Sergio75
27-07-2017, 14:54
Ciao a tutti, dopo un lungo periodo di assenza, eccomi a fare un resoconto dell'uscita osservativa del 25/7 in bassa montagna. La location è conosciuta per chi vive a Torino e dintorni, per gli altri dirò che si tratta di un colle tra la val di Susa e quelle di Lanzo, a poca distanza dal capoluogo piemontese.
Non è un luogo buissimo, ma dà comunque dei punti ai miei soliti balconi (tranne quello montano...:cool:). Mi sono recato là con un vecchio amico, non astrofilo, quindi mi sono concentrato su oggetti stravisti e famosi che lui non conosceva. Da segnalare la new entry strumentale del cinesissimo filtro OIII che si è rivelato un ottimo acquisto. Riassumendo:
luogo : Col del lys (1300 m circa)
Data :25/7/2017
ora : dalle 22,30 alle 01,30 circa
Bortle: approssimativamente 5
Seeing: non so valutarlo, ma comunque pessimo!
Meteo: vento teso di foehn, 13°circa, nuvole sporadiche, trasparenza ottima
Luna: crescente ma quasi nuova (tramontava intorno alle 22)
Strumento: C8 Nexstar SE
Oculari: Paragon ED 40mm, Hyperion 24mm, Hyperion Zoom MarkIII
Filtro: OIII Optolong 2"
All'arrivo il cielo del sito si presenta ancora semichiaro per il crepuscolo, scegliamo il luogo meno peggiore dell'ampio spiazzo che domina il colle (c'è anche un lampione led, ahimè, stiamo dall'altra parte del piazzale:sowsuser:), senza esagerare perchè sotto una scarpata c'è il rifugio con una pletora di lumini accesi:mad:, e scendiamo dall'auto osservando un cielo con rada nuvolaglia sparsa. Una seconda auto di ragazzi intenti forse a fare foto paesaggistiche notturne si trova ad una decina di metri da noi e ci allieta con la loro musica.
Montiamo il Nexstar velocemente, poi l'amico Roberto che sa riconoscere alcune costellazioni (le due Orse, Cassiopea,...) si intrippa con una app di cui non ricordo il nome del tipo mappa stellare e cerca di orientarsi nel cielo. Ne approffitto per iniziare a fargli conoscere altre costellazioni (questa cosa si protrarrà, tra un oggetto e l'altro, per tutta la sessione osservativa) a partire dalla Lira e dalla croce del Cigno; e visto che stiamo parlando del cigno faccio l'allineamento ad una stella sul primo oggetto che osserviamo.
Albireo: la regina delle stelle doppie si presenta in splendida forma, attorniata da un mare di stelline finissime che fanno quasi l'"effetto neve" delle tv non sintonizzate. Il colore delle due componenti è notevole, specialmente la componente minore azzurra mi sembra più intensa del solito. splendido oggetto, come sempre.
Saturno: orfani di giove, che era già tramontato mentre noi tergiversavamo con la mappa stellare, punto il pianeta più elegante del sistema solare, che risulta quasi inguardabile causa seeing. A bassissimi ingrandimenti è comunque accettabile, diciamo così,...provo ad ingrandire un pò ma la messa a fuoco è impossibile. Chiaramente è impensabile tirare fuori dettagli che sarebbero tranquillamente alla portata dello strumento come la divisione di Cassini, l'anello C o sfumature di colore sul globo, viste in occasioni migliori.
M6 (ammasso farfalla): dopo avere insegnato all'amico a riconoscere la costellazione dello Scorpione e la sua stella alpha, la rossa Antares (la uso come seconda stella di allineamento per il Nexstar) che sberluccica furiosamente, cominciamo il tour deepsky con questo classico ammasso aperto che si presenta bene, nonostante le sue stelle siano un pò poco puntiforme, sempre a causa del pessimo seeing. Si nota comunque la differenza cromatica tra la stella più luminosa, giallastra e tutte le altre, azzurre. Le stelle principali formano degli archi che effettivamente ricordano le ali di una farfalla. Dopo un pò chè osserva anche Roberto nota questa morfologia.Osserviamo sia con il 40mm sia con il 24, poche differenze di dettaglio tra i due, alcune stelline minori fanno capolino tra le principali
M7 (ammasso di Tolomeo): altro classicone, quest'anno non ero ancora riuscito ad osservarlo, quindi è la prima volta che lo punto con il 40mm (che mi è arrivato per Natale). Devo dire che rende decisamente bene in questo oculare, del resto è un oggetto di grandi dimensioni e quindi necessita dei minimi ingrandimenti possibili (e i campi maggiori). La girandola delle stelle principali è ben definita e lo spazio attorno è generoso, ma non abbondante. E' un oggetto che andrebbe gustato al binocolo, ma nessuno dei due ne aveva uno in casa al momento...ne approffito per spiegare che alcuni oggetti deepsky sarebbero tranquillamente visibili ad occhio nudo in ottime condizioni di buio, ed infatti questo ammasso era stato scoperto da Tolomeo nel 1° sec d.c.
M22: ci spostiamo nel Sagittario per gustare l'ammasso globulare più luminoso osservabile dalle nostre latitudini. Intanto insegno a Roberto come riconoscere la "teiera" del sagittario e poi è il turno di un pò di spiegazioni sui globulari, mentre ci alterniamo all'oculare. L'ammasso comunque appare decisamente bello e risolto praticamente fino al nucleo già a bassi ingrandimenti. Impossibile contare o anche solo stimare un numero di stelle , non male il contrasto col fondo cielo più scuro di quelli a cui sono abituato. Se questo oggetto passasse un pò più in alto nel cielo sarebbe veramente da infarto!
M4: si ritorna nello scorpione per un secondo ammasso globulare. M4 si presenta decisamente più diafano di M22, anche lui completamente risolto, ma con stelle rade (se volessimo fare un paragone, M22 potrebbero essere i capelli che avevo a 20 anni, M4 quelli che mi sono rimasti adesso). E' comunque un oggetto spettacolare, sembra di osservare una spolverata di zucchero a velo nel cielo. Ben visibile la sua tipica striscia arcuata di stelle più fitte, in posizione subverticale.
A questo punto lasciamo momentaneamente la zona bassa scorpione-sagittario per provare qualche oggetto nella zona dell'orsa maggiore - cani da caccia, ancora alta nel cielo ma in progressivo abbassamento.
M51 (galassia Vortice) + NGC 5195: non perdo l'occasione di questa uscita per tentare di vedere dettagli in questa coppia di galassie...e quasi ci riesco. Ad una prima occhiata si vedono solo i due nuclei, diafani, con un alone di chiarore intorno ancora più diafano, ma osservando un pò più a lungo ed usando la visione distolta si riesce a percepire la presenza dei bracci a spirale, più come macchie allungate (regioni nebulari?) che come linee continue, visione comunque al limite, ed aiutata da ingrandimenti medi (il seeing non permetteva quelli alti). Il mio compare di osservazione nota che nelle galassie non è possibile risolvere le singole stelle, a differenza degli ammassi globulari, discutiamo quindi della differenza di distanza che caratterizza le due tipologie di oggetti.
M81 (Galassia di Bode) e M82 (Galassia Sigaro): altra classica coppia, la osserviamo insieme nel 40mm (spettacolare, adoro avere nell'oculare più galassie insieme). Si presentano entrambe più brillanti di M51, soprattutto la Sigaro è proprio chiarissima stasera! Roberto è colpito dalla sua forma allungata. Su M81 non noto traccia della struttura spiraliforme, che in altre occasioni mi era sembrato di intuire, anche salendo di ingrandimenti non noto nuovi particolari. Zoomando su M82 invece intuisco abbastanza bene la banda di polveri oscura che la taglia in due in senso verticale.
Torniamo nel sagittario prima che passi oltre il meridiano
M8 (Nebulosa Laguna): iniziamo con le nebulose partendo da una delle regine dell'estate. La nebulosità appare già ben visibile col 40mm senza filtri, già apprezzabile anche il ponte di Herschel, anche se un pò slavato. Apprezziamo l'ammasso aperto che si trova sulla destra rispetto alla nebulosità ed è formato da una dozzina di stelle molto luminose disposte in un pattern caratteristico, alternate a parecchie stelline più piccole. E' il momento del battesimo del filtro OIII da 2"...Wow! la nebulosità triplica le sue dimensioni e si struttura decisamente bene! Il ponte di herscel ora è netto, e si staglia scuro tra le due parti più luminose più luminose. Tutto intorno si apprezzano, decisamente più tenui, altri particolari con alternanze di chiari e scuri che contornano la parte principale. Le stelle minori sono scomparse, ma quelle pricipali permangono sebbene smorzate. Ho quasi l'impressione che la nebulosa assuma una tonalità rossastra, il che mi suona strano visto che l'OIII di solito vira tutto verso il verde...boh? La nebulosa quasi riempe l'oculare, avrà più o meno il diamentro di 1°...best object della serata? forse si...la individuiamo anche ad occhio nudo (con l'aiuto del red-dot e nonostante l'unico dannato lampione gli stia proprio sotto) sopra il beccuccio della teiera, sembra un piccolo brandello di nuvola.
M20 (Nebulosa Trifida): appena visibile senza filtro e di dimensioni decisamente inferiori alla precedente, quindi rende meglio con l'Hyperion 24 che con il 40 ED. Con il filtro mi aspettavo grandi miglioramenti, ma non siamo ai livelli della laguna...sarà perchè M20 è un mix di nebulosa a riflessione ed emissione esd il filtro evidenzia solo la seconda? O forse perchè l'OIII rende meglio su pupille di uscita più grandi e quindi sul 24mm non rende come sul 40? Magari entrambi i motivi...comunque un pò di miglioramento c'è anche qui, e con la visione distola si intuiscono anche le bande oscure che la dividono, ma non in maniera chiara come mi era capitato in passato. Bella la doppia stella al centro della nebulosità.
----continua---->
Non è un luogo buissimo, ma dà comunque dei punti ai miei soliti balconi (tranne quello montano...:cool:). Mi sono recato là con un vecchio amico, non astrofilo, quindi mi sono concentrato su oggetti stravisti e famosi che lui non conosceva. Da segnalare la new entry strumentale del cinesissimo filtro OIII che si è rivelato un ottimo acquisto. Riassumendo:
luogo : Col del lys (1300 m circa)
Data :25/7/2017
ora : dalle 22,30 alle 01,30 circa
Bortle: approssimativamente 5
Seeing: non so valutarlo, ma comunque pessimo!
Meteo: vento teso di foehn, 13°circa, nuvole sporadiche, trasparenza ottima
Luna: crescente ma quasi nuova (tramontava intorno alle 22)
Strumento: C8 Nexstar SE
Oculari: Paragon ED 40mm, Hyperion 24mm, Hyperion Zoom MarkIII
Filtro: OIII Optolong 2"
All'arrivo il cielo del sito si presenta ancora semichiaro per il crepuscolo, scegliamo il luogo meno peggiore dell'ampio spiazzo che domina il colle (c'è anche un lampione led, ahimè, stiamo dall'altra parte del piazzale:sowsuser:), senza esagerare perchè sotto una scarpata c'è il rifugio con una pletora di lumini accesi:mad:, e scendiamo dall'auto osservando un cielo con rada nuvolaglia sparsa. Una seconda auto di ragazzi intenti forse a fare foto paesaggistiche notturne si trova ad una decina di metri da noi e ci allieta con la loro musica.
Montiamo il Nexstar velocemente, poi l'amico Roberto che sa riconoscere alcune costellazioni (le due Orse, Cassiopea,...) si intrippa con una app di cui non ricordo il nome del tipo mappa stellare e cerca di orientarsi nel cielo. Ne approffitto per iniziare a fargli conoscere altre costellazioni (questa cosa si protrarrà, tra un oggetto e l'altro, per tutta la sessione osservativa) a partire dalla Lira e dalla croce del Cigno; e visto che stiamo parlando del cigno faccio l'allineamento ad una stella sul primo oggetto che osserviamo.
Albireo: la regina delle stelle doppie si presenta in splendida forma, attorniata da un mare di stelline finissime che fanno quasi l'"effetto neve" delle tv non sintonizzate. Il colore delle due componenti è notevole, specialmente la componente minore azzurra mi sembra più intensa del solito. splendido oggetto, come sempre.
Saturno: orfani di giove, che era già tramontato mentre noi tergiversavamo con la mappa stellare, punto il pianeta più elegante del sistema solare, che risulta quasi inguardabile causa seeing. A bassissimi ingrandimenti è comunque accettabile, diciamo così,...provo ad ingrandire un pò ma la messa a fuoco è impossibile. Chiaramente è impensabile tirare fuori dettagli che sarebbero tranquillamente alla portata dello strumento come la divisione di Cassini, l'anello C o sfumature di colore sul globo, viste in occasioni migliori.
M6 (ammasso farfalla): dopo avere insegnato all'amico a riconoscere la costellazione dello Scorpione e la sua stella alpha, la rossa Antares (la uso come seconda stella di allineamento per il Nexstar) che sberluccica furiosamente, cominciamo il tour deepsky con questo classico ammasso aperto che si presenta bene, nonostante le sue stelle siano un pò poco puntiforme, sempre a causa del pessimo seeing. Si nota comunque la differenza cromatica tra la stella più luminosa, giallastra e tutte le altre, azzurre. Le stelle principali formano degli archi che effettivamente ricordano le ali di una farfalla. Dopo un pò chè osserva anche Roberto nota questa morfologia.Osserviamo sia con il 40mm sia con il 24, poche differenze di dettaglio tra i due, alcune stelline minori fanno capolino tra le principali
M7 (ammasso di Tolomeo): altro classicone, quest'anno non ero ancora riuscito ad osservarlo, quindi è la prima volta che lo punto con il 40mm (che mi è arrivato per Natale). Devo dire che rende decisamente bene in questo oculare, del resto è un oggetto di grandi dimensioni e quindi necessita dei minimi ingrandimenti possibili (e i campi maggiori). La girandola delle stelle principali è ben definita e lo spazio attorno è generoso, ma non abbondante. E' un oggetto che andrebbe gustato al binocolo, ma nessuno dei due ne aveva uno in casa al momento...ne approffito per spiegare che alcuni oggetti deepsky sarebbero tranquillamente visibili ad occhio nudo in ottime condizioni di buio, ed infatti questo ammasso era stato scoperto da Tolomeo nel 1° sec d.c.
M22: ci spostiamo nel Sagittario per gustare l'ammasso globulare più luminoso osservabile dalle nostre latitudini. Intanto insegno a Roberto come riconoscere la "teiera" del sagittario e poi è il turno di un pò di spiegazioni sui globulari, mentre ci alterniamo all'oculare. L'ammasso comunque appare decisamente bello e risolto praticamente fino al nucleo già a bassi ingrandimenti. Impossibile contare o anche solo stimare un numero di stelle , non male il contrasto col fondo cielo più scuro di quelli a cui sono abituato. Se questo oggetto passasse un pò più in alto nel cielo sarebbe veramente da infarto!
M4: si ritorna nello scorpione per un secondo ammasso globulare. M4 si presenta decisamente più diafano di M22, anche lui completamente risolto, ma con stelle rade (se volessimo fare un paragone, M22 potrebbero essere i capelli che avevo a 20 anni, M4 quelli che mi sono rimasti adesso). E' comunque un oggetto spettacolare, sembra di osservare una spolverata di zucchero a velo nel cielo. Ben visibile la sua tipica striscia arcuata di stelle più fitte, in posizione subverticale.
A questo punto lasciamo momentaneamente la zona bassa scorpione-sagittario per provare qualche oggetto nella zona dell'orsa maggiore - cani da caccia, ancora alta nel cielo ma in progressivo abbassamento.
M51 (galassia Vortice) + NGC 5195: non perdo l'occasione di questa uscita per tentare di vedere dettagli in questa coppia di galassie...e quasi ci riesco. Ad una prima occhiata si vedono solo i due nuclei, diafani, con un alone di chiarore intorno ancora più diafano, ma osservando un pò più a lungo ed usando la visione distolta si riesce a percepire la presenza dei bracci a spirale, più come macchie allungate (regioni nebulari?) che come linee continue, visione comunque al limite, ed aiutata da ingrandimenti medi (il seeing non permetteva quelli alti). Il mio compare di osservazione nota che nelle galassie non è possibile risolvere le singole stelle, a differenza degli ammassi globulari, discutiamo quindi della differenza di distanza che caratterizza le due tipologie di oggetti.
M81 (Galassia di Bode) e M82 (Galassia Sigaro): altra classica coppia, la osserviamo insieme nel 40mm (spettacolare, adoro avere nell'oculare più galassie insieme). Si presentano entrambe più brillanti di M51, soprattutto la Sigaro è proprio chiarissima stasera! Roberto è colpito dalla sua forma allungata. Su M81 non noto traccia della struttura spiraliforme, che in altre occasioni mi era sembrato di intuire, anche salendo di ingrandimenti non noto nuovi particolari. Zoomando su M82 invece intuisco abbastanza bene la banda di polveri oscura che la taglia in due in senso verticale.
Torniamo nel sagittario prima che passi oltre il meridiano
M8 (Nebulosa Laguna): iniziamo con le nebulose partendo da una delle regine dell'estate. La nebulosità appare già ben visibile col 40mm senza filtri, già apprezzabile anche il ponte di Herschel, anche se un pò slavato. Apprezziamo l'ammasso aperto che si trova sulla destra rispetto alla nebulosità ed è formato da una dozzina di stelle molto luminose disposte in un pattern caratteristico, alternate a parecchie stelline più piccole. E' il momento del battesimo del filtro OIII da 2"...Wow! la nebulosità triplica le sue dimensioni e si struttura decisamente bene! Il ponte di herscel ora è netto, e si staglia scuro tra le due parti più luminose più luminose. Tutto intorno si apprezzano, decisamente più tenui, altri particolari con alternanze di chiari e scuri che contornano la parte principale. Le stelle minori sono scomparse, ma quelle pricipali permangono sebbene smorzate. Ho quasi l'impressione che la nebulosa assuma una tonalità rossastra, il che mi suona strano visto che l'OIII di solito vira tutto verso il verde...boh? La nebulosa quasi riempe l'oculare, avrà più o meno il diamentro di 1°...best object della serata? forse si...la individuiamo anche ad occhio nudo (con l'aiuto del red-dot e nonostante l'unico dannato lampione gli stia proprio sotto) sopra il beccuccio della teiera, sembra un piccolo brandello di nuvola.
M20 (Nebulosa Trifida): appena visibile senza filtro e di dimensioni decisamente inferiori alla precedente, quindi rende meglio con l'Hyperion 24 che con il 40 ED. Con il filtro mi aspettavo grandi miglioramenti, ma non siamo ai livelli della laguna...sarà perchè M20 è un mix di nebulosa a riflessione ed emissione esd il filtro evidenzia solo la seconda? O forse perchè l'OIII rende meglio su pupille di uscita più grandi e quindi sul 24mm non rende come sul 40? Magari entrambi i motivi...comunque un pò di miglioramento c'è anche qui, e con la visione distola si intuiscono anche le bande oscure che la dividono, ma non in maniera chiara come mi era capitato in passato. Bella la doppia stella al centro della nebulosità.
----continua---->