Vandamer
09-12-2017, 15:47
Facendo un pò di ricerche sono riuscito a ipotizzare una teoria secondo la quale una nave spaziale sarebbe in grado di entrare all'interno di un buco nero senza subire la pressione gravitazionale dello stesso.
Un buco nero nasce dal collasso di una stella che perdendo la propria energia va a rimpicciolirsi fino ad esercitare una spinta e una pressione tale da rompere il tessuto spazio-temporale di Einstein e questo rende la curvatura variabile facendo in modo che avvicinandosi al buco nero non si abbia più una concezione del tempo(facendo passare anni o addirittura secoli in pochi secondi o minuti) o dello stesso spazio, inoltre esso è un dispensatore di energia, poiché ogni singolo detrito che vi finisce all'interno acquista velocità sempre maggiori, surriscaldandosi, generando così energia che viene dispersa nel cosmo. Tutta questa pressione è determinata dalla "gravità pura", il punto nel quale il tessuto si è strappato. Alcuni scienziati hanno provato a ricreare, con alcuni esperimenti, il comportamento di un buco nero, con la conclusione che gli oggetti che entrano all'interno del buco nero noi li vedremo congelarsi, come se si fermassero, mentre in realtà si stanno muovendo alla stessa velocità ma in tempo diverso. In pratica se una nave spaziale dovesse avvicinarsi ad un buco nero allora noi vedremmo la navicella ferma appena raggiunge "l'orizzonte degli eventi", mentre per gli astronauti all'interno il tempo passerà normalmente man mano che si addentrano nell'ignoto.
Qui vi metto il link di un video su youtube dove viene mostrato come l'acqua, ad una frequenza di 24 Hz, sembri stare immobile: https://www.youtube.com/watch?v=_ytAq9sOXMo&t=230s&pbjreload=10
Basandomi su questo fenomeno ho ipotizzato che noi vediamo l'acqua ferma(anche se sta scorrendo) perché vibriamo ad una frequenza diversa da quella dell'acqua, e la nostra frequenza è determinata dalla forza di gravità terrestre: quindi è anche per questo motivo che noi vedremmo la nave spaziale ferma, perché la frequenza di vibrazione che produce il buco nero è diversa dalla nostra, poiché vi è una forza di gravità nettamente superiore a quella terrestre. Quindi se noi riuscissimo a far vibrare una nave spaziale alla stessa frequenza di un buco nero allora non subirebbe tanta pressione quanto ne subirebbe se invece avesse la stessa frequenza terrestre, facendo in modo che l'astronave con l'equipaggio dentro non subissero pressioni e non collasserebbero. L'unico problema sarebbe come uscire dal buco nero, poiché secondo la terza legge di Newton qualsiasi cosa per andare avanti deve lasciare qualcosa indietro, quindi non so come la navicella una volta entrata potrebbe uscire da questo ignoto visto che dovrebbe raggiungere delle velocità superiori a quella della luce per poter scampare alla forza gravitazionale. Ma riuscendo ad entrare i dati quantici che ci sono all'interno si potrebbero trasmettere all'esterno, aprendo così nuovi orizzonti per la fisica moderna.
Questa è la mia idea, non so se sono riuscito ad esprimermi bene ma spero che capiate e che riusciste ad aiutarmi a capire se sto solo sognando oppure ho un futuro davanti.
P.S.: Ho solamente 17 anni, sto iniziando ad avventurarmi ora nella fisica moderna, quindi se qualcosa di quello che ho detto dovesse essere errato, per favore correggetemi. Grazie per la considerazione.:weeabooface:
Un buco nero nasce dal collasso di una stella che perdendo la propria energia va a rimpicciolirsi fino ad esercitare una spinta e una pressione tale da rompere il tessuto spazio-temporale di Einstein e questo rende la curvatura variabile facendo in modo che avvicinandosi al buco nero non si abbia più una concezione del tempo(facendo passare anni o addirittura secoli in pochi secondi o minuti) o dello stesso spazio, inoltre esso è un dispensatore di energia, poiché ogni singolo detrito che vi finisce all'interno acquista velocità sempre maggiori, surriscaldandosi, generando così energia che viene dispersa nel cosmo. Tutta questa pressione è determinata dalla "gravità pura", il punto nel quale il tessuto si è strappato. Alcuni scienziati hanno provato a ricreare, con alcuni esperimenti, il comportamento di un buco nero, con la conclusione che gli oggetti che entrano all'interno del buco nero noi li vedremo congelarsi, come se si fermassero, mentre in realtà si stanno muovendo alla stessa velocità ma in tempo diverso. In pratica se una nave spaziale dovesse avvicinarsi ad un buco nero allora noi vedremmo la navicella ferma appena raggiunge "l'orizzonte degli eventi", mentre per gli astronauti all'interno il tempo passerà normalmente man mano che si addentrano nell'ignoto.
Qui vi metto il link di un video su youtube dove viene mostrato come l'acqua, ad una frequenza di 24 Hz, sembri stare immobile: https://www.youtube.com/watch?v=_ytAq9sOXMo&t=230s&pbjreload=10
Basandomi su questo fenomeno ho ipotizzato che noi vediamo l'acqua ferma(anche se sta scorrendo) perché vibriamo ad una frequenza diversa da quella dell'acqua, e la nostra frequenza è determinata dalla forza di gravità terrestre: quindi è anche per questo motivo che noi vedremmo la nave spaziale ferma, perché la frequenza di vibrazione che produce il buco nero è diversa dalla nostra, poiché vi è una forza di gravità nettamente superiore a quella terrestre. Quindi se noi riuscissimo a far vibrare una nave spaziale alla stessa frequenza di un buco nero allora non subirebbe tanta pressione quanto ne subirebbe se invece avesse la stessa frequenza terrestre, facendo in modo che l'astronave con l'equipaggio dentro non subissero pressioni e non collasserebbero. L'unico problema sarebbe come uscire dal buco nero, poiché secondo la terza legge di Newton qualsiasi cosa per andare avanti deve lasciare qualcosa indietro, quindi non so come la navicella una volta entrata potrebbe uscire da questo ignoto visto che dovrebbe raggiungere delle velocità superiori a quella della luce per poter scampare alla forza gravitazionale. Ma riuscendo ad entrare i dati quantici che ci sono all'interno si potrebbero trasmettere all'esterno, aprendo così nuovi orizzonti per la fisica moderna.
Questa è la mia idea, non so se sono riuscito ad esprimermi bene ma spero che capiate e che riusciste ad aiutarmi a capire se sto solo sognando oppure ho un futuro davanti.
P.S.: Ho solamente 17 anni, sto iniziando ad avventurarmi ora nella fisica moderna, quindi se qualcosa di quello che ho detto dovesse essere errato, per favore correggetemi. Grazie per la considerazione.:weeabooface: