PDA

Visualizza Versione Completa : Pian dell'Armà 16 Dicembe 2017



Japponiglio
28-12-2017, 01:46
Questo è stato il mio primo "astroparty visuale".
Non che fosse preventivato, ma, in fin dei conti, lo è stato.

Presenti io, Tucana, Gitt, esculapius75, Salvatore e Ogu.

Un puro concentrato di visualismo, 3 12", un 18", un 16" un C11 e un rifrattore da 10, un po' zoppo.
Chi mi conosce sa che, se posso, vado solo, al buio, al freddo, in qualche angolo dimenticato di Mordor ad osservare in solitaria. Non sono amante dei raduni, delle serate spese (perse) in chiacchiere, ma devo dire che la compagnia sia stata ottima, silenziosa, buia e laboriosa. Ognuno con il suo piano, i suoi obiettivi, qualche momento di convivio, di scambio e molta osservazione. Ringrazio tutti i presenti!

Il mio obiettivo è quello di completare la lista dei 650 "selected" DSO alla portata del mio 12" e dei miei cieli. Miei, vostri, nostri cieli.

La scelta dell'Armà è stata abbastanza obbligata. A nord, sulle Alpi, neve e maltempo han reso impraticabili i miei amati passi ed ho, abbiamo, dovuto ripiegare a sud. Poco male, sono sempre curioso ed avido nell'esplorare un nuovo sito e questo, come molti altri, mi mancava. Carico l'auto, so che sarò uno degli ultimi ad arrivare (in elegante ritardo, come al solito!) e, verso le 15.30, mi dirigo verso sud. Traffico, incidenti, nebbia e tempaccio fino a Pavia. Inizio a preoccuparmi, il tempo è davvero pessimo, guido nella nebbia e, in lontananza, a sud, cupi nuvoloni poltriscono in direzione degli Appennini. Scrivo un messaggio al gruppo chiedendo rassicurazioni sulle condizioni meteo. Tutto tace. Mando un messaggio vocale. Tutto tace. Crucciato e preoccupato continuo il viaggio. Lascio l'autostrada ed il navigatore mi fa entrare in malconci paeselli, tra casolari abbandonati e campi. Lasciati i campi, è il turno di risaie e strette stradine sterrate tra fossi e terra brulla. Mh. Finiti i fossi e lo sterrato, iniziano tortuose stradine di mezza collina, mezza montagna, su asfalto sconnesso, rovinato, ghiacciato e lastricato da brina. Mh. Mi fido del navigatore e, fischiettando, continuo. Il fischiettio nervoso s'interrompe quando, finalmente, inizio a trovare indicazioni per il Pian dell'Armà ed imbocco una stradina a tornanti che mi sarebbe tanto piaciuto fare con la Ducati.

Ecco che, alla base del rilievo che sto scalando, curva dopo curva, intravedo in due piazzole, degli astro-fotografi intenti a montare e puntare la propria attrezzatura. Lì per lì mi domando del perché abbiano scelto di star così bassi, tra la foschia, e c'è voluta la spiegazione di un mio amico fotografo, che bazzica da quelle parti, per capirne il motivo: il vento! Essendo un sito notoriamente ventoso, i fotografi preferiscono seeing e trasparenza inferiore, ma scatti non mossi in anse più riparate (ed ostruite!).

Ancora qualche tornante ed eccomi in cima, al prato, dove scorgo qualche lucetta rossa. Posteggio provando a non accecare i presenti (e a non finire a valle con l'auto a fari spenti) ed inizio, anche io, a piazzare il mio bidone di latta. Sul campo ci son tutti tranne Giangiuseppe che arriverà da lì a poco.

https://image.ibb.co/k90GZw/Pian_dell_Arma.png
Questa è la zona interessata

https://image.ibb.co/hb2Vuw/prato_pian_dell_arma.png
Nello specifico, questo è il prato in cui ci siamo messi

Lo spiazzo erboso, ghiacciato, è tutto per noi. E' in piano, esposto molto bene ad E, leggermente ostruito a W, ma non più di 20° (https://www.peakfinder.org/it/?lat=44.7159&lng=9.2085&azi=83&zoom=5&ele=1376&cfg=sm&date=2017-12-28T00:22Z&binoazi=82.88&binoalt=1.59).

https://image.ibb.co/nf3EMb/prato_arm.jpg

Ad E è presente dell'IL, probabilmente proveniente da Piacenza, Parma, Modena, Bologna, ma è comunque abbastanza buio. A me, per la mia limitata esperienza, ha ricordato molto Saint Barthelemy.

Sono le 19.30, ci sono -2°, 65% di umidità ed un vento, fortunatamente, assente quasi del tutto, se non qualche raffica sopportabile.
L'SQM L allo zenit è, in media di 5 misurazioni, 21.13. Seeing buono.

Tavolino, led rosso, blocco appunti, specchio in temperatura. Pronti, partenza, pesci.

M74 [GX PSC VM 9.4 SB 14.2]
A E di Kullat Nunu, subito sotto la testa del pesce minore, è facile trovare questo fioccone di luce. Dall'apparenza sferica, ad una più attenta, ed ingrandita, osservazione inizia a perdere i propri segreti. Quello che a 58.6x appariva come una sfera leggermente allungata sull'asse N-S, a 108.8x regala maggiori dettagli. L'oggetto è effettivamente sferoidale, con gli accenni di due bracci fuoriuscenti dal dirompente bulge centrale. Si dirigono uno a S, uno a N, arrotolandosi su loro stessi in senso antiorario. Il più marcato è quello che, nascendo a N, curva e diventa ben visibile nel braccio S. Di questo apprezzo particolarmente il braccio esterno, che risalta rispetto alla luminosità periferica. L'altro, che nasce a S e si sviluppa verso N, risulta, nella parte periferica, meno esteso, meno visibile, come se fosse monco, mozzato. Di contro, la sua parte centrale, quella in prossimità del bulge, è più marcata. Almeno è quanto deduco dall'osservazione di una zona periferica del bulge irregolare (è più marcato ed oblungo verso S, decentrato) e con degli indizi che mi fan credere che, il tutto, dipenda da come questi bracci si congiungano con il bulge. L'oggetto è, probabilmente, divisibile in tre zone: il bulge, luminoso e irrisolvibile, annegato nella sua luce. La parte centrale dei due bracci, più marcata quella a S rispetto a quella N e la parte periferica di quest'ultimi, inversamente luminosa rispetto alla loro "radice" galattica. La visione migliore l'ho ottenuta a 108.8x, ma alcuni dettagli, soprattutto quelli della "spalla", della "radice" dei bracci, li ho avvertiti meglio a 277x. Molto probabilmente un ingrandimento intermedio mi avrebbe dato la visione perfetta. Devo farmi un 9mm. La galassia è arricchita da graziose stelline prospettiche anche se, in alcuni punti, mi è venuto il dubbio che potessero essere regioni Ha della galassia stessa. La cosa curiosa è la presenza di due segmenti creati da 3 stelle ciascuno: si trovano a NW e SE dell'oggetto, in posizioni simmetriche, e sembrano quasi voler far proseguire, o indicare, i bracci. Due barre che, visivamente, possono aiutare in condizioni di seeing peggiore ad individuare l'andamento e posizione dei bracci, una sorta di linee guida davvero curiose. A W del segmento che punta il braccio visibile a S si scorgono 3 stelline che, insieme, formano un piccolo triangolino di 13esima magnitudine che impreziosisce il tutto, puntando, con uno dei propri vertici, la galassia stessa.

NGC 488 [GX PSC VM 10.3 SB 13.4]
Dalle dimensioni decisamente minori di M74, circa un terzo, trovo questa galassia particolare sull'apice di un triangolo isoscele, molto schiacciato, avente per vertici anche Nu ed Epsilon Piscium.
A bassi ingrandimenti si nota un andamento sferico schiacciato, un bulge molto intenso ed una zona periferica anomala, come se ci si trovasse in presenza di qualche aberrazione, bagliori lenticolari, un qualche effetto di chiaro scuro concentrico. L'oggetto ha un andamento leggermente allungato da NE a SO, inclinato di circa 30°. A 14mm, 108.8x, la luminosità dell'oggetto diminuisce e la si percepisce solo fino a TYC 0027-0642-1, a SE del bulge. A maggior ingrandimenti, però, mi risultano più visibili, soprattutto in distolta, queste bande scure, concentriche, che non riesco a decifrare. Faccio fatica a percepirle, non capisco come siano disposte, mi sembra di intuire un pattern discoidale, come se ci fossero delle bande scure concentriche, proprio in prossimità, a livello di perimetro, della precedentemente citata stellina. Solo l'indomani, controllando le astro-fotografie del DSO, mi sarei reso conto della peculiarità di questo oggetto e della bellezza delle sue multi-spire. A 277x la galassia, purtroppo, risultava completamente spenta.

NGC 524 [GX PSC VM 10.3 SB 12.3]
Il DSO è rintracciabile praticamente a metà tra Omicron ed Epsilon Piscium, nei pressi di Urano, a circa 1.5 gradi da quest'ultimo. Per quel poco che so dovrebbe trattarsi di una galassia a spirale, ma, all'oculare, non noto nulla di più che un intenso bulge, della nebulosità diffusa (che si estende fino a GSC 0614-1331 e TYC 0614-0576-1) e nient'altro. L'aspetto, per quel che ho potuto appurare a 58.6x, 108.8 e 277x, è proprio quello della tipica galassia ellittica. La morfologia è banalmente sferica, senza particolari dettagli che la possano contraddistinguere. Nel campo visivo so che dovrebbero trovarsi altre piccole galassie ma, probabilmente complice l' IL, non ne noto alcuna.

continua...

davidem27
28-12-2017, 10:40
Clap clap clap!
Benvenuto a Pian dell'Armà!

Ma non direi che sia un posto così ventoso...
Se dei due fotografi rimasti in basso, uno si chiama Angelo, te lo dico io il perché son rimasti così in basso: meno strada, meno freddo, più "solitudine", visto che tutti preferiscono salire a 1400m piuttosto che rimanere fermi a 600 scarsi.

Ma....cosa leggo? Ancora i Pesci? Hai iniziato presto! :awesome:

Tucana
28-12-2017, 13:09
Ma....cosa leggo? Ancora i Pesci? Hai iniziato presto! :awesome:

Ed è arrivato in ritardo, altrimenti secondo me ci scappava qualcosa pure nell'Acquario :D

davidem27
28-12-2017, 13:12
Onore a chi affronta il traffico delle tangenziali milanesi.
Una volta c'ho messo 5 ore per il Pian dell'Armà.
Sono arrivato completamente sfatto! :surprised:

Per quanto riguarda la NGC488: complimenti, ottima osservazione! Le spiraloidi concentriche ci sono eccome! :D

Salvatore
28-12-2017, 16:12
Mhhh quste le hai vivisezionate per bene , attendo il resto ;)

Il seeing di quella serata mi é sembrato molto buono , con un ottima risoluzione ,( e certamente migliore di quello del weekend scorso al Sempione) purtroppo verso il basso a differenza dello Zenith o giu di li , peggiorava un po'.

Japponiglio
29-12-2017, 20:21
...

NGC 772 [GX ARI VM 10.3 SB 13.9]
Dai Pesci, mi sposto ad E ed approdo nell'Ariete, costellazione che non ho ancora fatto mia del tutto, sarà per la mancanza di eclatanti DSO, quantomeno per la mia limitata esperienza. L'obiettivo, ora, è una sconosciuta galassia nella testa dell'Ariete, a circa 2° a S di Sheratan, sull'apice di un triangolo equilatero avente, come ulteriori vertici, Mesarthim e la piccina Iota Arietis. La identifico senza fatica a 58.6x e, a questi ingrandimenti, noto un andamento diagonale, una forma ellissoidale inclinata sull'asse NW-SE di circa 45°. Il bulge è ben visibile, anch'esso, come la luminosità circostante, appare nettamente ellissoidale. A questo punto non riesco ad identificare se la forma allungata dipenda da una barra, dalla prospettiva o dai bracci. Noto una struttura amorfa, un baffo, una scintilla che si spinge a NW che indago meglio a 108.8x. A questi ingrandimenti noto chiaramente un braccio, originato dal bulge ad E, che, arrotolandosi attorno alla propria galassia in senso orario, si dirige, curvandosi, verso NW, con una lunga ed asimmetrica strisciata di luce. La galassia è come attraversata da una corrente di 4 o 5 stelline sovrapposte e, nel braccio uscente e luminoso, verso la fine della strisciata, noto uno gnocchetto di luce concentrato. Non sono sicuro, lì per lì, di cosa si tratti: stelle poco risolte in prospettiva o regioni di formazione stellare nella galassia stessa. Controllando le fotografie, l'indomani, propendo per la seconda ipotesi. Mi sarei aspettato un braccio simmetrico a quello di NW ma, a SE, noto solo un alone periferico più spesso, quello che sul posto ribattezzo il "cul*ne della galassia". In quella zona non noto particolari dettagli, se non un leggero amorfismo della regione periferica, in distolta. La galassia è stata un DSO estremamente interessante, che mi riprometto di osservare di nuovo. Sulle mappe noto 5 altre galassie, più piccine, lì attorno e mi convinco del fatto che quella struttura irregolare sia il risultato dell'interazione con una o più di esse. Approfondendo l'indomani, ho la conferma che stia interagendo, quantomeno, con NGC 770 che io non ho né visto né percepito, nonostante fosse nel campo (ho il dubbio di averne scambiato il bulge per una stella, ci farò caso al prossimo novilunio). Oggetto davvero meritevole per resa, luce e morfologia. Quando un DSO mi fa pensare, ragionare, ipotizzare, e sento la materia grigia che macina neuroni, beh, colpito ed affondato, è quel che cerco. Da oggi voglio più bene all' Ariete.

M33 [GX TRI VM 5.7 SB 14.2]
Non è la prima volta che la osservo, ma essendo in zona e volendo "completare il Triangolo", inizio da lei. Agli scorsi noviluni non avevo con me la lista dei 650 DSO e mi son ripromesso di osservare anche quanto già osservato in precedenza. L'idea di fare una X di fianco ad un oggetto osservato tempo fa, giusto per farla, non mi andava. Questa volta, memore delle precedenti soddisfazioni, le ho dedicato un'osservazione meno approfondita, ma ho comunque frugacemente salutato le sue componenti principali. La individuo tramite red dot a circa 4° ad E di Metallah, in direzione di Delta Andromedae, nel punto in cui questo ipotetico segmento incrocia quello creato a partire da Phi Piscium ed Almach. A 58.6x mi appare, a prima vista, il solito disco nebuloso, una chiazza lattiginosa che, piano piano, lascia trapelare qualche dettaglio. L'oggetto, piano piano, mostra una struttura più complessa, oblunga sull'asse N-S, leggermente inclinata verso W, di circa 20°. A 108.8x risultano più visibili, soprattutto in distolta, i due bracci che, partendo dal bulge, si dirigono a S-W e N-E, in senso antiorario. Il bulge risulta leggermente ellissoidale, con l'asse maggiore contrapposto all'andamento del disco. Immagino che questa mia visione dipenda dalla presenza del bulge e degli innesti dei bracci. Come le precedenti volte, all'interno del disco osservo la luminosa nebulosità IC 135, a E del bulge, ed un chiarore diffuso, più esteso, non risolto, a S di quest'ultima: IC 136. La seconda delle due la noto solo in distolta. Conoscendone la posizione, ed essendo la prima delle tre davvero luminosa, osservo anche NGC 604, a NE del bulge, e NGC 595, a NW del centro della galassia, ad una distanza di circa 1/3 di quella che intercorre tra quest'ultimo e NGC 604. Ultimo, e meno visibile, sulla stessa retta proiettata a partire da NGC 604, passante per NGC 595, osservo NGC 592, a SW del bulge, ad una distanza da NGC 595 paragonabile alla metà di quella tra quest'ultimo e NGC 604. Li ho osservati, e qui descritti, per luminosità apparente e dimensione (sono lineari). Tutti e tre, abituando l'occhio, sono visibili in diretta ed assolutamente apprezzabili. Una trentina di stelline, sullo sfondo, incorniciano il tutto, sia con il 14 che 26mm. Da quando ho fatto pace con questo oggetto, beh, sembra farmi l'occhiolino ogni volta che lo osservo.

NGC 672 [GX TRI VM 10.9 SB 13.9]
La galassia è facilmente identificabile dove si incrociano 2 segmenti: il primo composto dalla linea passante tra Metalah e Rho Piscium ed il secondo tra Hamal a Mirach. Dove si intersecano queste linee immaginarie, circa a 2° a S di Metallah, a 26mm individuo un campo ricco di dettagli, per lo più sfuggevoli, ma che si palesano qua e là, chi in diretta, chi in distolta. La galassia appare quasi di taglio, oblunga, sembra ellissoidale, a 58.6x non percepisco alcun braccio, ma solo un bulge allungato, una luminosità periferica affusolata e stelline di fondo che tempestano lo spazio tutto circostante. A 108.8x la situazione non cambia di molto, ma in distolta noto una compagna, a SE, anch'essa schiacciata come un fuso, a circa 10' dalla sorella che stavo precedentemente osservando e decifrando. IC 1727 appare come una sottilissima lama argentata, quasi assente in diretta, ben percepibile in distolta. A N e SE delle due gemelle, che romanticamente spero facciano parte dello stesso gruppo, ci sono 2 asterismi a forma di triangolo rettangolo, piccini, dai lati non più di 2 o 3', molto caratteristici ed utili per identificare la posizione dei precedenti DSO. Decentrando il binomio (pur lasciandolo in vista, sia a 108.8x che 58.6x), a W compare un bel ammasso aperto: Cr 21, composto da una decina di stelle principali disposte, ad eccezione di due, su un ipotetico perimetro di un cerchio di circa 8'. L'ammasso è particolare, non è denso né esteso. E' semplicemente un cerchione di stelle, tra la 8va e 10ma magnitudine, disposte in maniera curiosa. Sulla mappa noto che, in zona, dovrebbero esserci altre piccole ed ostiche galassie appartenenti allo stesso gruppo delle precedenti, ma non riesco a scorgerle.

NGC 925 [GX TRI VM 10.1 SB 14.4]
Prolungando di poco meno di due volte (7° contro i 9) il segmento che da Botein porta a 41 Arietis, a circa 2° a W da Gama Trianguli, la galassia è facilmente identificabile in diretta. a 58.6x noto, già da subito, una sorta di sorriso, a N, composto da 4 stelline che seguono, perfettamente, l'andamento del bagliore galattico. L'oggetto appare di forma ellissoidale, con l'asse maggiore in direzione E-W ed un rapporto di circa 3:1 con quello minore. A S, altre 3 stelline, quasi in linea retta, sembrano voler delimitare quella zona di galassia, segnare il passaggio dal lattiginoso al nero pece. Incastonata in questa cornice, il sorriso ed il segmento, a 108.8x noto una leggerissima irregolarità nel bulge, a SW, come se fosse più spesso, più luminoso, ed un accenno di quelli che mi sembrano bracci, a E ad W, che credo curvino repentinamente in senso antiorario, per poi perdersi nel vedo-non-vedo. Questi dettagli, più visibili in distolta, sono comunque evanescenti. Fatico a strappare a questa galassia i suoi segreti. Negli appunti, frustrato, annoto in maccheronico un "cicciotta in distolta con bracci che non capisco bene". Osservando più a lungo noto che, a W del sorriso, in corrispondenza di 3 stelline che formano un triangolo isoscele più o meno della dimensione della galassia stessa, ci sia uno gnocchetto di luce. Sulle mappe non trovo alcuna galassia in quella posizione e mi convinco (e confermerò il giorno dopo) che sia un'estensione di qualche genere del DSO in questione.

Sono le 21.30, S.Q.M. L medio di 21.14, -5°.
Dei Pesci ho visto quel che ho potuto, Triangolo ed Ariete completati e depennati dalla lista (in effetti, sono tra i più poveri in quanto a DSO censiti).

M1 [SR TAU VM 8.4 SB 11]
Come per M33, non mi andava di metter una X sulla lista e tanti saluti. Sfodero UHC, OIII e la punto. A 1° a N di Zeta Tauri, utilizzo direttamente il 14mm. A 108.8x ho abbastanza luce per poter sfruttare entrambi i filtri ed un ingrandimento tale da iniziare a percepire della struttura interna. Come già appurato, l' OIII spegne molto la nebulosità diffusa, ma rafforza la tridimensionalità (limitata, comunque) dei filamenti interni che percepisco soprattutto in distolta. L'oggetto è, al solito, ellissoidale, con l'asse maggiore adagiato in direzione EW ed un rapporto, tra assi, di 2:1 circa. L' UHC mi permette una visione più luminosa, più completa oserei dire, di un oggetto che, sulla carta, dovrebbe far faville ma, in visuale, non mi ha mai entusiasmato troppo. Non sono ancora riuscito a trovare il giusto bilanciamento tra luce ed ingrandimenti, tale da permettermene una visione appagante. Riflettendoci, forse, pago solamente le troppe aspettative (fotografiche!) che avevo risposto in questo oggetto sin dagli inizi (beh, è o non è il primo Messier?) e, ancora oggi, più esperto e calmo, lo snobbo un po'.

continua....

Japponiglio
30-12-2017, 23:05
...

M45 [OC TAU MV 1.2 SB 11]
Beh, che dire. Le Pleiadi sono da binocolo, e dal binocolo ho iniziato. Una bella spazzolata tra quel blu intenso, topazi azzurri e lapislazzuli incastonati lassù. La solita meraviglia che non mi stanca mai. A 26mm, invece, intravedo le nebulose a riflessione nei dintorni di Maia e Merope, come un alone concentrico attorno alle due sorelle nella chioccetta. Purtroppo non ho abbastanza campo visivo

NGC 1514 [PN TAU MV 10.8 SB 12.6]
Questa planetaria, più che nel Toro, si trova nel piede del Perseo. A 8° a NW rispetto ad M45, la si trova facilmente prolungando di una volta e mezzo il segmento che va da Atik a Zeta Persei. A poco più di 3° a SW rispetto a quest'ultima, la nebulosa è chiaramente visibile anche senza filtri, come una chiazza discoidale lattiginosa. La visione migliore la ottengo a 108.8x (l'immagine era troppo scura a 277x) con il filtro OIII. La nana bianca centrale è estremamente visibile anche in diretta, a qualsiasi ingrandimento. Il gas ionizzato, invece, acquista contrasto con il filtro OIII e mostra delle irregolarità laddove, prima, pensavo ci fosse una sfera perfetta. In distolta mi è chiaro una sorta di passaggio, una banda meno luminosa passante dal centro, come se fosse uno sfriso, un taglio nella luce del gas che attraversa l'intera bolla, da parte a parte, da SW a NW. Nello stesso campo visivo sono presenti due stelle prepotenti, una a N e l'altra a S, di 8va magnitudine. Tutt'attorno è un tempestare di stelline, alcune graziosamente disposte in archetti, ne ho contati almeno 4 di questi asterismi. Questa planetaria mi ricorda un po' NGC 40, la prima, forse, dove io abbia chiaramente visto la nana spenta al suo interno. In questo caso, però, l'involucro di gas è nettamente più omogeneo. Un bell'oggettino, non c'è che dire. Mi è sembrato di percepire una velata componente azzurrognola (la dominante, ovviamente, era grigia), ma non ne sono affatto sicuro. Da riosservare.

NGC 1647 [OC TAU MV 6.4 SB - ]
Questo ammasso è relativamente semplice da trovare, date le sue dimensioni e posizione. E' l'apice di un triangolo equilatero (un po' sbilenco) aventi per vertici Ain ed Aldebaran, con la punta, l'ammasso, verso i Gemelli. E' alla perfetta portata sia del 26 che 14mm e si presenta molto esteso ed omogeneo. E' composto da una 30na di stelle principali ed un'infinità di stelle più piccine e meno appariscenti. Contiene diversi asterismi tra linee, trapezi, triangoli. Praticamente privo di asterismi composti da linee curve, è un bel cluster da tenere in considerazione anche per un'analisi binoculare. Nel campo visivo compaiono anche due stelle, solitarie, ai bordi dell'ammasso, decisamente più luminose delle altre e di dimensioni maggiori. Credo che la vicinanza sia solamente prospettica. Parlo di HD 30179 e HR 1517.

NGC 1817 [OC TAU VM 7.7 SB - ]
A poco meno che metà, o poco più che a 1/3 del segmento che collega Omicron Orionis e Zeta Tauri, a circa 2° a S di m Tauri, trovo, senza troppa fatica, quest'ammasso ed il suo fratello, NGC 1807 (una gradevole sorpresa). I due ammassi, se pur vicini, hanno un carattere e sapore sensibilmente differente. Il primo dei due è composto da una 50na di stelle, dominate, a NW, da HD 33572 e GSC 1282-0348 che, vicinissime tra loro, attirano l'attenzione, rubandola al resto delle stelline dell'ammasso, omogeneamente distribuite in un diametro di circa 13'. Non sono sicuro che non si tratti, banalmente, di una sovrapposizione prospettica. Il cluster presenta altre 3 prepotenti stelle di magnitudine inferiore alla 10ma e, le restanti, puntiformi ed oltre la 11ma. NGC 1807, invece, è un interessantissimo ammasso che presenta un asterismo ben definito. A me, pare un uccello ad ali spiegate. Il corpo del volatile è disposto sull'asse EW, con la testa (due occhi ben luminosi) diretta ad W, le ali spiegate sull'asse NS e la coda verso E. Mi ricorda davvero, davvero tanto, l'Owl Cluster. Il DSO è molto meno ricco del precedente, è composto da una decina di stelle dal carattere impavido, grosse, luminose, tra l' 8va e 10ma magnitudine. Molto carino. La visione di entrambi, nello stesso campo visivo, aggiunge un quid in più che rende questi due oggetti un duo su cui tornare, per una visione rilassante.

Sono le 22.30, S.Q.M. L medio 21.05 e -4°. Il vento, quel poco che c'era in precedenza, è cessato del tutto. La mia stazione meteorologica non mi indica l'umidità. 'Sta cinesata si sarà rotta, ma non stimo che sia aumentata. Il seeing è molto buono, quantomeno verso lo zenith.

Toro spazzolato ed osservato tutto, quantomeno nei termini della lista che mi son prefisso di seguire, per ora.

M36 [OC AUR VM 6 SB 12]
Mi sposto nell'Auriga e mi godo i suoi evergreen Messier, prima di passare agli NGC. Inizio con una spazzolata a binocolo, dove tutti e tre gli M sono chiaramente osservabili in diretta. Monto il 14mm e mi godo, a 108.8x, M36, rintracciato facilmente come apice interno alla costellazione di un triangolo isoscele, molto schiacciato, costruito a partire da Theta Aurigae ed Elnath. L'ammasso è abbastanza concentrato, presenta una decina di stelle più prominenti, tra la 9na e 10ma magnitudine ed una 30na di stelle più piccine e meno luminose che fungono da palcoscenico. Le stelle maggiori sono disposte in segmenti e triangoli, gli asterismi che si compongono sono molto tecnici e spigolosi, mancano delle forme curve o tondeggianti. Per alcuni versi, mi ricorda un ragnetto stilizzato, ci intravedo un accenno di zampe, qua e là, diramarsi da un centro comune contenente 4 o 5 stelle disposte in trapezi.

M37 [OC AUR VM 5.6 SB 11]
Indubbiamente il mio preferito tra i Messier di Auriga. Quasi speculare ad M36, ma all'esterno della costellazione, è un denso, fitto ed omogeneo ammasso davvero apprezzabile. Conto fino a 100 componenti, prima di stancarmi e perdermici dentro. Il cluster ha una vaga forma triangolare e sembra composto da un'infinità di stelline puntiformi, fini, delicate. Rimango ad osservarlo per qualche minuto, lo seguo spostarsi nell'oculare, mi piace davvero tanto, lo trovo rilassante, piacevole, una gioia per gli occhi.

M38 [OC AUR VM 6.4 SB 12]
Tornando all'interno della costellazione, costruendo l'ennesimo triangolo isocele a partire da Theta Aurigae ed Elnath, è molto semplice trovare lo Starfish Cluster, avendo cura di creare una figura geometrica avente l'altezza doppia rispetto a quanto immaginato per M36. L'ammasso è decisamente meno omogeneo e fitto rispetto ad M37 e somiglia più a M36. Risulta composto da una 30na di stelle principali, supportate da un centinaio di altre, meno luminose e definite. Il nome Starfish, stella marina, proviene dal fatto che contenga delle sorta di braccia, dei tentacoli stellari che si allungano dal centro verso la parte periferica. Sono stelle disposte su percorsi più o meno rettilinei e se ne identificano, abbastanza bene, 3 o 4. Volendo proprio sforzarsi, se ne potrebbe identificare un quinto. La parte centrale è meno densa rispetto a questi tentacoli. Due di questi tentacoli, quelli ad W, uniti da un archetto di stelle nella parte centrale dell'ammasso, disegnano un asterismo molto simile al Pi greco. A S dell'ammasso noto, con piacere e sorpresa, una chiazza lattiginosa che avevo sempre ignorato: NGC 1907. Rimane, decentrando M38, nello stesso campo visivo di quest'ultimo sia a 58.6x che 108.8x. Visione molto suggestiva. A questi ingrandimento l'ammasso non viene perfettamente risolto e rimane, in parte, nebuloso. A 277x, invece, lo risolvo completamente in circa 25 stelline disposte irregolarmente all'interno di un ipotetico contenitore trapezoidale. La visione migliore, comunque, la ottengo a 108.8x con entrambi gli ammassi visibili, se pur con una limitata risoluzione del più piccolo.

NGC 1664 [OC AUR VM 7.6 SB -]
Circa 3° e mezzo a N di Haedus II, ispeziono questo ammasso a me sconosciuto. Molto interessante! Si compone di una 30na di stelle disposte in modo davvero peculiare. L'ammasso non è omogeneo né concentrato, anzi, noto un andamento rettilineo che da N, come una collana di perle, scende verso S. Nel centro la collana si apre, creando una sorta di rombo, disegnando quella che, a me, ricorda una razza, un aquilone, con tanto di filo e coda. Il rombo centrale è leggermente irregolare, simile ad un cuore e diviso, a metà, da 3 o 4 stelline che sembrano voler continuare la collana di perle che, da N, oltrepassano questo asterismo e continuano a S. E' davvero, davvero particolare. Sullo sfondo, e nei paraggi, ci sono innumerevoli stelline delicate tra le quali spiccano, impettite, HD 30650 ed HD 30410, di magnitudine 7.5, sicuramente in zona ma solo a livello prospettico. In ultima analisi, essendo una delle due "correnti" stellari più debole (la più corta), devo ammettere che l'ammasso sia decisamente identico ad una manta: coda, corpo romboidale con le ali ed apertura in prossimità della bocca. Sì, l'ho ribattezzata la manta dell'Auriga, osservare per credere! Il miglior colpo d'occhio l'ho avuto a 108.8x (14mm), ma se avessi avuto un 9mm, credo, sarebbe stato ancora più suggestivo. E' il tipico ammasso che mostrerò ad eventuali neofiti: peculiare, con un asterismo ben riconoscibile e che rimane in mente. Approvato!

NGC 1857 [OC AUR VM 7 SB -]
Ammasso aperto né carne né pesce, a 3° S rispetto ad Haedus II, rintracciato un po' a fatica a causa del ricco manto stellare che si trova in questa porzione di cielo. E' composto da 6 stelle principali e una 20na minori. Ne percepisco altre, che probabilmente risolverei a maggiori ingrandimenti. Sono presenti dei limitati asterismi di 4 o 5 stelline curvilinei, qualche sorrisetto qua e là, tra astri gettati alla rinfusa. L'ammasso non è particolarmente ricco né denso. Non è omogeneo e l'ho trovato con poco carattere, paragonato ai precedenti.

continua...

Japponiglio
31-12-2017, 16:11
...

NGC 1931 [OC E/RN AUR VM 10.1 SB -]
A 1° ad W di M36, punto questo minuscolo OC. E' composto da una decina di stelle principali, di cui 4 o 5 sono le regine della scena. In particolare, a S, attorno a TYC 24411-2320-1 dovrebbe trovarsi della nebulosità che riflette la luce di questo astro e BU 1239, invece, dovrebbe ionizzare a N le polveri a lei attorno che, a loro volta, dovrebbero emmettere luce nel visibile. Uso il condizionale perché io, di quel ben di Dio, ho visto ben poco. Senza filtri, l'ammasso mi appariva completamente spoglio da nebulosità. Con l' OIII e 277x, troppo buio per permettermi di percepire qualcosa di nebuloso. Con l' UHC, invece, ho percepito della tenute (nulla a che vedere con quanto ho poi visto in fotografia) nebulosità ionizzata a 108.8x (salendo a 277x il tutto risultava troppo buio). Delle polveri a riflessione, nemmeno l'ombra. In nessun modo, a nessun ingrandimento. Non so se litigare con questo OC o se rimaner neutrale e riprovare un'ulteriore osservazione al prossimo novilunio.

NGC 2126 [OC AUR VM 10.2 SB -]
Ad un terzo della distanza tra Menkalinam e 2 Lyncis, l'ammasso non è proprio dei più entusiasmanti. Presenta, ad E, HR 2112. Di magnitudine 6, visibile ad occhio nudo, è il punto di partenza per un piccolo asterismo, composto da ulteriori 3 stelline tra la 10ma ed 11ma magnitudine. Le tre stelline formano una sorta di stanghetta verticale, chiusa, come se fosse una L, dalla presenza della compagna più luminosa. Non noto un gran che nelle vicinanze. L'idea è quella di una festa... senza invitati! A S, però, noto un altro asterismo, appena al di fuori dell'ammasso (quantomeno sulle carte): un insieme di stelline, dalla 10ma alla 13ma magnitudine, formano una sorta di freccia, con tanto di punta ed asta, che sembra voler indicare la stella più luminosa delle quattro precedentemente citate. Insomma, una L puntata da una freccia. La visione, ad ogni modo, non è delle più entusiasmanti, la trovo un po' asettica.

NGC 2281 [OC AUR VM 5.4 SB -]
L'ammasso giace sul segmento che collega Theta Aurigae ed Alsciaukat o, volendo, è l'apice di un triangolo isocele costruito con un base a partire da Theta Aurigae e Theta Geminorum, a circa 7° da quest'ultima. A dire il vero, io, l'ho trovata a 50' ad W di Psi7 Aurigae, una bella gigante arancione di magnitudine 5. L'ammasso è largo, luminoso, omogeneo. Conto una ventina di stelle principali ed il doppio, lì tutt'attorno, di astri minori. Le stelle più luminose giacciono nel centro del'ammasso e, almeno 3 di esse (forse 4) hanno una compagna, sono doppie, tanto che mi ci diverto anche con il 5.5mm a 277x.

IC 405 [LBN AUR VM 10 SB -]
Creando un triangolo isoscele avente come vertici Al Kab, Elnath e la gialla 16 Aurigae, ben visibile, è facile identificare IC 405 a W, ed IC 410 a E, entrambi a circa 1° da 16 Aurigae che funge da spartiacque. La nebulosità è diffusa in un ammasso che comprende diverse stelle, la principale è sicuramente AE Aur, al limite della visibilità ad occhio nudo, un pugno in faccia all'oculare, il fanale frontale di un treno! A N spicca anche HD 34030 ed HD 34010. Inizio l'osservazione a 58.6x e, senza filtri, noto solo queste biglie luminose, un'infinità di piccole compagne lì attorno, e nient'altro. Con il filtro UHC, finalmente, intravedo qualcosa. Ipotizzando di mettere AE Aur all'interno di una circonferenza di circa 10', nella parte E, sul limitare dell'ipotetico cerchietto, intravedo delle fluttuazioni, dei chiari scuri. Mi ricorda, molto ma molto alla lontana, la Velo. Ma molto alla lontana, eh! La stessa cosa la noto a SE di HD 34010. Capisco ed intravedo esserci qualcosa, ma è sfuggevole, effimero, nemmeno la distolta mi aiuta un gran che. Forse, credo, serve un maggior diametro per apprezzare questa nebulosità che gioca a nascondino. Ci tornerò al prossimo novilunio, di sicuro, magari scroccando una sbirciata da qualche diametro maggiore, se in loco.

IC 410 [LBN AUR VM 7.5 SB -]
Questo DSO, come già detto, è speculare al precedente, utilizzando come punto di riflessione la bella 16 Aurigae. L'ammasso che infiamma la nebulosità, NGC 1839, non è affatto male. Un bel OC abbastanza denso e contenuto, luminoso, composto da stelle omogenee disposte, piu o meno, ad Y (rovesciata) sull'asse N-S. Come nel precedente caso, senza filtro, non ho visto nulla. Con l' UHC, invece, la visione è simile a quella regalata dalla Rosetta: nebulosità discoidale con una zona scura nel mezzo. Curiosamente, mi sarei aspettato che, nel mezzo, ci fosse un piccolo ammasso, delle stelle, UNA stella.. insomma, qualcosa. Invece no. Nulla che possa, facilmente, rappresentare la causa di quel buco (appena percepito, a dire il vero, ma presente). La visione è comunque ostica e difficoltosa. Come il precedente fratello, la sua nebulosità è appena accennata, devo utilizzare quasi esclusivamente la distolta e, anche lì, la sensazione è che io stia osservando qualcosa sulla soglia della visibilità, vuoi per lo strumento, seeing o occhio. Ci ritornerò. Su entrambi gli oggetti ho provato anche l' OIII con risultati deludenti.

Auriga completato, Una bella X su tutti i suoi DSO e costellazione. Già che sono in zona, noto sulle mappe una PN e, incuriosito, punto il bidone in quella direzione.

IC 2149 [PN AUR VM 11.3 SB -]
Nello stesso campo visivo, a 58.6x, di Pi Aurigae, vado alla ricerca di questa planetaria. Non è in elenco, quindi immagino sia piccina e senza carattere (per il mio strumento!) e, infatti, è così. L'oggetto, anche a maggior ingrandimenti, è di natura quasi stellare, davvero, davvero contenuto nelle dimensioni ed effetti pirotecnici. E' un puntino, che nemmeno l' OIII riesce a sciogliere in maggiori dettagli. Come direbbe Ogu, "una mera curiosità da catalogo".

Esaurito l' Auriga, almeno per oggi, mi butto a caccia di granchi.

M44 [OC CNC VM 3.1 SB 13]
Beh, che dire, un faro acceso che si percepisce chiaramente già ad occhio nudo. Una chiazza lattiginosa che, paradossalmente, utilizzo per identificare la posizione ed inclinazione del Cancro, costellazione che fatico sempre ad identificare. A metà tra Asellum Australis e Borealis, me la godo prima a binocolo e, poi, a 58.6x, abbracciando l'intero ammasso in tutto il campo visivo. Ciò che mi colpisce, ogni volta, è la luminosità dell'ammasso, la sua estensione ed i suoi colori. Contiene diverse stelle gialle ed ambrate, due le principesse, gettate come dadi su un tavolo da gioco. Tutto attorno, astri blu vivaci, accesi, vitali. Ricordo ancora la prima volta che lo puntai a binocolo, senza nulla sapere, una gelida notte, sulla neve, a Lucomagno. Le emozioni sono sempre forti con questo oggetto, sarà che ci son legato, ma l'alberello di natale (noto asterismo che contiene) mi regala sempre qualcosa, a maggior ragione ora.. a Natale! Le dimensioni e facilità di risoluzione sono tali che, credo, sarà uno dei primi OC che proverò a disegnare.

M67 [OC CNC VM 6.9 SB 13]
Meno, molto meno visibile del precedente, ma di facile individuazione. Si trova sul segmento che collega Acubens con Altarf, molto vicino alla prima, a circa 1° e mezzo. La visione migliore la ottengo a 14mm, 108.8x, dove mi godo la gialla HD 75500, la regina di quel campo (prospettica? Forse, dovrò controllare, in cuor mio spero di no) ed il compatto insieme di stelline che la accompagnano. L'ammasso è denso, le stelle, al suo interno, sono disposte ad archetti, molti strutturati, quasi a formare le tre foglioline di un trifoglio. E' quello che chiamo un ammasso "morbido", formato da innumerevoli asterismi tondeggianti o curvilinei che danno origine a disegni e "piste", sia di stelle che oscure. Molto carino.

NGC 2775 [GX CNC VM 10.1 SB 12.9]
Questo è uno di quegli oggetti che, pur essendo "più vicini" ad asterismi di altre costellazioni, appartengono ad un'altra. Rimane, infatti, sensibilmente più vicina (e mentalmente associabile) all' Hydra piusttosto che al Cancro. Ad ogni modo, questo notevole oggetto giace nel punto di inconto di due rette. La prima è quella che, da Asellus Australis passa per Acubens e si dirige verso il mostro marino. La seconda, è quella che si ottiene prolungando Rho Hydrae verso Zera Hydrae, in direzione del Leone. Molto più semplice a puntarsi che a dirsi. L'oggetto è davvero abbagliante. La prima nota che prendo è la seguente "fioccone luminoso in diretta, enorme in distolta". L'oggetto, in effetti, è particolarmente luminoso. - Bene -, mi dico, - potrò salire con gli ingrandimenti -, concludo. La galassia appare di forma ellissoidale, con un un bulge prepotente, anch'esso leggermente ellissoidale. Il rapporto tra gli assi (il maggiore in direzione N-S) è di, circa, 3:2. L'oggetto è incorniciato in diversi asterismi, trapezi, triangoli ed archetti di stelle che impreziosiscono il campo di fondo. Aumentando gli ingrandimenti, non noto alcun braccio o spire, solo questo enorme bulge, molto luminoso e la luminosità del disco galattico che degrada linearmente verso l'esterno. Quello che non è affatto lineare, però, è il degradare della luce dal bulge verso l'inizio delle zone periferiche. La luce, nella zona centrale, è molto più accentuata e concentrata, in una porzione ovviamente irrisolvibile, che poi, come ci fosse un gradino, salta diversi gradienti per iniziar a perder intensità (stavolta linearmente) nel disco. Insomma, sembra quasi che, nel bulge, qualcuno abbia lasciato la luce accesa.

continua...

Japponiglio
01-01-2018, 20:14
...

E anche il Cancro è andato. Nella mia lista eran censiti solo questi 3 DSO, pertanto, passo ad altro.
Nonostante non fosse in lista, vedo sulle mappe una bella galassia nei pressi del CNC, ma nella Lince, e non resisto alla curiosità.

NGC 2683 [GX LYN VM 9.8 SB 12.9]
La galassia rimane ad 1/3 del segmento che collega Iota Cancri e 10 UMa, è anche l'apice di un triangolo isoscele, molto schiacciato, costruito a partire da una base delimitata da Iota Cancri e 38 Lyncis. La trovo facilmente e, già a 58.6x, è enorme. Uno spadone di luce che trafigge l'oculare. L'oggetto è molto schiacciato ed allungato, con un rapporto, circa, di 5:1, avente l'asse maggiore in direzione SW-NE. Il bulge è molto luminoso e schiacciato, la luminosità centrale, intensa, degrada linearmente per circa 2' e, poi, esponenzialmente verso le zone periferiche. Data la luminosità, è un eccellente oggetto anche a 5.5mm, 277x. Attorno, e sovrimpresse, una moltitudine di stelline formano asterismi trapezoidali e triangolari. Ai massimi ingrandimenti a me disponibili noto una disparità nella luminosità. L'asimmetria è nella zona centrale (prospetticamente più vicina al bulge) della parte periferica di taglio. La parte a NE appare monca, come se la luminosità di quella zona di disco fosse meno evidente, o del tutto assente. La galassia, a questi ingrandimenti, appare asimmetrica sia lì, per via della mancanza di luce periferica, sia nel bulge, che mi sembra allungarsi su un piano leggermente differente rispetto a quello su cui si estende il resto del DSO. E' come se fossero disassati di qualche grado. Più la guardo, più mi accorgo che qualcosa non vada, come se fosse caduta e si fosse sgangherata un po'. Galassia molto interessante! L'indomani avrei visto, in fotografia, che la parte tronca del disco galattico non fosse affatto monca, ma anzi, presentasse evidenze di bande oscure tra i bracci che, in visuale, non ho minimamente avvertito, nemmeno in distolta.

Abbandono questa veloce scorribanda nella Lince per dedicarmi a quanto in programma: la Lepre.

M79 [GC LEP VM 7.7 SB 12]
Oh, questo lo aspettavo. Finalmente un globulare, chi mi conosce sa che li adoro e, purtroppo, in inverno ne sento la mancanza. Nonostante l'oggetto sia davvero, davvero basso, non mi faccio scoraggiare e lo punto. Trovarlo è banale, basta moltiplicare per due (poco più, a dire il vero) il segmento creato a partire da Arneb e passante per Nihal. A circa 4° da quest'ultimo, ecco che già a 58.6x inizio a sbavare per la sua presenza nell'oculare. In alternativa, lo si trova con agio creando un parallelogramma utilizzando il petto ed il muso del leprotto, o un triangolo equilatero costruito a partire dal naso e collo del coniglio. Purtroppo il seeing, a quella declinazione, è pessimo, quindi non posso spingermi più in su dei 108.8x. Bestemmiando per l' IL ed umidità in quella zona, cerco di trarne il massimo, mungendolo fino all'ultimo fotone. Latte di coniglio. L'avevo già osservato con profitto a Lucomagno a Novembre, ma è sempre un bel vedere. Adoro la sua particolarità: l'essere inscritto all'interno di un perfetto punto di domanda che, nemmeno a farlo apposta, gli gira tutt'intorno per poi disegnare una stanghetta verticale. Sembra davvero che voglia giocare. L'oggetto è luminosissimo, denso, abbastanza esteso e talmente ricco di astri da perdercisi dentro. La parte centrale non la risolvo, quella periferica, invece, è tempestata di piccoli, fini, diamanti ai quali si sovrappongono, pesanti, le grosse stelle del "punto di domanda". Dallo scorso novilunio ho studiato. Ora mi spiego (quantomeno ipotizzo, seguendo l'ipotesi di alcuni scienziati) la sua posizione davvero peculiare, ben lontana dal centro galattico come la maggior parte dei suoi simili. Probabilmente non è nostro, ma proverebbe dalla galassia nana del Cane Maggiore. Molto interessante. Sto approfondendo questo tema proprio in questi giorni. A riguardo, credo che finalmente riuscirò a riordinare tutti i miei appunti sui globulari e pubblicarne un resoconto sul mio blog. Ormai sono 6 mesi che non pubblio! M79 avrà una posizione di rilievo. Soddisfatto per la piacevolissima visione, mi distacco (con un po' di nostalgia) dall'unico globulare della serata per passare ad altro.

NGC 1964 [GX LEP VM 10.8 SB 13.4]
La galassia si trova, ma ormai lo metto in dubbio, a circa 1/3 della distanza tra Delta Leporis ed Epsilon Leporis, in direzione della prima. E' molto vicina al segmento del petto del coniglio e dovrebbe essere davvero facile identificarla ed osservarla. Dovrebbe. Sarà l' IL, sarà l'umidità, sarò io ciecato. Oh, non la vedo. Ci provo e riprovo. Non la vedo. Mi inca*zo, ci riprovo. Non la vedo. Vado a frignare da Salvatore e dal suo 18", ci prova. Non la vede. Tra me e me mi dico che l'uva è acerba e che ci ripenserò alla prossima uscita. Peccato che, nemmeno lì, nemmeno al Sempione la settimana dopo, l'avrei vista. Ormai è una sfida personale, a costo di guidare 1000 km pur di averla un po' più alta, la DEVO vedere. Pare pure bella cicciotta, ma non ho voluto guardarne fotografie per poi rischiare di inventarmela. La Lepre aveva solo questi due oggetti nella mia lista, non posso nemmeno dire di averla conclusa. Sarà mia. Sui miei appunti annoto solo un tristissimo 'NGC 1964 KO totale 12" e 18"'.

Un po' amareggiato (ma si sa, fa parte del gioco!) mi dirigo verso qualcosa in cui vincere facile: OC nel Cane Maggiore. Mi ci dirigo per un boost dell'ego, mica per altro, non era nemmeno in lista!

M41 [OC CMA VM 4.5 SB 12]
L'ammasso è talmente luminoso ed esteso da esser visibile ad occhio nudo. In altri siti lo notavo come una chiara macchia lattiginosa, simile ad M44, qui, invece, è meno visibile a causa dell' IL a quella declinazione, ma poco male, rimane comunque chiaramente identificabile ad occhio nudo. Lo punto e mi si accendono riflettori, luci, lampade, lampioni e lucciole nell'oculare. Contiene una 40na di stelle principali ed altrettante leggermente più fini e fioche. E' immenso, omogeneo, ci sono una decina di regine, molto, fin troppo luminose che spiccano su tutte le altre. E' bellissimo e rilassante. Un ottimo soggetto anche binoculare. E' quel che mi ci voleva dopo la precedente delusione e i 15 minuti persi a cercare, guardare, osservare, sbirciare in distolta qualcosa che, poi, nemmeno ho trovato. Puntare M41 è banale, come già detto lo si vede ad occhio nudo, ma val la pena ricordare che si trovi a 4° a S di Sirio.

M46 [OC PUP VM 6.1 SB 13]
Come il compagno M47, giace a metà del segmento tracciato a partire da 2 Hydrae e Wezen. In alternativa, basta muoversi a S di 5° a partire da Samoht, prolungando il segmento passante per quest'astro ed avente origine in Procione. Tra i due fratelli, M64 è decisamente il mio preferito. Fantastico ad ogni ingrandimento, fino ai 270x, anche se lo preferisco a 108.8x. Credo sia un altro di quei casi in cui avendo il 9mm lo sfrutterei volentieri. L'ammasso è denso, omogeneo, enorme, mi ricorda un grosso globulare risolto e poi beh, c'è la contessa, miss planetaria NGC 2438! Ormai lo so, lo so e la cerco. Ricordo ancora l'angina pectoris del primo avvistamento, quando non avevo idea che, nell'ammasso, ci fosse una planetaria. Recentemente sto leggendo degli articoli di ricerca riguardo al fatto, o meno, che la planetaria faccia parte dell'ammasso o si tratti di prospettiva. Ad ogni modo, una visione fantastica. Sfruttando il filtro OIII la planetaria si stacca completamente dal fondo, pur rimanendo in un campo stellare ben definito e luminoso. L'effetto è davvero spettacolare. A questi ingrandimenti non colgo particolari dettagli della planetaria, ha una stella nei pressi del centro, ma so essere prospettica. Ha circa 1' di diametro ed è perfettamente tonda e particolarmente luminosa. L'ammasso è apprezzabile anche a binocolo, nello stesso campo, ovviamente, di M47.

M47 [OC PUP VM 4.4 SB 11]
L'ammasso è appena 1° ad W di M46 ed ha un sapore totalmente diverso. E' composto da più prime donne, una 20na, ed altrettante stelline minori, lì attorno. Non è omogeneo, è composto da grumi e nodi stellari, disposti casualmente all'interno dell'ammasso. Le sue stelle sono di un blu acceso, quasi azzurro, mi ricordano le Pleiadi per energia e resa. Visivamente mi ricorda una sorta di fiocchetto, un papillon, o una farfalla molto stilizzata composta da due triangoloni. Il primo composto da HD 60969, V378 Pup e HD 60997. Il secondo da quest'ultima, HD 61114 ed HR 2932. Peccato non riuscire a tenere M47 e 46 nello stesso campo visivo: due fratelli dai caratteri diametralmente opposti.

Terminata la fuitina nel Cane e Poppa, ritorno al mio programma: i Gemelli.

M35 [OC GEM VM 5.1 SB 12]
Facilissimo da trovare, 2° oltre Propus, è il solito palcoscenico. Enorme, a 58.6x risulta abbastanza omogeneo, ma non troppo. Presenta alcune "correnti stellari", degli asterismi curvilinei, soprattutto ad E e S. Tra queste collane, bande nere formano delle corsie di pece che arricchiscono e danno dinamismo alla scena. Sul palco, ad W, ecco che si fa notare, sottovoce, l' OC NGC 2158. Delicato, quasi in punta di piedi, sussurra la sua presenza. In diametri maggiori immagino che la visione sia ancora più suggestiva, a patto di riuscire a tenerli nello stesso campo. NGC 2158 è molto più denso, fitto ed omogeneo. A dire il vero, un po' per simpatia, vuoi per le caratteristiche (a bassi ingrandimenti ricorda quasi un globulare!), lo preferisco ad M35. Su NGC 2158 azzardo un 277x, giusto per il piacere di risolverlo completamente in diretta. A 108.8x, invece, la risoluzione completa avveniva solo in distolta. E' davvero bello.

continua ...

Salvatore
02-01-2018, 09:14
:D non la vede... :biggrin: non sono riuscito a centrarla nel campo, troppo rasoterra per l' ora in cui l' abbiam puntata e vista la posizione scomoda mi sono venute le formiche ai piedi;)

Non é una scusante , pero' lasciarsi scappare oggetti cosi facili é quasi un sacrilegio :D

Japponiglio
02-01-2018, 15:54
Ma no, secondo me l'han spostata. :biggrin:

Japponiglio
03-01-2018, 00:31
...

NGC 2129 [OC GEM VM 6.7 SB -]
A 3/4 di grado ad W di 1 Geminorum, questo piccolo ammasso mi regala poche soddisfazioni. E' molto piccolo, circa 4', e composto da poche stelle: 2 principali, 8 o 9 minori e qualcuna infima da distolta. Le due stelle principali fanno parte di due collane di stelle, parallele, e ne rappresentano la gemma centrale. Questi asterismi rettilinei, infatti, hanno le due stelle di maggior calibro al centro. E' senza lode né infamia, nulla di particolare ma comunque apprezzabile, per piccino e povero che sia.

NGC 2266 [OC GEM VM 9.5 SB -]
Risalendo il corpo di Castore, verso la cintola, questo ammasso è decisamente più soddisfacente del precedente NGC 2129. Si trova ad 1° e 50' a N di Mebsuta, in direzione di Theta Geminorum, da cui, però, risulta molto lontano. L'OC è un finissimo insieme di stelline puntiformi, manco fossero grani di zucchero, elegantemente contenute all'interno di un asterismo triangolare composto da 3 stelle di magnitudine significativamente maggiore. La miglior visione l'ho avuta a 108.8x e 277x. L'oggetto è molto, molto concentrato, abbastanza luminoso ed omogeneo. Il triangolo "contenitivo" è formato da HD 262551, HD 48175, HD 262273 ed il suo contenuto, l'ammasso, è anch'esso triangolare, racchiuso in questa sorta di scatoletta, pur avendo apici ed angoli diversi rispetto al contenitore. Sono, di fatto, un asterismo triangolare che contiene un ammasso triangolare. Carino e peculiare. Uno di quelli da mostrare agli amici.

NGC 2304 [OC GEM VM 10 SB -]
Cercato, ma non trovato (l'avrei poi trovato ed osservato la settimana dopo, al Sempione). I miei appunti citano 'KO, troppo rumore di fondo, non riconoscibile'. L'ammasso è debole, piccolo e disomogeneo e, sfortuna sua, giace in una zona ricca di stelle. Per oggi, mi è sfuggito.

NGC 2355 [OC GEM VM 9.7]
L'oggetto si trova facilmente prolungando il segmento a partire da Wasat e passante per Alkibash di circa la metà della distanza che intercorre tra i due astri. La visione migliore la ottengo a 14mm, 108.8x. L'ammasso è abbastanza contenuto in dimensioni, irregolare e poco luminoso. Si compone di una 10na di stelle principali e circa il doppio di componenti secondarie. Sono riconoscibili alcuni asterimi a trapezio, triangolo o lineari. L'unica, vera, regina del campo è TYC 0775-0997-1. Tutt'attorno, la zona è molto ricca di astri, diminuendo l'impatto e l'importanza visiva di questa modesta aggregazione.

NGC 2372 NGC 2371 [PN GEM VM 11.2 SB 10.5]
Ohh. E qui, l'effetto WOW!
La planetaria si trova dove i Gemelli si danno la mano. E' facile puntarla immaginando un triangolo isoscele avente, come base, le stelle Castore e Tau Geminorum. Il vertice, verso la mano di Polluce, è proprio questo oggetto. A 58.6x, con filtro OIII, noto subito che ci sia qualcosa di peculiare ed irregolare, lì tra le stelle. L'oggetto è ancora piccino ma traspare la sua certa natura non stellare. A 277x, sempre con filtro OIII, l'oggetto è una goduria. Anzi, gli oggetti. La planetaria, infatti, è composta da due lobi a cui sono stati assegnati due diversi numeri del catalogo NGC. I due lobi si manifestano come due sfere leggermente schiacciate, con, nel giunto di congiunzione, la nana bianca che compare in distolta. Le due sfere sono disposte sull' asse NE-SW e mi appaiono identiche. La schiacciatura è proprio in direzione dell'asse, come se fosse un 8 a cui è stata applicata della compressione sull'asse verticale. Tre le due componenti noto una sottilissima banda scura, interrotta dalla nana che, come già detto, vedo e non vedo. Attorno all'oggetto non noto altri dettagli e non vedo nulla degli strati periferici, più lontani, che l'indomani avrei notato in fotografia. L'oggetto è stato davvero sorprendente e piacevole da osservare, spero di avere il tempo di rigodermelo appena possibile, magari anche in maggiori diametri e a maggior ingrandimenti. Oltre al 9mm mi serve una barlow.

NGC 2392 [PN GEM VM 8.6 SB 6.8]
A SE di Wasat, a poco più di 2° dalla cintola di Polluce, punto la Heskimo. La nebulosa giace nel punto in cui si intersecano due linee: quella passante per Al Kirkab e Alkibash e quella passante da Mebsuta e Wasat. A 58.6x, come per la precedente nebulosa, mi accorgo che ci sia un oggetto molto luminoso di natura non stellare, seppur dalle ridotte dimensioni. A 277x si presenta ancora estremamente lucente, quasi perfettamente tonda. L'effetto è quella di una astro-fotografia sovraesposta, dove nella luce si perdono tutti i dettagli. Probabilmente, salendo di ingrandimenti, perderei quel tanto di luce necessario a far trasparire peculiarità che ben ho in mente di quell'oggetto ma che, stasera, sono totalmente invisibili, coperte da fitta e densa luce biancastra. Sicuramente da investigare di nuovo a maggiori ingrandimenti (quando avrò la barlow). L'effetto finale è quello di una goccia di tinta bianca lasciata cadere per sbaglio e seccata su una piastrella nera.

Sono le 2:20, S.Q.M. L medio 21, -5°. Prosegue il tour dei Gemelli.

NGC 2395 [OC GEM VM 8.5 SB -]
L'ammasso si trova nei pressi del ginocchio di Polluce, a 3° 40' da Alkibash, avendo cura di creare un segmento che, da quest'ultimo, abbia un'inclinazione parallela a quella delle due stelle del Cane Maggiore, poco più a S. L'ammasso appare sparso e mi colpisce una corrente di stelle sinusoidale, di circa 20 astri. A SE spicca un asterismo di 3 stelle leggermente più vistose delle altre, per dimensione e magnitudine. Nello stesso campo visivo, ma non me ne sarei accorto senza l'utilizzo del filtro UHC ed OIII, la Medusa Nebula, A 21, che, a 108.8x regala una catena di stelle che, da SW, prosegue verso NE. Questa catenella funge da limite per i resti della nebulosa che sono osservabili ad E di queste stelle. Un variegato arco spezzato di filamenti è ben visibile, in tutta la sua meraviglia, in tutta la zona. Mi ricorda la Velo ed è composto da due blocchi principali. Il primo, più piccolo, a SW. Uno gnoccone di luce, filamentoso, che assume un vago aspetto curvilineo. Procedendo, verso E, si assottiglia e spegne per poi riaccendersi nel secondo lembo dell'arco, quello a NE, molto più esteso, sfilacciato, complesso. E' molto più largo, si estende dalla periferia verso la nana centrale (all'interno del disco di gas della planetaria ci sono moltissime stelle e diverse sono in una posizione tale da farmi ipotizzare essere la nana, ma non ne sono affatto certo). In corrispondenza di TYC 0776-1339-1 quel lenzuolo semitrasparente e stropicciato si divide ulteriormente, creando una forma, vagamente, ad Y. Oggetto spettacolare da indagare nuovamente.

NGC 2420 [OC GEM VM 8.3 SB -]
Per trovare l'ammasso è sufficiente immaginarlo come quarto vertice di un trapezio isoscele avente, come altri 3 vertici, la cinta, il petto e la mano destra di Polluce. L'ammasso è molto bello, compatto, concentrato, soprattutto nella zona centrale. Attorno a lui, una manciata di stelle luminose fanno da cornice. La zona centrale è davvero interessante, fitta di piccole stelline una accanto alle altre. L'ho trovato simile ad un globulare povero in stelle ed in via di sfaldamento. L'esperienza migliore l'ho vissuta a 108.8x e, negli appunti, annoto: '20 stelle principali più una base di stelle fini e finissime'. E' un oggetto interessante e rilassante, lo osserverò, di sicuro, nuovamente.

Essendomi sfuggito NGC 2304 non posso, purtroppo, eliminare il Gemelli dalla mia lista, ma, confidente che lo farò al prossimo novilunio (e così sarà, in effetti), passo al possimo obiettivo: il Leone.

continua...

Gitt
04-01-2018, 14:44
Ho letto fino a qui e sono affascinato dal resoconto di certi oggetti: le tue descrizioni colpiscono più di molte fotografie!

Attendo la fine del report prima di inserire altri commenti, ma permettimi fin da subito di ringraziarti per la compagnia in una serata memorabile e di farti i miei complimenti per le tue note ricchissime di dettagli.

Japponiglio
05-01-2018, 10:40
Grazie a te Gitt, tu, e gli altri, siete stati degli ottimi compagni di osservazione! Altro che starparty di fotografi :cool: Peccato non averti avuto al Sempione.

Grazie anche per gli apprezzamenti ai miei report. Ci metto l'anima sia quando osservo che quando descrivo. Pensa che le prime volte non scrivevo nulla "tanto mi ricordo tutto", mi dicevo... :hm: ora mi rimangono solo vaghi ricordi di emozioni sfumate. Da quando mi son reso conto di questa grave mancanza, annoto e descrivo tutto, sia l'oggetto, che l'emozione, le ipotesi ed eventuali conferme o smentite del giorno successivo. E' un esercizio che trovo fondamentale. In più, beh, la condivisione è estremamente proficua nel nostro campo. Ogni report, per me, è fonte di ispirazione e curiosità.

Japponiglio
05-01-2018, 10:42
...

M65 [GX LEO VM 9.3 SB 12.8]
Sono emozionato. Punto il Leone a telescopio per la prima volta. M65 è semplicissimo da puntare, è sulla gamba posteriore sinistra del felino, esattamente a metà tra Cheratan e Iota Leonis. Punto, e non credo ai miei occhi. OK, lo so, sono le emozioni delle prime volte, ma.. oh, dovrò pur iniziare, no? :) Non una, non due, ben tre galassie nello stesso campo visivo, sia a 58.6x che 108.8x (qui, servono tutti i 100°). Che meraviglia! Quanta abbondanza e che luce! Le tre galassie sono M65, M66 ed NGC 3628. Tre piccioni con un red dot. I tre DSO disegnano un triangolo isoscele ben allungato, per base ha i due oggetti Messier, ad W M65 e a S M66. NGC 3628 è a circa 35' da loro, a NE. La visione è a dir poco spettacolare, poetica, evocativa. Un'epifania di luce, tre oggetti, tutti lì, tutti per me e tutti diversi! Vengo preso dal panico, non so quale osservare, da dove iniziare la mia vivisezione fotonica! M66 è, forse, la più peculiare ed appariscente. Il bulge è molto luminoso ed ellissoidale. E' curiosamente posizionato su un asse diverso rispetto a quello su cui si sviluppa la luminosità del resto dell'oggetto, come se ci fosse una sorta di deformità assiale. Noto estremamente chiaro e vigoroso il braccio S, che si estende di parecchio, andando a raddoppiare le dimensioni che l'oggetto avrebbe (e sarebbe, così, ellissoidale) se non fosse visibile. Mi sarei aspettato della simmetria, un altro braccio, a N, che invece manca quasi del tutto. In distolta, infatti, noto del bagliore amorfo proprio dove dovrebbe staccarsi dal bulge, dandomi un indizio, una possibile indicazione della sua mesta presenza. La galassia è a dir poco stupenda, da perdercisi ad ogni ingrandimento a me disponibile, senza rinunciare, almeno ai due minori, il colpo d'occhio dell'intero tripletto. Sono presenti alcune stelle di fondo e, nelle vicinanze, delle biglie prepotenti che formano asterismi rettilinei e qualche archetto. Immagino che la sua forma derivi dall'interazione con le altre due galassie e che la sua morfologia iniziale non fosse quella a noi visibile, ora. Tra il bulge ed il braccio visibile riesco ad osservare, senza troppa fatica, una porzione in cui la luminosità, tra braccio e centro galattico, non sia omogenea, come se, in quello spazio, gravitassero delle polveri oscure. Anche il braccio, a dire il vero, non presenta una luminosità del tutto omogenea nel suo percorso. M65 risulta più piccola ed assottigliata, con un bulge lungo e luminoso. La galassia si presenta di forma ellissoidale e noto delle leggere imperfezioni nella regolarità geometrica del bulge e della zona a S. Non riesco a distinguere chiaramente di cosa si tratti, ma il degradare della luce, che mi sarei aspettato omogeneo, risulta leggermente irregolare nella zona periferica, a S. In distolta questo effetto lo si nota meglio, ma rimane qualcosa da indagare ad ingrandimenti maggiori. A 277x la luce dell'oggetto era ancora sufficiente ad analizzarne i dettagli, ma ho come l'impressione che mi sia sfuggito qualcosa. La galassia, ad ogni modo, è davvero notevole. La terza, e meno prorompete, è NGC 3628 che si presenta come un lungo spadone, ancora più sottile ed affusolato rispetto ad M65, con una chiara, e leggermente disassata, banda scura passante per tutta la zona periferica rivolta verso di noi. Mi ricorda NGC 891, ma senza il bulge "a pallina". L'oggetto è peculiare e davvero bello, intenso, intriso di dettagli che, in distolta, si percepiscono appena, con il mio diametro. La banda scura, nel punto in cui si sovrappone al bulge, lascia trasparire degli amorfismi, dei chiari scuri, degli piccoli gnochetti di materia pece. Credo sia una di quelle galassie che a diametri importanti possa regalare ulteriori emozioni. Il terzetto è una visione celestiale, equilibrata, interessantissima. Un fuoco d'artificio.

M105 [GX LEO VM 9.3 SB 12.8]
Ancora con l'adrenalina che pompa nel sangue, cerco e punto un'altra galssia. M105 giace sul segmento che collega Cheratan con Theta Hydrae, ad esattamente 7° dalla prima. Ed eccola! Eccole! Un altro, stupendo, tripletto! M105, NGC 3373 e NGC 3371. La prima è la più luminosa, ad W. Sembra un coriandolo di luce, un disco leggermente schiacciato, un'ellisse quasi circolare, con un bulge dirompente, enorme, luminosisimo, contrapposto a ben poca luce nelle zone periferiche: una vera e propria galassia ellittica. Mi ricorda un occhio, un faro, è davvero impossibile farsela sfuggire. A E di questo gigante, giace NGC 3371, oblunga sull'asse E-W, anch'essa con un bulge vivace e luminoso. Ha un comportamento e peculiarità simili alla precedente, non noto bracci o irregolarità, è monotona, nella sua bellezza. Anch'essa ellissoidale, disegna, con la terza, un triangolo galattico che rimane ben visibile al centro dei 100° del mio oculare 5.5mm, a 277x. La visione migliore, per luce e colpo d'occhio, ce l'ho a 108.8x. La terza, molto meno luminosa e più timida delle altre, mi appare chiaramente in distolta e, tenue, in diretta. Rimane a S delle altre due galassie, è elongata e sembra puntare M105. E' un oggetto chiaramente diverso rispetto alle precedenti due, mostra delle irregolarità, non presenta quel chiarore omogeneo e diffuso, quel batuffolo monotono delle precedenti. Scoprirò, l'indomani, essere a spirale. Purtroppo non ho avuto modo di vederne particolari dettagli oltre ad una percepita irregolarità delle zone periferiche.

M96 [GX LEO VM 9.3 SB 13.1]
Decentrando il precedente trio, a S ecco comparire la stupenda M96 accompagnata, ad W, da M95. Quanta abbondanza, è un tripudio di galassie! La prima appare di forma ellissoidale, con un bulge ben definito, una luminosa parte periferica (che l'indomani avrei capito essere dei bracci molto stretti) ed una sorta di alone che si perde, velocemente, nel buio (la vera e propria parte periferica del disco galattico, ma l'avrei capito solo dalle fotografie). L'oggetto è leggermente allungato (rapporto 2:1) sull'asse NW-SE e, sull'apice SE, noto in distolta una leggera irregolarità luminosa che non riesco ad investigare in diretta. Ha retto, senza problemi, i 277x. M95 è una cosa mai vista. Rimango allibito. Mi sembra Saturno inscritto in una planetaria. In distolta noto chiaramente un bel bulge discoidale, regolare, ed una zona a lui attorno chiara ed oblunga, rapporto 1:5. Il tutto arricchito da una circonferenza che incastona quanto al suo interno. Questa sorta di bolla è decorata con delle debolissime ali nebulose che, da quest'ultima, si perdono velocemente nello spazio lì attorno. All'interno di questa specie di planetaria, sono visibili zone più scure in corrispondenza della parte priva della luminosità prodotta dalla parte centrale oblunga. Oggetto davvero complicato, in quanto composto da diversi e concentrici dettagli. L'indomani, guardando astro-fotografie, avrei capito che quella meraviglia fosse una galassia a spirale barrata. Davvero, davvero, davvero bella e non vedo l'ora di rigustarmela con il senno, l'esperienza e le informazioni "di poi". Purtroppo ad alti ingrandimenti inizia a perdere luce, sono assolutamente curioso di puntarla con il 18" di Salvatore, appena possibile.

Sono le 3 passate, temperatura, vento ed umidità stabili rispetto ai precedenti valori registrati. La stanchezza, però, inizia a farsi sentire ed alcuni dei miei compagni si sono già defilati, chi in albergo, chi in auto, a ronfare tranquilli, memori di quei bagliori ed a digerire la scorpacciata di luce. Io ho in circolo troppa adrenalina per fermarmi, sorprese e stupore mi tengono sveglio e riscaldano, le galassie del Leone mi stanno regalando fotoni e caffeina, di mollare il sacco e tornare a casa, per ora, non se ne parla. E poi c'è Ogu che scrive, punta, cerca, zitto zitto, continua. Non posso esser da meno!

NGC 2903 [GX LEO VB 9 SB 13.6]
Questo gioiellino si trova nel mento del felino, a circa 1° 30' a S di Lambda Leonis, più o meno sul segmento che collega quest'ultima a Subra, la zampa destra dell'animale. L'oggetto è clamoroso. Grosso, lucente, definito, contrastato, molto, molto bello. Presenta una forma oblunga, ellissoidale, con un rapporto tra asse maggiore (disposto N-S) e minore di circa 3:1. La galassia è davvero luminosa, regge gli ingrandimenti spinti e si trova curiosamente inscritta all'interno di un asterismo triangolare che sembra voler far da cornice (composto da DBR 5, GSC 1409-1049 e GSC 1409-0892). Il bulge è luminoso, ellissoidale e schiacciato sull'asse maggiore. A N, dove mi sarei aspettato che la luce iniziasse a degradare linearmente, noto un primo degradamento, poi uno gnocchetto di luce e, ancora più in là, quel degradar lineare che non mi sarei aspettato esser interrotto da un bagliore anomalo. Non noto bracci o altre zone irregolari, se non un leggero amorfismo della zona periferica a SE. L'indomani avrei capito che quello gnocchetto luminoso fosse una zona di intensa formazione stellare all'interno di uno dei bracci: NGC 2905 e che l'amorfismo a SE coincidesse con una banda scura tra le spirali presenti in nella parte di disco rivolta verso di noi. Nel campo scopro di aver avuto altre due galassie, ma talmente infime e poco luminose da essere invisibili al mio strumento ed occhio. In fotografia si notano dei tenui bracci che si estendono di parecchio attorno al DSO. In visuale, con il mio diametro, erano invisibili. Essendo più preparato, mi prefiggo una nuova osservazione dove cercherò di identificare qualche dettaglio dei bracci almeno nella zona più luminosa attorno al bulge. La galassia è, ad ogni modo, estremamente piacevole, semplice da trovare e godere. Un facile bocconcino alla portata di strumenti sicuramente più piccini del mio.

continua...

Mamete
05-01-2018, 17:01
...invidia ! anche per la passione oltre che per gli oggetti osservati , complimenti ! [emoji106]


Alessandro Curci

Japponiglio
05-01-2018, 17:04
...

NGC 3227 [GX LEO VM 10.3 SB 13.4]
Molto vicina ad Algieba (circa 50'), sul segmento che collega quest'ultima a Zesma, questa galassia mi ha incuriosito e tenuto occupato per una decina di minuti. Di dimensioni modeste, a 58.6x appare ben visibile al centro dell'oculare. Mi intriga quel diffuso amorfismo che, a maggior ingrandimenti (ha retto i 277x) si accentua. Appare allungata sull'asse N-S, con una proporzione tra assi di circa 4:1. Ciò che mi colpisce è che sembri un'arachide, ancora con il guscio. Ben visibili le due gobboline contenenti i semi. Sembra un 8 sbilenco, disegnato da un ubriaco, stretto, lungo, con questi due gnocconi ellissoidali che si sovrappongono. Tra i due rigonfiamenti c'è, pertanto, una sorta di strozzatura che li collega. Non noto bracci, sbavature, luminosità particolari se non questa strana macchia strozzata. Lì per lì, affascinato da questa forma peculiare, la bollo mentalmente come galassia irregolare e mi pregusto i dettagli che avrei visto, l'indomani, controllando le astro-fotografie. Altro che galassia irregolare! Controllando posizione e coordinate del prossimo obiettivo, NGC 2336, mi accorgo che quanto io abbia osservato fosse la sovrapposizione di questi due DSO! Altro che strozzatura, arachide e 8. Sono due oggetti, ben distinti, che, quantomeno in visuale e nel mio strumento, si fondono tra loro in un abbraccio di luce. La visione, ora, acquista ancor più peso! Oggetti e binomio stupendi.

NGC 3607 [GX LEO VM 9.9 SB 12.5]
Tra le chiappe e la coda del Leone, a circa 2° 30' da Zosma, in direzione di Iota Leonis, incontro l'ennessimo gruppetto di galassie. Pancia mia, fatti capanna! E chi dorme più?! A 58.6x individuo facilmente 3 componenti: NGC 3607, NGC 3608 leggermente a N (poco più di 5') e, ad W, come se fosse l'apice di uno stretto ed alto triangolo isoscele avente per base i precedenti due DSO, ecco NGC 3599. La più visibile delle 3 è NGC 3607. Anche 3608 non scherza, ma risulta essere leggermente più piccina e, di conseguenza, meno luminosa. Entrambe presentano i tipici tratti delle galassie ellittiche: un bel bulge prepotente, largo e tondeggiante ed una limitata e poco luminosa zona periferica che, velocemente, degrada sul nero. Tutt'attorno ci sono alcune stelline che compongono un ben evidente trapezio isoscele (nei pressi di NGC 3607) e degli archetti tondeggianti. NGC 3599 è sensibilmente più piccola e lontana rispetto alle altre due, che quasi si toccano. Ne osservo un bulge molto luminoso, un bel fiocchetto di luce con, attorno, una sorta di nebulosità ellissoidale. Se non l'avessi letto, non l'avrei mai detto che si trattasse di una galassia a spirale. Avrei scommesso fosse ellittica. Aumentando gli ingrandimenti, la sorpresa: a S di NGC 3607, a meno di 2' e mezzo da quest'ultima, compare, timida, NGC 3605. Prospetticamente circa 1/5 della sua compagna, appare ellissoidale, allungata sul'asse N-S con un rapporto di 3:1 tra gli assi. Il bulge è anch'esso allungato e la nebulosità galattica delle zone periferiche, date le dimensioni e tipologia (ellittica!), sono quasi impercettibili. Quattro pepite in una sola setacciata, un gran bottino!

A questo punto mi rendo conto che io stia parlando da solo, borbottando pareri ed ipotesi, correndo al tavolino, scrivendo, prendendo appunti disordinati, concitati, tornando all'oculare, esclamando, sospirando. Il Leone mi ha decisamente colpito. Ogu, invece, deve sopportare il mio starnazzare. La mia speranza è che sia talmente concentrato da non badare al mio razzolare attorno al telescopio come un gallo senza testa.

NGC 3596 [GX LEO VM 11.78 SB -]
La vedo sulla mappa e non resisto, ci provo, non era in lista. Questa galassia è posizionata tra le gambe posteriori del Felino, a circa 40' da Chertan. Facile da trovare, difficile da vedere. La luminosità superficiale è bassa e la presenza di Chertan nell'oculare, di certo, non aiuta. Provo a salire di ingrnadimenti per sfuggire alla stella, ma la luminosità crolla e perdo la galassia nel buio. Il DSO risulta, pertanto, poco visibile in diretta, sicuramente più dettagliata in distolta. Non colgo alcun dettaglio, se non una chiazzetta circolare di luce con un bulge luminoso grosso circa 2/3 della lattiginosità che percepisco. Credo valga la pena indagarla a maggior ingrandimenti, senza stelle che sgomitano nell'oculare, ma con un maggior diametro, per poter spingere un po' di più sulla sua già scarsa luminosità superficiale.

NGC 3626 [GX LEO VM 11 SB 12.6]
A circa 2° 35' da Zosma, in direzione di Nu Virginis, questa piccola galassia rimane piacevolmente nello stesso campo delle precedenti NGC 3698 e 3607, a 58.6x. Aumentando gli ingrandimenti, per vedere cosa si nasconda dietro a quel chicco di riso lattiginoso, non noto un gran che. La galassia sembra ancora un chicco di riso, riesco, in distolta, a coglierne meglio le parti periferiche. Qui, dei leggeri e velati amorfismi mi lasciano ipotizzare che si tratti di una galassi a spirale. Le dimensioni contenute non mi hanno permesso di strappare altri segreti a quest'oggetto.

Sono ormai le 4 abbondantemente passate e so che la nottata stia volgendo a termine. Mi aspetta un rientro diretto e chissà in che condizioni saranno quelle stradine dimenticate da Dio che ho fatto, prima, per arrivar qui. Al solito, arrivato il momento di smontare, pesto i piedi in terra come un bimbo e mi concedo qualche ultimo sfizio, un ultimo guizzo. Abbandono il Leone e mi dedico ad oggetti che, bassi, salgono ricordandomi quanto sia tardi.

M51 [GX CVN VM 8.4 SB 12.9]
Oh, la regina. E' ancora bassa, ma non volevo andarmene a casa senza una sbirciata. Apice di un triangolo equilatero (un po' schiacciato, in direzione dei Cani Venatici) avente per altri vertici Alkaid e 21 Canum Venaticorum, è sempre uno splendore. Già a 58.6x è una meraviglia e man mano che salgo con gli ingrandimenti sbavo sul focheggiatore mentre ne ammiro le spire, il bulge, i bracci e quella stupenda sovrapposizione ed interferenza con NGC 5195. DI M51 si vedono chiaramente, come fosse un ideogramma, un geroglifico scolpito nel cielo, i due bracci che si arrotolano ed inseguono, fino ad arrivare, e coprire, la compagna. Quel rametto, quella sbuffata di polveri opache sopra la luminosità, accesa, di NGC 5195 sono qualcosa di realmente spettacolari. L'armonia e l'eleganza di questo binomio è pari all'equilibrio che ne traspare. Sono una visione deliziosa che approfondirò e ripeterò non appena possibile.

M101 [GX UMA VM 7.9 SB 14.9]
Beh, un cazzotto. E' bassa, è nell' IL, ma è comunque un bel cazzotto. E' il terzo vertice di un triangolo equilatero composto, anche, da Alkaid e Mizar, in direzione del Drago. E' enorme, discretamente luminosa. Riesco ad identificarne, a 108.8x, il braccio principale, quello più visibile e luminoso, e, in distolta, la presenza e direzione degli altri. Noto dei chiari scuro, degli gnocchetti di luce, delle formazioni particolari, degli amorfismi. Insomma, è un oggetto troppo complesso (e basso!) per questa fine serata. Lo metto in lista per le prossime, dove lo vivisezionerò ed analizzerò manco fosse sotto ad un microscopio. Rimango talmente travolto dai dettagli e dal lavoro osservativo che deduco sia necessario che, negli appunti, annoto un "basso e troppa roba, ripianificare".

M3 [GC CVN VM 6.3 SB 11]
Lo aspettavo! Io adoro i globulari, l'ho già detto, l'ho già scritto e lo ripeto. Basso? Amen, è un globulare, è nei 650 (la lista che sto seguendo) e mi piace. Lo punto. Punto e basta. E' il primo globulare che io abbia mai visto, l'ho cercato e trovato a binocolo ormai 10 mesi fa, quando ancora stavo iniziando ed imparando, sulla neve in montagna. Insomma, è il mio compagno di merende, se è in zona un salutino glielo faccio sempre. M3 si trova tra Cor Caroli e Arturo, a circa metà tra i due, sul segmento che si incrocia con quello passante tra Beta Comae Berenices e Rho Bootis. Peccato che, a quella latitudine, non regga ingrandimenti spinti. Rinuncio al 277x e me lo godo, con tutti i suoi raggi, collane, correnti ed asterismi a 108.8x. L'ammasso è denso, luminoso, compatto ed omogeneo. E' bellissimo. Ne darò una descrizione degna del sentimento che provo per questo DSO non appena abbia la possibilità di osservarlo, di nuovo, ben più alto nel cielo notturno.

M53 [GC COM VM 7.7 SB 12]
Beh, son in zona, è un altro globulare... "che faccio, lascio?". M53 è sensibilmente più piccino di M3, direi circa la metà. Ha un nucleo centrale molto brillante e denso ed una zona periferica meno ricca e variegata rispetto al precedente. Ciò nonostante, rimane un oggetto di tutto rispetto. Anche per lui, vale quanto prima. Oggi è solo un salutino, un high-five stellare. Ti aspetto.

Sono ormai le 4.30, ora di smontare, caricare, salutare il buon Ogu che, ultimo con me sul campo di battaglia, si è sicuramente meritato, anche lui, l'appellativo di startano, spartano stellare. Come lui, finito di caricare, mi dirigo a Nord, verso casa, ma non prima di aver appiccicato il mio adesivo sul cartello dell'Armà. Il navigatore mi ha fatto fare un'altra strada, ancor peggiore, con asfalto ancor più sconnesso, ghiacciato, tra sassi, rami, buche e una decina di conigli che, arrivato in pianura, correvano nei campi brulli.

Un'ottima serata, in cui ho scoperto un posto nuovo, incontrato nuovi amici, tutti estremamente validi (davvero, vi ringrazio di cuore, mi ha fatto piacere condividere con voi questa nottata). E' stata un'esperienza in cui ho messo in tasca una notevole e sostanziosa dose di soddisfazione ed emozioni, sono davvero contento.

Prima di andarmene ho dato un'ultima occhiata a quel lembo di terra ghiacciata. Pochi metri quadrati che, negli anni, hanno regalato a chi li abbia calpestati infinite soddisfazioni ed adrenalina. Chissà quanti, calcando quel prato, han visto chissà quanto.

etruscastro
05-01-2018, 17:25
report perfetto, tanti dettagli, tanti oggetti osservati, molto fisico, nel senso che anche nel leggerlo ci si stanca piacevolmente immagino quindi a farlo, da qua grandi complimenti da parte mia.


Triangolo ed Ariete completati e depennati dalla lista (in effetti, sono tra i più poveri in quanto a DSO censiti).
ce ne sono ce ne sono, fidati, io non li ho fatti tutti e sono a circa 100 DSO tra le due costellazioni! ;)

Christopher
05-01-2018, 19:00
Report semplicemente astronomico. Descrizioni fantastiche, mi sono piaciute veramente tanto.
Unica cosa che posso aggiungere è che anche per me M37 è il più bello tra i tre dell'Auriga.

Tucana
07-01-2018, 13:50
Me lo sono gustato tutto con calma e a puntate vista la singolare pubblicazione a "feuilleton"; che dire, sei un bravissimo analista e riesci ad estrapolare un mare di dettagli dai singoli oggetti. I tuoi report vanno conservati bene e saranno ottimi spunti di confronto per le osservazioni future.

Japponiglio
07-01-2018, 14:37
Grazie per i complimenti! Ormai il mio dogma è scriver tutto ciò che annoto e ricordo. Mi son incavolato talmente tanto per la leggerezza di non averlo fatto durante le prime uscite che ora, anche se a singhiozzo, non voglio perdermi più nulla per strada. E' utile a me e agli altri. Mi piace anche immaginare che mio figlio, tra una decina d'anni, possa rileggersi le pazzie del padre, magari prima di venire con me, al freddo, all'ennesimo novilunio, con il suo strumento ed appunti.


ce ne sono ce ne sono, fidati, io non li ho fatti tutti e sono a circa 100 DSO tra le due costellazioni! ;)
Ah lo ben so :biggrin: Per ora, però, mi son intestardito sull'utilizzare come linea guida la lista dei 650 DSO che ho ed aggiungerci solo quelli che (con piacere e sorpresa) noto nelle vicinanze. E' ovviamente una lista iniziale che, anzi, ogni tanto metto in dubbio in quanto a scelte. Sono d'accordo con un buon 80% del contenuto, ma il restante 20% l'avrei eliminato per far spazio ad altri oggetti a mio parere più belli o, semplicemente, visibili.

Gitt
09-01-2018, 08:38
Ottimo, Jacopo, veramente ottimo, le tue descrizioni sono delle piccole monografie degli oggetti osservati, complimenti davvero!

La tua resistenza, poi, è pari a quella degli "olimpionici" Paolo e Salvatore.:D

Sono felice di aver osservato con voi fino a quando hanno retto le mie forze: grazie alla vostra energia contagiosa, ho tirato fino alle 4, cosa insolita per me che di solito crollo prima.

Spero la prossima volta di vederti prima che faccia buio, in modo da poterti almeno riconoscere. Del resto, è una cosa comune tra noi astrofili: ci son volute tre-quattro uscite prima che io e Ogu ci vedessimo in faccia: prima eravamo solo degli omini-Michelin che si muovevano nel buio. ;)

A proposito della tua lista, hai preso spunto da qualche "compilation" in rete?
Per un 12" (ma alcuni oggetti non sono semplici neanche in un 16") puoi trarre dei buoni spunti da questa (https://www.google.nl/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiXpJ_WvMrYAhVLWxQKHe5rCLYQFggqMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.tomeyeonthesky.com%2FBeyondTh eMessierCatalog.doc&usg=AOvVaw3RKoSkgmns7a_8COkaZsUF).

Salvatore
09-01-2018, 13:19
Grande Jacopo !

Sono sincero ho faticato non poco ma ho anche sbavato leggendo il tuo report a spezzoni , confrontandolo con le mie note e cercando di interpretare e capire a fondo le tue impressioni.
Bravo , bravo veramente un enorme applauso va' solo per la grande quantitÃ* di dettagli , particolari e informazioni utili che ci hai condiviso , e per lo sforzo che hai messo nello scrivere questo vero e proprio papiro.:shock:

Un lavoro eccezzionale!

Molto belle le descrizioni degli oggetti galattici , ricchi di preziose informazioni , ma anche quelli degli OC mi sono piaciute parecchio.

M1 :thinking: , ok ci delude se siamo abituati alle fotografie in super risoluzione , ma facciamo un passo indietro e pensiamo alla sua esplosione e comparsa in cielo piu di 1000 anni fa , che conosciamo tutti . Gia questo lo rendo un soggetto molto affascinante . In visuale resta quel fiocco matuloso e tempestato di intrecci , secondo me riuscirai ad apprezzarla meglio sotto un 21,7 ...

Su M45 hai usato il UHC per far risaltare le regioni nebulose attorno Merope e Company?

M67 é un gran bel oggetto ,ti riporto alcune note derivanti da osservazioni con un diametro di 8".

- Cielo urbano di periferia ( MV limite ca 4,5 )

M67 OC mv 6,9 ; D 30'
Questo amasso con una etÃ* stimata di 4,5 miliardi di anni, mi regala una bella visione nel 31mm appare sferico e molto sgranato con qualche stellina che affiora delicatamente dal suo interno,piu una verso la parte NE di mv 9. 17,3 mm , si riescono a contare almeno 37 componenti dal colore bianco/giallo nella sua parte centrale, che ha un aspetto irregolare e cui il disegno mi ricorda un pesce, il resto attorno mi appare granuloso e irrisolto, comunque é un OC molto ricco.Con il 10mm riesco a contare una decina di componenti in piu.
I dintorni di M67 sono caratterizzati dalla presenza di alcuni ammassi aperti minori, o associazioni stellari cui appartengono alcuni NGC , e altri denominati CHUPINA.

CHUPINA 3 OC mv ? ; D 10'
Molto interessante, circa 10' S di M67 osservo questo addensamento stellare non risolto.10 mm e 5mm appare sempre nebuloso un poovale ,ma piu luminoso verso il centro, la sensazione é quella di osservare un globulare effimero e semirisolto.Osservando le foto trovo un riscontro con una associazione a forma di cerchio/ovale , le stelline che lo formano mi sembrano essere oltre il limite del mio telescopio, quindi la descrizione ci puo stare.

CHUPINA 4 OC mv ? ; D ?
Nel campo osservo un triangolo di stelle con la base formata da tre componenti, l'oggetto dovrebbe essere posto al suo interno, ma riesco a scorgere solo alcune deboli stelline, a 2' N scorgo un associazione a forma di rombo ed un raggruppamento molto stretto,non si capisce dove sia??

Altri ancora sono da spulciare , troveremo la serata adatta.

Speriamo di rivederci presto per poter osservare M95 e 96 , e anche il bel terzetto M105 , NGC 3371 e 3373.

Bellissima la 2903 con la sua regione Alpha 2905 , un gran bel pezzo di galassia ricca di moltissimi particolari , ti ho dato qualche responso in privato tempo fa ;-)

Quando ti ritroverai nei pressi di M53 non dimenticare di mettere in lista il decantato NGC 5053 , un globulare tutto che scontato ;)

Aggiungo questa descrizione di M101 fatta a SimplonDorf , insieme a Gitt Paolo e Marco , fatta tempo fa durante le mie prime avventure con il 18":

Il primo oggetto é M101(31;17,3mm),che mi ha lasciato stupito,sicuramente uno dei ricordi piu belli di tutta la serata.Gia visibilissima al cercatore come una macchia di ragguardevoli dimensioni,che assomiglia a M1 vista a 60/70x.Al telescopio é bellissima!Una galassia spirale vista di piatto,che mostra un bulge stellare avvolto da un bagliore simile ad un "involucro sferico"da cui si dipartono 3 bracci in tutto il loro splendore,di cui uno si distacca dall'insieme.Alzando gli ingrandimenti,la Galassia ricopre tutto il campo visivo,Sembra un polipo con tre tentacoli.Evidenti noduli che si intrespano nella struttura delle spirali(credo siano le zone Alpha),evidenti anche gli stacchi tra le spirali,vi sono diverse stelle che si proiettano sopra la galassia.
Nelle vicinanze di questa Oggetto ho osservato 3 Galassie di piu piccole dimensioni.Sicuramente ho visto la 5477 un piccolo fantasmino vicino M101,poi la 5473 galassia ovale abbastanza luminosa, la 5485,mentre la sua compagna 5484 non sono riuscito a vederla.

Mi piace molto la parte del cercatore , non mi é mai piu capitato di vedere un M101 cosi come in quella serata.

Adesso aspetto faville dalla serata del Sempione.

zanzao
10-01-2018, 21:47
Mi sono letteralmente esaltato mentre leggevo il report! Primo perché hai osservato una quantità esagerata di classici meravigliosi, secondo perché li hai descritti magistralmente sia da un punto di vista tecnico che emozionale, terzo perché ho saltato i due noviluni passati per meteo avverso e la mia galassite cronica si è acutizzata oltre misura.

Ritengo questo report uno tra i migliori in assoluto, mi sembra l'unione prendendo il meglio del modo in cui vengono preparati tra tutti noi. Complimentissimi! E poi la tua passione sprizza da ogni parola che scrivi, molto piacevole ed estremamente contagiosa... uff questo weekend ancora meteo incerto, speriamo nel prossimo, non ce la faccio più.

Edit - per migliorare il report e renderlo perfetto al 100% dovresti inserire alla descrizione di ogni oggetto un link ad una sua astrofoto e soprattutto un disegnino fatto da te in tempo reale sul campo simile a quelli del grande Peter ;)

Japponiglio
11-01-2018, 09:35
Grazie Salvatore e zanzao per gli apprezzamenti e consigli!
Salvo, sì, non l'ho scritto nel report ma ho usato l' UHC su M45, per spegnere il bagliore delle stelle e riuscire ad intravedere quella nebulosità leggera ed effimera. Molto, molto, moooolto lontana da quella fotografica. Mhh NGC 5053, aggiunto!

zanzao, raggiungimi domani al Sempione, i miei compagni di merende mi stanno dando tutti buca :biggrin:

zanzao
11-01-2018, 09:58
...
@zanzao (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=3242), raggiungimi domani al Sempione, i miei compagni di merende mi stanno dando tutti buca :biggrin:

Visto che passerò da su mi farò prestare un paracadute e mi vedrai piombare all'improvviso verso le 19.30 ;)

Japponiglio
11-01-2018, 10:28
occhio che le piazzole del Sempione sono militari e le usano per le esercitazioni, anche, della contraerea :biggrin:
sventola una bandiera bianca!

davidem27
12-01-2018, 16:44
Oronzo, in tal caso non portare gli oculari da 100°! Potrebbero scambiarli per bombe ananas! :biggrin:

Ci tornerei davvero molto volentieri in quel del Simplon Hospiz...

Japponiglio
13-01-2018, 16:49
Ci tornerei davvero molto volentieri in quel del Simplon Hospiz...

purtroppo non è stata una gran serata ieri, ho smontato dopo poche ore... nonostante i presupposti ci fossero tutti, credo si siano formate delle velature basse che mi creavano degli aloni manco fossero nebulose planetarie attorno a tutte le stelle. Umidità bassa, tra il 30 e 40%, nessuna foschia o nebbia a livello del telescopio, ma si vede che qualche centinaio di metri più in su ci fosse questo lenzuolino. Gli specchi non erano ghiacciati, gli oculari erano OK e tutto in temperatura. Le stelle le vedevo bene in diretta, ad occhio nudo, ma in distolta percepivo questa nebbiolina che, in realtà, non c'era (quantomeno non in basso). I fari delle auto non illuminavano alcuna foschia, era qualcosa di decisamente più alto rispetto a me. Puntando con il binocolo vedevo gli aloni leggermente a goccia, evidenziando con questo effetto parallasse che si trattasse di qualcosa di vicino, altrimenti i due aloni sarebbero stati molto simili e sovrapponibili. Peccato! Scriverò un breve report (forse in coda a quello che ancora mi manca, sempre del Sempione, della scorsa Luna), ma si parla di una decina di oggetti e mal visti. Fortunatamente son venuti a curiosare due ragazzi svizzero-tedeschi a cui ho fatto da cicerone per 2 ore, tra M42, 31 ed ammassi aperti (che non soffrivano troppo per la velatura). Ahhh il Sempione ha un bel caratterino.

davidem27
14-01-2018, 14:40
Ma sai che mi è capitata la stessa identica cosa una delle volte che sono andato proprio al Sempione?

Gitt
15-01-2018, 08:25
E' capitato più di una volta anche a me, sopratutto in direzione sud.

Mi spiace che la serata non sia stata delle migliori, Jacopo: avrei voluto salire anch'io sabato sera, ma raffreddore e mal di gola mi hanno costretto a rinunciare.

Ci riproveremo il prossimo weekend.;)

Japponiglio
15-01-2018, 09:02
Non ti preoccupare, siamo ninja visualisti :ninja:, qui non si molla!
Riprenditi e ne riparliamo il prossimo weekend, magari più a sud.

davidem27
15-01-2018, 09:58
Una voce dall'alto sud vi dice: Non sottovalutate il basso pavese ;):biggrin:

Salvatore
15-01-2018, 10:48
Io nell' alto Nord ho appena scoperto un nuovo posto vicino Einsedeln... :whistling:

davidem27
15-01-2018, 11:01
Ma te sei scomodo per il pavese.
Ma, d'altronde, non conosco altro astrofilo che s'è fatto Catania-Massiccio del Pollino per osservare.
Quindi hai tutta la mia stima :biggrin:
Nulla ferma Salvatore !

Salvatore
15-01-2018, 11:50
E ci torneró ... :biggrin::biggrin:

davidem27
15-01-2018, 11:52
Avvisa che porto due birre, di quelle che dilatano la pupilla :sbav: