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Visualizza Versione Completa : E' Mercurio il pianeta più vicino alla Terra, non Venere



Andrea Castagna
20-03-2019, 14:09
A dispetto delle apparenze sarebbe Mercurio, e non Venere, il pianeta più vicino alla Terra: la posizione relativa delle orbite è sempre quella descritta sui libri di scuola, ma la reale distanza che separa i pianeti cambia se viene calcolata in rapporto al tempo.

Sebbene Venere abbia l'orbita più vicina alla Terra, infatti, passa la maggior parte del tempo lontano e spesso addirittura dalla parte opposta rispetto al Sole, al contrario di Mercurio che invece, secondo questi parametri, risulta essere in media il più vicino a ciascuno degli altri pianeti del Sistema solare. A indicarlo è la simulazione pubblicata sul sito Physics Today da tre giovani ingegneri statunitensi.

Il loro studio deve essere ancora sottoposto a revisione da parte della comunità scientifica, ma promette di cambiare il nostro punto di vista sul Sistema Solare. "Forse per disattenzione, ambiguità o per effetto del pensiero di gruppo, i divulgatori scientifici hanno diffuso informazioni basate sull'errata assunzione della distanza media tra pianeti", scrivono Samuel Cordner, Tom Stockman e Gabriel Monroe, che lavorano rispettivamente alla Nasa, al Laboratorio nazionale di Los Alamos e all'Engineer Research Development Center dell'esercito americano.

Il calcolo tradizionale che contestano viene solitamente fatto in base alla distanza di ciascun pianeta dal Sole: risulta così che la Terra dista dalla stella un'unità astronomica (UA, pari a circa 150 milioni di chilometri), Mercurio 0,39 UA e Venere 0,72 UA. Se si fa la sottrazione, assumendo che le orbite siano complanari, emerge che la Terra dista da Mercurio 0,61 UA e 'solo' 0,28 UA da Venere. Se però si tiene conto che i pianeti nel loro movimento attorno al Sole si allontanano e si avvicinano in continuazione, ecco che la nuova simulazione opera stimando - momento per momento - la media delle distanze calcolate tra ogni punto dell'orbita di un pianeta e ogni punto lungo l'orbita dell'altro pianeta.
Fonte: Ansa.it (http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2019/03/19/e-mercurio-il-pianeta-piu-vicino-alla-terra-non-venere-_f538b233-b09a-4fee-892a-939f94cf2b55.html)

Secondo me ha una sua logica effettivamente, voi cosa ne pensate?

lucianob
20-03-2019, 17:19
Ciao @Andrea Castagna .
Ho letto l'articolo e sono rimasto allibito.
Ma poi mi sono messo a guardare i calcoli sul mio foglio di calcolo in excel, ora diventato programma, come dico guardando le distanze istantanee
In Esempio prendo una data come riferimento
Prendendo dalle Coordinate Geocentriche la Distanza Istantanea alla Terra
Pianeta <> Terra

[Converto le UA {Unità astronomiche} per i profani in km > (UA*149.597.870,7)>= km ! ]
Data
01/01/2019TU12
Mercurio -Terra : 1,30196 - UA = km 194.771.744,6 !
Venere - Terra :0,63831 - UA = Km 95.489.975.4 ! Venere e' più vicino
ma .. ma.. ma...

01/03/2019TU12
Mercurio -Terra : 0.861971 UA = Km.128.949.115,9 Mercurio più vicino
Venere - Terra : 1,073531UA = Km.160.597.951,7

01/04/2019TU12
Mercurio -Terra : 0,724257 UA = Km.108.347.305,0 Mercurio più vicino
Venere - Terra : 1,276815UA = Km.191.008.805,2

Come mai ? vuol dire che l'eccentricità dell'orbita per mercurio e' differente di venere che e' quasi nulla.
Indicando che nel movimento eccentrico Mercurio si avvicina di più alla terra che non Venere, (appare lampante che Mercurio e' più vicino della terra a Venere.) la cui eccentricità e' quasi nulla, maggiore invece e' la terra che assume essere per la data in questione
0.0167006 (e) per la data 01/01/2019TU12, anche essa varia, ma come variano ogni corpo del Sistema Solare, da milioni di anni anche a causa delle perturbazioni di altri pianeti e per l'effetto della forza gravitazionale universale.

Mercurio ha una eccentricità media valore 0.205640(e)
Venere ha una eccentricità media valore 0.0067607(e)
Terra ha una eccentricità media valore 0.01670053(e)

Sono considerazioni che sembra avessero scoperto l'acqua calda a mio avviso, ma nulla e' cambiato dalle scoperte di Newton, Copernico, Keplero e anche del Galileo.
L'eccentricità della sua orbita risultando maggiore, fà si' che si avvicini più alla Terra in determinati periodi dell'anno.

Poi i riferimenti non cambiano, questo e' indi questo avviene.
Non capisco gli studenti come non abbiano calcolato il movimento, guardando invece i valori che escono in base alla data e i vari valori, forse non lo vedono come lo vedo io dal foglio excel . Ma non hanno neppure visto dal Centro di Calcolo (JPL) i vari valori orbitali istantanei!

Poi le orbite sono eccentriche e altre vicino allo 0, ma non sono nulle, cambiano i piani di orbita, ognuno ha una inclinazione sull'orbita e anche sul piano sull'eclittica, cosa importante. *Complanari* non penso proprio, perché non sono nello stesso piano !
Per il quale sapere l'esatta distanza tra pianeta e pianeta non e' semplice.
spero di essermi spiegato in maniera chiara e comprensibile, a volte sono difficile, mi scuso .:biggrin:

Cordiali.

Andrea Castagna
20-03-2019, 17:52
spero di essermi spiegato in maniera chiara e comprensibile, a volte sono difficile, mi scuso .[/COLOR]:biggrin:

Cordiali.

Grazie Luciano per il tuo intervento, effettivamente ho dovuto rileggere un paio di volte, ma non credo che sia la tua esposizione poco chiara, ma che sia l'argomento abbastanza complesso, dunque grazie per esserti dedicato con exel a tirare qualche somma.

Io sono un eretico in matematica, con Distanza Istantanea intendi la distanza in quel dato momento giusto?

Ma quindi sarebbe corretto dire che, considerando tot anni di tempo, Mercurio è mediamente più vicino alla Terra rispetto a Venere?

Non so, a me sembra interessante (se ho capito bene la cosa...) considerare nel termine "vicino" anche il parametro di tempo, credo sarebbe più corretto.

Esasperando la cosa, se per esempio affermiamo, come in molto libri, che Venere è più vicina alla Terra rispetto a Mercurio, allora sarebbe anche corretto dire che la Cometa di Halley è più vicina alla Terra rispetto a Giove.
Cosa che, considerando il parametro di tempo, non sarebbe più corretto.

Si comunque, a prescindere, credo anch'io che non sia nulla che stravolga l'attuale concezione del Sistema Solare in effetti :D

Red Hanuman
20-03-2019, 18:12
A quanto pare, l'eccentricità dell'orbita di Mercurio unita ad un periodo orbitale (https://it.wikipedia.org/wiki/Periodo_di_rivoluzione) basso (e ad un altrettanto basso periodo sinodico), rendono il pianeta medialmente nel tempo più vicino alla Terra di Venere. In termini assoluti, però, è sempre Venere il più vicino.
A pensarci bene, ci si poteva arrivare per intuito...:thinking:

Ro84
20-03-2019, 18:24
Ci saranno anche dei giorni in cui il pianeta più vicino è Marte, ossia con Marte in opposizione e Mercurio e Venere nei pressi della cosiddetta congiunzione superiore (ossia dall'altra parte rispetto al Sole). Infrequente, ma capita.

Interessante comunque, perché evidentemente capita più spesso che il pianeta più vicino sia Mercurio e non Venere. Ma ovviamente il pianeta che è fisicamente in grado di avvicinarsi di più alla Terra è e resta Venere.

Gam72
20-03-2019, 21:37
Sicuramente sarà un calcolo corretto ma i tre giovani mi sembrano un po' saputelli.
Alla fine ciò che conta non è la distanza media annuale ma: se vuoi andare su entrambi partendo dalla Terra, e puoi scegliere quando partire, su quale arrivi prima?
E la risposta è che sia la missione Mariner10 che la Messenger per arrivare a Mercurio hanno fatto prima tappa da Venere...

Pierluigi Panunzi
20-03-2019, 22:19
sì, per me è una questione insensata (se ho ben capito l'oggetto dello studio dei "saputelli")...

qui non si tratta di valori della distanza mediati nel tempo: non ha nessun senso!
devono e possono essere paragonati solo i valori istantanei della distanza: istantanei cioè istante dopo istante!

soprattutto perché inserire nel calcolo il tempo non ha senso anche perchè i periodi di rivoluzione sono molto differenti tra un pianeta e l'altro.

magari i saputelli scopriranno che non è Nettuno il pianeta più lontano, ma (che so io...) Giove... :mad:

non è detto che chiunque lavori
alla Nasa, al Laboratorio nazionale di Los Alamos e all'Engineer Research Development Center dell'esercito americano sia un genio... anzi...

perché non spostare questa discussione tra le Astrobufale?
e mi dispiace per la Nasa, per il Laboratorio nazionale di Los Alamos e per l'Engineer Research Development Center dell'esercito americano...

Ro84
20-03-2019, 22:40
Non è proprio un'astrobufala, è una cosa formalmente "giusta" che è stata strombazzata nel modo sbagliato.

Alla fine quello che vuole dire lo studio è che il pianeta che per la maggior parte del tempo è più vicino alla Terra è Mercurio. Un calcolo statistico, che per essere fatto necessita della conoscenza dei parametri orbitali. Niente di più, ma niente di meno.

Ma è stato divulgato alla maniera giornalistica e così ne è nato questo pastrocchio, così ora ci sarà qualcuno che andrà in giro a fare "il figo" dicendo che no, non è Venere ma Mercurio il pianeta più vicino (magari senza neppure aver capito il perché).

PS poi certo ci si aggiunge la "spocchia" di questi tre ricercatori, che presentano anche loro come "rivoluzionario" uno studio che di per sé sarebbe la classica scoperta dell'acqua calda, ma ammantato qui di un'aura da rivoluzione copernicana.

Pierluigi Panunzi
21-03-2019, 08:57
questa frase

Sebbene Venere abbia l'orbita più vicina alla Terra, infatti, passa la maggior parte del tempo lontano e spesso addirittura dalla parte opposta rispetto al Sole, al contrario di Mercurio che invece, secondo questi parametri, risulta essere in media il più vicino a ciascuno degli altri pianeti del Sistema solare
è il culmine della fantasia e dell'errore: non ha nessun senso fare la media temporale di una grandezza, la distanza di un pianeta, nel tempo.
questo perché fatalmente le medie portano con se (e si vede!!) delle assurdità matematiche, che si evidenziano quando ci si pone davanti un problema malposto.

la frase

passa la maggior parte del tempo lontano
è insensata

la stima deve essere fatta puntualmente, istante per istante, non mediata nel tempo, altrimenti si ottengono risultati risibili, allucinanti e al di fuori dalla realtà. in gergo tecnico si tratta di risultati apparenti

Astrobufala!


Il loro studio deve essere ancora sottoposto a revisione da parte della comunità scientifica
visto che il sottoscritto e tutti noi come sito, facciamo parte della comunità scientifica, allora la nostra revisione è assolutamente negativa: i tre studentelli perfezionino gli studi di fisica e di statistica prima di affermare sciocchezze: tanto sono solo loro a rimetterci la faccia

Gam72
21-03-2019, 09:18
E' un po' come dire che se una squadra vince una partita e ne perde due, in media le ha pareggiate tutte e tre... :D

Andrea Castagna
21-03-2019, 09:52
Devo dire che inizialmente, quando ho letto la News mi sembrava troppo assurda, leggendola ne ho trovato una sua logica.

Tuttavia, leggendo i vostri commenti, mi trovo effettivamente ad appoggiare l'idea che tutto questo studio pare dare una risposta ad un problema scientifico che in realtà non è mai esistito.

Sembra infatti che poggi tutto quasi su un "refuso", una mal interpretazione dei molti (me compreso) che hanno schematizzato in modo non approfondito le nozioni basilari che spesso si trovano nei libri di astronomia.
Non mi sorprenderei infatti che non sia neanche un "errore di divulgazione" ma piuttosto un errore proprio di interpretazione di chi vede e memorizza le immagini e schemi del nostro Sistema Solare che si trovano in tanti libri.

Insomma, io vedrei bene un articolo del genere su un giornale tipo "Focus" (che non simpatizzo sia chiaro) in un angolino sulle curiosità.

Avanzare una proposta del genere alla comunità scientifica, come avete fatto notare, risulta abbastanza ridicolo.

Quantomeno nel mio caso, ha comunque avuto il pregio di farmi pensare un attimo al Sistema Solare in una prospettiva diversa a quella che ho sempre immaginato, quindi non ritengono neanche lo studio "da buttare via" ecco.

Ro84
21-03-2019, 10:11
Ma infatti lo si legge nel modo sbagliato (anche perché l'intento degli autori era proprio quello, quindi indubbiamente provocatorio). Non è uno studio scientifico sulle meccaniche orbitali, ma è uno studio statistico ammantato intenzionalmente di rivoluzione copernicana dell'acqua calda.

Se letto da un mero punto di vista puramente statistico, lo studio è "corretto" (tra molte virgolette) dal punto di vista dei dati della distanza in km (e quindi non dal punto di vista orbitale): se ho Venere in congiunzione superiore, è ovvio che, dovunque si trovi Mercurio, è Mercurio il "pianeta più vicino" (ma solo nel senso che dista meno km, non dal punto di vista della sua orbita). Come è anche vero che evidentemente l'oggetto di natura planetaria che, per la maggior parte del tempo, dista meno km dalla Terra è Mercurio, e non certo perché c'è un momento in cui interseca l'orbita di Venere diventando quindi l'orbita più vicina a quella terrestre, perché ovviamente l'orbita di Mercurio, per quanto sia eccentrica, resta comunque ben all'interno di quella di Venere, ma questo non è infatti messo in discussione da nessuno. Ma la forma delle loro orbite qua non c'entra una mazza: è un fatto normalissimo, quindi una specie di gigantesco "grazie al piffero" spaziale, dove sono stati inseriti calcoli e studi di natura orbitale giusto per rendere più pomposo l'articolo e fare gazzosa sull'acqua calda.

Per questo non lo considero una bufala nel senso vero del termine, ma uno studio decisamente borderline sì. E per renderlo serio sarebbe bastato pochissimo: presentarlo come una semplice curiosità statistica (e lo è ed è innegabile che lo sia) e non come una nuova legge di Keplero. In questo modo invece perde di credibilità ed è un peccato perché l'impulso di chi come noi giustamente fa scienza (e non cottura dell'acqua fredda) è di prendere e buttare via tutto, compreso quel poco di "sensato" che invece c'è, ma che pur essendo acqua calda ha comunque un senso. Non so se mi sono spiegato.

Angelo_C
21-03-2019, 12:36
Ok, lo si può giustificare quanto volete, ma (secondo me) uno studio dovrebbe avere anche una sua utilità, pratica o teorica, ma sapere che mediamente Mercurio è piu vicino alle Terra di Venere, a che serve?

In pratica a nulla, visto che i periodi osservativi (con i telescopi) e le dimensioni angolari (dipendenti dalla distanza) si conoscono dai tempi Newton, dal punto di vista astronautico è parimenti inutile, visto che per spedire sonde o altro, si attende la finestra di lancio piu favorevole (è lì si che è importante sapere che Venere è SEMPRE piu vicina alla Tera di Mercurio). Dal punto di vista teorico, questo studio non aggiunge nulla alla conoscenza delle dinamiche orbitali del nostro sistema solare, non aggiunge nulla alla conoscenza della sua formazione e/o evoluzione, insomma (sempre secondo me) è il classico studio inutile da "ignobel".

Andrea Castagna
21-03-2019, 14:02
No infatti non porterebbe nulla di nuovo alla scienza, tuttavia capita spesso che con il termine vicino viene inteso come distante dall'orbita non dal pianeta stesso, la cosa, sottintesa, può venir presa alla lettera.

Per esempio cito da Focus:

Venere, il pianeta più vicino, esercita sulla Terra una forza di marea che è 30 mila volte più debole di quella della Luna.

Attaccandosi a questi cavilli secondo me è difficile dire che hanno torto, ma forse non stiamo più parlando neanche di scienza.

Albertus
27-03-2019, 20:01
saluti a tutti

in effetti è l'uovo di Colombo
di solito le distanze dei pianeti sono riferite al sole e non tra di loro
dicendo
mercurio è più vicino al sole di venere
venere è più vicino al sole della terra
viene spontaneo dire
venere è più vicino alla terra di mercuri
ma questo è vero solo se i pianeti fossero disposti su una linea retta

lucianob
29-03-2019, 17:36
Tu pensa @Andrea Castagna (https://www.astronomia.com/forum/member.php?6488-Andrea-Castagna) che.........
Se vedessi i calcoli delle perturbazioni planetarie, sappi che Venere esercita perturbazione su Mercurio e Terra. Anche alle perturbazioni lunari .!
E nonostante tutto !!!!!
Anche il piccolo Marte fa generare piccole perturbazioni al lungo calcolo delle effemeridi Planetarie !
Vedasi libri Jean Meeus e Pierre Bretagnon.
E andare a vedere le correzioni sulle perturbazioni,
sia su Eccentricità,
sia su Semiasse maggiore orbitale,
sia su alle posizioni eclittiche dei pianeti e
sia su Raggio vettore istantaneo
sia su AR e Decl. !!!
Anche Giove sulla sua eccentricita', nel suo calcolo si deve aggiungere la correzione, abbastanza cospicua di pianeti come Saturno ed Urano !
Ovviamente ci sono cicli e cicli periodici .. di svariati anni.
Ma qui mi fermo altrimenti diventa difficile spiegare...