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Visualizza Versione Completa : Buco nero nelle foto luminose.



Cigno
23-03-2020, 11:39
Mi capita di scattare delle foto alla Luna piena, o magari di scattare qualche foto di giorno sempre alla Luna, e mi ritrovo con un cerchietto scuro nella fotografia. Da che dipende?

37453

Angelo_C
23-03-2020, 12:13
Con quale strumento scatti le foto, per caso con un telescopio ostruito (come un mak o uno SCT)?

Cigno
23-03-2020, 13:15
È un riflettore 200/1000

frignanoit
23-03-2020, 13:42
37456

A me sembra la stessa posizione di questo, che era sempre il tuo prima..

Cigno
23-03-2020, 16:20
Incuriosito dal tuo intervento sono andato a controllare, ho posizionato il telescopio dove avevo più luce e ho guardato nell'oculare. Nel centro sembra essere sempre una sorta di "bolla" allontanando l'occhio dall'oculare si vede formarsi la zona nera come nella foto della collimazione. Ma perché con forte luminosità avviene questo?

frignanoit
23-03-2020, 17:51
Non è questione di luminosità penso di ingrandimenti, la tua foto non sembra che sia stata fatta con ingrandimenti sostenuti, ma piuttosto bassi, questo gap in un Newton è presente anche in visuale e più bassi sono gli ingrandimenti più si nota, in particolare se si osserva all'alba o nel crepuscolo...

etruscastro
24-03-2020, 08:58
Ma perché con forte luminosità avviene questo?
forse troverai utile questo: https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?1724-Calcolo-Ingrandimento-Minimo&p=22325#post22325%20Calcolo%20Ingrandimento%20Mini mo

Angelo_C
24-03-2020, 13:49
È un riflettore 200/1000
La "macchia nera" del secondario è sempre presente, il fatto è che la sua proiezione sulla retina (quando si osserva) o sul sensore (quando si riprende) è relativamente molto piccola rispetto al campo pienamente illuminato del telescopio, quindi normalmente non si nota, tanto più se si riprende il cielo (quindi con ben poca luce e conseguenti bassi contrasti).

Quando si osserva/riprende a bassisimo ingrandimento, dal punto di vista ottico-geometrico, il campo pienamente illuminato dello strumento si riduce angolarmente, ma la macchia scura del secondario rimane sempre della stessa dimensione (angolare), quindi il rapporto dimensionale tra "campo chiaro" e "macchia scura" aumenta sempre più, questo può portarla a renderla visibile, tanto più se i contrasti sono alti, come quando si punta un campo molto luminoso (come accade in diurno).

In ripresa è più facile che accada, ma se ad esempio punti lo strumento sul cielo diurno, con un oculare che permette un ingrandimento tale da avere una P.U. (pupilla d'uscita) di 6 o 7 mm, vedrai una vistosa caduta di luce al centro del campo, proprio dovuta all'ostruzione.