Giova84
20-01-2019, 18:50
Con enorme ritardo, dovuto anche ai bagordi (e relativi postumi) delle feste natalizie, particolarmente impegnative qui al Sud, pubblico questo report relativo alla serata del 7 dicembre 2018.
Tra impegni lavorativi e familiari e meteo tutt'altro che accondiscendente, riesco a ritagliarmi una finestra osservativa per tentare la sorte col novilunio di fine anno alla vigilia dell'Immacolata, consapevole che, verosimilmente (come poi accadrà), si tratterà dell'ultima chance astronomica del 2018.
Decido, dopo la positiva esperienza di novembre, di dirigermi verso Prato Gentile a Capracotta (quasi 1600 m.s.l.m.). Stavolta, tuttavia, le condizioni atmosferiche si rivelano poco benevole: umidità alta, ma per fortuna non invalidante (gli strumenti a fine serata saranno quasi del tutto risparmiati dalla formazione di brina); trasparenza nella norma; temperature più che accettabili (stazionaria tra i 3-4°C); nuvolosità di diffusa e in costante movimento, che inficerà il regolare svolgimento del programma osservativo. Lo sbalzo termico tra ore diurne e notturne è sensibile e ciò determina la formazione di nebbia, abbondante lungo la via, ma fortunatamente non presente sul sito osservativo.
La Luna è abbondantemente tramontata al momento di iniziare la sessione, per cui non reca disturbo; le condizioni di IL si confermano molto buone, nonostante l'umidità che schiarisce le porzioni di cielo sovrastanti i centri abitati che circondano il sito. SQM non misurato; seeing scarso, tra III e IV livello della scala di Antoniadi.
Inizio la sessione alle 21.00, con una volta celeste già invasa per circa un 50% da nubi continuamente sballottate da correnti d'alta quota, per cui il magro risultato che ho portato a casa, prima che il cielo si chiudesse quasi del tutto all'1.00, è frutto di una costante lotta contro nuvole e vento e di una quasi totale rinuncia a seguire il programma prefissato. Di seguito i pochi oggetti osservati:
NGC281 (Cas; DN; osservata con 24mm + , UHC, OIII) + IC1590 (OC). Vasto ammasso aperto (35'x30'), dalla caratteristica forma a mandorla con asse principale est-ovest, composto da dieci stelle principali. La porzione occidentale dell'oggetto è abbracciata dalla componente nebulare, maggiormente in risalto nell'OIII rispetto all'UHC. Essa si sviluppa attorno al vertice, su questo lato, dell'amigdala, diramandosi in due bracci principali che descrivono una L; in particolare, la propaggine settentrionale si allarga e si curva fino ad assumere una conformazione grossomodo semicircolare.
NGC404 (And; GX; osservata con 24mm, 11mm, 8mm). La galassia, perfetto gemello diafano di Mirach, i colloca subito a ovest della sorella maggiore e conferma l'aspetto di stella fuzzy, con bulge puntiforme e brillante e alone circolare che sfuma rapidamente.
24/P Wirtanen (Com; osservata con 24mm + UHC). Batuffolo sfocato molto grande ed evidente, già riconoscibile nel cercatore. Ha nucleo brillante e chioma estesa a disco, non perfettamente circolare: l'impressione è che sia leggermente schiacciata lungo l'asse nord-sud e, in particolare, protesa verso sud, dove deve chiaramente collocarsi la porzione visibile della coda.
M38 (Aur; OC; osservato con 24mm). Ammasso aperto non particolarmente brillante, ma ricchissimo di astri e connotato da una luminosità superficiale piuttosto omogenea. Esattamente al suo centro si nota una stella di colore giallo, da cui si dipartono i quattro bracci principali dell'oggetto che danno vita a una sorta di croce; di essi, spiccano per lunghezza quelli orientale e meridionale.
NGC1907 (Aur; OC; osservato con 24mm, 6,7mm). Piccolo ammasso aperto (5') posto subito a sud di una coppia di stelle di decima magnitudine; a 64x si presenta come una piccola chiazza grigiastra, per poi diventare, a 228x, un agglomerato di astri irregolarmente circolare, con densità omogenea e modesta luminosità. Si contano, in particolare, dieci componenti principali e almeno altrettante secondarie, che descrivono tre rami, ciascuno composto da tre astri, che si protendono verso est, est-nord-est ed est-sud-est (quest'ultimo conta cinque componenti).
M36 (Aur; OC; osservato con 24mm). Grande ammasso aperto, dalla caratteristica forma a girandola: una ventina di stelle principali e almeno altrettante secondarie tracciano cinque bracci, che si protendono in direzione ovest, est, sud e nord (2) e curvano tutti come se l'oggetto ruotasse in senso antiorario.
NGC1893 (Aur; OC; osservato con 24mm). Ammasso aperto di dimensioni medio-piccole (12'), non molto brillante, che presenta una caratteristica foggia a cuspide di lancia: la punta è rivolta verso nord, il codolo a sud e i due ampi lati si dipartono dal vertice settentrionale verso sud-est e sud-ovest. Poche sono le componenti principali cui è affidato il compito di disegnare questa figura: quattro formano il codolo, altrettanti il segmento occidentale, tre quello orientale, più la stella che rappresenta la punta. Da segnalare che nulla si percepisce della componente nebulare circostante, IC 410.
IC405 (Aur; DN; osservata con 24mm + UHC). Gli astri attorno ai quali si distribuisce questa nebulosa a emissione sono palesemente riconoscibili e attorno ad essi si intuisce, con filtro UHC, un evanescente alone grigiastro, che va a sfrangiarsi creando diversi effetti chiaroscurali. Questo fenomeno si nota distintamente attorno alle due stelle più luminose della regione celeste osservata (HIP 24575 e HIP24538), da cui si dipartono altri tre astri a tracciare una sorta di D: è attorno a questo nucleo che si sviluppa la porzione più visibile dell'oggetto.
M37 (Aur; OC; osservato con 24mm). Ammasso aperto di dimensioni medio-grandi (15'), il cui centro è segnalato da una stella gialla molto luminosa, da cui si dipartono cinque bracci, che danno all'oggetto, nel suo complesso, l'aspetto di una stella sfumata e ricca, dalla luminosità superficiale omogenea.
M44 (Aur; OC; osservato con 24mm). La resa migliore del Presepe (1°10'), forse, è da individuare non tanto del dobson con oculare 24mm (massimo campo a disposizione), quanto piuttosto nel settantino, che ne restituisce una visione complessiva e ben inserita nel fondo cielo: enorme e poco denso, di forma irregolare, è composto numerose stelle molto luminose, ma sparse su un vasto areale.
NGC3610 (UMa; GX; osservata con 24mm, 11mm). Piccola galassia (1'30” x 1'05”), distesa in senso est-ovest, piuttosto allungata, con bulge quasi puntiforme e piuttosto brillante, attorno al quale la porzione esterna dell'oggetto va rapidamente a sfumare.
NGC3613 (UMa; GX; osservata con 11mm). Piccola galassia (2'26” x 1'10”) che si colloca quasi perfettamente al punto medio dell'immaginario segmento i cui estremi sono due astri di decima magnitudine. Appare alquanto evanescente, disposta di tre quarti, allungata in senso ovest/sud/ovest-est/nord/est, con bulge che ha un cuore circolare, ma poi nella sua porzione periferica, dove perde di luminosità, assume una conformazione simile a quella della galassia nel suo insieme.
NGC3619 (UMa; GX; osservata con 11mm). Questa galassia traccia, insieme alla precedente e a poche stelle, una caratteristica cuspide che ne consente il facile riconoscimento: l'oggetto in questione ne rappresenta il vertice, mentre i due segmenti obliqui convergenti verso di essa sono composti uno da una coppia di deboli stelline di undicesima e dodicesima magnitudine, l'altro, come detto nella descrizione precedente, da due astri di decima magnitudine intervallati da NGC3613. NGC3619 è posta di piatto, di forma ellittica poco eccentrica con asse maggiore nord-sud ed è connotata da una luminosità superficiale piuttosto omogenea.
Grazie per avermi letto (anche se stavolta c'era ben poco da leggere...)
Tra impegni lavorativi e familiari e meteo tutt'altro che accondiscendente, riesco a ritagliarmi una finestra osservativa per tentare la sorte col novilunio di fine anno alla vigilia dell'Immacolata, consapevole che, verosimilmente (come poi accadrà), si tratterà dell'ultima chance astronomica del 2018.
Decido, dopo la positiva esperienza di novembre, di dirigermi verso Prato Gentile a Capracotta (quasi 1600 m.s.l.m.). Stavolta, tuttavia, le condizioni atmosferiche si rivelano poco benevole: umidità alta, ma per fortuna non invalidante (gli strumenti a fine serata saranno quasi del tutto risparmiati dalla formazione di brina); trasparenza nella norma; temperature più che accettabili (stazionaria tra i 3-4°C); nuvolosità di diffusa e in costante movimento, che inficerà il regolare svolgimento del programma osservativo. Lo sbalzo termico tra ore diurne e notturne è sensibile e ciò determina la formazione di nebbia, abbondante lungo la via, ma fortunatamente non presente sul sito osservativo.
La Luna è abbondantemente tramontata al momento di iniziare la sessione, per cui non reca disturbo; le condizioni di IL si confermano molto buone, nonostante l'umidità che schiarisce le porzioni di cielo sovrastanti i centri abitati che circondano il sito. SQM non misurato; seeing scarso, tra III e IV livello della scala di Antoniadi.
Inizio la sessione alle 21.00, con una volta celeste già invasa per circa un 50% da nubi continuamente sballottate da correnti d'alta quota, per cui il magro risultato che ho portato a casa, prima che il cielo si chiudesse quasi del tutto all'1.00, è frutto di una costante lotta contro nuvole e vento e di una quasi totale rinuncia a seguire il programma prefissato. Di seguito i pochi oggetti osservati:
NGC281 (Cas; DN; osservata con 24mm + , UHC, OIII) + IC1590 (OC). Vasto ammasso aperto (35'x30'), dalla caratteristica forma a mandorla con asse principale est-ovest, composto da dieci stelle principali. La porzione occidentale dell'oggetto è abbracciata dalla componente nebulare, maggiormente in risalto nell'OIII rispetto all'UHC. Essa si sviluppa attorno al vertice, su questo lato, dell'amigdala, diramandosi in due bracci principali che descrivono una L; in particolare, la propaggine settentrionale si allarga e si curva fino ad assumere una conformazione grossomodo semicircolare.
NGC404 (And; GX; osservata con 24mm, 11mm, 8mm). La galassia, perfetto gemello diafano di Mirach, i colloca subito a ovest della sorella maggiore e conferma l'aspetto di stella fuzzy, con bulge puntiforme e brillante e alone circolare che sfuma rapidamente.
24/P Wirtanen (Com; osservata con 24mm + UHC). Batuffolo sfocato molto grande ed evidente, già riconoscibile nel cercatore. Ha nucleo brillante e chioma estesa a disco, non perfettamente circolare: l'impressione è che sia leggermente schiacciata lungo l'asse nord-sud e, in particolare, protesa verso sud, dove deve chiaramente collocarsi la porzione visibile della coda.
M38 (Aur; OC; osservato con 24mm). Ammasso aperto non particolarmente brillante, ma ricchissimo di astri e connotato da una luminosità superficiale piuttosto omogenea. Esattamente al suo centro si nota una stella di colore giallo, da cui si dipartono i quattro bracci principali dell'oggetto che danno vita a una sorta di croce; di essi, spiccano per lunghezza quelli orientale e meridionale.
NGC1907 (Aur; OC; osservato con 24mm, 6,7mm). Piccolo ammasso aperto (5') posto subito a sud di una coppia di stelle di decima magnitudine; a 64x si presenta come una piccola chiazza grigiastra, per poi diventare, a 228x, un agglomerato di astri irregolarmente circolare, con densità omogenea e modesta luminosità. Si contano, in particolare, dieci componenti principali e almeno altrettante secondarie, che descrivono tre rami, ciascuno composto da tre astri, che si protendono verso est, est-nord-est ed est-sud-est (quest'ultimo conta cinque componenti).
M36 (Aur; OC; osservato con 24mm). Grande ammasso aperto, dalla caratteristica forma a girandola: una ventina di stelle principali e almeno altrettante secondarie tracciano cinque bracci, che si protendono in direzione ovest, est, sud e nord (2) e curvano tutti come se l'oggetto ruotasse in senso antiorario.
NGC1893 (Aur; OC; osservato con 24mm). Ammasso aperto di dimensioni medio-piccole (12'), non molto brillante, che presenta una caratteristica foggia a cuspide di lancia: la punta è rivolta verso nord, il codolo a sud e i due ampi lati si dipartono dal vertice settentrionale verso sud-est e sud-ovest. Poche sono le componenti principali cui è affidato il compito di disegnare questa figura: quattro formano il codolo, altrettanti il segmento occidentale, tre quello orientale, più la stella che rappresenta la punta. Da segnalare che nulla si percepisce della componente nebulare circostante, IC 410.
IC405 (Aur; DN; osservata con 24mm + UHC). Gli astri attorno ai quali si distribuisce questa nebulosa a emissione sono palesemente riconoscibili e attorno ad essi si intuisce, con filtro UHC, un evanescente alone grigiastro, che va a sfrangiarsi creando diversi effetti chiaroscurali. Questo fenomeno si nota distintamente attorno alle due stelle più luminose della regione celeste osservata (HIP 24575 e HIP24538), da cui si dipartono altri tre astri a tracciare una sorta di D: è attorno a questo nucleo che si sviluppa la porzione più visibile dell'oggetto.
M37 (Aur; OC; osservato con 24mm). Ammasso aperto di dimensioni medio-grandi (15'), il cui centro è segnalato da una stella gialla molto luminosa, da cui si dipartono cinque bracci, che danno all'oggetto, nel suo complesso, l'aspetto di una stella sfumata e ricca, dalla luminosità superficiale omogenea.
M44 (Aur; OC; osservato con 24mm). La resa migliore del Presepe (1°10'), forse, è da individuare non tanto del dobson con oculare 24mm (massimo campo a disposizione), quanto piuttosto nel settantino, che ne restituisce una visione complessiva e ben inserita nel fondo cielo: enorme e poco denso, di forma irregolare, è composto numerose stelle molto luminose, ma sparse su un vasto areale.
NGC3610 (UMa; GX; osservata con 24mm, 11mm). Piccola galassia (1'30” x 1'05”), distesa in senso est-ovest, piuttosto allungata, con bulge quasi puntiforme e piuttosto brillante, attorno al quale la porzione esterna dell'oggetto va rapidamente a sfumare.
NGC3613 (UMa; GX; osservata con 11mm). Piccola galassia (2'26” x 1'10”) che si colloca quasi perfettamente al punto medio dell'immaginario segmento i cui estremi sono due astri di decima magnitudine. Appare alquanto evanescente, disposta di tre quarti, allungata in senso ovest/sud/ovest-est/nord/est, con bulge che ha un cuore circolare, ma poi nella sua porzione periferica, dove perde di luminosità, assume una conformazione simile a quella della galassia nel suo insieme.
NGC3619 (UMa; GX; osservata con 11mm). Questa galassia traccia, insieme alla precedente e a poche stelle, una caratteristica cuspide che ne consente il facile riconoscimento: l'oggetto in questione ne rappresenta il vertice, mentre i due segmenti obliqui convergenti verso di essa sono composti uno da una coppia di deboli stelline di undicesima e dodicesima magnitudine, l'altro, come detto nella descrizione precedente, da due astri di decima magnitudine intervallati da NGC3613. NGC3619 è posta di piatto, di forma ellittica poco eccentrica con asse maggiore nord-sud ed è connotata da una luminosità superficiale piuttosto omogenea.
Grazie per avermi letto (anche se stavolta c'era ben poco da leggere...)