografia . Un aquisto generato dalla poca esperienza e dalla strumentite.

Peró attenzione , non vuol dire che non é gestibile per l' alta risoluzione visuale. Parlando solo ed esclusivamente per Giove , ho constatato che viaggia in generale abbastanza meglio di alcuni strumenti con diametro superiore e ostruiti.

Ma il raffronto é stato fatto con il Maknewton , che viaggia su un altro livello.

Appunto ieri sera osservavo nuovamente con i due strumenti in parallelo e , malgrado il riflettore era in assetto dobson-manuale , lo strumento di casa Intes mostrava una certa superioritá ( seeing oltre la media) . Dettagli piú palesi e un certo incremento nello spingere gli ingrandimenti .

Il rifrattore si riscatta , per gusti personali , in altri campi come quello dell' osservazione stellare e di grandi porzioni di campo.

Purtroppo non mi piace fare astrofotografia , ma questo rifrattore ormai é come un amico , quando mi serve non mi delude mai.

Spero appunto che questa discussione possa essere di aiuto a chi ha-avrá i famosi attacchi di strumentite.

Huniseth
10-06-2017, 13:58
Riprendo la discussione .. alla luce di qualche mia più recente esperienza -
Sono un po sorpreso dalla performance negativa del rifrattore - mi sono fatto l'idea che gli schemi catadiottrici siano inferiori ai rifrattori, quindi il problema potrebbe essere nel rifrattore stesso, avrà qualcosa che non va - mi pare sia il tripletto.. il vetro è il migliore, allora ha altri difetti, che so, collimazione (probabile), lavorazione lenti..

Salvatore
11-06-2017, 08:44
La collimazione é in regola , se non lo era avrei gia portato lo strumento a fare una messa a punto. Il rifrattore non ha avuto una perfomance negativa , mai scritto , anzi ho pure detto che su Giove perfoma meglio di strumenti ostruiti dal diametro maggiore , vedi C 9,25 ( parlando sempre in visuale ) .

Come ho detto é il mak-newton che viaggia su altro livello , per capire bisogna metterci l' occhio dentro ..

Il "difetto" di questi tripletti a focale veloce , come ha spiegato Cherubino , deriva da un residuo di sferica visibile in extrafocale. Tale difetto riduce la capacitá di sfruttare lo strumento ad alti ingrandimenti. Comunque su Giove 150-180 si sfruttano benissimo e sono la regola , oltre ti rendi conto che non serve andare , su Saturno invece 214x ( 4mm ) potrei spingere ancora un pó ( ma non uso barlow in visuale , e servono oculari cortissimi , ma arrivo al 4mm ) . Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di osservare Saturno ( in un luogo adatto , da casa mi risulta complicato ) con il MN-68.

Angeloma
11-06-2017, 10:31
Tale difetto riduce la capacitá di sfruttare lo strumento ad alti ingrandimenti
Questo difetto è molto più evidente nei rifrattori acromatici, se qualcuno avesse la voglia e la possibilità di provare.
Esistono rifrattori apocromatici con rapporti focali elevati e questi dovrebbero avere una resa ottima nell'osservazione planetaria e consentire ingrandimenti elevati; ci vuole però una montatura decisamente rocciosa...

Huniseth
12-06-2017, 15:41
Ovviamente per performance negativa intendo nel confronto con il MN-68. Sugli alti ingrandimenti degli acro non posso che confermare, non li reggono, rispetto ad un normale ED la differenza è già vistosissima.
Non ho mai messo l'occhio in un MN, trovo che i catadiottri danno un'immagini più "pastosa", in questo caso l'ostruzione è minima ma comunque c'è, dovrebbe pareggiare i conti col difetto della sferica dei riflettori, non mi spiego la netta differenza riscontrata (che comunque è un 152mm) - Non è che il tripletto lo regalano.
Sono solo mie considerazioni.

Salvatore
12-06-2017, 18:11
Ovvio anche le mie sono solobconsiderazioni personali , per questo dico che bisogna metterci l' occhio dentro. Secondo me 2 centimetri ( a esser precici 24 mm ) di apertura e quella poca ostruzione , senza trascurare la differenza enorme di prezzo , fanno preferire l' Intes al rifrattore.
L' Intes dalla sua é molto pesante e scomodo ( é giusto precisare pure questo ).

Credimi c' é parecchia differenza tra quello é un normale catadriottico .

Huniseth
13-06-2017, 14:02
Dopo la deblacle del mak 127 vs newton 150/750 mi sono ricreduto su alcune cosette.....

Salvatore
13-06-2017, 16:24
Non ci tenere sulle spine...