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Visualizza Versione Completa : Redshift misurato in confronto a cosa?



Schottky
23-06-2017, 09:09
La settimana scorsa mi sono trovato a seguire una conferenza di Adriano Fontana http://memoriafestival.it/adriano-fontana/,
svoltasi nell'ambito di un festival culturale.

La conferenza è stata un vero e proprio racconto della "memoria" dell'universo, ovvero la narrazione della storia dell'universo basata sulle testimonianze tutt'ora rilevabili (radiazione di fondo, osservazione di oggetti lontanti nello spazio e quindi nel tempo, redshift...).
Proprio su quest'ultimo mi è sorto un dubbio che non avevo mai considerato.

Quando parliamo di spostamento delle righe spettrali verso il rosso, quale sarebbe il nostro riferimento, spostamento rispetto a cosa?
Per fare il famoso parallelo con l'effetto doppler io percepisco meno frequente il suono dell'ambulanza in allontanamento perchè prima l'ho sentito piu frequente e percui ho avuto un "riferimento".
Nel caso di un oggetto celeste quale è il riferimento?

Gaetano M.
23-06-2017, 10:55
Questo http://astronomia.comze.com/cosmo.htm dovrebbe aiutare.

Semplicemente si confronta lo spettro ricavato in laboratorio (per esempio dell'idrogeno) con quelli di cui si vuole ricavare il Redshift.

Christopher
23-06-2017, 12:27
Quando parliamo di spostamento delle righe spettrali verso il rosso, quale sarebbe il nostro riferimento, spostamento rispetto a cosa?

Rispetto al nostro luogo di osservazione, quindi la Terra. Se si ha il redshift l'oggetto si sta allontanando, se invece si ha il blueshift l'oggetto in questione si sta avvicinando.

Dinamo
23-06-2017, 12:50
Infatti, si tratta di dover confrontare ciò che "dovremmo osservare" (ovvero ciò che si osserva in laboratorio) con ciò che "si osserva effettivamente" (ovvero lo spettro della sorgente). Dalla differenza si ricavano dati sull'avvicinamento o sull'allontanamento dell'oggetto studiato.