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Visualizza Versione Completa : Colore degli oggetti deep sky



DavideP
31-01-2019, 11:56
Ciao a tutti :)

Stavo osservando un po' di foto di oggetti deep sky sia qui sul forum, sia quelle presenti in internet nei vari siti di astrofotografia, mi sono accorto che, pur rappresentando lo stesso oggetto, i colori spesso sono diversi, alcune foto hanno sfumature sia più marcate, ma non solo...

Tanto per fare un esempio... NGC7293, in alcune foto la parte centrale è bluastra, in altre verde, in altre sembra rosa scuro, mentre la parte esterna è in alcune arancione, in altre predomina il giallo, in altre ancora rosa, violetto o addirittura blu...

Come si fa quindi a sapere quale è il "vero" colore di questi oggetti?
Perchè ho visto che, dalle poche e scarse foto che ho provato a fare, c'è un'ampia soglia di intervento sul colore in postproduzione con regolazioni, maschere eccetera, e mi domandavo se le foto che ho fatto corrispondessero alla effettiva realtà oppure frutto di una eccessiva o sbagliata mia manipolazione con le regolazioni.

Voi come vi regolate per il colore delle vostre foto?

DavideGallotti
31-01-2019, 17:46
notato anch'io molta diversità nella astrofotografia, su Orione non ne parliamo, una cosa interessante trovato in rete a furia di cercare una regola dei colori per essere il piu leale possibile viene fuori dal " Hubble Palette" tecnica studiata dalla Nasa per appunto le fotografie astronomiche.

Si basa sulla composizione chimica di ciò che stiamo osservando, quindi si limita a prendere i colori base da qualcosa che è sempre presente nello spazio, Idrogeno, Ossigeno e Zolfo.

Quindi assegna ai canali RGB in questo modo:

Verde = H-Alfa
Rosso= Zolfo ionizzato
Blu = Ossigeno ionizzato

Le foto che vengono fuori sono molto più vicine a ciò che teoricamente riusciremo a vedere se fossimo vicini a queste nebulose.

mikyfly
31-01-2019, 18:40
Le foto che vengono fuori sono molto più vicine a ciò che teoricamente riusciremo a vedere se fossimo vicini a queste nebulose.

Su questo non sono d'accordo... l'h-alfa ad esempio è una riga di emissione a 656 nm... in pieno rosso!
La Hubble Palette è infatti annoverata tra le tecniche di riproduzione "false color" proprio perchè differisce dalla percezione che potremmo avere nel caso in cui le intensità fossero tali da stimolare i nostri "coni", sensibili appunto ai colori.

Riguardo la domanda di DavideP: la fotografia astronomica è una forma di fotografia artistica, ed il fotografo si prende la "libertà" di saturare più o meno il coolore, di cambiare il bilanciamento del bianco, etc, andando alla fine a cambiare i colori visualizzati anche a parità di "palette" utilizzata".

ciao

DavideP
31-01-2019, 18:52
.........la fotografia astronomica è una forma di fotografia artistica.....

Ti ringrazio per la risposta, su questo punto però non sono molto d'accordo, secondo me la fotografia astronomica dovrebbe essere scientifica, e per questo libera da interpretazioni personali e il più aderente alla realtà possibile proprio per la sua cartteristica divulgativa di quello che è effettivamente l'aspetto della realtà dell'universo, con questo non voglio dire che non condivido e non apprezzo le foto artistiche del cielo... :)

DavideGallotti
31-01-2019, 19:22
ciao mikyfly grazie della risposta, falsi colori ok, pero ritengo più corretta ( personalmente ) la hubble palette perché indica la differenza di composizione chimica.
Corretto che entrambi gli H alfa sono per il rosso, pero tutto ciò che vediamo nello spazio è praticamente rosso.
Con fraintendermi, non contraddico chi sa più di me su questo argomento, è un modo per seguire una regola una base, altrimenti viene fuori un Picasso :biggrin:

mikyfly
31-01-2019, 20:30
DavideP: avrei dovuto specificare "la fotografia astronomica per come la vedi sui forum é di natura prettamente artistica". Quella ad uso scientifico é mirata allo studio delle concentrazioni di gas, alla spettografia, allo studio dei moti dei corpi celesti: tutte cose che si perdono in una foto appena applichi un qualunque tool (sto generalizzando non mi prendere alla lettera).

DavideGallotti: non ho detto che la hubble pallette non sia "corretta", ma semplicemente non rappresenta quello che vedrebbe un ipotetico essere umano se le intensità fossero molto più alte.
Personalmente mi piace la resa in hubble palette.

Mamete
31-01-2019, 21:59
Un L-RGB classico elaborato in maniera semplice, senza dominanti e sopratutto ben bilanciato cromaticamente è di fatto quanto ci si aspetterebbe di “vedere” visualmente perché è lo spettro elettromagnetico della radiazione luminosa visibile che viene impressa nei pixel .
Poi ok è vero che la fotografia astronomica amatoriale è anche una forma artistica e quindi si può cadere nella forzatura e magari strasaturare una foto , ma non si potrà mai snaturare i colori di un RGB.
Diverso invece il discorso in NB dove per forza di cose si deve ricorrere ad associare la radiazione luminosa di alcuni gas che data la natura chimica della materia che li compongono irradiano in determinate bande dello spettro venendo “selezionati” dai filtri NB e ad adattarli al processo di elaborazione che è nativo per la tricromia ... insomma un RGB, se non lo stravolgi e lo elabori bene è il vero colore delle galassie e delle nebulose.

Adesso specialmente con i nuovi SW di elaborazione specifici per la fotografia astronomica (vedi per es. Pix) la tricromia è molto fedele alla realtà e c’è molto meno margine di errore

Alessandro Curci

Spacetime
02-02-2019, 12:10
E' un discorso a cui penso spesso anche io, secondo me bisogna decidere se fare una foto di valore realistico o scientifico. Nel primo caso cercherei di ottenere qualcosa che al massimo corrisponde a quanto vedremmo se con una navicella potessimo avvicinarci all'oggetto nello spazio. Nel caso scientifico invece lo scopo principale è quello di evidenziare più dettagli possibili in modo da cogliere svariate emissioni anche in zone dello spettro appena o non visibili all'occhio umano, e qui ben venga sbizzarrirsi con colori "strani" .

DavideP
02-02-2019, 15:32
Diciamo che sarebbe un po' come certe foto in ambito chimico o biologico che vengono colorate con colori che non rispettano la realtà, ma servono appunto per evidenziare certi particolari o renderli più contrastati