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Asciaibo
10-04-2020, 01:52
buonasera ragazzi, anzi, forse dovrei dire 'buongiorno'(?)
in questo periodo dove non posso fare altro che stare a casa ho avuto modo di fare qualche osservazione cittadina (in compagnia della cara e vecchia Luna) col mio dob da 10'', e tra qualche galassia non vista e una appena appena accennata mi è salito il dubbio amletico...
si può fare fotometria con un dobson go-to (premetto che il mio non lo è)? la mia è una mera curiosità che affonda le sue radici nel fatto che, ditemi se sbaglio, solitamente la fotometria non necessita di pose lunghe (dovrebbero essere sufficienti anche tante pose da 20 sec) e che in questi casi la rotazione di campo sarebbe 'trascurabile' ai fini della ricerca. In fin dei conti si tratta di dare un valore alla quantità di fotoni emessa da una determinata stella e quindi individuare un abbassamento di luminosità imprevisto che potrebbe essere l'effetto del transito di un pianeta extrasolare o di una...nuvola :D
questo era il mio dubbio delle 2:45, osservo da tempo ormai ma in questa materia sono un ignorante totale pertanto vi sarei grati sei riusciste a chiarirmi le idee.

grazie mille, Riccardo.

Franco Lorenzo
10-04-2020, 16:29
Con la fotometria si fanno pose brevi solo per i target luminosi.
Per target di 14a-15a-16a magnitudine si arriva anche ad acquisire diversi frame con pose di 5-10 minuti ciascuno ed oltre, specialmente se si utilizzano i filtri fotometrici che limitano la radiazione ricevuta alle bande B (blu), V (visuale), R (rosso).
In questi casi funziona poco il discorso della somma dei frame, poiché per ottenere un buon segnale occorre integrare con tempi di esposizione necessariamente lunghi (pose guidate naturalmente).
Saluti
Lorenzo Franco

Asciaibo
10-04-2020, 18:25
capisco...mi sembrava strano che un dobson potesse fare cose simili:D
grazie mille della delucidazione!

Albertus
11-04-2020, 07:55
saluti a tutti

Con i dobson si possono avere notevoli aperture a costi accessibile
ad esempio un dobson su traliccio da 406 mm con go to può costare sui 3000 euro
Grazie alla maggiore apertura si possono ridurre i tempi di esposizione
inoltre esistono software che consentono di allineare le immagini compensando la rotazione di campo
Oppure si potrebbe mettere al centro la stella target in modo che solo le stelle campione subiscano la rotazione di campo
in fase di elaborazione delle immagini si potrebbero cerchiare manualmente le stelle di riferimento
Sarebbe un operazione noiosa ma , credo, non impossibile
In conclusione un dobson, a parte problemi di trasportabilità , potrebbe essere un'accettabile alternativa al classico sct 200 per la fotografia scientifica, grazie alla maggiore apertura e la minore lunghezza focale ?

Asciaibo
11-04-2020, 16:22
agganciandomi alla tua domanda, perchè in questo campo vengono preferite le focali lunghe (sct sono comunque f10, f12) a discapito di minore luminosità?
capisco che un sct sia molto meno ingombrante e che quindi necessiti di una equatoriale meno pesante (E COSTOSA) ma i pro di un smidt-cassegrain si fermano qui?