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Visualizza Versione Completa : Se nasce tondo, non può morire quadrato: cronaca di un fallimento annunciato.



Giova84
18-06-2018, 11:49
Il titolo rispecchia perfettamente il succo della serata (poco) osservativa del 10 giugno scorso, unica e fallimentare uscita del Novilunio di questo mese: la tentazione è stata quella di non redigere alcun report, ma poi mi sono detto che anche dalle situazioni peggiori c'è sempre qualcosa da imparare e allora eccomi qui a stilare la relazione di una disfatta.

A far più rabbia è che il giorno era stato scelto con cura: la Luna, calante al 13%, sarebbe tramontata alle 16.38 e non sarebbe riapparsa prima delle 3.55 del giorno successivo, lasciando la volta celeste priva della sua fascinosa, ma luminosa, presenza; inoltre, le previsioni davano per la prima volta da mesi seeig ottimo e, per di più, le condizione meteorologiche si sono presentate finalmente buone: la giornata è stata calda e soleggiata, senza alcuna formazione nuvolosa all'orizzonte a disturbare un cielo terso come non si vedeva da tempo.

Carico in macchina il dobson 12”, che mi accompagnerà (e farà impazzire) per tutto il corso della serata e parto alle 19.00; arrivato a Campo Braca alle 20.40 circa, trovo la prima brutta sorpresa: la vallata ospita già il tanto temuto Fantasma, una foschia bassa e densa che sicuramente, col tramontare del Sole, avrebbe avvolto tutto.
Non ci penso due volte e mi dirigo speditamente verso un sito osservativo vicino, presso Passo di Prete Morto, segnalatomi da un altro astrofilo del gruppo campano, per cercare miglior sorte.
Arrivo sul posto in una decina di minuti e valuto il contesto: in generale, siamo sicuramente un gradino sotto rispetto a Campo Braca, anche se allo zenit il cielo si rivelerà molto scuro. Infatti, in direzione est, ovest e nord, l'IL invade una fascia intorno ai 15° e, soprattutto, l'eccessiva apertura dell'orizzonte verso i centri abitati a sud fa sì che proprio in questa direzione, obiettivo primario della serata con le sue costellazioni di Scorpione e Sagittario, si percepisca il maggior disturbo. Per di più, la vicinanza alla strada porta con sé anche il relativo passaggio, seppur sparuto, di automobili coi loro fastidiosi fari.
In ogni caso, ormai non c'è tempo per tentar fortuna altrove e decido di montare. Del resto, le miti temperature, intorno ai 16°C, rendono piacevole la permanenza in quel posto solitario e immerso nella natura.

Ma ecco, subito un'altra sgradevole costatazione: apro il porta bagagli, estraggo la mirrorbox e noto che uno dei gommini che fungono da punto di appoggio per il primario è lì a terra che mi fissa!
Per capire cosa è successo, monto il dobson e lo inclino in maniera tale da poter ispezionare il fondo: le stradacce piene di buche e con un manto a dir poco tormentato hanno provocato talmente tante vibrazioni che tre su nove gommini si sono spostati, uno a tal punto da cadere, mentre gli altri sono lì lì per farlo. Passo la successiva mezz'ora a smanettare per rimettere a posto la situazione, ma la posizione di lavoro non certo comoda e il buio ormai sopraggiunto rendo l'operazione tutt'altro che semplice. Sistemo alla buona, nulla che mi soddisfi, ma ormai sono in ballo e sarebbe ridicolo smontare e tornare. Anche se forse, a posteriori, sarebbe stato meglio.
Monto il telo e il paraluce, collimo, allineo il telrad ed ecco che mi accorgo che, a meno di un'ora dal mio arrivo, macchina e strumento sono già coperti di un sottile velo di rugiada: l'umidità è a livelli indecenti! In effetti, la stazione meteo segna già valori intorno al 94%. Magrissima consolazione, il fenomeno è locale e a livello del terreno, mentre il cielo si conserva piuttosto pulito e con buona trasparenza.
Passo a verificare il seeing, che si colloca tra II e III della scala Antoniadi: bene ma non benissimo e, ovviamente, meno buono di quanto sperato e preannunciato.
Ormai demoralizzato, inizio comunque col programma previsto, con l'obiettivo di portare a casa qualche oggetto e di salvare il salvabile.

Giove. Parto col botto, osservando per la seconda volta il Gigante con uno specchio da 30cm, ma stavolta con seeing almeno decente: assolutamente spettacolare a 305x, nonostante qualche turbolenza non renda la visione sempre ferma e nitida. La superficie del pianeta si anima di colori e movimenti: NEB e SEB, ben incise, si vanno ad arricciare nella zona equatoriale in una serie di onde, mentre verso l'esterno si notano distintamente tre festoni di colore blu; NTB e STB sono chiaramente riconoscibili, così come le sfumature delle calotte polari, in particolare di quella meridionale; le zone inter-banda mostrano lievi variazioni cromatiche.

M5. (Ser; GC; osservato a 64x, 228x, 305x). L'ammasso Rosa offre il meglio di sé a 228x nell'ampio campo offerto dall'ES 6,7mm da 82°, che gli permette di adagiarsi comodamente nel fondo cielo rispetto al più ristretto Planetary ED da 5mm.
Il globulare ha un nucleo di forma grossomodo circolare, molto esteso, ricchissimo di astri, ma non risolto totalmente; esso si colloca non al centro del globulare, ma più spostato verso sud-ovest. Attorno ad esso si distribuisce un'enorme quantità di astri, che vanno ad addensarsi nella fascia a ridosso del nucleo, per poi disperdersi tutt'attorno, dando quasi l'idea di comporsi in schizzi di vernice spruzzati da un pennello intriso di polvere di stelle. In particolare, nella zona nord-est, essi descrivono tre archi a sesto acuto, tra loro intersecanti: uno proteso verso est, uno quasi perfettamente orientato verso nord e un terzo mediano verso nord-est. La porzione inferiore dell'oggetto, in direzione sud-ovest, è invece meno opulenta e connotata da due protuberanze.

NGC5838 (Vir; GX; osservato a 64x, 95x, 138x, 191x). Questa piccola galassia della costellazione della Vergine è osservata al meglio a 138x. Si dispone di piatto, più o meno a tre quarti, e in distolta si coglie una forma ellittica allungata in direzione nord-sud; il bulge ha un nucleo centrale piuttosto luminoso e circolare, con diametro appena discreto, per poi estendersi assumendo una morfologia che rispecchia quello della galassia nel suo insieme. L'alone esterno, invece, è piuttosto evanescente.
Nelle vicinanze, in prossimità di un gruppetto di stelle che descrivono un trapezio scaleno, scorgo distintamente un'altra galassia, di dimensioni paragonabili alla precedente, con l'aspetto di un dischetto grigiastro omogeneo, quasi circolare; purtroppo, non sono riuscito ad associarla, neppure in fase di report, ad alcun dso.

M80 (Sco; GC; osservato a 191x, 228x, 305x). L'ammasso globulare si trova basso sull'orizzonte e in una fascia investita da forte IL, per cui la sua resa non è ottimale e il suo nucleo non appare risolto neppure a 305x. Si presenta come un disco di forma circolare, compatto e brillante, abbastanza ampio, circondato da un alone sfumato di stelle poco definito.

M4 (Sco; GC; osservato a 64x, 191x, 228x). Ancor più basso sull'orizzonte rispetto al precedente, questo globulare è osservato al meglio a 191x: appare piuttosto rado e poco brillante, munito di un nucleo composto da una sorta di barra che si estende in direzione nord-sud; dalla porzione mediana di quest'ultima, si diparte un braccio secondario in direzione est che dà al nucleo un complessivo aspetto trilobato. Attorno a esso, si distribuiscono in maniera sparsa e irregolare numerose stelle che, concentrandosi in piccoli gruppetti, creano un effetto a macchia di leopardo, con una maggiore concentrazione nella parte orientale.

M107 (Oph; GC; osservato a 64x, 191x, 228x, 305x). Altro globulare, ancora una volta basso a sud, ma meno disturbato dall'IL rispetto ai precedenti. Spingo fino a 305x per cercare di risolverne il nucleo, ma probabilmente la visione migliore si ha a 228x, meno scura e con il dso meglio inserito nel fondo cielo. L'oggetto si colloca tra quattro stelle che tracciano una croce latina (di qui il nome di ammasso crocifisso), con asse maggiore in direzione nord-sud e braccio principale a nord. Il globulare appare come un batuffolo grigio, di cui soltanto a tratti si riconosce la componente stellare; purtroppo, se ne scorgono pochi dettagli, anche se sembra avere una forma non perfettamente circolare, con un asse maggiore che si allunga in direzione est-ovest.

Giova84
18-06-2018, 11:50
A questo punto, viste le difficoltà riscontrate nell'osservazione dell'ultimo oggetto, decido di dare un'occhiata agli specchi e mi accorgo che il secondario, purtroppo, è già appannato. Ormai la serata è compromessa.
Faccio un tentativo con una passata di pompetta per liberarlo alla buona, con risultati scadenti, dopodiché mi dedico a qualche oggetto facile e luminoso, giusto per non togliere tutto di mezzo con una miseria di oggetti osservati.

M57 (Lyr; PN; osservato a 64x, 305x). La planetaria restituisce una visione interessante e, soprattutto in distolta, offre dettagli mai scorti col rifrattore: l'anello è molto brillante e va disperdendosi con una serie di sfumature verso l'interno, dove il nucleo, seppur scuro, non lo è quanto il fondo cielo.

M13 (Her; GC; osservato a 64x, 305x). Spettacolare a 305x, dove occupa quasi tutto l'oculare con la sua caratteristica forma a ragno. La porzione più interna del nucleo è circolare e molto luminosa, circondata da una sorta di trapezio isoscele inclinato lungo l'asse est-ovest e con base maggiore verso est. Tutt'attorno, si dipartono le “zampe”, linee arcuate che si contano nel numero di tre superiori e tre inferiori.

M17 (Sgr; DN; osservata a 64x, 138x). Butto un occhio a una delle nebulose diffuse estive, per vedere che aria tira: in queste condizioni, al di là dell'ingrandimento, non noto grandissime differenze con quanto offerto in passato dal rifrattore. Del dso, infatti, si scorge solo la parte più luminosa, che morfologicamente non si discosta tanto da M82: una fascia grigiastra omogenea e luminosa, dai confini abbastanza definiti che sfumano rapidamente verso l'esterno, si dispone inclinata a circa 45° verso est e presenta estremità dalla morfologia differente, una più appuntita (quella in alto) e una più arrotondata (quella in basso).

Saturno. Prima di gettare definitivamente la spugna, faccio un tentativo con Saturno e devo dire che, a 305x, si sente tutta la differenza prestazionale rispetto al Giove inizio serata: del pianeta, osservato per la prima volta col dobson, scorgo per la prima volta la Cassini e noto anche qualche sfumatura interna dell'atmosfera; tuttavia, l'immagine è ad ampi tratti slavata e mossa, anche a causa di un seeing in chiaro peggioramento. Insomma, ormai non ce n'è più.

Chiudo con un magrissimo bottino quella che è stata una delle peggiori uscite da astrofilo, da cui però posso trarre comunque qualche grammo di esperienza in più. Innanzitutto, ho esplorato un nuovo sito osservativo, che tuttavia si è rivelato qualitativamente inferiore a Campo Braca e, tutto sommato, ugualmente sofferente a livello di umidità: insomma, probabilmente quando appare il Fantasma, meglio fuggire a Gallo.
Inoltre, ho appurato le difficoltà di puntamento col solo telrad, soprattutto perché in condizioni di forte umidità tende ad appannarsi rapidamente: ormai ho maturato la decisione di montare sul dobson un piccolo telescopio guida (un settantino corto) munito di red dot, sperando poi di non impazzire col bilanciamento.
Infine, ho sperimentato con successo il sistema di determinazione dei punti cardinali in “vista oculare” saggiamente suggerito da Gitt: non sono impazzito appresso ad espressioni del tipo “destra”, “sinistra”, “sopra”, “sotto”, poi da convertire in fase di report, ma ho preso a individuare l'ovest per poi muovermi di conseguenza. Facile ed efficace.

Insomma, per domare il bestione devo ancora farne di strada e la serata giusta, a sei mesi dall'acquisto, ancor non c'è stata, ma non demordo, metto fieno in cascina e vado avanti.

etruscastro
18-06-2018, 11:58
tranquillo, queste serate capitano a tutti, anche ai più navigati, hai fatto il possibile viste le condizioni e questo non è poco, sicuramente hai fatto un buon bottino di esperienza personale.

SVelo
18-06-2018, 12:13
Giova84 è stato un piacere leggere il tuo report, a tratti poetico. Sebbene racconti di una serata insoddisfacente per te, è una lettura piacevolissima e sei riuscito a farmi "vedere" gli oggetti osservati con le tue descrizioni. Grazie! :)

Giova84
18-06-2018, 12:26
Dimenticavo di dire che, non contento, una volta rincasato alle 3.45 e aver sistemato il dobson, ho messo fuori il makkino e mi sono osservato Giove e Saturno con buon seeing fino alle 5.00: lo so, sono un folle! :razz:

Devo dire che la memoria della precedente e recentissima visione coi 30cm del dobson mi ha aiutato a saper scorgere diversi dettagli sulla superficie dei due pianeti che forse, altrimenti, non avrei notato. I due pianeti mi sono apparsi meno luminosi, ma con immagini più secche e contrastate: soprattutto Saturno mi ha fatto un'impressione addirittura migliore rispetto al dobson, con maggiori dettagli atmosferici e una Cassini ancor più nitida.

ale.crl
18-06-2018, 16:52
Non ti è andata per niente male...ti dico a me cosa è successo un mesetto fa. Nel tentativo di sfruttare un briciolo di novilunio, mi organizzo una serata che sembra promettente ma con luna presente fino all'1.00. Arrivo sul posto dopo 1.5 ore di strada verso le 22.30, monto tutto e già si vede che le condizioni meteo non sono ottimali, mi butto un po' in macchina per riposare, cala la luna...e pure un nebbione di umidità pazzesca che non si vedeva a 10m!!! Smonto tutto e vado a casa...bottino=0.

Gitt
18-06-2018, 17:54
Giova84, più o meno lo stesso è capitato anche a me, esculapius75 e un altro astrofilo venerdì sera allo Zovallo: invece dell'umidità, ci si sono messe di mezzo velature diffuse, ma il risultato è stato simile.

Sto preparando il report, ma è ben poca cosa, solo dieci oggetti alla prima osservazione, più qualche classico.:shock:


apro il porta bagagli, estraggo la mirrorbox e noto che uno dei gommini che fungono da punto di appoggio per il primario è lì a terra che mi fissa!
Non ho capito bene la storia del gommino: sei poi riuscito a rimediare? A casa hai verificato la tenuta della collimazione?


Nelle vicinanze, in prossimità di un gruppetto di stelle che descrivono un trapezio scaleno, scorgo distintamente un'altra galassia, di dimensioni paragonabili alla precedente, con l'aspetto di un dischetto grigiastro omogeneo, quasi circolare

Per aiutarti nell'identificazione dell'oggetto vicino a N5838 mi servirebbe qualche dettaglio in più, ad esempio sapere dove si trovava ripetto alla stellona m.8 a S della galassia principale.


Giove. Parto col botto
Mi permetto un consiglio: osserva i pianeti maggiori solo alla fine di una sessione deep, altrimenti con 12" ti fanno perdere l'adattamento al buio.;)

Dato che il problema dell'appannamento nei siti osservativi che frequenti più spesso è ricorrente, prenderei in considerazione l'installazione di fasce anticondensa sul secondario.

E' vero che con alta umidità si osserva comunque male, però sempre meglio che dover rinunciare per annegamento dello specchio!:D

Per il resto concordo con SVelo, le tue descrizioni sono tra le migliori mai lette, complimenti davvero.

nicola66
18-06-2018, 20:57
Solo un folle può rientrare da una serata osservativa in piena notte , e ricominciare ad osservare da casa :whistling::biggrin:

zanzao
18-06-2018, 23:01
Serate più o meno fallimentari sono nel curriculum di ogni astrofilo. Però spesso accade ciò che è accaduto a te, la passione non ci fa demordere e alla fine qualcosa di buono esce sempre. Complimenti per la tenacia e per la passione (grande l’atteggiamento di continuare ad osservare da casa!), hai comunque portato a casa il novilunio... e non è poco di questi tempi ;)

Giova84
19-06-2018, 10:57
Non ho capito bene la storia del gommino: sei poi riuscito a rimediare? A casa hai verificato la tenuta della collimazione?

Al momento ho sistemato quello caduto e i due "migrati" alla buona, poi a casa sono intervenuto più scrupolosamente (per fortuna non ne ho perso nessuno sul campo). Quanto alla collimazione, si era persa, anche se non di troppo, quella del primario, ma conta che ho sollevato lo specchio e risistemato tre gommini su nove. In ogni caso, la collimazione resta ancora un punto interrogativo, nel senso che pare perdersi, anche se di poco, durante la serata.




osserva i pianeti maggiori solo alla fine di una sessione deep, altrimenti con 12" ti fanno perdere l'adattamento al buio.

Giusta osservazione, in ogni caso ero in attesa del crepuscolo astronomico e la sessione vera e propria sarebbe iniziata di lì a una ventina di minuti. Comunque non ci avevo pensato: ne terrò conto per le prossime uscite.



Per aiutarti nell'identificazione dell'oggetto vicino a N5838 mi servirebbe qualche dettaglio in più, ad esempio sapere dove si trovava ripetto alla stellona m.8 a S della galassia principale.

Io ci sono impazzito e ho perso più di mezz'ora senza ricavarci nulla. Dovrebbe essere in zona N5845/5846, ma la posizione che mi davano SkySafari e Stellarium non corrispondeva...

etruscastro
19-06-2018, 11:31
Io ci sono impazzito e ho perso più di mezz'ora senza ricavarci nulla. Dovrebbe essere in zona N5845/5846, ma la posizione che mi davano SkySafari e Stellarium non corrispondeva...
http://leda.univ-lyon1.fr/ledacat.cgi?o=ngc%205838
dicci tu... se l'immagine te la ritrovi poi cerchiamo con i parametri del sito...

Gitt
19-06-2018, 12:41
Al momento ho sistemato quello caduto e i due "migrati" alla buona, poi a casa sono intervenuto più scrupolosamente (per fortuna non ne ho perso nessuno sul campo).

Ma da dove escono questi "gommini"?!?:sowsuser:
Si staccano? :shock: E come fanno, non sono fissati in qualche modo?
Qual'è il loro scopo: quello di sostenere lo specchio? Sono i sostegni messi sulla cella?

Giova84
22-06-2018, 11:21
Ragazzi, scusate se sono sparito, ma ho avuto giorni intensi.
Allora, per quanto riguarda la galassia ignota, dovrebbe essere quella cerchiata in rosso nella foto allegata: a mente la ricordo grossomodo in quella posizione, anche se morfologicamente un po' diversa (leggermente più estesa e omogenea ma poco brillante). Però è pur vero che vado a memoria su un oggetto visto 15 giorni fa, quindi potrei sbagliare...

PS. gran bel sito, etruscastro! Grazie per la dritta.


Gitt quanto ai benedetti gommini, sono probabilmente frutto del gioco al ribasso che la ES ha affrontato per produrre questi dobson a prezzo così favorevole: sembrano i classici gommini trasparenti paraurti che si usano per i mobili, solo piuttosto piccoli (5mm di diametro per 2-3 di spessore, a occhio). Sono usati come punti di appoggio dello specchio primario, posti ai vertici dei tre triangoli della cella e sono (erano) attaccati con una colla ben poco aggressiva che, evidentemente, tra calore e sobbalzi ha ceduto.

Giova84
22-06-2018, 11:30
Mi sono dimenticato di allegare la foto :razz:

Salvatore
22-06-2018, 12:19
Argh scritto gia due volte sto messaggio...:twisted:

Complimenti Giova , bellissime descrizioni , tutto sommato un bel bottino e punti exp guadagnati ;)

Vicino la 5838 , ci sono molte NGC dalla 5839 , alla 5846 , 5846 A , alla 5850 e altre piu deboli. Per esserne effettivamente certo , non tivresta che tornare per fare un controllo.

Salvatore
22-06-2018, 12:23
Ps , ok Giove é un caso a parte. Saturno é quel tipo di pianeta che piú é grande il diametro e piu fa il botto ( a ritmo di giuste condizioni). Sicuramente col mak sei riuscito a vederlo meglio semplicemente perché era piu alto ( e non avevi il secondario malconcio);)

Gitt
22-06-2018, 12:23
Galassia "ignota":
dall'immagine quindi dovrebbe trattarsi di NGC 5846 (che ha una compagna interagente, molto piccola, MCG+00-38-026).


sembrano i classici gommini trasparenti paraurti che si usano per i mobili, solo piuttosto piccoli (5mm di diametro per 2-3 di spessore, a occhio). Sono usati come punti di appoggio dello specchio primario, posti ai vertici dei tre triangoli della cella e sono (erano) attaccati con una colla ben poco aggressiva che, evidentemente, tra calore e sobbalzi ha ceduto.

Prendiamo atto della cinesata!:D

Cerca di capire bene di che materiale sono fatti, poi utilizza un fissante opportuno, in modo che non si stacchino più.

Senza quelli lo specchio poggia male, defomazioni a go-go e addio collima.:cry:

Strano, però, che si siano staccati: poggiandoci sopra lo specchio, dovrebbero rimanere al loro posto anche senza colla.

Potrebbe essere un sintomo che c'è qualche altra cosa da controllare:

- verifica, se puoi, che lo specchio poggi su tutti i gommini, magari aiutandoti con un foglietto di carta (se passa tra gommino e specchio, quest'ultimo non poggia come dovrebbe)
Già che ci sei, controlla che i triangoli siano tutti flottanti e che i relativi dadi di fissaggio non siano né troppo serrati né troppo laschi.
E' troppo se ti chiedo, se devi togliere lo specchio, di fare una foto alla cella? Quella degli ES non l'ho mai vista e mi piacerebbe vedere bene come è fatta.;)

- verifica che non ci siano movimenti laterali significativi dello specchio quando muovi la mirror-box e soprattutto quando muovi in altezza il tele (usa un collimatore laser, se ce l'hai).

Giova84
22-06-2018, 12:34
verifica, se puoi, che lo specchio poggi su tutti i gommini
Il dubbio mi è già venuto: appena ho un attimo di tempo verifico.


verifica che non ci siano movimenti laterali significativi dello specchio quando muovi la mirror-box e soprattutto quando muovi in altezza il tele (usa un collimatore laser, se ce l'hai).
Non ho il collimatore laser, purtroppo. Tempo fa mi accorsi che lo specchio aveva qualche "gioco" quando variavo l'altezza di puntamento grazie al collimatore di Carlo, ma dopo aver risistemato tutta la collimazione da capo mi sembra che il problema si sia risolto... almeno a occhio... non so se c'è un altro sistema efficace per controllare.


E' troppo se ti chiedo, se devi togliere lo specchio, di fare una foto alla cella? Quella degli ES non l'ho mai vista e mi piacerebbe vedere bene come è fatta.
Se tolgo lo specchio nessun problema, anche se ho ancora qualche "timore reverenziale" verso la sacralità dello strumento nuovo... insomma, il coraggio di metter troppo mano ancora non mi viene. :whistling:
Poi un'altra cosa: quando ebbi il problema di questi benedetti gommini sul Matese, preso dalla necessità, pensai di togliere lo specchio per vedere che fine avessero fatto... solo che sollevandolo, a un certo punto si bloccava (sentivo tirare come da dietro) e dato che era buio ho pensato fosse saggio lasciar perdere e arrangiarsi per la serata: possibile che lo specchio sia assicurato alla cella con qualcosa?

Salvatore
22-06-2018, 12:52
Mi sono dimenticato di allegare la foto :razz:

Visto ora la foto , quella é la 5846 e 5846 A ;)

Giova84
22-06-2018, 13:01
Sono due? il puntino a fianco pensavo fosse una stella...

PS: cavolo, ma conosci il cielo a memoria? :shock:

Salvatore
22-06-2018, 13:28
Magari!:biggrin:

No sono soltanto gruppi di galassie che ho gia osservato , ma tieni il conto che ho semplicemente aperto Skysafari e controllato cosa c'era intorno la 5838. Poi la foto é stata illuminante per capire tutto. ;)

Sai quante stelle fuzzies ci sono in cielo , che sono possibili galassie? Tantissime , ma molte spesso e volentieri scappano all' occhio.

Gitt
22-06-2018, 14:31
Non ho il collimatore laser, purtroppo. ... non so se c'è un altro sistema efficace per controllare.


Per verificare che non ci siano spostamenti muovendo il tele, il laser è la soluzione quasi obbligatoria (a patto che non sia lui stesso a muoversi nel portaoculare).




Se tolgo lo specchio nessun problema, anche se ho ancora qualche "timore reverenziale" verso la sacralità dello strumento nuovo... insomma, il coraggio di metter troppo mano ancora non mi viene.

La mia richiesta nasceva pensando che per rimettere al loro posto i gommini tu dovessi prima togliere lo specchio.
Se hai risolto in altro modo, non darti pena: magari quando dovrai lavare lo specchio, ci sarà l'occasione di vedere questa misteriosa cella.;)



Poi un'altra cosa: quando ebbi il problema di questi benedetti gommini sul Matese, preso dalla necessità, pensai di togliere lo specchio per vedere che fine avessero fatto... solo che sollevandolo, a un certo punto si bloccava (sentivo tirare come da dietro) e dato che era buio ho pensato fosse saggio lasciar perdere e arrangiarsi per la serata: possibile che lo specchio sia assicurato alla cella con qualcosa?

Ci saranno dei fermi che impediscono allo specchio di cadere se lo metti quasi verticale: mi riesce difficile pensare che ci sia "qualcosa" attaccato allo specchio!:shock:

PHIL53
22-06-2018, 18:04
Poi un'altra cosa: quando ebbi il problema di questi benedetti gommini sul Matese, preso dalla necessità, pensai di togliere lo specchio per vedere che fine avessero fatto... solo che sollevandolo, a un certo punto si bloccava (sentivo tirare come da dietro) e dato che era buio ho pensato fosse saggio lasciar perdere e arrangiarsi per la serata: possibile che lo specchio sia assicurato alla cella con qualcosa?

In effetti, lo specchio è fissato a quel triangolo di tralicci a sezione rettangolare (sul quale sono fissati i triangoli dove poggia il primario) con un paio di cinghie (credo poliestere tessuto, tipo quelle per valigie) fissate al metallo con una vite e allo spessore dello specchio con robusto nastro adesivo.

Giova84
25-06-2018, 14:22
Ah ecco, la sensazione era proprio quella di qualcosa che "tirava", grazie PHIL53: ho capito quali sono le cinghie e, se necessario rimuovere lo specchio, ora so come fare.

Ho fatto la prova del foglio coi gommini e, in effetti, lo specchio poggiava solo su 7 di essi. Ne ho rimessi un paio in posizione ottimale e poi ho sollevato e riadagiato lo specchio ed è andato tutto a posto.

Sono passato a ricontrollare la collimazione che, ovviamente, era tutta sballata. Mi sono accorto che, collimando il secondario in modo che sia al centro del fok e che si veda bello rotondo attraverso il tappo forato, non ottengo una visione perfettamente in asse del sistema occhio-fok-specchio: possibile sia dovuto all'offset del secondario o c'è qualcosa che non va? Se muovo il secondario in modo che la visione sia perfettamente concentrica, lo specchio non appare più al centro del fok...

Gitt
25-06-2018, 18:03
Sono passato a ricontrollare la collimazione che, ovviamente, era tutta sballata. Mi sono accorto che, collimando il secondario in modo che sia al centro del fok e che si veda bello rotondo attraverso il tappo forato, non ottengo una visione perfettamente in asse del sistema occhio-fok-specchio: possibile sia dovuto all'offset del secondario o c'è qualcosa che non va? Se muovo il secondario in modo che la visione sia perfettamente concentrica, lo specchio non appare più al centro del fok...

E' possibile che il fok non sia in asse con l'OTA, cioè che il suo asse non sia ortogonale all'asse del primario.
Non è banalissimo verificare l'ortogonalità (se cerchi in rete, cerca "square the focuser"), soprattutto su una gabbia del secondario aperta come la tua.

Verifica anche che il supporto del secondario sia al centro della gabbia del secondario (ammesso che il secondario sia incolato al suo supporto rispettando l'offset, cosa che in genere viene fatta sui telescopi commerciali).

Il tappo forato non è lo strumento migliore per allineare il secondario: un cheshire e/o un laser ti servirebbero, a questo punto.

Giova84
25-06-2018, 18:56
Quindi dovrei comunque vedere tutto perfettamente in asse?
Il supporto del secondario non è movimentabile se non con le tre viti di collimazione.
Sulla centratura del supporto nella gabbia avevo erroneamente agito nel primo tentativo di collimazione, per poi "ripristinarla" anche grazie alle misure fornitemi da iaco78 (aprii una discussione apposita dal titolo "offset el secondario").
Mi sto arrangiando col tappo forato perché il cheshire lungo che ho acquistato non mi permette di vedere al suo interno tutto il secondario... forse dovrei provare a prendere il tipo corto...

Gitt
26-06-2018, 10:00
Quindi dovrei comunque vedere tutto perfettamente in asse?


Facciamo le cose passo per passo:
1) col tappo forato dovresti vedere secondario tondo e centrato nel fok
Se vuoi uno strumento che ti aiuti in questa fase, potresti pensare di prendere il concenter (https://www.teleskop-express.de/shop/product_info.php/info/p5507_TS-Optics-Optics-Concenter-1-25--colimation-eyepiece-for-Newtonian-Telescopes.html) (link a puro titolo di esempio).


Il supporto del secondario non è movimentabile se non con le tre viti di collimazione.
Se in direzione alto-basso non è movimentabile, c'è da sperare che sia già centrato di suo. Altrimenti non resta che lavorare sul fok.

2) col cheshire lungo (presumo con crocicchio), dovresti vedere il crocicchio che punta al centro del primario (presumo ci sia un anellino salvabuchi)
Se non è così, lavora sulle tre viti di collimazione del secondario finchè non è ben centrato.
Non fatti distrarre da altre immagini riflesse: guarda bene il crocicchio (si, lo so, è difficile mettere a fuoco contemporanemanete crocicchio e salvabuchi, ma ci proviamo;))

A questo punto se ricontrolli la centratura e soprattutto la rotondità dello specchio, vedrai che probabilmente sarà diventato ovale.
Ripeti il p.to 1) e poi passa ancora al 2)
Con 2-3 iterazioni dovresti convergere a una condizione di centratura soddisfacente. Ho detto soddisfacente, perchè anche se lo specchio è leggermente ovale e/o scentrato di 0,5mm, non succede niente di grave.;)

3) col cheshire o col tappo, a tua scelta, collimi il primario. Suggerisco di usare prima uno, poi verificare con l'altro, così correggi eventuali disassamenti dei due strumenti.

Dopo aver collimato il primario, io di solito torno al p.to 2) e raffino ulteriormente il posizionamento del secondario, poi un altro ritocco al p.to 3) e ho finito.

A questo punto vai di star-test con ingrandimenti via via più elevati (compatibilmente col seeing).

P.S. scusami, rispondo con tempi lunghi, ma se hai pazienza:angel: ci sono!

Giova84
29-06-2018, 12:31
Gitt in questo periodo sono io il Re dei Tempi Lunghi, figurati! Ormai se riesco ad accedere al forum una volta a settimana è pure assai :cry:
Per non parlare del tempo da dedicare agli strumenti (dovrei anche sperimentare la collimazione del makkino): stanno montati lì e non riesco a metterci un dito sopra! :cry::cry::cry:

Osservando un po' il meccanismo di sospensione del secondario, mi sono fatto l'idea che per l'ES hanno sperimentato un sistema differente rispetto a quello classico: non c'è vitone centrale e il centraggio nel fok e nella gabbia è dato di fabbrica (così dichiarato) senza poterci agire; inoltre, le tre viti di collimazione non si trovano sulla parte posteriore del supporto dello specchio, bensì lateralmente.

Sul manualetto allegato si legge esplicitamente:

Rough Collimation

Collimating the secondary mirror
If we have a look at figure 7, we see the picture that you would get when you are looking through a beginner telescope with long focal length (with the eyepiece removed). If the telescope is collimated the astronomer should see the concentric images of his eye, the secondary mirror, the main mirror and the focuser. However, your Explore Scientific dobsonian has a much faster f-ratio. For this reason the secondary mirror has to be shifted from its centered position in two directions – away from the focuser and towards the main mirror (by the same amount). This offset is a few mm in both directions. You do not have to take care of this – we already did that at the factory. We are just mentioning it here in case you are looking at the secondary cage from above and recognize the fact that the secondary is off center. You can test the correct rough collimation like this:
1. Remove the eyepiece from the focuser and look through it. The secondary should appear round as in figure 7. If the secondary does not appear round, tilt it with the three collimation screws that are located on the back side of the secondary holder.
2. Next check the reflection of the middle point of the main mirror in the secondary. If the reflection of the mark on the main mirror is not in the center of the secondary, center it by using the three collimation screws like you did in step 1.

Adjusting the main mirror
If the secondary appears round and the mark on the main mirror is centered in the secondary we will collimate the main mirror. This has to be done when the reflection of your eye and the reflection of the secondary on the main mirror(5, figure 7) are not concentric. Insert the collimating tool into one of the collimation screws that are located on top and on each side of the main mirror. When you turn the collimation tool you will notice that the hexagonal head of the tool will lock into the hexagonal head of the collimation screw. Now you can adjust the main mirror by turning the collimation tool (see figure 8). Adjust the screws until the eye and the reflection of the secondary are centered in the main mirror. Practice this until you get a feeling what a turn at Figure 7 one of the collimation screws is doing. When you have centered all images as in figure 7 the rough collimation of your telescope is finished.

Fine Collimation
During fine collimation we watch Polaris with high magnification. Please take care that the telescope has time to adapt to the ambient temperature before starting collimation – this will need up to 30 minutes (otherwise you will not get a good star image). You may use the fans to speed up this process. If the telescope is collimated well, you will see a system of dim rings of light surrounding a central bright spot (the so-called airy disc). You will also notice a dim cross of light coming from this airy disc – this is the diffraction that is caused by the secondary spider vanes. We have left this cross out off the next figures for clarity. What we want to see is shown in figure 11 – a central airy disc that is surrounded by concentric rings. However, it is much more likely that the picture will be different – more like figure 9. Please notice that it is essential that you always center the star – outside the optical axis all stars do show some distorted images. Please also notice that you get those images only during moments of perfect steady air – air turbulence will distort this image. However the collimation goal remains the same – getting a concentric star image. So let us assume you have good seeing and your eyepiece shows you something like figure 9
Try turning the main mirror collimation screws – when you are turning the right screw in the right direction, you will notice that the comatic tail is getting shorter (figure 10).

Sarà sufficiente procedere così? Purtroppo non sono ancora riuscito a fare uno star test decente...

Gitt
30-06-2018, 08:12
Osservando un po' il meccanismo di sospensione del secondario, mi sono fatto l'idea che per l'ES hanno sperimentato un sistema differente rispetto a quello classico: non c'è vitone centrale e il centraggio nel fok e nella gabbia è dato di fabbrica (così dichiarato) senza poterci agire; inoltre, le tre viti di collimazione non si trovano sulla parte posteriore del supporto dello specchio, bensì lateralmente.

Sarà sufficiente procedere così? Purtroppo non sono ancora riuscito a fare uno star test decente...

Se hanno fatto le cose bene, hai la vita molto semplificata!
Il problema potrebbe nascere se per qualche ragione fok e secondario non sono in asse.
Cerca di chiarire questo aspetto, ma più per conoscere a fondo il tuo strumento e per tua cultura personale, che per una effettiva necessità impellente.

Domanda banale: ma se le viti del secondario sono laterali, non entrano nel percorso ottico?

Altra domanda: le razze sono regolabili o sono fisse anche quelle?

Il mio suggerimento è di non crucciarsi troppo della collimazione nei primi tempi (anche mesi) di uso di un nuvo strumento: è naturale scoprirlo per gradi e via via portarlo al miglior rendimento possibile.

Giova84
30-06-2018, 09:54
se le viti del secondario sono laterali, non entrano nel percorso?
No, perché sono coperte dal secondario stesso. Se vuoi ti mando una foto appena rientro a Caserta, so che sei molto interessato alle questioni strutturali.


le razze sono regolabili o sono fisse anche quelle?
Sono regolabile, ma la ES le dichiare sistemate di fabbrica. Io non feci caso a questo particolare e ci misi le mani, ma penso di aver grossomodo ripristinato la condizione originaria. In ogni caso, consentono il centraggio del secondario nella gabbia, anche se non è poi così immediato in quanto, non essendoci vitone centrale, si fa fatica a riconoscere il centro del secondario stesso.

Comunque, credo che solo uno star test mi dirà se le indicazioni della Casa Madre sono sufficienti a una corretta collimazione... speriamo in un seeing decente alla prossima uscita!

Gitt
30-06-2018, 18:17
Se hai aperto un thread sullo strumento, quando hai voglia e tempo sarebbe una bella cosa vedere i dettagli di cui parli.
Mi piacerebbe in futuro anche vedere la cella, le cinghie di cui parlava Phil e i famigerati gommini:D

Attendo la luna nuova per sapere come andrà con lo star test.;)

Japponiglio
08-07-2018, 22:30
Giova, mi riallaccio al discorso iniziale per dirti che le serate storte, se sei un vero astrofilo, ci sono e ci saranno sempre.
Proprio perché uno ci prova, ci spera e va. A volte il cielo è stupendo nonostante previsioni incerte, altre volte è una ciofeca anche se davano cielo terso per mille mila miglia.

Io l'ultima batosta l'ho presa al Passo del Sempione. 2.5h di auto per arrivare, 2.5h per tornare indietro. Era inizio anno, credo gennaio, temperature sui -15. 2 metri di neve, già solo montare lo strumento in quelle condizioni è da pazzi... quando poi il cielo peggiora e devi dare forfait dopo una decina di oggetti visti male... le imprecazioni rimbombano a valle.

Ma, tutto sommato, io ci ho provato e son contento di averlo fatto. Quando non vado per tempo incerto son sempre lì a chiedermi... e se?...