Visualizza Versione Completa : Spotting scope vs Mak127
Huniseth
21-10-2020, 19:31
Avevo in mente di prendere un buon cannocchiale terrestre, diciamo da 80 -100mm, i prezzi però per strumenti buoni, con lenti ED, erano dai 700 euro in su. Cioè, un 80mm a quel prezzo e non so quanto sia performante rispetto ai miei telescopi 70ED/470 e ORION 80/400. D'accordo, ci devo mettere il raddrizzatore, ma ne ho preso uno da poco che a me non sembra male, quindi con i telescopi faccio terrestre, però uno spotting suppongo vada meglio, come praticità, ma come vista?
Poi c'è il mak127, ingombra poco piu di uno spotting, è apocromatico come un ED, ed è un 127mm - solo che minimo mi parte da 37x
Qualcuno ha già fatto dei confronti con spotting del tipo i Celestron Regal m2 da 80-100mm?
Io spenderei pochi soldi su una torretta binoculare, montata sul tuo Ed 70 , sul terrestre è un bel vedere!;););)
Huniseth
22-10-2020, 11:29
Ti pare che non abbia una torretta binoculare? :biggrin:
Lassa perdi, come dicono da noi, diventa un accrocchio orrendo, lungo, pesante, scomodo, la torretta è fantastica sulla Luna, un po per i pianeti, magari anche altro ma la trovo scomodissima e per tenerla su e che non pieghi il tutto ci vogliono raccordi di qualità. Sul terrestre proprio no, chi la esalta avrà i suoi buoni motivi e non dubito che dia spettacolo, ma a me non piace.
Guarda con un diagonale T2 prismatico tutto questo non accade
se non li conosci
https://www.primalucelab.com/astronomia/diagonali-e-prismi/baader-diagonale-prismatico-90-gradi-t2-32.html
Devi solo costruirti un raccordo femmina t2 è maschio dello stesso passo della tua torretta ,le torrette dalla Baader sono già t2 , basta avvitarle al diagonale che ti ho postato;)
Angelo_C
22-10-2020, 14:53
I makkini possono essere degli spotting da lunghe distanze eccezionali, ma per forza di cose sono limitati all'uso col bel tempo, e in condizioni "orografiche" confortevoli, oltre ad avere il problema del campo limitato.
Gli spotting scope, sono specificatamente progettati per l'uso in mezzo alla natura, quindi sono leggeri (scafo in magnesio, compositi, tecnopolimeri, ecc), waterproof (alcuni lo sono anche se immersi in acqua), riempiti d'azoto (o argon), shockproof (alcuni sono dei veri blindati) e già muniti di zoom (solitamente da 20 a 60x) con campi da almeno 2,5° a 1° (ma quelli buoni hanno zoom ultragrandangolari).
Per questo i loro prezzi a parità di qualità e/o diametro, non sono concorrenziali con quelli di un telescopio, ma appunto perché hanno altre qualità che il telescopio non ha.
Quindi, se si fanno osservazioni naturalistiche all'acqua di rose, senza necessità di carichi ultraleggeri, senza cattivo tempo o magari in mezzo a una palude, un telescopietto (mak o rifrattorino ed), va più che bene; se si prevede che l'aggeggio possa prendere qualche bottarella o qualche sciacquata, molto meglio lo spotting.
Huniseth
22-10-2020, 18:20
E ti pare che non abbia un diagonale prismatico Baader? :biggrin:
Del quale mi fido poco, temo metta cromatismo, ma sarà solo una mia impressione. La torretta sbilancia qualsiasi attacco, e un asse ottico sbilanciato non è il massimo....
Un piccolo particolare che sfugge... se tu blocchi la torretta, se poi cambi oggetto da osservare hai due possibilità: 1- hai il collo di tira molla, 2 la devi svitare, perchè una torretta sbilanciata devi saldare tutto il treno ottico per tenerla ferma.
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