deathstar01
16-06-2020, 12:28
Ieri sera verso l'una porto fuori il telescopio senza aspettarmi nulla di che, e invece cosa vedo? Un seeing eccezionale almeno per la mia zona, e allora bisogna approfittarne e dedicare ai pianeti il tempo che meritano.
h. 2.00 - 4.30 : Giove e Saturno
mandato il tubo in temperatura e attesa la fascia oraria più propizia (per l'altezza sull'orizzonte, che quest'anno purtroppo è scarsa) punto Giove a 162×.
l'immagine è piuttosto bella e incisa, i particolari che si vedono non sono moltissimi ma la loro definizione è ottima, tra di essi cito: la banda equatoriale nord (NEB) con almeno due protuberanze e un'insenatura, mi sembra di vedere anche una condensazione più scura (barge?) ma non sono sicuro al 100% ; la banda equatoriale sud (SEB) chiaramente divisa in SEBs e SEBn ; la banda tropicale nord (NTB) molto netta per la prima volta ; un'ulteriore banda meridionale che delimita la zona polare sud di cui si percepisce senza difficoltà la differenza di colore rispetto al resto. Anche la zona equatoriale (tra SEB e NEB) risulta leggermente più scura e a tratti vi appaiono delle condensazioni non meglio decifrabili. Infine bellissimo il transito dell'ombra della luna IO, che appare come un puntino nero perfettamente disegnato sul disco del pianeta e in rapido spostamento (il transito dura circa due ore).
Esaurito Giove mi dedico a Saturno:
a 162× il disco del pianeta si presenta con un contrasto notevole e altrettanto notevole distacco rispetto al fondo cielo, sembra un disegno non lo avevo mai visto così.
La divisione di Cassini è subito visibile e nei momenti di maggior stabilità fa quasi il "giro" completo dell'anello, diviso dunque in anello A (più scuro) e anello B (più brillante). Facile anche una banda sul disco che delimita la fascia equatoriale di colore giallo più acceso dal resto del pianeta, che appare invece più sul marroncino. Ho provato anche i 305× (ingestibili su Giove) e devo dire che qui invece vengono retti benissimo, con un'immagine un po' più scura ma che non perde affatto dettaglio anzi aumenta la leggibilità della divisione di Cassini.
Con le prime luci dell'alba provo a puntare nuovamente Giove sapendo che il fondo cielo più chiaro aiuta molto a vedere i dettagli meno contrastati ; tuttavia il pianeta è ormai in picchiata e ogni miglioramento viene vanificato dalla turbolenza atmosferica.
h. 4.30 - 6.00 : Marte
decido allora di puntare il pianeta rosso ormai a circa 30° sull'orizzonte e ancora in fase di ascesa. A 162× la visione non è particolarmente appagante: noto subito il bianco della calotta e una zona scura sulla superficie ma di quest'ultima non riesco a decifrare né la forma né la posizione esatta.
Tento allora i 305×, sinceramente con poche aspettative perché credevo che la cosa potesse solo peggiorare. E invece, sorpresa!! Il pianeta è MOLTO più bello con questo ingrandimento al limite, e avendo cura di sistemare minuziosamente la messa a fuoco riesco finalmente a vederci chiaro: la zona scura superficiale assume una forma "a X" e la sua posizione rispetto alla calotta corrisponde perfettamente a ciò che si vede in foto ; la calotta a sua volta non è più un indistinto riflesso bianco ma assume una forma e dei contorni ben precisi. Sono molto emozionato! Ho poca esperienza nell'osservazione di Marte ma nei vari tentativi fatti finora ero riuscito a vedere poco e nulla, per cui per me è stata una svolta.
Insomma, una nottata veramente proficua e arrivata a sorpresa poiché le previsioni di meteoblue erano tutt'altro che eccelse.
Sono ansioso di vedere cosa possono mostrare i giganti gassosi quando la loro altezza sull'orizzonte è più favorevole..purtroppo bisognerà aspettare un po'. Cieli sereni a tutti! 😉
h. 2.00 - 4.30 : Giove e Saturno
mandato il tubo in temperatura e attesa la fascia oraria più propizia (per l'altezza sull'orizzonte, che quest'anno purtroppo è scarsa) punto Giove a 162×.
l'immagine è piuttosto bella e incisa, i particolari che si vedono non sono moltissimi ma la loro definizione è ottima, tra di essi cito: la banda equatoriale nord (NEB) con almeno due protuberanze e un'insenatura, mi sembra di vedere anche una condensazione più scura (barge?) ma non sono sicuro al 100% ; la banda equatoriale sud (SEB) chiaramente divisa in SEBs e SEBn ; la banda tropicale nord (NTB) molto netta per la prima volta ; un'ulteriore banda meridionale che delimita la zona polare sud di cui si percepisce senza difficoltà la differenza di colore rispetto al resto. Anche la zona equatoriale (tra SEB e NEB) risulta leggermente più scura e a tratti vi appaiono delle condensazioni non meglio decifrabili. Infine bellissimo il transito dell'ombra della luna IO, che appare come un puntino nero perfettamente disegnato sul disco del pianeta e in rapido spostamento (il transito dura circa due ore).
Esaurito Giove mi dedico a Saturno:
a 162× il disco del pianeta si presenta con un contrasto notevole e altrettanto notevole distacco rispetto al fondo cielo, sembra un disegno non lo avevo mai visto così.
La divisione di Cassini è subito visibile e nei momenti di maggior stabilità fa quasi il "giro" completo dell'anello, diviso dunque in anello A (più scuro) e anello B (più brillante). Facile anche una banda sul disco che delimita la fascia equatoriale di colore giallo più acceso dal resto del pianeta, che appare invece più sul marroncino. Ho provato anche i 305× (ingestibili su Giove) e devo dire che qui invece vengono retti benissimo, con un'immagine un po' più scura ma che non perde affatto dettaglio anzi aumenta la leggibilità della divisione di Cassini.
Con le prime luci dell'alba provo a puntare nuovamente Giove sapendo che il fondo cielo più chiaro aiuta molto a vedere i dettagli meno contrastati ; tuttavia il pianeta è ormai in picchiata e ogni miglioramento viene vanificato dalla turbolenza atmosferica.
h. 4.30 - 6.00 : Marte
decido allora di puntare il pianeta rosso ormai a circa 30° sull'orizzonte e ancora in fase di ascesa. A 162× la visione non è particolarmente appagante: noto subito il bianco della calotta e una zona scura sulla superficie ma di quest'ultima non riesco a decifrare né la forma né la posizione esatta.
Tento allora i 305×, sinceramente con poche aspettative perché credevo che la cosa potesse solo peggiorare. E invece, sorpresa!! Il pianeta è MOLTO più bello con questo ingrandimento al limite, e avendo cura di sistemare minuziosamente la messa a fuoco riesco finalmente a vederci chiaro: la zona scura superficiale assume una forma "a X" e la sua posizione rispetto alla calotta corrisponde perfettamente a ciò che si vede in foto ; la calotta a sua volta non è più un indistinto riflesso bianco ma assume una forma e dei contorni ben precisi. Sono molto emozionato! Ho poca esperienza nell'osservazione di Marte ma nei vari tentativi fatti finora ero riuscito a vedere poco e nulla, per cui per me è stata una svolta.
Insomma, una nottata veramente proficua e arrivata a sorpresa poiché le previsioni di meteoblue erano tutt'altro che eccelse.
Sono ansioso di vedere cosa possono mostrare i giganti gassosi quando la loro altezza sull'orizzonte è più favorevole..purtroppo bisognerà aspettare un po'. Cieli sereni a tutti! 😉