lsnrts
15-06-2018, 09:50
Finalmente ieri mi è capitata a tiro una serata adatta all’osservazione, con grande trasparenza e senza Luna. Dopo tutta sta pioggia, temporali e maltempo vario avevo proprio voglia di fare una bella uscita semi-seria. :weeabooface:
L’obbiettivo principale, oltre a divertirmi, era testare la collimazione messa a punto con precisione da poco su Giove (con il nuovo collimatore di precisione ho infatti potuto notare che in passato ho osservato SEMPRE col lo specchio parecchio scollimato) e a notte inoltrata fare un po’ di pratica con la ricerca di oggetti deboli con le mappe, osservando così anche qualche nuovo oggetto.
Alle 21:10 circa io e il mio socio siamo già operativi dal suo cortile. Approfitto del chiarore che c’è ancora per verificare la tenuta della collimazione e noto con dispiacere che lo specchio si è già leggerissimamente spostato lungo il viaggio. A casa era perfetto, ma si parla di pochi mm e non ho voglia di rimettermi lì a trafficare, che diamine. :hm:
Fortunatamente tutto ciò perde di significato quando punto Giove a 73,5x ottenendo l’immagine più bella e dettagliata che abbia mai visto all’oculare. Il telescopio deve ancora acclimatarsi ed il pianeta non è ancora al massimo della sua altezza, ma nonostante ciò la visione è perfetta. Le due bande principali appaiono in un bel rossiccio vivo, contrastatissime e con leggere irregolarità. Il polo nord appare beige uniforme, mentre il polo sud coperto da tante sottilissime bande. Nella SEB si vede chiaramente e senza alcuna fatica la GMR e nei momenti di maggiore calma la si percepisce come “staccata” dalla SEB da un piccolo cerchietto beige. I satelliti galileiani sono perfettamente a fuoco. Provo a ingrandire a 96x e subito dopo a 156x senza notare nessuno scadimento dell’immagine. Ora i satelliti sono delle palline minuscole e la GMR appare ancora più chiaramente. Provo a mettere un filtro verde che contrasta un po’ le bande e la macchia, ma presto preferisco tornare alla visione naturale. A 208x l’immagine inizia a degradarsi anche se va ancora a fuoco abbastanza bene. Dopo essermelo goduto ancora per un po’ a 156x passo ad osservare Venere con lo stesso ingrandimento. Il pianeta è ormai basso e a parte la fase frigge troppo per cercare di tirare fuori qualcosa.
Nell’attesa che scenda la notte cerco qualche stella doppia come Polaris, Mizar, Algieba e Albireo, poi passo a qualche astro luminoso tipo Arturo e Vega. La buona collimazione da risultati anche qui… tutte le stelle appaiono piccole e puntiformi.
Inizio poi finalmente la caccia di qualche oggetto profondo partendo dalla Nebulosa Anello, bella ed emozionante come sempre. Passo poi al Grande Ammasso di Ercole, che oltre a risolvere completamente in tantissime stelle minute mi da una sensazione di color ruggine. Rimango ad osservarlo a lungo dato che non l’ho mai visto come ieri sera. Finito il riscaldamento passo alla Chioma di Berenice, le cui stelle sono visibili con molta fatica. Molto facile e luminoso M53, anche questo mi appare risolto completamente. Vedo sulla mappa che vicino c’è il globulare NGC5053 ma con la sua bassissima luminosità superficiale rimane invisibile. Osservo la Galassia Occhio Nero lì vicino, molto contrastata con il suo nucleo luminoso e un accenno leggero del braccio inferiore (quindi quello libero dalle polveri). Vicino alla stella beta noto sulle mappe NGC4889 segnato come Center of Come Galaxy Cluster, ma quando mi sposto lì non vedo nulla. Osservo poi Mel 111 vicino alla stella gamma, che sembra un asterismo ma in realtà è un ammasso aperto vero e proprio, visibile solo a pezzi date le dimensioni. Si notano numerose stelle azzurre disposte lungo una catena. Da lì mi sposto sul Cane da Caccia, sosto brevemente sulla bella Cor Caroli e punto M94, facile e dal nucleo compatto e luminoso. Passo sulla vicina galassia NGC4618 molto tenue e piccola, senza notare particolari. Va molto meglio con le galassie NGC4490 e NGC4485, la prima più grande e luminosa con un lobo affusolato che punta verso la compagna più piccola. Molto belle! Altre due galassie vicine sono NGC5005 e NGC5033, la prima piuttosto luminosa e riconoscibile come un ovale evanescente mentre della seconda, troppo poco luminosa, ho visto solo le stelle di fondo. Una piccola tappa sulla Galassia Vortice, sulla quale avevo grandi aspettative ma noto solo i due nuclei e con molto sforzo un accenno di spirale debolissima. Stesso discorso la Galassia Girandola, che non mi ha mai entusiasmato particolarmente ma di cui sento parlare bene se osservata da cieli bui. Osservo poi M108, molto evidente, e passo poi sulla Nebulosa Gufo che non ricordavo così grande e così debole. Non vi si scorge nessun dettaglio. Concludo la serata con un veloce sguardo alla Galassia di Bode, alla Galassia Sigaro e già che ci sono alla galassia NGC3077, che non è niente di che ma riesco ad osservarla.
L’obbiettivo principale, oltre a divertirmi, era testare la collimazione messa a punto con precisione da poco su Giove (con il nuovo collimatore di precisione ho infatti potuto notare che in passato ho osservato SEMPRE col lo specchio parecchio scollimato) e a notte inoltrata fare un po’ di pratica con la ricerca di oggetti deboli con le mappe, osservando così anche qualche nuovo oggetto.
Alle 21:10 circa io e il mio socio siamo già operativi dal suo cortile. Approfitto del chiarore che c’è ancora per verificare la tenuta della collimazione e noto con dispiacere che lo specchio si è già leggerissimamente spostato lungo il viaggio. A casa era perfetto, ma si parla di pochi mm e non ho voglia di rimettermi lì a trafficare, che diamine. :hm:
Fortunatamente tutto ciò perde di significato quando punto Giove a 73,5x ottenendo l’immagine più bella e dettagliata che abbia mai visto all’oculare. Il telescopio deve ancora acclimatarsi ed il pianeta non è ancora al massimo della sua altezza, ma nonostante ciò la visione è perfetta. Le due bande principali appaiono in un bel rossiccio vivo, contrastatissime e con leggere irregolarità. Il polo nord appare beige uniforme, mentre il polo sud coperto da tante sottilissime bande. Nella SEB si vede chiaramente e senza alcuna fatica la GMR e nei momenti di maggiore calma la si percepisce come “staccata” dalla SEB da un piccolo cerchietto beige. I satelliti galileiani sono perfettamente a fuoco. Provo a ingrandire a 96x e subito dopo a 156x senza notare nessuno scadimento dell’immagine. Ora i satelliti sono delle palline minuscole e la GMR appare ancora più chiaramente. Provo a mettere un filtro verde che contrasta un po’ le bande e la macchia, ma presto preferisco tornare alla visione naturale. A 208x l’immagine inizia a degradarsi anche se va ancora a fuoco abbastanza bene. Dopo essermelo goduto ancora per un po’ a 156x passo ad osservare Venere con lo stesso ingrandimento. Il pianeta è ormai basso e a parte la fase frigge troppo per cercare di tirare fuori qualcosa.
Nell’attesa che scenda la notte cerco qualche stella doppia come Polaris, Mizar, Algieba e Albireo, poi passo a qualche astro luminoso tipo Arturo e Vega. La buona collimazione da risultati anche qui… tutte le stelle appaiono piccole e puntiformi.
Inizio poi finalmente la caccia di qualche oggetto profondo partendo dalla Nebulosa Anello, bella ed emozionante come sempre. Passo poi al Grande Ammasso di Ercole, che oltre a risolvere completamente in tantissime stelle minute mi da una sensazione di color ruggine. Rimango ad osservarlo a lungo dato che non l’ho mai visto come ieri sera. Finito il riscaldamento passo alla Chioma di Berenice, le cui stelle sono visibili con molta fatica. Molto facile e luminoso M53, anche questo mi appare risolto completamente. Vedo sulla mappa che vicino c’è il globulare NGC5053 ma con la sua bassissima luminosità superficiale rimane invisibile. Osservo la Galassia Occhio Nero lì vicino, molto contrastata con il suo nucleo luminoso e un accenno leggero del braccio inferiore (quindi quello libero dalle polveri). Vicino alla stella beta noto sulle mappe NGC4889 segnato come Center of Come Galaxy Cluster, ma quando mi sposto lì non vedo nulla. Osservo poi Mel 111 vicino alla stella gamma, che sembra un asterismo ma in realtà è un ammasso aperto vero e proprio, visibile solo a pezzi date le dimensioni. Si notano numerose stelle azzurre disposte lungo una catena. Da lì mi sposto sul Cane da Caccia, sosto brevemente sulla bella Cor Caroli e punto M94, facile e dal nucleo compatto e luminoso. Passo sulla vicina galassia NGC4618 molto tenue e piccola, senza notare particolari. Va molto meglio con le galassie NGC4490 e NGC4485, la prima più grande e luminosa con un lobo affusolato che punta verso la compagna più piccola. Molto belle! Altre due galassie vicine sono NGC5005 e NGC5033, la prima piuttosto luminosa e riconoscibile come un ovale evanescente mentre della seconda, troppo poco luminosa, ho visto solo le stelle di fondo. Una piccola tappa sulla Galassia Vortice, sulla quale avevo grandi aspettative ma noto solo i due nuclei e con molto sforzo un accenno di spirale debolissima. Stesso discorso la Galassia Girandola, che non mi ha mai entusiasmato particolarmente ma di cui sento parlare bene se osservata da cieli bui. Osservo poi M108, molto evidente, e passo poi sulla Nebulosa Gufo che non ricordavo così grande e così debole. Non vi si scorge nessun dettaglio. Concludo la serata con un veloce sguardo alla Galassia di Bode, alla Galassia Sigaro e già che ci sono alla galassia NGC3077, che non è niente di che ma riesco ad osservarla.