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M.Vaglieco
05-09-2017, 14:40
L’OROLOGIO DI TYCHO BRAHE E LE LEGGI DI KEPLERO
Se Tycho Brahe avesse avuto sul comodino una sveglia anziché una clessidra…………………
25796


In un orologio che per comodità facciamo girare in senso antiorario, indichiamo l’estremità delle lancette: con S quella corta (r) delle ORE (rossa) e con P quella più lunga (R) dei MINUTI (verde), possiamo notare che quando esse sono in linea la loro distanza è una volta minima (come fosse un Perielio) e un’altra massima (come fosse un Afelio) e tutte le altre distanze intermedie sono comprese tra questi due valori.
Il valore delle loro distanze è facile calcolarla conoscendo l’angolo (E) tra le lancette R (verde) e r (rossa).

Sia allora l’Applet: https://www.geogebra.org/m/FXbsrwDn
CLICCA QUI per vedere l’Applet che mostra il grafico e lo sviluppo di una equazione, come indicata nell’applet stesso in “Valore del Punto Ell”.

PRIMA PARTE: DESCRIZIONE DELL’APPLET
a) In un orologio se facciamo partire le lancette dalla posizione ORE 12 in cui la distanza tra S e P è minima, ad ogni giro della lancetta lunga R pari a 360°=1h la corta r deve avanzare di 30°=1h con un rapporto V =360°/30°=12, come in figura.
Quando il punto P ha percorso 360°(1h) il punto S ne ha percorsi 30°(1h), ma il punto P non è ancora alla distanza minima da S, perché S si è anche lui spostato. Pertanto per poter arrivare nuovamente alla distanza minima da S cioè alla posizione di partenza, dovrà ancora percorrere 30° + C° gradi; perché mentre P si muove per percorrere i 30° contemporaneamente il punto S continuerà a muoversi come in Achille e la tartaruga.
b) La situazione a questo punto è:
• S e P sono in linea (distanza minima);
• P avrà infine percorsi 360°+30°+C°=360°+30°+2,5°=392,5° (arrotondato a 393° in applet).
Si tenga presente che l’applet dà la possibilità mediante le sue variabili (indicate) varie ipotesi grafiche; una importante di queste è la (V), che rapporta le velocità angolari delle lancette e per V=12 dà l’orologio come presentato, mentre per V=0 considera il punto S fermo sull’ascissa.

c) Notiamo che l’angolo compreso tra le lancette R e r è dato dalla differenza degli angoli α-δ= E (per V=0 è δ=0): allora la formula(Carnot) che fornisce tutti i valori delle distanze compresi anche un minimo (Pe) ed un massimo (Af) è:

*** SP=\sqrt{(R^2+r^2-2Rr\cos^2 E)} ***

d) Raccolti in una “Tavola” tutti i dati delle distanze SP, si presenteranno proprio come la «Tavola» compilata da Tycho Brahe, con le distanze tra Sole e Marte, lasciata in eredità a Keplero.
Da i valori delle misurazioni della Tavola di Tycho Brahe, Keplero dedusse e formulò la sua ipotesi supponendo che il punto P=(Marte) si muovesse secondo una curva ellittica ed il punto S=(Sole) doveva essere fisso nel punto fuoco.
Non aveva altra scelta!
Pertanto, se avessimo presentato i punti S e P, come due Pianeti, e il centro dell’orologio come il loro Centro di Massa, avrebbe considerato anche la nostra “Tavola” alla stessa stregua di quelle di Tycho e applicato ad essa le sue leggi.

SECONDA PARTE: ANALISI DELLA FORMULA ***
e) Nel caso in esame, non abbiamo bisogno di ipotizzare una Ellisse: l’abbiamo! è SP.
Nell’esempio dell’orologio, e non solo, la stessa equazione ci fornisce e le distanze, e la relativa ellisse (tracciata in blu nell’applet), senza la necessità di interpretazioni o ipotesi, come è costretto a fare Keplero.
Infatti l’equazione in SP fornisce non soltanto i valori delle distanze, ma esso stesso rappresenta una ellisse, come sappiamo dal “Teorema dei Pianeti”, di cui l’enunciato:
«Data una circonferenza, ed un qualunque punto-fisso nello spazio, che non appartenga alla perpendicolare al centro di tale circonferenza, la sua distanza dai punti della circonferenza sono vettori di ellisse, la traiettoria una ellisse e il punto fisso il suo centro.».
Che in formule vuol dire:
SP=\sqrt{(R^2+r^2-2Rr\cosE)}=\sqrt{(R-r)^2 \cos^2 \frac{E}{2}+(R+r)^2 \sin^2 \frac{E}{2} }
dove l'ultima espressione è l'equazione di una ellisse, con (R+r) distanza massima e semi asse maggiore e con (R-r) distanza minima e semi asse minore, scritte come Af e Pe:
SP=\sqrt{(P_e^2 \cos^2 E/2+A_f^2 \sin^2 E/2 )} =\sqrt{1/2[P_e^2 (1+\cos E )+A_f^2 (1-\cos E)]}
y/x=\tan \beta=A_f/P_e \tan E/2
dove (beta) è l'angolo al centro dell'ellisse.
Nell’analisi di tale teorema il punto-fisso S e la circonferenza sono considerati complanari (per la dimostrazione di questo teorema nello SPAZIO vedi (www.Geometriaparametrica.it Equazione di Vag nello Spazio Indice Cap III Pag14).
La nostra complanarità è una esemplificazione discorsiva.
f) Il Teorema citato con le sue prerogative dimostra:
1. Corrispondenza biunivoca tra circonferenza ed ellisse.
2. Velocità Areale (doppia sulla circonferenza che sull’ellisse)
3. Nell’ellisse Aree uguali in tempi uguali.
4. Perimetri uguali tra circonferenza e relativo ellisse:
2Rπ=(Af+Pe)π ma, attenzione, gli archi non sono uguali nei valori intermedi. Infatti gli archi di settore minore dei quarti di ellisse non sono uguali tra loro.
Grande importanza riveste il punto 1. perché risolve l’esempio empirico:
«Se prendo un anello (di metallo ad esempio) e lo stringo su due poli, l’anello si allarga assumendo la forma di una ellisse e più stringo più si allarga. Notiamo che l’area originale della circonferenza tende a zero se continuiamo a stringere, mentre il suo perimetro rimane sempre uguale a quello dell’anello iniziale».

Questa identità perimetrica e i valori degli archi sono in «www.geometriaparametrica.it Cap.VII “Area e Perimetro Ellisse”»

g) Mediante le formule sopra, ottenute dai valori delle distanze SP, nell’applet è tracciata una ellisse di raggio C-Ell=SP, ellisse di riferimento di raggi uguali alle distanze dei punti S, P e ricavata, non da una ipotesi, ma dalla stessa formula.
Tale ellisse rappresenta l’effettivo comportamento del punto P rispetto al punto S, per cui i valori dei suoi semiassi Af e Pe non possono risultare mai in linea, come invece vediamo sulla circonferenza: ciò è dovuto al principio fondamentale della loro Velocità Areale, doppia sulla circonferenza rispetto a quella dell’ellisse, com’è indicata chiaramente dall’analisi e che solo la nostra ellisse mette in evidenza.

TERZA PARTE: COMPARAZIONE
h) Supposti gli estremi P e S punti massa, le lancette la loro distanza dal Centro di Massa, vediamo che essi interagiscono tra loro secondo una distanza ellittica su un piano di riferimento che rappresenta quello in cui i veri punti massa si muovono.
Nell’applet, per comodità visiva abbiamo posto l’ellisse nello stesso piano del moto delle lancette, con centro in C, dove S≡C. Ed è giusto che l’ellisse non sia posizionale, perchè Newton, considera le interazioni delle masse tra loro e non la loro posizione rispetto ad un qualunque riferimento. Conoscere le distanze di due Masse e studiarle, non ci dice qual è la loro posizione nello spazio. Tuttavia anche Newton nelle sue formulazioni conclude con una conica (ellisse) che noi otteniamo, non secondo una ipotesi ma traendola direttamente dal valore SP come indicato in e).

i) LA TRAIETTORIA CIRCOLARE. Il “Teorema dei Pianeti” definito in e), nel suo enunciato, non indica la traiettoria circolare; questo perché nel caso è implicita: un uomo fermo all’equatore gira secondo una circonferenza e quindi rispetto ad un qualunque punto fermo dello spazio secondo una traiettoria ellittica, ma rispetto ad un qualunque punto della perpendicolare al centro dell’equatore come ad esempio il Polo, gira secondo una circonferenza di raggio costante ed uguale alla distanza tra l’uomo e il Polo.

l) Se mediante lo studio di un orologio abbiamo potuto ricavare un esempio che mi permette di ottenere quei valori che normalmente si ottengono mediante la diversa considerazione di Keplero
POSSIAMO ALLORA CONCLUDERE:
“I Pianeti ruotano secondo proprie Orbite Circolari e tutti, uno rispetto all’altro, secondo traiettorie Ellittiche”
Quindi la Luna (un Pianeta) che giri secondo una circonferenza avrà una traiettoria ellittica rispetto alla Terra, ma anche rispetto al Sole e così tutti i Pianeti!
Una legge Universale per tutti i corpi celesti.

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APPLICAZIONI
Le leggi e i principi di Newton non essendo stati toccati, perché si rifanno proprio ad una ellisse di riferimento come da noi indicata, data non da una ipotesi ma ricavata da considerazioni prettamente matematiche, dovranno rimanere inalterati.
ATTENZIONE: CONTINUA SOTTO!

M.Vaglieco
05-09-2017, 14:50
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APPLICAZIONI
Le leggi e i principi di Newton non essendo stati toccati, perché si rifanno proprio ad una ellisse di riferimento come da noi indicata, data non da una ipotesi ma ricavata da considerazioni prettamente matematiche, dovranno rimanere inalterati.

1) E’ importante vedere che il valore dell’angolo E della circonferenza fornisce la velocità angolare dE/dt=ω sulla circonferenza doppia della velocità angolare \frac{dE/2}{dt }=\omega';\qquad \frac{dE}{dt}=2\omega'=\omega ;\qquad \omega'= \omega/2 \qquad sull’ellisse, il che giustifica il punto g).

2) LA TERZA LEGGE. La terza legge di Keplero si sviluppa:
\frac{2 \pi R}{T }=V=\sqrt{GM/R} \qquad R^3/T^2 =GM/(2\pi)^2 =costante; \qquad con \quad R=(A_f+P_e)/(2 )
per Keplero R è il raggio del cerchio circoscritto all’ellisse; nel nostro caso per il “Teorema dei Pianeti” è raggio della circonferenza di uguale perimetro dell’ellisse:
R=\frac{(A_f (Asse Maggiore)+P_e (Asse Minore)}{2} con velocità \qquad V=\sqrt{(2GM/(A_f+P_e ) )}

3) VELOCITA’ ORBITALE. Anche la velocità Orbitale di un pianeta, intesa come moto di un pianeta rispetto ad un altro sarà:
V= \sqrt{GM (\frac{2}{r }-\frac{1}{a })} \qquad r=distanza delle masse; \qquad a=R=(A_f+P_e)/(2 )
e poiché per noi r=CEll=SP (vedi ***) e nel nostro caso essendo a=asse maggiore ellisse=A_f avremo:
V=GM(\frac{2}{SP }-\frac{1}{A_f })

4) La stessa espressione SP=\sqrt{(P_e^2 \cos^2 E/2+A_f^2 \sin^2 E/2 )}
sviluppata in coseno dà SP=\sqrt{(P_e^2 \cos^2 E/2+A_f^2 -A_f^2 \cos^2\frac{E}{2 }=A_f \sqrt{(1-e^2 \cos^2 \frac{E}{2 })}
dove l’ultimo membro è l’Integrale ellittico di Seconda Specie, integrale che rappresenta archi di ellisse.

SALVO ERRORI ED OMISSIONI (ricontrollerò tutto appena avrò respirato un poco)

Red Hanuman
05-09-2017, 17:29
M.Vaglieco, intanto mi scuso per non aver vagliato le tue ipotesi, come promesso. Purtroppo, per me questo è un periodo piuttosto complesso e ricco di impegni.

Detto questo, al di là del fatto che tutt'ora non ho tempo di verificare quello che scrivi... Perchè affidarsi ancora a Newton, quando ci sono le equazioni di Einstein a spiegare il tutto (anche meglio, direi)?
Non capisco proprio questo accanimento...:confused:

M.Vaglieco
06-09-2017, 09:02
da M.V.:

Sono contento che tu sia il primo a visionare la mia discussione e sono certo che prima o poi riuscirai a trovare un momento per verificare lo scritto!
Newton non centra niente e le sue APPLICAZIONI vogliono proprio dire che i principi di fisica non cambiano, lo stesso per l'eq. di Einstein o lo studio sulle "dinamiche caotiche".
Lo scritto lo dice chiaramente al punto h) ed io ho voluto rabadirlo appunto nelle APPLICAZIONI.
Ora lo ripeto per coloro che lo leggeranno.
Visto il tuo impegno, sono certo che otterrai cose buone dai tuoi impegni: Ciao. M.V.

Red Hanuman
07-09-2017, 19:05
Leggendo un po'...


L’OROLOGIO DI TYCHO BRAHE E LE LEGGI DI KEPLERO
Se Tycho Brahe avesse avuto sul comodino una sveglia anziché una clessidra…………………
25796


In un orologio che per comodità facciamo girare in senso antiorario, indichiamo l’estremità delle lancette: con S quella corta (r) delle ORE (rossa) e con P quella più lunga (R) dei MINUTI (verde), possiamo notare che quando esse sono in linea la loro distanza è una volta minima (come fosse un Perielio) e un’altra massima (come fosse un Afelio) e tutte le altre distanze intermedie sono comprese tra questi due valori.
Il valore delle loro distanze è facile calcolarla conoscendo l’angolo (E) tra le lancette R (verde) e r (rossa).


Scusa, ma qui l'equivalenza di cui parli non esiste proprio. Quello di cui stai parlando è (evidentemente) la misura della distanza reciproca di due punti che percorrono due circonferenze concentriche. L'ellisse (https://it.wikipedia.org/wiki/Ellisse) è una conica che, come da definizione, è anche "il luogo geometrico dei punti del piano per i quali la somma delle distanze da due punti fissi detti fuochi rimane costante." Il cerchio, poi, è un caso particolare dell'ellisse, in cui i due punti summenzionati coincidono. Non c'entra nulla quello che dici tu, e la similitudine cade di fronte alla definizione.



- omissis -
d) Raccolti in una “Tavola” tutti i dati delle distanze SP, si presenteranno proprio come la «Tavola» compilata da Tycho Brahe, con le distanze tra Sole e Marte, lasciata in eredità a Keplero.
Da i valori delle misurazioni della Tavola di Tycho Brahe, Keplero dedusse e formulò la sua ipotesi supponendo che il punto P=(Marte) si muovesse secondo una curva ellittica ed il punto S=(Sole) doveva essere fisso nel punto fuoco.
Non aveva altra scelta!
Pertanto, se avessimo presentato i punti S e P, come due Pianeti, e il centro dell’orologio come il loro Centro di Massa, avrebbe considerato anche la nostra “Tavola” alla stessa stregua di quelle di Tycho e applicato ad essa le sue leggi.

Mah... Considerando che l'eccentricità delle orbite dei pianeti è molto bassa, e che i mezzi a disposizione di Keplero erano quello che erano, c'è da meravigliarsi che abbia capito che le orbite erano ellittiche, e non circolari...


SECONDA PARTE: ANALISI DELLA FORMULA ***
e) Nel caso in esame, non abbiamo bisogno di ipotizzare una Ellisse: l’abbiamo! è SP.

Da quanto detto prima, quella non è una ellisse...


- omissis -

come sappiamo dal “Teorema dei Pianeti”, di cui l’enunciato:
«Data una circonferenza, ed un qualunque punto-fisso nello spazio, che non appartenga alla perpendicolare al centro di tale circonferenza, la sua distanza dai punti della circonferenza sono vettori di ellisse, la traiettoria una ellisse e il punto fisso il suo centro.».

Cioè? E' farina del tuo sacco? Perchè non la vedo riportata da nessuna parte, se non sui TUOI siti...
Non mi sembra sia proprio come scrivi. Serve la dimostrazione... :sneaky:


- omissis -

Boh... Io ho dei bei dubbi...:rolleyes:

M.Vaglieco
10-09-2017, 09:44
RISP1) A Red! Hai messo un sacco di roba al fuoco, come si dice. Comincio con l’ultima tua osservazione: “Il Teorema dei Pianeti”.
Intanto un Teorema non è una canzone, che si deve conoscere l’autore.
E’ farina del mio sacco? Certo non esiste in letteratura se non nella mia, assieme a molte altre cose che avremo occasione di vedere. Se vai su Google alla voce “il Teorema dei Pianeti” puoi avere un applet di interpretazione immediata che ti fa vedere diverse proprietà; ed anche un p.d.f. come spiegazione.
La dimostrazione Analitica è su www.geometriaparametrica.it al Capitolo VI “TRASLAZIONE/ROTAZIONE/ROTO-TRASLAZIONE Pagg. 24-27 http://www.geometriaparametrica.it/data/_uploaded/file/geometria/documenti/pdf/06-VI%20Roto.pdf

Un’altra volta ebbi a dire che i tuoi dubbi mi spronano.
Problema: i punti S e P si muovono secondo curve proprie.
Domanda: come si muovono e due punti uno rispetto all’altro?
In modo più moderno: i punti S e P hanno un moto caotico controllato (controllato= che si può misurare) qual è il moto di uno rispetto all’altro?
Esempio: i punti S e P sono misurati ciascuno secondo un moto circolare; come si muovono uno rispetto all’altro?
Il Teorema dei Pianeti ci dimostra, vedi al punto e), che si muovono secondo una ellisse.
Ora questa ellisse esiste ma non è tracciabile, perchè P e S in realtà si muovono secondo una propria curva, non secondo una ellisse.
Tuttavia a questa ellisse sono applicate le Leggi di Newton, non al moto reale delle circonferenze.
Questo concetto è accennato al punto g), della mia discussione, che forse avrei dovuto approfondire di più ed ha un significato estremamente universale.
Sulla base di questa importante considerazione rivedi la discussione. Alle successive QUOTE risponderò eventualmente dopo
Ciao M.V.

Red Hanuman
10-09-2017, 14:54
RISP1) A Red! Hai messo un sacco di roba al fuoco, come si dice. Comincio con l’ultima tua osservazione: “Il Teorema dei Pianeti”.
Intanto un Teorema non è una canzone, che si deve conoscere l’autore.
E’ farina del mio sacco? Certo non esiste in letteratura se non nella mia, assieme a molte altre cose che avremo occasione di vedere. Se vai su Google alla voce “il Teorema dei Pianeti” puoi avere un applet di interpretazione immediata che ti fa vedere diverse proprietà; ed anche un p.d.f. come spiegazione.
La dimostrazione Analitica è su www.geometriaparametrica.it (http://www.geometriaparametrica.it) al Capitolo VI “TRASLAZIONE/ROTAZIONE/ROTO-TRASLAZIONE Pagg. 24-27 http://www.geometriaparametrica.it/data/_uploaded/file/geometria/documenti/pdf/06-VI%20Roto.pdf

Mah... Ci darò un occhio... Appena posso...:biggrin:


Un’altra volta ebbi a dire che i tuoi dubbi mi spronano.
Problema: i punti S e P si muovono secondo curve proprie.
Domanda: come si muovono e due punti uno rispetto all’altro?
In modo più moderno: i punti S e P hanno un moto caotico controllato (controllato= che si può misurare) qual è il moto di uno rispetto all’altro?
Esempio: i punti S e P sono misurati ciascuno secondo un moto circolare; come si muovono uno rispetto all’altro?
Il Teorema dei Pianeti ci dimostra, vedi al punto e), che si muovono secondo una ellisse.

Ma questo è impossibile... Di fatto, sono due punti che ruotano attorno ad un centro comune, ma il loro rapporto non potrà mai essere una ellisse. Non risponde alla definizione: osservando il punto S dal punto P (o il punto M [Marte] dal punto T [Terra]), saremo costretti a fare come fecero gli antichi per spiegare il geocentrismo: dovremo comunque introdurre degli "epicicli", ma non potremo mai concludere che S ruota attorno a P con un orbita ellittica... Proprio mai, non c'è modo di conciliare i moti osservati con un ellisse, od un cerchio, centrato in P...


Ora questa ellisse esiste ma non è tracciabile, perchè P e S in realtà si muovono secondo una propria curva, non secondo una ellisse.

Ma allora... L'ellisse c'è o non c'è?:confused:


Tuttavia a questa ellisse sono applicate le Leggi di Newton, non al moto reale delle circonferenze.
Questo concetto è accennato al punto g), della mia discussione, che forse avrei dovuto approfondire di più ed ha un significato estremamente universale.
Sulla base di questa importante considerazione rivedi la discussione. Alle successive QUOTE risponderò eventualmente dopo
Ciao M.V.

Mah... Per ora non sono affatto convinto...:hm:

M.Vaglieco
10-09-2017, 17:39
RISP2) Red, non te ne andare a zonzo su Marte e Giove. Risolvi da sole questo problema di semplice analitica. Due punti si muovono per i cavoli loro: come si muovono uno rispetto all’altro?
Potrai trovare l’equazione della loro curva e tracciarla sulla carte ma essa non appartiene al moto dei due punti.
Esempio in Astronomia: la luna ha una suo moto, ma quale è il suo moto rispetto al sole?
Non puoi certo dire che non esiste e puoi tracciarlo sulla carta ma non puoi vederlo tracciare dalla luna.
Ciao M.V.

Red Hanuman
10-09-2017, 18:36
RISP2) Red, non te ne andare a zonzo su Marte e Giove.

Se ti ho parlato di Marte e Terra, è perchè sta proprio nell'esempio che hai fatto. Due pianeti ruotano intorno al Sole, con orbite circolari (o quasi, l'eccentricità è proprio bassa). Come si vede Marte dalla Terra, supponendo invece che il sistema sia geocentrico? Esattamente come lo vide Tolomeo, e cioè non come un'ellisse, ma come un'orbita circolare con un epiciclo. Quindi, l'ellisse non ci sta...


Risolvi da sole questo problema di semplice analitica. Due punti si muovono per i cavoli loro: come si muovono uno rispetto all’altro?
Potrai trovare l’equazione della loro curva e tracciarla sulla carte ma essa non appartiene al moto dei due punti.
Esempio in Astronomia: la luna ha una suo moto, ma quale è il suo moto rispetto al sole?
Non puoi certo dire che non esiste e puoi tracciarlo sulla carta ma non puoi vederlo tracciare dalla luna.
Ciao M.V.

Se guardi bene, la Luna rispetto al Sole ha un moto molto particolare, ma non certo ellittico...

Questo video mi sembra eloquente...


https://www.youtube.com/watch?v=KnrK51bBP2w

M.Vaglieco
11-09-2017, 03:39
RISP3) Cerca di rispondere ai quesiti, che mi fai vedere il tracciato di una cicloide a centro o degli epicicli e deferenti, perché fai solo confusione senza risolvere niente. Ti ho posto un quesito? rispondi. Una tua risposta vale più di una foto.
Cerca di farli tu i ragionamenti, non andare a guardare.

Allora un punto P si muove secondo una circonferenza e avrà una traiettoria ellittica rispetto ad un altro punto S (fermo per semplicità). Leggi il punto i) LA TRAIETTORIA CIRCOLARE. Se poi il Centro del punto P si muove a sua volta secondo una circonferenza (assieme alla Terra per esempio) avrai una cicloide quella che vedi nella fotografia, cioè degli epicicli e deferenti.
Ti mando l’applet degli epicicli e deferenti così lo vedi da te:
http://www.geometriaparametrica.it/GeoGebra?file=T06%20EPICICLI%20E%20DEFERENTI
Ciao M.V.

Red Hanuman
11-09-2017, 05:50
RISP3)
Allora un punto P si muove secondo una circonferenza e avrà una traiettoria ellittica rispetto ad un altro punto S
No, non puoi definirla traiettoria ellittica rispetto a S. S dovrebbe essere in uno dei fuochi, e invece non lo è. Al massimo, puoi definirla traiettoria eccentrica (forse).
P potrebbe essere in un punto qualsiasi rispetto all'orbita (questa vera) di S, e S potrebbe essere in un punto qualsiasi diverso dai semiassi dell'orbita di P.
Se ti ho posto il problema di Terra e Marte è perchè è esattamente l'esempio che fai tu (due corpi che orbitano intorno ad un terzo).
L'orbita di Marte percepita da Terra NON E' un'ellisse. Altrimenti, Tolomeo & C. avrebbero avuto a disposizione mezzi più semplici per definirla (avrebbero trovato l'ellisse che tu dici esistere)...

M.Vaglieco
11-09-2017, 08:08
RISP4) Nel punto e) della discussione oltre l’enunciato ci sono formulette che useremo per fare un esempio:
siano Af=152.1 Pe=147,6 le distanze massima e minima del punto P da S, con il punto S fermo per semplificare (vedi applet dell’OROLOGIO con V=0).
Abbiamo da (R+r)=Af e (R-r)=Pe
R=(Af+Pe)/2=149,6 e r=(Af-Pe)/2=2,5
Ad un determinato tempo sia la distanza SP=148 a partire da Pe, valore compreso tra afelio e perielio. Avremo l’angolo E della circonferenza di raggio R dalla prima equazione vista:
*) SP=sqrt{R^2+r^2-2Rr \cosE}=148 cioè
\cos E =\frac {R^2+r^2-SP^2}{2Rr}=\frac{22386}{748}=0,644933155

E=49°,83933615 \qquad E/2=24°,91966807
Possiamo quindi scrivere l’equazione dell’ellisse:
SP=\sqrt{(147,1 \cosE/2)^2 + (152,1 \sinE/2)^2}=148

Volendo l’angolo (β) del centro ellisse: \tan\beta=\frac{152.1}{147.1} \tan 24.91966807=5.01176886 \quad \beta=78,71594381

Il Punto P sulla circonferenza di raggio R, ha coordinate:
(149,6cosE; 149,6sinE)=(96,482; 114,3301521) la cui distanza da S per la *) è appunto SP=148

Possiamo trovare le coordinate di P sull’ellisse dalla sua equazione:
(x=147,1 \cosE/2=133,4049063;\quad y= 152,1 \sinE/2=64,0869018)
infatti queste quadrate e sommate ritornano
SP=\sqrt{133,4049063^2+64,0869018^2}=148.
I valori dell’afelio e del perielio sono quelli della Terra rispetto al Sole, presa solo la parte intera.

lucianob
11-09-2017, 12:37
Ciao Massimiliano .
Vedo che ti sei anche fatto il sito apposito per le tue argomentazioni, facendo un whois vedi sei il proprietario. E hai anche pagina in Wikpedia
Complimenti perche' ci sono poche persone che amano esporre le loro convinzioni. Purtroppo sono un poco per dirlo scherzosamente "ignorantello" non riesco a comprendere la parametria o le equazioni parametriche, perche' alla fine poi non trovo il risultato delle perturbazioni gravitazionali. Con la posizione finale del pianeta neppure poi dei vari fenomeni, come Sorgere e tramonto, se non hai i dati necessari e calcolati come avviene nella moderna Teoria Standard. Inteso Keplero, Newton, e JPl della Nasa che forniscono routine e derivate.-

Non prendertela ci mancherebe altro, ma al momento non riuscirei a seguirti per gravosi impegni secondari, lavoro, vigilanza, vita privata, foglio di calcolo e trovare il tempo libero per fare anche altro.
Ma credo. consiglio personale che dovresti esaltare i tuoi lavori , di inviare i tuoi lavori che a mio avviso sono ottimi anche se comprendo poco, affinchè siano valutati come si deve.
Posso consigliarti siti come (www.imcce.fr ), anche ( dipastro.pd.astro.it), (corsi.unibo.it ), perché sono sicuro che puoi esporre queste teorie che sicuramente possono dare un grande contributo alla moderna astronomia, devi contattarli !
Ho dato un'occhiata e qualcosa e' spiegato, forse per mancanza di conoscenza adeguata, non comprendo le Equazioni Parametriche.
Ma spero possano dare un contributo come dire una botta al sistema.
Devo scappare ma ti mando un cordiale saluto.
Buona giornata

Red Hanuman
11-09-2017, 13:08
Massimiliano, puoi insistere quanto vuoi, ma anche considerando OS come se fosse il semiasse maggiore della tua ellisse, con O e S come fuochi, la traiettoria di P rispetto ad essi non potrebbe mai essere intesa come una ellisse, non fosse altro perché il semiasse continuerebbe a ruotare, impedendo la chiusura dell'ellisse, e rendendola una forma indefinita.
La definizione di ellisse come "luogo geometrico dei punti del piano per i quali è costante la la somma delle distanze da due punti FISSI detti fuochi", per quanto sopra, non si può adattare in alcun modo a quanto tu sostieni (non ci sono due punti fissi, ma uno solo, il centro di rivoluzione dell'intero sistema).
Finiamola qui, che è meglio.
Chiudo il 3d...