Ro84
11-05-2019, 14:49
Ciao a tutti,
scrivo questo piccolo report giusto perché le osservazioni dai siti bui sono belle e proficue, ma anche le osservazioni estemporanee hanno il loro perché, specialmente quando si tratta di divulgazione.
Come ogni associazione di astrofili, anche quella di Cagliari viene chiamata per fare serate nei paesi per chiunque ne faccia richiesta, sia una scuola o un'amministrazione comunale o anche una società privata; così ecco che armati di telescopi siamo andati in una piazza alla periferia di un paesino a 30 km da Cagliari, chiamati da una scuola elementare per far osservare la Luna ai bambini e dove l'amministrazione comunale è stata premurosa tanto da accertarsi che fari e lampioni fossero spenti in tutta la zona circostante la piazza, cosicché l'unica fonte di chiarore fastidiosa fosse proprio la Luna stessa.
Tre strumenti a disposizione di altrettanti soci: un Pentax quadrupletto da 105mm, un ED (non ricordo la marca) da 72mm, più il mio cannoncino da 200mm, che in mezzo agli altri due fa la sua figura da gigante. La grande premura del corpo insegnanti ha fatto sì che prima dell'arrivo dei bambini si potesse ancora una volta rinnovare il felice connubio astronomia-gastronomia, perché se manca la seconda ovviamente anche la prima alle volte è a rischio; e così ecco pizzette calde e pasticceria mignon in grande abbondanza.
Tornando a fare astronomia, i 60 e più bambini (e relativi genitori) son felicissimi della Luna e anche noi lo siamo, perché sappiamo che è sempre una soddisfazione mostrare le cose più semplici alla gente là fuori. E non paghi (noi, mica loro) della Luna, abbiamo mostrato anche altro e io in particolare ho puntato Algieba, chiedendo quale fosse la particolarità di questa stella, che guardandola ingrandita diventano due. E poi l'immancabile M13 per chi si è trattenuto fino a tardi. M13 (con visione soddisfacente, se no neppure l'avrei puntato) da dentro un centro abitato, sì: grazie al "buio artificiale" creato dallo spegnimento dei lampioni, il Piccolo Carro era al completo e ciò significa magnitudine limite circa 5,2, che per essere dentro un paese non è affatto male, dunque M13 era ben risolvibile fino a metà raggio verso il centro a medio-bassi ingrandimenti (circa 70x). Di fatto inquinava più la Luna dei lampioni in giro per il paese e questa è l'unica ragione per cui la magnitudine limite era 5,2 e non magari 5,7.
Avendo un Dobson posso fare salti isterici da un oggetto all'altro per mio puro diletto personale nei tempi "morti" e così in mezzo alla confusione ne ho approfittato per puntare (e osservare per pochi secondi) numerosi oggetti: Castore, Epsilon Bootis, Gamma Virginis, Alfa Lybrae, Polaris, M3, M84-86, M87.
Delizia finale, mentre gli altri ritiravano i loro fardelloni, operazione lunga quando si ha a che fare con treppiede e motorizzazione, io continuavo e guardavo a sudest; una casa purtroppo mi ostacolava la visione altrimenti certa di Omega Centauri, ma il leggero chiarore della galassia Centaurus A, quello sì che l'ho trovato, ed essendoci riuscito all'interno di un paese questo la dice lunga sulla qualità del cielo. Nessun dettaglio di rilievo visibile ovviamente, ma il gusto era in quest'occasione semplicemente trovarla da dentro un centro abitato.
scrivo questo piccolo report giusto perché le osservazioni dai siti bui sono belle e proficue, ma anche le osservazioni estemporanee hanno il loro perché, specialmente quando si tratta di divulgazione.
Come ogni associazione di astrofili, anche quella di Cagliari viene chiamata per fare serate nei paesi per chiunque ne faccia richiesta, sia una scuola o un'amministrazione comunale o anche una società privata; così ecco che armati di telescopi siamo andati in una piazza alla periferia di un paesino a 30 km da Cagliari, chiamati da una scuola elementare per far osservare la Luna ai bambini e dove l'amministrazione comunale è stata premurosa tanto da accertarsi che fari e lampioni fossero spenti in tutta la zona circostante la piazza, cosicché l'unica fonte di chiarore fastidiosa fosse proprio la Luna stessa.
Tre strumenti a disposizione di altrettanti soci: un Pentax quadrupletto da 105mm, un ED (non ricordo la marca) da 72mm, più il mio cannoncino da 200mm, che in mezzo agli altri due fa la sua figura da gigante. La grande premura del corpo insegnanti ha fatto sì che prima dell'arrivo dei bambini si potesse ancora una volta rinnovare il felice connubio astronomia-gastronomia, perché se manca la seconda ovviamente anche la prima alle volte è a rischio; e così ecco pizzette calde e pasticceria mignon in grande abbondanza.
Tornando a fare astronomia, i 60 e più bambini (e relativi genitori) son felicissimi della Luna e anche noi lo siamo, perché sappiamo che è sempre una soddisfazione mostrare le cose più semplici alla gente là fuori. E non paghi (noi, mica loro) della Luna, abbiamo mostrato anche altro e io in particolare ho puntato Algieba, chiedendo quale fosse la particolarità di questa stella, che guardandola ingrandita diventano due. E poi l'immancabile M13 per chi si è trattenuto fino a tardi. M13 (con visione soddisfacente, se no neppure l'avrei puntato) da dentro un centro abitato, sì: grazie al "buio artificiale" creato dallo spegnimento dei lampioni, il Piccolo Carro era al completo e ciò significa magnitudine limite circa 5,2, che per essere dentro un paese non è affatto male, dunque M13 era ben risolvibile fino a metà raggio verso il centro a medio-bassi ingrandimenti (circa 70x). Di fatto inquinava più la Luna dei lampioni in giro per il paese e questa è l'unica ragione per cui la magnitudine limite era 5,2 e non magari 5,7.
Avendo un Dobson posso fare salti isterici da un oggetto all'altro per mio puro diletto personale nei tempi "morti" e così in mezzo alla confusione ne ho approfittato per puntare (e osservare per pochi secondi) numerosi oggetti: Castore, Epsilon Bootis, Gamma Virginis, Alfa Lybrae, Polaris, M3, M84-86, M87.
Delizia finale, mentre gli altri ritiravano i loro fardelloni, operazione lunga quando si ha a che fare con treppiede e motorizzazione, io continuavo e guardavo a sudest; una casa purtroppo mi ostacolava la visione altrimenti certa di Omega Centauri, ma il leggero chiarore della galassia Centaurus A, quello sì che l'ho trovato, ed essendoci riuscito all'interno di un paese questo la dice lunga sulla qualità del cielo. Nessun dettaglio di rilievo visibile ovviamente, ma il gusto era in quest'occasione semplicemente trovarla da dentro un centro abitato.