PDA

Visualizza Versione Completa : 05 - Le Origini dell'Universo: i primi 20 minuti (parte 1)



Francesca Diodati
29-10-2018, 22:06
C'era una volta un regno piccolissimo. Un regno così piccolo da essere praticamente limitato a un punto. Un regno minuscolo, che tuttavia conteneva ogni cosa, e nulla esisteva al di fuori di esso.

[...]

continua la lettura sul Portale... (https://www.astronomia.com/2018/10/29/origini-universo-1/)

SVelo
30-10-2018, 14:36
Cara Francesca Diodati , premesso che ti ringrazio per spiegare così semplicemente un concetto che ho sempre trovato ostico, vorrei focalizzarmi su questa frase
Questo punto, detto Singolarità, conteneva quindi tutta la materia, l’energia e lo spazio che compongono l’Universo. Siccome, anche se mi è difficile figurarmelo, credo di aver capito che anche il Tempo sia nato col Big Bang, questo non era contenuto nella Singolarità?

davide1334
30-10-2018, 14:54
grande francesca,complimenti,stai facendo un grande lavoro a tappe,soprattutto senza bruciarle e dando come dici,il giusto tempo per assimilarle anche ai non addetti ai lavori,categoria alla quale io appartengo da semplice appassionato...vabbè grazie ancora.


"Al termine dell’annichilazione, l’Universo era dunque composto dallo spazio in espansione, colmo di una enorme quantità di fotoni e di un piccolo numero di particelle di materia libere, non più a rischio di collisioni e trasformazioni. Questa materia d’ora in poi sarà sempre presente, e sempre la stessa. Nulla più sarà creato ne distrutto."


quindi,dopo il primo violento "strappo" (l'inflazione) comincia la più convenzionale,chiamiamola così, espansione dell'universo (che continua tutt'ora)...ok? questi due processi si possono comunque definire sostanzialmente la stessa cosa? con la sola differenza che il primo movimento è stato istantaneo e macroscopico,mentre il secondo si tratterebbe di un processo graduale allo scorrere del tempo? se è così,a naso mi verrebbe da concludere che l'espansione,al raffreddarsi della temperatura, cali la sua forza no? come si spiega allora che ora,dopo quasi quattordici miliardi di anni, essa viene rilevata come un'espansione in accelerazione?

Red Hanuman
30-10-2018, 21:22
Cara @Francesca Diodati (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=8) , premesso che ti ringrazio per spiegare così semplicemente un concetto che ho sempre trovato ostico, vorrei focalizzarmi su questa frase . Siccome, anche se mi è difficile figurarmelo, credo di aver capito che anche il Tempo sia nato col Big Bang, questo non era contenuto nella Singolarità?

Il punto è che con singolarità si intende qualcosa che di fatto non ha un senso fisico. In effetti, la singolarità è un enigma irrisolto per i fisici.
Un enigma contro cui i fisici si battono da sempre, cercando di eliminarla in tutti i modi, magari eliminandola con una teoria fisica che dà un nuovo significato all'intero universo.
Comunque, la singolarità che dà origine al nostro universo contiene tutto: spazio, tempo e energia (o materia, che è lo stesso).;)

Red Hanuman
30-10-2018, 21:41
quindi,dopo il primo violento "strappo" (l'inflazione) comincia la più convenzionale,chiamiamola così, espansione dell'universo (che continua tutt'ora)...ok? questi due processi si possono comunque definire sostanzialmente la stessa cosa? con la sola differenza che il primo movimento è stato istantaneo e macroscopico,mentre il secondo si tratterebbe di un processo graduale allo scorrere del tempo?

No, sono cose diverse. L'ipotesi è che l'inflazione sia un fenomeno relativo ai primissimi istanti dall'universo, dovuto probabilmente alla ritardata rottura della simmetria delle forze fondamentali (detto tra amici, l'effetto della differenziazione delle varie forze, all'inizio unite e poi separate e distinte).
La successiva fase è di "espansione", cioè un effetto residuo dell'inflazione iniziale; in una prima fase rallentata e frenata dalla gravità generata dalla materia, e poi accelerata via via dall'energia oscura.


se è così,a naso mi verrebbe da concludere che l'espansione,al raffreddarsi della temperatura, cali la sua forza no? come si spiega allora che ora,dopo quasi quattordici miliardi di anni, essa viene rilevata come un'espansione in accelerazione?

L'espansione accelerata che contraddistingue questa era dell'universo è, di fatto, non ben compresa. La RG richiede una costante cosmologica per spiegare l'attuale espansione, e questa costante è interpretata come "energia oscura" (=ignota).
Forse è un effetto dell'esistenza stessa dello spazio - tempo, generato dalla fluttuazione dei campi quantistici che lo permeano, che per definizione non sono mai a energia zero (energia di punto zero).
Di fatto , una spiegazione definitiva e convincente non c'è...;)

Francesca Diodati
30-10-2018, 22:30
Cara @Francesca Diodati (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=8) , premesso che ti ringrazio per spiegare così semplicemente un concetto che ho sempre trovato ostico, vorrei focalizzarmi su questa frase . Siccome, anche se mi è difficile figurarmelo, credo di aver capito che anche il Tempo sia nato col Big Bang, questo non era contenuto nella Singolarità?
Grazie mille SVelo! E naturalmente hai ragione, come ha già risposto il grande Red. Anche il tempo era contenuto nella singolarità. Chi si chiede cosa ci fosse prima, in realtà sta già parlando di un altro Universo. L'Universo in cui viviamo, di cui siamo parte essenziale anche noi, era tutto lì, tempo compreso.

Francesca Diodati
30-10-2018, 22:36
grande francesca,complimenti,stai facendo un grande lavoro a tappe,soprattutto senza bruciarle e dando come dici,il giusto tempo per assimilarle anche ai non addetti ai lavori,categoria alla quale io appartengo da semplice appassionato...vabbè grazie ancora.


"Al termine dell’annichilazione, l’Universo era dunque composto dallo spazio in espansione, colmo di una enorme quantità di fotoni e di un piccolo numero di particelle di materia libere, non più a rischio di collisioni e trasformazioni. Questa materia d’ora in poi sarà sempre presente, e sempre la stessa. Nulla più sarà creato ne distrutto."


quindi,dopo il primo violento "strappo" (l'inflazione) comincia la più convenzionale,chiamiamola così, espansione dell'universo (che continua tutt'ora)...ok? questi due processi si possono comunque definire sostanzialmente la stessa cosa? con la sola differenza che il primo movimento è stato istantaneo e macroscopico,mentre il secondo si tratterebbe di un processo graduale allo scorrere del tempo? se è così,a naso mi verrebbe da concludere che l'espansione,al raffreddarsi della temperatura, cali la sua forza no? come si spiega allora che ora,dopo quasi quattordici miliardi di anni, essa viene rilevata come un'espansione in accelerazione?
Grazie mille, Davide! Mi ci metto anch'io nella categoria dei non addetti ai lavori. Ma con la passione e l'impegno si può comunque almeno assaporare la scienza, se non comprenderla fino in fondo.
Grazie Red Hanuman per la risposta "tra amici" :) alla domandona sull'inflazione! Riguardo l'espansione, il tuo ragionamento non fa una piega, infatti fino al 1998 anche gli scienziati erano convinti che l'espansione cosmica stesse decelerando. Le sorprese proprio non finiscono mai...:)

Micea61
31-10-2018, 13:31
Complimenti anche da parte mia per tutto il lavoro, esposto poi in maniera comprensibile che persino io riesco ad afferrare! Riguardo a quest'ultima parte direi, detta tra amici, che l'inizio del nostro universo fu caratterizzato da una grande effervescenza condita da "botte da orbi" tra le varie particelle!

mbrio76
31-10-2018, 16:08
Di tutto ciò, quello che più mi sconvolge è questo passaggio:

"In un batter d’occhio (molto meno di un secondo), il diametro del Cosmo sarebbe cresciuto in maniera esponenziale. Approssimativamente possiamo immaginare che sia passato dalle dimensioni di un atomo a oltre 10 anni luce."

In effetti tutto quanto per la mia mente è catalogabile come "sconvolgente", ma su questo in particolare faccio fatica: 10 anni luce in meno di un secondo? In quegli istanti la fisica doveva essere veramente stravolta rispetto a quella che conosciamo

Red Hanuman
31-10-2018, 18:50
Attenzione però, @mbrio76 (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=5947): parliamo di espansione DELLO spazio, non di movimenti NELLO spazio. Lo spazio si può espandere come e quanto vuole, cio che si muove al suo interno può muoversi solo alla velocità della luce.
Lo so, fa strano... Ma è così!;)

Francesca Diodati
31-10-2018, 22:48
C'era una volta un regno piccolissimo. Un regno così piccolo da essere praticamente limitato a un punto. Un regno minuscolo, che tuttavia conteneva ogni cosa, e nulla esisteva al di fuori di esso.

[...]

continua la lettura sul Portale... (https://www.astronomia.com/2018/10/29/origini-universo-1/)


Complimenti anche da parte mia per tutto il lavoro, esposto poi in maniera comprensibile che persino io riesco ad afferrare! Riguardo a quest'ultima parte direi, detta tra amici, che l'inizio del nostro universo fu caratterizzato da una grande effervescenza condita da "botte da orbi" tra le varie particelle!
Sintesi straordinaria!! :) :):awesome:

frignanoit
01-11-2018, 07:43
Mi sfugge qualcosa, :thinking: L'universo nasce da un punto, ma non c'è lo spazio, poi si espande materia e energia e si crea lo spazio, questo spazio continua ad espandersi, dentro che cosa? se lo spazio stesso è parte della materia e dell'energia, insomma l'uovo cresce nel contenuto insieme al guscio e fuori dal guscio cosa c'è?

Mulder
01-11-2018, 08:03
fuori dal guscio cosa c'è?

Bella domanda... Un altro universo? Il nulla? L'aldilà?
Qui, ancor di più capiamo quanto siamo piccoli in quello che è la fuori, dove anche usando tutta la nostra fantasia non possiamo immaginare quello che possa esistere in realtà.

frignanoit
01-11-2018, 08:45
L'aldilà più che un luogo fisico è una meta che si è dato qualcuno per convincersi che vivrà in eterno, lo escludo, il nulla anche, perché se c'è questo universo da qualche parte che sia partito da un solo punto è venuto fuori...

Red Hanuman
01-11-2018, 10:05
Mi sfugge qualcosa, :thinking: L'universo nasce da un punto, ma non c'è lo spazio, poi si espande materia e energia e si crea lo spazio, questo spazio continua ad espandersi, dentro che cosa? se lo spazio stesso è parte della materia e dell'energia, insomma l'uovo cresce nel contenuto insieme al guscio e fuori dal guscio cosa c'è?

Fuori dal guscio c'è... Il nulla! In effetti, sbagliamo parola. L'universo non si espande, ma si CREA. Cioè, aumenta le sue dimensioni creandosi dal nulla attimo per attimo.
Questa è attualmente la migliore spiegazione che possiamo dare. Poi, possiamo immaginare universi multidimensionali da cui far discendere il nostro. Ma niente prove...:whistling:

frignanoit
01-11-2018, 10:14
Mi fai venire in mente la teoria del caos e l'effetto farfalla, se non cambi la condizione iniziale non arrivi al punto finale, il senso della teoria dovrebbe essere questo, può funzionare anche in questo caso forse...;)

Fazio
01-11-2018, 10:51
Sarei curioso di sapere se materia, energia, spazio e tempo in prossimità del "guscio d'espansione" mantengono o meno le stesse caratteristiche che hanno altrove.
Se mi ci trovassi non resisterei alla tentazione di infilarci un dito anche correndo il rischio di vedermelo troncato!

frignanoit
01-11-2018, 11:18
Il nostro problema di fondo è proprio questo, che non siamo li o che non ci siamo arrivati, perché è giusto dire abbiamo questo granello di sabbia e partiamo da questo e adesso abbiamo questo e c'è questo, perché abbiamo le prove di quanto prodotto, ma dire che tutto sia il granello di sabbia che la realtà attuale sta dietro al nulla mi sembra errato, anche perché la prova del nulla non la vedo così come la prova che ci sia qualcosa d'altro, quindi sarà sbagliata o non consona la parola "si espande" sicuramente più consona che "si crea" ma che al di fuori "c'è il nulla" come affermazione di fatto certa, è errata alla stessa maniera...

Red Hanuman
01-11-2018, 14:38
Sarei curioso di sapere se materia, energia, spazio e tempo in prossimità del "guscio d'espansione" mantengono o meno le stesse caratteristiche che hanno altrove.
Se mi ci trovassi non resisterei alla tentazione di infilarci un dito anche correndo il rischio di vedermelo troncato!

Il guscio di espansione... Non c'è! Non essendoci qualcosa oltre, non c'è un confine fisico...

Fazio
01-11-2018, 15:14
Il guscio di espansione... Non c'è! Non essendoci qualcosa oltre...

Mi vengono brividi...
Anche ammettendo non ci sia nulla oltre, dovrebbe comunque esistere dentro l'universo una zona di frontiera che da 15 miliardi di anni si va espandendo verso il nulla!

davide1334
01-11-2018, 16:44
si vabbè,si finisce sempre lì...l'orlo,il perimetro,il limite...,:ninja: non c'è niente da fare ed è così per tutti,io per primo.:biggrin:
comunque ciò che rende (non)rilevabile il tutto è anche e soprattutto lo scenario che ci troviamo davanti: il nostro universo osservabile, che è solo una porzione dell'universo tutto... mi chiedo se,ipotizzandoci osservatori reali dell'universo fin da quando la luce si è liberata e tutto è diventato trasparente e visibile,vi sia stato un momento preciso nel quale si sarebbe potuto osservare TUTTO e -dal quale in poi- molti oggetti "uscivano" inesorabilmente e per sempre dalla nostra rilevazione....è possibile immaginare se e quando possa esserci stato tale momento cruciale?

frignanoit
01-11-2018, 16:55
Per adesso non c'è, perché non lo conosciamo, anche l'America non c'era, oltre l'orizzonte il nulla, fino a quando non è stata trovata, inseguire la stella o la formazione nebulosa più lontana è per noi impossibile, forse non lo sarà mai in futuro, potrebbe essere un orizzonte infinito come lo vediamo adesso, oppure si potrebbe tornare al punto di partenza, chissà, sono poi le stesse domande di sempre, ma resto convinto che una risposta ci sia, non l'abbiamo ancora trovata, qualcuno magari in futuro avrà i mezzi e le conoscenze per trovarla..

frignanoit
01-11-2018, 17:06
..mi chiedo se,ipotizzandoci osservatori reali dell'universo fin da quando la luce si è liberata e tutto è diventato trasparente e visibile, vi sia stato un momento preciso nel quale si sarebbe potuto osservare TUTTO e -dal quale in poi- molti oggetti "uscivano" inesorabilmente e per sempre dalla nostra rilevazione....è possibile immaginare se e quando possa esserci stato tale momento cruciale?
Credo che se fossimo stati presenti al tempo, anche di mezza formazione di tutto ciò, tante domande sarebbero superflue o inesistenti, il fuoco d'artificio poteva essere il nostro cielo.. Un po' come le simulazioni che si fanno se ci trovassimo sulla luna di Giove invece che sulla Terra, cosa si vedrebbe?

nicola66
01-11-2018, 18:25
Più tardi mi faccio una c...a e mi rileggo tutto il post :whistling: passo per passo

Red Hanuman
01-11-2018, 21:43
Mi vengono brividi...
Anche ammettendo non ci sia nulla oltre, dovrebbe comunque esistere dentro l'universo una zona di frontiera che da 15 miliardi di anni si va espandendo verso il nulla!

Peccato che la zona di frontiera sia... Nel tempo. Lo spazio che noi percepiamo può essere rappresentato dalla superficie di una sfera, mentre il tempo viene rappresentato dalla terza dimensione (il raggio).
Finché restiamo sulla superficie, non potremo percepire nessun confine.;)

Red Hanuman
01-11-2018, 21:46
mi chiedo se,ipotizzandoci osservatori reali dell'universo fin da quando la luce si è liberata e tutto è diventato trasparente e visibile,vi sia stato un momento preciso nel quale si sarebbe potuto osservare TUTTO e -dal quale in poi- molti oggetti "uscivano" inesorabilmente e per sempre dalla nostra rilevazione....è possibile immaginare se e quando possa esserci stato tale momento cruciale?

Beh, questo momento c'è stato: subito prima dell'inflazione. Dopo, lo spazio si è espanso ad una velocità superiore a quella che la luce poteva percorrere nell'unità di tempo, e quindi una serie di "oggetti" sono scomparsi dalla nostra vista.;)

Red Hanuman
01-11-2018, 21:49
Credo che se fossimo stati presenti al tempo, anche di mezza formazione di tutto ciò, tante domande sarebbero superflue o inesistenti, il fuoco d'artificio poteva essere il nostro cielo.. Un po' come le simulazioni che si fanno se ci trovassimo sulla luna di Giove invece che sulla Terra, cosa si vedrebbe?

Solo luce. Era talmente densa l'energia e la formazione di materia, che non c'era possibilità di distinguere nulla...;)

nicola66
01-11-2018, 22:19
Avrei voluto esserci In quel l’attimo in cui tutto era visibile ;)
Poi c’è stata l’inflazione :whistling:Maledetta inflazione ;)
:biggrin:

Gaetano M.
02-11-2018, 12:03
Fuori dal guscio c'è... Il nulla! In effetti, sbagliamo parola. L'universo non si espande, ma si CREA. Cioè, aumenta le sue dimensioni creandosi dal nulla attimo per attimo.
Questa è attualmente la migliore spiegazione che possiamo dare. Poi, possiamo immaginare universi multidimensionali da cui far discendere il nostro. Ma niente prove...:whistling:
A difesa del Multiverso devo dire che anche l'inflazione non è accettata da tutti, manca la pistola fumante. Se però si pensasse al Big Bang come sviluppatosi nel "tempo" invece che insieme al "tempo", allora viene da dire perché una volta soltanto? A questo punto avremmo infiniti B.B. e infiniti Universi non necessariamente con le stesse caratteristiche.

Micea61
02-11-2018, 14:29
Il documentario "La trama del cosmo" ipotizzava che i big bang avvengano con una certa frequenza e sarebbero causati da un qualcosa che io definirei "corto circuiti cosmici" prodotti dall'energia generata dall'universo in espansione, o qualcosa di Simile

SVelo
02-11-2018, 16:38
Più tardi mi faccio una c...a
Ma, mi raccomando, deve essere bella forte!... Ok, mi autoflagello per l'OT e mi scuso :blush:

Gaetano M.
05-11-2018, 18:10
Questo articolo
https://www.quantamagazine.org/why-the-many-worlds-interpretation-of-quantum-mechanics-has-many-problems-20181018/
su Quanta Magazine è stato illuminante (per me). Tutte le volte che si parla di Multiverso qualcuno viene fuori con gli "universi Paralleli". Ho sempre pensato che Universi Paralleli e Multiverso fossero cose completamente diverse. Questo è quello che dice Hugh Everett III: (The many-worlds interpretation is distinct from the multiverse hypothesis, which envisions other universes, born in separate Big Bangs, that have always been physically disconnected from our own.) Gli Universi paralleli sono una spiegazione della Funzione d'Onda, mentre il "Multiverso" non si accontenta di un solo B.B. Forse sono un po' OT e chiedo scusa. Articolo lungo ma interessante.

Cometduemila
05-11-2018, 18:36
Se vi volete divertire potete ascoltare questa conferenza dei "I cieli di Brera" ,che ero andato ad ascoltare,sui multiversi,la parte migliore è la seconda ,dove tutto è possibile...:biggrin:

https://www.youtube.com/watch?v=SYR810ycBUs

Francesca Diodati
05-11-2018, 22:37
Ciao a tutti! Grazie per i tanti spunti di discussione.
Forse la nostra continua ricerca di un confine è data dal fatto che noi per natura percepiamo l'esistenza, nostra e di tutte le cose, principalmente tramite confronti con altro. Ad esempio, il Sole è una stella, con un diametro ben preciso, che orbita il centro della Galassia, e che a sua volta è orbitata dalla Terra, da dove può essere osservata in modi diversi a seconda della posizione...ecc. ecc. Identificare così il Sole non ci è difficile. E' difficile invece pensare che qualcosa possa esistere senza altro con cui mettersi in relazione. E' questo, credo, il passo da fare. L'Universo esiste senza altri punti di riferimento con cui metterlo in relazione. Niente al di fuori, niente sopra o sotto di esso. Esiste, e basta. Red Hanuman come sempre ha ragione! E' molto meglio parlare di continua creazione dell'universo, invece che di espansione. E' il seme dello spazio-tempo che sboccia e fiorisce...Ma il tutto era già nella Singolarità

Francesca Diodati
05-11-2018, 22:43
Grazie a tutti anche per le segnalazioni di materiale!
tutti siamo affascinati dai multiversi, universi paralleli, ecc. Tutti vogliamo capire da dove veniamo veramente. Ma è molto difficile trovare evidenze per le diverse teorie, con le conoscenze attuali. E' giusto che si perseveri, perché ciò che oggi sembra impossibile, fra 100 anni di certo non lo sarà! Comunque per ora noi, almeno in questi semplici articoli, concentriamoci sul nostro di Universo, di cui si sa un pochino di più, ma che conserva ancora tanti segreti...

Francesca Diodati
05-11-2018, 22:47
Avrei voluto esserci In quel l’attimo in cui tutto era visibile ;)
Poi c’è stata l’inflazione :whistling:Maledetta inflazione ;)
:biggrin:
:) Eh già...è un po' sconcertante pensare che esistono regioni del Cosmo con cui non potremo mai entrare in contatto. Inoltre, con l'inesorabile espansione, gradualmente zone ora visibili diventeranno invisibili...

Francesca Diodati
05-11-2018, 22:56
Relativamente all'universo osservabile abbiamo pubblicato diversi articoli su astronomia.com. Segnalo ad esempio questo che è davvero molto chiaro. https://www.astronomia.com/2010/02/15/universo-e-universo-osservabile/

davide1334
06-11-2018, 16:52
Beh, questo momento c'è stato: subito prima dell'inflazione. Dopo, lo spazio si è espanso ad una velocità superiore a quella che la luce poteva percorrere nell'unità di tempo, e quindi una serie di "oggetti" sono scomparsi dalla nostra vista.;)


ok grazie red.quindi quando si parla di universi paralleli,ci si riferirebbe a quella materia che con l'inflazione è sfuggita alla reciproca vista di ogni universo osservabile creato? che nell' istante del big bang però accomunava tutti e tutto?

Red Hanuman
06-11-2018, 20:24
No, assolutamente, @davide1334 (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=223)!

Come già detto più sopra, si ipotizzano due tipi di universi paralleli:

- quelli divisi dal nostro, e createsi a parte con altri big bang e in zone di spazio disconnesse completamente dal nostro
- e quelli nati a seguito delle fluttuazioni quantistiche, che occupano lo stesso spazio - tempo in cui viviamo noi, ma che sono per così dire "fuori fase" rispetto al nostro universo.

Nel primo tipo, possono formarsi universi con leggi fisiche anche molto diverse dalle nostre, dove la materia può anche non esistere o esistere in forme che noi troveremmo esotiche. Questi universi esistono indipendentemente da noi, e non hanno alcuna influenza sul nostro universo (a meno di "contatti" catastrofici).

Nel secondo tipo, tutti gli universi esistono contemporaneamente e nello stesso spazio; sviluppano tutte le infinite possibilità che ci possono essere per le leggi fisiche di questo universo (comprese moltissime forme di "noi stessi", anche con lievissime differenze). E tutti si sono sviluppati dallo stesso big bang, ma sono separati grazie alla diversa fase delle fluttuazioni dei campi quantistici.

Un po' complesso da capire... Ci vuole molta immaginazione!:whistling:

Quello a cui ti riferisci ha a che fare con la cosiddetta "sfera di Hubble" (di cui abbiamo già parlato nel portale). Ed è una porzione irraggiungibile del nostro universo, non un altro universo.;)

Micea61
07-11-2018, 13:56
Relativamente all'universo osservabile abbiamo pubblicato diversi articoli su astronomia.com. Segnalo ad esempio questo che è davvero molto chiaro. https://www.astronomia.com/2010/02/15/universo-e-universo-osservabile/

Articolo interessante!
Dunque....se ci ho capito "qualche cippa", gli oggetti dentro lo spazio non possono superare la velocità della luce, mentre lo spazio stesso la può tranquillamente superare..

davide1334
07-11-2018, 16:33
Un po' complesso da capire... Ci vuole molta immaginazione!:whistling:

Quello a cui ti riferisci ha a che fare con la cosiddetta "sfera di Hubble" (di cui abbiamo già parlato nel portale). Ed è una porzione irraggiungibile del nostro universo, non un altro universo.;)

si parecchia immaginazione direi :thinking:...mai approfondito per nulla teorie di universi paralleli,pensavo a concetti più tangibili,invece mi pare quasi metafisca,comunque grazie ;)

Francesca Diodati
07-11-2018, 21:27
Articolo interessante!
Dunque....se ci ho capito "qualche cippa", gli oggetti dentro lo spazio non possono superare la velocità della luce, mentre lo spazio stesso la può tranquillamente superare..
E' proprio così :)

Cometduemila
07-11-2018, 22:15
E vorrei aggiungere che a densità disomogenee (prendendo come riferimento la radiazione cosmica di fondo),quindì masse diverse ,corrisponde anche tempi diversi (dalla relatività generale),e quindì i primi 20 minuti possono essere diversi da porzioni di universo ad altre.

Quanto non lo so ma è possibile che quei 20 minuti possono essere durati giorni o mesi da altre parti.

Micea61
08-11-2018, 07:58
Quanto non lo so ma è possibile che quei 20 minuti possono essere durati giorni o mesi da altre parti.

Già!! Presumendo che il tempo sia "nato" insieme al Big Bang, non potremmo trovarci di fronte ad un "guazzabuglio temporale" inestricabile?

Cleaning Doctor
08-11-2018, 17:40
Tutto interessante, veramente.
Ma non credo abbia senso parlare di nascita/inizio del tempo, o no? Prima dell'inflazione lo spaziotempo era compresso. Più andiamo indietro, più è tutto sempre più piccolo e denso, ma non c'è mai stato un inizio. In pratica andando indietro tende tutto verso una densità infinita, ma chiaramente non ci arriverà mai.

Inviato dal mio ASUS_Z00AD utilizzando Tapatalk

toninominissale
13-06-2019, 12:04
Salve.
Ho letto con attenzione questo articolo sui primi istanti di vita dell'Universo, ed è molto interessante l'osservazione che fa notare come la materia "pesante", ovvero protoni e neutroni e le loro corrispettive antiparticelle, si sia formata il secondo successivo al Big Bang, mentre la parte "leggera" costituita invece da elettroni e positroni sia andata avanti per i successivi 10 secondi.
Due cose che non mi tornano, la prima riguarda l'asimmetria tra materia e antimateria. E' una cosa, questa, che a mio parere si da troppo facilmente per scontata perché in realtà la collisione tra due fotoni di alta energia DEVE sempre generare una particella e la sua corrispettiva antiparticella. L'origine di questa asimmetria, alla luce almeno delle attuali conoscenze, non ha alcuna ragione di esistere e andrebbe perciò, sempre a mio parere, indagata molto più approfonditamente di quanto non mi sembra si stia facendo oggi (non escluderei ad esempio possibili relazioni ancora sconosciute con la Materia Oscura).
La seconda osservazione riguarda il numero di elettroni che si sono creati al termine dei fatidici 10 secondi e che, guarda caso, dovrebbe coincidere esattamente con il numero di protoni creatisi nel primo secondo! Il quantitativo, delle due classi di particelle, cioè, dovrebbe essere esattamente uguale... alla particella! Né una di più e né una di meno, e questo per poter mantenere la "neutralità" della Carica Elettrica dell'Universo stesso dato che, almeno per quel che ne sappiamo, non esistono cariche elettriche "spaiate". Personalmente trovo questa coincidenza del tutto incredibile e sconvolgente, anche perché avvenuta su archi temporali completamente differenti, e proprio per questo mi stupisce molto il fatto che non se ne parli quanto invece secondo me si dovrebbe fare.
Avrei piacere di conoscere la vostra opinione in merito.

Un saluto
Antonino

etruscastro
13-06-2019, 12:35
buongiorno sig. Antonino, per noi è fondamentale avere una presentazione ufficiale prima di interagire con la comunità del forum, può farla qua:
https://www.astronomia.com/forum/forumdisplay.php?29-Mi-presento

grazie.

toninominissale
13-06-2019, 13:54
buongiorno sig. Antonino, per noi è fondamentale avere una presentazione ufficiale prima di interagire con la comunità del forum, può farla qua:
https://www.astronomia.com/forum/forumdisplay.php?29-Mi-presento

grazie.


Sì, ho provveduto adesso!
Grazie.

Red Hanuman
13-06-2019, 14:51
Purtroppo ho un impegno oggi, e non posso dilungarmi.
Essenzialmente, il problema dell'antimateria è legato all'asimmetria CP, ovvero ad un diverso comportamento dell'antimateria rispetto alla materia, dovuto al comportamento della forza debole.
La simmetria di carica per la materia di è mantenuta, e come risultato abbiamo un universo neutro.
Il perché è ancora in fase di studio...

toninominissale
13-06-2019, 15:29
Purtroppo ho un impegno oggi, e non posso dilungarmi.
Essenzialmente, il problema dell'antimateria è legato all'asimmetria CP, ovvero ad un diverso comportamento dell'antimateria rispetto alla materia, dovuto al comportamento della forza debole.
La simmetria di carica per la materia di è mantenuta, e come risultato abbiamo un universo neutro.
Il perché è ancora in fase di studio...


Grazie.
Suppongo che non sia comunque un argomento banale questa violazione della simmetria CP generato dalla Forza Nucleare Debole. E ad ogni modo quindi, mi par di capire che lo si stia ancora studiando.

Francesca Diodati
13-06-2019, 19:34
Grazie.
Suppongo che non sia comunque un argomento banale questa violazione della simmetria CP generato dalla Forza Nucleare Debole. E ad ogni modo quindi, mi par di capire che lo si stia ancora studiando.
Buongiorno Antonino,
grazie per aver partecipato al forum e per le interessanti domande. Non sono affatto problemi banali, ma anzi, sono tra le questioni più importanti della cosmologia.
@ Red Hanuman ha già risposto con una spiegazione scientificamente rigorosa. Insomma, le particelle di materia e di antimateria probabilmente non si comportano allo stesso modo. E per noi, è stata una fortuna...:)

Red Hanuman
13-06-2019, 21:11
Grazie.
Suppongo che non sia comunque un argomento banale questa violazione della simmetria CP generato dalla Forza Nucleare Debole. E ad ogni modo quindi, mi par di capire che lo si stia ancora studiando.
In effetti, è ancora in fase di studio. La violazione della simmetria CP (https://it.wikipedia.org/wiki/Simmetria_CP) è stata riscontrata nel Kaone (https://it.wikipedia.org/wiki/Kaone) e nel mesone B (https://it.wikipedia.org/wiki/Mesone_B), ed è strettamente legata a fenomeni di decadimento dovuti alla forza debole. La violazione della simmetria CP non è sufficiente a spiegare la differenza tra materia e antimateria, servono altre condizioni (tipo la violazione del numero barionico (https://it.wikipedia.org/wiki/Numero_barionico) e non solo).
Quindi è un argomento molto complesso e tutt'ora in fase di studio.
La neutralità dell'universo e la conservazione della carica totale è testimoniata, oltre che a livello teorico, anche dalle osservazioni dell'universo stesso, in cui è evidente il dominio della gravità (che è la forza più debole delle quattro riconosciute) e non della forza elettromagnetica (che è molto, molto più forte e renderebbe molto evidenti eventuali squilibri).
Anche qui, il perchè è ancora in fase di studio...

Alby68a
13-09-2020, 16:13
L'aldilà più che un luogo fisico è una meta che si è dato qualcuno per convincersi che vivrà in eterno, lo escludo, il nulla anche, perché se c'è questo universo da qualche parte che sia partito da un solo punto è venuto fuori...

Non sarei così netto nell'escludere l'aldilà. Se c'è, magari non sappiano in che modo e forma esista. La teoria dei primi istanti dell'universo poggia su teorie che non sono alla portate della comprensione delle persone comuni come me e non tutte sono spiegate con rigore scientifico, ma vivo nella consapevolezza che ciò avverrà in futuro così come avvenuto per altre teorie (ad esempio la dimostrazione dell'esistenza della "particella di Dio" o bosone di Higgs). Parimenti ripongo la mia fede (con tutti i dubbi che la ragione ci manifesta) in quella "meta" che darebbe un diverso senso al nostro esistere, ma che non può essere dimostrata con il metodo scientifico, perchè (mi piace immaginarlo) non potrebbe essere risolta con le leggi fisiche che appartengono al nostro universo.

Rientro pienamente nel solco scientifico dell'argomento sperando che presto si possa capire dove si trova sta benedetta materia oscura e energia oscura che affligge la mia curiosità da astrofilo, e mi chiedo se la misura di quell'istante con la nostra concezione del tempo a senso (decimi, secondi e minuti). Magari il tempo era ben altra cosa al primo vagito del nostro universo.

Francesca Diodati
14-09-2020, 21:14
Grazie Alby68a. Io sono anche questa volta d’accordo con te! Credo che non si possa escludere l’aldilà tanto quanto non si possa essere certi della sua esistenza. In passato la Chiesa stabiliva dogmaticamente la realtà. Oggi, per fortuna, la scienza si fonda su ciò che può essere dimostrato. Tuttavia, sappiamo che la nostra percezione del mondo è limitatissima. Molto banalmente, le nostre orecchie non colgono gli ultrasuoni, o i nostri occhi non vedono nell’infrarosso. Più di recente, la meccanica quantistica ha rivelato comportamenti di materia ed energia che cozzano non poco con le nostre percezioni e visioni del mondo. Qualcuno sta provando a dimostrare l’esistenza di Dio e dell’aldilà in modo scientifico. Forse, come scrivi tu, potrebbe essere impossibile, ma chissà…qualche scienziato si butta. Finora ho trovato solo un libro che mi ha davvero soddisfatto in questo senso. Si intitola “The Physics of God”, di Joseph Selbie. Purtroppo non credo esista in italiano. L’autore parla di “scienza della religione” per descrivere il tentativo di dimostrare Dio con la scienza, contrapponendola alla "religione della scienza", cioè la tendenza di credere solo a ciò che si vede o si misura.
Anche sul tempo ci sarebbe tanto da dire. Perfino l’ovvia relazione di causa ed effetto viene messa in discussione…Concetti troppo complessi per chi come me non è certo un fisico! Ma mi bastano per sospettare che c’è molto di più di quel che sembra. J


Non sarei così netto nell'escludere l'aldilà. Se c'è, magari non sappiano in che modo e forma esista. La teoria dei primi istanti dell'universo poggia su teorie che non sono alla portate della comprensione delle persone comuni come me e non tutte sono spiegate con rigore scientifico, ma vivo nella consapevolezza che ciò avverrà in futuro così come avvenuto per altre teorie (ad esempio la dimostrazione dell'esistenza della "particella di Dio" o bosone di Higgs). Parimenti ripongo la mia fede (con tutti i dubbi che la ragione ci manifesta) in quella "meta" che darebbe un diverso senso al nostro esistere, ma che non può essere dimostrata con il metodo scientifico, perchè (mi piace immaginarlo) non potrebbe essere risolta con le leggi fisiche che appartengono al nostro universo.

Rientro pienamente nel solco scientifico dell'argomento sperando che presto si possa capire dove si trova sta benedetta materia oscura e energia oscura che affligge la mia curiosità da astrofilo, e mi chiedo se la misura di quell'istante con la nostra concezione del tempo a senso (decimi, secondi e minuti). Magari il tempo era ben altra cosa al primo vagito del nostro universo.