fabpc
11-09-2018, 13:34
Sfruttando le potenzialità offerte del Gruppo Astrofili Galileo Galilei di cui orgogliosamente e spero non immeritatamente faccio parte, nella previsione a medio termine di affiancare al mio fido Mak150 uno strumento di diametro più generoso, l'ultima Luna nuova estiva l'ho passata all'area osservativa del GrAG utilizzando uno dei due dobson a disposizione dei soci: il Gragson! Trattasi di massiccio tubo Newton su base Dobson, di diametro pari a 317mm e rapporto focale 5. Ho così potuto saggiare la bontà di un diametro importante paragonando la resa visiva degli oggetti che già avevo osservato col Mak; il risultato è stato appagante ed entusiasmante, il divertimento è stato inoltre accentuato dal fatto che sfortunatamente il cercatore del Gragson aveva le pile scariche e il crocicchio non si vedeva per niente: ho dovuto quindi navigare col solo Telrad che mi ha colpito per facilità di utilizzo.
Di seguito, dunque, il mio senza pretese report osservativo: si tratta di oggetti facili e alla portata di un neofita quale mi considero tuttora.
Oculari usati: un Orion 26mm 70°, un TS Expanse 13mm 70° (accessori del GrAG) e il mio Explorer Scientific 8,8mm 82°. Non ho idea di come valutare quantitativamente le condizioni atmosferiche, ogni tanto qualche velatura di passaggio. Umidità abbastanza contenuta (binocolo e specchietto del Telrad appannati nella seconda parte della notte).
La sessione di osservazioni è iniziata quando il Sole era ancora alto nel cielo!
Avevo con me il Lunt 50mm B600PT +Zoom Baader Mark IV 8-24 e ho potuto così dare uno sguardo in H-alpha alla nostra stella. Se in luce visibile il disco solare è (ancora) spotless, nella banda dell'idrogeno ho potuto apprezzare 3 bellissime protuberanze a Sud, le prime due molto estese, dalla forma a gancio nella parte terminale, ben nitide e intense quasi come la superficie del Sole stesso, una di queste protuberanze sembrava essere leggermente staccata dal disco. La terza era invece meno intensa e contrastata e presentava quasi una forma ad albero, con 2 o 3 piccole ramificazioni per lato che partivano dall'asse centrale. Poco più tardi ho visto una quarta protuberanza a Nord, quasi un debole pennacchio di dimensioni inferiori alle altre. Buona la granulazione, nessun filamento visibile ma apprezzabili due zone attive vicino al centro del disco solare, caratterizzate da una luminosità più accesa e tendente al giallo. Non ho avuto prontezza di verificare in diretta su Solarham.com, ma dovrebbe corrispondere alla zona 2721.
Riposto il Lunt nella propria valigetta, ho avuto il piacere di osservare PHIL53 nel montaggio e preparazione del suo bel Dobson 16" e abbiamo quindi preparato il Gragson per la sessione notturna spiegandomi i fondamentali della collimazione.
Crepuscolo, via!
Giove ES 8,8mm - In attesa della notte astronomica ho puntato innanzitutto ai pianeti, il Gigante in primis. Seeing pessimo, Giove ribolliva e quasi non si vedevano le bande equatoriali; a tratti apparivano molto staccate con un accenno della calotta superiore leggermente più scura. Ciò che mi ha colpito di più sono state le sue lune: due erano molto vicine (Europa e Ganimede) ma tutte e quattro le galileiane non si presentavano puntiformi, sembravano quasi avere una codina (coma?). Sarà che l'ho sempre osservato con soddisfazione nel Mak, ma mi ha lasciato perplesso.
Saturno ES 8,8mm - Ogni volta che lo osservo mi vien sempre da dire "non l'ho mai visto così bello!". Questa volta era la scenografia a rendere la visione del pianeta più emozionante: lo sfondo a largo campo di stelle e stelline e al centro il disco del pianeta, la struttura ad anelli e 4 lune ben visibili (sul Dobson di Phil ne ho viste con facilità 5). In quella cornice mai ammirata prima in virtù del campo più chiuso del Mak, il pianeta aveva ben percepibile la banda equatoriale leggermente più scura con addirittura la calotta a esagono apprezzabile, mai vista prima. Cassini ben netta. Il livello di dettagli mi è sembrato superiore in questo caso rispetto al Mak.
Marte ES 8,8mm - Finalmente sono riuscito a vedere un po' di dettagli oltre al solito disco iper luminoso color arancio! Al centro del disco un'area abbastanza estesa di color marrone scuro, mi ricordava un mare della nostra Luna. Poi e soprattutto un accenno di calotta polare, più luminosa e tendente al bianco. Di contro, un accentuato cromatismo (il bordo superiore era rosso e quello inferiore blu).
Sono passato poi ai DSO, buttandomi direttamente nel mai deludente Sagittario. Segue nella seconda parte.
Di seguito, dunque, il mio senza pretese report osservativo: si tratta di oggetti facili e alla portata di un neofita quale mi considero tuttora.
Oculari usati: un Orion 26mm 70°, un TS Expanse 13mm 70° (accessori del GrAG) e il mio Explorer Scientific 8,8mm 82°. Non ho idea di come valutare quantitativamente le condizioni atmosferiche, ogni tanto qualche velatura di passaggio. Umidità abbastanza contenuta (binocolo e specchietto del Telrad appannati nella seconda parte della notte).
La sessione di osservazioni è iniziata quando il Sole era ancora alto nel cielo!
Avevo con me il Lunt 50mm B600PT +Zoom Baader Mark IV 8-24 e ho potuto così dare uno sguardo in H-alpha alla nostra stella. Se in luce visibile il disco solare è (ancora) spotless, nella banda dell'idrogeno ho potuto apprezzare 3 bellissime protuberanze a Sud, le prime due molto estese, dalla forma a gancio nella parte terminale, ben nitide e intense quasi come la superficie del Sole stesso, una di queste protuberanze sembrava essere leggermente staccata dal disco. La terza era invece meno intensa e contrastata e presentava quasi una forma ad albero, con 2 o 3 piccole ramificazioni per lato che partivano dall'asse centrale. Poco più tardi ho visto una quarta protuberanza a Nord, quasi un debole pennacchio di dimensioni inferiori alle altre. Buona la granulazione, nessun filamento visibile ma apprezzabili due zone attive vicino al centro del disco solare, caratterizzate da una luminosità più accesa e tendente al giallo. Non ho avuto prontezza di verificare in diretta su Solarham.com, ma dovrebbe corrispondere alla zona 2721.
Riposto il Lunt nella propria valigetta, ho avuto il piacere di osservare PHIL53 nel montaggio e preparazione del suo bel Dobson 16" e abbiamo quindi preparato il Gragson per la sessione notturna spiegandomi i fondamentali della collimazione.
Crepuscolo, via!
Giove ES 8,8mm - In attesa della notte astronomica ho puntato innanzitutto ai pianeti, il Gigante in primis. Seeing pessimo, Giove ribolliva e quasi non si vedevano le bande equatoriali; a tratti apparivano molto staccate con un accenno della calotta superiore leggermente più scura. Ciò che mi ha colpito di più sono state le sue lune: due erano molto vicine (Europa e Ganimede) ma tutte e quattro le galileiane non si presentavano puntiformi, sembravano quasi avere una codina (coma?). Sarà che l'ho sempre osservato con soddisfazione nel Mak, ma mi ha lasciato perplesso.
Saturno ES 8,8mm - Ogni volta che lo osservo mi vien sempre da dire "non l'ho mai visto così bello!". Questa volta era la scenografia a rendere la visione del pianeta più emozionante: lo sfondo a largo campo di stelle e stelline e al centro il disco del pianeta, la struttura ad anelli e 4 lune ben visibili (sul Dobson di Phil ne ho viste con facilità 5). In quella cornice mai ammirata prima in virtù del campo più chiuso del Mak, il pianeta aveva ben percepibile la banda equatoriale leggermente più scura con addirittura la calotta a esagono apprezzabile, mai vista prima. Cassini ben netta. Il livello di dettagli mi è sembrato superiore in questo caso rispetto al Mak.
Marte ES 8,8mm - Finalmente sono riuscito a vedere un po' di dettagli oltre al solito disco iper luminoso color arancio! Al centro del disco un'area abbastanza estesa di color marrone scuro, mi ricordava un mare della nostra Luna. Poi e soprattutto un accenno di calotta polare, più luminosa e tendente al bianco. Di contro, un accentuato cromatismo (il bordo superiore era rosso e quello inferiore blu).
Sono passato poi ai DSO, buttandomi direttamente nel mai deludente Sagittario. Segue nella seconda parte.