bad
03-07-2018, 11:23
Ecco, ora vi tedio col mio report da neofita che si esalta per ogni cosa... :whistling:
Ieri finalmente è arrivato il power tank e così ho completato quello che ritenevo essere l'equipaggiamento "minimo" per poter portare fuori il bimbo.
In realtà avevo deciso di andare senza telescopio, solamente a esplorare due o tre posti "papabili" come punti di osservazione che avevo selezionato su Google Earth utilizzando gli ottimi consigli che mi avevate dato (e le fantastiche mappe indicatemi da therava: https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?25756-Come-scegliete-un-posto-dove-approntare-l-osservazione&p=292493&viewfull=1#post292493), poi però ho pensato che già che c'ero... Così mi è servita anche come prova pratica di movimentazione di tutto l'ambaradàn, procedura su cui c'è molto da migliorare, logisticamente parlando.
Preambolo
Sono partito, armato di tutto, e mentre percorrevo i 35 minuti che mi separavano dal primo posto che avevo scelto, il cielo ha iniziato a rannuvolarsi (mannaggia, era pulito quando ho deciso di uscire!).
Arrivato lì le porzioni di cielo visibile erano ridotte a un minimo, e iniziavo a sentirmi un po' deluso, dato lo slancio iniziale e la strada percorsa. Poi però ho individuato Polaris, e ho visto che per qualche minuto sarebbe stata libera da nuvole, e mi sono detto "almeno prova il tuo illuminatore per cannocchiale polare".
Ho montato tutto al buio, non ci ho messo nemmeno tanto, nei giorni scorsi ho fatto le prove, tipo Marine che monta e smonta la sua pistola. Ho usato la luce rossa del power tank solo per dare una controllata finale (e raccogliere i tappi che mi ero perso via via nell'erba... :oops:)
Ok, con questo piccolo boost motivazionale (ero riuscito a montare il telescopio) ho fatto il mio primo allineamento polare (l'illuminatore funziona benissimo, non acceca, lascia vedere le stelle ma illumina il reticolo quel tanto che basta già a metà corsa del potenziometro) con tanto di ora e minuti, considerando la precessione degli equinozi. Bene.
Fatto quello però mi sono reso conto che non sarei mai riuscito a far fare a SynScan l'allineamento a 1, 2 o 3 stelle. Semplicemente non si vedeva una stella per più di 10 secondi, e non ero nemmeno in grado di riconoscerle, così fuggevolmente.
Ho considerato l'idea di andarmene, e di ritenermi soddisfatto dei piccoli successi della prima volta, poi però ho visto che dietro le spalle appariva Giove, a tratti, e ho deciso di fare un'osservazione poco ortodossa e di puntare qualche oggetto manualmente.
Giove
Ho iniziato da lui, un po' perchè è il primo oggetto che ho imparato a riconoscere in cielo, un po' perchè è più facile, apparendo più luminoso di tutto il resto, individuarlo anche con qualche nuvola. L'ho puntato nel mio cercatore, e quando ho avvicinato l'occhio al 25mm devo aver proprio detto "wow" ad alta voce... Già a questo piccolo ingrandimento, quando le nuvole lo liberavano si vedeva nitidissimo, una palletta bianca ma con già le due bande (righine, a questo ingrandimento) delle perturbazioni più scure. Mi sono impratichito un po' con il comando manuale del SynScan, in realtà per seguirlo bastava il solo controllo DEC, quindi era piuttosto facile, e l'ho guardato per un po', cercando di carpire più dettagli possibile. Vedevo distintamente anche tre lune, che ho poi identificato come Europa ( a distanza di 4 "giove", a ore 9.30), Callisto (quasi attaccata a ore 6.30) e Ganymede (a distanza di mezzo "giove", a ore 4). Incoraggiato da questa prima osservazione ho messo la barlow 2x in dotazione con il telescopio e non ho perso poi tanto in termini di nitidezza, ho dovuto rimettere a fuoco ma così ho potuto iniziare a distinguere meglio i colori delle bande tropicali. Sono passato al 5mm, prima senza e poi con barlow, e devo dire che nella configurazione "senza" la resa era quella massima. Ho avuto non poche difficoltà a mettere a fuoco (per via delle vibrazioni che imponevo al tubo toccando le ruote di messa a fuoco), ma quando ce l'ho fatta, ragazzi, che emozione. Mi sembrava di essere dentro Super Quark. Nei momenti di assenza da nuvole il tutto era nitido, grande, definito. L'ho seguito finchè ho potuto, poi è arrivato un blocco di nuvole enorme e ho capito che quella parte di cielo sarebbe stata preclusa per un bel po'. Così sono passato a....
Marte
Volevo osservare Saturno, ma era coperto, e così il mio Stellarium mi ha fatto notare che basso basso, però in una zona di cielo pulito, c'era Marte. L'ho puntato, e ho segutio per un po' il suo percorso, cercando di capire a che ingrandimento fosse meglio osservarlo. Il risultato è stato decisamente meno soddisfacente che con Giove, forse perchè era molto basso sull'orizzonte. Solo col 25mm e la barlow 2x mi è parso di riuscire a scorgere un po' di "texture" sulla superficie, altrimenti per il resto è sempre stata solo una pallina dai bordi un po' tremolanti, color albicocca matura. Anche se poco definita, è stata una bella osservazione, era la primissima volta che osservavo Marte. Non ho visto lune, secondo le verifiche fatte poi a casa Phobos era dietro Marte, e Deimos non l'ho proprio vista... Ogni tanto buttavo un occhio in direzione Saturno, e a un certo punto finalmente mi è parso di scorgerlo.
Saturno
Questa è stata l'osservazione più emozionante. Nel 25mm si capiva poco, ma appena ho iniziato a salire con gli ingrandimenti è stato magico. Già con la barlow 2x si intuiva l'anello, piccolo piccolo ma definitissimo. Quando ho messo il 5mm è apparso in tutto il suo splendore. Sono riuscito a distinguere le diverse colorazioni dell'anello, la sua divisione in due parti, addirittura qualche sfumatura di colore sulla superficie del pianeta e, in un momento di ricerca della messa a fuoco perfetta, anche una cosa che secondo me era l'ombra dell'anello sul pianeta. Ho visto con chiarezza due lune, una era sicuramente Titano (l'ho identificata a posteriori) e l'altra poteva essere Tethys o Enceladus, non sono riuscito a capirlo.
Su Saturno ci sono stato un bel po' finchè le nuvole me lo hanno concesso. Quando ho staccato l'occhio ho visto che il cielo era quasi tutto uniformemente coperto (solo Marte resisteva fuori nuvole) e così ho iniziato a smontare.
Conclusioni
Probabilmente questa serata, per un astrofilo navigato, sarebbe stata considerata un totale disastro. Anzi, probabilmente un astrofilo navigato non sarebbe proprio uscito in queste condizioni. Io però sono estremamente soddisfatto, quello che ho visto l'ho visto in modo molto superiore rispetto alle mie aspettative, e ho fatto un bel test-run dell'equipaggiamento e delle mie procedure fin qui solo teoriche o "a secco".
Al di là della soddisfazione e delle bellissime immagini che conserverò nella mia memoria, ho imparato alcune cose e ho individuato ampi spazi di miglioramento. Due cose emergono sopra tutto il resto:
Devo equipaggiarmi con un contenitore per tutto ciò che non ha una sua borsa (contrappesi, oculari, cercatore, ecc...)
Dovrei progettare e costruire una motorizzazione della messa a fuoco fine per evitare le vibrazioni quando cerco il punto perfetto a ingrandimenti spinti
Et voila... Chiaramente è un report più "emozionale" che scientifico, mi rendo conto che quando parlo di corpi celesti lo faccio in modo del tutto impreparato... Abbiate pazienza, che piano piano mi acculturerò!
Ieri finalmente è arrivato il power tank e così ho completato quello che ritenevo essere l'equipaggiamento "minimo" per poter portare fuori il bimbo.
In realtà avevo deciso di andare senza telescopio, solamente a esplorare due o tre posti "papabili" come punti di osservazione che avevo selezionato su Google Earth utilizzando gli ottimi consigli che mi avevate dato (e le fantastiche mappe indicatemi da therava: https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?25756-Come-scegliete-un-posto-dove-approntare-l-osservazione&p=292493&viewfull=1#post292493), poi però ho pensato che già che c'ero... Così mi è servita anche come prova pratica di movimentazione di tutto l'ambaradàn, procedura su cui c'è molto da migliorare, logisticamente parlando.
Preambolo
Sono partito, armato di tutto, e mentre percorrevo i 35 minuti che mi separavano dal primo posto che avevo scelto, il cielo ha iniziato a rannuvolarsi (mannaggia, era pulito quando ho deciso di uscire!).
Arrivato lì le porzioni di cielo visibile erano ridotte a un minimo, e iniziavo a sentirmi un po' deluso, dato lo slancio iniziale e la strada percorsa. Poi però ho individuato Polaris, e ho visto che per qualche minuto sarebbe stata libera da nuvole, e mi sono detto "almeno prova il tuo illuminatore per cannocchiale polare".
Ho montato tutto al buio, non ci ho messo nemmeno tanto, nei giorni scorsi ho fatto le prove, tipo Marine che monta e smonta la sua pistola. Ho usato la luce rossa del power tank solo per dare una controllata finale (e raccogliere i tappi che mi ero perso via via nell'erba... :oops:)
Ok, con questo piccolo boost motivazionale (ero riuscito a montare il telescopio) ho fatto il mio primo allineamento polare (l'illuminatore funziona benissimo, non acceca, lascia vedere le stelle ma illumina il reticolo quel tanto che basta già a metà corsa del potenziometro) con tanto di ora e minuti, considerando la precessione degli equinozi. Bene.
Fatto quello però mi sono reso conto che non sarei mai riuscito a far fare a SynScan l'allineamento a 1, 2 o 3 stelle. Semplicemente non si vedeva una stella per più di 10 secondi, e non ero nemmeno in grado di riconoscerle, così fuggevolmente.
Ho considerato l'idea di andarmene, e di ritenermi soddisfatto dei piccoli successi della prima volta, poi però ho visto che dietro le spalle appariva Giove, a tratti, e ho deciso di fare un'osservazione poco ortodossa e di puntare qualche oggetto manualmente.
Giove
Ho iniziato da lui, un po' perchè è il primo oggetto che ho imparato a riconoscere in cielo, un po' perchè è più facile, apparendo più luminoso di tutto il resto, individuarlo anche con qualche nuvola. L'ho puntato nel mio cercatore, e quando ho avvicinato l'occhio al 25mm devo aver proprio detto "wow" ad alta voce... Già a questo piccolo ingrandimento, quando le nuvole lo liberavano si vedeva nitidissimo, una palletta bianca ma con già le due bande (righine, a questo ingrandimento) delle perturbazioni più scure. Mi sono impratichito un po' con il comando manuale del SynScan, in realtà per seguirlo bastava il solo controllo DEC, quindi era piuttosto facile, e l'ho guardato per un po', cercando di carpire più dettagli possibile. Vedevo distintamente anche tre lune, che ho poi identificato come Europa ( a distanza di 4 "giove", a ore 9.30), Callisto (quasi attaccata a ore 6.30) e Ganymede (a distanza di mezzo "giove", a ore 4). Incoraggiato da questa prima osservazione ho messo la barlow 2x in dotazione con il telescopio e non ho perso poi tanto in termini di nitidezza, ho dovuto rimettere a fuoco ma così ho potuto iniziare a distinguere meglio i colori delle bande tropicali. Sono passato al 5mm, prima senza e poi con barlow, e devo dire che nella configurazione "senza" la resa era quella massima. Ho avuto non poche difficoltà a mettere a fuoco (per via delle vibrazioni che imponevo al tubo toccando le ruote di messa a fuoco), ma quando ce l'ho fatta, ragazzi, che emozione. Mi sembrava di essere dentro Super Quark. Nei momenti di assenza da nuvole il tutto era nitido, grande, definito. L'ho seguito finchè ho potuto, poi è arrivato un blocco di nuvole enorme e ho capito che quella parte di cielo sarebbe stata preclusa per un bel po'. Così sono passato a....
Marte
Volevo osservare Saturno, ma era coperto, e così il mio Stellarium mi ha fatto notare che basso basso, però in una zona di cielo pulito, c'era Marte. L'ho puntato, e ho segutio per un po' il suo percorso, cercando di capire a che ingrandimento fosse meglio osservarlo. Il risultato è stato decisamente meno soddisfacente che con Giove, forse perchè era molto basso sull'orizzonte. Solo col 25mm e la barlow 2x mi è parso di riuscire a scorgere un po' di "texture" sulla superficie, altrimenti per il resto è sempre stata solo una pallina dai bordi un po' tremolanti, color albicocca matura. Anche se poco definita, è stata una bella osservazione, era la primissima volta che osservavo Marte. Non ho visto lune, secondo le verifiche fatte poi a casa Phobos era dietro Marte, e Deimos non l'ho proprio vista... Ogni tanto buttavo un occhio in direzione Saturno, e a un certo punto finalmente mi è parso di scorgerlo.
Saturno
Questa è stata l'osservazione più emozionante. Nel 25mm si capiva poco, ma appena ho iniziato a salire con gli ingrandimenti è stato magico. Già con la barlow 2x si intuiva l'anello, piccolo piccolo ma definitissimo. Quando ho messo il 5mm è apparso in tutto il suo splendore. Sono riuscito a distinguere le diverse colorazioni dell'anello, la sua divisione in due parti, addirittura qualche sfumatura di colore sulla superficie del pianeta e, in un momento di ricerca della messa a fuoco perfetta, anche una cosa che secondo me era l'ombra dell'anello sul pianeta. Ho visto con chiarezza due lune, una era sicuramente Titano (l'ho identificata a posteriori) e l'altra poteva essere Tethys o Enceladus, non sono riuscito a capirlo.
Su Saturno ci sono stato un bel po' finchè le nuvole me lo hanno concesso. Quando ho staccato l'occhio ho visto che il cielo era quasi tutto uniformemente coperto (solo Marte resisteva fuori nuvole) e così ho iniziato a smontare.
Conclusioni
Probabilmente questa serata, per un astrofilo navigato, sarebbe stata considerata un totale disastro. Anzi, probabilmente un astrofilo navigato non sarebbe proprio uscito in queste condizioni. Io però sono estremamente soddisfatto, quello che ho visto l'ho visto in modo molto superiore rispetto alle mie aspettative, e ho fatto un bel test-run dell'equipaggiamento e delle mie procedure fin qui solo teoriche o "a secco".
Al di là della soddisfazione e delle bellissime immagini che conserverò nella mia memoria, ho imparato alcune cose e ho individuato ampi spazi di miglioramento. Due cose emergono sopra tutto il resto:
Devo equipaggiarmi con un contenitore per tutto ciò che non ha una sua borsa (contrappesi, oculari, cercatore, ecc...)
Dovrei progettare e costruire una motorizzazione della messa a fuoco fine per evitare le vibrazioni quando cerco il punto perfetto a ingrandimenti spinti
Et voila... Chiaramente è un report più "emozionale" che scientifico, mi rendo conto che quando parlo di corpi celesti lo faccio in modo del tutto impreparato... Abbiate pazienza, che piano piano mi acculturerò!