Visualizza Versione Completa : Quinta forza fondamentale?
Gaetano M.
21-11-2019, 17:03
Riporto quest'articolo: https://www.quantamagazine.org/new-boson-claim-faces-scrutiny-20160607/
Mi aveva già incuriosito quando l'ho visto a giugno di quest'anno; adesso pare che abbia attirato l'attenzione di molti.
Interessante, tra l'altro, perché vengono evidenziati i controlli tra i diversi scienziati e come sono divisi in compartimenti stagno i diversi settori (in questo caso tra scienziati delle particelle e di fisica nucleare).
Gaetano M.
21-11-2019, 17:58
Anche in Italiano: https://www.wired.it/scienza/lab/2019/11/20/quinta-forza-universo-bosone/
Red Hanuman
21-11-2019, 19:09
Interessante. Ho scaricato l'articolo originale, se riesco ci do una scorsa nel weekend...;)
Angelo_C
21-11-2019, 21:17
Ho letto l'articolo divulgativo in italiano, ma per me i concetti sono ancora un po oscuri, quindi aspetto che Red Hanuman scriva il "bigino" dopo che avrà letto l'articolo originale (leggendo i suoi post, vedo che ha il dono di rendere comprensibili concetti ostici a prova di "capra"), così da capirci qualcosa di più.
Grazie.
Red Hanuman
24-11-2019, 19:49
Allora, data una scorsa agli articoli, che sono piuttosto vecchiotti, direi (2016).
Il succo della discussione sta nel fatto che, osservando in opportune condizioni il decadimento di un nucleo eccitato di Berillio (8Be), si notano discrepanze tra quanto atteso e quanto rilevato.
Il decadimento comporta normalmente l'emissione di un fotone energetico, il quale si trasforma in una coppia elettrone - positrone che si separano con un angolo caratteristico.
Quello che hanno osservato questi scienziati, è che il decadimento a quanto pare può avvenire anche con l'emissione di questa coppia con un angolo ben più grande dell'atteso (e osservato).
Questo vorrebbe dire che la trasformazione dell'energia nella coppia elettrone - positrone avviene più lontano dal nucleo, (e, conseguentemente, in un tempo più lungo).
Il tempo più lungo potrebbe indicare l'esistenza di una particella misteriosa, che media una qualche forza e decade poi nella coppia osservata.
Il punto è che questa particella avrebbe una energia già ampiamente esplorata dai ricercatori, i quali non hanno osservato nulla.
A giustificazione di ciò, gli scienziati suppongono, per esclusione, che la nuova particella sia più affine ai neutroni che ai protoni.
Personalmente, propendo più per un errore di qualche genere, che per una nuova particella. Ma chissà...;)
Gaetano M.
27-11-2019, 17:15
Ripete cose già dette, ma c'è anche un riassunto sullo "stato dell'arte" che potrebbe risultare interessante:
https://phys.org/news/2019-11-fundamental-havent.html?fbclid=IwAR3Rn_bJuHxFhLcSVXnBx8Aob57kX FkbuTxbZHqLgdDwg8xJfQdSZBMbWhE
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