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Visualizza Versione Completa : Un cono di luce casalingo



Vincenzo Zappalà
21-03-2013, 04:59
Questo articolo (e quello che seguirà) vogliono essere due piccoli regali per coloro che non hanno avuto problemi a cercare di conoscere meglio l’Universo e che, sicuramente, vorranno cercare di aiutare i più piccoli e i più sprovveduti a iniziare la bellissima avventura di Rosetta e dei suoi amici. Due dei concetti più “indigesti” sono senz’altro lo spazio-tempo e una sua rappresentazione utilissima: il cono di luce....
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/03/21/un-cono-di-luce-casalingo/)

Lontano
21-03-2013, 06:02
Mi piace (diremmo su fb): dove non capirò ... chiederò.

Elena
21-03-2013, 08:04
Spiegato divinamente bene, ma mentre leggevo mi veniva costantemente alla mente il Paradosso di Olbers, che continua ad attirarmi. Prof, non so nulla, ma è possibile che in un universo diverso da quello preso qui in considerazione, le cose siano diverse?

Stefano Simoni
21-03-2013, 08:57
Che spettacolo... questa sarebbe una lezione da fare alle scuole elementari, sono certo che i bambini potrebbero assimilare tutto!

Di solito non commento mai i tuoi articoli per lasciar spazio ai lettori, ma stavolta i complimenti te li becchi tutti! :biggrin:

Vincenzo Zappalà
21-03-2013, 09:20
Spiegato divinamente bene, ma mentre leggevo mi veniva costantemente alla mente il Paradosso di Olbers, che continua ad attirarmi. Prof, non so nulla, ma è possibile che in un universo diverso da quello preso qui in considerazione, le cose siano diverse?

ho scritto tempo fa un articolo sul paradosso di Olbers (lo puoi cercare sul sito). In un universo diverso tutto può essere diverso... per definizione! Tuttavia, anche se ci fossero infiniti universi, secondo me, le leggi della fisica sarebbero le stesse. Magari cambierebbero le costanti... Senti, cominciamo con il nostro... ce n'è già abbastanza:biggrin:

Vincenzo Zappalà
21-03-2013, 09:21
Che spettacolo... questa sarebbe una lezione da fare alle scuole elementari, sono certo che i bambini potrebbero assimilare tutto!

Di solito non commento mai i tuoi articoli per lasciar spazio ai lettori, ma stavolta i complimenti te li becchi tutti! :biggrin:

mi hai fattto un grandissimo onore!!!!:wub: Ti ringrazio di cuore... Un po' alla volta si riesce a mettere in piedi l'abecedario... basta aver voglia di imparare a leggere e scrivere:biggrin:

Stefano Simoni
21-03-2013, 09:30
mentre leggevo mi veniva costantemente alla mente il Paradosso di Olbers, che continua ad attirarmi

Non so se l'hai già letto, comunque ecco qui (http://www.astronomia.com/2011/10/30/il-paradosso-di-olbers/) ;)

@Enzo
L'onore è sempre mio, e se posso contribuire ad organizzare questo patrimonio, mi fiondo! A tal proposito stavo pensando: dopo che avrai pubblicato la seconda parte di questo articolo, che ne dici se raccolgo tutto in uno "speciale" come per i buchi neri? Mi sembra che di articoli sul cono di luce ne abbiamo in quantità, e si potrebbero anche ordinare per difficoltà, a partire da questi!

Vincenzo Zappalà
21-03-2013, 10:34
Non so se l'hai già letto, comunque ecco qui (http://www.astronomia.com/2011/10/30/il-paradosso-di-olbers/) ;)

@Enzo
L'onore è sempre mio, e se posso contribuire ad organizzare questo patrimonio, mi fiondo! A tal proposito stavo pensando: dopo che avrai pubblicato la seconda parte di questo articolo, che ne dici se raccolgo tutto in uno "speciale" come per i buchi neri? Mi sembra che di articoli sul cono di luce ne abbiamo in quantità, e si potrebbero anche ordinare per difficoltà, a partire da questi!

senz'altro! Con le "nuove" regole però...:biggrin: Approfondimenti solo per chi mostra volontà...
Sono proprio un testone, eh!!:mad:

Scrivo l'ultimo e poi ne faccio un elenco per difficoltà...
ciao grande

Red Hanuman
21-03-2013, 12:06
Sic et simpliciter, caro Enzo. :cool: Chi l'ha detto che certi argomenti non possono essere affrontabili da tutti?
Se vai avanti così, altro che papa... Ti fanno Santo Subito.....:razz::biggrin:;)

givi
21-03-2013, 16:28
Quoto in toto Red. Splendido l'esempio della scuola, cercherò di usarlo. Anche l'idea dello "speciale" è eccellente.

alexander
21-03-2013, 20:07
Complimenti veramente.. In questi giorni avevo lottato molto contro espansione, spazio e coni di luce... Non avrei mai immaginato si potesse esprimerr concetti cosi complicati in questo modo cosi semplice e allo stesso tempo dettagliato! Incredibile! :-)

alexander
21-03-2013, 20:11
PS. aspettiamo tutti con ansia il riepilogo sul cono di luce! Io comunque ve lo ricordo sempre....avete sjfficiente materiale per fare una enciclopedia per astrofili! :-)

Elena
22-03-2013, 05:56
ho scritto tempo fa un articolo sul paradosso di Olbers (lo puoi cercare sul sito). In un universo diverso tutto può essere diverso... per definizione! Tuttavia, anche se ci fossero infiniti universi, secondo me, le leggi della fisica sarebbero le stesse. Magari cambierebbero le costanti... Senti, cominciamo con il nostro... ce n'è già abbastanza:biggrin:

Ho scritto del paradosso di Olbers, solo perché gli esempi mi sembravano riferiti alla presenza di atmosfera essendo collocati in uno spazio/tempo terreno, quindi non calzanti con lo spazio del nostro universo, in cui fino ad ora, l'atmosfera non c'è. Stesso discorso per la diffusione della luce da parte degli scolari.

Elena
22-03-2013, 06:04
Poi, è logico che siano solo esempi per una migliore comprensione di chi come me sa poco, ma come ho scritto, mentre leggevo ero continuamente disturbata dall'idea che l'Universo, nonostante la presenza di miliardi di stelle, sia completamente buio....tutto qui:blush:

Elena
22-03-2013, 06:24
Non so se l'hai già letto, comunque ecco qui (http://www.astronomia.com/2011/10/30/il-paradosso-di-olbers/) ;)

@Enzo
L'onore è sempre mio, e se posso contribuire ad organizzare questo patrimonio, mi fiondo! A tal proposito stavo pensando: dopo che avrai pubblicato la seconda parte di questo articolo, che ne dici se raccolgo tutto in uno "speciale" come per i buchi neri? Mi sembra che di articoli sul cono di luce ne abbiamo in quantità, e si potrebbero anche ordinare per difficoltà, a partire da questi!

Sono andata a leggere l'articolo sul paradosso di Olbers e non ho potuto commentare;). Piccolo commento qui se possibile. Noi vediamo la luce delle stelle solo perché la radiazione colpisce l'atmosfera e si trasforma in fotoni e quindi in luce. Non riesco quindi, da sempre a capire come mai, le radiazioni che giungono, lateralmente sul pianeta, durante la notte, non creino una flebile luce.Ho fatto del paradosso di Olbers, una delle mie ossessioni preferite e mi sono spaventata nel rendermi conto che tutto l'universo è buio ed è solo grazie all'atmosfera che riusciamo a vederne bagliori vicini e lontani :)

Vincenzo Zappalà
22-03-2013, 07:29
Ho scritto del paradosso di Olbers, solo perché gli esempi mi sembravano riferiti alla presenza di atmosfera essendo collocati in uno spazio/tempo terreno, quindi non calzanti con lo spazio del nostro universo, in cui fino ad ora, l'atmosfera non c'è. Stesso discorso per la diffusione della luce da parte degli scolari.

Beh... è ovvio che il paese, la scuola e gli scolari non siano influenzati dall'atmosfera... se no sai che pasticcio con gli attriti e cose del genere... L'esempio calza se consideri le condizioni ambientali identiche...
E' ovviamente una semplificazione!:shock:

Vincenzo Zappalà
22-03-2013, 07:37
Sono andata a leggere l'articolo sul paradosso di Olbers e non ho potuto commentare;). Piccolo commento qui se possibile. Noi vediamo la luce delle stelle solo perché la radiazione colpisce l'atmosfera e si trasforma in fotoni e quindi in luce. Non riesco quindi, da sempre a capire come mai, le radiazioni che giungono, lateralmente sul pianeta, durante la notte, non creino una flebile luce.Ho fatto del paradosso di Olbers, una delle mie ossessioni preferite e mi sono spaventata nel rendermi conto che tutto l'universo è buio ed è solo grazie all'atmosfera che riusciamo a vederne bagliori vicini e lontani :)

No, no, non ci siamo proprio!
i fotoni partono dalle stelle e NON nascono a contatto con l'atmosfera! Caso mai l'atmosfera ne assorbe una parte e rende la luce più flebile a seconda della lunghezza d'onda. Il puntino luminoso è tutta la luce che noi vediamo arrivare dalla stella e inviata nella nostra direzione. Il paradosso di Olbers dice solo che le stelle dovrebbero essere così tante che se ne dovrebbe vedere una in ogni punto del cielo. Non è assolutamente l'atmosfera che ci permette di vedere le stelle! Anzi, ci disturba e non poco. Se fossimo fuori dall'atmosfera se ne vedrebbero di più, ma il paradosso di Olbers rimarrebbe valido.

Scusami se te lo dico... ma hai proprio bisogno di un libro di base che affronti anche la luce e cose del genere...;) Vedrai che Rosetta prima e il testro dopo ti chiariranno le idee...

Elena
22-03-2013, 08:02
No, no, non ci siamo proprio!
i fotoni partono dalle stelle e NON nascono a contatto con l'atmosfera! Caso mai l'atmosfera ne assorbe una parte e rende la luce più flebile a seconda della lunghezza d'onda. Il puntino luminoso è tutta la luce che noi vediamo arrivare dalla stella e inviata nella nostra direzione. Il paradosso di Olbers dice solo che le stelle dovrebbero essere così tante che se ne dovrebbe vedere una in ogni punto del cielo. Non è assolutamente l'atmosfera che ci permette di vedere le stelle! Anzi, ci disturba e non poco. Se fossimo fuori dall'atmosfera se ne vedrebbero di più, ma il paradosso di Olbers rimarrebbe valido.

Scusami se te lo dico... ma hai proprio bisogno di un libro di base che affronti anche la luce e cose del genere...;) Vedrai che Rosetta prima e il testro dopo ti chiariranno le idee...

Rosetta l'ho comprato e lo leggerò appena mi arriva.
Visto che mi mancano le basi, vorresti gentilmente spiegarmi perché l'Universo, al di fuori dell'atmosfera terrestre è totalmente buio? Non sono io che lo dico, ma le immagini che costantemente vengono riportate da sonde etc etc. Basta osservare con attenzione. Di fatto ciò che producono le stelle è una radiazione, per non parlare poi della radiazione cosmica di fondo appena scoperta.:biggrin:

Vincenzo Zappalà
22-03-2013, 08:08
Rosetta l'ho comprato e lo leggerò appena mi arriva.
Visto che mi mancano le basi, vorresti gentilmente spiegarmi perché l'Universo, al di fuori dell'atmosfera terrestre è totalmente buio? Non sono io che lo dico, ma le immagini che costantemente vengono riportate da sonde etc etc. Basta osservare con attenzione. Di fatto ciò che producono le stelle è una radiazione, per non parlare poi della radiazione cosmica di fondo appena scoperta.:biggrin:

Il cielo al di fuori dell'atmosfera brulica di stelle! Ciò che non c'è è la luce diffusa causata dalla rifrazione della luce solare nell'atmosfera. Di notte, senza la luce solare o lunare il cielo tende a diventare nero come fuori dell'atmosfera. Se non lo è è a causa delle luci cittadine. Vi è inoltre una dispersione e un assorbimento delle luci stellari a causa della presenza di particelle gassose che formano l'atmosfera.

Oppure ho capito male ciò che intendi dire? Però se mi dici che i fotoni nascono al contatto con l'atmosfera il discorso non ha senso...

Elena
22-03-2013, 08:16
Rosetta l'ho comprato e lo leggerò appena mi arriva.
Visto che mi mancano le basi, vorresti gentilmente spiegarmi perché l'Universo, al di fuori dell'atmosfera terrestre è totalmente buio? Non sono io che lo dico, ma le immagini che costantemente vengono riportate da sonde etc etc. Basta osservare con attenzione. Di fatto ciò che producono le stelle è una radiazione, per non parlare poi della radiazione cosmica di fondo appena scoperta.:biggrin:

Secondo il cosmologo americano Edward Robert Harrison la soluzione del paradosso non si trova nell'espansione dell'Universo, anche un universo statico avrebbe un cielo notturno buio. La soluzione secondo Harrison è che le stelle brillano da troppo poco tempo per riempire tutto l'Universo con la loro radiazione.(cit.)

Vincenzo Zappalà
22-03-2013, 08:19
Secondo il cosmologo americano Edward Robert Harrison la soluzione del paradosso non si trova nell'espansione dell'Universo, anche un universo statico avrebbe un cielo notturno buio. La soluzione secondo Harrison è che le stelle brillano da troppo poco tempo per riempire tutto l'Universo con la loro radiazione.(cit.)

lo so benissimo... ma cosa c'entra con il cielo buio e senza fotoni?????

Andrea I.
22-03-2013, 08:43
Ma non si fa prima a dire che é vero che il cosmo é pieno di "luce", solo che NOI non riusciamo a "vederla"?
Bella questa discussione, comunque. Mi sta dando parecchi spunti di riflessione, grazie :biggrin:

Vincenzo Zappalà
22-03-2013, 10:03
Ma non si fa prima a dire che é vero che il cosmo é pieno di "luce", solo che NOI non riusciamo a "vederla"?
Bella questa discussione, comunque. Mi sta dando parecchi spunti di riflessione, grazie :biggrin:

mmm.... un po' troppo semplicistica... Alcunre stelle non le vediamo per colpa del redshift, altre perchè la velocità della luce è minore di quella di espansione, altre perchè sono troppo deboli (attenzione però che andando più lontani il numero aumenta in modo analogo: vedi Olbers). Ma, soprattutto, perchè l'Universo è finito. Se non ci fosse redshift ed espansione potremmo comunque vederne in numero limitato.n Il paradosso è risolto, ma non si sa esattamente qual'è la ragione principale :biggrin:

Luigi
22-03-2013, 10:13
Caro Enzo,
vorrei sottoporti una domanda che mi sono posto in metro stamattina mentre leggevo il tuo articolo sui coni di luce e l’altro sul paradosso di Olbers (molti penseranno che sono matto);). Premetto che per mia natura confido molto nelle intuizioni delle menti che ci hanno preceduto (anche di centinaia di anni) ed anche nella libertà di chi oggi vuole essere svincolato da una certa ortodossia nelle speculazioni scientifiche (anche nei miei studi economici il mio approccio è stato questo).
La questione è questa: posto che il modello standard fonda le sue basi sugli elementi costitutivi del modello Lambda - CDM ovvero materia oscura ed energia oscura , che costituirebbero il 96% dell’Universo (elementi la cui esistenza è solo una ipotesi, correggimi se sbaglio); che l’accelerazione dell’espansione dell’Universo rende sempre più difficile catturare i fotoni emessi dalle “case dei bambini diretti a scuola” più lontane (uso i tuoi esempi per essere più chiaro a tutti); che il paradosso di Olbers (o meglio le prove delle errate ipotesi di fondo sul quale si basava) ci dimostra che ciò che noi “vediamo” è solo una parte delle “casette sparse per il paese” (così come spieghi nel forum “Astronomia” ad Alexander la luce emessa dalle “casette”, prima o poi, data l’accelerazione dell’espansione dello spazio, non sarà più percepita dall’osservatore; che ad’oggi non abbiamo ancora osservato i “primi oggetti” nati dal Big Bang e che sebbene stimiamo l’età dell’Universo in 13,72 miliardi di anni in maniera alquanto precisa le teorie sull'origine dello stato primordiale restano solo allo stato speculativo; (scusa per l’eccesso di premesse).
Sarebbe errato pensare che (come al solito) siamo vittima della nostra errata percezione della realtà (come per la fisica di Newton) e ci arrovelliamo nel tentativo di spiegare qualcosa che è ancora troppo distante dalle nostre conoscenze? Insomma, siamo certi che ciò che vediamo intorno a noi si allontana (effetto Doppler), siamo certi che anche lo spazio vuoto è pregno di radiazione elettromagnetica (radiazione cosmica di fondo), ma poi come facciamo a costruire un modello (sebbene elegante e ben impostato formalmente) per descrivere la nascita dell’Universo? Quali sono le altre certezze che abbiamo (e che ovviamente io ignoro) tali da rendere il modello inflazionistico “sufficientemente realistico”?
(Ovviamente ho provato a leggere qualche cosa sull’esperimento COBE, ma è ancora troppo complesso per me; ecco perché ti chiedo aiuto)

Andrea I.
22-03-2013, 10:24
mmm.... un po' troppo semplicistica... Alcunre stelle non le vediamo per colpa del redshift, altre perchè la velocità della luce è minore di quella di espansione, altre perchè sono troppo deboli (attenzione però che andando più lontani il numero aumenta in modo analogo: vedi Olbers). Ma, soprattutto, perchè l'Universo è finito. Se non ci fosse redshift ed espansione potremmo comunque vederne in numero limitato.n Il paradosso è risolto, ma non si sa esattamente qual'è la ragione principale :biggrin:

Non puo essere semplicemente a causa della "singolarità" dell'osservatore? Se ad esempio sommassimo cio che "vedono" piu' osservatori probabilmente otterremmo il risultato del cosmo totalmente illuminato, mentre ogni singolo osservatore é limitato alla luce che lo raggiunge....non so se riesco a spiegarmi:thinking:

Scusate se insisto, ma davanti a questi interrogativi non resisto...:razz:

Gianluca Paone
22-03-2013, 11:12
senz'altro! Con le "nuove" regole però...:biggrin: Approfondimenti solo per chi mostra volontà...
Sono proprio un testone, eh!!:mad:

Scrivo l'ultimo e poi ne faccio un elenco per difficoltà...
ciao grande

Ho fame, continua a darci da mangiare.... anche con le nuove regole :D

Gianluca Paone
22-03-2013, 11:21
Caro Enzo,
vorrei sottoporti una domanda che mi sono posto in metro stamattina mentre leggevo il tuo articolo sui coni di luce e l’altro sul paradosso di Olbers (molti penseranno che sono matto);)

Ecco, ho il mal di testa....:D
Enzo aiutami tu.....stò leggendo il teatro inifinito del cosmo.....vado subito a rileggermi il paradosso di Olbers

Vincenzo Zappalà
22-03-2013, 13:29
Caro Enzo,

Sarebbe errato pensare che (come al solito) siamo vittima della nostra errata percezione della realtà (come per la fisica di Newton) e ci arrovelliamo nel tentativo di spiegare qualcosa che è ancora troppo distante dalle nostre conoscenze? Insomma, siamo certi che ciò che vediamo intorno a noi si allontana (effetto Doppler), siamo certi che anche lo spazio vuoto è pregno di radiazione elettromagnetica (radiazione cosmica di fondo), ma poi come facciamo a costruire un modello (sebbene elegante e ben impostato formalmente) per descrivere la nascita dell’Universo? Quali sono le altre certezze che abbiamo (e che ovviamente io ignoro) tali da rendere il modello inflazionistico “sufficientemente realistico”?
(Ovviamente ho provato a leggere qualche cosa sull’esperimento COBE, ma è ancora troppo complesso per me; ecco perché ti chiedo aiuto)

la fisica di Newton non era sbagliata e ci permette di viaggiare tra i pianeti con una precisione incredibile. Era solo approssimata per le distanze e le velocità del Cosmo in generale e non teneva in conto della deformazione spazio temporale. Cose necessarie proprio nel momento in cui abbiamo cercato di guardare molto lontano. E' come se mi dicessi che due rette parallele che non si incontrano mai è un concetto errato. No, è giusto in un intorno abbastanza grande della nostra scuola, ma non a livello universo globale.

Dell'effetto doppler siamo più che sicuri, se non altro perhè si scoprono i sistemi doppi stellari proprio sfruttandolo fino a valutare velocità dell'ordine dei metri al secondo. Le osservazioni della RCF è ormai una certezza osservativa e COBE ne dà un'ulteriore conferma. Il modello standard ha avuto innumerevoli conferme, anche se non tutti i problemi sono ancora risolti. Insomma, c'è ancora lavoro da fare, ma la strada è quella giusta sicuramente. La materia oscura può esserci o no, ma non causerebbe una sconfitta o una vittoria del modello standard, ma solo dell'applicazione di alcune leggi fisiche a scale di grandezze mai prima investigate.

Io mi guardo sempre ben dal cercare di pensare a teorie innovative senza avere la preparazione dei grandi fisici del secolo scorso. Stai sicuro che se vi erano altre strade sotto agli occhi di tutti le avrebbero già scoperte. La grandezza e la lucidità degli antichi greci, di Galileo, di Newton, ecc., ecc., rimagono validissime ancora oggi. Fidiamoci delle grandi menti del passato e per comptere con loro ci vuole, innanzitutto, un'enorme umiltà scientifica.

Vincenzo Zappalà
22-03-2013, 13:32
Non puo essere semplicemente a causa della "singolarità" dell'osservatore? Se ad esempio sommassimo cio che "vedono" piu' osservatori probabilmente otterremmo il risultato del cosmo totalmente illuminato, mentre ogni singolo osservatore é limitato alla luce che lo raggiunge....non so se riesco a spiegarmi:thinking:

Scusate se insisto, ma davanti a questi interrogativi non resisto...:razz:

Stai tranquillo... Nell'Universo non esiste un osservatore avvantaggiato o speciale, per la sua stessa definizione, essendo nato da un punto. Ognuno è centro e periferia. Se ognuno vede un Cielo più buio è perchè il cielo è più buio: non posso fare 5 + 5 = 10. Posso solo farere 5 = 5 = 5.

Luigi
22-03-2013, 15:36
la fisica di Newton non era sbagliata e ci permette di viaggiare tra i pianeti con una precisione incredibile. Era solo approssimata per le distanze e le velocità del Cosmo in generale e non teneva in conto della deformazione spazio temporale. Cose necessarie proprio nel momento in cui abbiamo cercato di guardare molto lontano. E' come se mi dicessi che due rette parallele che non si incontrano mai è un concetto errato. No, è giusto in un intorno abbastanza grande della nostra scuola, ma non a livello universo globale.

Dell'effetto doppler siamo più che sicuri, se non altro perhè si scoprono i sistemi doppi stellari proprio sfruttandolo fino a valutare velocità dell'ordine dei metri al secondo. Le osservazioni della RCF è ormai una certezza osservativa e COBE ne dà un'ulteriore conferma. Il modello standard ha avuto innumerevoli conferme, anche se non tutti i problemi sono ancora risolti. Insomma, c'è ancora lavoro da fare, ma la strada è quella giusta sicuramente. La materia oscura può esserci o no, ma non causerebbe una sconfitta o una vittoria del modello standard, ma solo dell'applicazione di alcune leggi fisiche a scale di grandezze mai prima investigate.

Io mi guardo sempre ben dal cercare di pensare a teorie innovative senza avere la preparazione dei grandi fisici del secolo scorso. Stai sicuro che se vi erano altre strade sotto agli occhi di tutti le avrebbero già scoperte. La grandezza e la lucidità degli antichi greci, di Galileo, di Newton, ecc., ecc., rimagono validissime ancora oggi. Fidiamoci delle grandi menti del passato e per comptere con loro ci vuole, innanzitutto, un'enorme umiltà scientifica.

Grazie per la risposta. Era proprio quello che pensavo e speravo ;) tu mi dicessi. Sai, è come quando ti affidi ad un professionista (medico, commercialista, avvocato ecc...) i tuoi dubbi possono essere solo risolti con la conoscenza di chi ne sa più di te e di cui ti fidi.
P.s. non intendevo dire che la fisica di Newton non è corretta (lungi da me), bensì che è "cucita" sullo stato della natura che noi percepiamo "ad occhio nudo", per grandezze e parametri da noi direttamente osservabili, insomma; ma la natura stessa va oltre ciò che noi percepiamo...

Elena
23-03-2013, 05:08
No, no, non ci siamo proprio!
i fotoni partono dalle stelle e NON nascono a contatto con l'atmosfera! Caso mai l'atmosfera ne assorbe una parte e rende la luce più flebile a seconda della lunghezza d'onda. Il puntino luminoso è tutta la luce che noi vediamo arrivare dalla stella e inviata nella nostra direzione. Il paradosso di Olbers dice solo che le stelle dovrebbero essere così tante che se ne dovrebbe vedere una in ogni punto del cielo. Non è assolutamente l'atmosfera che ci permette di vedere le stelle! Anzi, ci disturba e non poco. Se fossimo fuori dall'atmosfera se ne vedrebbero di più, ma il paradosso di Olbers rimarrebbe valido.

Scusami se te lo dico... ma hai proprio bisogno di un libro di base che affronti anche la luce e cose del genere...;) Vedrai che Rosetta prima e il testro dopo ti chiariranno le idee...

Premetto il "No,no, non ci siamo proprio!" come " hai proprio bisogno di un libro di base" NON mi sono piaciuti affatto. Ho già detto che mi interesso di queste cose solo a livello amatoriale e simili considerazioni personali che sotto intendono " Oddio, quanto sei ignorante!", non mi vanno proprio. Sono qui per cercare di capire e ho smesso di andare a scuola, a farmi bacchettare, già da un bel pezzo. Comunque specifico quello che volevo dire fornendo principalmente citazioni.
"la radiazione solare è l'energia radiante emessa nello spazio interplanetario dal Sole, generata a partire dalle reazioni termonucleari di fusione che avvengono nel nucleo solare e che producono radiazioni elettromagnetiche a varie frequenze o lunghezze d'onda, le quali si propagano poi nello spazio alle velocità tipiche di queste onde. Ad essa si associa l'energia solare." (cit.)
"Il fotone o quanto di luce è il pacchetto elementare di energia che costituisce la radiazione elettromagnetica.[1] Secondo il modello standard è una particella elementare mediatore e quindi responsabile dell'interazione elettromagnetica. Avendo spin intero, il fotone è un bosone.
Il termine fotone (dal greco φῶς gen. φωτός "phòs, photòs" che significa luce) è stato coniato nel 1926 dal chimico statunitense Gilbert Lewis, che pubblicò un testo in cui il fotone è considerato "non creabile e indistruttibile".[2] Sebbene tale affermazione è stata successivamente confutata, il termine fu subito usato da molti fisici.
In fisica il fotone è solitamente identificato dalla lettera greca γ (gamma). Tale simbolo deriva probabilmente dai raggi gamma, scoperti nel 1900 da Paul Villard[3][4] e riconosciuti essere una forma di radiazione elettromagnetica nel 1914 da Ernest Rutherford ed Edward Andrade.[5]" (cit.)

Quindi, la fuori è buio! Buona giornata a tutti.:)

Vincenzo Zappalà
23-03-2013, 06:10
Premetto il "No,no, non ci siamo proprio!" come " hai proprio bisogno di un libro di base" NON mi sono piaciuti affatto. Ho già detto che mi interesso di queste cose solo a livello amatoriale e simili considerazioni personali che sotto intendono " Oddio, quanto sei ignorante!", non mi vanno proprio. Sono qui per cercare di capire e ho smesso di andare a scuola, a farmi bacchettare, già da un bel pezzo. Comunque specifico quello che volevo dire fornendo principalmente citazioni.
"la radiazione solare è l'energia radiante emessa nello spazio interplanetario dal Sole, generata a partire dalle reazioni termonucleari di fusione che avvengono nel nucleo solare e che producono radiazioni elettromagnetiche a varie frequenze o lunghezze d'onda, le quali si propagano poi nello spazio alle velocità tipiche di queste onde. Ad essa si associa l'energia solare." (cit.)
"Il fotone o quanto di luce è il pacchetto elementare di energia che costituisce la radiazione elettromagnetica.[1] Secondo il modello standard è una particella elementare mediatore e quindi responsabile dell'interazione elettromagnetica. Avendo spin intero, il fotone è un bosone.
Il termine fotone (dal greco φῶς gen. φωτός "phòs, photòs" che significa luce) è stato coniato nel 1926 dal chimico statunitense Gilbert Lewis, che pubblicò un testo in cui il fotone è considerato "non creabile e indistruttibile".[2] Sebbene tale affermazione è stata successivamente confutata, il termine fu subito usato da molti fisici.
In fisica il fotone è solitamente identificato dalla lettera greca γ (gamma). Tale simbolo deriva probabilmente dai raggi gamma, scoperti nel 1900 da Paul Villard[3][4] e riconosciuti essere una forma di radiazione elettromagnetica nel 1914 da Ernest Rutherford ed Edward Andrade.[5]" (cit.)

Quindi, la fuori è buio! Buona giornata a tutti.:)

carissima,
nessuno bacchetta nessuno. Dovevo dirti che avevi ragione? Ho solo detto che eri in errore e non avevi capito alcune cose. Capita a tutti e a me per primo! Dire che uno ignora qualcosa NON è un insulto! Anzzi dovrebbe servire per imparare (nessuno nasce ... imparato!). Io mi sforzo di fare questo e dico chiaramente come stanno le cose. Sarebbe molto più facile non scrivere libri divulgativi e non rispondere a chi dice cose inesatte. Non credi? Questo sito ha questo scopo, sicuramente assurdo nel mondo di oggi, ma spera proprio di avere un'utilità. Per chi la vuole capire, ovviamente...

Tu rispondi citando pezzi di articoli presi di qua e di là. Posso dirti che non dicono assolutamente quello che vorresti dimostrare? A parte che gamma identifica solo l'energia di un fotone e non è il fotone (infatti si chiama anche fotone gamma). In generale, la lettura di articoli, probabilmente poco compresi, ti fa concludere che al di fuori della Terra non si vedrebbero le stelle. Ti rendi conto dell'assurdità? Vi sono ormai migliaia di immagini prese dalle sonde spaziali che ci mostrano le stelle. Anzi, molte di più, dato che non esiste l'atmosfera e la luce diffusa del Sole e della Luna.

Il non volere capire questi concetti fa forse vincere il tuo orgoglio ma ti non ti aiuta a capire...

Umiltà ci vuole e non sentirsi inferiore perchè non si conosce qualcosa. Io continuo a leggere e cercare di ampliare la mia conoscenza, proprio per coprire i miei moltissimi buchi. In tante cose mi sento profondamen te ignorante e se qualcuno me lo dicesse, aiutandomi però a comprenderle, ne sarei ben contento!

Fidati: il cielo non è buio, i fotoni arrivano e si vedono anche nello spazio interstellare, il paradosso di Olbers dice cose ben diverse...

Prova ad abbassare l'orgoglio e cominciare da zero (senza alibi relativi al fatto che sei a livello amatoriale, lo siamo tutti all'inizio) e lascia perdere, per adesso, lo spin, la simmetria e cose del genere. Non bisogna imparare a memoria, ma fare propri i concetti più facili. Poi, un po' alla volta, si può arrivare dovunque. E' un risultato ovvio, dato che l'Universo siamo anche noi e non possiamo avere difficoltà a conscerci!

Mi scuso se ti sei sentita offesa. Tuttavia, non era nelle mie intezioni. Volevo solo dirigerti verso la conoscenza e la distruzione di concetti completamente errati...

Poi, fortunatamente, ognuno è libero di fare ciò che vuole: sia di essere sincero che di offendersi...

Elena
23-03-2013, 06:21
carissima,
nessuno bacchetta nessuno. Dovevo dirti che avevi ragione? Ho solo detto che eri in errore e non avevi capito alcune cose. Capita a tutti e a me per primo! Dire che uno ignora qualcosa NON è un insulto! Anzzi dovrebbe servire per imparare (nessuno nasce ... imparato!). Io mi sforzo di fare questo e dico chiaramente come stanno le cose. Sarebbe molto più facile non scrivere libri divulgativi e non rispondere a chi dice cose inesatte. Non credi? Questo sito ha questo scopo, sicuramente assurdo nel mondo di oggi, ma spera proprio di avere un'utilità. Per chi la vuole capire, ovviamente...

Tu rispondi citando pezzi di articoli presi di qua e di là. Posso dirti che non dicono assolutamente quello che vorresti dimostrare? A parte che gamma identifica solo l'energia di un fotone e non è il fotone (infatti si chiama anche fotone gamma). In generale, la lettura di articoli, probabilmente poco compresi, ti fa concludere che al di fuori della Terra non si vedrebbero le stelle. Ti rendi conto dell'assurdità? Vi sono ormai migliaia di immagini prese dalle sonde spaziali che ci mostrano le stelle. Anzi, molte di più, dato che non esiste l'atmosfera e la luce diffusa del Sole e della Luna.

Il non volere capire questi concetti fa forse vincere il tuo orgoglio ma ti non ti aiuta a capire...

Umiltà ci vuole e non sentirsi inferiore perchè non si conosce qualcosa. Io continuo a leggere e cercare di ampliare la mia conoscenza, proprio per coprire i miei moltissimi buchi. In tante cose mi sento profondamen te ignorante e se qualcuno me lo dicesse, aiutandomi però a comprenderle, ne sarei ben contento!

Fidati: il cielo non è buio, i fotoni arrivano e si vedono anche nello spazio interstellare, il paradosso di Olbers dice cose ben diverse...

Prova ad abbassare l'orgoglio e cominciare da zero (senza alibi relativi al fatto che sei a livello amatoriale, lo siamo tutti all'inizio) e lascia perdere, per adesso, lo spin, la simmetria e cose del genere. Non bisogna imparare a memoria, ma fare propri i concetti più facili. Poi, un po' alla volta, si può arrivare dovunque. E' un risultato ovvio, dato che l'Universo siamo anche noi e non possiamo avere difficoltà a conscerci!

Mi scuso se ti sei sentita offesa. Tuttavia, non era nelle mie intezioni. Volevo solo dirigerti verso la conoscenza e la distruzione di concetti completamente errati...

Poi, fortunatamente, ognuno è libero di fare ciò che vuole: sia di essere sincero che di offendersi...

Abbasserò il mio orgoglio, ma ripeto con forza che gli spazi siderali sono bui, così come dimostrano tutte le immagini provenienti dallo spazio, ciò che noi vediamo sulla Terra è dovuto principalmente al nostro tipo di percezione che è molto specifico e riguarda il campo neurologico. L'aver scritto del paradosso di Olbers, non voleva giungere a questa inutile discussione, ma solo far presente che pur trovando, come detto, meraviglioso l'articolo, sia come stesura che come contenuto, non lo trovavo calzante per le mie nozioni, poiché si sarebbe dovuto prevedere e considerare l'universo solo in base alle nostre limitatissime percezioni e condizioni fisico/chimiche. Tutto qui....sono ancora orgogliosa per lei, o ansiosa di avere notizie che mi portino a comprendere e ad integrare quel pochissimo che so?

Red Hanuman
23-03-2013, 06:40
Abbasserò il mio orgoglio, ma ripeto con forza che gli spazi siderali sono bui, così come dimostrano tutte le immagini provenienti dallo spazio, ciò che noi vediamo sulla Terra è dovuto principalmente al nostro tipo di percezione che è molto specifico e riguarda il campo neurologico. L'aver scritto del paradosso di Olbers, non voleva giungere a questa inutile discussione, ma solo far presente che pur trovando, come detto, meraviglioso l'articolo, sia come stesura che come contenuto, non lo trovavo calzante per le mie nozioni, poiché si sarebbe dovuto prevedere e considerare l'universo solo in base alle nostre limitatissime percezioni e condizioni fisico/chimiche. Tutto qui....sono ancora orgogliosa per lei, o ansiosa di avere notizie che mi portino a comprendere e ad integrare quel pochissimo che so?
No, non ci siamo..... La percezione di 'cielo blu" che abbiamo da Terra dipende dalla diffusione della luce solare da parte delle molecole d'aria, le quali appunto diffondono meglio la luce blu di quella delle altre frequenze del visibile. Senza atmosfera, vedremmo il cielo nero stellato. E anche la cometa di giorno.:cry:
Il nostro tipo di percezione c'entra solo quando i nostri organi interpretano la radiazione luminosa che ci giunge, ma questo non influisce per nulla sulla trasmissione dell'onda luminosa. La luce è un quanto di energia che si trasmette sotto forma di onda elettromagnetica, la quale si autosostenta (cioè non ha bisogno di un mezzo per trasmettersi come le onde sonore, ma può muoversi tranquillamente nel vuoto, a volte anche per decine di miliardi di anni). Nella trasmissione della luce e nella sua generazione l'atmosfera non c'entra NULLA.
La neurologia e la neurofisiologia c'entrano solo nel determinare quali lunghezze d'onda possiamo vedere e in che modo le percepiamo. Prova ne sia che lo spettro luminoso che vediamo è solo una porzione minuscola e miserrima dello spettro di luce complessivo.... ;)

Vincenzo Zappalà
23-03-2013, 06:45
Abbasserò il mio orgoglio, ma ripeto con forza che gli spazi siderali sono bui, così come dimostrano tutte le immagini provenienti dallo spazio, ciò che noi vediamo sulla Terra è dovuto principalmente al nostro tipo di percezione che è molto specifico e riguarda il campo neurologico. L'aver scritto del paradosso di Olbers, non voleva giungere a questa inutile discussione, ma solo far presente che pur trovando, come detto, meraviglioso l'articolo, sia come stesura che come contenuto, non lo trovavo calzante per le mie nozioni, poiché si sarebbe dovuto prevedere e considerare l'universo solo in base alle nostre limitatissime percezioni e condizioni fisico/chimiche. Tutto qui....sono ancora orgogliosa per lei, o ansiosa di avere notizie che mi portino a comprendere e ad integrare quel pochissimo che so?

Forse stiamo parlando di due cose diverse. Lo spazio siderale non è buio, ma è costellato di numerosissime luci stellari e galattiche. Il paradossi di Olbers riguardava quel tipo di luce (non quella diffusa dal Sole). Lui diceva che se l'Universo fosse infinito e tutta la luce potesse arrivare fino all'osservatore, il cielo dovrebbe apparire così ricco di stelle da essere completamente illuminato (al di fuori della nostra atmosfera). Il paradosso si risolve per varie cause, quali il redshift, l'Universo finito e anche altre cause secondarie. Tuttavia, resta il fatto che la luce è quella che è ed esiste al di là della nostra capacità di ricezione. Non per niente noi vediamo solo un piccolo intervallo di lunghezza d'onda, mentre essa è composta da uno spettro ben più vasto. Dovresi cercare di farmi capire cosa intendi tu per universo buio. Un universo trapuntato di luci stellari NON è buio. SE invece intendi il cielo diurno, la colpa è solo del Sole. Ma, le immagini di Hubble ti sembrano prive di luci? Eppure è fuori dall'atmosfera!

Non riesco a comprendere cosa intendi per buio. Scusa la mia ... ignoranza. Spiegati meglio e vedrò se posso aiutarti a comprendere...

Vincenzo Zappalà
23-03-2013, 06:47
No, non ci siamo..... La percezione di 'cielo blu" che abbiamo da Terra dipende dalla diffusione della luce solare da parte delle molecole d'aria, le quali appunto diffondono meglio la luce blu di quella delle altre frequenze del visibile. Senza atmosfera, vedremmo il cielo nero stellato. E anche la cometa di giorno.:cry:
Il nostro tipo di percezione c'entra solo quando i nostri organi interpretano la radiazione luminosa che ci giunge, ma questo non influisce per nulla sulla trasmissione dell'onda luminosa. La luce è un quanto di energia che si trasmette sotto forma di onda elettromagnetica, la quale si autosostenta (cioè non ha bisogno di un mezzo per trasmettersi come le onde sonore, ma può muoversi tranquillamente nel vuoto, a volte anche per decine di miliardi di anni). Nella trasmissione della luce e nella sua generazione l'atmosfera non c'entra NULLA.
La neurologia e la neurofisiologia c'entrano solo nel determinare quali lunghezze d'onda possiamo vedere e in che modo le percepiamo. Prova ne sia che lo spettro luminoso che vediamo è solo una porzione minuscola e miserrima dello spettro di luce complessivo.... ;)

due bocche e una sola testa...:biggrin:

Elena
23-03-2013, 06:59
No, non ci siamo..... La percezione di 'cielo blu" che abbiamo da Terra dipende dalla diffusione della luce solare da parte delle molecole d'aria, le quali appunto diffondono meglio la luce blu di quella delle altre frequenze del visibile. Senza atmosfera, vedremmo il cielo nero stellato. E anche la cometa di giorno.:cry:
Il nostro tipo di percezione c'entra solo quando i nostri organi interpretano la radiazione luminosa che ci giunge, ma questo non influisce per nulla sulla trasmissione dell'onda luminosa. La luce è un quanto di energia che si trasmette sotto forma di onda elettromagnetica, la quale si autosostenta (cioè non ha bisogno di un mezzo per trasmettersi come le onde sonore, ma può muoversi tranquillamente nel vuoto, a volte anche per decine di miliardi di anni). Nella trasmissione della luce e nella sua generazione l'atmosfera non c'entra NULLA.
La neurologia e la neurofisiologia c'entrano solo nel determinare quali lunghezze d'onda possiamo vedere e in che modo le percepiamo. Prova ne sia che lo spettro luminoso che vediamo è solo una porzione minuscola e miserrima dello spettro di luce complessivo.... ;)

Rifaccio la domanda, forse non riesco a spiegarmi bene: per quale motivo lo spazio siderale ( freddo) è buio? Per quale motivo, se dal sole partono fotoni e non radiazioni, non vediamo la luce anche di notte? Per quale motivo vengono usati filtri colorati per definire alla vista umana i corpi astrali? Per quale motivo si parla di corpi neri o trasparenti? Per quale motivo le prime fotografie dello sbarco sulla Luna non avevano stelle sullo sfondo e sono state aggiunte successivamente? ( Nel 69 ho visto la trasmissione e poi ho visto le foto sia in un modo che nell'altro). I discorsi sulla neurologia e la neurofisiopatologia li lascio volentierissimo a mio marito che oltre ad essere laureato in medicina è specializzato in ambedue i campi oltre che a quello della epilessia è ha scritto molti testi a tal proposito. Grazie

Vincenzo Zappalà
23-03-2013, 07:16
Rifaccio la domanda, forse non riesco a spiegarmi bene: per quale motivo lo spazio siderale ( freddo) è buio? Per quale motivo, se dal sole partono fotoni e non radiazioni, non vediamo la luce anche di notte? Per quale motivo vengono usati filtri colorati per definire alla vista umana i corpi astrali? Per quale motivo si parla di corpi neri o trasparenti? Per quale motivo le prime fotografie dello sbarco sulla Luna non avevano stelle sullo sfondo e sono state aggiunte successivamente? ( Nel 69 ho visto la trasmissione e poi ho visto le foto sia in un modo che nell'altro). I discorsi sulla neurologia e la neurofisiopatologia li lascio volentierissimo a mio marito che oltre ad essere laureato in medicina è specializzato in ambedue i campi oltre che a quello della epilessia è ha scritto molti testi a tal proposito. Grazie

Lo spazio siderale è buio solo dove non esiste niente in grado di produrre luce. Atomi neutri, ad esempio, non possono farlo. La luce nasce solo se si realizzano certe considizioni, come ci insegna la storia dell'Universo. Tuttavia, quando guardiamo lìUniverso, deve esistere in qualsiasi direzione almeno una stella che sta inviando la luce e quindi dovrebbe apparirci illuminato (paradosso di Olbers).

Non vediamo la luce di notte perchè la luce del Sole è bloccata dalla Terra.

Vengono usati filtri solo per mettere in rilievo particolari lunghezze d'onda della luce e, di conseguenza, che tipo di composto chimico esiste nella sorgente di luce. Sono colori apparenti che ci permettono uno studio accurato dei composti. La luce del Sole è generalmente bianca, ma con appositi filtri o spettrografi si può analizzare in tutte le sue lunghezze d'onda e capire che elementi contiene la stella.

Il corpo nero NON è trasparente e non è nemmeno nero. E' un corpo che emette luce solo in base alla sua temperatura. Ne ho parlato spesso e volentieri in questo sito. Diventa nero solo a una temperatura pari allo zero assoluto.

Le prime foto della Luna non avevano stelle disfondo a causa del tempo di esposizione e della luce riflessa dalla luce (se ho capito bene il tipo di foto che intendi). Come ti ho già detto, lo Spaze Telescope è al di fuori dell'atmosfera e quindi è come essere sulla Luna. Eppure, riceve luce da tutte le aprti come mostrano le sue immagini fantastiche sia nel visibile che in altre lunghezze d'onda.

Come l'occhio recepisce i colori, il tipo di luce, la luminosità sono problemi nostri, indipendenti dalla luce in se stessa.

Nessun dubbio che tuo marito sia un esperto di livello superiore. Qui si stava parlando di Universo e non di neurologia o medicina...

In conclusione: un punto dello spazio dove non vi è materia o non è eccitata non può produrre luce. Al limite può rifletterla se esiste qualcosa che la riflette, come, ad esempio, certe nebulose "neutre", ma che appaiono luminose solo perchè riflettono la luce che le investe e che proviene da stelle o da nebulose in cui esistono ioni in grado di produrla.

Di più non posso proprio dire. Se non cambi l'approccio e certi atti di fede che ti sei imposta, la vedo difficile...

Red Hanuman
23-03-2013, 07:26
Rifaccio la domanda, forse non riesco a spiegarmi bene: per quale motivo lo spazio siderale ( freddo) è buio?

La luce procede in linea retta. Mancando un mezzo come l'aria che consenta la diffusione, puoi vedere luce solo se i tuoi occhi sono correttamente direzionati verso la fonte di luce. Il resto, ovviamente, ti pare buio.


Per quale motivo, se dal sole partono fotoni e non radiazioni, non vediamo la luce anche di notte?

Qui interviene anche la fisiologia dell'occhio. Di notte, il Sole è occultato dalla massa della Terra, e noi non possiamo vederlo perché siamo nella sua ombra. La luce delle stelle e della Luna non è sufficiente per farci vedere l'effetto della diffusione della luce, perché i nostri occhi, pur essendo ottimi strumenti, non sono così sensibili da percepire quel minimo di luce diffusa. Ma lo vedono bene le macchine fotografiche, per le quali l'effetto della diffusione è evidente. E anche quello dell'inquinamento luminoso. :cry:
Comunque, fotoni e radiazioni sono due aspetti della stessa cosa. La luce è sia particella (fotone) che onda (radiazione).....

Per quale motivo vengono usati filtri colorati per definire alla vista umana i corpi astrali?

Veramente, i filtri vengono usati nelle riprese con fotocamere per evidenziare aspetti che l'occhio, per la sua conformazione, potrebbe non cogliere. Ma la luce degli astri E' colorata di suo. Solo che i nostri occhi non riescono in molti casi a percepirne il colore, perché è molto flebile. La luce degli astri viene comunemente scomposta nei suoi colori (e oltre) per studiare alcune proprietà a distanza. Si chiama SPETTRO di luce.


Per quale motivo si parla di corpi neri o trasparenti?

Beh, qui dipende rispettivamente dalla grado di riflessione della luce da parte di un corpo e del grado di permeabilità del corpo. Alcuni corpi assorbono completamente la luce ad un gran numero di lunghezze d'onda, altri no.
Se si fa passare una luce bianca in un corpo, alcune onde luminose vengono assorbite, altre no. Più sono assorbite, più il corpo diventa opaco. E' un principio che uso tutti i giorni, quando faccio analisi in laboratorio...
Poi, la definizione di corpo nero si può riferire anche ad un corpo ideale che assorbe od emette TUTTE le lunghezze d'onda, e sulla base dello spettro si può risalire alla sua temperatura...


Per quale motivo le prime fotografie dello sbarco sulla Luna non avevano stelle sullo sfondo e sono state aggiunte successivamente? ( Nel 69 ho visto la trasmissione e poi ho visto le foto sia in un modo che nell'altro).


Per carità, lasciamo perdere i complottismi...... :cry:
Quello che è capitato in quelle foto è un banalissimo effetto che qualsiasi fotografo conosce e sperimenta tutti i giorni. Per evitare che la pellicola (o il sensore CCD oggi) vadano in saturazione, l'esposimetro regola i tempi di ripresa sulla base della fonte luminosa più forte. In questo modo, però, si perdono le fonti più deboli. Nel caso che citi, le foto che riprendono porzioni della Luna mancano delle stelle per questo motivo. E niente altro....


I discorsi sulla neurologia e la neurofisiopatologia li lascio volentierissimo a mio marito che oltre ad essere laureato in medicina è specializzato in ambedue i campi oltre che a quello della epilessia è ha scritto molti testi a tal proposito. Grazie


Se permetti... Tuo marito sarà anche bravissimo, ma non ce lo vedo né a fare il fisico né a fare l'idraulico.
A ognuno il suo mestiere....

Elena
23-03-2013, 07:34
Lo spazio siderale è buio solo dove non esiste niente in grado di produrre luce. Atomi neutri, ad esempio, non possono farlo. La luce nasce solo se si realizzano certe considizioni, come ci insegna la storia dell'Universo. Tuttavia, quando guardiamo lìUniverso, deve esistere in qualsiasi direzione almeno una stella che sta inviando la luce e quindi dovrebbe apparirci illuminato (paradosso di Olbers).

Non vediamo la luce di notte perchè la luce del Sole è bloccata dalla Terra.

Vengono usati filtri solo per mettere in rilievo particolari lunghezze d'onda della luce e, di conseguenza, che tipo di composto chimico esiste nella sorgente di luce. Sono colori apparenti che ci permettono uno studio accurato dei composti. La luce del Sole è generalmente bianca, ma con appositi filtri o spettrografi si può analizzare in tutte le sue lunghezze d'onda e capire che elementi contiene la stella.

Il corpo nero NON è trasparente e non è nemmeno nero. E' un corpo che emette luce solo in base alla sua temperatura. Ne ho parlato spesso e volentieri in questo sito. Diventa nero solo a una temperatura pari allo zero a

Le prime foto della Luna non avevano stelle disfondo a causa del tempo di esposizione e della luce riflessa dalla luce (se ho capito bene il tipo di foto che intendi). Come ti ho già detto, lo Spaze Telescope è al di fuori dell'atmosfera e quindi è come essere sulla Luna. Eppure, riceve luce da tutte le aprti come mostrano le sue immagini fantastiche sia nel visibile che in altre lunghezze d'onda.

Come l'occhio recepisce i colori, il tipo di luce, la luminosità sono problemi nostri, indipendenti dalla luce in se stessa.

Nessun dubbio che tuo marito sia un esperto di livello superiore. Qui si stava parlando di Universo e non di neurologia o medicina...

In conclusione: un punto dello spazio dove non vi è materia o non è eccitata non può produrre luce. Al limite può rifletterla se esiste qualcosa che la riflette, come, ad esempio, certe nebulose "neutre", ma che appaiono luminose solo perchè riflettono la luce che le investe e che proviene da stelle o da nebulose in cui esistono ioni in grado di produrla.

Di più non posso proprio dire. Se non cambi l'approccio e certi atti di fede che ti sei imposta, la vedo difficile...

Una puntina di spillo (Terra) oscura un'arancia (Sole) ? Ecco ora sono veramente ancora più confusa! Ho citato mio marito, tanto per far capire che se ho bisogno di informazioni neurologiche, ho a chi rivolgermi. Comunque è vedo, non ho la dignità giusta per stare in questo forum di scienziati, quindi me ne vado. Scusate il disturbo :D

Red Hanuman
23-03-2013, 07:40
Una puntina di spillo (Terra) oscura un'arancia (Sole) ? Ecco ora sono veramente ancora più confusa! Ho citato mio marito, tanto per far capire che se ho bisogno di informazioni neurologiche, ho a chi rivolgermi. Comunque è vedo, non ho la dignità giusta per stare in questo forum di scienziati, quindi me ne vado. Scusate il disturbo :D

Direi che un'arancia (Terra) mette in'ombra un microbo (uomo)....
Scusa, ma allora come spieghi che al tramonto una montagna occulti il Sole e ci faccia ombra? Se estendi questa semplice considerazione ad un corpo più grande come la Terra ci arrivi....
Via, a queste considerazioni ci arrivavano anche gli astrologi caldei più di tremila anni fa... :cry:
E non avevano i satelliti e Hubble....

Vincenzo Zappalà
23-03-2013, 08:30
Una puntina di spillo (Terra) oscura un'arancia (Sole) ? Ecco ora sono veramente ancora più confusa! Ho citato mio marito, tanto per far capire che se ho bisogno di informazioni neurologiche, ho a chi rivolgermi. Comunque è vedo, non ho la dignità giusta per stare in questo forum di scienziati, quindi me ne vado. Scusate il disturbo :D

sei partita con il piede sbagliato. Invece di cercare di imparare hai cercato di imporre una tua visione fantasiosa del Cosmo, basata su idee senza peso scientifico. Se è ammissibile partire da zero, non è ammissibile farsene un vanto e prendersela con chi ha studiato. Credo che anche tuo marito non sia nato sapendo tutto sul cervello. Ci ha messo umiltà e voglia di imparare.

Se la vedi così, ci dispiace, ma non possiamo dire di aver fatto una grande perdita...:hm:

Luigi
23-03-2013, 09:52
Una puntina di spillo (Terra) oscura un'arancia (Sole) ? Ecco ora sono veramente ancora più confusa! Ho citato mio marito, tanto per far capire che se ho bisogno di informazioni neurologiche, ho a chi rivolgermi. Comunque è vedo, non ho la dignità giusta per stare in questo forum di scienziati, quindi me ne vado. Scusate il disturbo :D

Cara Elena,
forse io sono ancora più a digiuno di te rispetto alle materie complesse di cui parliamo, e capisco la tua frustrazione... ma vorrei farti un esempio che possa servire a mediare la discussione tra te Enzo e Red: anni fa giocavo a Pallacanestro (nelle giovanili di una squadra di serie A), il mio allenatore ad ogni errore me ne diceva di tutti i colori e ho pure preso qualche sberla (a volte era umiliante). Ma quando decisi di lasciare, perché non sostenevo il carico dei troppi impegni, quasi mi implorò di non desistere e mi chiese di continuare il percorso iniziato. Non lo potevo accontentare e ci salutammo calorosamente come si salutano due grandi amici. Io ho perso la grande opportunità di continuare in uno sport che mi appassionava e lui ha perso un ragazzo in cui vedeva delle potenzialità. Nessuno ha vinto.
Ti consiglio di accettare le "sberle" perché servono solo a te.

Andrea I.
23-03-2013, 13:07
Stai tranquillo... Nell'Universo non esiste un osservatore avvantaggiato o speciale, per la sua stessa definizione, essendo nato da un punto. Ognuno è centro e periferia. Se ognuno vede un Cielo più buio è perchè il cielo è più buio: non posso fare 5 + 5 = 10. Posso solo farere 5 = 5 = 5.

Uff non sono riuscito a spiegarmi :sad: magari sto facendo confusione, riprovo che son curioso di capire dove sbaglio.
Provo a fare un esempio:
Allora mettiamo che ci siano due osservatori A e B a una distanza tot l'uno dall'altro e che entrambi stiano osservando la medesima stella (e che ci vedano bene entrambi:biggrin:).
Ognuno riceve la luce che dalla stella gli arriva in linea retta(piu o meno) e a causa di questo la vedono entrambi della stessa dimensione e della stessa luminosità(sempre più o meno), ma in una posizione relativamente diversa a seconda della distanza che li separa(i due osservatori). Ognuno quindi vede la "sua" luce, e cioè quella diretta al rispettivo osservatore, giusto?
Un po come succede quando osserviamo qualcosa prima con un occhio e poi con un altro....le immagini ci appaiono leggermente spostate no?
Ora, se noi sovrapponessiomo tutte le osservazioni di tutti i possibili osservatori per coprire tutta la volta celeste osservabile(osservando, giusto per ripeterlo un'altra volta..)....come la vedremmo questa stella? avrebbe ancora una forma definita o siccome intercettiamo tutte le "angolazioni" dell'emissione luminosa la vedremmo ripetersi all'infinito nel cielo ricreando il risultato del "completamente illuminato"?
Ce l'ho fatta a buttare giu un ragionamento comprensibile?
Mi sa che son partito per uno dei miei soliti viaggi mentali senza capo ne coda :biggrin:

Vincenzo Zappalà
23-03-2013, 13:22
Uff non sono riuscito a spiegarmi :sad: magari sto facendo confusione, riprovo che son curioso di capire dove sbaglio.
Provo a fare un esempio:
Allora mettiamo che ci siano due osservatori A e B a una distanza tot l'uno dall'altro e che entrambi stiano osservando la medesima stella (e che ci vedano bene entrambi:biggrin:).
Ognuno riceve la luce che dalla stella gli arriva in linea retta(piu o meno) e a causa di questo la vedono entrambi della stessa dimensione e della stessa luminosità(sempre più o meno), ma in una posizione relativamente diversa a seconda della distanza che li separa(i due osservatori). Ognuno quindi vede la "sua" luce, e cioè quella diretta al rispettivo osservatore, giusto?
Un po come succede quando osserviamo qualcosa prima con un occhio e poi con un altro....le immagini ci appaiono leggermente spostate no?
Ora, se noi sovrapponessiomo tutte le osservazioni di tutti i possibili osservatori per coprire tutta la volta celeste osservabile(osservando, giusto per ripeterlo un'altra volta..)....come la vedremmo questa stella? avrebbe ancora una forma definita o siccome intercettiamo tutte le "angolazioni" dell'emissione luminosa la vedremmo ripetersi all'infinito nel cielo ricreando il risultato del "completamente illuminato"?
Ce l'ho fatta a buttare giu un ragionamento comprensibile?
Mi sa che son partito per uno dei miei soliti viaggi mentali senza capo ne coda :biggrin:

penso di aver capito, ma non è facile risponderti a parole...
Penso che tu parli di due osservatori che vedano stelle diverse, dato che hanno due coni di luce diversi e solo in parte coincidenti. Ebbene entrambi vedranno le stesse stelle e poi ognuno di loro ne vedrà una parte diversa. Se è così, non vedo perchè dovrebbe sommarsi la luce. Io ne vedo 50 più altre 50. L'altro osservatore vede le stesse 50 mie più altra 50 diverse. Per entrambi il cielo ha lo stesso numero di stelle (100).

Una stella invia la luce in tutte le direzioni con la stessa intensità. Qualcuno la riceve più intensa perchè è più vicino, ma nel frattempo ne vede un'altra, che per noi è vicina, molto lontana.

Scusami, ma non riesco proprio a capire come mai dovrebbero sommarsi le luci e portare a un cielo più luminoso. Ripeto ancora, ognuno vede un cielo con uno stesso numero di stelle. Anche se sommassimo i cieli visti da tutti i possibili osservatori, avremmo solo un cielo più vasto, ma sempre con un numero limitato di stelle e quindi non illuminato completamente...

Andrea I.
23-03-2013, 14:14
penso di aver capito, ma non è facile risponderti a parole...
Penso che tu parli di due osservatori che vedano stelle diverse, dato che hanno due coni di luce diversi e solo in parte coincidenti. Ebbene entrambi vedranno le stesse stelle e poi ognuno di loro ne vedrà una parte diversa. Se è così, non vedo perchè dovrebbe sommarsi la luce. Io ne vedo 50 più altre 50. L'altro osservatore vede le stesse 50 mie più altra 50 diverse. Per entrambi il cielo ha lo stesso numero di stelle (100).

Una stella invia la luce in tutte le direzioni con la stessa intensità. Qualcuno la riceve più intensa perchè è più vicino, ma nel frattempo ne vede un'altra, che per noi è vicina, molto lontana.

Scusami, ma non riesco proprio a capire come mai dovrebbero sommarsi le luci e portare a un cielo più luminoso. Ripeto ancora, ognuno vede un cielo con uno stesso numero di stelle. Anche se sommassimo i cieli visti da tutti i possibili osservatori, avremmo solo un cielo più vasto, ma sempre con un numero limitato di stelle e quindi non illuminato completamente...

No, non sto dicendo che la luce si somma. Ma che se sommiamo cio che vedono i diversi osservatori relativamente alla stessa stella vedremmo il cielo completamente illuminato(proprio perchè la stessa immagine si ripete in tutte le possibili "posizioni"). Prendiamo, per esempio il Sole....Se, mettiamo, mi metto a fotografarlo ad ogni secondo della giornata e alla fine riassumo tutto in una singola immagine, non otterrei come immagine finale un arco di luce che comprende tutta la traiettoria percorsa? E' la stessa cosa in pratica, solo che invece del movimento nel tempo del sistema Sole/Terra, considero il "fotogramma" della posizione della stessa stella per tutti i possibili osservatori e poi faccio un collage per determinare il risultato finale relativo a un determinato momento.....Hai ragione a parole é un dramma:sad: Stasera che ho piu' tempo provo a buttare giu uno schizzo, per cercare di spiegare meglio quello che intendo....sempre se hai ancora voglia di leggere le mie idiozie :biggrin:

davide1334
23-03-2013, 14:29
grande andrea,io le tue "idiozie" le trovo interessantissime,anche perchè ne ho altrettante....:biggrin:
non c'è niente da fare,ho letto diversi articoli sul paradosso di olbers ma non ci salto fuori:
presupponendo,anzi potremmo affermarlo con certezza direi, che in ogni punto di visuale prospettiva a 360 gradi che abbiamo noi dal nostro punticino in mezzo all'universo a livello di "posizione"(scusate se uso termini rozzi ed ignoranti quale io sono,vabbè) si trova comunque in"traiettoria" un oggetto,che sia stella o galassia,ok?riprendo un post di enzo per fare...appunto...luce
andiamo per punti:
1)" alcune stelle non le vediamo per colpa del redshift"
-luce troppo debole per i nostri strumenti osservativi,ma che potenzialmente ci raggiunge,giusto o sbagliato?
2)"altre perchè la velocità della luce è minore di quella di espansione"
-ok,il buio"creato" dal vuoto dell'espansione non può permettere di fare arrivare luce per differenza di velocità.la luce non può raggiungerci. giusto o sbagliato?
3)" altre perchè sono troppo deboli "
-ma questa non è fondamentalmente la stessa cosa del punto uno?
cioè,la nostra percezione di buio "dipende" solo da noi,e dalla nostra limitatezza visiva,che con i telescopi riusciamo in piccolissima parte ad "arginare"? con strumenti fantascientifici o con,come dire...."altri occhi" che riuscirebbero a catturare tutto,il paradosso di olbers si verificherebbe? mi pare che l'unico punto incontrastabile sia il numero due ovvero quello della velocità dell'espansione maggiore di quella della luce.....si,insomma non ci capisco una mazza:confused::biggrin:

SuperMagoAlex
23-03-2013, 15:24
Da quanto ho capito io all'istante Oggi noi vediamo solo quegli oggetti dell'Universo la cui luce è riuscita a raggiungerci, cioè quello che vediamo Oggi è quello contenuto nel bordo del cono. Dunque non potremmo mai vedere tutto illuminato, perché la velocità della luce è limitata, neanche avendo a disposizione un fantascientifico telescopio :)

Red Hanuman
23-03-2013, 15:25
No, non sto dicendo che la luce si somma. Ma che se sommiamo cio che vedono i diversi osservatori relativamente alla stessa stella vedremmo il cielo completamente illuminato(proprio perchè la stessa immagine si ripete in tutte le possibili "posizioni"). Prendiamo, per esempio il Sole....Se, mettiamo, mi metto a fotografarlo ad ogni secondo della giornata e alla fine riassumo tutto in una singola immagine, non otterrei come immagine finale un arco di luce che comprende tutta la traiettoria percorsa? E' la stessa cosa in pratica, solo che invece del movimento nel tempo del sistema Sole/Terra, considero il "fotogramma" della posizione della stessa stella per tutti i possibili osservatori e poi faccio un collage per determinare il risultato finale relativo a un determinato momento.....Hai ragione a parole é un dramma:sad: Stasera che ho piu' tempo provo a buttare giu uno schizzo, per cercare di spiegare meglio quello che intendo....sempre se hai ancora voglia di leggere le mie idiozie :biggrin:
Il fatto è che 'sta cosa non la puoi fare. Ognuno di noi possiede il suo univoco punto di vista, e vede in un tempo che è limitato. L'unica eccezione l'avresti se fossi proprio sull'orizzonte degli eventi di un buco nero. Ma non te lo consiglio.... :biggrin:

Red Hanuman
23-03-2013, 15:35
grande andrea,io le tue "idiozie" le trovo interessantissime,anche perchè ne ho altrettante....
non c'è niente da fare,ho letto diversi articoli sul paradosso di olbers ma non ci salto fuori:
presupponendo,anzi potremmo affermarlo con certezza direi, che in ogni punto di visuale prospettiva a 360 gradi che abbiamo noi dal nostro punticino in mezzo all'universo a livello di "posizione"(scusate se uso termini rozzi ed ignoranti quale io sono,vabbè) si trova comunque in"traiettoria" un oggetto,che sia stella o galassia,ok?riprendo un post di enzo per fare...appunto...luce
andiamo per punti:
1)" alcune stelle non le vediamo per colpa del redshift"
-luce troppo debole per i nostri strumenti osservativi,ma che potenzialmente ci raggiunge,giusto o sbagliato?

Più o meno. Luce che ci arriva "indebolita" in frequenza dell'espansione dell'universo. Per cui, il visibile diventa infrarosso, i raggi uv visibili, ecc. Ci arriva tutta, ma meno energetica...


2)"altre perchè la velocità della luce è minore di quella di espansione"
-ok,il buio"creato" dal vuoto dell'espansione non può permettere di fare arrivare luce per differenza di velocità.la luce non può raggiungerci. giusto o sbagliato?

No. La velocità dell'espansione è tale che la luce dai punti oltre la sfera di Hubble non può arrivarci MAI, perché è più lenta dell'espansione. E col tempo, sempre meno luce ci arriverà, per lo meno finché lo spazio si espande....:cry:


3)" altre perchè sono troppo deboli "
-ma questa non è fondamentalmente la stessa cosa del punto uno?
cioè,la nostra percezione di buio "dipende" solo da noi,e dalla nostra limitatezza visiva,che con i telescopi riusciamo in piccolissima parte ad "arginare"? con strumenti fantascientifici o con,come dire...."altri occhi" che riuscirebbero a catturare tutto,il paradosso di olbers si verificherebbe? mi pare che l'unico punto incontrastabile sia il numero due ovvero quello della velocità dell'espansione maggiore di quella della luce.....si,insomma non ci capisco una mazza:confused::biggrin:

In parte è così, ma se non ci fosse l'espansione, in teoria dovunque ci voltiamo in un universo infinito abbiamo un'infinito numero di stelle. Ma, visto che l'espansione c'è, la gran parte della luce che potrebbe arrivarci è oltre la sfera di Hubble, e dunque non ci arriverà mai.
Poi c'è la limitatezza della visone umana, che aggrava il tutto.... ;)

Red Hanuman
23-03-2013, 15:36
Da quanto ho capito io all'istante Oggi noi vediamo solo quegli oggetti dell'Universo la cui luce è riuscita a raggiungerci, cioè quello che vediamo Oggi è quello contenuto nel bordo del cono. Dunque non potremmo mai vedere tutto illuminato, perché la velocità della luce è limitata, neanche avendo a disposizione un fantascientifico telescopio :)
Ottimo! Hai condensato in poche parole la soluzione del paradosso di Olbers.

Andrea I.
23-03-2013, 15:37
Il fatto è che 'sta cosa non la puoi fare. Ognuno di noi possiede il suo univoco punto di vista, e vede in un tempo che è limitato. L'unica eccezione l'avresti se fossi proprio sull'orizzonte degli eventi di un buco nero. Ma non te lo consiglio.... :biggrin:

Aridaje che mi mandate in un buco nero :biggrin: Lo so che non lo posso fare, essendo io un singolo osservatore. Era che ,seguendo sto ragionamento contorto, mi viene da pensare che effettivamente il cielo é tutto illuminato, anche da una singola stella..... Solo che non lo possiamo vedere!

Red Hanuman
23-03-2013, 15:40
Aridaje che mi mandate in un buco nero :biggrin: Lo so che non lo posso fare, essendo io un singolo osservatore. Era che ,seguendo sto ragionamento contorto, mi viene da pensare che effettivamente il cielo é tutto illuminato, anche da una singola stella..... Solo che non lo possiamo vedere!
Con un'universo infinito ma chiuso e non in espansione, avendo abbastanza tempo... Se pò ffa.... ;):biggrin:

Vincenzo Zappalà
24-03-2013, 07:03
No, non sto dicendo che la luce si somma. Ma che se sommiamo cio che vedono i diversi osservatori relativamente alla stessa stella vedremmo il cielo completamente illuminato(proprio perchè la stessa immagine si ripete in tutte le possibili "posizioni"). Prendiamo, per esempio il Sole....Se, mettiamo, mi metto a fotografarlo ad ogni secondo della giornata e alla fine riassumo tutto in una singola immagine, non otterrei come immagine finale un arco di luce che comprende tutta la traiettoria percorsa? E' la stessa cosa in pratica, solo che invece del movimento nel tempo del sistema Sole/Terra, considero il "fotogramma" della posizione della stessa stella per tutti i possibili osservatori e poi faccio un collage per determinare il risultato finale relativo a un determinato momento.....Hai ragione a parole é un dramma:sad: Stasera che ho piu' tempo provo a buttare giu uno schizzo, per cercare di spiegare meglio quello che intendo....sempre se hai ancora voglia di leggere le mie idiozie :biggrin:

penso di aver capito e di poterti rispondere in modo risolutivo:

BASTA UNA STELLA PER ILLUMINARE TUTTO IL CIELO. La sua luce, infatti, arriva dappertutto. La soluzione del tuo enigma si risolve passando dall'osserfvatore all'osservato. Tutti gli osservatori (a parte redshift e cose del genere) vedono la stella come un punto, e lei invia la luce a tutti. E' sempre questione di sistema di riferimento. Pensaci bene... E' esattamente la stessa cosa che dici tu!

Tuttavia, il paradosso di olbers ha senso per un singolo osservatore... E un singolo osservatore non può vedere ciò che vedono gli altri.

Vincenzo Zappalà
24-03-2013, 07:05
Aridaje che mi mandate in un buco nero :biggrin: Lo so che non lo posso fare, essendo io un singolo osservatore. Era che ,seguendo sto ragionamento contorto, mi viene da pensare che effettivamente il cielo é tutto illuminato, anche da una singola stella..... Solo che non lo possiamo vedere!

ops.... ti eri già risposto da solo!!!! Bravo!!!

Elena
24-03-2013, 07:18
Cara Elena,
forse io sono ancora più a digiuno di te rispetto alle materie complesse di cui parliamo, e capisco la tua frustrazione... ma vorrei farti un esempio che possa servire a mediare la discussione tra te Enzo e Red: anni fa giocavo a Pallacanestro (nelle giovanili di una squadra di serie A), il mio allenatore ad ogni errore me ne diceva di tutti i colori e ho pure preso qualche sberla (a volte era umiliante). Ma quando decisi di lasciare, perché non sostenevo il carico dei troppi impegni, quasi mi implorò di non desistere e mi chiese di continuare il percorso iniziato. Non lo potevo accontentare e ci salutammo calorosamente come si salutano due grandi amici. Io ho perso la grande opportunità di continuare in uno sport che mi appassionava e lui ha perso un ragazzo in cui vedeva delle potenzialità. Nessuno ha vinto.
Ti consiglio di accettare le "sberle" perché servono solo a te.

Grazie Luigi, accetterò il tuo consiglio. :) Resterò, ma in panchina, nel frattempo, oltre a vedere quello che dicono gli altri, leggerò un buon libro di base e sfoglierò un album di immagini dello spazio fra la Terra e la Luna, continuandomi a domandare perché sia buio.:sad:

Vincenzo Zappalà
24-03-2013, 07:32
Grazie Luigi, accetterò il tuo consiglio. :) Resterò, ma in panchina, nel frattempo, oltre a vedere quello che dicono gli altri, leggerò un buon libro di base e sfoglierò un album di immagini dello spazio fra la Terra e la Luna, continuandomi a domandare perché sia buio.:sad:

proverò per l'ultima volta...

il cielo si illumina solo se arrivano fotoni fino a noi. Ogni stella invia nella nostra direzione un fascio di fotoni che ne dà un'immagine puntiforme. Per illuminare tutto il cielo ci vorrebbe un puntino luminoso, ossia una sorgente di luce, in qualsiasi punto dello spazio. Il fatto che non ve ne siano implica la soluzione del paradosso. L'unica cosa che può illuminare un punto di dielo è che vi sia qualcosa che emette luce e che questa giunga fino a i nostri occhi. Dato che la luce si propaga in tutta una sfera attorno alla sorgente, è ovvio che una parte di luce deve giungere fino a noi.

Tutto ciò, ovviamente, trascurando gli effetti della diffusione dovuta all'atmosfera e cose "locali". In altre parole, ciò che ho descritto è cio che capita nello spazio interstellare o, più o meno, anche sulla Luna, dove (TI ASSICURO) si vedono moltissime più stelle che da noi... Ti ripeto ancora una volta: il telescopio spaziale è fuori dall'atmosfera ed è come se fosse sulla Luna: non ti sembra che riceva luce da tutte le parti?
Scusa, ma di più non so che dirti...

Elena
24-03-2013, 08:43
proverò per l'ultima volta...

il cielo si illumina solo se arrivano fotoni fino a noi. Ogni stella invia nella nostra direzione un fascio di fotoni che ne dà un'immagine puntiforme. Per illuminare tutto il cielo ci vorrebbe un puntino luminoso, ossia una sorgente di luce, in qualsiasi punto dello spazio. Il fatto che non ve ne siano implica la soluzione del paradosso. L'unica cosa che può illuminare un punto di dielo è che vi sia qualcosa che emette luce e che questa giunga fino a i nostri occhi. Dato che la luce si propaga in tutta una sfera attorno alla sorgente, è ovvio che una parte di luce deve giungere fino a noi.

Tutto ciò, ovviamente, trascurando gli effetti della diffusione dovuta all'atmosfera e cose "locali". In altre parole, ciò che ho descritto è cio che capita nello spazio interstellare o, più o meno, anche sulla Luna, dove (TI ASSICURO) si vedono moltissime più stelle che da noi... Ti ripeto ancora una volta: il telescopio spaziale è fuori dall'atmosfera ed è come se fosse sulla Luna: non ti sembra che riceva luce da tutte le parti?
Scusa, ma di più non so che dirti...

Grazie, mi hai detto fin troppo e ti ringrazio:) Sicuramente le parole scritte creano molte distanze, ancor più di quelle dello spazio. Il mio mio modo di esprimermi non mi ha consentito di spiegare meglio ciò che volevo dire, ma alla fine è stato un bene! Sono andata a rivedermi tante immagini trasmesse dai radiotelescopi e sono giunta a comprendere che le parole non aiutano: volevo parlare di luce che vediamo ed ho usato il termine "fotone", non volendomi però riferire al quanto.E' meglio che impari ad ascoltare di più e a tacere proprio come Milarepa;)

Andrea I.
24-03-2013, 10:02
Grazie, mi hai detto fin troppo e ti ringrazio:) Sicuramente le parole scritte creano molte distanze, ancor più di quelle dello spazio. Il mio mio modo di esprimermi non mi ha consentito di spiegare meglio ciò che volevo dire, ma alla fine è stato un bene! Sono andata a rivedermi tante immagini trasmesse dai radiotelescopi e sono giunta a comprendere che le parole non aiutano: volevo parlare di luce che vediamo ed ho usato il termine "fotone", non volendomi però riferire al quanto.E' meglio che impari ad ascoltare di più e a tacere proprio come Milarepa;)

Verissimo, a scrivere e basta puo capitare che si creino delle incomprensioni;) L'importante però all fin fine é riuscire a capire con che tipo di persone si sta comunicando....e personalmente sono convinto che la maggior parte dele persone che si ritrovano a discutere qua siano fantastiche.
Son proprio contento che si sia sistemato tutto :biggrin:

Gianluca Paone
24-03-2013, 14:57
Grazie, mi hai detto fin troppo e ti ringrazio:) Sicuramente le parole scritte creano molte distanze, ancor più di quelle dello spazio. Il mio mio modo di esprimermi non mi ha consentito di spiegare meglio ciò che volevo dire, ma alla fine è stato un bene! Sono andata a rivedermi tante immagini trasmesse dai radiotelescopi e sono giunta a comprendere che le parole non aiutano: volevo parlare di luce che vediamo ed ho usato il termine "fotone", non volendomi però riferire al quanto.E' meglio che impari ad ascoltare di più e a tacere proprio come Milarepa;)

Brava elena, questo è il modo giusto di stare tra noi..... Benvenuta !! ;)
Mai sentito parlare del libro "L'infinito teatro del cosmo" ? Potresti cominciare da questo libro, scritto in modo semplice da un tizio qui del forum.....vero Enzo ? :D

Elena
24-03-2013, 20:35
Direi che un'arancia (Terra) mette in'ombra un microbo (uomo)....
Scusa, ma allora come spieghi che al tramonto una montagna occulti il Sole e ci faccia ombra? Se estendi questa semplice considerazione ad un corpo più grande come la Terra ci arrivi....
Via, a queste considerazioni ci arrivavano anche gli astrologi caldei più di tremila anni fa... :cry:
E non avevano i satelliti e Hubble....

Caro Red, rispondo solo ora a questa tua nota. I Caldei li conosco abbastanza bene e che la montagna occulti il Sole al Tramonto è pur vero, ma noi possiamo fare questa constatazione, solo perché, tutto intorno c'è ancora luce:).Tuttavia, volevo dirti che ho dato una sbirciatina al tuo blog e mi è molto piaciuto ciò che hai scritto. Mi sono quindi permessa di ripubblicare il Pifferaio Cosmico, sulla mia pagina facebook. Sotto quell'aspetto, mi piaci molto di più:biggrin:

Elena
24-03-2013, 20:40
Caro Red, rispondo solo ora a questa tua nota. I Caldei li conosco abbastanza bene e che la montagna occulti il Sole al Tramonto è pur vero, ma noi possiamo fare questa constatazione, solo perché, tutto intorno c'è ancora luce:).Tuttavia, volevo dirti che ho dato una sbirciatina al tuo blog e mi è molto piaciuto ciò che hai scritto. Mi sono quindi permessa di ripubblicare il Pifferaio Cosmico, sulla mia pagina facebook. Sotto quell'aspetto, mi piaci molto di più:biggrin:

Magari se me lo consenti lo ripubblico anche nel sito del mio Centro di Ricerca :wub:

Red Hanuman
25-03-2013, 05:43
Caro Red, rispondo solo ora a questa tua nota. I Caldei li conosco abbastanza bene e che la montagna occulti il Sole al Tramonto è pur vero, ma noi possiamo fare questa constatazione, solo perché, tutto intorno c'è ancora luce:).Tuttavia, volevo dirti che ho dato una sbirciatina al tuo blog e mi è molto piaciuto ciò che hai scritto. Mi sono quindi permessa di ripubblicare il Pifferaio Cosmico, sulla mia pagina facebook. Sotto quell'aspetto, mi piaci molto di più:biggrin:

Magari se me lo consenti lo ripubblico anche nel sito del mio Centro di Ricerca
Cara Elena, certo che hai delle convinzioni un po' troppo.. Radicate...;)
Ti ringrazio per i commenti sul blog. E' un po' che non ci metto mano, mi sa che debbo riprendere....
Per la pubblicazione OK, ma citami come autore... :whistling:

Vincenzo Zappalà
25-03-2013, 05:48
Cara Elena, certo che hai delle convinzioni un po' troppo.. Radicate...;)
Ti ringrazio per i commenti sul blog. E' un po' che non ci metto mano, mi sa che debbo riprendere....
Per la pubblicazione OK, ma citami come autore... :whistling:

poi, però, non dire che non hai tempo per scrivere articoli astrofisici per il sito...:biggrin:

Ti beccheresti subito una valutazione NEGATIVA!!!!!!:twisted:

Elena
25-03-2013, 06:10
Cara Elena, certo che hai delle convinzioni un po' troppo.. Radicate...;)
Ti ringrazio per i commenti sul blog. E' un po' che non ci metto mano, mi sa che debbo riprendere....
Per la pubblicazione OK, ma citami come autore... :whistling:

Grazzzziiiieeeee, certo che ti cito come autore, verrà citato anche il blog di provenienza, così dovrai scriverne ancora. :cool:
la cocciutaggine è sicuramente una delle mie caratteristiche principali :rolleyes:

Stefano Simoni
25-03-2013, 11:39
senz'altro! Con le "nuove" regole però...:biggrin: Approfondimenti solo per chi mostra volontà...
Sono proprio un testone, eh!!:mad:

Scrivo l'ultimo e poi ne faccio un elenco per difficoltà...
ciao grande

grazie carissimo.
La sezione Approfondimenti cresce! :biggrin:
http://www.astronomia.com/risorse/approfondimenti/espansione-delluniverso-e-velocita-della-luce

Red Hanuman
25-03-2013, 11:57
poi, però, non dire che non hai tempo per scrivere articoli astrofisici per il sito...:biggrin:

Ti beccheresti subito una valutazione NEGATIVA!!!!!!:twisted:
Perso la palla al balzo, eh?:razz: Hai ragione..... Ma c'è anche il rovescio della medaglia: se non ho tempo per cose di secondo piano come il blog, a maggior ragione mi sforzo per quelle di primo piano.... :biggrin:

etruscastro
25-03-2013, 11:57
la sezione approfondimenti deve essere il fulcro della divulgazione del forum, dopo gli articoli e le news ovviamente.... totalmente dedicati a chi vuole approfondire seriamente i vari concetti e da affiancare agli utilissimi libri del nostro Enzo! ;)

givi
25-03-2013, 16:42
la sezione approfondimenti deve essere il fulcro della divulgazione del forum, dopo gli articoli e le news ovviamente.... totalmente dedicati a chi vuole approfondire seriamente i vari concetti e da affiancare agli utilissimi libri del nostro Enzo! ;)
Quoto, quoto e riquoto! :D

Giorgio
25-03-2013, 19:51
la sezione approfondimenti deve essere il fulcro della divulgazione del forum, dopo gli articoli e le news ovviamente.... totalmente dedicati a chi vuole approfondire seriamente i vari concetti e da affiancare agli utilissimi libri del nostro Enzo! ;)

Ho letto con la consueta attenzione sia l'articolo di Enzo (mirabile per chiarezza e semplicità espositiva ...dono di pochi e veri divulgatori !) sia le interessanti richieste di chiarimenti ed approfondimenti che ne rappresentano il VERO FRUTTO CHE lentamente MATURA. Ad un certo punto pensavo che Olbers fosse ricercato dall FBI.....
Certo alcune "polemicucce" potevamo risparmiarcele ...altrimenti meglio MasterChef o il Grande Fratello.

D'altra parte anche Copernico preferì che certe sue "ideuzze" fossero diffuse post mortem...evidentemente conosceva la natura umana....QUINDI:
Viva Enzo ! e Viva Red! che, con santa pazienza ci fanno "germogliare" giorno per giorno.

E adesso vado subito a leggermi "Tesoro mi si è allargato il paesino" che ho già visto contiene disegnini FANTASTICI.
P.S. ma questa MEGAAPENDICE me la devo stampare per aggiungerla ai libri di Enzo o ci sposterà la Carota (nuovo libro) ancora più in là????

Vincenzo Zappalà
26-03-2013, 04:46
Ho letto con la consueta attenzione sia l'articolo di Enzo (mirabile per chiarezza e semplicità espositiva ...dono di pochi e veri divulgatori !) sia le interessanti richieste di chiarimenti ed approfondimenti che ne rappresentano il VERO FRUTTO CHE lentamente MATURA. Ad un certo punto pensavo che Olbers fosse ricercato dall FBI.....
Certo alcune "polemicucce" potevamo risparmiarcele ...altrimenti meglio MasterChef o il Grande Fratello.

D'altra parte anche Copernico preferì che certe sue "ideuzze" fossero diffuse post mortem...evidentemente conosceva la natura umana....QUINDI:
Viva Enzo ! e Viva Red! che, con santa pazienza ci fanno "germogliare" giorno per giorno.

E adesso vado subito a leggermi "Tesoro mi si è allargato il paesino" che ho già visto contiene disegnini FANTASTICI.
P.S. ma questa MEGAAPENDICE me la devo stampare per aggiungerla ai libri di Enzo o ci sposterà la Carota (nuovo libro) ancora più in là????

caro Giorgio,
no, non penso proprio di scrivere un altro libro. Reputo Rosetta il limite minimo per persone che vogliano veramente imparare. Andando ancora più in basso si otterrebbe un risultato opposto: semplificare troppo eviterebbe di pensare e riflettere e allora non lascerebbe segno. Tuttavia, mi sono accorto che si poteva allargare ancora di più il concetto di cono di luce per renderlo più "pratico". Consiglio quindi di tenerlo tra le pagine di Rosetta come eventuale aiuto per i pezzi scritti in corsivo.

L'approfondimento sul buco nero, lo infilirei, invece, tra le pagine del Teatro. Sai, i miei libri sono sempre qualcosa in divenire, ma il sito ci permette di aggiungere in diretta!

Penso che questa sia la vera differenza con altri libri, sicuramente migliori, ma che non possono essere così manovrabili e migliorabili in tempo reale.

Certe polemicucce fanno parte del carattere personale. L'importante che poi si sciolgano come neve al Sole. Non sempre è facile leggere e cercare di capire senza prima "scaricare" tutto quello che si era sicuri di aver capito. Succede anche a scienziati di primaria grandezza :biggrin:

Molti non capiscono bene cosa sia la divulgazione seria e consapevole. Vuol dire sapere le cose (ma saperle proprio bene... e non a macchia di leopardo), estrarre solo ciò che sia spiegabile e che dia informazioni fondamentali, scegliere cosa tralasciare e non farlo pesare, immedesimarsi in chi legge e chiedersi due volte al minuto: "E' comprensibile a chi non ha mai fatto fisica?" e molte altri passi nascosti ma non facili da tenere in conto.
Si rischia spesso di dare dati di fatto come assiomi da ingoiare senza capirne il motivo. Molti interpretano certi passaggi come "approssimazione" della teoria o del concetto descritto e si sentono in dovere di dire: "Ma allora anche le idee che mi sono nate senza alcuna fatica possono essere valide? In fondo anche in quelle che mi si stanno offrendo non ci vedo niente di trascendentale!".
Questo non è vero ed è il rovescio della medaglia della divulgazione troppo semplice. Ti fa pensare che chiunque puà inventarsi una teoria, senza capire che dietro a un concetto dall'aspetto banale e dalla spiegazione quasi infantile ci sta un'opera di cento scienziati, di lotte osservative, di teorie rifiutate e migliorate, di colpi di genio e di umile lavoro di routine. Il divulgatore deve cercare di nascondere tutto ciò e darne una visione quasi infantile. Rischia così di stimolare le idee più fantasiose dei meno preparati...

Insomma, un bel lavoraccio!!!!:shock:

No, direi che Rosetta è proprio l'ultimo. Anche perchè se tanto mi dà tanto, lo acquisterebbero non più di 7-8 persone:biggrin::biggrin:

usax
31-03-2013, 17:24
E' un'eccellente divulgazione! Proverò ad utilizzarla per amici e parenti interessati.
Cordialità fulvio sassani