corrado973
03-12-2017, 08:15
Merita un 3d tutto suo questa notizia che ha davvero un sapore di amarcord. E sì , ha ragione l'autore dell'articolo quando dice: "Quella diffusa dalla NASA nella serata di ieri è di quelle che fanno pensare a quando si ritrovano vecchi giochi della nostra infanzia e con sorpresa si scopre che sono ancora funzionanti, le batterie non si sono deteriorate e quasi magicamente ripartono a distanza di così tanti anni"
Ebbene: martedì 28 novembre, gli ingegneri del team della Voyager hanno riacceso i quattro propulsori TCM per la prima volta dopo 37 anni e hanno testato la possibilità di utilizzarli per orientare l’assetto della sonda usando impulsi della durata di 10 millisecondi ciascuno. L’attesa per avere un responso è stata lunga: il segnale ha impiegato 19 ore e 35 minuti per raggiungere l’antenna di Goldstone, in California, ma l’esito è stato positivo. Mercoledì 29 novembre i team hanno avuto conferma del perfetto funzionamento dei propulsori TCM impiegati con funzione di correzione dell’assetto.
La Voyager 1 si orienta nello spazio a mezzo di piccoli propulsori e in questo modo può raggiungere l’assetto necessario per disporre la sua antenna in modo da comunicare con la Terra. Questi propulsori si accendono a piccoli impulsi emettendo quelli che possono essere assimilati a “soffi” o “spruzzi” della durata di pochi millisecondi. Sotto l’azione di questi impulsi, la sonda è in grado di ruotare e orientarsi come richiesto. La notizia di ieri è che il team del programma Voyager ha ora a disposizione quattro propulsori di backup che non funzionavano dal 1980.
Leggi tutto (https://www.astronautinews.it/2017/12/02/voyager-1-riaccende-i-propulsori-dopo-37-anni/)
Buona domenica a tutti
Ebbene: martedì 28 novembre, gli ingegneri del team della Voyager hanno riacceso i quattro propulsori TCM per la prima volta dopo 37 anni e hanno testato la possibilità di utilizzarli per orientare l’assetto della sonda usando impulsi della durata di 10 millisecondi ciascuno. L’attesa per avere un responso è stata lunga: il segnale ha impiegato 19 ore e 35 minuti per raggiungere l’antenna di Goldstone, in California, ma l’esito è stato positivo. Mercoledì 29 novembre i team hanno avuto conferma del perfetto funzionamento dei propulsori TCM impiegati con funzione di correzione dell’assetto.
La Voyager 1 si orienta nello spazio a mezzo di piccoli propulsori e in questo modo può raggiungere l’assetto necessario per disporre la sua antenna in modo da comunicare con la Terra. Questi propulsori si accendono a piccoli impulsi emettendo quelli che possono essere assimilati a “soffi” o “spruzzi” della durata di pochi millisecondi. Sotto l’azione di questi impulsi, la sonda è in grado di ruotare e orientarsi come richiesto. La notizia di ieri è che il team del programma Voyager ha ora a disposizione quattro propulsori di backup che non funzionavano dal 1980.
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Buona domenica a tutti