Maurizio_39
16-04-2018, 11:31
Se il balcone su cui puoi stazionare il tuo telescopio è rivolto a Sud, o a Sud Ovest, puoi senz'altro dichiararti fortunato, tranne il caso, spesso frequente, che alle tue spalle ci sia il fabbricato!
Mi sono sempre trovato in questa condizione, tranne al mare dove posso godere di un terrazzo sul tetto.
In questo caso, per lo stazionamento si ricorre al metodo di Bigourdan, come dettagliato da Plinio Camaiti, richiamato eccellentemente da etruscastro.
Il metodo, come anche riportato, richiede molto tempo e tanta pazienza; per dirla matematicamente, tempo e pazienza sono direttamente proporzionali alla grossolanità dello stazionamento originario.
Aggiungo a tutto questo che la situazione sarebbe meno complicata se, una volta messo a punto lo stazionamento, si potesse lasciare inalterata almeno la posizione e l'apertura del tripode, portando al riparo, in caso di lunghi periodi di maltempo o inattività, soltanto lo strumento ottico.
Per l'orientamento grossolano occorre disporre oltre che di un piano, parallelo a quello azimutale, su cui disporre la livella, anche di un ambiente esente da influenze elettromagnetiche e da masse metalliche, che possono contribuire a confondere l'orientamento della bussola.
Ultimamente sto provando ad utilizzare, per l'orientamento al Nord, un sistema basato su una piccola meridiana orizzontale; la sua impostazione è ovviamente legata alla longitudine e latitudine del mio luogo di osservazione.
Può essere utilizzata a qualunque ora del giorno, purché in presenza del Sole e della sua ombra.
Dispongo la meridiana su un piano orizzontale del tripode, con il Nord meridiana orientato secondo il nord del sistema tripode+strumento; ruoto tutto l'insieme fino a far segnare all'ombra dello gnomone l'ora solare corrente. Questa deve essere preliminarmente corretta per la differenza tra "Sole vero" e "Sole medio" (analemma).
Allego la foto della meridiana, realizzata su tavoletta di compensato.
28927
Chiedo il vostro parere su questa soluzione.
Cieli sereni a tutti.
Mi sono sempre trovato in questa condizione, tranne al mare dove posso godere di un terrazzo sul tetto.
In questo caso, per lo stazionamento si ricorre al metodo di Bigourdan, come dettagliato da Plinio Camaiti, richiamato eccellentemente da etruscastro.
Il metodo, come anche riportato, richiede molto tempo e tanta pazienza; per dirla matematicamente, tempo e pazienza sono direttamente proporzionali alla grossolanità dello stazionamento originario.
Aggiungo a tutto questo che la situazione sarebbe meno complicata se, una volta messo a punto lo stazionamento, si potesse lasciare inalterata almeno la posizione e l'apertura del tripode, portando al riparo, in caso di lunghi periodi di maltempo o inattività, soltanto lo strumento ottico.
Per l'orientamento grossolano occorre disporre oltre che di un piano, parallelo a quello azimutale, su cui disporre la livella, anche di un ambiente esente da influenze elettromagnetiche e da masse metalliche, che possono contribuire a confondere l'orientamento della bussola.
Ultimamente sto provando ad utilizzare, per l'orientamento al Nord, un sistema basato su una piccola meridiana orizzontale; la sua impostazione è ovviamente legata alla longitudine e latitudine del mio luogo di osservazione.
Può essere utilizzata a qualunque ora del giorno, purché in presenza del Sole e della sua ombra.
Dispongo la meridiana su un piano orizzontale del tripode, con il Nord meridiana orientato secondo il nord del sistema tripode+strumento; ruoto tutto l'insieme fino a far segnare all'ombra dello gnomone l'ora solare corrente. Questa deve essere preliminarmente corretta per la differenza tra "Sole vero" e "Sole medio" (analemma).
Allego la foto della meridiana, realizzata su tavoletta di compensato.
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Chiedo il vostro parere su questa soluzione.
Cieli sereni a tutti.