Visualizza Versione Completa : Perché devono esistere le antiparticelle?
Il primo a mettere in evidenza la necessità delle antiparticelle fu Dirac. La loro comparsa fu una sorta di coupe de teatro della sua famosa equazione. Tuttavia un approccio più pittorico e che dimosta l 'inevitabilita' delle
Delle antiparticelle fu dato poi da feynman in occasione. Delle Dirac lecture del 1986......
Introduciamo a scopo divulgativo alcuni concetti chiave molto utili:
Il principio di indeterminazione.presuppone che esistano grandezze fisiche che non possono essere note e definite insieme con precisione grande a piacere.Unadelle coppie storiche è rappresentata dalla posizione e dalla quantità di moto o impulsò.
si tratta di aspetto molto profondo della fisica poiché consente di capire, giustificare una molteplicità di fenomeni e meccanismi.Dal meccanismo di higgs sino alle antiparticelle vedremo a breve come.
Nello specifico non si può pensare di confinare la posizione di una particella in un punto preciso .Anzi anche il cammino seguito da una particella da un punto ad un altro non può essere definito se non in termini di ampiezza di probabilità. Ma vediamo bene le cose con calma
Il principio di indeterminazione dice che la alcune grandezze fisiche possono esseredefinita con precisione limitata. Se io cercassi di conoscere la posizione di una particella perderei la possibilità diconoscere la sua velocità .
nel 1924 de broglie introdusse la sua equazione che metteva in relazione la massa di una particella con una lunghezza d'onda lunghezza d'onda. per dirla in termini semplici ad una particella di massa M era contraddistinta da una determinata lunghezza d'onda Tale relazione subirà la prima conferma sperimentale nel 1927. il fatto che particelle siano caratterizzate da lunghezza d'onda negli anni ha avuto conferma da molteplici esperimenti
, introduciamo ora alcuni elementi della relatività ristretta. Nella relatività ristretta un elemento cardine e fondante è rappresentato dalla costanza della velocità della luce. Ovvero la velocità della luce è uguale in tutti i sistemi di riferimento inerziali. Ora è possibile introdurre un nuovo attrezzo molto importante per portare avanti la nostra trattazione ovvero il diagramma spazio temporale in un diagramma spazio temporale viene riportato sull'asse delle ordinate quello verticale per intendersi il tempo è sull'asse delle ascisse ovvero quello orizzontale lo spazio individuato un punto nel diagramma spazio temporale è possibile disegnare quello che viene definito cono di luce tale cono si ottiene disegnando su due semirette una con inclinazione di più 45 gradi l'altra con un'inclinazione nemmeno 45° aventi il punto in oggetto Come origine tutto ciò che contenuto all'interno del cono si dice che ha una separazione di tipo tempo ciò che giace sulla superficie del cono ha una separazione di tipo luce ciò che giace all'esterno del cono ha una separazione di tipo spazio
con queste premesse rimando ad un video di faymann disponibile su YouTube in cui spiega in maniera molto esaustiva l'ineluttabilità delle antiparticelle
https://youtu.be/MDZaM-Bi-kI questo se non ho sbagliato è indirizzo
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2025 vBulletin Solutions Inc. All rights reserved.