Visualizza Versione Completa : e il naufragar m'è dolce in questo mare. Report del 13 ottobre 2017
Bramosi di tuffarci nell'oceano di stelle che i cieli bui sanno offrire a chi li insegue anche a costo di fare quasi due ore di macchina, io e alextar ci siamo trovati sin da subito un altro tipo di mare, di certo non cercato, quello di Campo (o forse, sarebbe meglio "Lago") Braca.
La serata, infatti, si presenta certamente non delle migliori per una appagante serata osservativa, poiché l'alta pressione che ormai da settimane incombe sulla zona, se da una parte garantisce l'assenza di formazioni nuvolose consistenti (anche se non manca qualche velatura), dall'altra determina un elevato sbalzo termico giornaliero, con conseguente innalzamento dei livelli di umidità. Stavolta il fenomeno è più marcato che in altre occasioni e si manifesta sotto forma di una bassa foschia che imperversa già al tramonto a Campo Braca e che fa la sua comparsa anche a Gallo Matese, dove siamo stati costretti a a ripiegare. Le temperature registrate sono 8°C all'arrivo a Gallo, 6°C alla ripartenza, mentre l'umidità raggiunge ben presto valori vicini al 90% e salirà a 99% per fine serata, lasciando gli strumenti letteralmente grondanti d'acqua.
La Luna non crea alcun disturbo dato che, anche se illuminata al 40%, è già tramontata alle 14.59 e non avrebbe rifatto la sua apparizione prima dell'1.18.
Stavolta il cielo, a livello di IL, non è affatto scuro come il sito ci ha abituato: l'esasperante umidità fa sì che il bagliore propagato dalle sorgenti luminose, più o meno nascoste dalle creste montuose che ci circondano, si propaghi per una fascia di cielo molto ampia, di fatto “inquinandolo” per quasi tutta la sua estensione.
La verifica della qualità del cielo a fine serata non è stata effettuata, mentre il seeing si è rivelato molto buono, attestandosi intorno a un II livello della scala di Antoniadi.
Veniamo agli oggetti osservati...
29P/Schwassmann-Wachmann. La cometa è l'unico oggetto che ho provato, senza successo, a osservare a Campo Braca: sicuramente l'ho centrata, ma era bassa sull'orizzonte e in una delle poche aree di cielo che in detto sito sono più disturbate dall'IL, per cui non sono riuscito nemmeno a “intuirla”.
NGC6802, NGC6905, NGC7023. Da programma, ma saltate per spostarsi a Gallo.
NGC7006. L'ammasso globulare, piccolo (1'32”x1'28”) e con scarsa luminosità superficiale (estinta a 11.22), non è visibile nel 24mm, troppo luminoso anche in considerazione delle condizioni particolari del cielo. È grazie all'11mm che riesco a individuarlo, mentre la resa migliore si ottiene col 5mm, in cui l'oggetto appare comunque come un batuffolino grigio scuro, dalla forma e dai contorni indefinibili, appena più chiaro rispetto al fondo cielo. Siamo comunque ai limiti visuali dello strumento, per cui non provo nemmeno a salire fino al 150x col 4mm.
NGC7492. L'ammasso globulare è sicuramente centrato, ma non visto: troppo basso sull'orizzonte (29° alt) e troppo poco luminoso (luminosità superficiale estinta a 12.86) per poter manifestarsi, soprattutto considerato che si trova a sud, dove l'IL è più forte.
NGC6811. Singolare ammasso aperto di medie dimensioni (15'), che si contraddistingue per una bassa luminosità superficiale (estinta a 12.56), spiccando in negativo nel brillante e ininterrotto letto di stelle su cui è adagiata la costellazione del Cigno. Individuato nel 24mm, lo osservo prima con l'11mm e poi con il 5mm che, forse, ne restituisce la miglior visione. Gli astri che lo compongono si vanno a organizzare in una sorta di anello dalla forma irregolarmente ellittica a maggior asse verticale, al centro del quale resta una zona scura e apparentemente priva di stelle: di qui, forse, il nome di “Buco in un ammasso”. Quantificarne le componenti è piuttosto complicato: sette-otto sul lato nord, una decina sul lato sud si stagliano su un fondo grigiastro, composto evidentemente da componenti secondarie non risolte.
IC4996. Piccolissimo ammasso aperto (5') della costellazione del Cigno, molto difficile da riconoscere nel pullulare di stelle che è la via Lattea in questo tratto. Lo star hopping è partito da M29, osservato di sfuggita e solamente nel 24mm, e a 25x è stato possibile soltanto centrare la porzione di cielo in cui il dso doveva trovarsi, ma esso si presentava praticamente puntiforme e non era riconoscibile nella sua natura. È stato, pertanto, necessario usare prima l'11mm per individuarlo e poi spingermi a 120x per osservarlo, mentre col 4mm la visione appare troppo impastata. L'oggetto si presenta come un arco composto di tre astri, di cui il centrale più brillante, con la gobba rivolta verso sud. Poche altre, flebili, stelle (se ne contano sei), tracciano una sorta di linea a zig-zag a nord dell'arco, mentre altre quattro ai limiti della visibilità si distribuiscono irregolarmente tutt'attorno.
NGC147. La galassia è sicuramente inquadrata, ma non vista.
NGC7008. La nebulosa planetaria, della costellazione del Cigno, è scorta con grandi difficoltà e solamente attraverso il ricorso al filtro UHC. Ancora una volta, con il 24mm è possibile soltanto riconoscere la porzione di cielo entro cui deve trovarsi il dso, che resta invisibile agli occhi. I risultati più appaganti si ottengono con l'11mm, mentre il 5mm si rivela troppo scuro, tanto che qualche soddisfazione si ottiene soltanto in visione distolta. L'oggetto si presenta come un diafano dischetto grigiastro, grossomodo circolare e dai confini non determinabili, che si sviluppa subito in basso sul lato nord di un astro sufficientemente luminoso, usato come riferimento per il puntamento col 24mm. Non è possibile riconoscere alcuna caratterizzazione interna in termini di sfumature.
NGC7063. Altro, piccolo (7') ammasso aperto della costellazione del Cigno, ostico da individuare anche se, tutto sommato, riconoscibile già a 25x. La visione migliore si ha nel 5mm, dove l'oggetto appare composto da poche stelle di media luminosità, che si dispongono a tracciare tre triangoli rettangoli, ognuno formato da tre astri che ne occupano i vertici. Due triangoli si dispongono uno a fianco all'altro a breve distanza, mentre il terzo si posiziona leggermente più in basso nello spazio che separa i due superiori e ha, con quello meridionale, un vertice in comune.
NGC7027. Poco distante dal precedente ammasso aperto, si trova questa piccolissima nebulosa planetaria (18”x12”), di cui è possibile apprezzare una consistenza non puntiforme soltanto spingendosi a 120x. A tali ingrandimenti, tuttavia, la messa a fuoco si rivela piuttosto difficoltosa (anche a causa della condensa ormai formatasi sulla lente del telescopio) e l'oggetto appare semplicemente come un dischetto dal diametro ai limiti della percezione e dai margini sfumanti.
IC10, NGC7217, NGC891. Dopo il fallimento nell'ammirare la prima di queste tre galassie, rinuncio a puntare le successive due, perché ormai è palese che le condizioni atmosferiche e della strumentazione sono ormai ai limiti di tollerabilità.
NGC40. La Bow-tie nebula, nebulosa planetaria della costellazione di Cefeo, si presenta di dimensioni leggermente superiori rispetto alla precedente (38”x35”) e con una luminosità superficiale maggiore (estinta a 9.50 a fronte di 11.06), tanto che essa è individuata nel 24mm come elemento puntiforme e rivela un diametro discreto già nell'11mm. Ancora una volta, tuttavia, la resa migliore la offre il 5mm, ideale compromesso tra ingrandimenti e luminosità per questo tipo di oggetti: il dso appare come un dischetto di una consistenza apprezzabile, dotato di un nucleo interno più brillante e di un sottile anello più scuro e sfumato tutt'attorno ad esso.
C/2017 O1 ASASSN. La cometa è puntata, ma non vista.
Buonus...
M2. Spettacolare ammasso globulare della costellazione dell'Acquario, ammirato col Dobson 8” di Alessandro a 240x: una vera e propria esplosione di stelle, risolta fin nel nucleo, con cuore interno ricchissimo e luminosissimo.
NGC7293. La Helix nebula è osservata col Dobson 8” di Alessandro a 50x grazie al 24mm e appare come un grosso disco diafano, grossomodo circolare, che occupa buona parte del campo centrale dell'oculare. In questo caso, l'uso del filtro UHC ha fatto la differenza tra vedere e non vedere, mentre l'UHC-S Baader ha restituito una visione leggermente più nitida rispetto al mio filtro cinese, in particolare consentendo di distinguere l'anello esterno, più luminoso rispetto al nucleo interno del dso.
In conclusione, la serata, viste le condizioni atmosferiche, poteva essere disastrosa, tuttavia qualche piccola soddisfazione e diversi oggetti del cielo profondo sono comunque riuscito a portarli a casa. Il bicchiere è mezzo pieno.
etruscastro
15-10-2017, 08:22
pensa, ci sono giornate bellissime ma caldissime anche qua da me, ma la sera è un pantano di umidità con punte del 90% e oltre già dalle 23, io neanche parto per fare le serate proprio perché so già in partenza che il cielo avrà una bassissima trasparenza, e si sa, la trasparenza è tutto per fare deep sky.
hai sfruttato la serata per ciò che era, se posso spingermi con un consiglio, in serate del genere dove si sa già in partenza che ci sarà molta umidità, una bella lista di stelle doppie non guasta mai! ;)
Di questo passo si rischiava di saltare a piè pari la Luna Nuova di ottobre e francamente non mi andava per niente giù, per questo non mi sono fatto troppo il problema dell'umidità e sono partito.
L'idea delle doppie è effettivamente buona, quando ci sono serate così galassie e nebulose diffuse sono, purtroppo, off limits: ne terrò conto.
Meno male che le planetarie mi regalano sempre belle soddisfazioni!
nicola66
15-10-2017, 21:41
Giova84 prima o poi riusciremo a fare una serata assieme magari anche Venerdì prossimo ;)
Non lo diciamo troppo in giro, che poi qualcosa succede e salta...teniamoci aggiornati...:whistling:
Purtroppo è un periodo in cui non riesco a leggere con la dovuta calma i report postati sul forum, quindi mi scuso con te e con tutti gli amici astrofili per questo.
Hai sicuramente salvato una serata difficile, modulando le osservazioni in base a quello che le condizioni meteo offrivano, per cui oltre a qualche bella visione, hai accumulato ancora più esperienza di quanta già tu ne abbia.
Quindi tanti complimenti e sempre in attesa di un passaggio di diametro che ti premierebbe di sicuro!;)
ciao ragazzi,
è sempre un piacere leggere i vostri report osservativi, mi fa capire quanta strada io abbia ancora da fare, per ora riesco a concentrarmi solo su pochi oggetti alla volta anche perchè ultimamente ho sempre poco tempo, un ora e mezza al massimo di osservazione.
mi stavo concentrando ieri sulla costellazione dello scudo e in particolare sull'ammasso dell'anatra selvatica, anche se forse non ho il telescopio proprio adatta, però mi sono divertito :)
Quindi tanti complimenti e sempre in attesa di un passaggio di diametro che ti premierebbe di sicuro!;)
Lasciamo perdere questo tasto, và...
Ieri e oggi abbiamo addirittura avuto la nebbia, pareva di stare in Val Padana!
Qua si rischia di non avere una serata decente per tutta la Luna Nuova di ottobre, che nervi!
Bisogna arrangiarsi e io e alextar ci abbiamo provato...
ciao ragazzi,
è sempre un piacere leggere i vostri report osservativi, mi fa capire quanta strada io abbia ancora da fare
Basta un po' di costanza e applicazione: pianifica almeno un paio di serate al mese, prese come appuntamento fisso (meteo permettendo), dedica ad esse almeno 2-3 ore e fatti un programma preventivo degli oggetti da osservare, in questo modo eviterai di andare a caso e di perder tempo; inoltre il programma ti permette di valutare quali oggetti, in base al cielo che avrai e al tuo strumento, siano i più adatti e sarà la base per la stesura del report a fine serata.
Questi sono i pochi consigli che un pivello come me può darti: se leggi i report di qualche altro mostro del forum, come Salvatore o zanzao, ti metti le mani nei capelli (come me le metto io)...
Salvatore
18-10-2017, 12:18
Chi ? , io mostro :biggrin:
Hai dato ottimi consigli Giove84 , preparare un programma in base al periodo e le ore di osservazione é la cosa essenziale. Se vado in un posto nuovo , senza conoscere bene gli orizzonti ( ostruiti , inquinati dalla luminositá) preparerei anche diversi programmi , ad esempio cielo del Sud , o cielo del Nord per trovarsi il piu preparati possibile. Poi come suggerito , per essere piu sicuri e non aver fatto strada per niente i programmi B e C ( Ammassi aperti luminosi , o stelle doppie ) nel caso di condizioni non favorevoli ;)
Mi atterrei a questi canoni:
- cielo buio e terso , essenzialmente un programma fatto di galassie , anche quelle piu toste in relazione al diametro.
-cielo buio poca trasparenza seeing buono ( di solito é cosi) solo galassie luminose , nebulose planetarie , ammassi aperti e globulari.
Ps , Giova84 complimenti per il report hai tirato il massimo che potevi . Quando ti capita il cielo buono e il posto adatto , la Helix la vedi comodamente anche dal tuo 120 e senza filtri. ;)
grazie per i consigli :)
volevo anche chiedervi una cosa che non mi è mai stata ben chiara.....quando si parla di seeing, io non riesco mai a capire come giudicarlo, nel senso... mi sembra che a volte, e parlo soprattuto di luna e pianeti alla portata della mia strumentazione, gli oggetti si vedano con più risoluzione e dettagli, altre volte un po' più offuscati ed è più difficile anche la messa a fuoco, mentre con le stelle mi sembra che a volte siano proprio dei puntini luminosi fissi, a volte abbiano un alone e uno scintillio più marcato, se questo è il seeing come si fa a dargli un valore?:confused:
etruscastro
18-10-2017, 15:17
https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?813-Il-Seeing&p=9773#post9773 Il Seeing
Salvatore il tuo ultimo report, fresco fresco, è D A P A U R A ! ! !
Ottimi i consigli per una pianificazione ancor più sistematica della serata, saranno preziosi per le prossime uscite!
DavideP meglio della risposta-link di etruscastro per quanto riguarda il seeing non potevi avere, io da lì ho iniziato a capire di che si tratta...e mi muovo, nella valutazione, ancora nella scala di Antoniadi, da pivellino quale sono mi risulta la più semplice e immediata!
sì, avete ragione...dimentico sempre di consultare la sacra guida prima di porre domande a vanvera...chiedo venia ;)
grazie!
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